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United Lawyers for Freedom
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Nella puntata di Fuori dal Coro di martedi 24 maggio 2023 sono state svelate altre verità nascoste.

Il Presidente del Comitato Ascoltami Federica Angelini informa della presentazione - unitamente ai sindacati di Polizia e Guardia di Finanza (e l'emerita Senatrice della Repubblica Bianca Laura Granato) - della denuncia contro l'ex DG di Aifa Magrini Nicola e contro l'ex Ministro della Salute Speranza Roberto per numerosi reati tra cui l'omicidio, la corruzione ed il falso ideologico.

Guarda la puntata
👇👇 https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/fuoridalcoro20222023/vaccini-le-verita-nascoste-dallaifa_F312336201020C09
🚨MULTE OVER 50🚨

⚠️vax over⚠️

Altre due sentenze che si aggiungono al giudice di Torino ed a quello di Velletri che annullano le multe degli over 50 che hanno deciso, per loro grande fortuna, di non assumere il veleno.

Oramai è riconosciuto che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non ha il potere e, quindi, la legittimazione, per accertare la violazione.

Lo spiega ancora una volta l'Avv. Chiara Guglielmetto di ALI in questo commento
👇❤️👇
https://www.studiocataldi.it/articoli/45886-multe-over-50-annullate-l-agenzia-delle-entrate-non-e-legittimata.asp

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Veicoli elettrici in QUARANTENA 😂😂😂
Media is too big
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ANDREA COMIS, per l'associazione O.S.A e il sindacato O.S.A. Polizia 🙏
Decreto_Bollette_Senato.pdf
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Tutto cambia e nulla si distrugge.

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

Il Senato ha fatto in tempo in tempo (il termine della conversione scadeva il 29 maggio 2023) a convertire il cosidetto "decreto bollette" su cui era stata posta la fiducia dal governo, con una maggioranza tutt'altro che trasversale: in 99 hanno votato a favore, mentre 54 sono stati i contrari e 2 gli astenuti.

Nonostante il nome suggestivo che oramai colpisce solo i beoti, in sede di conversione sono state apportate alcune modifiche ad un decreto legge che "vale" quasi 5 miliardi nel 2023, e che per le "bollette" fa davvero poco, sia in termini qualitativi che quantitativi.

Infatti tra le misure adottate si annovera il contributo fiscale sotto forma di credito d’imposta - fino a un massimo di 200mila euro ed entro il tetto del 20% della spesa sostenuta - per start up innovative nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità.

Sono altresì previste misure di semplificazione temporanee per la installazione di impianti fotovoltaici, e vengono estese le misure per la definizione agevolata dei ruoli per Regioni ed Enti locali, relativamente allo stralcio dei debiti fino a mille euro e della definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione (‘rottamazione-quater’).

Mentre per fronteggiare il caro-energia è stata confermata la misura del "bonus sociale" con un plafond di 400 milioni di euro per il secondo trimestre 2023 in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati ed in gravi condizioni di salute.

Gli altri no; gli altri è giusto che continuino a pagare prezzi lucrativi ed estorsivi per avere la luce ed il riscaldamento a casa, perché se non sei svantaggiato o non stai male è corretto che tutti si contribuisca alla speculazione delle imprese che operano nell'energia in un regime di ologopolio di fatto senza alcun mercato effettivo.

Anzi, siccome anche tali imprese energivore hanno bisogno di sostegno, invece che prelevare i loro extraprofitti oltre il limite del lecito e dell'accettabile, è stato dato loro un contributo straordinario per l’acquisto di energia elettrica e gas fino a giugno che sarà rivenduto poi sul "mercato libero", oltre ad un credito d’imposta da utilizzare entro la fine dell’anno.

Quanto al capitolo salute, il decreto ha convalidato il payback dei dispositivi medici e i medici "gettonisti" ma ha escluso defininitavemente la stabilizzazione dei precari di Irccs e Izs per sedicenti problemi di copertura finanziaria.

In pratica i soldi ci sono solo per alcuni e solo per il liberismo deregolato, ma non per i posti lavoro dei precari.

Infine nel capitolo fisco il decreto ha ampliato le previsioni in materia di adesione, di definizione e di conciliazione agevolata, oltre ad aver introdotto una speciale "causa di non punibilità" per alcuni reati tributari quando vi sia stato il pagamento integrale delle somme pretese dall'Agenzia delle Entrate prima della sentenza di appello.

Ed anche qui cade il trappolone, se pensiamo ai numerosi casi della pratica giudiziaria ove l'evasione riguarda "eccedenze" o somme a "calcolo presuntivo" da parte di chi compie gli accertamenti: in pratica tu pagi 250 di imposte, ma il fisco ti contesta che devi pagarne altri 50, e siccome non hai pagato nella misura corretta, poi ti applica le sanzioni e gli interessi per altri 200 e ti denuncia, parte il processo penale che oggi potrà essere definito se paghi l'intera eccedenza contestata di 200.

In pratica una collaborazione istituzionale tra fisco e processo per fare cassa con il salasso di coloro che hanno da perdere.

E questo vale anche se il malcapitato bersaglio ha avuto l'ardire di impugnare o contestare gli accettamenti di valore, come se proprio in quel bacino di contribuenti il fisco vada a pescare.

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L'ENNESIMA COERCIZIONE

Raffaele Specchi
Avvocato Libero

Crisi e paure,
temi che portano sempre a nuove forme di coercizione,
precedute da propaganda e disinformazione;
sta per accadere così con la eco-patrimoniale europea.

Una classe politica imbelle, a volte inconsapevole od indifferente,
ma con l’ossequio facile al capitale dei colonialisti e degli affaristi,
passepartout che apre l’accesso ad un regime che affonda le sue radici,
sempre più solide, anche sul nostro patrimonio immobiliare;
una tempistica troppo ravvicinata,
per mettere il vestito bello e costoso ai nostri beni immobili,
una tempistica che ignora volutamente
le peculiarità del patrimonio immobiliare italiano,
riconosciuto colpevole, senza processo,
del consumo energetico e di emissioni di gas a effetto serra.

Nessuno ignori le tensioni che verranno
sia in Italia, sia con l’Europa.

La perdita di valore del patrimonio immobiliare,
le difficoltà a locare, a comprare ed a vendere,
l’impoverimento generale …
si mostreranno a noi come specchio della realtà
e avranno il volto della vergogna.

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Il pilota automatico.

Dr Luca Mondelli
Avvocati Liberi

Ieri mi sono recato in uno studio medico, nella sala d'attesa mi è capitato di assistere a un episodio che mi ha fatto riflettere.

Una persona priva di bavaglio ha domandato a un'altra - che invero risultava ben corazzata contro il temibile virus - se la mascherina fosse ancora obbligatoria negli studi medici.

Questo oracolo del diritto rispondeva che ciò sarebbe a discrezione del paziente ma che in un certo senso un po' tutti saremo obbligati.

A sostegno di tale giurisprudenza si citava il telegiornale, secondo il quale in un tempo non ben precisato, ma comunque a brevissimo, in Cina si registreranno oltre 60 milioni di contagi.

Avrei voluto, nella mia profonda ignoranza, saperne di più su tali capacità divinatorie e, magari, se ci fossero corsi specifici per acquisire le suddette abilità.

Ho tuttavia continuato ad ascoltare rendendomi conto che, a causa del timore reverenziale cagionato dall'oracolo, gli astanti si erano mascherati.

È bastato all'indovino rimembrare i vecchi tempi in cui, ahimè, non si poteva uscire annunciando un loto prossimo ritorno e, al termine di tale lectio magistralis, per superare anche la verità che si era raggiunta: "c'è da dire che siamo stati traumatizzati".

Questo tuttavia non ha comportato una presa di consapevolezza dell'assurdità di quanto successo e, perciò, sono giunto a un'altra verità: non serve un lupo per condurre una pecora, basta anche un'altra pecora.

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L'alluvione dello spirito e il dissesto mentale

Avv. Angelo Di Lorenzo
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Il sindaco di Bologna ha pensato bene di accollare le opere di ripristino dei tratti stradali e dei terreni delle scarpate alluvionate a carico e spese dei suoi concittadini.

Con una ordinanza che ha più di un editto reale, il primo sire dem ha rilevato la "massima allerta" del rischio idraulico ed idrogeologico dei territori della Città Metropolitana di Bologna per l’eccezionale ondata di maltempo del maggio scorso, che ha comportato diffusi fenomeni di dissesto, smottamenti, frane collinari che hanno compromesso la viabilità e la pubblica sicurezza.

Bravo sindaco, tu si che sai guardare al futuro.

Ebbene, l'indovino al contrario, ha ben pensato di intervenire dal divano della casa comunale per ripristinare la circolazione nelle strade pubbliche interessate dallo scivolamento di rilevanti masse di terreno provenienti dalle scarpate di monte, ordinando alle proprietà private delle aree da cui hanno avuto origine gli smottamenti di terreno che hanno invaso, ostruendole, le strade comunali, l’avvio immediato delle opere di bonifica e sgombero, ognuno per propria competenza e in solido tra loro, nell’ambito di ogni gruppo riferito alla stessa strada, con il ripristino totale dei luoghi (scarpata di monte e fosso stradale di monte).

Insomma, le proprietà dei terreni smottati si devono assumere i costi dell'alluvione, questo è il concetto di solidarietà sociale del PD e della sua ideologia progressista.

E se non paga uno, la solidarietà si estende al vicino, che paga tutto per tutti.

Il sindaco ha ordinato ai privati di nominare e comunicare (oltre che pagare) entro 5 giorni un tecnico abilitato a cui però, l'incarico di ripristinare i rispettivi tratti stradali in elenco verrà assegnato dal Comune.

Quindi il comune di Bologna, dall'alto del suo spirito autoritario e indemocratico, ha deciso di imporre interventi obbligatori a carico dei privati per ripristinare i danni arrecati dalla stessa amministrazione se pensiamo ad una inadeguata manutenzione dei siti collinari ovvero alla omessa costruzione di opere di contenimento atte a prevenire questo tipo di calamità, oppure, rimanendo in un'ottica ingenua, parliamo di danni per eventi eccezionali dovuti a catastrofi naturali, che comunque dovrebbero essere gestiti dalla Pubblica Amministrazione o dalla Protezione Civile e mai, mai dai privati.

I privati sono alluvionati, sono i danneggiati, sono le persone (insieme alle loro cose) da assistere e soccorrere, e non invece da comandare di pagare i danni che hanno subito per colpe non proprie.

La garanzia della stabilità e della manutenzione delle ripe stradali e tutti i relativi adempimenti devono essere sostenuti dal Comune, e non invece scaricati sui singoli.

È questo il concetto di solidarietà sociale da parte di incapaci bravi solo a ordinare prestazioni personali e patrimoniali alla popolazione per raggiungere scopi e adempiere compiti che loro, per deficienza strutturale, organica e umana, non riescono a fare.

L'approccio è sempre lo stesso, la paura, il terrore e la colpa addossata ai singoli, costretti ad assumere costi per sostenere le "misure" della pandemia, della guerra, dell'energia, delle politiche green ed ora anche delle catastrofi naturali quali alluvioni e terremoti.

L'ideologia è sempre la stessa, pd o fdi non cambia nulla, tanto sono sempre le vittime a pagare, ad essere punite proprio per il fatto di essere vittime, cui l’Amministrazione comunale di Bologna, nella sua più profonda tradizione arancione, ordina l'accollo e il peso canticchiando "bella ciao".

Il bello veramente è che si organizza pure la raccolta fondi: gli italiani vengono chiamati a donare 2 euro.

Ma a chi vanno questi soldi?

Non già per ripristinare i territori alluvionati a questo punto, visto che ci devono pensare i privati sventurati, ma forse vanno a ripristinare le casse pubbliche alluvionate pure quelle.

Anche questa è solidarietà, la solidarietà della vergogna.

Cittadini bolognesi rifiutatevi

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La Democrazia Diretta, azionata e azionabile

Avv. Luca Campanotto
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La democrazia rappresentativa sarebbe l'espressione democratica in assoluto più importante e, anzi, centrale, se non fosse stata svuotata dalla terza legge politica consecutiva imposta al Parlamento mediante c.d. questione di fiducia addirittura in materia elettorale, costituita dal ROSATELLUM BIS TER (Sent. Corte Cost. 1/14 di annullamento del c. d. PORCELLUM e 35/17 di annullamento del c. d. ITALICUM).

Il principale correttivo della Costituzione previsto contro l'abuso del potere legislativo (oltre ad una giustizia costituzionale che fatica sempre più a rimanere fedele ai suoi stessi precedenti consolidati come penosamente dimostrato sulle questioni inerenti gli obblighi vaccinali COVID-19) è quello referendario.

Nell'attuale forma di stato e di governo italica, l'istituto referendario è principalmente, se non quasi esclusivamente, abrogativo (art. 75 Cost.), e soggiace a molti vincoli, sia sostanziali sia procedurali, sia scritti sia giurisprudenziali (si ricordano le c.d. sentenze referendarie "PALADIN" del secolo scorso, che portano il nome dell’illustre costituzionalista che all’epoca fu relatore prima di divenire Presidente della Corte… erano altri tempi), ma nonostante tutti questi limiti, proprio l'istituto referendario potrebbe rivelare tutto il suo valore letteralmente strategico, nell'attuale congiuntura oltremodo difficile, sotto molteplici profili.

Molti comitati referendari, proprio in questi mesi, prima della pausa estiva di questo 2023, si stanno prodigando, nell'ingiustificabile silenzio mediatico, in svariate iniziative referendarie di grande respiro, caratterizzate da notevoli implicazioni non solamente politiche, ma anche costituzionali, radicate nell'ambito dei principi fondamentali della Costituzione (es. art. 11 Cost).

Il riferimento obbligato va ovviamente alla nuova emergenza bellica nelle regioni russofone ucraine: tale conflitto armato, pur essendo in realtà ultradecennale, risulta balzato agli onori delle cronache mediatiche solo poco più di un anno fa in conseguenza del minaccioso espansionismo nordatlantico nelle ex repubbliche sovietiche che ha portato le democrazie sull'orlo di una possibile spirale termonucleare globale; ma il riferimento è anche peggioramento del livello medio del suo servizio sanitario pubblico, anche a causa di una tendenza sempre più spiccata alla sua privatizzazione spinta, secondo le pressoché esclusive e oltremodo discutibili finalità di profitto di pochi soggetti privati convenzionati in palese conflitto di interessi; altri comitati ancora stanno lavorando sul fronte della iniziativa legislativa popolare volta ad avviare l'iter di un nuovo disegno di legge di revisione costituzionale tendente a ribadire nell'art. 32 della Costituzione il principio fondamentale inderogabile della assoluta inviolabilità del corpo della persona umana.

Si tratta di iniziative del massimo rilievo che meritano divulgazione, plauso e sostegno i comitati:

Segnaliamo alcuni comitati tra i più attivi:

❤️https://referendumripudialaguerra.it/

❤️https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/

❤️https://assembleacostituentecittadini.it/

Avvocati Liberi ha offerto, tramite i colleghi soci, di contribuire attivamente in maniera trasversale con contributi logistici, professionali e quali Pubblici Ufficiali Autenticatori delle sottoscrizioni elettorali dei cittadini, secondo una delle più evidenti funzioni sociali dell'Avvocatura.

Con questo spirito si ringraziano per l'attenzione e per la ulteriore divulgazione tutti i Colleghi Avvocati, e anche tutti i semplici cittadini che non intendano rassegnarsi a subire passivamente, senza far nulla, perché la democrazia è partecipazione e non possono dirsi democratici i "poteri forti" o gli "uomini forti" che riducono le procedure democratiche a "ludi cartacei".

A proposito, con questo spirito, buon 2⃣ Giugno e buona Festa della Repubblica a tutti.
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Forwarded from MARIO BIGLIETTO

Sta facendo grande scalpore l'annunciata sentenza di assoluzione per i fatti di Bergamo a favore di Conte e Speranza.

Premesso che si cercava di imputargli un "fascismo" troppo blando per contrastare la "farsemia" ― anche se quasi nessuno è andato oltre il roboante titolo dei giornali di qualche mese fa ― direi che questa notizia dovrebbe fare molto più rumore.

Susanna Zanda è sotto procedimento disciplinare della magistratura per aver affermato, giuridicamente, l'ovvio.

Buongiorno pecore.



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Che al TG1 per una volta tanto si dica la verità è già una notizia 😂😂
La “Giustizia Sociale” di Papa Francesco

Emilio De Stefano
Avvocati Liberi

Era il dicembre 2020 quando il primo Papa della storia ad essere stato eletto in sostituzione di quello legittimamente nominato -ed ancora in carica- rivolgendosi, in videoconferenza internazionale, a giudici, componenti vari comitati per i diritti sociali di Africa ed America, discuteva, in maniera del tutto innovativa, di uno dei principi capisaldo della dottrina sociale della chiesa: la destinazione universale dei beni, affermando che “il diritto di proprietà è un diritto naturale secondario derivato dal diritto che tutti hanno, nato dal destino universale dei beni creati”.

In precedenza, fin da Papa Leone III, il principio Cristiano della destinazione universale dei beni era visto nell’ottica secondo cui il fatto che Dio avesse dato la terra a tutto il genere umano significava solo che “non assegnò nessuna parte del suolo, determinatamente, ad alcuno, lasciando ciò all’identita’ degli uomini e al diritto speciale dei popoli” con la finalità precisa di confutare coloro che pretendevano di ricavare un argomento contro la legittimità della proprietà privata e, quindi, contro la proposta ideologica socialista di sopprimere la proprietà privata.

In tale ottica, la destinazione universale dei beni e il diritto di proprietà privata non sono, per forza, in conflitto ma, si sostengono vicendevolmente ed entrambi mirano a garantire una equa ripartizione dei beni andando a contrastare una loro enorme concentrazione in mano a poche persone (si pensi alla riforma agraria cui il Concilio Vaticano II dedico’ una seria riflessione citando l’esistenza, in molti paesi poveri, di proprietà agricole estese scarsamente coltivate e tenute in riserva per scopi meramente speculativi).

Ora, invece, con la novella interpretazione papale (il diritto di proprietà è un diritto naturale secondario determinato dal diritto che tutti hanno, nato dal destino universale dei beni creati) e la sede in cui l’ha espressa (parlando a giudici di due continenti) non solo si delegittima la proprietà privata ma si invitano, addirittura, i giudici, all’uopo chiamati a pronunciarvisi, a mettere in pratica tale visione nell’applicare il diritto vigente negli stati di loro appartenenza ed a livello giurisdizionale; con ciò trasformando una visione astratta di forma di organizzazione collettiva in una vera e propria visione giuridica.

Ma tale inappropriata esortazione cade, addirittura, nel vuoto allorquando lo stesso papa, contraddicendo in fatto tale principio (di per se, totalitaristico ed ingiusto) nel 2021, “benedice” il “capitalismo inclusivo” che un gruppo di grandi multinazionali (dal passato e dal presente molto controverso), il cd. “Council for Inclusive Capitalism with the Vatican” ha manifestato l’intento di estendere a tutti opportunità e benefici del sistema economico vigente sul flebile presupposto, però, di farlo dall’interno e, quindi, in modo nient’affatto credibile, specie a guardarne i componenti (Mastercard, Johnson & Johnson, Fondazione Rockefeller, Bank of America, State Street Corooration, Merck, Allianz, British Petroleum); aziende che hanno prosperato enormemente proprio in virtù del sistema capitalistico attuale.

Vogliamo pensare che questo papa sia uno dei pochi ingenui rimasti nel credere che il principio cristiano della destinazione universale dei beni, comunque inteso, possa essere attuato proprio da quei soggetti che costituiscono una rischiosa Davos, principale causa delle disuguaglianze sociali che oggi egli stesso afferma di voler combattere.

Contrariamente, non potrebbe non ragionevolmente trarsi la triste conclusione che, in questo nuovo -e per niente credibile- disegno (comunque) capitalistico giochi un ruolo determinante anche l’attuale chiesa cattolica, predicando bene e razzolando male.

W la libertà!

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SOLIDARIETÀ ALLA GIUDICE SUSANNA ZANDA

Prof. Avv. Augusto Sinagra
Avvocato Libero

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione ha promosso un procedimento disciplinare nei confronti della Giudice del Tribunale di Firenze, sindacando nel merito le decisioni giurisdizionali adottate dalla Dr.ssa Susanna Zanda.

A parte ogni altra considerazione circa l'uso palesemente strumentale di tale iniziativa volta a far "da spalla" alla "politica" sanitaria dei governi succedutisi dal 2020 ad oggi, vi è che il CSM ha sempre opposto la insindacabilità del merito e delle modalità dell'esercizio della funzione giurisdizionale da parte dei giudici.

Sempre e senza mai alcuna eccezione.

Non è pensabile che il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione non lo sappia.

Emerge allora, sul piano oggettivo, la finalità di questa inaudita iniziativa: non tanto sanzionare (o non sanzionare) per inesistenti responsabilità disciplinari la eccellente Giudice Susanna Zanda, bensì inviare un avvertimento a tutti i giudici a non contradire mai le decisioni del govrrno.                                                 

Con tanti saluti alla indipendenza dell'ordine giudiziario e di ogni singolo giudice.

La situazione è gravissima. Sono a rischio tutti i diritti e le libertà di ogni cittadino.

Dal Colle perviene un rumoroso silenzio.             

Buona fortuna a tutti noi, ne abbiamo bisogno.

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Giustamente non sono stati i nazisti ad uccidere gli ebrei ma la temperatura dei forni crematori.🤷🏻‍♂️

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Punirne uno1⃣ per educarne cento1⃣0⃣0⃣

NO❗️

Il GIUDICE SUSANNA ZANDA è incolpata in azione disciplinare per aver aver fatto il proprio lavoro di Giudice indipendente e autonomo ❗️

La politica ordina, il Ministro sollecita e la Ptocura Generale presso la Corte di Cassazione esegue.

Ora gli atti dell'incolpazione nei confronti del Giudice Zanda si trovano a Roma, alla Procura Generale presso la Suprema Corte di Cassazione.

Dimostriamo solidarietà al Giudice con

Un fiore per SUSANNA❗️

Mandiamo un fiore in segno di sostegno e dimostriamo che il Giudice non è sola.

Si può inviare fisicamente un fiore all'indirizzo:

Corte Suprema di Cassazione
00193 Roma, Piazza Cavour.

Oppure potete mandare questa immagine via mail, agli indirizzi:

info.pg.cassazione@giustizia.it

Cortedicassazione@giustizia.it

Nordio_C@camera.it

Dimostriamo alla politica ed al Ministro Nordio la nostra fiducia e la nostra pretesa di una Magistratura libera da pressioni, indipendente e autonoma, e che non sarà con la censura di Stato che possono zittirsi voci come quella di Susanna Zanda, a cui TUTTI dovremmo dire GRAZIE per il coraggio dimostrato nel difendere verità e giustizia.

NOI STIAMO COL GIUDICE ZANDA❤️

Affinché ogni giudice rimanga libero di decidere secondo norma e coscienza.

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