Avvocato Vercellotti | Avvocato del Digitale | Legal for Digital
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Unico Avvocato del Digitale®️ d’Italia

In questo canale troverai aggiornamenti legali relativi al mondo del Digitale come Gdpr, Copyright, Contest, Digital Contracts e gestione legale della Brand Reputation

Per una consulenza: studio@legalfordigital.it
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IL NOSTRI SERVIZI GRATIS PER UN FORTE IMPATTO SOCIALE

Tag:
#legaltech

Già dal 2018 anno della nascita del nostro progetto avevamo capito quanto ci fosse bisogno di servizi di Legal Tech di qualità.

Questa esigenza non è arrivata solo da società, imprenditori e professionisti ma anche da realtà che hanno pochissimo a che fare con il business.

Associazioni di volontariato, onlus, fondazioni, realtà magari non ancora costituite a livello di associazione ma comunque ad alto impatto per il sociale.

Ecco quello che abbiamo ricercato: un impatto per il sociale, sia esso per i giovani, la memoria di fatti che hanno segnato l’Italia o la tutela di animali meno fortunati.

Oggi vogliamo ufficialmente lanciare al pubblico il nostro progetto no profit per il sociale e quindi se conoscete realtà di questo tipo che hanno necessità di consulenza legale in tema Legal Tech noi siamo qui anche per loro.

Ogni mese un progetto, ogni mese solo una piccola goccia in un mare ma se tutti facciamo un piccolo sforzo forse questo mondo sarà leggermente meno ingiusto.

Cosa facciamo in concreto?

Offriamo in modo totalmente gratuito la nostra consulenza per adeguamenti privacy, termini e condizioni di vendita, informativa, liberatorie e tutto quello che può servire a realtà come queste.

Se vuoi saperne di più su alcuni dei progetti seguiti o vuoi candidare la tua realtà ad impatto sociale, ecco il link qui sotto.
DOPO GA ANCHE META?!? ☠️

Tag: #GDPR

Ebbene sì, dopo Google, anche per Meta è arrivato il giorno tanto atteso…il modello di business di Meta è stato dichiarato illegale in UE dall’EDPB!

Come in ogni miglior barzelletta ci sono 3 soggetti:
- EDPB: Comitato europeo per la protezione dei dati
- DPC: Commissione per il trattamento dati irlandese
- Noyb: organizzazione senza scopo di lucro per i diritti digitali (per capirci sono quelli che hanno già messo in dubbio l’esecutive order di Biden per la questione GA)
E poi Meta ma il buon Mark lo conoscete tutti.

Ma facciamo un passo indietro per capire come siamo arrivati a questa decisione:
1️⃣ in data 25.05.2018, a seguito dell’entrata in vigore del GDPR, Noyb presenta diversi reclami nei confronti di Meta poiché quest’ultima non chiede i consenso agli utenti per l’utilizzo dei loro dati per il tracciamento e la pubblicità online
2️⃣ Meta si è giustificata sostenendo che la pubblicità personalizzata è parte del servizio stabilito nei termini e condizioni, che vengono accettati dagli utenti al momento della registrazione alla piattaforma, quindi "è contrattualmente dovuto a questi ultimi"
3️⃣ l’EDPB rimanda la decisione al DPC irlandese con termine perentorio di un mese
4️⃣ Il DPC irlandese, a seguito di numerosi incontri con Meta, avrebbe consentito a Meta di inserire come elemento causale del contatto la pubblicità personalizzata, in modo da evitare l’opzione della prestazione del consenso degli utenti
5️⃣ Tuttavia, l’EDPB non ha gradito la decisione del DPC irlandese, annullando quindi la bozza di decisione che riteneva legale l’aggiramento del GDPR da parte di Meta

La decisione non è ancora stata pubblicata, ma verrà pubblicata nel gennaio 2023 insieme a quella del DPC irlandese.

N.B. la decisione dell’EDPB vieta solamente la pubblicità personalizzata, rimangono possibili altre forme di pubblicità: ad esempio, gli annunci contestuali che si basano sui contenuti di una pagina. Inoltre, Meta potrebbe comunque continuare ad utilizzare i dati non personali, come ad esempio i contenuti delle storie e dei post dell’utente, per la personalizzazione degli annunci pubblicitari.

➡️ In alternativa, dovrà chiedere il consenso all’utente per l’utilizzo dei dati per finalità di marketing e profilazione, come tutti noi comuni mortali nei nostri business 😏

❗️Prossimi step:
• la decisione verrà notificata a Meta e a Noyb entro gennaio 2023
• Meta potrebbe proporre opposizione ed è quasi certo che lo farà
• le possibilità di vincere il ricorso per Meta sono veramente minime, almeno questo è il parere del nostro studio legale, ma gli avvocati di Meta saranno sicuramente molto bravi nell'esporre le loro ragioni...
• c’è la possibilità che il caso venga portato dinanzi al tribunale con allungamento dei tempi
• la sanzione verrà verosimilmente erogata nei confronti dello stato irlandese che, prendendo le parti di Meta, ha ritardato la decisione di oltre quattro anni. Diciamo che potrebbero scalare la multa dalle tasse incassate da Meta in questi anni...

‼️ Quindi cosa fare:
Per ora non cambia nulla ma se le cose dovessero andare in una certa direzione, tutto il modello di Ads con Meta potrebbe cadere come un castello di carte travolto dalla tramontana

🍿🍻 Preparate birra e pop corn perché ne vedremo delle belle a gennaio!

P.s.: segnala e condividi questo post a smm, advertiser, strategist e chiunque lavori nel digital. Il diritto a conoscere la legge deve essere di tutti, il mio impegno è quello di rendervela potabile 🙏
INFLUENCER, FREE DRINK, STORIES ALLE 3 DI NOTTE E IL TUO RESORT DISTRUTTO ONLINE

Tag:
#legaltech

Prendiamo un influencer per fare un po’ di pubblicità al nostro resort.

Ecco le ultime parole famose…

10k per 48 ore di permanenza presso il resort a giugno, volo, vitto e alloggio pagato a fronte di alcuni contenuti, soprattutto stories, un video su Tik Toke e un post finale su Instagram.

Diciamo che non si trattava di un semplice vitto pagato ma di un vero è proprio “free tutto”, non saprei come chiamarlo diversamente.

Piccola premessa: niente contratto ma solo scambio di alcuni messaggi WhatsApp.

Il venerdì sera arriva l’influencer con la sua fidanzata in struttura e gli viene offerta una super cena di pesce crudo e champagne. Già durante la cena vengono pubblicate delle stories con un tone of voice molto forte per non dire eccessivo e sicuramente non in linea con la struttura di lusso.

Ma la notte scoppia il finimondo!

Richiesta di alcol a fiumi, servizio in camera chiamato di continuo per pietanze neppure consumate e soprattutto una serie di stories volgari e assolutamente fuori contesto. Addirittura, in un video viene derisa la struttura disposta a portare drink e cibo che i due ospiti hanno il “diritto” di buttare perché tanto è tutto gratis.

Il giorno dopo la musica non cambia, viene anche girato un Tik Tok che diventa virale ed è oggetto di stitch e duetti e la struttura comincia a ricevere messaggi di derisione per non dire altro.

Il titolare del resort chiede di interrompere ogni attività di influencer marketing è la risposta è affermativa ma i due ospiti hanno preteso di rimanere in struttura con lo stesso trattamento e chiaramente di risarcimento o anche restituzione di quanto pagato non se ne parla.

Risultato: 10k per l’ingaggio, 4k di spese vive, pubblicità molto negativa e il Tik Tok virale rimosso per “favore personale” dell’influencer solo dopo 1 settimana.

Probabilmente c’è stato anche un errore nella selezione del creator ma un contratto ben fatto ti evita problemi anche in caso di scelta strategica errata. Limitare i danni è già un buon risultato.

L’influencer marketing è oggi una costante di una buona strategia marketing ma va gestita bene a livello legale perché non diventi un boomerang pazzesco.

Un buon contratto, regole chiare e condivise e ci scordiamo di storie come questa, che oggi mi fa un po’ sorride ma posso immaginare l’ansia per non dire panico per il proprietario del resort in quelle ore.

Clicca qui sotto per scoprire i 18 punti fondamentali di un contratto di influencer marketing con i fiocchi e blinda il tuo business
🎯HAI REGALATO I NOMI DEI TUOI FORNITORI AI COMPETITORS

Tag:
#contratti

Uno dei casi più interessanti che abbiamo trattato negli anni, riguarda la dipendente di un’azienda potremmo dire piuttosto sbadata. La lavoratrice infatti postò sui suoi profili personali un selfie mentre mangiava durante la pausa pranzo davanti alla sua scrivania la sua schiscetta (NdT per i non-milanesi, il pranzo da casa).

Fin qui nessun problema direte, giusto?

E invece no. Perché nell’inquadratura della fotografia si poteva chiaramente vedere lo schermo del pc con i nomi di tutti i fornitori dell’azienda. Un disastro da potenzialmente milioni in danni aziendali.
💸Ecco quanto valgono i nomi dei tuoi fornitori per i tuoi competitors.

Che fare quindi in questi casi?

Bisogna correre ai ripari.

In questo caso, la dipendente non era sì stata attenta, ma dall’altra parte, l’azienda aveva mancato di stipulare delle regole chiare sulla gestione dei social personali dei dipendenti. Mancava quindi una consistente social media policy.

Ma che cos’è una social media policy?

È un contratto vero e proprio, fatto apposta per l’azienda con lo scopo di prevenire danni alla sua Brand Reputation. Indica regole di comportamento precise che i dipendenti devono seguire quando postano e interagiscono sui social.
Ad oggi, è impossibile fare a meno di un documento del genere se si ha all’attivo una strategia di marketing e un employer branding funzionante.
Conseguenti sul piano disciplinare ovviamente non mancano ed è quindi fondamentale per un’azienda fare in modo che i propri dipendenti siano consapevoli delle ripercussioni in caso di non rispetto.

👇🏼Clicca il link qui sotto se vuoi saperne di più. Scoprirai come scrivere un contratto di social media policy, quali sono le sanzioni previste e molto altro!
🎯NON PARTIRE CON IL PIEDE SBAGLIATO

Tag: #contratti

Oggi è il secondo giorno del nuovo anno e con esso (oltre a un po’ di meritato riposo) arriva il momento di tirare le somme. Si ha la possibilità di preparare al meglio il proprio business per poter affrontare le nuove sfide che questo 2023 ci riserverà.

Noi di Legal for Digital abbiamo pensato a una checklist di documenti che qualsiasi professionista digitale DEVE avere per poter lavorare al meglio:

1️⃣ Contratto clienti: hai dei clienti?
Speriamo di sì, quindi devi chiarire bene le regole, le tutele e i limiti delle tue responsabilità nei loro confronti.

2️⃣ Contratto collaboratori: collabori con altri professionisti?
Allora devi includere in questo documento le modalità di pagamento, un buon NDA, un buon patto di non-concorrenza e devi definire i diritti per la proprietà intellettuale di ciò che realizzano per te.

3️⃣ Adeguamento privacy online: hai un sito web?
Immaginiamo di sì, allora devi definire dal punto di vista legale, come regolare la raccolta dati degli utenti sul tuo sito.

4️⃣ Adeguamento privacy offline: tratti dati dei tuoi clienti?
Bene. Sappi che devi tenere un registro trattamento, informativa privacy e molto altro.

5️⃣ Hai messo in vendita le tue consulenze? Allora ecco un consiglio bonus solo per te! 🫵🏼
📌Fai in modo che il tuo contratto comprenda anche i Termini & condizioni, necessari per l’automatizzazione della vendita di alcuni dei tuoi servizi.

Questa è la checklist di Legal for Digital e se ti sei accorto di non averla completata, forse è il caso di ragionare su come avere basi più solide per il tuo business.

👇🏼Contattaci per ulteriori informazioni.
390 MILIONI DI EURO DI SANZIONE A META
TAG:
#gdpr

Come avevamo preannunciato già il 9 dicembre qui su Telegram la multa a Meta è arrivata.

Se vuoi scoprire i perché di questa sanzione, come potrebbe impattare su tutti noi e soprattutto cosa fare adesso, clicca il pulsante qui sotto e guarda il video che ho espressamente preparato sul tema.
🎯UNA MODIFICA AL CONTRATTO DA 50.000 EURO

Tag
: #contratti

Qui a Legal for Digital, quando scriviamo un contratto facciamo in modo che ogni esigenza dei nostri clienti venga rispettata e cerchiamo di prevenire qualsiasi tipo di problema futuro.

Con questo sono tutelati i nostri clienti? Sì.

È sufficiente? Purtroppo, a volte no.

Ne è un esempio un nostro cliente freelance che qualche mese fa ha chiesto il nostro aiuto per la stesura di un contratto collaboratori. Il documento era perfetto per le sue esigenze e completo, come ogni nostro contratto di questo tipo, di un patto di non concorrenza. Come molti di voi sapranno, questa clausola indica che se il patto non dovesse essere rispettato, il collaboratore dovrebbe pagare una penale ad esempio di 50.000 euro. Questa cifra, che potrebbe anche essere superiore al danno subito, viene inclusa per disincentivare i collaboratori dal non rispettare il patto, e ad esempio a “shippare” i clienti.

Fino a qui nessun problema, giusto?

Bene, ma dopo qualche mese un suo probabile collaboratore chiede, sotto consiglio di un avvocato, di modificare alcune piccolezze del contratto prima di firmarlo. Invece di scegliere in autonomia, il nostro freelance ha scelto di fare una consulenza con noi.

Come?

Avrebbe potuto decidere di acquistare una consulenza di un’ora con noi, ma questa avrebbe sicuramente impattato abbastanza a livello economico, rispetto alla sua reale esigenza.

Invece, ha deciso di acquistare un nostro legal pack da 5 ore che potrà usufruire in 12 mesi e gli permetterà di avere uno studio specializzato sempre a sua disposizione.

Nel caso specifico, in 15 minuti ha avuto la visione completa della questione e ha scoperto che la modifica dell’avvocato del suo potenziale collaboratore, in modo molto furbo, per non dire sibillino, avrebbe reso inefficace il patto di non concorrenza.

L’intenzione del collaboratore era infatti quella di eliminare, non la clausola stessa, ma bensì la penale di 50.000 euro, sostituendola con una somma pari al danno accertato. Peccato che per accertare il valore di danni di questo tipo, il processo legale può essere molto lungo e difficoltoso e infine difficile da quantificare correttamente.


💸Ecco, quindi, come il nostro cliente acquistando il nostro Legal Pack si è preventivamente salvato da un potenziale danno di 50.000 euro in soli 15 minuti.


👇🏼Se anche tu vuoi essere previdente, scopri di più al link qui sotto.
🎯TI HANNO BANNATO? FAI CAUSA A META

Tag: #legaltech

Alzi la mano a chi è successo almeno una volta di trovarsi il profilo di un cliente bannato da Meta senza un apparente motivo!

In questi casi qual è la procedura corretta?

🛎Contattare l’Assistenza.

Ma come molti di voi sapranno, spesso è inutile perché è un processo lungo e che porta a risposte prive di motivazioni.

Noi di Legal for Digital ti suggeriamo un’altra strada: fai CAUSA a Meta.

Siamo consapevoli che il processo possa essere lungo e tortuoso e che un’azienda grande quanto Meta fa paura.

Se sei dalla parte della ragione i risultati positivi si possono ottenere anche contro Meta.

Noi lo sappiamo bene.

Noi non mandiamo semplici diffide a cui Meta a volte risponde e altre no.

Il nostro consiglio è di fare causa: con una buona strategia legale e con la legge dalla nostra parte, anche un gigante come Meta può essere sconfitto.

Per quanto il processo possa protrarsi nel tempo, se il vostro account è stato bannato SENZA aver violato i termini di utilizzo, voi avrete diritto:

📌 a un risarcimento giornaliero per ogni giorno in cui l’account è rimasto bannato,

📌 al pagamento delle spese legali

📌 e alla riattivazione dell’account.

Non sprecare tempo e denaro, contattaci e scopri se potrai essere uno dei fortunati a poter dire di aver vinto contro Meta.
⛔️ DATA BREACH MAILCHIMP

Tag:
#GDPR

Il colosso dell’e-mail marketing MailChimp, ha subito un grave attacco hacker, infatti è stato identificato l’accesso ad uno degli strumenti utilizzati per l’assistenza clienti e l’amministrazione degli account da parte di un attore non autorizzato.

È la seconda volta che l’azienda viene attaccata negli ultimi 6 mesi e la violazione sembra essere quasi del tutto identica all’attacco precedente.

Ancora una volta risulta evidente l’importanza centrale che riveste l’adozione di misure preventive, tecniche ed organizzative, volte a ridurre il rischio di una violazione dei dati personali e alla miglior gestione nel caso in cui si verifichi.

Perché il sistema di sicurezza possa essere concretamente efficace, le misure di prevenzione devono poggiare su tre principi cardine:
1️⃣ Sulla consapevolezza della propria incidenza in capo ad ogni persona inserita nel flusso dei dati
2️⃣ Sulla puntuale previsione di processi aziendali volti a definire la connessione tra attività, ruoli e documenti nell’organizzazione aziendale
3️⃣ Sulla costante implementazione della tecnologia aziendale a seguito di una corretta valutazione dei rischi

Nel caso concreto MailChimp ha provveduto, nelle successive 24 ore dalla scoperta dell’hackeraggio, a sospendere l’accesso degli account per i quali sia stata rilevata attività sospetta e ha trasmesso una comunicazione agli account interessati con i passaggi da seguire per il ripristino degli stessi.

Fin qui tutto bene o quasi per Mailchimp ma che cosa possiamo impare da questo caso?

1️⃣ non possiamo essere garantiti al 100% da un data breach
2️⃣ in caso di obbligo di segnalazione al Garante di un Data Breach dobbiamo dimostrare di aver fatto tutto il possibile per la tutela dei dati
3️⃣ in caso di controllo successivo al data breach sarà analizzata tutta la documentazione privacy e la compliance aziendale
4️⃣ se subisco un data breach devo eliminare le vulnerabilità che sono state fruttate per lo stesso
5️⃣ dobbiamo avere delle buone procedure di ripristino dopo un data breach

Vi voglio lasciare con due domande tanto semplice quanto potenzialmente provocatorie:

⁉️ La tua azienda è pronta a un data breach?
‼️ La tua azienda è in grado di dimostrare la compliance al Gdpr anche in caso di data breach?
🎯ATTENZIONE A NON SETTARE CALENDLY CON LEGGEREZZA

Tag
: #GDPR

Si sa, l’attenzione non è mai troppa. E grazie alla segnalazione di uno dei componenti della nostra community, ci siamo accorti di come un nostro competitor teoricamente esperto, abbia commesso un ERRORACCIO in materia di GDPR.

Il competitor, in occasione di un evento di formazione, ha pensato bene di creare un Calendly da far compilare a potenziali clienti che volessero iscriversi alla sua Newsletter.

GRAVISSIMO ERRORE!

Perché lo strumento di Calendly, nonostante sia economico, veloce e approvato da Legal for Digital (😉) per fissare call con i clienti ha una grande mancanza.

Calendly non è infatti pensato per il rispetto del GDPR: è possibile inserire un solo check-box esclusivamente per raccogliere il consenso al trattamento dati personali necessari alla call, come nome, cognome e numero di telefono.

In questo caso invece, il competitor ha utilizzato Calendly per richiedere l’iscrizione alla propria Newsletter, senza prevede né privacy policy, né consenso al trattamento dati per la finalità del contatto propria del Calendly.

In questo modo il rispetto del GDPR NON è stato garantito.

Ma tu, come il mio competitor non ci avevi pensato, vero?

Questo è un errore tecnico che avrebbe potuto essere evitato con una formazione specifica al riguardo. Nella nostra Academy puoi trovare corsi, notizie e percorsi che ti aiuteranno a evitare errori legali e tecnici di qualsiasi tipo.
🎯HO FATTO PERDERE A UN CLIENTE 50.000 EURO

Tag
: #contratti

Avete letto bene, ma voglio raccontarvi esattamente com’è andata.

Un’agenzia con più di 10 anni d’esperienza si è rivolta a noi qualche mese fa, per redigere un contratto per una grande commessa che gli sarebbe dovuta arrivare di lì a poco.

Fino a quel momento avevano utilizzato un contratto assolutamente non tutelante e si erano finalmente decisi a chiedere il nostro aiuto.

Insieme abbiamo optato per il nostro Contratto Essential, che definisce vari aspetti, tra cui:

📌 Modalità di pagamento

📌 Exit legali

📌 Attività svolte

📌 Tutela per credenziali e accessi

📌 Materiali da parte del cliente

📌 Proprietà intellettuale

📌 Esonera di responsabilità

📌 Trattamento dati

Facciamo la nostra consulenza per definire la strategia legale di gestione del cliente e redigerne conseguentemente il contratto.

Dopo qualche giorno, ci comunicano che a causa del nostro contratto hanno perso la commessa e i conseguenti 50.000 euro.

A noi di Legal for Digital questa situazione è parsa strana e abbiamo voluto approfondire con l’agenzia.

Il loro cliente si era totalmente rifiutato di firmare il contratto a causa di due clausole per lui inaccettabili.

1️⃣ La sospensione dell’attività da parte dell’agenzia in caso di mancato pagamento

2️⃣ La limitazione delle responsabilità dell’agenzia nel caso in cui Meta avesse bannato l’account per responsabilità anche non dell’agenzia


La realtà è che grazie al nostro contratto hanno evitato il rischio di lavorare per 50.000 euro e potenzialmente non essere pagati per responsabilità non loro.

In realtà l’agenzia era davanti a un Cattivo Cliente.

A volte è meglio avere un cliente in meno, piuttosto che prendersi carico di responsabilità non proprie.

👇🏼 I nostri contratti essentials ti permettono di tutelarti da clienti che non vogliono rispettare nessuna regola e credono di avere diritto a qualsiasi cosa senza assumersi responsabilità.
🎯STAI BUTTANDO 10.000 EURO PER I TUOI CONTEST LO SAI?

Tag: #contest

Come siamo riusciti ad abbattere dell’80% il costo di 10k per i contest di un’azienda.

Una grande azienda si è rivolta a noi, dopo anni in cui doveva pagare così tanto per ogni contest, ha iniziato a domandarsi se valesse davvero la pena spendere tutti quei soldi e soprattutto se fossero o meno evitabili.

L’analisi fatta dal nostro studio legale ha evidenziato una situazione spaventosa.

Legalmente la società di consulenza a cui si erano affidati aveva fatto un buon lavoro con le giuste procedure MA era stato fatto un errore strategico clamoroso.

Abbiamo infatti scoperto che dopo il primo concorso, l’iter da seguire per i successivi avrebbe dovuto essere quello per premi al merito con una successiva riduzione dei costi di almeno l’80%.

Per evitare questa spesa inutile sarebbero quindi bastati dei semplici accorgimenti che la società di consulenza, o per furbizia o per mancanza di competenze strategiche, ha mancato di segnalare ai nostri clienti.


Con una buona strategia organizzativa legale tutti possono capire come essere a norma di legge ed evitare di sprecare budget in investimenti sbagliati ed eccessivi.

👇🏼Se anche tu vuoi avere le giuste basi legali per evitare di essere fregato da altri, scaricati la nostra guida sui CONTEST!
🎯 TI HO FATTO RISPARMIARE 10K TOGLIENDOTI IL DPO

Tag: #GDPR

Questa mattina vi vogliamo portare il caso di una grande azienda che dopo anni di duro lavoro e impegno, a fine 2021 ha iniziato ad avere una grande crescita e ha quindi imparato l’importanza di adeguarsi al GDPR.

Si sono quindi rivolti a un avvocato che, dobbiamo ammetterlo, ha fatto un lavoro eccelso. La documentazione che ha redatto contiene tutto il necessario:

📌 MOP

📌Registro del responsabile

📌Privacy cliente

📌 Nomina a responsabile

📌 Analisi del rischio

Insomma, tutti gli elementi fondamentali per lo svolgimento delle attività erano stati inseriti e non c’era nulla di sbagliato.

Oltre a tutti questi elementi, il collega ha anche inserito la figura professionale del DPO.

Avere un DPO è sicuramente utilissimo, perché è un avvocato esperto che almeno una volta al mese si presenta in azienda ed è sempre disponibile per risolverne tutti i problemi del caso.

Per mantenere questo tipo di servizio, l’azienda pagava intorno ai 10.000 euro all’anno.

Dopo un anno di utilizzo, l’azienda si è rivolta a noi di Legal for Digital per usufruire del nostro servizio di Check Up Privacy.

Dopo aver esaminato la loro documentazione abbiamo verificato che la figura del DPO non era necessaria per la loro azienda.

Il nostro cliente infatti NON aveva le tre caratteristiche necessarie per la presenza del DPO:

NON trattava dati particolari

NON aveva a che fare con dati su larga scala

NON aveva più di 250 dipendenti

QUINDI

NON aveva le caratteristiche necessarie per avere la figura del DPO e in più spendeva per averlo più di 10k all’anno!

Il servizio del DPO è utilissimo, ma se sei come i nostri clienti e non ti è necessario, fatti un favore:

Risparmiateli questi 10.000 euro.
🎯E TU SEI SICURO DI VENDERE BENE I TUOI SERVIZI?

Tag
: #contratti

Questa qui sotto è la conversazione che abbiamo avuto con un nostro prospect giusto l’altro giorno:

“Buongiorno, ho appena ricevuto il vostro preventivo e avrei qualche dubbio. Cosa significa che la vostra analisi non comprende ulteriori analisi dopo la consegna? E se dovessi avere altri dubbi? Dovrò acquistare un’ulteriore consulenza a pagamento?”

“Esatto. Il prezzo del servizio è così perché non sono incluse ulteriori consulenze che nella grande maggioranza dei casi non sono necessari. Proprio per questo abbiamo preferito aggiungerle come servizi opzionali”

Ma perché abbiamo deciso di lavorare in questo modo?

1️⃣ In questo modo, il prezzo del servizio principale rimane alla portata di tutti e non aumenta per prevedere una seconda consulenza che 9 volte su 10 NON serve. Questa scelta ci permette di essere più concorrenziali con i nostri competitors

2️⃣È vero che non inserendo direttamente il servizio della seconda consulenza il fatturato diminuisce. È altrettanto vero però che questo aumenta il tasso di conversione

3️⃣Perché non crediamo necessario far pagare per un servizio che la maggior parte dei clienti ritiene opzionale

4️⃣ Perché crediamo nella trasparenza: fin dalla stesura del preventivo indichiamo il prezzo di eventuali future consulenze. In questo modo il cliente ha una panoramica di tutte le possibili spese che potrebbero essere collegate alla collaborazione.

Noi facciamo così: e il tuo studio legale? Anche lui si comporta in questo modo?
🎯SEI SICURO DI ESSERE PRONTO PER REGISTRARE IL TUO MARCHIO?

Tag
: #marchi

A questo domanda, dei nostri clienti credevano di aver già dato una risposta affermativa.

Questi ragazzi volevano lanciare il loro brand nel mese di gennaio e si erano occupati di tutto: definizione del naming, immagine coordinata, grafica logo, insomma, ogni aspetto era stato organizzato.

Arrivato gennaio, si rivolgono a noi per registrare finalmente il loro marchio.

PERO’

Dopo la consueta analisi che il nostro studio associa al servizio di registrazione, scopriamo qualcosa di assurdo.

🙀A dicembre, in Germania era appena stato registrato un marchio con lo stesso nome dei nostri clienti.

A quel punto sorse un dubbio amletico: fare o non fare rebranding, questo è il problema!

Il nostro modus operandi è quello di non fermarci mai alle prime difficoltà e facendo un’analisi più approfondita, abbiamo scoperto che sì entrambi i marchi avrebbero trattato gli stessi servizi e quindi le stesse classi merceologiche, MA il marchio tedesco era stato registrato SOLO in Germania.

In più, il tipo di Business trattato da entrambi non aveva interesse nell’essere presente fuori dai confini del proprio Stato: non ci sarebbe stato nessun contrasto.

Nessuna ragione poteva quindi essere considerata per contestare la corretta registrazione del marchio in Italia dei nostri clienti.

In casi come questi, l’unica ragione che può essere chiamata in causa, riguarda l’uso parassitario della fama di un brand già affermato.

MA

Nel nostro caso, ciò non può essere chiamato in causa perché il marchio tedesco è in realtà recentissimo, e un’accusa di questo genere non può avere basi con la realtà dei fatti.


E tu sei sicuro di aver considerato tutto prima di registrare il tuo marchio?

Ricordati che con Legal for Digital, il servizio di registrazione NON È solo la mera azione di registrazione, ma comprende anche un’analisi precisa della fattibilità.

👇 Contattaci e scopri se hai tutte le carte in regola per registrare correttamente il tuo marchio!
🎯LEGAL FRIENDS: IL 2023 CHE TI ASPETTA IN ACADEMY

Tag
: #legaltech

Domani, mercoledì 1 marzo alle ore 17:30 ci sarà un evento GRATUITO assolutamente imperdibile.

Interverranno 8 tra i maggiori esperti del digitale, e 2 avvocati che potresti proprio conoscere, con delle formazioni mirate e uniche nel loro genere.

Saranno 5 ore di Formazione ininterrotta completamente verticalizzata sulle novità che il 2023 porterà nel digital e quindi nella nostra Academy.

Se anche tu vuoi passare una serata alternativa e investire sulla tua formazione, iscriviti all’evento tramite il link qui sotto! 👇

📆Ecco il programma completo:

📌Massimiliano Allievi - Il commercialista di TikTok: dalle 17:40 parlerà delle novità fiscali del 2023

📌Elisa Contessotto - SEO Specialist: dalle 18:10 parlerà di come i processi di Keyword research non possano più essere legati al web del passato

📌Sabrina Grazini - Consulente del Lavoro: dalle 18:40 parlerà di come poter avere collaboratori senza pagare troppe tasse

📌Francesca Anzalone - Brand Protection Expert: dalle 19:20 parlerà di empatia, rispetto e omnicanalità

📌Alessandro Vercellotti - Avvocato del Digitale: dalle 19:50 parlerà delle novità sull'Accordo USA e EU per la gestione GDPR

📌Rossella Pivanti - Branded Podcaster: dalle 20:00 parlerà del mondo del podcasting e del digital Audio

📌Brunella Martino - Avvocato della Rete: dalle 20:30 parlerà di NFT, Metaverso e IA

📌Maria Letizia Russo - LinkedIn Trainer: dalle 21:00 parlerà di come la comunicazione di LinkedIn stia cambiando per le aziende

📌Manuel Ricci - Web Specialist: dalle 21:30 parlerà di Privacy Sandbox e cookie policy

📌Simone Checchia - Creative Director & Designer: dalle 22:00 parlerà di come i trend e i social media stiano influenzando il mondo del design

E tu sei pronto a investire sul tuo futuro?
🎯FINO A MERCOLEDI’ O MAI PIU’

Tag
: #legaltech

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Tag
: #legaltech

Secondo noi è la scelta giusta e vi spieghiamo subito anche il perché.

Un prospect si è rivolto a noi qualche settimana fa per avere un'opinione professionale su un contratto.

Durante la call conoscitiva però ci comunica che per quel contratto era già stato seguito da uno studio legale che noi conosciamo molto bene. Lo conosciamo perché è uno dei più grandi in Italia e con una presenza anche all’estero. Gli avvocati che ne fanno parte sono estremamente formati e capaci in qualsiasi tematica e materia del diritto.

Quello Studio è assolutamente un’eccellenza e come tale va rispettato.

Il prospect si stava ancora un po’ guardando intorno e quindi ci ha fatto la classica domanda che fanno gli indecisi:


“Ma perché dovrei scegliere proprio il vostro studio?”

La nostra risposta invece è stata tutt'altro che classica:

“Non devi venire da noi, sei seguito da uno Studio più che buono, rimani lì”.


Ora quest’approccio può sembrare poco ortodosso, ma segue una sua logica precisa.

Se il cliente è seguito da un altro studio che lo sta già portando all’obiettivo più giusto per lui, come realtà legale la cosa migliore che possiamo fare e lasciarlo lì.

Ovviamente non sono un ipocrita, dispiace quando la risoluzione è questa.

Ma so che era la soluzione migliore per quel prospect.

I nostri clienti non ci scelgono perché siamo uno studio internazionale con decine di avvocati. Ci scelgono perché siamo uno studio specializzato che ottiene ottimi risultati.

Cosa porta in più uno studio specializzato rispetto a uno generalista?

Occupandoci SOLO di Legal Tech, abbiamo tantissima esperienza in materia da non sottovalutare.

Abbiamo redatto più di 200 contratti di Digital Marketing in un solo anno e abbiamo ottenuto questo risultato anche grazie al nostro processo lavorativo e alla nostra comunicazione.

Tutti quelli che ci contattano se ne accorgono: ed è proprio per questo che continuano a tornare.

Anche se all’inizio gli abbiamo suggerito di rimanere nel loro Studio di partenza.

Onesta, impegno, esperienze e precisione: ecco cosa ci contraddistingue!

Se sei seguito da ottimi Studi come quello del nostro Prospect sappi che non hai bisogno di noi.

Ma se verrai da noi per tutto quello in cui siamo specializzati, come contratti e marchi, sappi che non ti deluderemo.

L’esperienza in questi casi è quello che conta.

😉Pensaci.
🎯META LO PUOI FARE!??

Tag: #legaltech

Sto preparando i pop corn per la questione Meta SIAE perché ho paura che arriveremo al lancio degli stracci ma…

… la domanda che mi assale da ieri è se davvero Meta possa eliminare musiche e audio parlati dai nostri Reel.

Mi spiego meglio:

1️⃣ Meta non ha più i diritti SIAE e quindi tali canzoni non sono più utilizzabili e fin qui ok.

2️⃣ Meta in ossequio alla perdita dei diritti va a togliere le canzoni dai Reel

3️⃣ Meta ha silenziato tali contenuti eliminando anche i voiceover, ovvero la parta “parlata” del creator


E quindi...


dove sarebbe previsto il diritto di cui al punto 2️⃣? Io non trovo nulla nei termini e condizioni di utilizzo…

⁉️perché il punto 3️⃣? È una soluzione tecnica che nasce dall’impossibilità di scindere brano musicale e parte “parlata”?


Sono molto molto scettico su questa scelta che un pochino mi sa di sfruttamento di posizione dominante. A ben vedere sembrano proprio le parole della SIAE 😏

Alle 15:30 live con Mario Moroni: https://www.linkedin.com/video/event/urn:li:ugcPost:7042496218710585344/
🎯I VOSTRI RISULTATI CON I NOSTRI CONTRATTI

Tag:
#contratti

L’altro giorno ho ricevuto in DM questo messaggio e la prima reazione è stata di pura gioia.

Sì, perché questi risultati riempiono il cuore. 💓

A Legal for Digital abbiamo visto tantissime attività partire dai loro albori. Professionisti che da una semplice attività di freelance sono addirittura riusciti ad aprire una loro agenzia e gestire clienti sempre più importanti.

Certo, sicuramente come Legal for Digital siamo riusciti a dare una mano a queste realtà, ma la nostra attività è limitata al cercare di evitare problemi. Tutto il resto è SOLO merito loro.

Subito dopo però, ho iniziato a ragionarci su un po’ di più e rileggendo nel dettaglio il contenuto, ne ho tratto degli spunti di riflessione molto interessanti:

Da questo messaggio che ho ricevuto in DM l’altro giorno possiamo trarre diversi punti:

1️⃣ Il prospect del cliente in foto ha deciso di rivolgersi a un avvocato prima di firmare il nostro contratto. Questa decisione è ovviamente giustissima. Io stesso, in quanto avvocato, non vorrei firmare niente senza prima aver contattato un mio collega esperto in materia. Però l’errore del prospect è probabilmente stato proprio questo: non contattare un avvocato esperto. Lo affermo con sicurezza perché se lo fosse stato non avrebbe sicuramente fatto affermazioni come quelle descritte dal nostro cliente.

2️⃣ Quando si assume un avvocato per fare una consulenza di questo tipo, molto probabilmente il suo processo lavorativo sarà quello di analizzare il contratto e di selezionare i punti più pericolosi per il cliente. Quasi nessun collega dirà mai che il contratto da analizzare è perfetto, perché sarebbe difficile per lui provare di aver lavorato e quindi, a volte, la tecnica che si utilizza è proprio quella del nostro avvocato descritto in DM. Andare a gamba tesa senza però avere le competenze adeguate. Purtroppo, però, come in questo caso si rischia di avere l’effetto opposto e passare con il cliente “un brutto quarto d’ora”.

3️⃣ Come Legal for Digital ci assicuriamo SEMPRE che i nostri clienti comprendano il contratto che gli presentiamo in ogni suo punto. Questo accade perché i nostri contratti sono cuciti su misura sulle LORO esigenze e ogni punto è accompagnato da esempi pratici sulle LORO attività di Business. È grazie a questa pratica che poi quando si trovano in situazioni come quella dello screen, riescono a giustificare la presenza di ogni clausola senza nessuna difficoltà.

Se sei mai stato un nostro cliente e anche tu sei riuscito in situazioni del genere a ribattere con questa fermezza e sicurezza, significa che, come Studio Legale, abbiamo vinto tutto.

Anzi, significa che TU HAI VINTO.

Ad oggi siete più di 500 che avete scelto di stare con noi e le vostre testimonianze ci riempiono di pura gioia.

Grazie per averci scelto.