Avvocato Vercellotti | Avvocato del Digitale | Legal for Digital
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Unico Avvocato del Digitale®️ d’Italia

In questo canale troverai aggiornamenti legali relativi al mondo del Digitale come Gdpr, Copyright, Contest, Digital Contracts e gestione legale della Brand Reputation

Per una consulenza: studio@legalfordigital.it
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🎯MONETIZZAZIONE DEI DATI

Tag:
#ecommerce

Quando si parla di vendita online uno degli aspetti più spinosi da affrontare, oltre alla vendita del prodotto e servizio, è quello relativo alla monetizzazione dei dati.
Il venditore online che ha una visione a lungo raggio, è consapevole che a differenza dell’offline, sul web si può fare qualcosa di più oltre alla vendita.
Dal mio punto di vista imprenditoriale, la monetizzazione dei dati è una dei business più interessanti da coltivare, laddove si ha una buona mole di dati.

Quindi come raccogliere dati che possono farci guadagnare?
Bisogna considerare 3 aspetti:
1️⃣ Quando si parla di monetizzazione dei dati si sta parlando di cessione del dato, quindi oltre al consenso marketing, deve essere previsto anche un consenso alla cessione dei dati a terzi. Le statistiche dicono che oggi l’utente non è più così favorevole ad autorizzare la cessione del proprio dato. Allo stesso tempo anche la UX di un processo di acquisto che prevede la cessione del dato, quindi un ulteriore check box da flaggare, normalmente non viene apprezzato dall’utente. Di fatto portarsi a casa i dati non è così semplice. Ma d’altra parte è necessario il consenso libero per poter trattare i dati a norma di GDPR.

2️⃣ Cessione del dato più o meno profilato. È possibile una cessione di dati quali nome e cognome, numero di telefono, mail, indirizzo, ma il vero guadagno deriva da una cessione di dati particolarmente profilati. Più informazioni abbiamo sull’utente, più le aziende saranno disposte a pagare per quel dato. Ricordiamoci però che anche in questo caso la profilazione deve essere autorizzata dall’utente, ed è quindi necessario ricevere un ulteriore consenso.

3️⃣ Cessione dei dati aggregati o statistici. I dati statistici non permettono di risalire all'identità della persona, perché sono anonimizzati. Quindi non sono dati personali. Ma sono dati interessanti per determinate tipologie di aziende che operano nello stesso ambito di chi vende i risultati dell’analisi dei dati. Il valore dei dati statistici non sarà mai paragonabile a quello di un dato personale profilato.
Se stai pensando di aprire un e-commerce valuta a priori se vuoi monetizzare dalla cessione dei dati degli utenti che atterrano sul tuo sito web: devi essere molto più ligio ad applicare il GDPR in ogni angolo del sito, da quando l’utente accede per la prima volta, fino alla disiscrizione.

Nell’academy questo contenuto è pubblicato nello spazio dedicato agli e-commerce. Se non hai un e-commerce forse non ti interessa. Ed eviti di perdere tempo a priori.
🤷🏻 Quante volte si leggono o si ascoltano contenuti che poi scopriamo solo in fondo che non sono istruttivi per noi?
In academy leggi solo i contenuti degli spazi che ti interessano. Se ora non puoi, li leggi più tardi e li commenti quando vuoi.
Se vuoi una delucidazione su una tua esperienza hai il tuo spazio. In due mesi abbiamo ricevuto oltre 20 domande e ne abbiamo ricavato contenuti utili per tutti.
Ecco il bello della community: è su misura per te e non ti fa perdere tempo!

👇 Candidati per entrare nella prima academy legale per chi ha le mani in pasta nel web!

😉 @avvocatovercellotti
🎯 MEME A NORMA DI LEGGE

TAG
: #copyright

Quante volte abbiniamo al concetto di “contenuto virale” quello di “allora possono utilizzarlo tutti”?

Wikipedia definisce il meme

"un’idea, stile o azione che si propaga attraverso internet, spesso per imitazione, diventando improvvisamente famosa. In genere un meme ha la forma di un’immagine, una GIF o un video, ma può essere anche una parola o una frase, e riesce a diffondersi principalmente attraverso social network, blog e posta elettronica".


Quindi il meme è strettamente legato alla viralità e alla diffusione sui social.


Ci sono brand che hanno fatto dei meme la propria strategia di comunicazione.
Ma ci possono essere punti di frizione tra meme e legge.

👉 Ne parlo oggi sul blog dello studio.


👇 Leggi l’articolo!

😉 @avvocatovercellotti
🎯INTERVISTA AL GARANTE

TAG:
#GDPR

Come sapete abbiamo fatto in academy un webinar in cui gli avvocati di Legal for Digital hanno intervistato il Garante.

Condivido con voi alcune questioni che vi coinvolge come diretti interessati:

🙋‍♀️ Qualora l’agenzia marketing venisse nominata responsabile del trattamento, quali responsabilità legali possono configurarsi in capo alla stessa sotto il profilo dell’adeguamento privacy del sito web gestito? Ciò anche nel caso in cui, per esempio, vengano utilizzate piattaforme automatizzate.

🙋‍♀️ Quali sono i risvolti legali e i rischi che un social media manager si trova ad affrontare qualora dovesse svolgere l’attività di gestione di un account social del suo cliente in assenza di specifica nomina?

💬 ⚖️ Partendo dalla seconda domanda: chi agisce trattando dati personali ha bisogno di un ruolo privacy per farlo. Nel momento in cui ci si ritrova a trattare dei dati senza essere stati indicati come persone autorizzate, senza essere stati nominati responsabili o sub responsabili, la presunzione che guida è la presunzione che si sia titolari autonomi di quel trattamento.

Questa è esattamente la condizione in cui si trova l’agenzia o il fornitore di servizi, che pone in essere un trattamento per conto terzi, in assenza di un atto di nomina a responsabile del trattamento perché verrà considerato, qualora il suo trattamento fosse posto all’attenzione dell’autorità del garante, come un titolare autonomo del trattamento e di fatto quindi senza un’idonea base giuridica per trattare quei dati Quindi la responsabilità per non essere stati nominati o per non essersi fatti nominare responsabili del trattamento è in capo a chi accetta di porre in essere un trattamento in assenza di quello che è un presupposto necessario per procedere a quel trattamento.

💬 ⚖️ Per rispondere alla prima domanda bisogna dire che in linea di principio, il responsabile del trattamento nominato come tale ha su di sé due grossi fasci di obbligazioni.

Un primo fascio di obbligazioni riguarda il contratto di nomina a responsabile del trattamento e quindi quel soggetto, almeno nella dimensione della protezione dei dati, è obbligato a seguire le istruzioni sul trattamento dei dati che devono essere necessariamente impartite dal titolare del trattamento.

Ogni volta che disattende quelle istruzioni si pone in una condizione di potenziale illecito. Dopo di che, il GDPR prevede una serie di obblighi che fanno capo direttamente al responsabile del trattamento e quindi naturalmente anche questo fascio di obblighi contribuisce a perimetrare l’universo della responsabilità del responsabile del trattamento.

In relazione all’ipotesi nella quale il responsabile del trattamento si avvalga di piattaforme o servizi erogati da terzi non ci si sottrae alla regola generale che abbiamo appena visto. Anche il responsabile del trattamento che scelga di utilizzare una specifica tecnologia, uno specifico servizio, una specifica applicazione per adempiere ai suoi obblighi ovviamente ne risponde, nel senso che nonostante abbia incaricato qualcuno di porre in essere quella attività vale la regola dell’appaltatore sul subappaltatore.

Anzi, probabilmente, se l’attività che demanda a un gestore di piattaforme o a un fornitore di servizi ha per presupposto un trattamento da parte di tale soggetto dei dati personali, che sono stati affidati al responsabile del trattamento, direi che il responsabile del trattamento non potrà procedere all’utilizzo di questa piattaforma o servizio se non dopo aver nominato, o eventualmente acquisita l’autorizzazione del titolare del trattamento, il soggetto in questione suo sub-responsabile del trattamento cristallizzando così la fiera della responsabilità all’interno dell’organizzazione del titolare del trattamento.

👉 Chi è in academy ha accesso al webinar per intero che risolve davvero tanti dubbi. Tu ci sei?

👇 Candidati!

😉 @avvocatovercellotti
🎯 QUANTO NE SAI DI NFT?

Tag
: #NFT #copyright

Se è una tematica che ti incuriosisce, hai capito che forse è opportuno saperne qualcosa di più, allora questo è l’articolo che fa per te!

NFT o non fungible token, blockchain, smart contract, wallet... quanti termini nuovi e per molti di noi sconosciuti!

In questo articolo spieghiamo tutto ciò che è necessario conoscere prima di andare a parlare di tematiche specifiche legate agli NFT.


Per la redazione di questo blog post ringraziamo il supporto fondamentale di Cristina Baldi, esperta di blockchain, docente e consulente.

Cristina ha tenuto un interessantissimo webinar all'interno di Legal for Digital Academy, in cui ci ha fornito le nozioni base di questa nuova tecnologia, che sicuramente, non è solo una bolla provvisoria.

Che si amino o si odino, NFT e blockchain in generale, non scompariranno dall'oggi al domani e, forse, possono offrire nuove opportunità di business e non solo.

Cosa significa decentralizzare gli strumenti finanziari

Cosa significa opera digitale

Perché anche grandi brand si sono fatti coinvolgere

Parliamo di Gucci come degli Uffizi.

Quindi è bene saperne di più.

👉 Leggi l’articolo!

😉 @avvocatovercellotti
🙈Multa da 4 milioni per violazione privacy!!!

Tag: #GDPR

Uber ha subito una sanzione da 4.2 milioni di euro per varie violazioni a livello privacy:
- informativa privacy inidonea
- trattamento dati senza consenso
- poca trasparenza sul trattamento dati
- mancata notifica al Garante

Mi immagino il Ceo di Uber che legge la notizia, prende il telefono in mano, seleziona l’interno della sua segretaria e le dice:”Karen, tira fuori il blocchetto degli assegni che devo pagare una multina”.

Fatto ciò, si rimette a lavorare come niente fosse.

Avete idea di cosa fattura Uber????

➡️ Poi c’è una srl italiana che non risponde a una richiesta di un utente per il trattamento dei suoi dati personali nei 30 giorni richiesti dal Gdpr

Risultato: multa da 20.000 euro

Sono sicuro che il Ceo dell’srl non avrà avuto lo stesso approccio che ho ipotizzato per il Ceo di Uber.

Il Gdpr non è solo questione di rispetto della normativa ma di forza economica dell’azienda nell’assorbire le sanzioni.

Anche perché 20k per una violazione così “stupida” ed evitabile non sono per niente pochi 😏
🎯SITO SENZA COOKIE POLICY: SI PUÒ?

TAG: #GDPR

È possibile avere un sito senza cookie policy?

Questa è la domanda che mi è stata fatta da un cliente, il web master di un’agenzia, l’altro giorno. La risposta è sì, ma…

Potrebbe sembrare una risposta molto da legale in cui si sottintende un “dipende”, un “ci sono certe variabili che potrebbero portare in altre direzioni”.

In questo caso è proprio così.

Dal mio punto di vista, avere un sito senza cookie policy è possibile, ma solo in teoria. Ti spiego fornendoti un dato dell’ultima statistica fatta: a novembre 2021 il nostro studio legale ha superato i 250 adeguamenti di siti web e su questi 250 non ci è capitato un solo sito che non ci abbia obbligato a redigere anche una cookie policy. È un dato abbastanza chiaro e definito.

Ma quindi qual è il caso in cui si potrebbe avere un sito che potenzialmente non necessita di cookie policy?
In uno solo: per quel sito che ha all’interno solo e soltanto cookie tecnici.

Cosa non ci deve essere?
pixel di Facebook
insight tag di LinkedIn
widget di social
collegamento a piattaforme con l’embedded di video come YouTube, Vimeo
Google Map
Recaphta
Così come non deve essere un e-commerce che preveda strumenti di pagamento


🧐 Ma c’è di più! Non ci deve neanche essere Google Analytics in versione anonimizzata.

Anche se il garante italiano assimila Google Analytics ad un cookie tecnico, altri Garanti europei lo considerano un cookie statistico. In ogni caso prima di anonimizzare i dati devi acquisirli.

Quindi in teoria un sito che non ha bisogno di cookie policy può esistere, ma nella pratica è difficile.

👉 Questo contenuto ti è stato utile?

Abbiamo creato un’academy per aumentare la conoscenza del mondo digital! Ogni settimana puoi trovare al suo interno contenuti video e testuali ad hoc per la tua professione!
E se ci sono novità legali, come spesso accade, gli studenti dell’academy sono i primi a saperle!

Candidati subito e innalza le tue competenze con noi!

😉 @avvocatovercellotti
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🚀SIAMO SU SKY TG 24

Tag: #legaltech

Questa mattina ho avuto l’onore e il piacere di essere invitato a SkyTg24 per parlare di Cyber Security.

Sono strafelice 3 volte:
1️⃣ Si è parlato di un tema tanto sottovaluto dalle Pmi come la sicurezza informatica
2️⃣ Legal for Digital ha messo il suo “musetto” su una emittente tanto importante come Sky e in un grande programma di approfondimento
3️⃣ I Ricordi di Facebook mi rammentano che 4 anni fa oggi, tenevo il mio primo intervento sul Legal digital per gli amici del Meetup di WordPress di Arezzo. Ne abbiamo fatta di strada 🥰

Appena 10 giorni fa Legal for Digital veniva eletto tra i migliori studi d’Italia per la Privacy e il Gdpr da il Sole24Ore

Grazie a tutti voi che ci avete scelto e ci supportate, Legal for Digital esiste e cresce per merito vostro 🙏
🎯 SCEGLIERE I PROFESSIONISTI GIUSTI!

Tag
: #legaltech

Qual è la cosa più importante per una start up?

Molti pensano che sia quello di avere una buona o meglio ottima idea. Parere personale? Questo è solo il terzo punto.

Dopo aver lavorato anni in quest’ambito, posso dire che secondo me la cosa più importante è avere una visione aziendale e ragionare fin da subito con quell’ottica.

Il secondo punto è affidarsi a collaboratori esterni capaci nella loro attività, questo per due motivi:

1. Economico. Non si può pensare d'internalizzare tutte le figure necessarie per lo sviluppo di un progetto di una start up. Sarebbe economicamente insostenibile, quindi si devono cercare dei collaboratori esterni come ad esempio il commercialista per l’apertura della start up, lo strategist per la definizione del business a livello strategico, l’avvocato per la redazione dei t&c, e così via.
2. Tempo.

Ti riporto due eventi accaduti nell’ultimo periodo per far capire come aver scelto il collaboratore sbagliato, avendo magari un risparmio apparente dal punto di vista economico, sia stato alla fine un danno enorme per la start up.

Primo caso: parliamo dello sviluppo di un applicativo. Il problema è che è stato sviluppato subito senza una preventiva analisi di UX, e senza una previa analisi dei potenziali competitor presenti sul mercato. Non appena questo applicativo è stato testato con dei beta tester, il test è andato malissimo.

💰 Questo è stato un danno enorme perché non solo non sono state rispettate delle scadenze, ma si è dovuto ricominciare da capo lo sviluppo del progetto portando anche un aumento non indifferente dei costi, esattamente del 30%.

In questo caso è stata sottovalutata l’importanza di una figura specifica, uno UX designer che si occupasse sia dell’analisi sia della progettazione a livello di UX, che avrebbe potuto far risparmiare tempo e soldi.

Secondo caso: ti parlo di una figura legale. Il problema si è creato tra l’agenzia che si occupava dello sviluppo della piattaforma e il cliente (start up in fase di costituzione). Entro in questo progetto dalla parte dell’agenzia.
Il rapporto fra l’agenzia e la start up si è deteriorato, facendo andare il progetto per le lunghe. Oltre a questo, ci sono stati una serie di mancati pagamenti da parte della start up.

Di fronte a una richiesta di saldo per proseguire l’attività e continuare a lavorare con l’agenzia, l’avvocato di controparte ha risposto che nel contratto era prevista la consegna di una piattaforma funzionante. Quello che intendeva, come specificato anche in una successiva comunicazione, era che dal suo punto di vista la piattaforma a livello di hosting dovesse essere garantita in modo continuativo.

😱 Senza neanche sapere che non esiste, in Italia e al mondo, un servizio di sviluppo di un sito web o piattaforme e-commerce in cui la parte di dominio, hosting e manutenzione offre il servizio permanente, ma solo l’abbonamento annuale che se non rinnovato alla scadenza decade.

Sottolineo il fatto che scegliere il professionista giusto vuol dire anche avere a che fare con un professionista che capisce la materia.

Risultato di tutto ciò? Il rinnovo non è stato fatto e la piattaforma è andata offline.

🤨 Di chi è la colpa? Non solo dell’avvocato, ma anche di chi ha scelto il professionista sbagliato!

👉 In academy trovi, non solo contenuti prettamente legali, ma anche esperienze lavorative personali che possono aiutarti con il tuo business.

Il bello di una community è proprio questo! Poter parlare di tutto quello che può servirti.

Post informativi, aggiornamenti legali, risposte alle domande e case study sono i tipi di contenuti che puoi trovare.

👇 Fai la scelta giusta e candidati anche tu!

😉 @avvocatovercellotti
🎁 WEBINAR GRATUITO

Tag
: #legaltech

“Assistente virtuale: gestione delle problematiche legali”

Proprio così, hai letto bene! L’academy apre di nuovo le porte a tutti per un giorno… ma i posti sono limitati!

Hai la possibilità di capire:
✔️ quali collaborazioni puoi creare e come regolarle
✔️ come gestire i rapporti coi clienti
✔️ quali responsabilità ed esoneri di responsabilità sono necessari.

Iscriviti al webinar per scoprire quali saranno le altre tematiche che andrò a trattare!

👇 Segui il link per registrarti

🔺Partecipa perché l’evento rimarrà registrato solo per i membri dell’academy.

Quando sarà il grande evento?

🗓Giovedì 9 giugno ore 18:00

👉 Segnalo in agenda per non perdertelo!

Hai tempo per iscriverti fino al 7 giugno!

Ci vediamo on-line!
🎯 RECENSIONI: TI SEI ADEGUATO ALLE NUOVE REGOLE?

Tag
: #ecommerce

Il 28 maggio scorso era il termine entro cui l’Italia doveva aver recepito la Direttiva Omnibus, emanata dall’EU nel 2019.

A pochi giorni dalla scadenza, disegno di legge che prevede la delega al governo per il recepimento della Direttiva era in corso di esame in commissione.

Allora c’è ancora tempo per adeguarsi?
No: molto probabilmente la legge sarà self-executing, quindi immediatamente esecutiva.

La Direttiva non si occupa solo di mettere un’ulteriore stretta alle recensioni false, obbligando i venditori ad essere molto più trasparenti in merito a come vengono acquisite le recensioni, ma contiene altre importanti novità, che vanno ad impattare sulla redazione delle condizioni di vendita.

Tu hai adeguato il tuo e-commerce?

👉 Leggi l’articolo per sapere se sei a rischio di sanzioni!


😉 @avvocatovercellotti
🎯GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL CONTRATTO

Tag
: #contratti

Qui puoi trovare una checklist di tutti gli elementi che non possono mancare all’interno del tuo contratto.

1️⃣ Le parti: è facile stabilire chi è la controparte quando è un libero professionista, meno scontato quando siamo di fronte ad una società in cui ci sono più soci con diversi ruoli: chi è autorizzato a firmare per quell’attività? Se la persona che firma non è autorizzata il contratto è carta straccia;
2️⃣ L’attività si intende la definizione nel dettaglio dell’attività da svolgere. Con questo intendo che deve essere chiarito qual è il servizio, cosa comprende ed eventualmente cosa non comprende;
3️⃣ Prezzo e modalità di pagamento: va esplicitato il prezzo nel totale e come andrà pagato: in anticipo, a rate. E, in questo secondo caso, andrà definita la scadenza di ogni rata. Se invece c’è un acconto e un saldo vanno inserite le date di pagamento di entrambi. Se ci sono pagamenti particolari, ad esempio a performance, vanno definiti criteri e data di scadenza di ogni pagamento a obiettivo raggiunto;
4️⃣ Durata del contratto: ci sono attività one shot, come una formazione della durata di 8 ore, dove, esaurite queste 8 ore, l’attività è terminata. Abbiamo attività continuative, come la gestione di un account social, in cui va definita la durata del contratto e può essere prevista le modalità di rinnovo tacito;
5️⃣ Gli exit del contratto: abbiamo già citato la possibilità di rinnovo: è obbligatorio prevedere un termine di disdetta in caso di rinnovo tacito. Si può prevedere un recesso a favore nostro, come fornitori del servizio, e/o a favore del cliente. Ricordo che la previsione del diritto di recesso non è obbligatoria nel momento in cui si collabora con un soggetto professionista o società (quindi non con un privato). Un altro exit è la clausola risolutiva espressa che fa venire meno il contratto a determinate condizioni, come ad esempio il mancato pagamento.
6️⃣ Obblighi: non solo del fornitore, ma anche del cliente. Pensiamo a tutte quelle attività che deve svolgere il cliente per permetterci di collaborare. È chiaro che cambia da attività ad attività, ma pensiamo anche solo alle necessità di consegna di un determinato materiale da parte del cliente, senza quel materiale spesso l’attività non si può svolgere.
7️⃣ Autorizzazioni: cosa intendo? Se penso ad un’attività di gestione social è necessaria l’autorizzazione ad accedere agli account e gestirli, oltre che l’accesso al business manager. Se penso ad una gestione di un sito web bisogna considerare tutte le credenziali per accedere e poter agire su quel sito. Ma non solo, se pensiamo a tutte le autorizzazioni che riguardano l’accesso al materiale e il relativo obbligo di riservatezza, perché magari il fornitore del servizio entra in contatto con informazioni che devono rimanere riservate.
Poi possiamo avere tutta una serie di clausole eventuali.
Accettazione espressa delle clausole: non è una clausola del contratto ma è fondamentale per la sua validità, in altre parole serve la doppia firma del contratto da entrambe le parti.

📌 Siamo noi avvocati a doverci occupare della redazione del contratto, ma ci teniamo che i nostri clienti abbiano già un’infarinatura sull’argomento.

Per questo abbiamo creato Legal for Digital Academy!

Un’academy in cui trovare ogni settimana contenuti e nozioni fondamentali per aumentare le tue competenze in ambito legale.

Academy legale si.. ma mica scritta in legalese!!

Se ancora non l’hai fatto, candidati subito!

👇 Ecco il link alla landing

😉 @avvocatovercellotti
🎯 CORSO PRATICO PER ASSISTENTI VIRTUALI

Tag:
#legaltech

Un nuovo corso dell’avvocato del digitale!

Il corso è rivolto agli assistenti virtuali. Qualsiasi sia la tua specializzazione le implicazioni legali sono all’ordine del giorno. Non farti cogliere impreparato.

COSA PREVEDE IL PROGRAMMA?

✔️ Un’ora di formazione pratica e 30 minuti di Q & A
✔️ Poca teoria e tanta pratica con i case study

QUALI ARGOMENTI TRATTEREMO?

Principalmente 4 punti:

1️⃣ Collaborazione con i clienti.
2️⃣ Trattamento dati personali.
3️⃣ Collaborazione con colleghi.
4️⃣ Diritto d’autore.

🎧 Se pensi che questi argomenti possano esserti utili, non perdere l’occasione e iscriviti al corso online dell’avvocato del digitale!

🗓 QUANDO: 30 giugno 2022 ore 18:00.

💥 solo 90 posti disponibili!
💥 Non perderti la promo in earlybird!

🔺 Le iscrizioni sono aperte fino al 26 giugno ore 18.00

👇 Se sei iscritto in academy vai al post dell’evento che c’è l’offerta riservata per te!

😉 @avvocatovercellotti
🎯 TI SPIEGO LA BLOCKCHAIN CON LINGUAGGIO ACCESSIBILE

Tag
: #NFT #copyright

Di fronte a questa importante evoluzione non si può far finta di niente.
Per le sue caratteristiche è possibile che la blockchain avrà un impatto importante nelle nostre vite.

Questa tecnologia, o registro distribuito, o nuova internet non ha un’applicazione limitata all’ambito finanziario, e anche pensarla solo in relazione al Metaverso o agli NFT è limitante.

Non ambiamo a dare una spiegazione tecnica o tecnologia della blockchain, ci limitiamo al nostro ambito legale, e all’utilizzo che può essere fatto dai professionisti del web per tutelare le proprie opere d’ingegno di copy e grafiche.

Visto che noi quanto voi siamo spesso vittime di plagio!

Sappiamo che, come spesso accade, il legislatore non è al passo con le evoluzioni tecnologiche, quindi al momento ci atteniamo agli aggiornamenti della giurisprudenza.

👉 Inizia a formarti sulla blockchain!

👉 Leggi il mio articolo sul blog dello studio!


😉 @avvocatovercellotti
🎯UN’INTELLIGENZA ARTIFICIALE HA DIRITTO AL COPYRIGHT?

Tag:
#copyright

Sappiamo che, in Italia, il diritto d’autore tutela la creazione di opere creative e originali.

🤖 Ma se a creare l’opera non è una persona ma un’intelligenza artificiale?

Riportiamo un caso successo negli Stati Uniti, quando il 14.02.2022 è stata respinta, dal Copyright Office, la richiesta di proteggere, attraverso il copyright, l’opera d’arte creata da un’intelligenza artificiale.
La macchina ideata dal Dott. Stephen Thaler, chiamata “Creativity Machine” ha realizzato un’immagine bidimensionale intitolata “A Recent Entrance to Paradise”.

Già nel 2018, il Dott. Thaler aveva depositato una richiesta di registrazione dell’opera indicando la macchina come unica autrice dell’opera e sé stesso come richiedente della registrazione, in quanto proprietario della macchina.

La richiesta di registrazione è stata rifiutata. Ma perché?

Motivo del rigetto è che in mancanza dell’apporto creativo umano si è ritenuto che l’opera non potesse beneficiare della tutela del Copyright regolata dalla normativa statunitense.

Il Dott. Thaler presentò, poi, ricorso al Review Board, chiedendo la revisione della domanda, a fondamento di due principi:

1️⃣ nella legislazione americana non è presente un esplicito divieto di tutelare opere create da un’intelligenza artificiale;
2️⃣ negli Stati Uniti ci sono già entità artificiali che godono dei “diritti di copyright” su opere d’arte, ad esempio le società.

Pensiamo, infatti, ad un’opera creata da un dipendente di un’azienda: a chi spetta il diritto di sfruttamento economico dell’opera?

Al datore di lavoro che, se anche fosse una società, ne sarebbe titolare dei diritti sull’opera. Questo succede anche quando è una persona giuridica ad acquistare i diritti d’autore sull’opera, e pure in questo caso si tratta di un’entità non umana ad esserne titolare.

Nonostante ciò, anche il Review Board, non ha accolto la richiesta, ritenendo essenziale l’intervento umano per la creazione di un’opera sottolineando come la Corte Suprema abbia sempre interpretato in modo uniforme e coerente tale definizione, in cui risulti necessario un nesso tra la mente umana e l’espressione creativa.

È stato anche sottolineato come le società non siano analoghe alle macchine artificiali ai fini del copyright perché queste ultime non possono impegnarsi contrattualmente. Infatti nel caso in cui l’opera venga realizzata dal dipendente, questo è vincolato da un contratto con la società, al contrario una macchina non può sottoporre alcun contratto.

Partiamo dal presupposto che il diritto di copyright negli Stati Uniti è diverso da quello presente in Italia. Probabilmente in Italia lo scienziato sarebbe riuscito ad ottenere la protezione: infatti mentre la legislazione statunitense tutela principalmente i diritti patrimoniali d’autore e per far valere giudizialmente i diritti sull’opera è necessaria la registrazione della stessa, in Italia il diritto d’autore nasce nel momento in cui si crea l’opera.

Tuttavia, in entrambi i casi si ha un vuoto legislativo.

Con il passare del tempo si avranno sempre di più opere create da intelligenze artificiali e allora di chi sono queste opere se non possono essere né della macchina né del proprietario della macchina?

Se tu fossi il legislatore, quale scelta faresti per colmare questo vuoto legislativo?

👉 Conosci l’academy?

Ancora no?! Rimediamo subito!

L’academy nasce per poter trasmettere nozioni base di diritto ai nostri clienti. Questo perché?

Un professionista del web con nozioni di diritto è un passo avanti rispetto agli altri!

Ma non solo, puoi trovare contenuti informativi, come questo, in modo da restare sempre aggiornato su varie tematiche.

E tu cosa aspetti? Non restare indietro!

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😉 @avvocatovercellotti
Avvocato Vercellotti | Avvocato del Digitale | Legal for Digital pinned «🎯 CORSO PRATICO PER ASSISTENTI VIRTUALI Tag: #legaltech Un nuovo corso dell’avvocato del digitale! Il corso è rivolto agli assistenti virtuali. Qualsiasi sia la tua specializzazione le implicazioni legali sono all’ordine del giorno. Non farti cogliere…»
🎯 TUTELA TE E I TUOI CLIENTI

Tag:
#legaltech

Sei un assistente virtuale e aspiri a scalare il business?

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Se devi impostare le regole del rapporto di collaborazione con il tuo cliente o prevedi di avere dei colleghi collaboratori, questo corso è adatto a te.

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🤔 È necessario avere competenze legali? Assolutamente no!

Ma dopo il corso sarai in grado di gestire tutte le implicazioni legali che derivano dalla tua professione.

Ed è fondamentale, perché il tuo cliente dà per scontato che tu svolga le tue mansioni in conformità con la legge. Se poi utilizzi le tue competenze anche per tutelarti, rispetto a clienti e collaboratori, per te è ancora meglio!

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🎯 TI È MAI CAPITATO DI CONCLUDERE UN CONTRATTO TRA PIÙ PARTI?

Tag:
#contratti

Ad uno studente dell’academy sì.
Ci ha chiesto quindi un chiarimento sulla piattaforma:
una web agency è tutelata nei contratti multipli?

Abbiamo deciso di condividere la risposta anche con te, visto che questa prassi del contratto tra più parti è sempre più frequente:

📝Sempre più spesso le aziende collaborano insieme per chiedere delle prestazioni alla web agency.

Fino a qualche anno fa la prassi era che un’unica azienda si intestava il contratto, e poi veniva fatta una divisione interna per le varie prestazioni e pagamenti.

Oggi, invece, le aziende tendono a chiedere una contrattualizzazione diversificata per ognuna di esse. Questo consente anche di usufruire del piano di restituzione dei soldi a fondo perduto da parte dello Stato, il cosiddetto PNRR.

👀 Un aspetto da chiarire è la differenza tra “parti” e “soggetti” nel contratto. Normalmente in un contratto tra cliente e agenzia/freelance le parti sono due: da una parte abbiamo il fornitore del servizio (la web agency) e dall’altra il beneficiario dello stesso, vale a dire il cliente. Può succedere che da una parte o dall’altra i soggetti siano più di uno:

Ci sono più soggetti-fornitori: la parte contrattuale è una sola, ma all’interno della stessa ci sono più soggetti. Può esserci l’agenzia che sviluppa il sito, il freelance che si occupa dell’advertising su Google, e il grafico che realizza il logo. I soggetti sono molteplici, ma la parte è una.

Ci sono più clienti: spesso succede, come nel caso a noi proposto, che il fornitore è unico, ma i beneficiari del servizio sono più clienti. Se la prestazione è unica e va a beneficio di tutti e tre i soggetti, la cosa migliore è avere un unico contratto. Ma se ciascuno dei soggetti ha diritto a prestazioni diverse, la situazione è diversa. Pensiamo ad esempio allo sviluppo di tre siti web: la redazione di un unico contratto non ha senso, anche perché comporterebbe un appesantimento delle responsabilità del fornitore (la web agency). Mettiamo che i clienti siano soddisfatti per due dei tre siti. Per il terzo sito invece nascono delle discussioni. Essendo il contratto unico, quindi unica la prestazione del fornitore, quest’ultimo dovrà rispondere come se tutti e tre i siti web non rispondessero alle aspettative dei clienti. Questo perché la prestazione non è divisibile.

Quanto una web agency è tutelata nei contratti multipli?

Non si può dare una risposta univoca: bisogna valutare l’oggetto del contratto.

Questo è uno dei tanti contenuti pubblicati nella nostra academy. Il nostro obiettivo è rendere comprensibile le materie legali a tutti, dando consigli e rispondendo alle tue domande.

Ebbene sì: in academy puoi chiederci di approfondire le tematiche che più ti interessano e noi creeremo un contenuto ad hoc!

Cosa aspetti?

👇Candidati al link qui sotto!

😉 @avvocatovercellotti
🎯SE SEI UN ASSISTENTE VIRTUALE NON PUOI PERDERLO!

Tag:
#legaltech

Di cosa parlo?

Del corso che ho pensato per te!

Il termine per iscriverti alla live sta per scadere!

Partecipando alla diretta avrai una grande opportunità: fare le tue domande all’avvocato del digitale.

Infatti ben 30 minuti del corso sono dedicate ai Q&A!

Termine d’iscrizione:

🗓 26 giugno

👇Vai sulla landing per saperne di più!

P.s. Se fai parte di LFD academy vai nella sezione eventi dove puoi trovare la promo a te dedicata!
🔔 10+1 vere risposte legali su GA e Gdpr

Tag:
#GDPR

Google Analytics è illegale?
E GA4 è a norma di Gdpr?
Cosa dobbiamo fare adesso?
Quali sono le possibili soluzioni?

Quante domande, quante risposte discutibili in giro o almeno valutabili…

Noi di Legal For Digital abbiamo pensato di fare qualcosa in più o almeno di diverso e dare risposta alle 10+1 domande essenziali per comprendere tutta la questione davvero nel dettaglio.

Vogliamo fare qualcosa di diverso, una live per mettere tutti i puntini sulle i alla luce del provvedimento del Garante Italiano ma non solo.

Parleremo di CNIL (Garante Francese), parleremo di aspetti tecnici, di software alternativi e di molto altro..

In poche parole abbiamo cercato di fare del nostro meglio per darvi una visione completa e il più chiara possibile sulla questione.

Ti aspettiamo questa sera alle 17:00 con una live che era pensata solo per gli iscritti a Legal For Digital Academy ma abbiamo deciso di regalare gratuitamente a tutti.

Ah dimenticavo: se vieni in live puoi scoprire una super sorpresa che abbiamo deciso di fare a tutti!

👇Qui sotto il link per accedere
🎯SCOPRI LA NOSTRA SORPRESA PER TE PER LA QUESTIONE GA E GDPR!

Tag:
#legaltech

Ieri noi di Legal For Digital abbiamo tenuto una live sul tema dell’illecito utilizzo di Google Analytics..

Che dire se non: abbiamo fatto il botto!!!

Un sacco di gente, più di 340 iscritti e una media di 220 persone presenti cariche di domande e affamate di riposte.

Noi abbiamo fatto del nostro meglio, eravamo già pronti con le 10+1 domande essenziali per chiarire tutta la questione Analytics, ma ne sono uscite altre molto interessanti.

È stata più di un’ora e mezza intensa e densa di tanto, davvero tanto, a livello legale, a livello tecnico, a livello pratico. Una vera ora di Legal Tech.

E dopo aver fatto tutto ciò, ci siamo chiesti in studio cosa potessimo fare in più???

E abbiamo pensato di fare un regalo ai nostri migliaia di iscritti alla newsletter:
➡️ la registrazione integrale dell’intera live di ieri

Ma ancora non eravamo soddisfatti e quindi abbiamo pensato di fare di più…

➡️ Quindi da ieri sera stiamo lavorando su una MINI GUIDA nata dalla nostra live con tutto quello che sappiamo sulla questione illecito utilizzo di GA, soluzioni pratiche, alternative a GA, questione GA4, visione legale degli altri Garanti UE e molto altro ancora.

Tutti gli iscritti alla newsletter di Legal For Digital riceveranno tutto questo mercoledì alle 13:57

Ma attenzione non ti stiamo obbligando a iscriverti alla nostra newsletter, fallo solo se ti interessa essere sempre aggiornato sulle tematiche di Legal Tech.

Ora però sai anche quali esclusive hanno gli iscritti alla nostra newsletter. E vuoi essere dei nostri anche tu trovi il link qui sotto

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