ASSOCIAZIONE ARBITRIUM - Il Canale
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Arbitrium è una associazione no-profit aperta a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizioni personali e sociali. Nasce con lo scopo di difendere i diritti inviolabili dell’uomo da ogni imposizione
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Ricordo che solo due anni fa gli amici medici che curavano i malati di covid-19, anche non loro pazienti, nel modo che, due anni dopo, il dott. Palu' (virologo e presidente AIFA!) disse essere la cura più efficace, lo facevano gratuitamente e di nascosto, come se curare fosse di colpo diventato un peccato mortale, e spesso erano persino medici sospesi. Mentre i medici premiati dal sistema stavano nei loro studi e demandavano all'USCA la presa in carico dei propri pazienti.
E la gente usava il green pass, stava mascherata per strada, tornava di corsa a casa prima delle 22 e additava i no vax come untori irresponsabili e trovava giusto che i ragazzi non fossero fatti salire sul bus per andare a scuola e che i loro genitori non potessero lavorare.
Io me lo ricordo bene. La memoria è lunga per chi stava dall'altra parte della barricata.
MB
#vogliamogiustizia
#noncifermeremo
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Aerei a bassa quota, ad ogni ora del giorno e della notte, rumore, luci, inquinamento, cemento che avanza, rischi di incidenti: questa è la vita dei "sorvolati" d'Italia, i dannati del traffico aereo. 
Siamo il paese europeo con più aeroporti (40 secondo i dati Enac),  per lo più concentrati nel Nord.
E mentre l’IPCC dice chiaramente che per ridurre le emissioni di gas climalteranti il trasporto aereo dovrà essere ridotto drasticamente, continuano i progetti di ampliamento. 
Dopo la "tregua pandemica" del 2020, (manna per tutti i "sorvolati" d'Italia), la ripresa dei voli è ormai quasi a pieno regime.

"Per noi comitati è un'impresa ardua anche solo ottenere i documenti, c'è poca trasparenza, a causa della privatizzazione e della deregolamentazione del settore. 
Tanti aeroporti mancano di mappe di vincolo, di Valutazione Impatto Ambientale, piani di rischio e operano in deroga '. Anche per questo ci siamo uniti nel Coordinamento No Fly Zone Italia, per scambiarci informazioni e strategie di lotta." sottolinea Stefania Cappiello, coordinatrice della rete. Dagli anni '70 vive al Vomero, zona residenziale collinare a 6km dall'aeroporto Napoli Capodichino: "Negli anni il traffico è cresciuto in modo esponenziale, è raddoppiato, gli aerei sorvolano in decollo ed atterraggio molti quartieri di Napoli, sorvolano a bassa quota case, palazzi, il sito Unesco Centro storico e il museo Capodimonte con i suoi Caravaggio subiscono le vibrazioni al passaggio degli aerei a bassa quota. L'aeroporto è operativo senza Mappe di vincolo approvate, con una Valutazione d'impatto ambientale datata e scaduta. Questo situazione è dovuta alla cancellazione dell'aeroporto di Grazzanise vome scalo principale per la campania e Pontecagnano non è una soluzione valida , nè praticabile per alleggerire Capodichino"

Oltre che climalterante, il kerosene (esente da accise) è anche molto inquinante (più della benzina) e viene consumato maggiormente durante le fasi di decollo e atterraggio, spargendo il suo carico nocivo sopra le teste degli abitanti (idrocarburi incombusti, particolato, ossidi di azoto) 

Anche i rischi per la sicurezza sono enormi. 
Ad ottobre 2021, dopo l'ennesimo incidente vicino l'aeroporto di Linate (che ha causato 8 morti), il Comitato locale ha ribadito: "È indispensabile che sia fissato un numero massimo di voli sia giornalieri che annuo, un limite rapportato alla presenza di scuole, ospedali, aziende a rischio incidente rilevante."

Dante Faraoni del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso,  racconta: "Il nostro aeroporto si trova stretto in un fazzoletto di terra tra il comune di Quinto e il Parco Naturale del fiume Sile, ma in questi anni ha continuato ad aumentare i voli, senza avere neppure la VIA. (valutazione impatto ambientale). Ogni volta che veniva negata, loro ne ripresentavano una nuova. A inizio 2021, il ministro Cingolani ha dato parere positivo, con blande prescrizioni. E' assurdo, abbiamo fatto ricorso". L'associazione di Treviso chiede la chiusura dell'areoporto, perché superfluo e in perdita: "Il paradosso è che le compagnie aeree vengono pagate per utilizzare l'aeroporto. Più voli ci sono, più le azioni dell'aeroporto salgono: le società aeroportuali ormai tengono di più al guadagno in borsa che a quello reale."
Mentre i soldi viaggiano alti, i danni però, restano a terra. 
 "Hanno dovuto spostare una scuola elementare perché era sulla linea di rotta, ovviamente tutto a spese del comune di Quinto, e ora devono anche spostare un asilo nido. Ormai è provato scientificamente che l’esposizione a livelli elevati di rumore può pregiudicare lo sviluppo cognitivo dei bambini. Solo una volta il comune di Quinto ha provato a fare una misera multa (appena 2000 euro) per superamento del limite del rumore, ma la società aeroportuale si è opposta e non ha pagato." conclude amaramente Faraoni. 
Una immensa colata di cemento, si prospetta invece intorno all'aeroporto di Venezia, se andrà in porto il progetto del raddoppio, con annessa costruzione di cittadella aeroportuale. I comitati CRIAAV e No Raddoppio Aeroporto sono furiosi: "Hanno già abbattutto tutti gli alberi che formavano un cordone verde attorno all'aeroporto per far posto ai parcheggi, ora vogliono cementificare i campi agricoli con una gigantesca mossa di speculazione edilizia" 

Spostandoci a Malpensa, la disperazione dei cittadini dei comuni piemontesi a ridosso dell'aeroporto è bruciante:  "Un aeroporto che non chiude mai, 24 ore su 24, mai un momento di silenzio e non c'è mai la notte. Siamo a ridosso del Parco Naturale del Ticino, è un disastro incommensurabile anche per la natura. Ora vogliono aumentare i voli cargo, con un piano che prevederà  la distruzione di altri 300 000 metri quadrati di brughiera e bosco. Prometteranno compensazioni, ma noi stiamo ancora aspettando le compensazoni del primo ampliamento di 20 anni fa."

A Bergamo un comitato si batte per salvaguardare il quartiere Colognola, che subisce le più pesanti ricadute dello sviluppo esponenziale dei voli low-cost Ryanair: "Come è possibile che in assenza di zonizzazione acustica aeroportuale e in attesa di VAS e VIA, l'aeroporto abbia ugualmente continuato il suo sviluppo ed abbia avviato opere di ampliamento per 450 milioni di euro?'" 
Ma anche le domande, restano "sorvolate". 

Anche l'Emilia Romagna è terra densa di aeroporti: in 217 km ci sono 4 aeroporti (Parma, Bologna, Forlì, Rimini), circa uno ogni 50 km, mentre l'Europa consigllia una distanza minima di 
200 km e tante nazioni stanno abolendo tragitti di medio raggio.
Ma non basta.
L'ampliamento dell'aeroporto di Parma, che verrà trasformato in aeroporto cargo lo renderà, se possibile, ancora più inquinante. I No Cargo Parma, denunciano anche la cementificazione selvaggia per la costruzione dei poli logistici che utilizzeranno l’aeroporto. 
Finita la "tregua pandemica" tornano i voli anche sopra le teste 40mila residenti dei quartieri a ridosso dell'aereoporto Marconi di Bologna. Il comitato Cocompae di Bologna, denuncia una situazione pesantissima, anche a causa di una legge nazionale antirumore vecchia e obsoleta.
Per non farsi mancare nulla, in terra romagnola, risorge dalle ceneri il piccolo (e inutile) aeroporto di Forlì, circondato da 3 scuole, chiuso nel 2013, per la gioia dei residenti e perché incapace di sostenersi economicamente. 
"E' stato riaperto da poco a carico di privati ma non ci risultano mappe di vincolo né un piano di rischio aggiornato. Eppure stanno arrivando 3 milioni di euro di soldi pubblici. Come è possibile?"  si chiedono i Sorvolati di Forlì.

Le battaglie legali in Italia sono costose ed estenuanti, combattute ad armi impari tra piccoli comitati e grandi compagnie. Lo sa bene il Comitato di Ciampino che dopo aver ottenuto la riduzione dei voli RyanAir da parte del Consiglio di Stato, si è poi visto annullare l'attuazione pratica da parte del Tar (organo inferiore!) per un nuovo ricorso della RyanAir. "Non capiamo come sia possibile che in Italia, la legge non sia uguale per tutti" dichiara il portavoce del comitato, Roberto Barcaroli.

Talvolta, però, i comitati vincono. 
A Fiumicino e a Siena, grazie ad una grande mobilitazione di massa, negli anni passati è stato sventato l'ampliamento dei rispettivi aeroporti. 
Anche a Firenze gli attivisti riuscirono a bloccare l'ampliamento, letteralmente occupando le terre che sarebbero state destinate alla pista. Sventato l'ampliamento, restano ora le problematiche connesse all'aereoporto esistente, in una zona densamente popolata. "Questo aeroporto non ha mai rispettato le prescizioni del 2003" denunciano gli attivisti dei comitati, che chiedono di ridurre il traffico delle linee a corto raggio, potenziando invece il collegamento ferroviario. 
Box a parte con link (lo aggiorno)
Siena – Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano (comitatoampugnano.it)
Bergamo – Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.(www.colognolaperilsuofuturo.it)
Bologna – COCOMPAER
Firenze – Presidio No Aeroporto – Associazione VAS
Comitato Sorvolati Peretola/Brozzi/Quaracchi
Forlì – Comitato Sorvolati Forlì
Milano Linate – CAAL
Milano Malpensa – Comitato Cittadini di Varallo Pombia – Aeroporto Malpensa
Napoli – Comitato No Fly Zone- Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
Parma – Associazione NoCargoParma Aps
Roma Ciampino – CRIAAC
Roma Fiumicino – Comitato FuoriPISTA
Treviso - Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale Aeroporto Treviso
Venezia – CRIAAV - No Raddoppio Aeroporto
 Altri link interessanti: http://www.aerohabitat.eu/home/
La cessione della sovranità nazionale alla OMS e a Bill Gates

La dottoressa Meryl Nass spiega come l’OMS stia commettendo un colpo di stato globale “morbido”, con il pretesto della preparazione alla pandemia.

“Il trattato pandemico proposto dall’OMS consentirà all’OMS di assumere la giurisdizione su tutto nel mondo affermando che il cambiamento climatico, gli animali, le piante, i sistemi idrici [e] gli ecosistemi sono tutti fondamentali…

https://www.ri-esistenza.com/la-cessione-della-sovranita-nazionale-alla-oms-e-a-bill-gates/

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MILANO - EVENTO NAZIONALE
🗓️Domenica 03 Settembre 2023
*NATURAL FAMILY DAY*
❤️FAMIGLIA NATURALE:
Valore Sociale❤️
🕑 ORE 14:00
▪️Concentramento in
Piazza Castello
🕒 ORE 15:00
▪️Partenza Corteo
🕓DALLE ORE 16 c.a.
ALLE ORE 19:00🕖
▪️Piazza Duomo, conclusione Corteo e Interventi con Relatori.
🗣️ I RELATORI INTERVERRANNO DURANTE IL CORTEO E IN PIAZZA DUOMO

📢🔊 UN CORTEO PERCHÉ NON SIAMO GENITORI 1 E 2 E I NOSTRI FIGLI NON SONO UN GENERE FLUIDO!!!
🗣️ MAMMA & PAPÀ CON I VOSTRI FIGLI ❤️
🗣️ COPPIE NATURALI ❤️
🗣️ SINGLE NATURALI ❤️
🫂 VI ASPETTIAMO ❤️

Ri-Scopriamo, Ri-Armonizziamo i valori della FAMIGLIA NATURALE e il suo Valore Sociale.

Organizzato da anime a cui IL NATURALE, il Nostro FUTURO e quello dei bambini  STA A CUORE.

👀 Informiamo correttamente il Popolo anche in vista delle aperture delle scuole
Arbitrium - Pronto Soccorso Giuridico per la Tutela dei Diritti Inviolabili ❤️💪
⭕️⭕️⭕️⭕️

MEDICI A COSCIENZA ALTERNATA

Solo alcuni “addetti ai lavori” conoscono e hanno interiorizzato il senso dell’art 13 del Codice Deontologico Medico e segnatamente solamente gli “ippocratici” -molto diversi dagli “ip(p)ocriti”- colgono in tutta la pregnanza e pienezza quanto segue:
“art. 13
Prescrizione a fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione

La prescrizione a fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione è una diretta, specifica, esclusiva e non delegabile competenza del medico, impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico. La prescrizione deve fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sull’uso ottimale delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica, di sicurezza e di appropriatezza. Il medico tiene conto delle linee guida diagnostico-terapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l’applicabilità al caso specifico. L’adozione di protocolli diagnostico-terapeutici o di percorsi clinico-assistenziali impegna la diretta responsabilità del medico nella verifica della tollerabilità e dell’efficacia sui soggetti coinvolti. Il medico è tenuto a un’adeguata conoscenza della natura e degli effetti dei farmaci prescritti, delle loro indicazioni, controindicazioni, interazioni e reazioni individuali prevedibili e delle modalità di impiego appropriato, efficace e sicuro dei mezzi diagnostico-terapeutici. Il medico segnala tempestivamente all’Autorità competente le reazioni avverse o sospette da farmaci e gli eventi sfavorevoli o sospetti derivanti dall’utilizzo di presidi biomedicali. 5 Il medico può prescrivere farmaci non ancora registrati o non autorizzati al commercio oppure per indicazioni o a dosaggi non previsti dalla scheda tecnica, se la loro tollerabilità ed efficacia è scientificamente fondata e i rischi sono proporzionati ai benefici attesi; in tali casi motiva l’attività, acquisisce il consenso informato scritto del paziente e valuta nel tempo gli effetti. Il medico può prescrivere, sotto la sua diretta responsabilità e per singoli casi, farmaci che abbiano superato esclusivamente le fasi di sperimentazione relative alla sicurezza e alla tollerabilità, nel rigoroso rispetto dell’ordinamento. Il medico non acconsente alla richiesta di una prescrizione da parte dell’assistito al solo scopo di compiacerlo. Il medico non adotta né diffonde pratiche diagnostiche o terapeutiche delle quali non è resa disponibile idonea documentazione scientifica e clinica valutabile dalla comunità professionale e dall’Autorità competente. Il medico non deve adottare né diffondere terapie segrete...”.



Musica per le nostre orecchie: “ autonomia e responsabilità” sono parole chiave, che investono ed impegnano ogni professionista del settore sanitario, seguite dalla locuzione: “ ..il medico tiene conto delle linee guida diagnostico-terapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l’applicabilità al caso specifico...”....ripetete con me: ”autorevoli e indipendenti”... “autorevoli ed indipendenti”.

E qui la domanda sorge spontaneissima: quali sono le fonti autorevoli ed indipendenti, che possano decidere una idonea cura, quando ogni tecnica terapeutica e diagnostica finora sia stata decisa da veri e propri servi del sistema, che costellano l’universo big pharma ?



Leggete poi la chicca finale sui farmaci non ancora registrati o non ancora autorizzati al commercio (il noto elisir, che doveva prevenire l’infezione nei sogni dei nostri governanti, era sottoposto ad AIC condizionata): possono essere prescritti “ se la loro tollerabilità ed efficacia è scientificamente fondata e i rischi sono proporzionati ai benefici attesi” (principio richiamato pure dall’art. 14bis del Reg. CE 726/2004).



I benefici devono essere superiori, non i bonifici ai medici che prescrivono farmaci sottoposti ad AIC condizionata, diamine! Ricordiamolo ad un certo sedicente dottore di “Zena”...😉
In sostanza, l’art. 13 del Cod. di Deontologia Medica sottolinea ad ogni piè sospinto il principio di autodeterminazione del paziente ( vedasi riferimento al“consenso informato scritto”) e quello che dovrebbe essere macroscopico: la RESPONSABILITA’ DI OGNI MEDICO, conseguente al principio princeps “non nocère”.



La co-scienza regna sovrana od almeno così dovrebbe essere per ogni Medico che si rispetti e si ritenga tale.



Ed invece, in questi anni, persino il TAR (Lazio, sul caso delle linee guida ministeriali “paracetamolo e vigile attesa”) ha dovuto rammentare ad alcuni indegni eredi di Ippocrate che: “

È onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito...il contenuto della nota ministeriale (ndr circolare Min. Salute 4.8.2021), imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicata dalla scienza e dalla deontologia professionale. Per tali ragioni il ricorso deve essere accolto” .

In sostanza, ogni Medico decide secondo la scienza (che non è dogma o diktat e deve mantenersi indipendente) e la propria coscienza, che per contro implica valutazioni etiche per lo più disconosciute dai produttori dei farmaci, sostanziali imprenditori legati ad un risultato connesso al lucro e non di certo alla salute dell’uomo.



A seguito di quel provvedimento del 2021 del Tar Lazio succitato, il Consiglio di Stato ha allungato una manina in aiuto del Ministero bacchettato dal giudice amministrativo e molto artatamente, peccando di grande piaggeria, è andato a decretare che. “ ... il documento ministeriale “contiene, spesso con testuali affermazioni, ‘raccomandazioni’ e non ‘prescrizioni’ cioè indica comportamenti che secondo la vasta letteratura scientifica sembrano rappresentare le migliori pratiche, pur con l’ammissione della continua evoluzione in atto”.
Di conseguenza “non emerge alcun vincolo circa l’esercizio del diritto-dovere del medico di scegliere in scienza e coscienza la terapia migliore, laddove i dati contenuti nella circolare sono semmai parametri di riferimento circa le esperienze in atto nei metodi terapeutici a livello anche internazionale”.



Quanto scritto nella circolare del ministero è perciò un insieme di consigli rivolti al personale sanitario, senza obblighi.



Sottolineo questo concetto e vi prego di imprimerlo bene nella memoria, per vostra compiuta conoscenza e conforto e di farlo rammentare ad ogni medico che conoscete: nessuna circolare ministeriale, che attenga alla prescrizione di un farmaco, può vincolare la responsabilità di un Medico, perchè il Consiglio di Stato per la c.d. terapia “paracetamolo e attesa vigile” ha sottolineato che la circolare non è vincolante, ma rappresenta un “parametro di riferimento”, non corrispondente ad alcun obbligo.



Alla luce della superiore esposizione, cosa dovrà fare -un giorno- il Medico, al quale verrà opposto di non aver ottemperato alla circolare 14.08.2023 del Ministro Scillaci, che raccomanda e caldeggia la prescrizione della nuova formulazione dei vaccini?



Mio consiglio personale: una sonora pernacchia !



Ad maiora...

Valeria Panetta

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Sono tanti i canali di informazione che hanno sostenuto di essere contrari agli obblighi sanitari. Stranamente però si tace su una proposta finalizzata ad inserire in Costituzione l’ESPRESSO DIVIETO DI QUALSIASI OBBLIGAZIONE SANITARIA,DIRETTA O INDIRETTA. Chi realmente è contrario agli obblighi sanitari e vuole che ai cittadini sia restituita la propria sovranità ed il diritto di difendersi dagli abusi dello Stato può partecipare all’Assemblea Costituente dei Cittadini.
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Per info: https://assembleacostituentecittadini.it/
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Testimonianza di un medico. Un medico Vero e un grande Uomo.

Sono nato a Palermo. Avevo tre anni, nel 1960, quando decisi che da grande avrei fatto il medico. Non sapevo veramente cosa significasse, ma una vocina nella testa, mi suggeriva che quella sarebbe stata la mia missione. Tutti ne abbiamo una, l’ho capito solo dopo tanto tempo, ma molti inspiegabilmente lo ignorano.
Per me fare il medico significava salvare le vite, amare il prossimo, mettere il paziente al primo posto. Non è stato mai così facile. Ho studiato duramente nonostante al momento dell’iscrizione, nel 1975, mia madre a soli 49 anni si ammalò di “leucemia mieloide acuta” e mi dissero che avrebbe avuto pochi mesi di vita. Fortunatamente visse ancora qualche anno grazie al primario di ematologia dell’ospedale Cervello di Palermo prof Caronia e al suo vice dott. Mirto, genero di Mauro De Mauri.
Non sono riuscito a laurearmi in 6 anni, preferii stare più vicino a mia madre per anni, sia a casa che al capezzale del suo letto d’ospedale, fino all’ultimo. Le ho donato il mio sangue così come lei aveva donato a me il suo sacrificio di madre esemplare. L’ho poi accompagnata dolcemente sino al momento in cui ha potuto lasciare il suo “giovane vestito malato” per passare in un’altra dimensione.
L’anno dopo la sua “partenza”, mi sono laureato superando in pochi mesi 18 materie, tutte le cliniche. Mi sono sposato ed ho avuto 5 figli meravigliosi. La missione era quella di aiutare gli altri. Così sono stato prima medico di guardia medica e di base, poi direttore sanitario della marina per 8 anni e infine dal 2001 medico 118 e di pronto soccorso ma in un’altra regione, il Piemonte.
Nel 2021, dopo 36 anni di attività, sono stato perseguitato dall’Asl Cn1 perché non avevo adoperato Tachipirina e vigile attesa, ma semplicemente curato con amore e guarito migliaia di persone, tutte gratuitamente, saltando i pasti, senza dormire. Per chi detiene un potere effimero che gli verrà tolto molto presto, ciò era una grave colpa. Mi hanno decurtato prima il 20% dello stipendio, poi il mese dopo addirittura il 100%. Quando lo seppi presentai immediatamente le mie dimissioni: il tempo di lavorare per un padrone scellerato era finito. Pensavo di fare un salto nel buio ed invece feci un salto nella luce divina. Grazie al passaparola, migliaia di persone da tutto il mondo mi hanno cercato per essere curati, ero un semplice medico; e adesso, dopo 46.000 persone curate e guarite sono sereno e mi rendo conto che quelle dimissioni sono state la chiave per compiere la mia vera missione.
Adesso, da 18 mesi, mi occupo di reazioni avverse da siero maledetto; ho seguito circa 8000 pazienti e sono diventato medico di fiducia di oltre 9000 persone sia in Italia che in altri 42 paesi del mondo. Non sono stato scelto per comodità ma per fiducia, una cosa molto gratificante. Per questo motivo sono odiato da molti miei colleghi che non riuscirebbero a fare altro e sono costretti a lavorare per l’Asl. L'invidia è una brutta cosa.
In un mondo parallelo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mio concittadino, mi avrebbe premiato con una medaglia, così come avrebbe premiato i colleghi Andrea Stramezzi, Massimo Citro, Barbara Balanzoni, il collega Mariano Amici, senza mai dimenticare il dott De Donno e il suo siero iperimmune, ma in questa vita “assurda” dove tutto sembra capovolto, non funziona più così.
Gli eroi sono quelli che si sono schierati con il male, che dicono stupidaggini (per non dire altro) in TV e pretendendo di spacciarle come verità, gli eroi sono quelli che non hanno timore di uccidere.
Gli eroi sono coloro che somministrano veleni sapendo di farlo, senza avere un briciolo di coscienza o un residuo di “anima”.
Ma come fa la massa a non capire?
Comunque non mi sono mai abbattuto, anche se qualche momento di tristezza passeggero c’è stato, tristezza per come funziona adesso quello che io consideravo il mio mondo, il mio pianeta, quello dove sembra oramai andare tutto al contrario.