AlTro Mondo Notizie
1.31K subscribers
31 photos
41 videos
59 links
NOTIZIE E ANALISI DA UN ‘AlTro’ PUNTO DI VISTA

Canale del corrispondente estero @Alessio_Trovato

“Le nostre probabilità di sopravvivenza dipendono dalle nostre capacità di analisi. Le nostre capacità di analisi dipendono dalle informazioni che abbiamo".
Download Telegram
La mia intervista a Vasily Prozorov

Prego porre particolare attenzione alla penultima domanda e risposta:
"L’Ucraina non è l’unica nazione al mondo ad essere composta da minoranze etniche, anzi, rappresenta più una norma che un’anomalia ... Perché si è arrivati a questo scontro che ha una componente etnica?"

Leggi l'intervista nella versione integrale qui👇
E oggi invece ho visto il video di un chirurgo ucraino che dice di divertirsi a torturare i prigionieri russi in maniera orribile

L’anno scorso avevo visto un’altro video, pubblicato nientemeno da un TV ucraina ufficiale, nel quale un certo Gennady Druzenko, anch’egli chirurgo, affermava di castrare regolarmente prigionieri russi. Poi, la Russia aprì una commissione di inchiesta e lui si rimangiò le parole. Intanto le aveva dette.

Però, oh, effetti in Occidente zero. Nessun clamore. Come nessun clamore è prevedibile provocherà quest’altro Dr. Mengele ucraino, che egli stesso si identifica per nome e patronimico: Vladimir Vasilievich.

“Ora ho due giorni liberi, sono a casa mia. E sto tagliando gli occhi, i reni e i fegati delle vostre creature. Ti dirò di più: se lui, quando lo portano da me, già non ha le gambe, per me è già morto. I miei superiori mi dicono quasi sempre: "Vladimir Vasilievich, può almeno dargli un po' di antidolorifico per non farli soffrire così tanto?". E io rispondo: "Certo che lo farò". Ma non lo faccio. Taglio loro gli occhi e mi diverto”, dice così nel video sogghignando malato, dando tutta l’impressione che sia davvero capace di farlo.

Ora – mai e poi mai dire: “Visto? Loro fanno anche di peggio”. Mai e poi mai giustificare l’orrore di una parte con l’orrore di un’altra parte. Secondo me quello che dobbiamo fare noi è un’altra cosa - cercare di far capire, con calma, a coloro che ancora hanno una testa per ragionare, che i doppi standard di giudizio sono gravissimi e creano ancora più atrocità.

Tu puoi essere con l’Ucraina o con la Russia, avere le tue idee geopolitiche, le tue visioni, ok, non c'è problema, possiamo comunicare, ci sono però delle cose sulle quali dobbiamo comunque essere tutti d’accordo.
Giustificare una parte, chiudere gli occhi su tutto quello che fa, per concentrarsi solo sul demonizzare la parte avversa, significa creare altre vittime e ancora più atrocità. Per il semplice motivo che la parte da te difesa, a tutti i costi, chiudendo gli occhi davanti a tutto, si sentirà protetta e in diritto di fare qualsiasi cosa, perché tanto la farà franca. Sarà sempre giustificata dalla tua presa di posizione univoca.

Quindi i filorussi dovrebbero vigilare, indagare e punire le atrocità individuate tra le proprie fila, gli occidentali dovrebbero fare lo stesso con Kiev. Proteggere e coltivare lupi prima o poi si rivolge sempre contro. Perché tutti abbiamo agnelli da difendere. Ma bisogna capirlo in tempo, ed essere capaci di andare al di là delle tifoserie di campo.

📣Iscriviti a➡️@altromondonotizie

P.S. Non chiedetemi i link. Non li metto i link a queste cose. Fidatevi e basta
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
QUELLO CHE SO SULL’UCRAINA - Testimonianza diretta 2

Nel Donbass ci sono stato nel 2005. Appena dopo la ‘Rivoluzione Arancione’.
A Donetsk avevo degli incontri di lavoro, dovevo prendere contatti con vari imprenditori e funzionari istituzionali per sviluppare relazioni per un progetto convenzionato con l’ICE italiano a Kiev.

In uno di questi incontri saltò fuori incidentalmente il discorso della rivoluzione e di quanto stesse accadendo nella capitale. Mi venne spontaneo chiedere alle persone sedute di fronte a me: “Ma voi, come la vedete questa cosa della Rivoluzione Arancione”.

Il capo delegazione mi rispose secco: “A Kiev possono fare quello che gli pare. Basta che non vengono a rompere da noi. Se vengono qua da noi, allora sì è un problema serio”.

A quella frase ci ho ripensato tante volte in questi anni. E ci ripenso oggi, 14 aprile, nono anniversario dell’inizio ufficiale dell’operazione ATO, l’operazione chiamata ‘Antiterrorismo’ da parte di Kiev per sedare le separatiste Donetsk e Lugansk che non ci stavano a farsi annientare come identità culturale dalla nuova giunta golpista di Kiev.

Invece che aprire un dialogo – Kiev promise l’annullamento della cultura russa in regioni storicamente russofone e russofile (oltre il 90%) e inviò carri armati e artiglieria. Ci furono persino bombardamenti aerei. Bambini morti, battaglioni paramilitari neonazisti... cose orribili.

L’assurdità suprema fu che l’Europa democratica applaudì a quello scempio, perché sì, per fare a pezzi la Jugoslavia valeva il principio dell’autodeterminazione dei popoli, ma per i popoli dell’Ucraina invece non ci doveva proprio essere alcuna autodeterminazione, perché si era deciso che l’intera regione dovesse passare dalla parte ‘giusta della Storia’, dalla parte dei ‘buoni’. Quelli che quando bombardano loro è per il tuo bene.

Oggi chi se lo ricorda che la guerra va avanti da 9 anni? E che questa che vediamo adesso è solo una fase della sua escalation? Forse soltanto la prima fase. Può andare anche molto ma molto peggio.

E ci ripenso, a quella frase. Possibile che l’avessero detta solo a me? 18 anni fa, una vita passata. Bastava stare a sentire: “A Kiev possono fare quello che gli pare. Basta che non vengono a rompere i coglioni da noi”.

Cosa c’era di difficile da capire?

📣Iscriviti a➡️@altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
VI PRESENTO JOHN VAROLI

In questo video vi presento la visione del giornalista americano (probabili origini italiane) John Varoli, che risponde ad alcune piccanti domande dell’intervistatore di Russia24.

Varoli ha lavorato come giornalista in Russia dal 1997 al 2010 scrivendo circa 3mila articoli per pubblicazioni non solo russe in lingua inglese ma anche per il New York Times, l'International Herald Tribune, Bloomberg, Reuters e altri. Ha lavorato anche in televisione per il canale russo Kultura.
Attualmente è tornato negli Stati Uniti e fa il commentatore indipendente.

Da noi non lo conosce nessuno. E c’è un motivo. Sentite come risponde alla seguente domanda e capirete da voi perché:

"Cosa pensa delle nuove rivelazioni di Seymour Hersh, secondo cui Zelensky si sarebbe intascato 400 milioni di dollari dei contribuenti americani per pagare a caro prezzo il carburante diesel per l’esercito ucraino?"

📣Segui➡️@altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
PIACE GUADAGNARSI LA PAGNOTTA FACILE EH?

Un certo Matteo Pugliese, ricercatore universitario che avrà sì e no trent’anni ma che, per qualche motivo, viene preso ad oracolo dalla nostra stampa, è stato intervistato da Rai News. Il titolo apparso sul media nazionale è il seguente: Pugliese: “Il ritiro da Bakhmut è una scelta programmata di Kiev, l'offensiva russa un fallimento"

Ok, l’offensiva russa ognuno la può interpretare come gli pare – non credo sia corretto giudicare queste cose in termini di chilometri quadrati conquistati. Io stesso, per dire, avrei preferito che l'offensiva fosse mediatica e la guerra economica. Arrivare alla guerra fisica lo considero un fallimento già in sé. Ma una cosa mi chiedo - come si fa a dire “Il ritiro da Bakhmut è una scelta programmata di Kiev”?

Cioè, adesso che gli è rimasto il 20% della città, che sono circondati, che non ce la fanno più, che ci hanno sprecato non si sa quanti ragazzi, anche di prima leva, arruolati, addestrati a mala pena e mandati al macello giusto per temporeggiare la caduta di una posizione che tanto lo sapevi che era persa... adesso me la chiami ritirata strategica?

Quando invece i russi hanno lasciato Kherson, PRIMA di accorgersi che quella città sorge sulla parte per loro sbagliata del fiume e che sarebbe costato troppo difenderla, senza perderci uomini inutilmente e pensando piuttosto ad evacuare la parte della popolazione che preferiva passare dalla parte russa, quella me l’hai chiamata una sconfitta clamorosa?

Ma cos’è Juve-Inter? Un derby? Tifoseria da stadio? Questi sono gli analisti che abbiamo? Cioè, basta dire le cazzate che piacciono al sistema e fai carriera?

📣Segui➡️https://t.me/altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
L’amico Vincenzo Lorusso, sul campo, nel Donbass, ci spiega come vengano utilizzati i missili HIMARS e gli obici che mandiamo in Ucraina. Tra le altre cose nel video, ad un certo punto, vedrete un’abitazione civile centrata da uno dei nostri proiettili. Morta una nonna con due nipotini.

Canale Telegram di Vincenzo Lorusso ➡️http://t.me/donbassitalia
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
YOUTUBE STABILISCE UN NUOVO RECORD

Quante ore sono passate da quando vi ho linkato il video dell’amico Vincenzo Lorusso? 4 ore? A che ora ha pubblicato lui su YouTube, alle 15.00? Beh, insomma, alle 16:36 gli è arrivata questa comunicazione che vedete in didascalia.

Per altro la stessa identica che avevano spedito a me per quanto riguardava il mio sito web, che poi, in effetti, ho un po’ abbandonato (e ho fatto male, bisogna insistere).

Il messaggio qual è? Il messaggio è – guarda, noi siamo democratici (democratisti meglio dire, se avete visto la serie documentario), quindi ti permettiamo di pubblicare, vivere e respirare, però non ci sperare di passare al professionismo con sta roba. Puoi fare tutti i reportage sul posto, puoi anche andare in prima linea se vuoi, tanto non ti facciamo monetizzare una lira. Neppure come freelance ti facciamo vivere. L’unica versione ammessa, l’unica narrazione possibile è quella del mainstream, gli unici giornalisti riconosciuti, gli unici professionisti, sono e rimarranno quelli che lavorano per confermare la nostra linea. Punto.

E questa è la Matrix signori. Noi, massimo che possiamo fare è fornirvi l’alternativa – pillola blu o pillola rossa. Poi siete voi che dovete scegliere.

📣Segui ➡️ @altromondonotizie ... e tutti quelli che non seguono la corrente
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
L’AMICO JAGO

Nell’Otello di Shakespeare Jago è il finto amico, colui che riesce a mettere Otello sia contro Cassio che contro Desdemona. È un personaggio che riesce a rovesciare la realtà, trasformando la verità in falsità, l'innocenza in colpevolezza, presentandosi proprio lui, l'essenza stessa della malvagità, come un campione di bontà agli occhi del credulone Otello.

▪️Nel 2005 Europa e America sostennero la Rivoluzione Arancione a Kiev, avvalorando (forse più corretto dire suggerendo) la tesi dei brogli elettorali. Tesi non solo mai provata, ma ovviamente falsa, dato che dopo il disastroso mandato di Jushenko, poi Yanukovich vinse nuovamente.

▪️Nel 2014 l’Europa, mentre l’America preparava il colpo di Stato, sosteneva la Rivoluzione del Maidan, promettendo una facile entrata nella UE. “Cosa fate ancora con quei vecchi alleati russi? Non è meglio venire con noi? Entrerete nel giardino d’Europa e sarete ricchi e felici!” - Sarebbe bastato aspettare un altro anno e mezzo e fare nuove elezioni presidenziali, come da Costituzione. No, bisognava far saltar il banco prima.

▪️Dopo il Maidan la giunta golpista di Kiev, prima cosa, promise di abolire la lingua russa in tutto il Paese. La candida Europa non disse nulla. Anzi, incoraggiò l’idea. Evidentemente la trovava democratica.

▪️Quando iniziò l’operazione ATO – l’operazione chiamata ‘antiterrorismo’ da Kiev, come se non voler riconoscere un colpo di Stato sia definibile ‘terrorismo’, l’Europa approvò. Anzi, invece di condannare Kiev, condannò la Russia che inviò aiuti a Donetsk e Lugansk, pur senza intervenire direttamente (se senti i russi dicono tutti che fece malissimo – quello sarebbe stato il momento di intervenire). Bombardamenti sui civili mai visti, nessuno mai scandalizzato, nessuna rock star detto niente dei bambini morti, tutte le volte che i civili vittima erano filorussi (praticamente sempre, per 8 anni di seguito).

▪️I battaglioni paramilitari tipo Azov, i giornali li dipingevano come degli eroi romantici che combattono per la libertà. Proprio mentre imperversava ovunque da noi una ridicola retorica antifascista, fatta il più delle volte, dagli stessi che ai fascisti veri stringevano entusiasti la mano e magari accoglievano a Palazzo Chigi con tutti gli onori.

▪️Quando, nel dicembre del 2021, la Russia presentò la famosa proposta per le garanzie di sicurezza reciproca, l’Europa disse: “Eh no, guardate che la NATO non può negare a nessuno di entrare se lo vuole”. E anzi incoraggiò l’Ucraina, che intanto non era entrata neppure nella promessa UE, ad entrare anche nella NATO. La Russia chiedeva garanzie, l’Europa applaudì ai discorsi di Zelensky che il giorno dopo le proposte di sicurezza andò a dire che voleva entrare convinto nell’Alleanza Atlantica, voleva riprendersi la Crimea, e voleva persino la bomba atomica.

▪️Ora, siamo arrivati al Quinto atto, prossimi all'epilogo. L'amico Jago non vede l'ora che l’Ucraina compia finalmente ‘la grande controffensiva’. Andate a farvi ammazzare, dice, mandate ancora più ragazzi in pasto al cannone per riprendere territori che tanto parlano un’altra lingua. E loro, se ho capito bene, andranno proprio a sacrificarsi. Così, perché Jago continua a sussurrare all’orecchio di Otello ‘buoni consigli’ su come gestire le relazioni con Desdemona e Cassio. Il caro ‘amico’ Jago.

📣Segui ➡️@altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
❗️"Popoli d'Europa ribellatevi!". Nella terza parte dell'intervista, il giornalista ucraino Oleg Yasinsky parla della fine della libertà di stampa in Ucraina, delle persecuzioni dei giornalisti, dell'ucrainizzazione dell'Europa e della finta sinistra che sostiene il nazismo ucraino.
https://youtu.be/sCAjeVmxbEw

Segui 👉 @ClaraStatello
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Un ponte tra Italia e Russia (Tatiana)
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
🎧 ASCOLTATE L'AUDIO.

🗨️Contrastare la disinformazione russa perché potrebbe installare dubbi infondati.

È quanto ha dichiarato Mattarella al termine di un incontro con la sua omologa slovacca.

Il fatto che esista un ministero della verità e della "giusta" informazione è qualcosa di terribilmente preoccupante.

👉Chi crede e dichiara con insistenza di essere dalla parte della verità non dovrebbe avere paura e non dovrebbe censurare o combattere la cosiddetta disinformazione.

Questo è il mio pensiero, poi ditemi voi ...

Unisciti al canale: @Tatiana_Italia_Russia
URANIO ‘IMBORGHESITO’ - prima puntata

Quanto fa male l’uranio impoverito? Secondo la NATO zero, poiché è poco radioattivo. Strano però che durante l’operazione Allied Force, come vedremo in una delle puntate del documentario che vi propongo, gli americani lo armeggiavano con tanto di tute anti catastrofe nucleare, mentre ai cari alleati li lasciavano respirare quelle polveri devastanti.

Perché sì, radioattivo è poco radioattivo, ma quando i forti impatti dei proiettili lo trasformano in polveri, e queste polveri ti finiscono nei polmoni, o te le bevi attraverso le falde, quella ‘poca’ radioattività poi te la porti dentro tutta la vita e ogni particella ti spara un raggio alfa ogni due ore contro le cellule interne finché non ti prendi un tumore da qualche parte e muori.

Ma gliene frega niente a nessuno? Avete visto manifestazioni contro l’uranio impoverito? Ci sono in giro verdi che si scandalizzano? Greta è pervenuta? Va bene se la Gran Bretagna adesso lo vuole inviare alle forze armate ucraine?

Ecco perché questa serie l’ho voluta chiamare ‘Uranio Imborghesito’, giocando di parole. Perché nei confronti di questo tema stiamo dimostrando un atteggiamento molto borghese, di chi si adagia nella propria tranquilla e ordinata vita dove tutto appare più o meno sotto controllo: “A sì, fa male? Ma mica lo respiro io, che m’importa”.

📣Segui / Iscriviti / Ribellati su ➡️ @altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from UKR LEAKS_Italia
Altro che accordi di Minsk! Reznikov spiega perché ride sempre in quel modo ‘strano’ e ammette candidamente che già dal 2014 l’obiettivo era riprendersi con la forza le regioni separatiste

“Posso dirle che l'obiettivo finale dell'Ucraina in questa guerra è liberare tutti i territori temporaneamente occupati dalla Russia fino ai confini riconosciuti a livello internazionale nel 1991, compresi Crimea, Lugansk e Donetsk. Questo era il nostro obiettivo già nel 2014, questo ha detto, Oleksii Reznikov, Ministro delle Difesa ucraina, in un’intervista per un media spagnolo.

Reznikov tra le altre cose ha anche detto che l’Ucraina di fatto è già nella NATO.
“Sì, stiamo utilizzando i loro standard e le loro armi. C'è una grande interoperabilità nell'intelligence, nell'addestramento, nell'uso dell'arsenale, nella medicina di guerra... Dopo questa guerra, l'unica cosa che rimane è la decisione politica di diventare un membro de jure”, ha detto.

Riguardo al sacrificio di tanti giovani ucraini, per di fatto una guerra per procura che serve solo agli Stati Uniti, il ministro ha detto, ribaltando non poco le carte: “Abbiamo delle perdite, ovviamente, perché siamo in guerra. Ma sono criticamente inferiori a quelle russe ... Il nostro obiettivo principale è quello di salvare le vite dei nostri soldati, mentre la Russia li usa come carne da cannone. È la tattica del tritacarne. A loro non importa. Solo a Bakmut, la Russia perde 500 uomini al giorno”.

Ovviamente non sono mancati riferimenti retorici al grande amore per la libertà degli ucraini, i quali, sostiene il ministro, si sacrificherebbero volentieri per i grandi valori di cui il governo di Kiev sarebbe campione indiscusso: “Per noi, la libertà è il valore più alto e la sicurezza viene dopo. È per questo che combattiamo”.

Tra le varie cose Raznikv ha anche spiegato perché ride così tanto spesso e in quel modo ‘strano’: “sorridere mi aiuta a mantenere un sistema nervoso regolato in questi tempi difficili”.

Segui 👉 @ukr_leaks_italia
MA CI SONO O CI FANNO? Radicali Italiani durissimi contro l’Egitto per il caso Regeni, morbidissimi con l’Ucraina per il caso Rocchelli

https://ibb.co/thZ6R3j
Ma più che morbidi forse addirittura accondiscendenti. Perché se vai a Kiev (che per qualche motivo loro chiamano Kyiv) fai un incontro in p.zza Mykhajlivska con il militare ucraino Vitaly Markiv e scrivi sul tuo sito ufficiale “Sulla incredibile vicenda di mala giustizia italiana che colpi Markiv nel 2017, i Radicali hanno costruito una campagna politica di denuncia delle influenze russe sull’opinione pubblica italiana e sullo stesso sistema giudiziario, che in primo grado aveva condannato Markiv per la morte di Andrea Rocchelli sulla base di un teorema palesemente falso”, allora vuol dire che non hai neppure rispetto.
Puoi essere convinto che Markiv sia innocente a livello individuale, ma che ad uccidere il povero Andrea Rocchelli, che era lì solo con una macchina fotografica e non faceva male a nessuno (a parte quello che dimostravano le sue foto), siano state le Forze Armate ucraine, e in particolare il suo battaglione, questo è un fatto appurato.
Quindi cosa vai a stringere la mano a uno che, comunque, ha partecipato alla battaglia di Slaviansk, dove sono finite tante di quelle granate sui civili (e non le tirarono i russi perché ancora non c’erano), e non ci pensi nemmeno a chiedere “Giustizia per Rocchelli”?

Per Giulio Regeni, invece, che in Egitto ci era stato mandato da Cambridge, in una missione suicida (come al solito usato e buttato come uno straccio per scopi geopolitici dei quali probabilmente neppure era ben consapevole), cui responsabilità primaria della morte dovrebbe ricadere appunto su chi ce lo ha mandato a compiere quella missione, lì martellano con la campagna “Giustizia per Regeni” e scrivono “Non è accettabile che l’Italia continui a fare affari con l’Egitto nonostante l’omicidio di Giulio Regeni e lo sprezzante comportamento di Al Sisi nell’ostacolare le indagini”.

Due pesi e due misure persino con i morti? Entrambi italiani? Certo che ci vuole giustizia per Regeni, anzi, ce ne vorrebbe anche più di quella chiesta finora, perché oltre a chi lo ha ucciso bisognerebbe punire anche i professoroni, legati ai servizi, che ce lo hanno mandato a farsi ammazzare, ma ci vorrà giustizia anche per Andy Rocchelli, o no? Oppure con lui non importa perché fotografava i bambini del Donbass che si nascondevano negli scantinati per salvarsi dalle bombe buone, quelle ucraine?

📣Segui / Iscriviti / Ribellati su ➡️ @altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
URANIO ‘IMBORGHESITO’ - seconda puntata

Hanno ragione a dire che l’uranio impoverito non è pericoloso. Infatti è molto più che pericoloso. PERICOLOSISSIMO. Ma siccome è un prodotto di scarto delle centrali nucleari, siccome non sanno dove metterlo, siccome funziona bene per rinforzare i proiettili, siccome di norma lo sganciano gli americani, che vivono su un altro continente e non lo respirano loro…
📣Segui / Iscriviti / Ribellati su ➡️ @altromondonotizie

Segui la seconda puntata della serie documentario
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
TERRIBILE DUBBIO: e se lo facessero apposta?

Anche l’altro giorno c’è stato un tentativo di sbarco sulla riva sinistra in zona Kherson. Mi stavo giusto chiedendo – ma che senso hanno puntate di questo tipo, quando sai benissimo che l’altra riva e presidiata? Anche se fai una testa di ponte, poi cosa fai passare i carri armati sulle chiatte mobili? Basta una cannonata e si taglia la linea di rifornimenti. A cosa servono questi tentativi estemporanei delle Forze ucraine se non a perdere altri ragazzi inutilmente?

Altra domanda che mi stavo ponendo – ma questi che vanno così allo sbaraglio, sono i neonazisti infervoriti, oppure, al contrario, non sono altro che ragazzi arruolati di forza e mandati al macello mentre i nazisti veri sono quelli che nelle retrovie, controllano e magari gli sparano se tornano indietro e si rifiutano?

Proprio mente stavo riflettendo su queste domande, mi sono imbattuto in questo video che vi propongo e che ho sottotitolato così che possiate anche voi darmi un parere. Adesso la domanda che mi pongo è un’altra – ma non è che lo fanno apposta?

Già Viktor Orban si era lamentato che l’AFU aveva una preferenza particolare per gli ungheresi etnici della Transcarpazia. Aveva accusato Kiev di reclutarli in massa e mandarli con maggiore preferenza in prima linea.
La senatrice rumena Diana Shoshoake aveva addirittura paragonato Zelensky a Hitler per come viene trattata la minoranza rumena della Bucovina.

Ora sentiamo questi ragazzi del video che sostengono di dover respingere ogni giorno altri ragazzi come loro, solo che con una divisa diversa, mandati a schiantarsi per nulla contro posizioni ben difese.

Quindi il dubbio è – vuoi vedere che hanno escogitato un nuovo modo per fare pulizia etnica? Mandano le minoranze etniche e i ragazzi delle zone più russofone ancora sotto il loro controllo, a farsi massacrare dagli stessi russi, così il lavoro sporco se lo fanno fare da questi stessi.

Datemi voi un parere, io non so più cosa pensare.

📣Segui / Iscriviti / Ribellati➡️ @altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
LA GUERRA CON LA PELLE DEGLI ALTRI

Questo “APPELLO per la liberazione e per un maggiore sostegno militare all’Ucraina da parte dell’Unione europea, degli Stati membri e, in particolare, dell’Italia”, apparso sul portale di raccolta firme change. org è l’ennesima bravata di chi vuole che siano altri a lottare e sacrificarsi per i propri interessi e privilegi.

Volte difendere il capitale, il neoliberismo occidentale, gli interessi geopolitici della NATO, il padrone d’oltre oceano? E beh, ma allora cosa vi limitate a mandare armi, arruolatevi direttamente voi stessi. Perché dare queste armi in mano a ragazzi che poi dovranno usarle per uccidere o farsi ammazzare? Imbracciatele voi e andate in prima linea, così almeno nel conto delle vittime ci finiscono una volta tanto anche i mandanti veri.

Ma guardate, ce n’è per tutti – questo è un discorso che rivolgo anche a coloro che tifano per la Russia e sperano in un massacro totale degli ucraini. Certo, se vincerà la Russia, e alla fine vincerà perché l’Ucraina è solo un agnello sacrificale e possibilità concrete non se ne vedono, il sistema occidentale dovrà per forza cambiare, se non crollare del tutto. Questa sarà l’occasione per tornare ad avere una vera sovranità nazionale, a non dover più essere succubi di Bruxelles e Washington.

Tuttavia, anche in questo modo di ragionare, che onestà intellettuale c’è? Vuoi la sovranità, vuoi liberarti sul serio e festeggiare un giorno un vero 25 aprile? Allora muoviti tu stesso, esprimiti, scrivi, contesta, argomenta, condividi, vai in piazza magari anche. Non c’è bisogno di prendere manganellate, il sistema va giù da sé quando si raggiunge una massa critica. Basta aiutare i più pigri ad aprire gli occhi. Cosa aspetti, che qualcun altro ti liberi al posto tuo?

Facile stare lì a guardare altri che si massacrano e sperare che vincano quelli per i quali fai il tifo, ma che libertà è quella che non sei tu stesso a conquistarti?

📣Segui / Iscriviti / Ribellati➡️ @altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
URANIO ‘IMBORGHESITO’ - terza puntata

Lo sapete perché l’OMS insabbia tutte le indagini sull’uranio impoverito e dà ragione alla NATO quando si discute della sua pericolosità?
Perché nel 1959, su insistenza degli Stati Uniti, firmò un accordo con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, dove si stabiliva che qualora una delle due organizzazioni avesse voluto pubblicare un qualsiasi documento sulla radioattività e le sue conseguenze, avrebbe dovuto prima consultarsi con l'altra e, laddove l'altra organizzazione non fosse stata d'accordo, se ne sarebbe impedita la pubblicazione.

Secondo voi, che probabilità c’è che l’AIEA possa accettare studi negativi sull’uso di un prodotto di scarto dell’industria nucleare, quando per conservarlo si spendono fior di quattrini, mentre l’industri militare te lo compra a caro prezzo e ci pensa lei a ‘smaltirlo’?


📣Segui / Iscriviti / Ribellati su ➡️ @altromondonotizie

Segui la terza e ultima puntata della serie documentario
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
INDICE 0️⃣4️⃣2️⃣0️⃣2️⃣3️⃣

DISCLAIMER n.1 -
Come NON commentare MAI
PRINCIPI DI ANALISI 3 – Il ‘Democratismo’
DEMOCRATISMO - prima puntata
PRINCIPI DI ANALISI 4 – Lo ‘Spazio Vitale’
DEMOCRATISMO - seconda puntata
DEMOCRATISMO - terza puntata
DEMOCRATISMO - quarta puntata
PRINCIPI DI ANALISI 5 – ‘NWO’ e Mondo Unipolare
DEMOCRATISMO - quinta puntata
Ma è vera questa cosa uscita sui media che in Russia..."
Sesta puntata della serie ‘DEMOCRATISMO’ –
le Proxy
DEMOCRATISMO - sesta puntata
DISCLAIMER n.2 - Requisiti morali minimi richiesti
Reportage 'Serate Italiane in Russia' versione sottotitolata
La
mia intervista a Vasily Prozorov
I video che girano in rete e il problema delle
doppie misure
QUELLO CHE SO SULL’UCRAINA - Testimonianza diretta 2
VI PRESENTO JOHN VAROLI
PIACE GUADAGNARSI LA PAGNOTTA FACILE EH?
L’AMICO JAGO
URANIO ‘IMBORGHESITO’ - prima puntata
MA CI SONO O CI FANNO?
URANIO ‘IMBORGHESITO’ -
seconda puntata
TERRIBILE DUBBIO: e se lo facessero apposta?
LA GUERRA CON
LA PELLE DEGLI ALTRI
URANIO 'IMBORGHESITO' - terza puntata

INDICE 0️⃣3️⃣2️⃣0️⃣2️⃣3️⃣
AlTro Mondo Notizie pinned «INDICE 0️⃣4️⃣2️⃣0️⃣2️⃣3️⃣ DISCLAIMER n.1 - Come NON commentare MAI PRINCIPI DI ANALISI 3 – Il ‘Democratismo’ DEMOCRATISMO - prima puntata PRINCIPI DI ANALISI 4 – Lo ‘Spazio Vitale’ DEMOCRATISMO - seconda puntata DEMOCRATISMO - terza puntata DEMOCRATISMO…»
ASSENZA
Per tutta la prima metà del mese sarò assente per via di un lungo viaggio e impegni vari per cui difficilmente riuscirò ad aggiornare il canale. Ho quindi programmato alcuni repost di servizi da altre fonti per i giorni di assenza a partire dal 4 maggio. Si tratta di canali di amici e colleghi che lavorano con impegno ed entusiasmo al solo scopo di fornire un diverso punto di vista su ciò che accade nel mondo. Perché a buona ragione ritengono che solo un diverso punto di vista possa aiutarci a non farci trascinare dentro disastri ancora peggiori rispetto a quelli cui già stiamo andando incontro. Se avessi più tempo linkerei molto di più, perché di materiale interessante ne hanno tanto, ma sono troppo impegnato con i preparativi del viaggio. Posso tuttavia consigliarvi di dare un’occhiata voi stessi a questi canali e iscrivervi, se ancora non lo avete fatto.

📣Segui / Iscriviti / Ribellati su ➡️ @altromondonotizie
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Forwarded from Un ponte tra Italia e Russia (Tatiana)
🎥 Ricordando insieme Giulietto Chiesa. Il coraggio di dire ciò che pensiamo.

Con piacere pubblico l'intervista a Fiammetta Cucurnia, giornalista, moglie di Giulietto Chiesa.

Che insegnamento ci ha lasciato? Com'era nella vita di tutti i giorni? Fiammetta Cucurnia ha risposto a queste e ad altre domande per voi.

CONDIVIDETE IL VIDEO E COMMENTATE! SIATE NUMEROSI.

Unisciti al canale: @Tatiana_Italia_Russia

https://youtu.be/6ElWjqJieJU