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Il ri(s)catto del Tiranno

Avv. Massimo Agerli
Avvocati Liberi

C’era una volta un Regno ricco di ogni bene, di Storia e di Cultura.

Entro i confini a sud vi era una delle più antiche città della Magna Grecia a cavallo tra due specchi d’acqua, il Mar Grande ed il Mar Piccolo: era la città dei due mari.

Un giorno, dopo un serrato dibattito, si decise di costruire a ridosso della città dei due mari, un’enorme fabbrica di acciaio che divenne presto la più importante del Regno, dando lavoro a tante persone.

Dopo un po’ di anni, tuttavia, ci si accorse che la fabbrica causava gravi danni all’ambiente ed era anche la causa di gravi malattie tra la popolazione, tanto che un Giudice decise di sequestrarla.

Il Governo allora intervenne per riaprire la fabbrica d'imperio e la questione finì davanti al Giudice delle Leggi: “La ratio della disciplina censurata consiste nella realizzazione di un ragionevole bilanciamento tra diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione, in particolare alla salute (art. 32 Cost.), da cui deriva il diritto all'ambiente salubre, e al lavoro (art. 4 Cost.), da cui deriva l'interesse al mantenimento dei livelli occupazionali ed il dovere delle istituzioni pubbliche di spiegare ogni sforzo in tal senso. Tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri."

Non esiste dunque un diritto "tiranno" nei confronti degli altri diritti costituzionalmente riconosciuti e la qualificazione come "primari" di questi (quali salute, ambiente e lavoro) significa che essi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorché costituzionali, e non sono posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto.

Nemmeno due lustri dopo il Governo si trovò a dover contrastare una malattia diffusa in tutto il Regno.

Anche se la malattia era di per sè molto meno grave di quella causata dalla fabbrica, il Governo decise, questa volta senza alcun dibattito, di chiudere tutte le fabbriche e di rinchiudere in casa i sudditi.

Al contempo il Governo decise di impedire ai medici di curare le persone malate perchè si doveva aspettare una pozione magica, proveniente da un altro Regno molto potente, che, si diceva, avrebbe salvato tutti.

Quando arrivò la pozione il Governo, comandato da un Drago, obbligò con il ricatto tutti i sudditi ad assumerla, senza nemmeno sapere cosa contenesse.

Chi si rifiutava perdeva il lavoro e tutte le libertà.

Ma ben presto le persone si accorsero che l'intruglio serviva a poco perchè la malattia si diffondeva ugualmente ed anche i sudditi che l’avevano assunta si ammalavano ed in molti morivano.

Ma quel che è peggio è che, per tante persone sane, la pozione più che magica si rivelava velenosa e le conduceva a morte o le invalidava gravemente.

Cionostante il Drago perseverava nel vessare i sudditi.

E fu così che il movimento della ruota dentata, simbolo del diritto al lavoro ed emblema del Regno, si fermò.

L’uguaglianza tra le persone venne disconosciuta.

La libertà personale, di movimento, di espressione, di pensiero, di culto, di riunione, di impresa vennero violate ed umiliate.

Lo stesso diritto alla salute non si capacitava del fatto che l’interesse alla salute pubblica, che non era nemmeno un diritto, fosse diverso dall’insieme della salute personale di ciascuno.

Era disorientato perchè veniva sacrificato dal Governo anche se il Giudice delle Leggi aveva sempre detto che nessuno può essere semplicemente chiamato a sacrificare la propria salute a quella degli altri, fossero pure tutti gli altri.

L’ultimo a resistere fu il diritto alla difesa, che riuscì a convincere gli altri diritti a riunirsi e ad andare dal Giudice delle Leggi per ottenere giustizia.

Ma il Giudice delle Leggi diede prova di ignominia e disonorò la Storia e la Cultura giuridica del Regno, dando ragione al Drago.  

E fu così che il Regno piombò nel buio. I diritti fondamentali scomparvero e rimase solo il Tiranno.

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A.LI. vola✈️alla Corte di Giustizia europea👨🏻‍⚖️

In attesa del deposito delle motivazioni della Corte Costituzionale sul rigetto degli interventi e delle questioni di legittimità discusse il 30 novembre 2022, c’è un’altra Corte, superiore a quella costituzionale italiana, che sta per pronunciarsi in via pregiudiziale su questioni analoghe e di eccezionale importanza.

Tutto nasce a Padova, dove un giudice del lavoro del Tribunale locale, il Dr. R. Beghini👏🏻, per decidere un ricorso che riguardava un’infermiera naturalmente immune (guarita dal covid-19) che aveva deciso di non vaccinarsi e per questo veniva sospesa dal lavoro e dalla retribuzione dall’ospedale in cui lavorava, sollevava  7 questioni pregiudiziali alla Corte di Giustizia Europea (proc. n. C-765/2022) ai sensi dell’art. 267 co. lett. a) e b) TFUE.

Il collegio difensivo dell’infermiera nel processo patavino, formato dal prof. Avv. A. Sinagra e dall’Avv. L. Minisci, ha incaricato il Segretario Generale di Avvocati Liberi, l’Avv. Roberto Martina, di discutere l’udienza che si terrà in Lussemburgo martedì 18 gennaio p.v. sulle seguenti questioni:

📌La prima (lett. b), 1⃣se le Autorizzazioni condizionate all’immissione in commercio dei vaccini (come da Reg. UE 507/2006) siano da ritenere ancora valide in considerazione del fatto che per la cura della covid-19 sono sopraggiunte almeno 15 medicinali approvati da Ema e Aifa e per il venir meno della positività del rapporto rischi/benefici (oggi restano solo rischi).

📌le altre 6 questioni (lett. a) involgono aspetti di sospetta difformità, in ragione delle quali il Tribunale di Padova ha chiesto alla Corte di Giustizia di chiarire se la corretta interpretazione del Considerando 36 del Reg. 953/2021 (principio di non-discriminazione), anche in relazione sussidiaria con gli artt. 3, 35, 21 e 41 della Carta dei diritti fondamentali della UE (C. di Nizza), 2⃣ osti a un regime normativo nazionale, come quello di cui al procedimento principale, 3⃣che consenta di fatto la discriminazione dei soggetti non vaccinati per scelta e rispetto a quelli esentati; 4⃣che obblighi a vaccinazione anche chi possiede l’immunità naturale; 5⃣che non contempli l’opposizione del vaccinando per la mancata della possibilità di procedere accurate indagini cautelative, concrete e soggettive, prima della somministrazione; 6⃣ che non gradui le sanzioni connesse al rifiuto del vaccino e non imponga una verifica in contraddittorio della possibilità di depechage e la mancata vaccinazione e, infine, 7⃣ che obblighi alla vaccinazione anche il cittadino di altro Stato membro.

Si tratta di punti di fondamentale importanza che la CGUE dovrà risolvere per garantire una applicazione corretta e uniforme del diritto europeo nello spazio dei paesi membri.

Va precisato, però, che la Corte è adita in sede pregiudiziale (non contenziosa) e quindi per i quesiti da 2⃣ a 7⃣ non dovrà pronunciarsi sull’illegittimità del D.L. 44/2021 (obbligo vaccinale), ma solo fornire la corretta interpretazione della disciplina unionale consegnando al giudice del ricorso nazionale (Tribunale di Padova) i principi interpretativi autentici sulla cui base decidere la causa in senso conforme ai Trattati e alla Carta di Nizza.

Ciò non toglie che il primo quesito (sopravvenuta invalidità delle immissioni in commercio dei “vaccini”) invece vale da solo anni di lotta per rivendicare l’habeas corpus e per contrastare il principio giuridico che obbliga alla somministrazione dei farmaci sperimentali anti-covid19 inefficaci, pericolosi e insicuri, e quindi che in Italia si sia consentito per legge il “sacrificio umano" in nome della solidarietà sociale e della Scienza di Stato.

E’ un impegno di grande responsabilità, che l’Avv. Martina in nome di tutti - non solo di Avvocati Liberi - si accinge ad assolvere nel modo migliore ed al massimo delle sue preziose qualità professionali.

L’intera associazione ALI sostiene l’impegno del Segretario e confida che possa finalmente ricevere un segno di risveglio anche da parte delle istituzioni giudiziarie superiori.

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Forwarded from Roberto Martina ✒️
Media is too big
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La CGIL
Ha incoraggiato la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione dei lavoratori che avevano scelto di non vaccinarsi.

Ha accettato ogni riforma di legge per la deflazione delle retribuzioni, alla faccia del socialismo, condannando i lavori alla precarietà e alla sussistenza.

Appoggia l’invio di armi in Ucraina ma…
per l’elezione di Michele Bulgarelli, quale nuovo Segretario, la CGIL suona l’inno della Federazione Russa.
(Fonte: LaVerità)

Che pagliacci! 🤡
Questi sono solo falsi sindacati che non sono altro che il braccio armato degli interessi finanziari contro il lavoro e i lavoratori.
Entro il 2030 un terzo dei lavoratori sarà sostituita dalle macchine e nessuna alla CGIL, ma anche alla CISL e UIL non batta ciglio.
Dovrebbero essere tutti e tre dichiarati fuori legge e chiusi definitivamente.

Cercheremo di far qualcosa anche noi ma innanzitutto i lavoratori devono strappare le proprie tessere.

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Forwarded from Angelo Di Lorenzo
Ma chi sarà più attendibile per proteggervi il ❤️: Speranza o il Cardiologo

Ma chi ispira più fiducia, Burioni o uno Scienziato

Ma a chi bisogna credere, ai mass-media o ai vostri 👀

Da oramai qualche anno molti medici, avvocati, magistrati, giornalisti e politici si scambiano in una chat riservata pensieri, impressioni e sostegno reciproco, e proprio in occasione di uno di questi momenti di incontro, il cardiologo Giuseppe Barbaro ha parlato dei vaccini a mRNA analizzando la possibile correlazione con il boom di problemi cardiaci registrato negli ultimi mesi anche tra i giovanissimi.

Le sue considerazioni sono talmente importanti e semplici da meritare un ascolto, soprattutto per chi non vuol sentire la verità.

Ascoltate qui
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https://rumble.com/v1tce86-il-dott.-giuseppe-barbaro-parla-della-correlazione-tra-vaccino-mrna-e-morte.html?s=09

In sintesi il dott. Barbaro ribadisce con forza che “si scopre questa correlazione tra vaccini mRna e morte cardiaca soltanto quando colpisce un membro della propria famiglia. Lungi da me augurare questo affinché magistrati e consiglieri dell’Ordine dei medici possano finalmente capire questa correità. Ma voglio spiegare che ho una documentazione ricchissima, fatta di oltre 400 casi, in cui questo tipo di associazione era evidente già da luglio 2021″.

Secondo l'esperto "i meccanismi sono ben definiti accanto a fenomeni microtrombotici, anche a livello coronario possono verificarsi trombosi soprattutto nei soggetti con deficit genetici nel sistema di coagulazione. Ma nell’ambito della morte cardiaca improvvisa dobbiamo considerare, oltre le pericarditi, anche le miocarditi. E il danno diretto dello Spike vaccinale in questo caso è stato dimostrato”.

Anche “l’immonudepressione secondaria alla vaccinazione, soprattutto dopo terza o quarta dose comporta una riattivazione dell’infezione endogena per alcuni virus”.

Voglio richiamare l’attenzione – ha concluso Barbaro – su una complicazione frequente e poco indagata che è la neuropatia delle fibre. Fenomeni come tachicardia a riposo, tachicardia ortostatica e brachiardia sono frequentemente legati a morti in soggetti giovani, oltre che a miocarditi. Purtroppo però non si effettuano i giusti approfondimenti e vengono considerati come eventi naturali. Il medico non è più libero nemmeno nella ricerca verità della causa di morte, vanno catalogate come ‘morti improvvise’ naturali. Se l’unico elemento comune è la vaccinazione, la correlazione deve essere posta”.

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PER MERO TUZIORISMO

Dr.ssa Sara Marinelli
Neuroscienziata Libera

Per ragioni familiari mi capita spesso di sentire una espressione forense (parole in legalese): per mero tuziorismo.

Ahhhh, quanto mi piace❗️

Ho fatto delle ricerche e apprendo che i giuristi la utilizzano volentieri quando vogliono dire di essere proprio sicuri di aver fatto tutto, scritto tutto, eseguito tutto per il meglio del proprio assistito, allora preferiscono aggiungere l’eccesso e il superfluo, insomma a maggiore sicurezza che, a scanso di equivoci, nel dubbio non si sa mai, ed è meglio abbondare che deficere.

In realtà ho scoperto che questa espressione prudenziale ha origini religiose: deriva dalla teologia morale medievale e proprio oggi, giustappunto, è espressione assolutamente attuale e pertinente nel mondo sociale e giuridico perché, come allora, viviamo tempi bui e tempestosi.

Il termine deriva dal latino tutior , che vuol significare «opinione più sicura», dunque per il "tuzionismo" classico, nel dubbio di coscienza circa due opinioni contrapposte, si deve sempre seguire quella più conforme alla legge.

Esistono due correnti di tuziorismo classico (non quello usato nel legalese):

📌Il tuziorismo assoluto che afferma che basta anche solo una minima probabilità dell’esistenza di una legge per essere vincolati all’osservanza;

📌 il tuziorismo mitigato in cui la scelta deve sì uniformarsi alla probabilità che ci sia una legge ma è previsto che possa essere contestata se esiste un’opinione “probabilissima” a favore della libertà di scelta o di un'alternativa plausibile.

Proprio come nel medioevo, i moderni integralisti del tuziorismo assoluto impongono una "scelta" - che in quanto imposta tale non è - per ciò che viene camuffata da una legge o pseudotale.

Così le persone acritiche, spaventate, intimorite dal commettere chissà quale illecito, seguono ciecamente qualsiasi stronzata propinata attraverso DPCM, decreti leggi, circolari ministeriali, messaggi whatsapp, cartelli condominiali, post-it sul frigo e persino interpretazioni e riassunti formato bignami sulle pagine dei giornalacci.

E' successo in ogni ambito negli ultimi 3 anni, dal lockdown, alle mascherine, al divieto di fare sport, al divieto del Natale, a quello di incontrare nonni, anziani, parenti e amici, al divieto di spostamento, al vaccino anticovid, alla quarantena, ai tamponi molecolari, ai banchi a rotelle, al bonus monopattino, alla sospensione dal lavoro, alla siccità, al rumore, al sushi ed alla pizza, agli insetti da mangiare, alla buona politica, alle "buone pratiche" etc etc.

Tutte queste persone dovrebbero sapere, però, che i monaci teologi-morali, decisamente aperti a mettere in discussione la dottrina teologico-morale assoluta utilizzando strumenti desueti (allora come ora) dal nome di "scienza" e di "diritto",  avevano preso in considerazione almeno la possibilità che in alcuni casi potesse prevalere la libertà sulla legge.

A quelle persone, nel periodo buio del moderno tuziorismo assoluto, non è concesso neanche il tuziorismo mitigato: le tante opinioni “probabilissime” purtroppo sono state e vengono oscurate, messe a tacere, cancellate, censurate, tacciate di falsità, di essere fake e frutto di una sorta di controinformazione complottista.

Il 🐂 che dice 🤘 all'🐴.

Neonazisti dem che accusano di fascismo le cavie dei loro esperimenti e le persone costrette al sacrificio umano dalla loro volontà.

Tanto poi le persone che stanno male diventano “invisibili”, e i morti tanto non parlano.

Gli altri, spaventati, preferiscono non vedere, non sentire e non parlare, se non sono addirittura costretti all'abiura dalla morale fideistica dei Gran Maestri 🗣e dei Lupi 🐺 pastori.

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La tua bistecca 🥩 potrebbe essere pronta subito😋 …… stampata in 3⃣-D 🖨

Una società israeliana attiva nella produzione di carne artificiale ha concluso un accordo con la Giraudi Meat di Monaco per la distribuzione europea della nuova carne.

Le molecole utilizzate sono vegetali (piselli ad es. per le proteine, cocco per il grasso etc) e configurate da una interfaccia di tipo "texture" che regola le proporzioni dei nutrienti in base all’impostazione desiderata.

Guarda come la stampano
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https://www.youtube.com/watch?v=dv4Tgt67zM8

A vederla sembra una bistecca di Kobe, della varietà più pregiata Wagyu, ma non fatevi ingannare, è roba da impiattare con un buon contorno di bacherozzi al forno e grilli croccanti.

#mangialotustoschifo

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In questo momento la diretta della proiezione di Invisibili da Finale Ligure moderata da Carlo Freccero, segui il canale telegram In questo momento la diretta della proiezione di Invisibili da Finale Ligure moderata da Carlo Freccero, segui il canale telegram https://t.me/playmastermovie?livestream
Forwarded from Angelo Di Lorenzo
Ancora a piede libero.

Avv. Denise Albano
Avvocati Liberi

Se un tossicodipendente disperato viene beccato a cedere qualche grammo di eroina viene condotto, in conformità alla legge, nelle patrie galere.

Se viene colto in flagranza di una cessione a qualsiasi titolo, si celebra il c.d. rito direttissimo, cioè l'arresto viene convalidato e poi si applica, sovente, una misura cautelare che può variare a seconda della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari che, in quel momento, il Giudice ritiene sussistenti.

Tra le esigenze cautelari, spicca quella del "pericolo di reiterazione del reato" ai sensi e per gli effetti dell'art. 274 lett.c del codice di procedura penale.

In soldoni, ci sono elementi per ritenere che il Tizio possa reiterare condotte illecite e, a tutela della "collettività" in questi casi, si applica una misura preventiva, restrittiva della libertà personale, proprio per impedire a quel soggetto di nuocere ancora.

Questo accade al disgraziato di turno, ma anche al cittadino "normale" e, in tanti casi, al "politico" sorpreso con le mani nella marmellata, catapultato nella gogna mediatica con tanto di foto in primo piano, uscita male e scattata a notte fonda nella caserma di turno.

I titoloni sul giornale dell'arresto del criminale con tanto di nomen accattivante dell'operazione è altisonante e la fantasia non è mai troppa.

Quello ha finito di far politica, garantisco, una persona rovinata anche professionalmente, socialmente e nei rapporti familiari.

Poi si scopre che molta gente sta morendo.

Queste persone sono state indotte ad inocularsi un "farmaco" chiamato "vaccino".

La catena dei responsabili è lunga.

Sembra tutto studiato a tavolino.

Avete presente la matrioska
Quella inquietante bambolina russa che nasconde al suo interno tante altre bamboline

Più o meno la stessa cosa.

Dallo Stato al piccolo medicucchio dell'Asp di provincia, a vario titolo, tutti hanno concorso nel reato: il reato di omicidio o di lesioni personali, per l'esattezza.

I meccanismi di "paraculagine giuridica" hanno impedito a questi tizi di sedersi vicino al tossico di turno nelle panche del Tribunale per sottoporsi al rito direttissimo.

Davanti al Giudice e alla Croce.

Costoro dunque hanno licenza di uccidere.

Attenzione quindi: girano assassini a piede libero.

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La cremazione non autorizzata va risarcita

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

Con la recentissima sentenza n. 370 del 11 gennaio 2023, la Corte di Cassazione ha riconosciuto la lesione di un diritto costituzionale dei congiunti e conseguentemente liquidato il danno non patrimoniale alla moglie ed alla sorella di un uomo i cui resti erano stati crematati dopo la riesumazione senza una espressa ed univoca autorizzazione in tal senso.

La cremazione non autorizzata lede sempre, a prescindere dal tempo in cui viene praticata, la libertà di culto dei parenti del defunto i quali, privati del diritto costituzionale inviolabile di pratica religiosa di cui all’art. 19 della Costituzione, avranno ogni ragione ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale subito.

la Terza sezione civile ha ritenuto che l'articolo 3 lett. g) Legge n. 130/2001 (Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri) è "una norma che non ha bisogno di ulteriori specificazioni per poter essere applicata" che prevede che l'Ufficiale dello Stato Civile “autorizza la cremazione delle salme inumate da almeno dieci anni e delle salme tumulate da almeno venti anni" solo dopo chiesto il consenso ai parenti, previo loro individuale avviso, e, nel caso di irreperibilità, dopo trenta giorni dalla pubblicazione nell'albo pretorio.

Il consenso dei parenti è imprescindibile in ogni tempo, anche dopo 10 o venti anni dalla sepoltura, e la Cassazione specifica che "è strumentale alla tutela del diritto cosiddetto secondario al sepolcro", che si differenzia dal diritto primario, ossia il diritto di essere seppellito o di seppellire altri in un dato luogo.

Il diritto secondario, invece, appartiene al parente del defunto inumato o tumulato in un dato luogo, che detiene l’inviolabile diritto a mantenere la vicinanza materiale e spirituale al quel sepolcro, il diritto di accedervi, di pregare, di praticare una ritualità personalissima e di impedire ogni modificazione che leda il rispetto dovuto a quella spoglia ed al luogo ove onorala, nessune delle quali può essere alterata senza consenso, in quanto esse costituiscono una delle forme di esplicazione della persona umana ai sensi dell'articolo 2 della Costituzione.

"Ne segue, e pare ovvio – afferma la Cassazione - che esso si distingue dall'interesse dei parenti a che la salma rimanga nel luogo di sepoltura per il periodo minimo previsto dalla legge (10 o 20 anni a seconda del tipo di sepoltura), nonché ad avere risarcimento per l'illegittima anticipata traslazione, interesse sotteso al diritto primario, ossia al diritto di uso e godimento del sepolcro".

A differenza del diritto di sepolcro primario, perciò, la lesione che provoca una cremazione non autorizzata involge il sentimento del parente verso il defunto ed il diritto di quello a continuare a godere, usare, accedere in un sepolcro per praticare il proprio culto, tanto che la Suprema Corte ritiene che "i diritti secondari di sepolcro hanno a contenuto sentimenti che esaltano l'aspetto spirituale dell'uomo e costituiscono la parte più alta e fondamentale del patrimonio affettivo della comunità, e rappresentano dal punto di vista giuridico la classe dei sentimenti-valori, qualificati positivamente dal diritto e protetti sia in funzione della loro attuazione sia contro eventuali violazioni".

Ora il pensiero vola a quelle migliaia di corpi bruciati nel terrore del covid-19 della prima ondata 2020, una brutalità mai veramente compresa, persone cremate senza chiedere alcuna autorizzazione a nessuno, salme distrutte o disperse in violazione della legge, di qualsiasi giustificazione, di ogni autorizzazione, di ogni precauzione, di qualsiasi commiato o commemorazione e che, oggi, tornato un minimo di lucidità giuridica, dovrebbero trovare una rivendicazione e, quantomeno, l'interesse dei prossimi congiunti al risarcimento della lesione dei diritti primari e secondari al sepolcro, che la legge stessa riconosce insita nella trasformazione non autorizzata delle spoglie.

Almeno per evitare che anche questo si ripeta.

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Forwarded from Federica Fantauzzo
LODEVOLE INIZIATIVA

Federica Fantauzzo
Avvocato Libero

Mentre l'UE acconsente all'uso di farine di grilli per prodotti destinati all'alimentazione umana - con il silenzio dei più - le Partite Iva Federate dicono NO e inaugurano l'iniziativa "OPERAZIONE CIBO PULITO". Il Presidente Nazionale di Partite Iva Federate, Gianfranco Di Bartolo, e tutti i componenti di questo movimento ben organizzato, intendono tutelare il palato dei consumatori, proteggere la squisita e salutare dieta mediterranea e difendere gli inimitabili prodotti italiani. L'UE ha legittimato l'ennesimo attacco all'economia e alle eccellenze culinarie italiane. Diciamo NO tutti insieme. Tutte le attività di ristorazione, trasformazione, di vendita ecc che intendano aderire a questa iniziativa possono scrivere a partiteivafederate@gmail.com
E' ora che il popolo italiano rivendichi e tuteli le proprie tradizioni!
W la libertà
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Forwarded from Angelo Di Lorenzo
Le moderne soluzioni ancien regime.

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

Le riforme avviate nel 2012 dall’allora Ministro della Giustizia Paola Severino, passate per la riforma Orlando e dal giustizialismo pentastellato, non hanno dato «gli esiti sperati» - queste le parole del Ministro Carlo Nordio al question time alla Camera del 11 gennaio scorso - e oggi abbisognano di una profonda revisione sotto diversi aspetti.

Uno dei tanti problemi da risolvere è la questione intercettazioni, strumento tanto necessario per l’accertamento dei reati più gravi e complessi quanto dannoso per il resto dei diritti innocenti afferenti la dimensione familiare, sociale e professionale delle persone intercettate che vengono coinvolte nelle indagini e nelle loro relazioni.

Come sempre la valutazione della bontà di uni strumento è fatta ex post in base al rapporto costo/beneficio che esso apporta al sistema, ma questa volta il Ministro tra i costi vuole includere anche quelli che gli Uffici di Procura sostengono per assumerle.

Il problema si pone proprio in termini economici, perché le intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche costano tra i 1⃣6⃣0⃣ e i 1⃣8⃣0⃣ milioni all’anno, ed «una grandissima parte ha costi non solo enormi, esorbitanti, ma addirittura disomogenei… che sfugge a ogni forma di controllo, perché sono determinati dalla magistratura», parole del Ministro, che prosegue: «non vi è un budget per ogni procura, non vi è un budget per ogni ufficio giudiziario e, quindi, ogni pubblico ministero ed ogni gip può disporne quante ne vuole e, alla fine, vengono pagate secondo criteri sui quali stiamo costituendo tavoli di lavoro, quantomeno per rendere omogenee le liquidazioni di queste costosissime parcelle».

Nel mirino c’è dunque l’assegnazione al singolo ufficio giudiziario di un budget di spesa invalicabile per omogeneizzare le parcelle pagate alle aziende erogatrici i servizi tecnici delle intercettazioni, nonché per limitarne almeno il costo - se non l’utilizzo -, essendo auspicabile anche l’introduzione di criteri di reprimenda (o premiali) nella valutazione del magistrato titolare della indagine il cui materiale captativo è stato divulgato ai media, oppure che abbia impegnato denaro pubblico in intercettazioni che abbiano portato (o non portato) a risultati investigativi «fallaci e ingannevoli» (se si pensa che solo il 3⃣% dei procedimenti diventa condanna).

Altro nodo che impegna il Ministro Nordio è la revisione dei reati dell’abuso d’ufficio e del traffico d’influenze illecite, vera croce della pubblica amministrazione che funziona e che, come diffuso nel comunicato del Ministero del 11 gennaio 2023, «miri a superare la paura della firma degli amministratori pubblici, sconfiggendo la burocrazia difensiva, dando così forte impulso all’economia».

A causa di questi due reati, un funzionario pubblico attivo, che prende decisioni, che si assume responsabilità e che mette la propria firma su atti di una certa rilevanza, oggi rischia seriamente di essere sottoposto a processo per abuso o traffico contestati da una procura (o da un sostituto) ideologicamente o politicamente orientata.

La direzione preferita dal Ministro sarebbe quella dell’abrogazione (almeno l’abuso di ufficio), anche se la Presidente leghista della commissione Giustizia del Senato G. Bongiorno ritiene sufficiente «un intervento legislativo diretto a tipizzare ulteriormente in maniera più precisa possibile la condotta dell’abuso, vista la tendenza della giurisprudenza a dilatare l’ambito applicativo», mentre il viceministro Sisto (avvocato penalista forzista) suggerisce la cancellazione di fatto del cd “abuso di vantaggio” commesso attraverso l’elaborazione di un atto amministrativo che avvantaggia o danneggia qualcuno.

Anche il reato di traffico d’influenze avrà il suo restyling per risolvere il difetto di tipicità del cd “reato di conoscenza”- vera, vantata o millantata – del pubblico ufficiale, in moltissimi casi contestato in maniera distorta o strumentale data la sua grande capacità adattativa e manipolativa.

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questo saluto merita di essere reso pubblico, anche senza il tuo consenso 😅 (visto che sei già in ✈️ ).

Per info sulla missione in Lussemburgo leggere qui https://t.me/avvocati_liberi/1988

Grazie Roberto Martina, Avvocato Libero, la tua forza e la tua energia è contagiosa.

Come va va, la tua coscienza ha già vinto. E tu sei la nostra coscienza.
🙏🙏🙏🙏🙏

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Le autorizzazioni dei vaccini sono invalide

Roberto Martina
Avvocati Liberi

Lussemburgo. Ore 07:39, temperatura -6 gradi (meno 1 percepiti) ed è ancora buio. Caffè, cornetto e aranciata e di nuovo su in camera a riordinare la cartellina, il pc e a chiudere lo zaino. Sono pronto!

Apro telegram e su una chat trovo un post in cui è scritto: “se le morti improvvise colpissero i non-vaccinati, le tv ci martellerebbero h24”… verissimo.

Le questioni pregiudiziali che si discuteranno alle 9:30 davanti alla Corte di Giustizia nella causa n. C-765 non riguardano direttamente le morti improvvise ma l’invalidità delle autorizzazioni dei vaccini e le discriminazioni, vietate, a cui l’Italia ha sottoposto chi ha scelto di non vaccinarsi… ma di evidenze e correlazioni accertate che disgraziatamente ci riportano di morti improvvise (r.i.p. 💐) e reazioni avverse gravissime ne abbiamo ormai a secchiate e ne discuterò. Insieme ad altri, anche questo è motivo di invalidità.

Il diritto e la scienza giuridica che si limitano ad omologare le decisioni prodotte dai legislatori rinnegano sè stesse e non servono a nulla.

Speriamo che almeno questa Corte abbia orecchie per ascoltare e coraggio per ammettere che in estate l’erba è verde.

Macte animo👊🏻

Segui ALI Avvocati Liberi https://t.me/avvocati_liberi
Forwarded from Federica Fantauzzo
Sentenza omissis.pdf
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Forwarded from Teresa Rocco
ALTRA VITTORIA CONTRO I “KAPO’” DEL VACCINO

Avv. Federica Fantauzzo
Avvocato Libero

Il TAR del Friuli Venezia Giulia, con sentenza del 16.1.2023, ha dato ragione ad un Ricercatore dell’Università di Udine ingiustamente sospeso dal lavoro e dalla retribuzione, pur avendo presentato un certificato di differimento dalla vaccinazione Covid-19 in attesa di visita allergologica.

L’Università ritenne insoddisfacente il certificato perché ritenuto contrario alla circolare ministeriale del 4.8.2021 e sospese il ricercatore, salvo poi riammetterlo in servizio dopo il deposito di ulteriore certificato.

Scrivono i Giudici: “il Tribunale ritiene che l’Università abbia agito con eccessivo formalismo, conducendo un’istruttoria non adeguata all’importanza del provvedimento e al rango degli interessi in gioco, né improntata ai principi di collaborazione e buona fede (art. 1, comma 2-bis della l. 241 del 1990). Il loro rispetto nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino si impone tanto più quando – come nel caso di specie – il procedimento veda coinvolte posizioni di rilevanza primaria (il diritto al lavoro e alla retribuzione), in un contesto normativo di non immediata comprensione, qual è quello dettato dal d.l. 44 del 2021 e dai relativi atti applicativi.”
Ed ancora “I documenti tempestivamente prodotti dal ricorrente fornivano, infatti, ragionevoli indizi circa il possesso dei requisiti per l’esenzione o per il differimento dalla vaccinazione, mentre le difformità dal modello normativo di riferimento (quello di cui alla circolare ministeriale del 04.08.2021) erano di carattere perlopiù formale, se non addirittura apparenti.”

Il TAR contesta all’Ateneo di aver preteso, illegittimamente, che il MMG esplicitasse anche i motivi e le correlazioni dell’esenzione, non ritenendo bastevole la certificazione della stessa.
Le motivazioni esplicitate e la condanna alle spese di lite, mettono a tacere l’ennesimo “kapò” del vaccino, che per compiacere i poteri forti diviene più crudele del carnefice!

Brava Elena…e brava Mariastefania.
W la libertà

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Forwarded from OVALmedia | Italiano
Mariagrazia SPALLUTO | NARRATIVE by Franco FRACASSI #48
Sappiamo di che cosa sono morte le mummie di 5000 anni fa, ma “non” sappiamo spiegarci tutti questi malori improvvisi...
La dottoressa Spalluto, Presidente dell’associazione “Danni Collaterali”, torna a Narrative a fare il punto della situazione. Non si tratta, purtroppo, di belle notizie.
Tuttavia ci sono delle cose che si possono fare per attenuare la probabile intossicazione. Vi invitiamo ad ascoltarle e poi a parlarne con i vostri cari che si sono sottoposti all’inoculo. E’ importante parlarne con tutti, tanto, senza giudicare, ma suggerendo di monitorarsi, rinforzare il sistema immunitario abbattuto e cercare subito rimedi adatti a ciascuna eventuale patologia.
GUARDARE QUI LA PUNTATA
les jeux sont faits

Avvocati Liberi

Anche questa è andata.

Siamo consapevoli che nulla dipende da noi, l’acqua scorre a prescindere.

Siamo consapevoli ma non rassegnati, non siamo in grado di rassegnarci, neppure volendo, anche se forse dovremmo.

Dovremmo

Ma nemmeno questo però dipende da noi, perché siamo preda di un riflesso irrefrenabile, di una sindrome da cui non si scappa, la cui sintomatologia si manifesta con l'impulso mai domo a difendere il più debole, la Giustizia e la Velarità.

Nell’ignoranza della moltitudine, quei pochi consapevoli resistono come possono, reagiscono nonostante sanno di essere in minoranza e di pensarla diversamente dal proprio giudice, tanto che qualcuno dei “nostri” inizia a chiedersi (legittimamente ma non comprensibilmente) se sia il caso di rinunciare a giocare una partita persa in partenza.

Tutto possiamo accettare ma non questo, quella di dichiararsi sconfitti, perché si sconfigge chi sta nel torto, chi non è sostenuto dalla forza della verità.

Ecco che il processo alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea esiste a prescindere di ALI, come preesisteva la Corte costituzionale, ed allora le pronunce di questi giudici ci sarebbero lo stesso anche senza l’intervento di una parte privata, ma se si muove dal presupposto che è già tutto ben apparecchiato, ci si dovrebbe chiedere se sia meglio voltare le spalle ad una giustizia burocratizzata amministrata in segreto, oppure se sia meglio presenziare, intervenire e manifestare posizioni che altrimenti non avrebbero alcuna possibilità di essere portate nelle aule dei tribunali di ogni ordine e grado.

Così ieri 18 gennaio si è concluso il processo alla CGEU introdotto dal Tribunale di Padova ed a giorni si saprà la decisione sulla invalidità delle autorizzazioni condizionate ai “vaccini” e sulla corretta interpretazione del principio di non-discriminazione e proporzionalità (principalmente riferibili al Cons. 36, Reg.507/2006) anche sussidiariamente in relazione agli artt. 3, 35, 21 e 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Alla Corte è stato spiegato ciò che nessuno delle altre parti – l’avvocatura dello stato italiano e la commissione europea – ha voluto o avuto il coraggio di spiegare, ossia la ricorrenza di almeno 4⃣ cause forti di invalidità della CMA: il venir meno dello Stato di emergenza; la sopravvenuta impossibilità per le case farmaceutiche di depositare Psur e relazioni intermedie in conseguenza della vaccinazione dei gruppi di controllo; l’esistenza di almeno 15 cure contro la covid19 approvate/autorizzate; il venir meno di un rapporto rischi/benefici positivo per questi ultimi.

Tant’è. Ora la parola definitiva passa alla Corte.

Noi di Avvocati Liberi ci siamo impegnati personalmente, professionalmente ed economicamente per andare in Lussemburgo al fine di far sentire al giudice la voce della memoria di morti e danneggiati “Invisibili” per l'assunzione di farmaci non testati.

Dunque tutto questo serve a poco o niente in un processo dall'esito scontato, ma serve a noi, uomini e donne libere, per convivere con la nostra coscienza, che rivendica l'azione per fermare uno stupro del diritto e della logica commesso con tratti di penna, messaggi accattivanti e circonvenzione sociale, con le quali si sono cancellati secoli di storia umanistica della civiltà dei popoli.

Le anime delle vite andate nel nome di questo nuovo mondo chiedono giustizia mentre i danneggiati "invisibili" vogliono essere riconosciuti e risarciti da una Scienza medica e giuridica che ancora esiste, per fortuna.

È debole come non mai, agonizzante, ma dobbiamo provare a curarle, a risollevarle.

Neanche la notte più buia può durare per sempre.

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