ASSOCIAZIONE ARBITRIUM - Il Canale
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Arbitrium è una associazione no-profit aperta a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizioni personali e sociali. Nasce con lo scopo di difendere i diritti inviolabili dell’uomo da ogni imposizione
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ImolaOggi Channel, [20 Mar 2023 alle 12:49]
Il fisico Franco Prodi: "La siccità non dipende dal clima. L'Europa si è bevuto il cervello"
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CAMBIAMENTO CLIMATICO - L'IPCC ci dice che siamo alla fine dei giorni!

Ecco le precedenti "profezie":

🛢️1960: il petrolio si esaurirà in 10 anni
❄️ 1970: l'era glaciale entro 10 anni
🌧️ 1980: piogge acide distruggeranno tutti i raccolti in 10 anni
🌍 1990: lo strato di ozono sparirà entro 10 anni
🏔️ 2000: le calotte glaciali si scioglieranno entro 10 anni
🌡️ 2010: il cambiamento climatico irreversibile entro 12 anni

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Da La Verità del 21 marzo 2023.


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Nel 2020 AIFA e ISS avevano capito tutto e non hanno mosso un dito per bloccare la mattanza.

Se non si tratta di complicità, cambio mestiere e mi dò all'ippica, cosi come dovrebbero fare questi soggetti, dimentichi del giuramento di Ippocrate e dediti esclusivamente al mood ipocrita classico

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Il generale Bertolini: “Ci stiamo facendo male da soli: così sabotiamo la pace, addio sovranità”
GIÀ COMANDANTE DEL COMANDO OPERATIVO INTERFORZE - “Le scelte dell’esecutivo alimentano l’incendio con altra benzina, come i missili”

“Ci stiamo facendo del male da soli, da più di un anno, intromettendoci in una guerra che non è nostra”. Il generale Marco Bertolini, ha appreso dal Fatto Quotidiano la notizia dell’addestramento presso la sede di Sabaudia (Latina) del Comando artiglieria contraerei dell’Esercito italiano, di un gruppo di militari ucraini all’utilizzo del sistema missilistico terra-aria Samp-T. Già a capo del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore, Bertolini è convinto che i rischi di tale comportamento siano “molteplici” e che schierarsi in maniera così netta non faccia altro che ostacolare qualsiasi tipo di trattativa di pace.

Generale, dopo la fornitura delle armi anche l’addestramento dei soldati ucraini su suolo italiano. Come legge questa strategia da parte del nostro governo?

Ci stiamo facendo ancora una volta del male da soli, intromettendoci in un conflitto che non è nostro. Stiamo prendendo sempre più le parti di uno dei due belligeranti, riducendo lo spazio per una trattativa di pace. Le prove di dialogo hanno già subito un duro colpo con l’incriminazione di Vladimir Putin, da parte della corte penale internazionale dell’Aja. Da parte nostra, alimentando l’incendio con altra benzina, le armi, non facciamo niente per circoscriverlo. Anzi. Era chiaro che dopo aver ceduto sistemi Samp-T all’Ucraina avremmo anche dovuto provvedere all’addestramento degli interessati, ma ciò non toglie che stiamo procedendo su una strada che renderà difficile, se non impossibile, riprendere le fila di una trattativa o recitare ruoli nella partita di pace.

Quali sono i rischi per il nostro Paese?

Il rischio è duplice. Innanzitutto continuiamo a gettare benzina sul fuoco fornendo armi ed energie a un altro Stato impegnato in guerra che rischia di diventare una never ending war, come l’Afghanistan, mentre dall’altro sottraiamo risorse preziose alla nostra difesa, un comparto già colpevolmente trascurato per decenni da un finto pacifismo che ora sembra essersi trasformato in un ultra-bellicismo trasversale a tutti i partiti. Poi c’è la progressiva erosione della nostra sovranità. Le armi e gli eserciti, infatti, sono prima ancora che strumenti di difesa presidi di indipendenza. Questa non può non soffrire se le nostre esigenze di difesa vengono subordinate a quelle di altri Paesi, non appartenenti alle nostre alleanze e impegnati per classiche rivendicazioni territoriali, come quelle di tutte le guerre, estranee agli interessi nazionali.

Il sostegno all’Ucraina viene letto come la necessità di aiutare Kiev a resistere ad una guerra di aggressione da parte della Russia, ai danni di uno Stato sovrano.

Ma quante guerre di aggressione ci sono state in questo “pacifico” dopoguerra? E quante ce ne sono tuttora nel mondo? Non mi sembra che siamo intervenuti in tutte le guerre a difesa degli aggrediti, o sbaglio? È la grande ipocrisia di questo conflitto del quale ci siamo accorti solo all’ultimo momento, mentre il fuoco ha covato sotto la cenere per almeno otto anni, dal 2014, nella nostra indifferenza. E qui si torna al problema della sovranità: stiamo sottraendo risorse, nemmeno il “virtuoso occidente. L’abbiamo già visto con la Libia dove per “disciplina di alleanza” abbiamo lasciato che venisse distrutto un paese col quale avevamo ottimi rapporti, ricevendone in cambio quell’immigrazione clandestina che addirittura si è trasformata in un ulteriore e paradossale terreno di scontro tra le nostre forze politiche. Mentre amici ed alleati ci lasciano bollire nel nostro brodo.

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PENSATI FREGATO: le bugie di AIFA sui "vaccini" mettendo a rischio la popolazione, dolosamente!
Ricordiamolo alla Corte Costituzionale che le Istituzioni scientifiche ufficiali hanno giocato consapevolmente con la salute degli Italiani.

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“Soddisfatti o rimborsati”: le coppie Lgbt possono pure restituire i bambini nati con standard diversi da quello pattuiti nel contratto?

Entro 30 giorni o il diritto di recesso è esteso?
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(cit)
"Il Punto Interrogativo è il simbolo del Bene, così come quello Esclamativo è il simbolo del Male. Quando sulla strada vi imbattete nei Punti Interrogativi, nei sacerdoti del Dubbio positivo, allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate i Punti Esclamativi, i paladini delle Grandi Certezze, i puri della Fede incrollabile, allora mettetevi paura perché la Fede molto spesso si trasforma in violenza………Gli integralisti islamici, i tifosi di calcio, i brigatisti neri o rossi, appartengono tutti ad una stessa razza, quella che ritiene di essere la sola a possedere la Verità…….Il Dubbio invece è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il Dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli dimostrerà che sono sbagliate."
Luciano De Crescenzo da Il dubbio
Un elogio del “Dubbio” a dispetto delle “Fedi incrollabili”, che spesso possono degenerare in violenze e volontà di prevaricazione Il dubbio è apertura all’altro, all’altrui idea, ma soprattutto apertura alla conoscenza."
(Cit.)

Condividiamo le profonde riflessioni che precedono a conferma che dai dogmi non può nascere conoscenza, ma solo una mente profonda e riflessiva può partorire la consapevolezza ed indurre ad confronto dialogico, costruttivo ed integrativo

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