ASSOCIAZIONE ARBITRIUM - Il Canale
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Arbitrium è una associazione no-profit aperta a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizioni personali e sociali. Nasce con lo scopo di difendere i diritti inviolabili dell’uomo da ogni imposizione
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PARACETAMOLO 🌺🌺🌺
Mi segnalano questa revisione sul paracetamolo, i cui risultati documentano un rischio di neoplasie ematologiche crescente con le dosi assunte. Ora, l'evidenza non è certo definitiva e gli studi esaminati sono unicamente osservazionali. Ma certo esiste una plausibilità biologica, legata alla genotossicità del principale metabolita del paracetamolo. Forse questo non indica la necessità di provvedimenti drastici, ma insomma un uso ragionato e moderato sarebbe indubbiamente raccomandabile.
https://t.me/MarCosent/1458
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Cui prodest il diritto “tiranno” ?

Le ragioni di censura delle motivazioni espresse dalla Consulta, in relazione alle sentenze nn. 14 e 15 del 1.12.022, sono molteplici e svariate e probabilmente non sarebbe sufficiente una giornata per elencarle tutte.
Alcune sono già state individuate ampiamente ed impugnate in sede europea, altre saltano all’attento occhio del giurista scevro dai condizionamenti mainstream, man mano si procede ad una precisa disamina dei testi.
Ex multis, segnalo ancora ed ancora, così come avevo evidenziato quasi tre anni fa, il gap enorme che si è creato nell’interpretazione della norma ex art. 32 della Costituzione, a seconda dell’incidenza della medesima sugli interessi, individuali o meno, coinvolti.
Ed orbene, con la decisione n. 85 del 2013 [Caso Ilva] la Corte aveva risolto il conflitto tra il diritto alla salute e gli artt. 4 e 41 della Carta Costituzionale, evidenziando la necessità di «un ragionevole bilanciamento tra diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione, in particolare alla salute (art. 32 Cost.), da cui deriva il diritto all’ambiente salubre, e al lavoro (art. 4 Cost.), da cui deriva l’interesse costituzionalmente rilevante al mantenimento dei livelli occupazionali ed il dovere delle istituzioni pubbliche di spiegare ogni sforzo in tal senso», precisando, subito dopo, che «tutti i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione si trovano in rapporto di integrazione reciproca e non è possibile pertanto individuare uno di essi che abbia la prevalenza assoluta sugli altri. La tutela deve essere sempre “sistemica e non frazionata in una serie di norme non coordinate ed in potenziale conflitto tra loro” (sentenza n. 264 del 2012). Se così non fosse, si verificherebbe l’illimitata espansione di uno dei diritti, che diverrebbe “tiranno” nei confronti delle altre situazioni giuridiche costituzionalmente riconosciute e protette, che costituiscono, nel loro insieme, espressione della dignità della persona». Occorre, invece, secondo la Corte del 2013, garantire «un continuo e vicendevole bilanciamento tra princìpi e diritti fondamentali, senza pretese di assolutezza per nessuno di essi. La qualificazione come “primari” dei valori dell’ambiente e della salute significa pertanto che gli stessi non possono essere sacrificati ad altri interessi, ancorché costituzionalmente tutelati, non già che gli stessi siano posti alla sommità di un ordine gerarchico assoluto».

Per contro, la Corte dell’1.12.2022 n. 15 parte da premesse completamente diverse rispetto al caso Ilva, naturalmente, ma giunge comunque a conclusioni opposte rispetto a quelle rese nel 2013 (il diritto alla salute collettiva, ora, può tiranneggiare tutti gli altri !) e segnatamente (leggasi lo stralcio sentenza n. 15/2023): “...11.2.– Può quindi affermarsi che le disposizioni qui censurate hanno operato un contemperamento del diritto alla libertà di cura del singolo con il coesistente e reciproco diritto degli altri e con l’interesse della collettività..... 12.2.– Il diritto fondamentale al lavoro, garantito nei principi enunciati dagli artt. 4 e 35 Cost., avuto riguardo al dipendente che abbia scelto di non adempiere all’obbligo vaccinale, nell’esercizio della libertà di autodeterminazione individuale attinente alle decisioni inerenti alle cure sanitarie, tutelata dall’art. 32 Cost., non implica necessariamente il diritto di svolgere l’attività lavorativa ove la stessa costituisca fattore di rischio per la tutela della salute pubblica e per il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza....”. Con l’aggravante che il fattore di rischio viene deciso da fantomatici enti ed istituzioni tecnico scientifiche, prive di alcuna aurea di autorevolezza ed azzerbinate sulle posizioni dell’OMS e dulcis in fundo, leggiamo addirittura che sebbene: “...
il Ministero della salute abbia dichiarato «tassativamente falsa l’affermazione secondo cui se ho fatto il vaccino contro SARS-CoV-2 e anche il richiamo con la terza dose non posso ammalarmi di Covid-19 e non posso trasmettere l’infezione agli altri», non vale ad inficiare la scelta operata dal legislatore di prescrivere, per le diverse categorie degli operatori sanitari, l’obbligo vaccinale, ma solo a rendere consapevoli i soggetti vaccinati della inevitabile impossibilità di restare del tutto immuni dalla malattia e, ancora prima, dal contagio...”.
In sostanza, oltre al danno (sospensione dal lavoro per interpretazione dell’interesse pubblico ex art. 32 Cost. quale “tiranno”), arriva la beffa (il vaccino, a cui sarei costretto, non immunizza al 100%).... e se non immunizzasse del tutto, come in effetti si è verificato in base ai dati empirici ed alle schede tecniche dei prodotti, potremmo affermare senza tema di smentita, che il Popolo è stato beffato due volte.

Ad maiora...

Valeria Panetta

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PARACETAMOLO 🌺🌺🌺
Mi segnalano questa revisione sul paracetamolo, i cui risultati documentano un rischio di neoplasie ematologiche crescente con le dosi assunte. Ora, l'evidenza non è certo definitiva e gli studi esaminati sono unicamente osservazionali. Ma certo esiste una plausibilità biologica, legata alla genotossicità del principale metabolita del paracetamolo. Forse questo non indica la necessità di provvedimenti drastici, ma insomma un uso ragionato e moderato sarebbe indubbiamente raccomandabile.
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Da La Verità del 12 febbraio 2023.

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In Svezia, boom di infiammazioni dalla seconda metà del 2021 tra under 20

Studio danese: rilevato mRna nel plasma a 28 giorni dal vaccino
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"Fuori dalla Nato", manifestazione a Parigi

Suggerisco sommessamente di uscire da ogni contesto sovranazionale irrispettoso dei nostri diritti: in sostanza da quasi tutti!

Rimane da chiedersi se non dovremmo uscire dalla nostra stessa Nazione o dovrebbero essere i "capitani" della nave Italia (passati e presenti) a dover essere licenziati in tronco?

https://www.imolaoggi.it/2023/02/12/fuori-dalla-nato-manifestazione-a-parigi/

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https://youtu.be/HQBpXKXmJWE

Combattiamo la digitalizzazione e  il controllo di massa che vogliono imporci 💪💪
Non praevalebunt
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VIROSTAR ADDESTRATE A DIFFONDERE IL TERRORE

La giornalista Enrica Perucchietti, sulla scia de La Verità, denuncia il progetto “Tell me”, finanziato dalla Commissione Europea e svoltosi tra il 2013 e il 2016, mirato a preparare i comunicatori nell'eventualità di un evento pandemico. Direttive: vaccini come UNICA SOLUZIONE, controllo dell'informazione sui social, eliminazione delle esenzioni religiose, negazione dei privilegi sociali ai no-vax e degli eventi avversi (quindi già previsti), negazione della correlazione etc.

Nel Board di “Tell me” siedeva Pier Luigi Lopalco. Tra i partners del progetto, il Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute, facente capo all'ISS, centro che fu chiuso nel 2015 dopo che Walter Ricciardi divenne commissario dell'ISS.

➡️ Progetto “Tell me”

Video da Vaccinàti e consapevoli (https://t.me/vaccinaticonsapevoli)

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ELEZIONI REGIONALI 2023
UNA PRIMA ANALISI POLITICA DEL VOTO

Il 12 e 13 febbraio si sono recate alle urne due Regioni molto importanti, Lombardia e Lazio.

La prima detiene il potere economico, la seconda quello politico. Inoltre, sono tra le regioni più popolose d'Italia (Lazio: 5.800.000, Lombardia: 10.000.000), pari al 25% della popolazione nazionale.

Le elezioni regionali del 2023, che hanno chiamato alle urne circa 12 milioni di elettori (quasi il 25% del corpo elettorale), hanno registrato un'ulteriore bocciatura del "sistema politico", portandolo al tracollo totale.

LAZIO politiche 2022: 63,44%
LAZIO regionali 2023: 26, 28%

LOMBARDIA politiche 2022: 70,09%
LOMBARDIA regionali 2023: 31,78%.

I risultati dell'astensione alle ELEZIONI AMMINISTRATIVE del 2023 hanno decretato la bocciatura del sistema politico tutto, nazionale e regionale. Ripercorrendo, infatti, l'analisi storica dell'affluenza al voto, notiamo che:

*2023 = 25% Regionali Lombardia e Lazio*
2022 = 63,91% 19^ Legislatura
2022 = 20,9% Refendum
2022 = 42,16% Ballottaggi
2022 = 54,00% Amministrative
2021 = 33,32%  Ballottaggi
2021 = 41,65%  Amministrative
2020 = 53,8 %.  Referendum
2020 = 67,67%  Regionali
2018 = 72,93%  18^ Legislatura
2013 = 75,19%  17^ Legislatura
2008 = 80,63%  16^ Legislatura
2006 = 84,24%  15^ Legislatura
2001 = 81,35%  14^ Legislatura
1996 = 82,54%  13^ Legislatura
1994 = 86,07%  12^ Legislatura
1992 = 87,07%  11^ Legislatura
1987 = 88,60%  10^ Legislatura
1983 = 88,42%  9^  Legislatura
1979 = 90,95%  8^   Legislatura
1976 = 93,40%  7^   Legislatura
1972 = 93,26%  6^   Legislatura
1968 = 92,91%  5^   Legislatura
1963 = 92,99%  4^   Legislatura
1958 = 93,58%  3^   Legislatura
1953 = 93,81%  2^   Legislatura
1948 = 92,19%  1^   Legislatura


PRIME CONSIDERAZIONI:
Il vecchio SISTEMA POLITICO, vissuto nella 1^ repubblica, che si è poi riciclato nella 2^ Repubblica, oggi NON esiste più!

Con buona pace degli accoliti pro sistema, trasversalmente posti a destra od a sinistra

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https://www.sabinopaciolla.com/il-cdc-ancora-oggi-non-dice-quello-che-accade-nella-realta-lmrna-non-e-destinato-a-rimanere-nel-braccio-ma-a-migrare-nel-corpo/
https://t.me/blogSabinoPaciolla/5283

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Il CDC mente sapendo di mentire e inoltre tutti sapevano quello che prontamente si sono lanciati a smentire e cioè che i componenti del vaccino non si fermano nell'area di entrata, ma viaggiano per tutto il corpo. Adesso si scopre addirittura che i produttori hanno volutamente cercato un modo per farli arrivare in più posti possibile dell’organismo, al fine di aumentarne l’efficacia. Peccato che, non solo abbiano mentito, ma anche sottovaluto le possibili conseguenze di un tale operato, perché ora si capisce la portata drammatica in tema di reazioni avverse sistemiche.
Per inciso mi chiedo se veramente questa gente abbia studiato immunologia, perché è noto che le cellule dendritiche che elaborano gli antigeni estranei normalmente li presentano, una volta elaborati, legati a recettori cellulari che vengono riconosciuti dai linfocitiT per iniziare una corretta risposta immunitaria, mentre se l’antigène viene sintetizzato nella stessa cellula allora sarà trattato in maniera differente e legato a recettori cellulari che vengono riconosciuti dai linfociti
killer. Inoltre superate certe barriere, non si vede perché i componenti il vaccino dovrebbero, viaggiando nel corpo, finire soltanto nelle cellule dendritiche e non in tutte le altre cellule.

Mino Corniola

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È ormai noto da mesi lo studio svedese che ha dimostrato come in una linea cellulare epatica umana l’mRNA del vaccino Pfizer potesse essere trascritto,da una opportuna trascrittasi inversa, in DNA e quindi essere potenzialmente integrabile nel genoma cellulare con conseguenze ignote -“Intracellular reverse transcription of Pfizer mRNA vacciné in vitro in human liver cell line”pubblicato da MDPI- E ora abbiamo lo studio che conferma che proteina spike ed mRNA del virus Sars-Cov2 migrano e penetrano nel nuclei delle cellule potendo ben interferire col materiale genetico. https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2022.09.27.509633v1
Ma il punto è: se lo fanno spike ed mRNA virali ovviamente vale lo stesso per quelli vaccinali. Chi confuta spieghi il perché e gli si darà un nobel solo per l' "arrampicatio specchis"!
Cosa succede? Spike ed mRNA potrebbero agire sul nostro DNA. Per esempio la proteina spike avrebbe la capacità di interferire, inibendoli, con enzimi che riparano il nostro DNA https://www.mdpi.com/1999-4915/13/10/2056/htm articolo frettolosamente ritirato😛😛🤫🤫 mentre l’mRNA nel nucleo potrebbe essere trascritto in DNA (tramite la trascrittasi inversa) ed integrato nel nostro genoma. Ricordiamo che non sono stati condotti studi sulla genotossicità e cancerogenicità di tali prodotti e questi nuovi altri studi rendono ancora più inquietante
tale manchevolezza. In sintesi questi profarmaci fanno produrre al nostro organismo -e non sappiano per quanto tempo e in quali cellule- una tossina. Per fortuna quando si tratta del virus le difese immunitarie lo eliminano prontamente, ma il vaccino aggira le difese (infatti l’mRNA del vaccino riguardante la spike è modificato rispetto a quello virale ) e può entrare, a causa della sua particolare composizione e per la via di somministrazione in tante cellule diverse e indurle alla produzione della spike, mentre il virus viene attaccato direttamente dalle cellule di difesa immunitarie (macrofagi e cellule dendritiche) e quindi elaborato per stimolare l’immunità specifica detta adattativa. Il contenuto del vaccino entra in tutte le cellule e ne determina la capacità di produrre la proteina spike che viene esposta sulla membrana cellulare e riconosciuta come estranea dai linfociti specifici che attaccano le stesse cellule che la espongono riconoscendola come estranea all’organismo, da qui il conseguente possibile danno e l’infiammazione.E questo è solo un altro dei meccanismi potenzialmente pericolosi, oltre quello di eventuale interferenza genetica, di questo nuovo approccio pseudovaccinale.
Mino Corniola - Presidente Associazione Arbitrium
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