#VelenoQB: Il presidente del parlamento #ungherese #Laszlo_Kever ha commentato il comportamento del presidente ucraino #Volodymyr_Zelensky, suggerendo che avesse evidenti "problemi mentali".
Secondo Kever, il leader di un paese minacciato può e deve chiedere aiuto, ma non in modo così duro e invadente come fa Zelensky.
"Di solito, qualcuno che ha bisogno di aiuto lo chiede educatamente, ovviamente con insistenza, ma chiede e non richiede né minaccia. Minacciano i nemici, non quelli che vogliono avere amici. Qui c'è una sorta di problema mentale personale."
🔗 Mk ru
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Secondo Kever, il leader di un paese minacciato può e deve chiedere aiuto, ma non in modo così duro e invadente come fa Zelensky.
"Di solito, qualcuno che ha bisogno di aiuto lo chiede educatamente, ovviamente con insistenza, ma chiede e non richiede né minaccia. Minacciano i nemici, non quelli che vogliono avere amici. Qui c'è una sorta di problema mentale personale."
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#VelenoQB: L' #UE dovrebbe smettere di imporre sanzioni alla #Russia e spingere invece per la fine dell'"operazione speciale" in #Ucraina e l'inizio dei negoziati, ha affermato l'alto assistente del primo ministro #ungherese Balazs Orbán.
“Alla fine, l' #Europa sarà dalla parte dei vinti in questa guerra per problemi economici. La nostra raccomandazione sarebbe di fermare il processo sanzionatorio", ha affermato a margine del vertice dei leader dell'UE, durante il quale all'Ucraina è stato concesso lo status di candidato all'UE ( citato da Reuters).
“Ora ci troviamo di fronte al fatto che più sanzioni accettiamo, peggio diventa per noi. E i russi? Sì, fa male anche a loro, ma sopravvivono. E, peggio ancora, continuano ad operare in Ucraina ", ha affermato Balazs Orban (l'agenzia ha chiarito che non è un parente del primo ministro ungherese Viktor Orban).
(Forbes)
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“Alla fine, l' #Europa sarà dalla parte dei vinti in questa guerra per problemi economici. La nostra raccomandazione sarebbe di fermare il processo sanzionatorio", ha affermato a margine del vertice dei leader dell'UE, durante il quale all'Ucraina è stato concesso lo status di candidato all'UE ( citato da Reuters).
“Ora ci troviamo di fronte al fatto che più sanzioni accettiamo, peggio diventa per noi. E i russi? Sì, fa male anche a loro, ma sopravvivono. E, peggio ancora, continuano ad operare in Ucraina ", ha affermato Balazs Orban (l'agenzia ha chiarito che non è un parente del primo ministro ungherese Viktor Orban).
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#VelenoQB: Il castello di Wewelsburg sta tremando.
Il sogno della von der Kazzen (Casato di Leia) sta per venire giù in frantumi. La riprovevole Unione e tutte le sue inqualificabili bestie saranno spazzate via a furor di popolo.
📰 Il #ministro_degli_Esteri #ungherese #Péter_Szijjártó ha affermato che a maggioranza, l' #Unione_europea ha deciso di rescindere l'accordo di facilitazione del visto con la #Federazione_russa.
“Una sufficiente maggioranza dei paesi membri si è riunita per questo, è emerso chiaramente dai discorsi di oggi. Ma la linea di fondo è che non ci sarà alcun divieto generale sui visti per i russi", ha affermato il diplomatico.
Szijjarto aveva precedentemente affermato che in una riunione dei ministri degli Esteri dei paesi dell'Unione europea, non era stato possibile concordare un divieto di rilascio di #visti #Schengen ai cittadini russi, poiché molti stati, tra cui l' #Ungheria, si erano espressi contro il divieto.
🔗 Gazeta
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Il sogno della von der Kazzen (Casato di Leia) sta per venire giù in frantumi. La riprovevole Unione e tutte le sue inqualificabili bestie saranno spazzate via a furor di popolo.
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“Una sufficiente maggioranza dei paesi membri si è riunita per questo, è emerso chiaramente dai discorsi di oggi. Ma la linea di fondo è che non ci sarà alcun divieto generale sui visti per i russi", ha affermato il diplomatico.
Szijjarto aveva precedentemente affermato che in una riunione dei ministri degli Esteri dei paesi dell'Unione europea, non era stato possibile concordare un divieto di rilascio di #visti #Schengen ai cittadini russi, poiché molti stati, tra cui l' #Ungheria, si erano espressi contro il divieto.
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