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💣 Questa è la conclusione a cui è giunta l'associazione Digital Citizens Alliance la quale, in collaborazione con il Global Intellectual Property Enforcement Center (GIPEC) ha effettuato una ricerca sulla diffusione della propaganda dei gruppi terroristici sui principali social media. Facebook, Instagram, YouTube sono ancora popolati da migliaia di contenuti inneggianti alla jihad, ma la vera "terra di nessuno" parrebbe essere Google+, vittima della scarsa attenzione dedicatagli da Google che non ha implementato sul social network gli stessi tool di prevenzione presenti su YouTube.

🇪🇺 Probabilmente anche di questo i parlamentari europei chiederanno conto a Mark Zuckerberg, il quale ha dato la sua disponibilità a rispondere personalmente alle domande che i membri del Parlamento Europeo intendono rivolgergli in materia di privacy e sull'uso dei dati personali effettuato da Facebook. L'incontro si terrà il 22 maggio, ma sarà chiuso a giornalisti e pubblico: un meeting privato con Antonio Tajani, presidente del Parlamento, e alcuni parlamentari; Tajani terrà successivamente una conferenza stampa per riportare quanto concluso nell'incontro.

🔠 Gli aggiornamenti di Google+ sulla lotta al terrorismo possono aspettare: l'applicazione potrebbe presto introdurre infatti tante nuove opzioni per la formattazione dei testi, insieme a nuovi controlli per la privacy in vista del GDPR.

Tag: #Terrorismo, #Facebook, #GooglePlus, #YouTube, #Instagram, #MarkZuckerberg, #UE.

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​​È facile piangere sul latte versato: ma sapete che potete prevenire simili disastri? Con i nostri Saggi Consigli vi spieghiamo infatti come agire a livello hardware e software per prevenire qualsiasi rottura e spaccatura dello schermo, tra applicazioni e soluzioni professionali (ma economiche).

📵 I 5 Saggi Consigli per proteggere lo schermo dello smartphone
Buongiorno a tutti e buon sabato! Sapete che Facebook ptorebbe rivoluzionare il mercato degli influencer?
💰 Se la vostra passione consiste nel pubblicare ogni giorno contenuti originali su Facebook, presto per voi potrebbe essere davvero facile trovare nuove opportunità lavorative. Facebook sta testando infatti un nuovo portale che le aziende potranno utilizzare per mettersi in contatto con i creatori di contenuti che più si adattino ai propri prodotti (effettuando ricerche mirate sulla base di parametri molto specifici come sesso, stato relazionale, nazionalità...) per sviluppare insieme campagne pubblicitarie divertenti e coinvolgenti. Per ora questa iniziativa non si estende a Instagram.

😎 Google e Qualcomm sarebbero invece al lavoro su un nuovo dispositivo per la realtà virtuale completamente realizzato dalla casa di Mountain View. Denominato "Google A65", il nuovo VR headset disporrà del nuovo chip per l'Internet of Things di Qualcomm, funzionerà unicamente in modalità wireless (con supporto a Wi-Fi e Bluetooth 5.1) e possiederà sensori per il riconoscimento vocale e nuovi algoritmi per il machine learning; il prezzo e la data di uscita sono ancora sconosciuti.

🇪🇺 L'incontro con Mark Zuckerberg con i deputati del Parlamento Europeo che si terrà il 22 maggio sarà trasmesso in live-streaming: questa è la volontà della maggioranza dei parlamentari europei che chiederà al fondatore di Facebook di accettare tale condizione.

Tag: #Facebook, #Influencer, #Google, #VR, #Qualcomm, #UE, #MarkZuckerberg.

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No, forse i malware per Telegram non sono COSÌ dannosi...
​​Ma sono comunque pericolosi! TeleGrab è infatti il malware che negli ultimi giorni ha attirato l'attenzione della stampa specializzata per la sua capacità, inedita finora, di prelevare le chat e i contatti Telegram degli utenti Telegram Desktop senza sfruttare alcuna vulnerabilità di Telegram, ma semplicemente penetrando la sua struttura di programmazione. E noi vi spieghiamo cos'è, dove si trova e soprattutto come evitare di rimanerne infettati.

😱 Cosa sapere su TeleGrab, il malware per Telegram Desktop che ruba contatti e conversazioni
Buongiorno a tutti e buona domenica! Sapete che Facebook se la sta passando davvero bene?
📈 Lo scandalo di Cambridge Anlytica sembrerebbe infatti non aver avuto alcun impatto sulla popolarità reale del social network di Mark Zuckerberg, dopotutto: stando a una ricerca effettuata dal laboratorio ComScore, il tempo medio speso dagli utenti statunitensi su Facebook - sia in una prospettiva anno-per-anno che mese-per-mese - sarebbe rimasto in costante aumento, persino nei periodi di massima concentrazione dello slogan #deleteFacebook, con una crescita del 7% rispetto al 2017.

📉 Ma non si può dire lo stesso della popolarità di Facebook presso i publisher: secondo il vicepresidente di Fast Company, società leader nel settore del business media, YouTube rimarrebbe una piattaforma più solida e conveniente sulla quale investire rispetto a Facebook. I cambiamenti adottati dal social network, come la riduzione della portata delle pagine o il tentativo di relegarle in una schermata secondaria dell'app, hanno suscitato forti perplessità e sospetti sulla mancanza di una reale strategia da parte di Facebook, contrariamente a YouTube del quale sono state apprezzate le politiche aggressive e coraggiose sul monitoraggio dei contenuti.

😈 Cambiamento curioso, e un po' preoccupante, in casa Google: la società di Mountain View ha eliminato dal proprio codice di condotta lo storico motto "Don't be evil" da qualsiasi riferimento, escluso per la chiusura finale del documento.

Tag: #Facebook, #CambridgeAnalytica, #YouTube, #Google, #DontBeEvil.

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Buongiorno a tutti e buon lunedì! Sapete che le Storie di Facebook sono più popolari di quanto si creda?
📽 Si tratta di un risultato sofferto - le Storie di Facebook sono meno utilizzate dei popolarissimi Stati di WhatsApp e delle Storie di Instagram - ma non per questo scoraggiante. Secondo gli analisti, le Storie di Facebook potrebbero presto superare in termini numerici Snapchat, che registra tassi di crescita tra i più bassi della sua storia, dedicandosi a quelle fasce di popolazione ignorate dalla concorrenza - come il Terzo Mondo e il mercato asiatico, per i quali Facebook starebbe sviluppando tool dedicati. Per tal motivo da questa settimana è stata concessa ai publisher la possibilità di inserire pubblicità nelle Storie su Facebook, anche in cross-platform da Instagram.

👻 E proprio il recente redesign di Snapchat sarebbe una delle cause principali del suo declino. Il restyling ha suscitato forti attriti nell'utenza, ma la decisione sarebbe stata presa dal CEO Evan Spiegel sotto pressione degli investitori, che avrebbero desiderato un'interfaccia più user-friendly in vista della quotazione in borsa dello scorso anno. Il redesign venne quindi effettuato in fretta, dato che ai designer sarebbe stato concesso relativamente poco tempo (sei settimane) per raggiungere l'obbiettivo entro le vacanze natalizie, il tutto senza indicazioni precise da parte di Spiegel - fatto che ha suscitato maggiore confusione al team.

🔐 Assumendo una posizione probabilmente controcorrente, il CEO di BlackBerry ha lanciato un appello agli OEM affinché il rispetto della privacy del cittadino sia messa maggiormente in risalto nella fase di progettazione di nuovi device, plaudendo soluzioni come il GDPR eurpeo - che sarà valido a partire da questo venerdì.

Tag: #Facebook, #Storie, #Snapchat, #Privacy, #BlackBerry.

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È proprio infatti solo la tecnologia a permettervi di controllare il vostro smartphone da PC, senza installare alcuna applicazione esterna oltre a quella che vi proponiamo nella nostra Piccola Guida e a, naturalmente, Telegram: questa sera potrete infatti scoprire come localizzare da remoto, personalizzare le impostazioni, persino avviare profili Tasker o monitorare i movimenti circostanti il device, il tutto tramite un semplice bot Telegram.

🖥 Come controllare lo smartphone da PC con Telegram - Le piccole guide di AppElmo
Buongiorno a tutti e buon martedì! Sapete che Google rischia grosso in Gran Bretagna?
👨🏻‍⚖ Ma non potrebbe essere altrimenti: ben 4,4 milioni di utenti iOS - rappresentati dal gruppo Google You Owe Us - hanno infatti sporto denuncia contro Google per una raccolta indebita di dati personali effettuata dalla società tra il 2011 e il 2012 sugli iPhone britannici. Secondo l'accusa infatti Google sarebbe stato in grado di aggirare le impostazioni della privacy di Safari, abilitate di default, per collezionare informazioni sensibili come sesso, orientamento politico e religioso, stato di salute fisico e mentale e molte altre ancora - chiedendo un risarcimento di 4,3 miliardi di dollari. L'azienda ha respinto le accuse, per le quali aveva già trovato un accomodamento negli USA in precedenti processi, affermando che non c'è attualmente modo di sapere se e quanti utenti siano stati colpiti da questo sistema di monitoraggio.

👁 Ma anche Facebook sta correndo i suoi guai, non propriamente giudiziari: si moltiplicano infatti i gruppi di pressione che intendono intaccarne negli USA il dominio sull'informazione. Il più noto è sicuramente Freedom from Facebook: composto da associazioni di avvocati e da note lobby del mondo legale, FfF ha inviato una lettera aperta alla Federal Trade Commission statunitense per chiedere l'approvazione di una direttiva che obblighi Facebook a scorporarsi da WhatsApp e Instagram, al fine di evitare un accentramento dei dati raccolti dalle applicazioni lesivo della privacy degli utenti. A loro si è aggiunto Ted Livingstone, fondatore dell'app di chat Kik che ha chiamato a raccolta i concorrenti di Facebook per "lavorare insieme contro il suo monopolio", come "l'Alleanza Ribelle contro la Morte Nera".

🐦 Piccola rivoluzione per Twitter: l'applicazione per Android supporterà da questa settimana le "Twemoji", un set completamente proprietario di emoji per permettere agli utenti in possesso di versioni di Android inferiori ad Android Oreo di visualizzare tutte le emoji pubblicate sulla piattaforma - alcune delle quali in precedenza non supportate dai device più vecchi.

Tag: #Google, #Privacy, #Facebook, #Twitter, #Emoji.

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Si tratta certamente di un'esagerazione, ma il mercato delle applicazioni comincia a generare delle sacche di malcontento anche all'interno dello stesso fronte di chi, quel mercato, l'ha generato. Parliamo degli sviluppatori di applicazioni per l'App Store che, scontenti dello strapotere di "quei tizi con le facce arrabbiate", hanno formato un sindacato e vogliono che Apple ascolti le loro ragioni.

Ma perché? L'App Store non era forse lo store più remunerativo per gli sviluppatori?

💸 #Applefun: The Developers Union, gli sviluppatori si riuniscono in un sindacato contro Apple e lo strapotere dei giochi mobile
Buongiorno a tutti e buon mercoledì! Sapete che Google ha un nuovo problema da affrontare?
📣 Si chiama "Focus on the user" ed è la campagna lanciata da TripAdvisor, Yelp e altre piattaforme commerciali online in collaborazione con le associazioni per i consumatori USA (come Fight For The Future e Consumer Watchdog.org) contro il monopolio di Google nel campo della ricerca online. Secondo gli organizzatori della campagna, nata per la prima volta nel 2014 contro Google+, Google approfitterebbe del proprio status attribuendo maggiore visibilità ai propri contenuti nelle pagine del motore di ricerca, quando invece dovrebbe garantire una libera competizione tra tutte le piattaforme, senza riservarsi trattamenti di favore penalizzanti per una concorrenza magari più meritevole. La campagna è però indirizzata agli impiegati di Google, perché acquisiscano consapevolezza di tali iniquità.

🤚 Perché invece non sono ancora arrivati sul mercato i sensori di impronte digitali sottostanti agli schermi degli smartphone? La risposta viene data dal sito DDay, il quale ha condotto una piccola inchiesta che ha portato alla luce lo stato di inadeguatezza dei sensori di impronte rispetto agli schermi sotto i quali andrebbero ad operare. Stando a un insider interrogato a proposito, gli schermi OLED (gli unici sotto i quali tali sensori riescano a funzionare) dispongono di un periodo di deterioramento organico troppo accelerato, rendendo inutilizzabile o erratico l'uso dello scanner biometrico già dopo i primi sei mesi di vita del device.

🇦🇪 Telegram sposta invece la propria "resistenza" a Dubai, un passaggio che si registra anche su Google Play con il passaggio di proprietà da "Telegram LLC" a "Telegram FZ-LLC".

Tag: #Google, #TripAdvisor, #Proteste, #Sensori, #Telegram.

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Buongiorno a tutti e buon giovedì! Sapete che Facebook sembra prendere davvero sul serio il problema delle fake news?
🗞 Il problema delle fake news scuote la credibilità di Facebook: per combattere la diffusione di notizie false sulla piattaforma l'azienda punta dunque a sensibilizzare la propria utenza tramite sia la pubblicazione di pubblicità informative - sia su Facebook, che sui giornali tradizionali - sia producendo contenuti originali. In questo senso presto sarà disponibile sul News Feed un'intera sezione adibita all'analisi delle fake news - Facebook stesso finanzierà i ricercatori che decideranno di studiare il fenomeno - insieme a un video-documentario a tema di 12 minuti, chiamato "Facing Facts".

🇫🇷 Ma Mark Zuckerberg sembra avere un problema ben più urgente da affrontare: il Presidente francese Emmanuel Macron ha infatti rilanciato il tema della web tax, che l'Unione Europea vorrebbe adottare per la tassazione dei profitti dei grandi imperi tecnologici e mai entrata in vigore per l'opposizione dei membri che più traggono beneficio dall'attuale sistema, come Lussemburgo ed Irlanda. In tal senso Macron ha manifestato il desiderio di organizzare un confronto faccia-a-faccia con Zuckerberg ed altri leader del settore, da Microsoft a Yahoo, per discutere di privacy e tasse.

👨🏻‍⚖️ Spotify "vince" invece la causa intentatagli a gennaio da Wixen Music Publishing, la casa discografica dei The Doors e di Neil Young, e da altri artisti: a fronte di un risarcimento richiesto di 1,6 miliardi di dollari, l'azienda verserà loro a titolo di compromesso solamente 112 milioni.

Tag: #Facebook, #FakeNews, #MarkZuckerberg, #Macron, #WebTax, #UE, #Spotify.

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