ASSOCIAZIONE ARBITRIUM - Il Canale
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Arbitrium è una associazione no-profit aperta a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizioni personali e sociali. Nasce con lo scopo di difendere i diritti inviolabili dell’uomo da ogni imposizione
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🔴 CORVELVA: ECCO COSA ABBIAMO TROVATO NEI VACCINI PEDIATRICI In collegamento con il canale televisivo Telecolor, Mattia Marchi - presidente dall’Associazione Corvelva, Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni - spiega la recente decisione del GIP del tribunale di Roma di creare un gruppo interforze, NAS e/o RIS, che esamini i risultati da presentati da Corvelva nel luglio del 2018 (ne abbiamo parlato qui). Riepilogando quanto emerso dalle analisi effettuate da Corvelva sui vaccini pediatrici, Marchi ha ricordato che: "Nel vaccino Priorix Tetra della Sanofi Pasteur non abbiamo trovato la rosolia [...] Mancava la polio nell'esavalente [...] Nel Priorix Tetra abbiamo trovato un quantitativo di DNA enorme, praticamente il 95% del quantitativo genetico nel vaccino è DNA umano, ma non solo: abbiamo trovato dei virus che non ci devono essere."

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Nuovo studio basato su EVIDENZE SCIENTIFICHE: "Revisione su Cochrane appena uscita, che esamina 12 studi sull'impatto delle mascherine sulla diffusione delle malattie respiratorie virali. Non funzionano e non hanno mai funzionato. Ora c'è un chiaro risultato: indossare mascherine chirurgiche o FFP2 non ha alcun effetto sull'infezione. Questo lavoro dettagliato non mostra alcuna influenza significativa nel mondo. Di quante prove in più avranno bisogno i feticisti delle maschere?"

https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD006207.pub6/full

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Giovedì 2 Febbraio ore 21
Straordinaria diretta!

Ospite Raffaella Regoli, inviata di "Fuori dal coro".

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Carlo Freccero: "Zelensky usa la propaganda per allargare la guerra".

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Da LA VERITÀ dell'1 febbraio 2023.

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https://amp.trevisotoday.it/attualita/szumski-radiato-motivazioni-ordine-medici-31-gennaio-2023.html

Ennesima vergognosa pagina della corrente distopica Storia d'Italia 2.20.
Si potrebbe addirittura definire "cronaca di una radiazione annunciata", ma ci auguravamo che il buon senso e il rispetto dei principi ippocratici avrebbe prevalso.
Naturalmente, il guerriero Dott. Szumski non demorde e noi con lui.
Tutto il nostro sostegno ad un Medico coscienzioso ed onesto come pochi su questa triste terra italica.

Ad maiora...

#nonpraevalebunt

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Una delle più drammatiche testimonianze dei cd "Invisibili": i danneggiati da vaccino che lo Stato non vorrebbe riconoscere.

Arbitrium è stata la promotrice di un'iniziativa che ha colto l'adesione di tante altre sigle associative e di numerosi professionisti del settore giuridico e scientifico, affinché si aprano gli occhi della consapevolezza e si aiutino i danneggiati con cure gratuite.
Dovranno necessariamente rispondere i nostri governanti.
Noi non molliamo di un cm.
Stay tuned

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https://www.sabinopaciolla.com/il-vaccino-covid-e-la-tragedia-tutto-per-colpa-di-un-obbligo-imposto-dal-governo/
Cui prodest questo scontro?
Al Popolo certamente no!

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Da L'INDIPENDENTE del 2 febbraio 2023.

Tutta Europa è alle prese con picchi di mortalità apparentemente inspiegabili
1 FEBBRAIO 2023 - 11:07
Nell’ultimo periodo una problematica di cui poco si parla, ma che interessa diversi paesi appartenenti all’Unione europea e non solo, è quella dell’eccesso di mortalità. Dal Regno Unito alla Francia, passando per la Germania e il Belgio, sono davvero tanti i luoghi del mondo in cui si sta registrando un aumento del numero dei decessi rispetto a quelli normalmente previsti, le cui cause sembrano essere contornate da un alone di mistero. In alcuni mesi del 2022 molti Paesi hanno registrato addirittura più morti che durante l’ondata pandemica e quasi ovunque i dati sono costantemente più alti rispetto a quelli riscontrati negli anni pre-pandemici. Partendo dai dati e rifacendosi successivamente alle diverse tesi a riguardo, nelle prossime righe si proverà ad analizzare il problema nella maniera il più possibile esaustiva, con l’obiettivo di fare luce su un fenomeno alquanto diffuso e di difficile spiegazione.
La situazione complessiva in UE
Innanzitutto, per quanto riguarda i dati non si può non partire dagli ultimi numeri disponibili per l’intera Unione europea, relativi al mese di novembre 2022. Come riportato da Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea), infatti, nel mese appena citato “l’eccesso di mortalità nell’UE è stato quasi del +6,7% rispetto al numero medio di decessi verificatosi nello stesso periodo del 2016-2019″: certo, “il tasso di mortalità in eccesso è stato del +40% nel novembre 2020 e del +27% nel novembre 2021”, ma bisogna pur sempre ricordare che si tratta di periodi in cui il mondo si trovava a fare i conti con la pandemia da Covid-19. Con l’emergenza sanitaria che adesso sembra ormai essere un ricordo del passato e con la maggior parte dei cittadini dei paesi membri sottopostasi a quello che da sempre le istituzioni hanno propagandato come l’unico mezzo con cui sconfiggerla – il vaccino – sarebbe troppo semplice limitarsi a constatare che l’eccesso di mortalità sia in diminuzione rispetto gli anni in cui si era in piena pandemia. Del resto, non solo la percentuale dei morti è appunto in aumento rispetto al numero di decessi medio del mese di novembre degli anni 2016-2019, ma un eccesso di mortalità del 6,7% significa che lo scorso novembre in termini assoluti ci sono stati circa “25.000 decessi in più” di quelli registrati nel periodo suddetto.
Numeri che rendono l’idea di quanto l’eccesso di mortalità sia un problema importante a livello europeo, soprattutto se si considera che la percentuale attuale è addirittura “il secondo valore più basso del 2022 dopo quello registrato a marzo 2022 (+6,6%)”, e che appunto negli scorsi mesi sono emerse percentuali ben più elevate e preoccupanti come quella del +10,6% di ottobre 2022 o il picco del +16% registrato a luglio 2022. In quel mese, infatti, è stato rilevato “un valore insolitamente elevato”, con il tasso di mortalità in eccesso che era invece stato del “+3% nel luglio 2020” e del “+6% nel luglio 2021”.
Tornando al novembre 2022, però, tutti gli Stati membri – chi può chi meno – hanno registrato aumenti della mortalità in eccesso ad eccezione di Romania (-6%), Bulgaria (-3%) e Slovacchia (-2%). I paesi più colpiti sono stati Cipro, Finlandia (+24%) e (+21%) e Germania (+16%), mentre tra quelli al di sotto della percentuale media nell’Ue troviamo Belgio e Lituania (entrambi +1%), Svezia (+2%), Polonia e Spagna (entrambi +3%) e, soprattutto, l’Italia, con un tasso che si attesta al +0,5%. Detto ciò, però, bisogna ricordare che si tratta di dati mensili con cui per forza di cose si ha una visione parziale del fenomeno: basterà ricordare che la stessa Italia nel luglio 2022 si affermava come uno dei paesi con la più alta percentuale di morti in eccesso, ovverosia il 24,9%.
Mezzogiorno, +8,6% per il Centro e +8,2% per il Nord)”.
Il problema interessa anche i paesi extra UE: il caso del Regno Unito e dell’Australia
Il problema dell’eccesso di mortalità, però, non interessa di certo solo i paesi dell’Unione europea. Particolare preoccupazione per il fenomeno, infatti, sembra esservi nel Regno Unito, dove da settimane il tema è al centro del dibattito pubblico. La situazione, del resto, non sembra delle migliori: basterà ricordare che secondo quanto riportato dall’Office for National Statistics (ONS) – un’agenzia governativa britannica – il “numero di decessi registrati nel Regno Unito nella settimana terminata il 13 gennaio 2023 è stato di 19.916”, con le morti che non solo sono superiori del 20,4% rispetto “alla media quinquennale” (precisamente 3.377 decessi in eccesso), ma di questi decessi solo “1.059 riguardavano il Covid-19”. “Cinquantamila persone in più sono morte l’anno scorso rispetto al normale”, si legge invece sul quotidiano britannico The Times, il quale fa sapere di aver condotto un’analisi da cui è emerso che “escludendo gli anni della pandemia, il 2022 ha portato il totale di morti in eccesso più alto dal 1951”.
Numeri rilevanti in ottica eccesso ci mortalità, infine, sembrano esservi anche in Australia. Secondo le “statistiche provvisorie sulla mortalità” fornite dall’Australian Bureau of Statistics ( ABS ) – l’agenzia statutaria del governo australiano che si occupa di raccogliere e analizzare statistiche di vario tipo – “nel 2022, i decessi avvenuti entro il 30 settembre e registrati entro il 30 novembre sono stati 144.650, ovvero 19.986 (16,0%) in più rispetto alla media storica“, dalla quale però – va precisato – è escluso il 2020. Da sottolineare anche che secondo un’analisi dell’Actuaries Institute – l’organismo professionale che rappresenta la professione attuariale in Australia – l’eccesso di mortalità totale nei primi otto mesi del 2022 era del “13% (+15.400 decessi)” e poco più della metà delle morti in eccesso erano” dovute a decessi per Covid-19 (8.200 decessi)”, mentre altri 2.100 erano dovuti a “decessi con Covid-19” (ovvero pazienti positivi al virus ma che sono deceduti per altre cause) ed il restante eccesso di 5.100 morti non era caratterizzato da alcuna “menzione di Covid-19 sul certificato di morte”. Insomma, in Australia il Covid costituirebbe la ragione principale di questo eccesso di mortalità, ma ciò non toglie che quasi la metà del dato sia stato ottenuto con altre cause.
Quali sono le cause del fenomeno?
Se però in Australia l’eccesso di mortalità potrebbe essere giustificato principalmente con le morti da Covid, in praticamente tutti gli altri paesi analizzati attorno alle cause vi è un vero e proprio alone di mistero. Istituzioni e media, infatti, si rifanno semplicemente ad una serie di ipotesi, ma al momento non vi è alcuna certezza sulle cause del fenomeno. Ebbene, tra le ipotesi più citate dalle agenzie per la salute pubblica delle varie nazioni europee c’è il picco di caldo registrato durante l’estate scorsa. Possibilità avvalorata da Eurostat, che facendo riferimento al sopracitato picco avutosi a luglio afferma che «sulla base delle informazioni disponibili, parte dell’aumento della mortalità avutasi in quel mese rispetto al luglio degli ultimi due anni potrebbe essere dovuto alle ondate di caldo che hanno colpito parti dell’Europa durante il periodo di riferimento». Una teoria con la quale sembra in parte concordare anche l’istituto di ricerca tedesco Ifo che – tramite le parole del già citato vice capo della filiale di Dresda Joachim Ragnitz – da un lato sottolinea che le ragioni esatte dell’incremento della mortalità in eccesso nel 2022 «non sono ancora chiare» ma dall’altro aggiunge che oltre al Covid «anche le ondate di caldo in estate e le epidemie di influenza alla fine dell’anno potrebbero aver inciso sul fenomeno».
Motivazioni sostanzialmente condivise anche dall’istituto francese della statistica e degli studi economici (INSEE), secondo cui non solo «un’epidemia di influenza tardiva, con un picco ad aprile, e tre periodi di ondata di caldo (metà giugno, dal 10 al 25 luglio e la prima metà di agosto) sono stati la causa di occasionali picchi di mortalità, che ha mantenuto un livello elevato di decessi nel 2022». Tutte le cause finora menzionate, inoltre, vengono riportate anche dall’ufficio statistico belga Statbel, il quale come detto specifica che tra i mesi del 2022 caratterizzati da una mortalità più alta in Belgio vi sono il mese di aprile, i mesi estivi (in particolare il mese di agosto) e quello di dicembre: il picco di aprile «si spiegherebbe con un leggero aumento del numero di decessi dovuti al coronavirus e all’influenza», quelli estivi con «l’eccezionale caldo» verificatosi e con la «non sempre buona» qualità dell’aria, mentre per il mese di dicembre «ancora una volta non c’è una spiegazione chiara» ma il picco di morti potrebbe derivare soprattutto dalla circolazione di virus influenzali e RSV (virus respiratorio sinciziale) nonché dal picco di freddo e dal peggioramento della qualità dell’aria registrati in quel mese.
Venendo poi alle spiegazioni date dall’Istat per l’eccesso di mortalità in Italia, lo stesso nel rapporto sopracitato da un lato sottolinea che «gran parte dell’eccesso registrato nel 2021 rispetto alla media 2015-2019 è stato osservato nel primo quadrimestre, quando la copertura vaccinale della popolazione era ancora bassa», e dall’altro sottolinea che l’eccesso di mortalità è stato stimato per «ottenere una valutazione sia dell’impatto diretto delle morti attribuibili al Covid-19, sia di quelle indirettamente collegate, come i decessi dovuti ad un trattamento ritardato o mancato a causa del sovraccarico del sistema sanitario». Questi ultimi, a quanto pare, potrebbero aver inciso sul fenomeno, essendo «in aumento le persone che hanno rinunciato alle prestazioni sanitarie». A causa della gestione sanitaria durante la pandemia, ancora nel 2021, «l’11% dei cittadini dichiara di aver dovuto rinunciare a visite specialistiche (escluse le visite dentistiche) o esami diagnostici di cui aveva bisogno, a causa di problemi economici o legati alle difficoltà di accesso al servizio»: questo si legge infatti nel rapporto, in cui viene precisato che tali cittadini rappresentavano il 9,6% nel 2020 e il 6,3% nel 2019.
Il malfunzionamento del sistema sanitario, del resto, rappresenta un altro tema con cui potrebbe essere in parte spiegato il fenomeno: a puntare il dito contro di esso è soprattutto il Regno Unito, dove come detto il 2022 è stato caratterizzato da un eccesso di morti da record. «Ci sono stati 1.600 morti in più rispetto al solito durante la settimana di Natale poiché le lunghe attese per le ambulanze, il freddo e l’aumento delle infezioni influenzali hanno aumentato i tassi di mortalità di un quinto», si legge ad esempio sul The Times. «Il Covid rappresenta solo una minoranza dei recenti decessi extra, focalizzando l’attenzione sulle prove convincenti secondo cui la crisi dell’NHS (il servizio sanitario nazionale, ndr) starebbe uccidendo centinaia di persone a settimana, specifica inoltre il quotidiano britannico», aggiungendo che «si ritiene che anche i problemi di salute non trattati, poiché le persone sono state invitate a stare lontano da ambulatori e ospedali durante la pandemia, stiano contribuendo ai decessi». Una tesi, quella delle morti a causa della crisi del servizio sanitario, a suo tempo prefigarata da Adrian Boyle – il presidente del Royal College of Emergency Medicine (un’associazione professionale di medici di emergenza nel Regno Unito) – il quale affermò che «i ritardi e i problemi con le cure urgenti e di emergenza avrebbero potuto causare tra i 300 e i 500 morti ogni settimana».
Certo, si tratta di una cifra che non è stata riconosciuta riconosciuta dall’NHS England – l’ente che controlla il funzionamento del servizio sanitario nazionale inglese – ma del resto i diretti interessati difficilmente avrebbero ammesso le loro possibili colpe.
Tra le autorità sanitarie nessuna valida l’ipotesi che le vaccinazioni anti-Covid possano aver giocato un ruolo rilevante nel contribuire all’eccesso di mortalità. Un posizione condivisa dalla Commissaria europea per la Salute e Sicurezza alimentare, Stella Kyriakidou, che rispondendo a una interrogazione parlamentare ha assicurato che «L’EMA e le autorità regolatorie nazionali esaminano attentamente tutte le segnalazioni per determinare se esiste un possibile collegamento con il vaccino COVID-19. Gli effetti collaterali più noti sono lievi e di breve durata; gravi problemi di sicurezza sono estremamente rari e finora non è stato identificato alcun segnale di sicurezza per un aumento della mortalità per nessuno dei vaccini COVID-19 autorizzati».
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In seguito alle richieste pervenuteci e forti di alcune pronunce giudiziarie in cui lo Stato è stato condannato al pagamento di parte degli stipendi non percepiti a causa dell'intervenuta sospensione, l'Associazione Arbitrium promuove per tutti i propri iscritti che siano pubblici dipendenti di qualsiasi comparto a suo tempo obbligati al GP rafforzato, un'azione - che sarà portata avanti dai legali coi quali collabora - volta a conseguire un'indennità pari al 50% degli stipendi netti non percepiti.
Chiunque fosse interessato è pregato di scriverci a:

recuperostipendi@gmail.com

❗️❗️❗️Specificare residenza, luogo di lavoro e datore di lavoro.❗️❗️❗️

Una volta elaborate le vostre richieste, procederemo a fare una riunione informativa on-line.
Successivamente, valutato il tutto assieme agli interessati, raccoglieremo le adesioni.

Associazione Arbitrium
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Stavolta sono gli stessi scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità a lanciare l’allarme sulla sicurezza. Articolo bomba appena pubblicato                                                                                          

https://www.eventiavversinews.it/stavolta-sono-gli-stessi-scienziati-dellistituto-superiore-di-sanita-a-lanciare-lallarme-sulla-sicurezza-articolo-bomba-appena-pubblicato/

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Da La Verita di oggi 3 febbraio. Per chi ormai da anni ha capito il loro gioco è quasi un ovvietà ma ogni passo avanti nel risveglio è un passo avanti verso la vittoria! Non praevalebunt
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