Il virus della fede
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SARÀ (NORMALE) REGINELLA O MORIREMO TUTTI?
Non arriveremo a Natale. Stiamo andando a morire tutti.” Questo è solo un assaggio del brodetto (apocalittico) all’Anconetana dell' inviata tombale Sara Reginella. D’altronde la saggezza popolare ha sempre messo i sedicenti medici della mente, tra quelli più bisognosi di cure.

La sua parabola professionale ricalca quella dei polli di allevamento della sinistra radical chic. È regista, psicoterapeuta, psicologa clinica e giuridica, che da un'idea di quanto possa essere invischiata con il sistemi repressivi sanitari e giudiziari, di quanto ne sia stata complice durante la fandemia e di quanto abbia gradito il bonus psicologo. La sua collaborazione con la TV dei gerarchini di Byoblu, mette il sigillo su questa ennesima guardiana del cancello.

Ma la nuova moda sembra quella di raccattare tutti quelli che sono andati a documentare una guerra civile nel Donbass a migliaia di km (come il suo compare Giorgio Bianchi), salvo poi essere complici della tirannia sanitaria che hanno sotto il naso, causa di genocidio e devastazione, ma a loro insaputa.

Non poteva mancare un riferimento a San Michele Arcangelo, tanto per farsi amici i grulli dell’invisibile, che purtroppo sono il 90 % dei sedicenti oppositori, che vuol dire tanti documentari conferenze e libri venduti e una futura candidatura politica.

Che San Michele Arcangelo ci guidi e ci protegga dall'odio”, scrive Reginella. Auspicio assai bizzarro visto che l’angelo alato viene sempre rappresentato in posa violenta mentre schiaccia con i piedi e trafigge con la spada quello che viene rappresentato come il demonio, quadretto che non è proprio una immagine d’amore

Secondo Biden, zelante cattolico, Putin è il diavolo, mentre per Putin, zelante ortodosso il diavolo è Biden. Sono tutti e due cristiani, ma si vorrebbero scannare. Quale prova più certa dell’impostura di entrambi?

“Buona Terza Guerra Mondiale a tutti. A te e a famiglia”, conclude Reginella. Chissà se il “bonus psicologo” lo può usare anche una psicologa...
SACCHETTI ASSATANATO CONTRO L’ABORTO
“La gente crederà più a una grande bugia che a una piccola e se la ripeti abbastanza spesso, le persone prima o poi ci crederanno”

Come per “il virus” fantasma, tutto il mondo dell’invisibile fatto di dei, cristi, madonne, spiriti, demoni, energie, vibrazioni, sono solo frutto delle paure e dei desideri dell’uomo, pure proiezioni antropomorfiche che poi vengono utilizzate per controllare le masse e per l’arricchimento di pochi: questo sono in poche parole le religioni, compresa la moderna setta pseudo scientifica.

Sacchetti è un noto nazi-cristiano, che vorrebbe abbattere le finte democrazie occidentali, non per costruirne una libera da ogni padronato finanziario ed ideologico, ma per instaurare una teocrazia, una spietata dittatura confessionale cristiana che reprime, incarcera, perseguita e uccide chiunque se ne discosti.

L’uso di questi articoli tratti da finti giornali online e i suoi post ossessivi, hanno lo scopo di accostare il diritto all’aborto al satanismo e all’infanticidio, per creare una eccitazione collettiva irrazionale.

Certamente gli adepti del satanismo sono degli psicopatici, ma lo sono in maniera speculare a quelli che adorano dio, visto ciò di cui sono stati capaci nella storia e anche nel presente. Ma i satanisti hanno il diritto di dire le loro idiozie sull’aborto al pari di un Woytila che sosteneva che gli epilettici erano posseduti dal demonio.

Noi seguiamo coerentemente la linea avuta in questi quasi tre anni: il corpo di ogni individuo è inviolabile. Come nessuno può costringere una persona ad iniettarsi un siero tossico, nessuno può costringere una donna a far sviluppare un feto nel proprio corpo e poi a partorirlo con la forza.

Sia che qualcuno creda che quell’organismo primitivo abbia un’anima sia che qualcuno sostenga che sia solo un ammasso di cellule senza alcuna consapevolezza e coscienza, l’unica a decidere deve essere la donna, per quanto ciò possa essere ritenuto moralmente sbagliato o al contrario solo un male minore.
LE DONNE IN IRAN SONO DEL TUTTO LIBERE: PAROLA DI GIORGIO BIANCHI E FRANCESCA QUIBLA
- Dalla Restaurazione Islamica del 1979, le donne dall'età dei sette anni, hanno l’obbligo di indossare l'hijab, un velo che deve coprire capelli, testa e collo.

- Altri divieti validi anche per gli uomini, sono: abbigliamento con colori vivaci, vestiti attillati, jeans strappati, pantaloni corti, cappotti sotto il ginocchio, taglio capelli in stile occidentale, fraternizzazione uomo-donna (fare una passeggiata), uso del trucco.

- Nel 2005 nasce la Gasht-e Ershad, la Polizia religiosa della morale che prevede l'ARRESTO di chi viola il codice di abbigliamento e comportamento islamico.

- Nel 2014 220.000 donne senza hijab sono state arrestate e portate in stazioni di polizia e ben 9.000 incarcerate.

Nel 2014 3,6 milioni di iraniani sono stati ammoniti per il mancato rispetto del codice islamico.

- Nel 2015 sono state fermate 40.000 donne alla guida di un auto, poi sequestrata, per mancata osservanza del codice di abbigliamento islamico.

- La pattuglia della morale è formata da un furgone, agenti maschili e femminili. Le donne che trasgrediscono vengono spesso schiaffeggiate, manganellate, spinte a forza nel furgone, portate nella stazione di polizia, rieducate e l’abbigliamento non conforme distrutto.

- La pena va da 10 giorni a due mesi, multa da 50.000 a 500.000 rial, fino alla FUSTIGAZIONE.

- Per identificare i trasgressori vengono visionate le telecamere del traffico, dei caffè, di università e asili.

Da poco il Ministero per la Promozione della Virtù e la prevenzione del Vizio ha promosso la "Giornata dell'Hijab e della castità" e con un dettagliato documento, ha accentuato le norme repressive, prevedendo il CARCERE OBBLIGATORIO per chi esprime critiche online all’obbligo del hijab.

GIORGIO BIANCHI E FRANCESCA QUIBLA SONO DEI BUGIARDI CRIMINALI, SPALLEGGIATORI DI UNA DITTATURA ISLAMICA CRIMINALE.


COME SONO CRIMINALI LE DECINE DI MIGLIAIA DI SEDICENTI OPPOSITORI CHE VOGLIONO RESTAURARE UNA TEOCRAZIA CATTOLICA.
SACCHETTI: UTILE IDIOTA DELL’ISLAM
Come abbiamo documentato in questo post, in Iran l’hijab (un velo che deve coprire capelli, testa e collo), è obbligatorio a partire dai 7 anni di età. Questo è un fatto, il resto sono chiacchiere. Che la scalatrice iraniana Elnaz Rekabi abbia gareggiato a Seul senza velo per esprimere la sua contrarietà a questo obbligo, è palese.

Che poi tornata in patria, accolta come una eroina dai manifestanti, impaurita dal clamore e dalle possibili gravi conseguenze (arresto e carcere), abbia cambiato versione dicendo che si era dimenticata di mettere il velo, è comprensibile.

Ma sostenere che questa versione sia vera, può essere opera solo da chi è in malafede come Sacchetti o dagli idioti che lo seguono e che pendono dalle sue labbra.

Sacchetti ha una personalità disturbata, è un soggetto pericoloso che vorrebbe la restaurazione di una spietata dittatura teocratica cattolica in Italia e in Europa, e pur di vagheggiare questo orrore, appoggia tutti coloro che secondo lui vagamente se ne avvicinano come la setta di Q, Trump e Putin;

e, in funzione filo Russa e pro Brics, appoggia apertamente il ceffo musulmano autocrate Erdogan e una dittatura islamica criminale come quella iraniana, che tutto sommato sono vicini alle sue corde clerico-reazonarie...

Peccato che uno come lui in Turchia o in Iran verrebbe liquidato in pochi giorni. Ma è facile fare i bulletti fondamentalisti, standosene comodi a casuccia.

Che l’Iran o la Cina o l’Arabia Saudita o la Turchia, quattro tirannie criminali, stiano in qualche modo spalleggiando la Russia, non può essere motivo di soddisfazione, ma di grave preoccupazione, per l’eventuale nascita di un multipolarismo specularmente criminale a quello a cui dicono di contrapporsi.

Non è detto che il nemico del mio nemico, sia sempre mio amico.
PIÙ LEGGI SACCHETTI, PIÙ TI CONVINCI CHE L’UOMO SIA UNA SCIMMIA
Più leggiamo i post creazionisti, teocratici e fondamentalisti di Sacchetti e più ci convinciamo della plausibilità della teoria di Darwin espressa in forma molto incompleta ne ”L’origine dell’uomo”.

Infatti solo la mente di un Homo Sapiens, che non discende dalle scimmie, ma ne fa proprio parte, può arrivare a inventare teorie così rozze, fantasiose e infantili. Che ancora oggi qualcuno sostenga la teoria bislacca e fantasiosa dell’uomo creato da un certo dio, essere invisibile e onnipotente, dimostra la natura primitiva e animalesca della nostra mente, ancora dura a morire.

La teoria originale di Darwin ovviamente aveva molti punti deboli e contraddizioni, ma dal 1871 si è notevolmente affinata e arricchita: la paleontologia e l’antropologia hanno fatto grandi progressi, raccogliendo una quantità di prove più che sufficienti.

Non deve essere mai un dogma e deve essere sempre sottoposta a revisione, ma se c’è un punto fermo è proprio quello che l’uomo sia un ominide primate, almeno fino a quando qualcuno non produrrà prove e teorie altrettanto attendibili.

Di sicuro il creazionismo di Sacchetti e dei suoi tanti sodali, ha una credibilità pari allo zero. Ed è un peccato che le sue analisi impeccabili e acute sull’inesistenza della pandemia da Covid19, del virus SarcCov2 e della composizione tossica e letale dei sieri, siano trascinate nel fango e ridicolizzate da tutte le sue farneticazioni politiche Q-Anon, oscurantiste e neo imperialiste cristiane, che invece hanno un inquietante profilo totalitario.
NON ERA NATALE MA SOLSTIZIO D’INVERNO, NON ERA COVID MA SOLO INFLUENZA (1)
Il sole sorge ad est e tramonta ad ovest con un apparente movimento ad arco. Il 21/22 dicembre, durante il solstizio d'inverno (sol sistere = sole fermo), il giorno più corto dell'anno, il sole rimane così basso all’orizzonte che sembra immobile per 3-4 giorni.

Ma dal 25 dicembre quel sole che sembrava precipitare nell’oscurità, inizia ad alzarsi, "a risorgere, a rinascere con la sua luce invincibile che sconfigge le tenebre", metafore poi riprese a piene mani da molte religioni.

Questo fenomeno che oggi pochi osservano, era ben noto agli antichi da migliaia di anni che trasformarono il 25 dicembre in una data mitologica, che divenne il fulcro di molti culti pre-cristiani dalla Siria all’Egitto, dalla Mesopotamia alla Persia, dal Messico all’India, dall’Arabia e all’antica Roma.

Il 25 dicembre ricorreva la nascita del dio egiziano Horus dalla vergine Iside, del dio Mitra indo-persiano, del dio babilonese Tammuz-Yule, del Dio del Sole Huitzilopochtli e di Bacab nello Yucatan degli aztechi; di Zarathustra, di Khrisna (incarnazione miracolosa del dio Visnù nel grembo di Devaki), Dioniso, Adone, Attis e Freyr; si festeggiava anche l’Invictus Sol Elagabalus a Emesa e il Dio Sole Dusares-Helios a Petra.

Nel 274 d.c. l’imperatore Aureliano, mutuandola dal culto di Mitra, proclamò il 25 dicembre festa ufficiale dell’Impero Romano “Dies Natalis Solis Invicti” ("Giorno di Nascita del Sole Invincibile"), che così andava a chiudere la settimana dei Saturnali (17-24 dicembre), la festa più antica e sentita dai romani.

Il Natale del Sole era così radicato che quando il cristianesimo diventò la religione dell’Impero, non bastarono persecuzioni, massacri e distruzioni dei templi. La nascente Chiesa Cattolica con la menzogna e il plagio dichiarò il 25 dicembre giorno della nascita della già incerta figura di Gesù, al solo scopo di scalzare il culto del “Sol Invicto” e imporre quello cristiano.
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PAREVA NATALE ANCHE A DAFFY DUCK E A BART...
SAGHEIDIOZIE. AUTOCERTIFICATE.
Lo sapevate che Gesù era l'ultimo figlio del re Erode il Grande e Maria la sua terza moglie?

Dopo Biglino con gli Alieni ci mancavano anche questi. Non è che una epopea mitologica e leggendaria come quella di Gesù e dei suoi primi seguaci, dai contorni storici del tutto inconsistenti, si smonta inventando storie ancora più bizzarre e fantasiose.

Così non si fa che passare da menzogna a menzogna, da imbonitori a imbonitori, da ciarlatani a ciarlatani, da piazzisti a piazzisti, tutti sedicenti portatori di "Verità", termine che invece è la spia della presunzione e del settarismo di chi crede di possederla.

Che differenza c’è tra il credere alla macabra messa in scena del ciovid o a queste dissertazioni narcisistiche e farneticanti? Che quest’ultime sono ancora più ridicole.
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COME TAROCCARE UN INNO UCRAINO PRIMAVERILE AL RACCOLTO E AL BESTIAME, IN UN CANTO DI NATALE

Come per la leggenda di San Nicola americanizzata dalla pubblicità della Coca-Cola del 1931, anche questo canto - in origine primaverile, poi pasquale e infine di Capodanno, dal testo e dalle sonorità un po' inquietanti - divenne un classico natalizio ad opera dell'americano Peter Wilhousky.

La melodia è stata creata nel 1916 dal compositore ucraino Mykola Leontovych (1877-1921) e intitolata Shchedryk. Basato su una vecchia canzone popolare ucraina, il testo originale descrive la rondine che vola in una casa per annunciare l'anno abbondante che la famiglia avrà. Il titolo della canzone deriva dalla parola ucraina "shchedryi" che significa "abbondante". La rondine è un araldo dell'arrivo della primavera, forse di origini precristiane.

La melodia popolare veniva cantata in molti villaggi ucraini il 13 gennaio - alla vigilia dell'Anno nuovo secondo il calendario giuliano - di solito da ragazze adolescenti che andavano di casa in casa per celebrare il nuovo anno.

L'opera corale Shchedryk fu eseguita per la prima volta dagli studenti dell'Università di Kiev nel dicembre 1916. Quando il direttore del coro e arrangiatore americano Peter Wilhousky (1902-1978) ascoltò l'opera corale di Leontovich, gli ricordò le campane; così scrisse un nuovo testo per trasmettere quell'immagine al suo coro. Pubblicò un nuovo testo nel 1936.

Di origini ceche, Wilhousky è cresciuto cantando in cori russo- americani e fece molte traduzioni e arrangiamenti di musica slava. Il titolo da lui scelto "
Carol of the Bells" (Canto delle campanelle) era in armonia con l'antica leggenda slava secondo cui a mezzanotte la sera della nascita di Gesù tutte le campane della terra iniziarono a suonare di propria iniziativa in suo onore.

Da allora la canzone è diventata una popolare melodia natalizia soprattutto negli Stati Uniti e in Canada, dove è anche conosciuta come "Ukrainian Carol".

(testo in corsivo tradotto da qui)
Forwarded from Cronache dal virus che non c'è (Nulla Veritas)
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Merry ChristVax and crappy New Year!
(per covidioti e diversamente covidioti)
(1) SEMBRAVA UN PRESEPIO: IL FURTO CRISTIANO DEI LARI E DEI SIGILLA ETRUSCO-ROMANI
«Oppure prendi i sigillaria che ha appena menzionato: la festività e le sue figurine di creta servono a divertire i bambini che non abbiano ancora imparato a camminare, ma egli cerca di renderli una questione di doveri religiosi.» (Macrobio, Saturnalia 1.11.1. / 385-430 circa)

Per comprendere il significato originario del presepe, occorre chiarire la figura del lare (dal latino lar = focolare, derivato dall'etrusco lar = padre), profondamente radicata nella cultura etrusca e latina, diversi secoli prima della nascita del cristianesimo.

I lari (lares familiares) erano gli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano sul buon andamento della famiglia. Ogni antenato veniva rappresentato con una statuetta di terracotta, legno o cera, chiamata sigillum (da signum: segno, immagine).

Le statuette venivano collocate nella “domus” (casa patrizia) in una apposita nicchia o edicola, il larario (foto 1), e onorate in particolari occasioni con l'accensione di una fiammella (antica origine della tradizione delle odierne luminarie).

Durante la festa dei Saturnali e in prossimità del solstizio d’inverno si svolgeva la festa detta Sigillaria (20 dicembre), durante la quale i parenti si scambiavano in dono i “sigilla” (statuette) dei familiari defunti durante l'anno.

I “sigillarii”, i venditori di figurine e doni (foto 2), allestivano dei negozi temporanei in Campo Marzio e nella “porticus” delle Terme di Traiano. Giovenale racconta che queste “bancarelle” (prototipo degli odierni mercatini di Natale) erano così fitte da impedire la vista dei dipinti di Giasone e degli Argonauti nel relativo Portico (continua...)