Domenica 12 gennaio nella chiesa della Vela abbiamo ricordato il Sacramento del Battesimo.
L’invito, ai bambini battezzati negli ultimi sei anni era aperto a tutti.
La breve celebrazione animata con verve dal coro dei bambini di Pidicastello Vela e incentrata sul mantenere viva la luce che è in noi ha offerto ai presenti la rappresentazione della storia delle fiammelle chiamate Amore Pace Fede Speranza, sono poi state rinnovate le promesse battesimali e distribuito un cartoncino a forma di candela: un segno ed un messaggio da portare a casa: “Insegnami ad incontrarti ogni giorno nella preghiera, perchè quando stò con Te mi sento al sicuro. Rendimi capace di portare al mio prossimo la luce della speranza.”
Ci siamo poi ritrovati tutti nella sala dell'oratorio dove abbiamo condiviso una merenda e tra un dolcetto o un salatino, un frutto o una bibita grazie al babysitteraggio del nostro parroco Don Mauro i genitori hanno potuto, in totale relax, conversare tranquillamente.
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L’invito, ai bambini battezzati negli ultimi sei anni era aperto a tutti.
La breve celebrazione animata con verve dal coro dei bambini di Pidicastello Vela e incentrata sul mantenere viva la luce che è in noi ha offerto ai presenti la rappresentazione della storia delle fiammelle chiamate Amore Pace Fede Speranza, sono poi state rinnovate le promesse battesimali e distribuito un cartoncino a forma di candela: un segno ed un messaggio da portare a casa: “Insegnami ad incontrarti ogni giorno nella preghiera, perchè quando stò con Te mi sento al sicuro. Rendimi capace di portare al mio prossimo la luce della speranza.”
Ci siamo poi ritrovati tutti nella sala dell'oratorio dove abbiamo condiviso una merenda e tra un dolcetto o un salatino, un frutto o una bibita grazie al babysitteraggio del nostro parroco Don Mauro i genitori hanno potuto, in totale relax, conversare tranquillamente.
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MediaMarta Matassoni e Fabrizio Bettini, volontari dell’Operazione Colomba, hanno incontrato i ragazzi della catechesi di Piedicastello e Vela. In questa occasione hanno parlato dell’attività della loro associazione, soprattutto del progetto in Libano, presso un campo di profughi siriani, dove entrambi sono stati per un certo periodo. Ci hanno raccontato come lavora l’Operazione Colomba, i cui volontari vanno a vivere con la gente in posti di guerra, o comunque in posti difficili e di tensione, per accendere i riflettori su quella realtà, e allo stesso tempo per proteggere, con la sola presenza, la gente che ci vive. Particolarmente in Libano, ci hanno raccontato come è fatto un campo profughi, come vivono le persone in queste tende, e come passano le loro giornate, in un clima sempre teso, senza la certezza di nulla, con l’angoscia di essere imprigionati come clandestini e rimandati in Siria. Ci hanno raccontato le difficoltà del vivere in una tenda fatta di pali e coperta da cartoni e plastica, senza acqua corrente, e senza elettricità. I ragazzi hanno seguito i discorsi di Marta e Fabrizio con molta attenzione, colpiti dalle immagini che scorrevano sul video intanto che parlavano. Hanno fatto anche molte domande sul vivere quotidiano di queste persone, sulla scuola, sui divertimenti, soprattutto dei bambini. Ci sembrava importante che i ragazzi si rendano conto che non tutti i bambini sono così fortunati da avere una casa, una scuola, l’acqua che esce dal rubinetto. Con questo incontro crediamo di aver seminato nei cuori dei nostri ragazzi un pochino di sensibilità nei confronti di realtà così difficili, che sembrano così lontane, ma non poi così tanto…
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Dal 24 al 27 marzo 2020Tutta la comunità è invitata allaGITA INTERPARROCCHIALE nei luoghi di PADRE PIO:San Giovanni Rotondo e Loreto ProgrammaISCRIZIONI:Martedì 24 marzo:Ore 6.00 Partenza da TrentoPranzo al saccoArrivo in serata a SAN GIOVANNI ROTONDO. Sistemazione in hotel: cena e pernottamentoPer le iscrizioni rivolgersi presso:– UFFICIO PARROCCHIA SOLTERI (o in sacrestia dopo le messe)– SEGRETERIA CRISTO REPer motivi organizzativi, per ritenere valida l’iscrizione è necessario versare
(entro il 16 FEBBRAIO 2020) un ACCONTO di 100 euro.QUOTA COMPLESSIVA:330 €Per stanza singola: supplemento di 25 euro A NOTTEMercoledì 25 marzo: Visita e S. Messa al SantuarioPranzo in hotelVisita a MONTE S. ANGELO e al Santuario di S. Michele ArcangeloRientro in hotel per cenaMediaGiovedì 26 marzo:Visita all’ Ospedale di Padre Pio e S. MessaVia Crucis di Padre PioPranzo in hotelPartenza per LORETO. Arrivo previsto in serata.Sistemazione in hotel: cena e pernottamentoPer ulteriori informazioni è possibile contattare:SEGRETERIA SOLTERI: 0461 821542 SEGRETERIA CRISTO RE: 0461 823325Venerdì 27 marzo:Visita e S. Messa alla Chiesa di LoretoPranzoPartenza per Trento. Rientro previsto in serataMedia
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(entro il 16 FEBBRAIO 2020) un ACCONTO di 100 euro.QUOTA COMPLESSIVA:330 €Per stanza singola: supplemento di 25 euro A NOTTEMercoledì 25 marzo: Visita e S. Messa al SantuarioPranzo in hotelVisita a MONTE S. ANGELO e al Santuario di S. Michele ArcangeloRientro in hotel per cenaMediaGiovedì 26 marzo:Visita all’ Ospedale di Padre Pio e S. MessaVia Crucis di Padre PioPranzo in hotelPartenza per LORETO. Arrivo previsto in serata.Sistemazione in hotel: cena e pernottamentoPer ulteriori informazioni è possibile contattare:SEGRETERIA SOLTERI: 0461 821542 SEGRETERIA CRISTO RE: 0461 823325Venerdì 27 marzo:Visita e S. Messa alla Chiesa di LoretoPranzoPartenza per Trento. Rientro previsto in serataMedia
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Causa situazione generale in Italia sì è deciso di posticipare la gita a Pietralcina e Loreto prevista dal 24 al 27 marzo 2020 in autunnoPer informazioni contattare le segreterie
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<a href="http://%EF%BF%BC%EF%BF%BChttps://youtu.be/68-oT-ueooc">Media Clicca l’immagine per il video Testo della lettera dell’arcivescovo Lauro alla comunità trentina: dalla paura alle opportunità ‘contagiose’ “La grave crisi sanitaria in cui è precipitato improvvisamente il nostro Paese non lascia immune il territorio trentino. La chiusura di scuole e università e i riflessi evidenti che colpiscono tutte le categorie economiche si riverberano, inevitabilmente, sull’ambito ecclesiale. Anche l’Arcidiocesi di Trento, nel pieno rispetto delle indicazioni delle Autorità sanitarie, ha deciso infatti di limitare le proprie attività alle sole s. Messe (feriali, festive e funerali), seppure con alcuni vincoli (ad esempio la rinuncia allo scambio della pace e la comunione solo nel palmo della mano), rinviando ogni appuntamento che comporti la presenza nello stesso luogo di più di 15 persone.L’emergenza stravolge ritmi e abitudini delle nostre famiglie e delle nostre comunità.Come esorcizzare la paura che contagia più della malattia? Quali proposte possono emergere, in questo tempo singolare, per trasformare il disagio evidente anche in nuove opportunità?La Chiesa trentina è pronta a fare la propria parte.Per questo, insieme ai responsabili dei settori pastorali della Curia diocesana, rivolgo all’intera comunità trentina l’appello a non arrendersi all’apparente impotenza, ma a provare piuttosto a trarne spunti innovativi, per uscire insieme – ambito civile ed ecclesiale – da questa situazione di sospensione totalmente imprevista.Il momento delle domande e l’aiuto spiritualeLa paura rischia di soffocare grandi domande esistenziali che pure emergono in contesti come quello attuale. Domande sulla vita e su noi stessi. È questo, invece, il momento di lasciar emergere tali interrogativi che, inevitabilmente, toccano anche l’ambito spirituale, innescando spesso interpretazioni fuorvianti di quanto sta accadendo. In questo momento così delicato, invito le nostre comunità parrocchiali a riscoprire anche il loro importante ruolo di ascolto e orientamento, nelle forme più opportune e rispettose delle indicazioni dell’Autorità sanitaria. Sollecito sacerdoti e religiosi a dedicare a tale scopo un tempo adeguato.La riscoperta del tempo in famiglia. Anche per la preghiera In questo momento così delicato, suggerisco di porre particolare cura alle relazioni familiari. La convivenza, per certi aspetti forzata, aiuti a riscoprire il dono di un tempo adeguato nel rapporto di coppia e tra genitori e figli. Si valorizzino tutte le occasioni di dialogo e confronto, in cui provare ad elaborare insieme quanto sta accadendo. Per le famiglie credenti l’invito è a valorizzare questo tempo come momento propizio per curare la dimensione spirituale in ambito domestico, con particolare attenzione alla preghiera con i bambini. La Chiesa di Trento si propone di offrire in queste settimane di Quaresima, oltre al tradizionale calendario diocesano, anche altri sussidi utili alla preghiera e alla riflessione, veicolati in particolare attraverso il portale web diocesano e il settimanale Vita Trentina.L’invito a tutte le comunità è di intensificare la preghiera al Padre affinché ci faccia dono del discernimento e ci aiuti a farci carico, gli uni gli altri, di questo momento di fatica. Dio guidi chi è chiamato a decisioni che investono la collettività, conceda salute e serenità a chi opera in ambito sanitario per soccorrere le persone colpite dal contagio, offra consolazione a tutti coloro che ne patiscono le conseguenze, affinché possano ritrovare benessere e insieme si riesca a superare la fase di emergenza. Comunità attente alla dimensione solidaleAffinché la drastica riduzione delle attività diocesane (ad eccezione, per ora, della celebrazione delle Ss. Messe) non affievolisca il senso di appartenenza alla vita comunitaria, invito parroci e comunità a presidiare nella maniera più opportuna l’ambito della solidarietà. La nuova emergenza sanitaria non cancella, infatti…
Vista la situazione di emergenza sanitaria si è pensato di realizzare uno streaming con la messa.si può visualizzarlo da qui
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Omelia Seconda domenica di Quaresima(Messa celebrata a porte chiuse e trasmessa in streaming)Cattedrale, 8 marzo 2020Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse in disparte.Oggi, a portarci in disparte e tenerci fisicamente lontani è l’emergenza sanitaria.Care sorelle e fratelli della nostra comunità diocesana, stiamo vivendo un’ora difficilissima, il rischio è di rimanere travolti dalla paura.Come ho scritto nel messaggio alla comunità, in questo momento ci accomuna la paura. Lo vogliamo o no ammettere, un po’ tutti, preti compresi, stiamo facendo i conti con uno stato di ansia e apprensione.C’è il rischio concreto di lasciare all’emotività, alla precipitazione il compito scegliere e decidere per noi. Inoltre, la paura, non raramente, origina diffidenza, tensione, conflittualità, disgregazione, come pure soffoca le domande sul senso del vivere, generate dagli eventi di questi giorni.Coraggio, non siamo soli.L’Eucarestia che sto celebrando senza la vostra presenza fisica avviene nella Comunione dei Santi che accomuna tutti coloro che in terra e in cielo confessano il nome di Gesù. Egli è qui con noi e vuole rassicurarci: “Non siete soli, sono con voi non abbiate timore.” Con Pietro anche noi ripetiamo: “Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”. Consegniamo a Lui la nostra paura, la nostra angoscia, il nostro affanno. Egli non tarderà a regalarci la sua pace.Mosè e Elia conversavano con Lui.L’annotazione evangelica diventa, oggi, una forte provocazione, il rimando a Mosè e Elia altro non è che l’invito a frequentare la Parola. Entriamo in essa come i discepoli nel sepolcro vuoto, apriamola con coraggio: troveremo la Luce per camminare nell’oscurità di quest’ora. La Luce è Gesù il Figlio amato che il Padre ci raccomanda di ascoltare.Mettiamoci alla sua scuola per poi scendere dal monte e affrontare le grandi difficoltà di questo momento.Il rallentamento della vita a cui andiamo incontro lasciamolo abitare dal silenzio e dall’ascolto della Parola, potremmo così frenare il rumore assordante di tante parole che rischiano solo di aumentare l’ansia e l’apprensione.Mentre vien meno – anche in un’ottica di responsabilità collettiva – la possibilità di frequentare i gesti della prossimità, come la stretta di mano, liberiamo la forza degli occhi tornando a guardarci con benevolenza e compassione, lasciandoci alle spalle tutto quell’apparato di rancori e diffidenze vicendevoli che spesso hanno guastato i nostri rapporti e le nostre relazioni.Torniamo a frequentare il perdono, energia feconda per conoscere la forza della libertà che ci libera dalla schiavitù della vendetta.Scopriamo che la vera grandezza non è stare in alto, esibire performance solitarie per affermare noi stessi, ma è vivere gli uni con gli altri offrendoci il conforto di percepirci semplicemente fratelli e sorelle.Scopriamo la forza straordinaria del servizio, mentre ammiriamo l’abnegazione meravigliosa di tanti operatori della sanità.Non lasciamo indietro chi, già provato dalla malattia e dalla povertà, in questo momento rischia di essere definitivamente abbandonato. Sono il nostro tesoro, perderli è perdere Cristo.L’Eucarestia non trasforma solo il pane e il vino ha la forza di cambiare la nostra vita, lasciamoci provocare da Gesù: “Date voi stessi da mangiare alla gente. Ognuno nel posto in cui è e con le responsabilità che ha consegni se stesso a i fratelli.+arcivescovo Lauro
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Mettiamo questi 2 documenti come spunto per la preghiera personale
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A seguito delle disposizioni dell’Arcivescovo di sabato 7 marzo, visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di data odierna, si ribadisce che tutte le chiese dell’Arcidiocesi possono restare aperte solo per la preghiera individuale, con l’avvertenza che i presenti mantengano tra loro una distanza di almeno un metro. Di conseguenza, sono sospese tutte le celebrazioni pubbliche (Ss. messe feriali e festive, battesimi, matrimoni, liturgia delle ore, via crucis, celebrazioni comunitarie delle confessioni, rosari per i defunti, adorazioni eucaristiche e qualsiasi altro tipo di convocazione).Trento, 8 marzo 2020Il vicario generale, don Marco Saiani
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Per quanto riguarda i funerali: sia in caso di sepoltura che di cremazione, è consentita esclusivamente una breve celebrazione, come da schema seguente, da svolgersi in cimitero, all’aperto, alla presenza dei soli familiari, mantenendo la distanza di almeno un metro tra i presenti ed astenendosi dalla stretta di mano per le condoglianze.Schema celebrazione:
– Saluto
– Orazione
– Proclamazione di una sola lettura
– Preghiera dei fedeli
– Padre nostro
– Ultima raccomandazione e commiato
– BenedizioneSiamo tutti invitati ad intensificare la preghiera personale al Padre, chiedendo a Dio che ci doni
l’aiuto e la forza necessari per affrontare e superare questo momento di prova.Trento, 8 marzo 2020
Il vicario generale, don Marco Saiani
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– Saluto
– Orazione
– Proclamazione di una sola lettura
– Preghiera dei fedeli
– Padre nostro
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– BenedizioneSiamo tutti invitati ad intensificare la preghiera personale al Padre, chiedendo a Dio che ci doni
l’aiuto e la forza necessari per affrontare e superare questo momento di prova.Trento, 8 marzo 2020
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Buon giorno a tutti ricordo oggi ore 18 S.Messa in streaming. Ci ricordiamo nella preghiera
liturgia della parola 11 marzo – Trento Nord
http://parrocchietrentonord.diocesitn.it/insieme-al-signore-e-con-tutti/liturgia-della-parola-11-marzo/
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