Vi ricordate il decreto di Lollobrigida sulla carne sintetica?
Il ddl sul divieto di carne coltivata è stato motivato in Ue con «l'assenza, al momento, di una normativa specifica a livello europeo»
“L’Italia è la prima nazione che dice ‘no’ al cibo sintetico e alla carne sintetica, e lo fa con un atto formale e ufficiale”. Diceva così a fine marzo il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), Francesco Lollobrigida, presentando insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, il decreto contro la cosiddetta “carne sintetica”. Lo faceva promettendo battaglia a Bruxelles dove, invece, una settimana fa, stando al Foglio, richiedeva “in gran segreto, la revoca della notifica […] per evitare la bocciatura della Commissione”.
Tuttavia sabato, intervenendo al villaggio Coldiretti al Circo Massimo di Roma, Lollobrigida è tornato alla carica annunciando che “il Parlamento italiano al più presto vieterà definitivamente, nella nostra Nazione, la produzione, la commercializzazione e l’importazione del cibo sintetico”.
COSA PREVEDEVA IL DECRETO
Il decreto sulla “carne sintetica” sanciva il “divieto di impiegare, nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare o comunque distribuire per il consumo alimentare, cibi o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati”.
Per i contravventori era prevista la confisca del prodotto e una multa che poteva andare da “10mila euro fino ad un massimo pari al 10% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione”. Vietati inoltre ai trasgressori l’accesso a contributi, finanziamenti e agevolazioni concessi o erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Ue per lo svolgimento di attività imprenditoriali, per un periodo minimo di un anno e fino a un massimo di tre, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione, per lo stesso periodo.
Secondo quanto appreso dal Foglio, però, il Masaf, con una comunicazione inviata lunedì scorso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che si occupa di queste pratiche, ha richiesto “il ritiro della richiesta di notifica per un approfondimento delle tematiche oggetto del ddl, alla luce della discussione parlamentare in corso e delle modifiche che il testo potrebbe subire”.
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Il ddl sul divieto di carne coltivata è stato motivato in Ue con «l'assenza, al momento, di una normativa specifica a livello europeo»
“L’Italia è la prima nazione che dice ‘no’ al cibo sintetico e alla carne sintetica, e lo fa con un atto formale e ufficiale”. Diceva così a fine marzo il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), Francesco Lollobrigida, presentando insieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, il decreto contro la cosiddetta “carne sintetica”. Lo faceva promettendo battaglia a Bruxelles dove, invece, una settimana fa, stando al Foglio, richiedeva “in gran segreto, la revoca della notifica […] per evitare la bocciatura della Commissione”.
Tuttavia sabato, intervenendo al villaggio Coldiretti al Circo Massimo di Roma, Lollobrigida è tornato alla carica annunciando che “il Parlamento italiano al più presto vieterà definitivamente, nella nostra Nazione, la produzione, la commercializzazione e l’importazione del cibo sintetico”.
COSA PREVEDEVA IL DECRETO
Il decreto sulla “carne sintetica” sanciva il “divieto di impiegare, nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare o comunque distribuire per il consumo alimentare, cibi o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati”.
Per i contravventori era prevista la confisca del prodotto e una multa che poteva andare da “10mila euro fino ad un massimo pari al 10% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione”. Vietati inoltre ai trasgressori l’accesso a contributi, finanziamenti e agevolazioni concessi o erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Ue per lo svolgimento di attività imprenditoriali, per un periodo minimo di un anno e fino a un massimo di tre, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione, per lo stesso periodo.
Secondo quanto appreso dal Foglio, però, il Masaf, con una comunicazione inviata lunedì scorso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che si occupa di queste pratiche, ha richiesto “il ritiro della richiesta di notifica per un approfondimento delle tematiche oggetto del ddl, alla luce della discussione parlamentare in corso e delle modifiche che il testo potrebbe subire”.
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45 minuti fa, Israele ha attaccato gli aeroporti in Siria (Damasco e Aleppo)
allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno inviato più truppe a guardia degli impianti petroliferi occupati in Siria!
La Siria ha dichiarato che ora è di fatto in guerra con Israele, imposta dai mentori americani!
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Gli Stati Uniti hanno raggiunto il picco della produzione petrolifera.
Il petrolio è oggi il principale prodotto di esportazione degli Stati Uniti, la principale fonte di reddito.
- Chi è il loro principale nemico? La Cina.
- Da dove prende il petrolio la Cina? Principalmente in Medio Oriente, molto in Iran.
- Cosa significa? Significa che deve essere tagliato fuori dalla fornitura di questo petrolio.
Il cambio di regime globale del petrolio
Il re saudita Faisal e altri leader arabi lanciarono un embargo petrolifero il 17 ottobre 1973, come vendetta per Washington che si era schierata con Israele nella sua guerra con i vicini Egitto e Siria.
Le ostilità sul mercato petrolifero sono nate da un patto tra Faisal e i leader di Egitto e Siria, i cui eserciti pianificavano azioni a sorpresa per riconquistare il territorio sotto l’occupazione israeliana. Se gli Stati Uniti fossero intervenuti per aiutare Israele, Faisal e altri produttori arabi avrebbero accettato di reagire con “l’arma petrolifera”.
Quando Washington fece arrivare in aereo le armi statunitensi che aiutarono Israele a contrastare le conquiste arabe, Faisal e i membri arabi dell'OPEC reagirono. Aumentarono i prezzi del petrolio, vietarono le spedizioni di petrolio negli Stati Uniti e tagliarono la produzione del 5% al mese.
milwaukeeindependent
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Il petrolio è oggi il principale prodotto di esportazione degli Stati Uniti, la principale fonte di reddito.
- Chi è il loro principale nemico? La Cina.
- Da dove prende il petrolio la Cina? Principalmente in Medio Oriente, molto in Iran.
- Cosa significa? Significa che deve essere tagliato fuori dalla fornitura di questo petrolio.
Il cambio di regime globale del petrolio
Il re saudita Faisal e altri leader arabi lanciarono un embargo petrolifero il 17 ottobre 1973, come vendetta per Washington che si era schierata con Israele nella sua guerra con i vicini Egitto e Siria.
Le ostilità sul mercato petrolifero sono nate da un patto tra Faisal e i leader di Egitto e Siria, i cui eserciti pianificavano azioni a sorpresa per riconquistare il territorio sotto l’occupazione israeliana. Se gli Stati Uniti fossero intervenuti per aiutare Israele, Faisal e altri produttori arabi avrebbero accettato di reagire con “l’arma petrolifera”.
Quando Washington fece arrivare in aereo le armi statunitensi che aiutarono Israele a contrastare le conquiste arabe, Faisal e i membri arabi dell'OPEC reagirono. Aumentarono i prezzi del petrolio, vietarono le spedizioni di petrolio negli Stati Uniti e tagliarono la produzione del 5% al mese.
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Milwaukee Independent
Weaponized Oil: Lessons from the traumatic energy crises of 1973 for the U.S. economy today | Milwaukee Independent
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Le forze israeliane hanno represso una protesta nella Gerusalemme occupata in solidarietà con Gaza e hanno arrestato diversi manifestanti.
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Le guardie di frontiera egiziane sono rimaste leggermente ferite a causa del colpo accidentale del proiettile di un carro armato israeliano, ha detto un portavoce dell'esercito egiziano.
Lievi ferite tra il personale di osservazione sono state causate dalle schegge di un carro armato israeliano.
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Lievi ferite tra il personale di osservazione sono state causate dalle schegge di un carro armato israeliano.
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In un contesto di crescente tensione in Iraq, il Dipartimento di Stato americano ha ordinato l'evacuazione dei familiari dei diplomatici e dei dipendenti non essenziali dall'ambasciata a Baghdad e dal consolato a Erbil.
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L’Italia è sopravvissuta all’esame accurato di S&P, rimanendo due gradini sopra il livello spazzatura.
L’Italia rimane a 2 livelli sopra la spazzatura secondo S&P Global Ratings dopo che il governo di Giorgia Meloni ha superato la prima di numerose possibili valutazioni sulle sue prospettive di deficit più flessibili.
Questo risultato è una buona notizia per la coalizione populista, la cui legge di bilancio recentemente approvata e le previsioni di deficit ampliate hanno allarmato alcuni investitori, provocando un ampliamento dello spread tra i titoli a 10 anni italiani e tedeschi.
Il rating è 2 gradini sopra la spazzatura, uno in più rispetto alla valutazione di Moody’s Investors Service. Si prevede che la società rilasci il proprio punto di vista il 17 novembre, uno di una serie che intensificheranno il controllo sulle finanze pubbliche del paese.
bloomberg
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L’Italia rimane a 2 livelli sopra la spazzatura secondo S&P Global Ratings dopo che il governo di Giorgia Meloni ha superato la prima di numerose possibili valutazioni sulle sue prospettive di deficit più flessibili.
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Il rating è 2 gradini sopra la spazzatura, uno in più rispetto alla valutazione di Moody’s Investors Service. Si prevede che la società rilasci il proprio punto di vista il 17 novembre, uno di una serie che intensificheranno il controllo sulle finanze pubbliche del paese.
bloomberg
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Il Partito popolare svizzero, che si è battuto contro l'immigrazione di massa e ha lanciato una campagna contro la "la follia woke", si prevede che sarà il grande vincitore delle elezioni federali svizzere, mentre il partito di sinistra dei Verdi sarà il grande perdente.
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I mujaheddin confermano che i soldati delle forze sioniste caduti nell'imboscata di Khan Yunis hanno lasciato i loro veicoli e sono fuggiti a piedi a est della recinzione.
L'IDF ha confermato che in questa imboscata da parte della resistenza vi sono almeno un morto e 3 feriti.
Questi soldati facevano parte di un gruppo di forze speciali israeliane incaricato di entrare a Gaza e cercare ostaggi israeliani. L’invasione di terra è fallita ancor prima di iniziare.
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L'IDF ha confermato che in questa imboscata da parte della resistenza vi sono almeno un morto e 3 feriti.
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Un altro tassello verso il 2030
Introduzione in Canada del reddito di base universale.
- Il Quadro nazionale per una legge sul reddito di base garantirà a ogni persona autorizzata a lavorare in Canada l’accesso a un reddito di base universale.
- Il senatore Kim Pate ha introdotto questo disegno di legge come S-233 con la seconda lettura in Senato il 18 aprile 2023.
- Ora questo disegno di legge è all’esame della Commissione permanente per le finanze nazionali del Senato, riunitasi più recentemente il 17 ottobre 2023.
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- Il Quadro nazionale per una legge sul reddito di base garantirà a ogni persona autorizzata a lavorare in Canada l’accesso a un reddito di base universale.
- Il senatore Kim Pate ha introdotto questo disegno di legge come S-233 con la seconda lettura in Senato il 18 aprile 2023.
- Ora questo disegno di legge è all’esame della Commissione permanente per le finanze nazionali del Senato, riunitasi più recentemente il 17 ottobre 2023.
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Il discorso di Netanyahu del 1983 in cui spiega
"perché colpire un ospedale pediatrico non è terrorismo".
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Gli Stati Uniti non sono l’unico paese il cui governo spende miliardi di dollari per sostenere il cosiddetto Stato di Israele.
- Lo Stato tedesco spende miliardi per finanziare e costruire tecnologia militare per Israele.
Nonostante la maggioranza il 63% dell’opinione pubblica tedesca si oppone alle politiche israeliane nei confronti della Palestina. Solo il 24% dei tedeschi vede positivamente il governo israeliano.
- Il governo britannico ha fornito a Israele tecnologia militare avanzata.
Nonostante i ripetuti sondaggi mostrino che il 60-70% dei britannici nutre sentimenti anti-israeliani.
- L’UE nel suo insieme fornisce a Israele miliardi di dollari ogni decennio in sostegno militare.
Nonostante gli europei vedano Israele e gli israeliani in modo più negativo di quanto considerino i palestinesi. Ma la cosa più significativa è che la maggioranza degli europei preferirebbe non sostenere nessuno dei due partiti e restare fuori dal conflitto.
I nazionalisti, in generale, dovrebbero sottoporre la nostra classe politica a un serio interrogativo su chi sia responsabile di questa massiccia divergenza dell’opinione pubblica dalla politica attuale.
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- Lo Stato tedesco spende miliardi per finanziare e costruire tecnologia militare per Israele.
Nonostante la maggioranza il 63% dell’opinione pubblica tedesca si oppone alle politiche israeliane nei confronti della Palestina. Solo il 24% dei tedeschi vede positivamente il governo israeliano.
- Il governo britannico ha fornito a Israele tecnologia militare avanzata.
Nonostante i ripetuti sondaggi mostrino che il 60-70% dei britannici nutre sentimenti anti-israeliani.
- L’UE nel suo insieme fornisce a Israele miliardi di dollari ogni decennio in sostegno militare.
Nonostante gli europei vedano Israele e gli israeliani in modo più negativo di quanto considerino i palestinesi. Ma la cosa più significativa è che la maggioranza degli europei preferirebbe non sostenere nessuno dei due partiti e restare fuori dal conflitto.
I nazionalisti, in generale, dovrebbero sottoporre la nostra classe politica a un serio interrogativo su chi sia responsabile di questa massiccia divergenza dell’opinione pubblica dalla politica attuale.
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Al Jazeera citando il portavoce del Ministero della Salute: Tutti gli ospedali di Gaza hanno ricevuto minacce e ordini di evacuazione da Israele.
Un attacco israeliano nelle vicinanze dell'Indonesia Hospital ha causato gravi danni all'ospedale e feriti. Gaza
Il direttore dell'Indonesia Hospital di Gaza: il 95% degli anestetici nell'ospedale è finito e stiamo effettuando interventi senza anestesia.
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Un attacco israeliano nelle vicinanze dell'Indonesia Hospital ha causato gravi danni all'ospedale e feriti. Gaza
Il direttore dell'Indonesia Hospital di Gaza: il 95% degli anestetici nell'ospedale è finito e stiamo effettuando interventi senza anestesia.
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Sono state segnalate vittime in un attacco israeliano contro le case nel campo profughi di Jabalya a Gaza.
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