Il lago di Como [...] non è come il lago di Ginevra circondato di grandi campi ben delimitati e coltivati coi migliori sistemi, che fanno pensare ai denari e alla speculazione. Qui da qualunque parte io mi volga veggo colli di ineguali altitudini vestiti di alberi piantati alla ventura che la mano dell'uomo non ancora ha guasti e costretti a fruttar bene. Tra questi poggi dalle linee ammirevoli che precipitano verso il lago per tanto singolari scoscendimenti, mi è consentito serbar le illusioni destate dalle descrizioni dell'Ariosto e del Tasso. Tutto qui nobilmente, squisitamente parla d'amore, nulla v'ha che rammenti le brutture della civiltà. A mezza costa, celate da grandi alberi, si rannicchiano le borgate e oltre le vette degli alberi spunta, si erge la vaghezza architettonica dei loro campanili. Se qualche campicello si intromette qua e là nei gruppi di castagni e di ciliegi salvatici, le piante paion crescervi felicemente più vigorose che altrove e lo sguardo vi si riposa contento. E di là dai colli, le cui sommità offrono eremi che si abiterebbero tutti volentieri, l'occhio attonito scorge il perpetuo niveo candor delle cime delle Alpi che nella lor solenne austerità gli rammentano quel tanto delle avversità della vita, quanto basti a maggiormente pregiare il presente benessere. Il suono della campana di un lontano villaggio sperduto fra le selve stimola la fantasia: le note scorron sulle acque attenuandosi in un tono di malinconia rassegnata e sembrano dire all'uomo: la vita fugge, non opporre resistenza alla felicità che ti viene incontro... affrettati a goderne. (Stendhal)
Il gruppo scultoreo è stato eseguito fra il 1818 e il 1820 da Adamo Tadolini e si tratta della replica della scultura commissionata ad Antonio Canova dal principe russo Yussupoff (oggi conservata al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo), derivata dal modello originale in gesso che lo stesso Canova aveva donato all’allievo prediletto Tadolini con l’autorizzazione di ricavarne quante copie volesse.
La bellezza in senso lato, ma in particolare nell'arte e nella natura, ha un effetto catartico in chi l'ammira. É necessaria per colui e per colei che non vogliono essere condizionati completamente dalla realtá che stanno vivendo, soprattutto quando é difficile come in questo momento storico. Siamo a volte talmente coinvolti dalla realtá contingente da non vedere che siamo circondati dalla bellezza. Dobbiamo sforzarci di vedere ció che ci circonda da altre angolature per scoprire che viviamo nella meraviglia del Creato.
Gesù disse: “E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. (Matteo 6,28-29)
Con il titolo “Il Cinema messo al Muro”, la piccola frazione del comune di Orta San Giulio è entrata a far parte da ormai 22 anni del circuito nazionale dei “I Paesi Dipinti” che raggruppa in tutta Italia oltre 200 località coi muri affrescati da artisti di fama nazionale o da sconosciuti pittori che hanno seguito i corsi di tecnica dell’affresco.