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News dal mondo finanziario e dai mercati.
I post non sono consigli di investimento.
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➡️Bilancio in generale negativo per le principali borse europee, mentre 🇮🇹Milano riesce a schivare le vendite e chiudere la seduta sulla linea di parità, in una giornata priva di grandi spunti visto l'avvicinarsi delle festività natalizie.

➡️Sempre sotto i riflettori la tematica energetica, con i prezzi del #gas ancora in calo dopo l'accordo nell'Ue per fissare un 'price cap' a quota 180 euro/Mwh.

➡️Le novità più rilevanti sono arrivate dal 🇯🇵Giappone, con la Bank of Japan che è intervenuta sulla curva dei rendimenti, come se le autorità giapponesi volessero preparare il mercato per il fatto che anche lì è terminata l'era degli aiuti di ammontare indefinito e a costo zero.

➡️Il vento di Tokyo si è abbattuto anche sull’obbligazionario, facendo impennare i tassi in Europa e negli Usa. Lo #spread tra decennale italiano e tedesco si conferma stabile a 216 punti base, ma i #rendimenti volano rispettivamente a +4,45% e 2,29%.
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🔸Una società integrata di #petrolio e #gas è un’entità commerciale che si occupa di esplorazione, produzione, raffinamento e distribuzione di petrolio e gas, a differenza delle società specializzate in un solo segmento.

🔸Le società #integrate di petrolio e gas hanno singole divisioni aziendali dedicate ai settori upstream, midstream e downstream dell’industria petrolifera e del gas, e sono coinvolte nell’intera catena del valore del business petrolifero.

🔸Essere un’azienda integrata consente un #controllo completo e una maggiore efficienza.
Prevede inoltre vari flussi di entrate e
#diversificazione.

🔸Alcune delle compagnie petrolifere e del gas più grandi e influenti al mondo sono società integrate, come #Chevron, #ExxonMobil e #BP.
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Le #borseeuropee chiudono ancora in rialzo, dando seguito alla performance positiva della prima ottava del 2023.

🇮🇹A Piazza Affari, il #FtseMib termina la sessione odierna in progresso dello 0,8% a 25.385 punti, con #TelecomItalia in evidenza a +5,6%, in scia al clima costruttivo sul fronte della rete e in attesa di sviluppi nelle prossime settimane.

Bene anche #Stm (+5,2%), #Ferrari (+3,4%) e #Saipem (+3,3%), sostenuta dall’andamento positivo del greggio (Brent +1,2% a 79,5 dollari al barile).
In calo invece #Erg (-1,6%), #Generali (-0,9%) e #Leonardo (-0,9%).

Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund sotto quota 200 punti base, con il #rendimento del decennale italiano in discesa al 4,23%.

Cambio #eurodollaro in risalita a 1,075 mentre il #gas naturale si riporta a oltre 74 euro/MWh.

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🔹Le principali piazze finanziarie #europee hanno terminato con ribassi frazionali una giornata caratterizzata da bassa volatilità.

🔸Il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti di questa settimana è destinato a diventare l'ultima tappa del braccio di ferro in corso tra il mercato, che ritiene che la Fed dovrà tagliare i tassi quest'anno, e i funzionari della Fed che insistono sul fatto che non accadrà nulla di simile", ha commentato Michael #Hewson, chief market analyst di CMC Markets.

🔹"Ci si aspettava che i commenti odierni del presidente della Fed Jay #Powell a Stoccolma potessero contenere un'espressione da falco, ma egli si è limitato a parlare del cambiamento climatico e della riluttanza della Fed a intervenire nella politica in materia, piuttosto che del clima degli investimenti.
L'assenza di commenti su questioni di politica monetaria ha contribuito a risollevare i mercati nei primi scambi, spostando così l'attenzione sui dati dell'IPC, previsti per giovedì".

🔸Obbligazionario: #spread Btp-Bund in contrazione a 190 punti base, con il rendimento del #decennale italiano al 4,2%.
Tra le valute, cambio #eurodollaro in risalita a 1,073. Fra le materie prime il #petrolio riprende leggermente quota con il Brent a 80,0 dollari mentre il #gas naturale in Europa scende nuovamente a 69,1 euro/MWh.
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Giornata positiva per le #borseeuropee e per Piazza Affari, sostenute anche dalla partenza in rialzo di Wall Street.
L’#euro ha oscillato intorno agli 1,075 dollari.

Fra le materie prime, avanza il petrolio con il #Brent a 82,6 dollari mentre il #gas naturale in Europa scende nuovamente a 66 euro/MWh.
Il report sulle scorte settimanali di #greggio negli Usa ha evidenziato un forte incremento delle riserve.

Sull’obbligazionario, #spread Btp-Bund in forte contrazione a 182 punti base, sui minimi da circa 9 mesi, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%, dopo che Bloomberg ha riferito che il cancelliere Olaf Scholz chiederà all’Unione europea di creare nuovi strumenti di finanziamento congiunti per rispondere ai sussidi green varati da Biden negli Stati Uniti.

L'attenzione degli investitori resta rivolta all'#inflazione 🇺🇸Usa (il dato di dicembre sara' pubblicato domani) e alle mosse delle banche centrali. Per ora, la #Bce non ha anticipato cambi di rotta e la Federal Reserve appare determinata a proseguire sulla via di una strategia aggressiva sui tassi, anche se questo dovesse implicare decisioni difficili e impopolari da un punto di vista politico.

Il membro della banca centrale statunitense Michelle #Bowman ha ribadito che resta molto lavoro da fare per frenare l’inflazione, ritenendo necessario un ulteriore inasprimento.
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#Metalli
Gli operatori sono in modalità "risk-on" sui metalli industriali, i quali beneficiano di un periodo favorevole.
Con il dollaro in calo e le aspettative di politiche monetarie meno dannose per l'attività e la riapertura della Cina, il #rame ha superato i 9.000 dollari per tonnellata metrica a Londra.
La stessa dinamica si è avuta per i metalli preziosi, tra cui l'#oro, che trae vantaggio dell'allentamento dei rendimenti obbligazionari. L'oncia d'oro viene scambiata a circa 1.900 dollari.

#Energia
Dopo un inizio anno negativo, questa settimana è stata caratterizzata da un #rimbalzo dei mercati petroliferi.
La debolezza del biglietto verde e il ritorno della propensione per gli asset rischiosi hanno permesso al petrolio di riprendersi fortemente.
Lo dimostrano le risalite di circa il 7% del #Brent e del #WTI, rispettivamente a 84,60 e 79 dollari al barile. In Europa, il prezzo del #gas naturale continua a scendere, con il TTF olandese che oscilla intorno ai 65 euro/MWh.
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Cosa significa TTF?

#TTF è l'acronimo di Title Transfer Facility,  il mercato all'ingrosso del #gas naturale tra i più grandi e liquidi dell'Europa continentale; con sede nei Paesi Bassi, il TTF rappresenta il principale riferimento sui prezzi del gas per l'Europa e l'Italia.

Attraverso questa piattaforma avviene la #compravendita del gas tra i più grandi operatori e trader di settore, produttori e fornitori, che rispettivamente vendono e acquistano il gas metano.

I fornitori del mercato italiano acquistano il gas naturale per poi rivenderlo ai loro clienti finali: aziende e utenti domestici. Il prezzo di acquisto, strettamente connesso all'indice TTF, è la base di partenza a cui si aggiunge in seguito il guadagno del fornitore.

La sede del TTF è situata in #Olanda, uno snodo centrale per il mercato europeo e strategico che consente il trasferimento del gas tra i Paesi più grandi come Francia, Germania, Norvegia, Italia e Gran Bretagna. L'indice quindi è spesso chiamato "Dutch TTF gas price"
La più spettacolare presa per il culo della storia, in nome del libero mercato!

#Gas #NG
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Le #borseeuropee si muovono con cautela in vista del meeting della #BCE la prossima settimana e dell'ormai scontato aumento dei tassi di interesse di 50 punti.

L'#Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,05%.
Sull’obbligazionario, lo #spread Btp-Bund si amplia a 184 punti base, con il #rendimento del decennale italiano in aumento al 4,08%.
Il petrolio perde quota con il #Brent in calo a 86,8 dollari al barile.

Recupera nel finale, dopo i cali precedenti, il #gas naturale, che comunque si riavvicina alla soglia dei 50 euro al megawattora, ai minimi da dicembre 2021 (+2% a 55,95 euro i contratti febbraio scambiati ad Amsterdam).

Sul mercato valutario, #Fiber (EurUsd) in area 1,086 mentre il #Ninja (dollaro/yen) è a 129,90.
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Chiusura contrastata per le Borse europee, che sono rimaste ingessate per tutta la giornata nell'attesa delle decisioni della Fed sui tassi di interesse.

Sul mercato valutario, l'#euro è in rialzo a 1,091 dollari (da 1,085 alla vigilia).
E' invece stabile sullo #yen a 141,16, mentre il ninja è pari a 129,28.

Volatile il prezzo del #gas: debole in mattinata, sale del 2,35% a 58,7 euro al Mwh.

Movimento opposto per il petrolio, che ha invertito la rotta nel pomeriggio: il #Wti di marzo è scambiato sui 78,28 dollari al barile, in calo dello 0,79%.

Intanto oggi è stato annunciato che l'#Opec+ ha confermato gli attuali livelli di produzione, decisi nel novembre scorso. Inoltre è emerso che negli States le scorte di petrolio sono inaspettatamente aumentate, registrando un rialzo di 4,14 milioni di barili a 452,688 milioni di unità.

Lo #spread Btp-Bund ha chiuso a 187,5 punti, con il rendimento dei #Btp a dieci anni che si è attestato al 4,17% (da 4,12%).

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Le #borseeuropee rimbalzano, con 🇮🇹Piazza Affari in testa trainata soprattutto dal settore bancario.

Gli acquisti si sono concentrati su #Finecobank (+7,12%), Banco #Bpm (+5,45%), #UniCredit (+4,37%), #BancaMediolanum (+2,68%), #Bper (+2,21%) e #IntesaSanpaolo (+2,33%).

🇺🇸#WallStreet registra perdite, ancora influenzata dalla contrazione dell'economia degli Stati Uniti annunciata da #Fitch. L'atmosfera è stata ulteriormente incrinata dal taglio del rating di dieci banche statunitensi di medio-piccole dimensioni da parte di Moody's, oltre alla messa sotto osservazione di alcune banche di maggiori dimensioni.
La fiducia nell'intero settore rimane incerta.
In calo anche i tecnologici.

🔹Tra gli eventi più significativi di oggi, emerge l'aumento drastico del prezzo del #gas in Europa. 
Il CEO di Eon, Leonhard Birnbaum, ha dichiarato in un'intervista a Bloomberg Tv che "la crisi non è ancora terminata".
Altre fonti indicano che le preoccupazioni riguardo alla fornitura di gas naturale liquefatto (Gnl) sono aumentate a seguito degli annunci di scioperi da parte dei lavoratori di alcune strutture in Australia. Questo potrebbe avere impatti sulle esportazioni e contribuire a irrigidire il mercato globale del gas naturale.


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