📌 Twitter caos 🐦 | IO+ 🇮🇹 | Proteggete E2E 🔐
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Tag: #Twitter, #ElonMusk, #BlueSky, #IO, #Italia, #E2E, #Meta, #Sicurezza.
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🐦 Su Twitter si è scatenato il caos, causato da due decisioni distinte dell’azienda:
🔸 la prima riguarda la rimozione delle spunte blu “legacy”, ossia quelle assegnate a personaggi famosi per via del loro status – gratuitamente, dunque. Tale rimozione ha creato una certa confusione: gli account di personaggi come Papa Francesco e Beyoncé non dispongono più della loro “spunta”;
🔹 non è il caso dei profili di Stephen King o LeBron James. Non perché abbiano deciso di pagare l’abbonamento a Twitter Blue – in passato avevano annunciato di “non averne alcuna intenzione” – ma perché è lo stesso Musk a “coprire le spese” del loro abbonamento;
🔸 Musk ha poi deciso di rimuovere dal social network la dicitura di “account finanziato con fondi governativi”, la stessa che nei giorni scorsi aveva spinto diversi gruppi mediatici occidentali ad abbandonare il social network – i quali però potrebbero non tornare indietro;
🔹 la rimozione non è stata però selezionata, ma totale: ciò gioverà soprattutto agli account affiliati agli organi di stampa del governo cinese, accusati di svolgere operazioni di propaganda.
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🔸 la prima riguarda la rimozione delle spunte blu “legacy”, ossia quelle assegnate a personaggi famosi per via del loro status – gratuitamente, dunque. Tale rimozione ha creato una certa confusione: gli account di personaggi come Papa Francesco e Beyoncé non dispongono più della loro “spunta”;
🔹 non è il caso dei profili di Stephen King o LeBron James. Non perché abbiano deciso di pagare l’abbonamento a Twitter Blue – in passato avevano annunciato di “non averne alcuna intenzione” – ma perché è lo stesso Musk a “coprire le spese” del loro abbonamento;
🔸 Musk ha poi deciso di rimuovere dal social network la dicitura di “account finanziato con fondi governativi”, la stessa che nei giorni scorsi aveva spinto diversi gruppi mediatici occidentali ad abbandonare il social network – i quali però potrebbero non tornare indietro;
🔹 la rimozione non è stata però selezionata, ma totale: ciò gioverà soprattutto agli account affiliati agli organi di stampa del governo cinese, accusati di svolgere operazioni di propaganda.
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🤖 C’è maretta in casa Google. La causa delle tensioni tra dipendenti e dirigenza è da cercare nella nuova IA, Bard, che stando ad alcuni feedback dei dipendenti sarebbe “acerba” e “raffazzonata”; a preoccupare sono soprattutto le informazioni fornite dal chatbot, definite “inaccurate” e in alcuni casi “pericolose” se applicate nella vita reale. Ad aumentare le preoccupazioni ha contribuito la scelta di depotenziare il team etico interno a Google, a cui è stato ordinato di “non mettersi in mezzo”. Google sarebbe consapevole del problema, tanto da aver unito le forze con il team di DeepMind per aumentare le potenzialità di Bard.
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👨🏻⚖️ Le musiche italiane torneranno su Facebook e Instagram – forse: la decisione è stata imposta dall’Agcm a Meta, che dovrà riprendere le trattative con SIAE per la conclusione di un accordo che permetta agli artisti italiani di tornare sulle piattaforme digitali.
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📌 Spunte blu addio 🐦 | Bard + Deepmind 🤖 | Meta vs SIAE👨🏻⚖️
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META VS SIAE: CHI VINCE? 🫣
Una "guerra tra cattivi": così è stata dipinta la battaglia tra Meta e SIAE.
Nel sondaggio che vi abbiamo proposto, emerge una chiara indecisione:
🔸 il 31% dei rispondenti dà ragione a SIAE;
🔹 il 15% dà ragione a Meta;
🔸 il 54% non sa dare una risposta.
Perché tanti dubbi? I motivi sono almeno due:
1⃣ mancanza di dati - né Meta né SIAE hanno diffuso l'entità delle loro proposte economiche, rendendo impossibile verificare la fondatezza delle reciproche accuse;
2⃣ impopolarità - sia Meta che SIAE non godono di molta stima presso il grande pubblico, per cui è difficile "prendere una parte".
Dal sondaggio emerge tuttavia una grande fiducia nelle autorità di regolamentazione: la maggioranza dei rispondenti (87%) sostiene l'intervento di AGCM nella vicenda.
Vi ritrovate nei risultati del sondaggio? 🤔
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Una "guerra tra cattivi": così è stata dipinta la battaglia tra Meta e SIAE.
Nel sondaggio che vi abbiamo proposto, emerge una chiara indecisione:
🔸 il 31% dei rispondenti dà ragione a SIAE;
🔹 il 15% dà ragione a Meta;
🔸 il 54% non sa dare una risposta.
Perché tanti dubbi? I motivi sono almeno due:
1⃣ mancanza di dati - né Meta né SIAE hanno diffuso l'entità delle loro proposte economiche, rendendo impossibile verificare la fondatezza delle reciproche accuse;
2⃣ impopolarità - sia Meta che SIAE non godono di molta stima presso il grande pubblico, per cui è difficile "prendere una parte".
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🤝 L'Italia starebbe infatti discutendo con i rappresentanti del governo taiwanese sulla possibilità di fornire chipset:
🔸 l'iniziativa, secondo Bloomberg, è legata all'industria dei chipset di Taiwan e alla possibilità del Paese di rifornire l'Italia di quei microprocessori di cui tanto necessita;
🔹 ciò però costringerebbe l'Italia a uscire dall'iniziativa "Belt and Road", stretta nel 2019 dall'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il governo cinese;
🔸 l'isola di Taiwan ospita infatti un governo cinese non riconosciuto dalla maggioranza della comunità internazionale, e un eventuale accordo attirerebbe le ire della Cina;
🔹 l'Italia è l'unico Paese del G7 ad aver aderito all'iniziativa del governo di Pechino, rivolta principalmente a Paesi in via di sviluppo e il cui rinnovo è previsto per la fine del 2024.
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🔸 l'isola di Taiwan ospita infatti un governo cinese non riconosciuto dalla maggioranza della comunità internazionale, e un eventuale accordo attirerebbe le ire della Cina;
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🇬🇧 Google sarebbe intenzionata a lanciare nel Regno Unito la Google Play Billing Choice, un'iniziativa che permetterà agli sviluppatori di applicazioni di scegliere il sistema di pagamento preferito alternativo a Google Pay – ed eviterà a Google ulteriori indagini antitrust. Ciò ridurrà di un 3-4% le commissioni richieste da Google su ogni pagamento, che si abbasseranno dunque a un massimo dell'11% per ogni pagamento per un fatturato complessivo inferiore a milioni di dollari, e di un massimo del 26% per fatturati superiori al milione. Si tratta di una proposta avanzata da Google, che dovrà essere tuttavia valutata dall'autorità anti-concorrenza inglese.
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🔐 Proton, società svizzera specializzata nella fornitura di servizi di sicurezza, già conosciuta e apprezzata per la sua mail sicura ProtonMail, ha lanciato ProtonPass, un'app per la gestione delle password. Tutti i dati sono crittografati con chiavi di sicurezza a 32-bit ospitate sul dispositivo; ciò significa che senza le chiavi di autenticazione in possesso dell'utente, i codici archiviati nell'app non sono accessibili nemmeno da Proton.
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📌 Italia + Taiwan 🤝 | Play Store 🇬🇧 | Proton Manager 🔐
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🐦 Continua infatti a regnare la confusione su Twitter, dopo che l’azienda ha avviato la rimozione delle spunte blu “legacy”:
🔸 nonostante la rimozione generalizzata, molti account di personaggi famosi hanno iniziato a vedersi riattribuire la spunta blu – senza averla mai pagata (come ha tenuto a specificare l’attore Ian McKellen);
🔹 il fenomeno ha assunto connotazioni grottesche nel momento in cui il social ha iniziato ad attribuire le spunte blu anche ad account di personaggi famosi deceduti da tempo, come Kobe Bryant o Anthony Bourdain;
🔸 alcuni hanno ipotizzato che il criterio di attribuzione sia il possesso di almeno un milione di follower – eppure così non sembrerebbe, dato che account con un numero di seguaci superiore, come Papa Francesco, risultano ancora privi della spunta;
🔹 Twitter non ha fornito spiegazioni in merito – non potrebbe nemmeno volendo: l’azienda non possiede più un team di pubbliche relazioni – né Elon Musk.
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🔸 nonostante la rimozione generalizzata, molti account di personaggi famosi hanno iniziato a vedersi riattribuire la spunta blu – senza averla mai pagata (come ha tenuto a specificare l’attore Ian McKellen);
🔹 il fenomeno ha assunto connotazioni grottesche nel momento in cui il social ha iniziato ad attribuire le spunte blu anche ad account di personaggi famosi deceduti da tempo, come Kobe Bryant o Anthony Bourdain;
🔸 alcuni hanno ipotizzato che il criterio di attribuzione sia il possesso di almeno un milione di follower – eppure così non sembrerebbe, dato che account con un numero di seguaci superiore, come Papa Francesco, risultano ancora privi della spunta;
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🇺🇸 Marc D’Amelio, padre di Charli e Dixie D’Amelio, famose super-star di TikTok, avrebbe tentato di comprare la piattaforma di video brevi – fallendo, naturalmente. Il manager aveva annunciato a marzo l’avvio di una cordata d’imprenditori statunitensi che avrebbe dovuto comprare l’applicazione (su cui si basa la fortuna della famiglia D’Amelio); un tentativo destinato tuttavia a fallire, visto che il governo cinese ha esplicitato il suo netto rifiuto a qualunque tentativo di scorporo della divisione americana di TikTok dalla “casa madre”. Pressato dalla stampa, Marc D’Amelio ha annunciato che l’acquisizione “non andrà in porto”.
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👀 Google lancerà in estate un tablet, che sarà presentato durante il Google I/O di maggio: queste sono le indiscrezioni che giungono da Twitter e dai vari leaker che popolano il social. Uno di questi avrebbe già svelato i prezzi del Pixel Tablet: tra i 600€ e i 650€, diviso in due versioni (da 128GB e da 256GB).
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📌 Spunte blu 🐦 | TikTok D'Amelio 🇺🇸 | Pixel Tablet 👀
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Tag: #Twitter, #ElonMusk, #SpunteBlu, #TikTok, #DAmelio, #Pixel, #PixelTablet.
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AppElmo - Le App di Guglielmo
🇺🇸 Marc D’Amelio, padre di Charli e Dixie D’Amelio, famose super-star di TikTok, avrebbe tentato di comprare la piattaforma di video brevi – fallendo, naturalmente. Il manager aveva annunciato a marzo l’avvio di una cordata d’imprenditori statunitensi che…
Quello che è successo a Twitter non è servito di lezione 😵
📊 Canalys ha infatti diffuso l’ultimo report sullo stato di salute del mercato degli smartphone e- spoiler! non è particolarmente buono:
🔸 le vendite globali calano ancora del -12% su base annua;
🔹 Samsung guadagna la prima posizione con un 23% di mercato (in calo rispetto al 2022 ma in crescita rispetto all’ultimo trimestre), mentre Apple scende al secondo posto con il 21% (una crescita del +3% rispetto all’anno scorso). Completano la classifica Xiaomi (11%), Oppo (10%) e Vivo (8%);
🔸 il calo è dovuto a diversi fattori, secondo Canalys: c’entrano soprattutto inflazione e instabilità economica, che hanno castrato la domanda di smartphone di fascia bassa. Ciò ha poi provocato rallentamenti e cali nella produzione;
🔹 Canalys è tuttavia ottimista: la crisi spingerà i produttori a migliorare i propri prodotti, passando così da un confronto per quantità di smartphone venduti a uno basato sulla qualità.
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🔸 le vendite globali calano ancora del -12% su base annua;
🔹 Samsung guadagna la prima posizione con un 23% di mercato (in calo rispetto al 2022 ma in crescita rispetto all’ultimo trimestre), mentre Apple scende al secondo posto con il 21% (una crescita del +3% rispetto all’anno scorso). Completano la classifica Xiaomi (11%), Oppo (10%) e Vivo (8%);
🔸 il calo è dovuto a diversi fattori, secondo Canalys: c’entrano soprattutto inflazione e instabilità economica, che hanno castrato la domanda di smartphone di fascia bassa. Ciò ha poi provocato rallentamenti e cali nella produzione;
🔹 Canalys è tuttavia ottimista: la crisi spingerà i produttori a migliorare i propri prodotti, passando così da un confronto per quantità di smartphone venduti a uno basato sulla qualità.
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♻️ Secondo il US Public Interest Research Group (PIRG), i Chromebook (laptop economici prodotti da Google) starebbero creando cumuli di rifiuti elettronici, a causa di una serie di fattori:
1️⃣ college e scuole statunitensi forniscono i propri studenti di Chromebook, scelti per i loro prezzi bassi;
2️⃣ i pezzi di ricambio per i Chromebook sono tuttavia rari e molto costosi, rendendo difficile o addirittura impossibile la loro riparazione;
3️⃣ Google garantisce nove anni di supporto software – a partire però dalla data di produzione del modello: molte scuole comprano i Chromebook anni dopo la loro uscita, fatto che a volte ne dimezza il ciclo vitale.
Secondo il report, se Google ampliasse la durata del supporto software, standardizzasse la produzione dei Chromebook e chiedesse ai suoi partner di mantenere almeno un 10% di pezzi di ricambio disponibili, si potrebbero tagliare 4,6 milioni di tonnellate di CO2.
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1️⃣ college e scuole statunitensi forniscono i propri studenti di Chromebook, scelti per i loro prezzi bassi;
2️⃣ i pezzi di ricambio per i Chromebook sono tuttavia rari e molto costosi, rendendo difficile o addirittura impossibile la loro riparazione;
3️⃣ Google garantisce nove anni di supporto software – a partire però dalla data di produzione del modello: molte scuole comprano i Chromebook anni dopo la loro uscita, fatto che a volte ne dimezza il ciclo vitale.
Secondo il report, se Google ampliasse la durata del supporto software, standardizzasse la produzione dei Chromebook e chiedesse ai suoi partner di mantenere almeno un 10% di pezzi di ricambio disponibili, si potrebbero tagliare 4,6 milioni di tonnellate di CO2.
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