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Insieme a Davide facciamo una chiaccherata completamente improvvisata sulla situazione attuale su vari argomenti.
da Vinji
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I "SIERI" COVID19 NON SAREBBERO STATI PRODOTTI DA PFIZER, MODERNA, ASTRAZENECA, J&J MA SONO PRODOTTI MILITARI USA.
Secondo le ricerche della Dott.ssa Alexandra Latypova
il 21 Gennaio 2023 alla Conferenza di Stoccolma
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Secondo le ricerche della Dott.ssa Alexandra Latypova
il 21 Gennaio 2023 alla Conferenza di Stoccolma
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L'ultimo delirio dei negazionisti climatici: le città da 15 minuti solo per segregare le masse
No ai sistemi di pagamento digitali, al World Economic Forum e all'Organizzazione mondiale della sanità. No anche all'identità digitale, al 5G e soprattutto al concetto di "città da 15 minuti". Nella manifestazione svoltasi ad Oxford contro il comune che vuole introdurre zone a traffico limitato (Ztl) per alcune strade, o per dirla all'inglese low traffic neighbourhood (Ltn), di slogan del genere ne sono stati gridati tanti. Circa duemila i partecipanti riuniti per mostrare con molta rabbia il proprio dissenso prendendo come spunto una semplice Ztl, che ad Oxford hanno battezzato "traffic filter". Sarebbe il sintomo di una macchinazione globale, per dividere la città in ghetti dove ogni movimento è sotto sorveglianza. E così quell'idea di metropoli più equa e sostenibile, dove tutto è a portata di mano in appena 15 minuti a piedi, è diventata distopia.
repubblica
P.S: Quindi abbiamo ragione
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No ai sistemi di pagamento digitali, al World Economic Forum e all'Organizzazione mondiale della sanità. No anche all'identità digitale, al 5G e soprattutto al concetto di "città da 15 minuti". Nella manifestazione svoltasi ad Oxford contro il comune che vuole introdurre zone a traffico limitato (Ztl) per alcune strade, o per dirla all'inglese low traffic neighbourhood (Ltn), di slogan del genere ne sono stati gridati tanti. Circa duemila i partecipanti riuniti per mostrare con molta rabbia il proprio dissenso prendendo come spunto una semplice Ztl, che ad Oxford hanno battezzato "traffic filter". Sarebbe il sintomo di una macchinazione globale, per dividere la città in ghetti dove ogni movimento è sotto sorveglianza. E così quell'idea di metropoli più equa e sostenibile, dove tutto è a portata di mano in appena 15 minuti a piedi, è diventata distopia.
repubblica
P.S: Quindi abbiamo ragione
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NHTSA avvia un'indagine sui volanti che si staccano dai veicoli Tesla
A seguito di segnalazioni di volanti che si staccano dal piantone dello sterzo durante la guida, la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha avviato un'altra indagine sul SUV Model Y di Tesla.
Secondo un rapporto l'NHTSA ha avviato un'indagine su circa 120.000 veicoli Model Y dall'anno modello 2023. L'agenzia è stata sollecitata ad agire dopo aver ricevuto due reclami per il distacco dei volanti durante la guida. Alcuni clienti hanno suggerito che un bullone mancante che fissa la ruota al piantone dello sterzo potrebbe essere la causa del problema.
apnews
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A seguito di segnalazioni di volanti che si staccano dal piantone dello sterzo durante la guida, la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha avviato un'altra indagine sul SUV Model Y di Tesla.
Secondo un rapporto l'NHTSA ha avviato un'indagine su circa 120.000 veicoli Model Y dall'anno modello 2023. L'agenzia è stata sollecitata ad agire dopo aver ricevuto due reclami per il distacco dei volanti durante la guida. Alcuni clienti hanno suggerito che un bullone mancante che fissa la ruota al piantone dello sterzo potrebbe essere la causa del problema.
apnews
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AP News
US probes Tesla Autopilot, steering wheels that can come off
U.S. safety regulators are turning up the heat on Tesla. They have announced investigations into steering wheels coming off some SUVs and a fatal crash involving a Tesla suspected of using an automated driving system when it hit a parked firetruck.
Fondi VC: le startup affrontano un "evento di estinzione di massa" nel 2023
Quattro su cinque delle prime startup a rischio di estinzione, il crash "farà sembrare il 2008 bizzarro".
I principali attori del capitale di rischio prevedono un "evento di estinzione di massa" per le startup in fase iniziale e intermedia che farà sembrare il collasso fiscale globale del 2008 cosa da poco.
Un nuovo sondaggio indica che l'81% delle startup in fase iniziale sta affrontando un fallimento nel 2023 perché, alla fine di ottobre, avevano meno di 12 mesi di capitale per andare avanti perché i fondi VC (Fondi di capitale di rischio) hanno chiuso il rubinetto l'anno scorso dopo un inondazione di finanziamenti iniziali.
globest
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Quattro su cinque delle prime startup a rischio di estinzione, il crash "farà sembrare il 2008 bizzarro".
I principali attori del capitale di rischio prevedono un "evento di estinzione di massa" per le startup in fase iniziale e intermedia che farà sembrare il collasso fiscale globale del 2008 cosa da poco.
Un nuovo sondaggio indica che l'81% delle startup in fase iniziale sta affrontando un fallimento nel 2023 perché, alla fine di ottobre, avevano meno di 12 mesi di capitale per andare avanti perché i fondi VC (Fondi di capitale di rischio) hanno chiuso il rubinetto l'anno scorso dopo un inondazione di finanziamenti iniziali.
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GlobeSt
VC Funds: Startups Face
Four out of five early startups at risk of wipeout, crash will make 2008 look quaint.
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Video importantissimo: i luridi delinquenti: dobbiamo mettere paura per imporre le restrizioni, non era vero niente
carlo_negri
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Covid, il Tribunale dei ministri archivia l'inchiesta contro l'ex premier Conte e i vertici del suo governo
E' stata archiviata dal Tribunale dei ministri la denuncia dei familiari delle vittime Covid contro i vertici del governo Conte per la diffusione della pandemia. Nel mirino delle famiglie e delle rappresentanze sindacali di base erano finiti, oltre al premier Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede, responsabili di provvedimenti presi durante l'emergenza. Secondo quanto si legge nel provvedimento di archiviazione, in nessun modo "l'epidemia può dirsi provocata dai rappresentanti dell'esecutivo".
"Nessuna responsabilità" E così, mentre a Bergamo l'inchiesta Covid procede, secondo il Tribunale dei ministri, scrive il "Corriere della Sera", gli esponenti di Palazzo Chigi non si possono ritenere responsabili di nulla dal momento che, si legge nel documento, "soprattutto in una situazione di incertezza come quella sopra descritta non era esigibile da parte degli organi di governo l'adozione tout court di provvedimenti in grado di impedire ogni diffusione dei contagi che non tenessero conto della necessità di contemperare interessi diversi e in particolare la tutela della salute e la tenuta del tessuto socio-economico della collettività".
tgcom24
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E' stata archiviata dal Tribunale dei ministri la denuncia dei familiari delle vittime Covid contro i vertici del governo Conte per la diffusione della pandemia. Nel mirino delle famiglie e delle rappresentanze sindacali di base erano finiti, oltre al premier Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede, responsabili di provvedimenti presi durante l'emergenza. Secondo quanto si legge nel provvedimento di archiviazione, in nessun modo "l'epidemia può dirsi provocata dai rappresentanti dell'esecutivo".
"Nessuna responsabilità" E così, mentre a Bergamo l'inchiesta Covid procede, secondo il Tribunale dei ministri, scrive il "Corriere della Sera", gli esponenti di Palazzo Chigi non si possono ritenere responsabili di nulla dal momento che, si legge nel documento, "soprattutto in una situazione di incertezza come quella sopra descritta non era esigibile da parte degli organi di governo l'adozione tout court di provvedimenti in grado di impedire ogni diffusione dei contagi che non tenessero conto della necessità di contemperare interessi diversi e in particolare la tutela della salute e la tenuta del tessuto socio-economico della collettività".
tgcom24
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Tgcom24
Covid, il Tribunale dei ministri archivia l'inchiesta contro l'ex premier Conte e i vertici del suo governo
Non si possono imputare, si legge nel documento, responsabilità "in una situazione di incertezza" in cui non si potevano prendere decisioni senza "contemperare interessi diversi", in particolare la tutela della salute e la tenuta ...
Taiwan: con la guerra all’orizzonte
Taiwan è sempre più al centro delle dinamiche geopolitiche internazionali per il crescente atteggiamento aggressivo della Repubblica Popolare di Cina (RPC) nei confronti di questa piccola e democratica nazione insulare dell’Asia Orientale.
Sul possibile “destino” dell’isola sono state scritte numerose valutazioni di natura politica e militare, sulla base anche delle esperienze del conflitto in Ucraina, e condotti wargame e simulazioni che hanno previsto le possibili opzioni da parte della RPC per prendere il controllo della “provincia ribelle”.
La tensione ha avuto una decisa impennata nell’agosto 2022 per la visita a Taipei di Nancy Pelosi, Speaker pro-tempore della Camera dei Rappresentanti e una delle figure più in vista tra i membri della formazione del Presidente Joe Biden, seguita poco dopo da altre due delegazioni politiche statunitensi e recentemente dal Sottosegretario alla Difesa USA Michel Chase.
Ombre all’orizzonte
Sebbene non sia stata indicata alcuna tempistica nel corso del recente Congresso Nazionale per il raggiungimento dell’unificazione, alti ufficiali statunitensi (in servizio e non), che conoscono lo scenario dell’Indo-Pacifico, sono convinti che l’incremento dei sistemi missilistici, aerei e navali da parte del PLA (People’s Liberation Army), le esercitazioni incentrate su scenari di invasione e manovre aereo-navali in prossimità di Taiwan, siano il segnale che la Cina stia accelerando i tempi per essere pronta a intervenire nei prossimi anni.
Secondo questi funzionari militari il Presidente Xi potrebbe tentare di conquistare Taiwan entro il 2027, anno del centesimo anniversario della costituzione dell’Esercito Popolare di Liberazione.
analisidifesa
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Taiwan è sempre più al centro delle dinamiche geopolitiche internazionali per il crescente atteggiamento aggressivo della Repubblica Popolare di Cina (RPC) nei confronti di questa piccola e democratica nazione insulare dell’Asia Orientale.
Sul possibile “destino” dell’isola sono state scritte numerose valutazioni di natura politica e militare, sulla base anche delle esperienze del conflitto in Ucraina, e condotti wargame e simulazioni che hanno previsto le possibili opzioni da parte della RPC per prendere il controllo della “provincia ribelle”.
La tensione ha avuto una decisa impennata nell’agosto 2022 per la visita a Taipei di Nancy Pelosi, Speaker pro-tempore della Camera dei Rappresentanti e una delle figure più in vista tra i membri della formazione del Presidente Joe Biden, seguita poco dopo da altre due delegazioni politiche statunitensi e recentemente dal Sottosegretario alla Difesa USA Michel Chase.
Ombre all’orizzonte
Sebbene non sia stata indicata alcuna tempistica nel corso del recente Congresso Nazionale per il raggiungimento dell’unificazione, alti ufficiali statunitensi (in servizio e non), che conoscono lo scenario dell’Indo-Pacifico, sono convinti che l’incremento dei sistemi missilistici, aerei e navali da parte del PLA (People’s Liberation Army), le esercitazioni incentrate su scenari di invasione e manovre aereo-navali in prossimità di Taiwan, siano il segnale che la Cina stia accelerando i tempi per essere pronta a intervenire nei prossimi anni.
Secondo questi funzionari militari il Presidente Xi potrebbe tentare di conquistare Taiwan entro il 2027, anno del centesimo anniversario della costituzione dell’Esercito Popolare di Liberazione.
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Analisi Difesa
Taiwan: con la guerra all’orizzonte
Taipei
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"Da farmacista mai ho visto prolungare la scadenza di farmaci come fatto da Aifa e Ministero della Salute con questi vaccini. Vendere medicinali scaduti è reato punibile penalmente".
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Coincidenze
Cutro, l’avvocato dei familiari delle vittime è il compagno della Serracchiani. Rinunci all’incarico
Mitja Gialuz non è Pompea ma nemmeno Debora Serracchiani è Giulio Cesare. E non c’è nessun Clodio in mezzo a generare una sorta di onore ferito. A meno che l’avvocato triestino, che della capogruppo Pd alla Camera è il fidanzato, non voglia ammettere che esista il problema. Perché che Gialuz sia il compagno della capogruppo del principale partito di opposizione e contemporaneamente il legale di parte civile dei familiari delle vittime di Cutro qualche sospetto lo lascia aperto.
secoloditalia
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Cutro, l’avvocato dei familiari delle vittime è il compagno della Serracchiani. Rinunci all’incarico
Mitja Gialuz non è Pompea ma nemmeno Debora Serracchiani è Giulio Cesare. E non c’è nessun Clodio in mezzo a generare una sorta di onore ferito. A meno che l’avvocato triestino, che della capogruppo Pd alla Camera è il fidanzato, non voglia ammettere che esista il problema. Perché che Gialuz sia il compagno della capogruppo del principale partito di opposizione e contemporaneamente il legale di parte civile dei familiari delle vittime di Cutro qualche sospetto lo lascia aperto.
secoloditalia
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Secolo d'Italia
Cutro, l'avvocato dei familiari delle vittime è il compagno della Serracchiani. Rinunci all'incarico - Secolo d'Italia
Cutro, l'avvocato di parte civile dei familiari delle vittime è il compagno della Serracchiani: sarebbe un bene che rinunciasse all'incarico
"e rimetti a noi i Nostri Debiti". Perchè per salvare il mondo dobbiamo smettere di pagare i debiti
"...e rimetti a noi i Nostri Debiti". Perchè per salvare il mondo dobbiamo smettere di pagare i debiti “dimenticatevi il taglio dei tassi di interesse” inizia così anche oggi l’n-millesimo articolo di Bloomberg che, nonostante gli editoriali trionfalistici di Federico Rampini e de Il Foglio, ci ricorda come per ora di vie di uscita realistiche dalla morsa inflazionistica non se ne vedono conseguenze? come dice Bloomberg “lo spettro della recessione continua a incombere” e con lui, sempre più palese, il rischio di una colossale crisi del debito non pagare il debito non è soltanto una sacrosanta richiesta di giustizia ed equità, è l’unica opzione possibile
OttolinaTV
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"...e rimetti a noi i Nostri Debiti". Perchè per salvare il mondo dobbiamo smettere di pagare i debiti “dimenticatevi il taglio dei tassi di interesse” inizia così anche oggi l’n-millesimo articolo di Bloomberg che, nonostante gli editoriali trionfalistici di Federico Rampini e de Il Foglio, ci ricorda come per ora di vie di uscita realistiche dalla morsa inflazionistica non se ne vedono conseguenze? come dice Bloomberg “lo spettro della recessione continua a incombere” e con lui, sempre più palese, il rischio di una colossale crisi del debito non pagare il debito non è soltanto una sacrosanta richiesta di giustizia ed equità, è l’unica opzione possibile
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"e rimetti a noi i Nostri Debiti". Perchè per salvare il mondo dobbiamo smettere di pagare i debiti
*i pipponi del Marrucci*
"...e rimetti a noi i Nostri Debiti". Perchè per salvare il mondo dobbiamo smettere di pagare i debiti
“dimenticatevi il taglio dei tassi di interesse”
inizia così anche oggi l’n-millesimo articolo di Bloomberg che, nonostante…
"...e rimetti a noi i Nostri Debiti". Perchè per salvare il mondo dobbiamo smettere di pagare i debiti
“dimenticatevi il taglio dei tassi di interesse”
inizia così anche oggi l’n-millesimo articolo di Bloomberg che, nonostante…
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Le previsioni di Orwell sono realtà: ora persino 1984 è di “estrema destra”
Ora perfino 1984 di George Orwell è bollato come libro di estrema destra, insieme al Signore degli Anelli e a un'enorme lista di altri libri, tra cui le opere di Shakespeare, Kipling, Edmund Burke.
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Distretto di Nanded del Maharashtra, India.
Un ragazzo di 18 anni è morto improvvisamente per un attacco di cuore mentre ballava a una cerimonia di matrimonio.
Questa è la nuova normalità..
nessuna correlazione
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Un ragazzo di 18 anni è morto improvvisamente per un attacco di cuore mentre ballava a una cerimonia di matrimonio.
Questa è la nuova normalità..
nessuna correlazione
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FUORI DAL CORO Controinformazione o Dissenso controllato?
Quando era referente al tavolo sanità della Toscana a cavallo tra il 2013 e il 2014, Eva Reali fu contattata “in modo non esattamente pulito” dalla McKinsey un’azienda che, a suo dire, formava i dirigenti dei Paesi europei e asiatici.
“Fui contattata dal responsabile del Mediterraneo che chiese di incontrarmi. Chiesi a una persona molto vicina a Beppe [Grillo] se dovevo incontrarlo e loro mi dissero di andare per sentire cosa volesse”.
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Quando era referente al tavolo sanità della Toscana a cavallo tra il 2013 e il 2014, Eva Reali fu contattata “in modo non esattamente pulito” dalla McKinsey un’azienda che, a suo dire, formava i dirigenti dei Paesi europei e asiatici.
“Fui contattata dal responsabile del Mediterraneo che chiese di incontrarmi. Chiesi a una persona molto vicina a Beppe [Grillo] se dovevo incontrarlo e loro mi dissero di andare per sentire cosa volesse”.
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