Hockey Ticinese Canale Telegram. Uniti per la passione per l'Hockey Club Lugano e l'HC Ambrì Piotta [Ticino / HCL / HCAP]
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Fan ticinesi dell' Hockey Club Lugano e HC Ambrì Piotta. Un progetto di @ticinosthetics HockeyFreaks su TG prossimamente Discord http://pixly.link/dHFT e http://pixly.link/dHF Ricardo http://pixly.link/rHF TelegramFreaksItalia http://pixly.link/dTFI
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<b>I nuovi volti della NLA 2022/23: lo svedese Joakim Nordström</b> Contenuto:<a href="https://i0.wp.com/heshootshescoores.com/wp-content/uploads/2021/08/davos.png?resize=133%2C100">Media JOAKIM NORDSTRÖMEtà: 30
Posizione: C/LW
Altezza: 188 cm
Peso: 93 kg
Shoots: leftProvenienza: CSKA Mosca (KHL)
Draft: 2010, round 3, 90esima scelta, Chicago Blackhawks
Contratto: due anni
Nazionalità: <a href="https://s.w.org/images/core/emoji/2.4/svg/1f1f8-1f1ee.svg">Media<a href="https://s.w.org/images/core/emoji/13.1.0/72x72/1f1f8-1f1ea.png">🇸🇪Quasi un coltellino svizzeroUltimo arrivo tra gli stranieri del Davos, lo svedese Joakim Nordström è un attaccante molto versatile che può essere utilizzato sia al centro che all’ala, e sul ghiaccio porta un efficace gioco two-way supportato da una buona presenza fisica.Il DS Jan Alston aveva commentato il suo arrivo dichiarandosi molto entusiasta anche per il bagaglio d’esperienza che lo svedese potrà portare in squadra. Il 30enne ha infatti esperienze anche in Nordamerica e KHL, e promette di assicurare tanta leadership nello spogliatoio grigionese. Coach Christian Wohlwend potrà inoltre avvalersi della sua polivalenza, costruendo il lineup con l’opportunità di impiegarlo con efficacia sia nel mezzo che all’ala.Nordström arriverà a Davos con un contratto biennale che lo vedrà giocare in Svizzera gli anni migliori della sua carriera, e con alle spalle tanti successi praticamente su ogni palcoscenico. Nel suo palmares c’è infatti la Stanley Cup vinta nel 2015 con i Chicago Blackhawks – pur con sole tre partite disputate in quei playoff -, l’oro mondiale con la Svezia nel 2017, e le medaglie d’oro e d’argento rispettivamente ai Mondiali U20 e U18.La coscienza è più importante della Gagarin CupNel comunicato stampa che il Davos aveva divulgato ad inizio giugno per annunciare l’arrivo di Joakim Nordström si leggeva che il giocatore <em>“ha vinto la Gagarin Cup qualche settimana fa”</em>, ma questo non è corretto.Lo svedese non ha infatti completato i playoff con il CSKA Mosca, ed ha lasciato ufficialmente la squadra il 4 marzo (assieme a <a href="https://www.eliteprospects.com/player/39022/lucas-wallmark">Lucas Wallmark, ora agli ZSC Lions), una decina di giorni più tardi rispetto all’invasione russa dell’Ucraina. Nordström aveva infatti spiegato che le azioni intraprese dalla Russia erano per lui indifendibili, e come persona non era per lui moralmente possibile continuare a giocare in KHL.Nel suo palmares manca dunque la Gagarin Cup, che avrebbe potuto conquistare dopo aver ottenuto in regular season un bottino di 14 punti (tre gol) in 27 partite. Le highlights della passata stagione rimangono per lui la partecipazione ad Olimpiadi e Mondiali, mentre la prospettiva di vincere la superlega russa è passata in secondo piano di fronte al dramma del conflitto ucraino.Percorso internazionale, connazionali già conosciutiNato a Stoccolma in un clima che respira hockey – anche i fratelli <a href="https://www.eliteprospects.com/player.php?player=23765">Jimmy e <a href="https://www.eliteprospects.com/player.php?player=39874">Dennis sono giocatori, ma di un livello più modesto – Nordström cresce nel settore giovanile dell’AIK, dove brucia le tappe e all’età di 17 anni milita già nella formazione U20 (15 punti in 28 partite). Le sue prestazioni catturano l’attenzione dei Chicago Blackhawks, che nel 2010 lo draftano al terzo turno e lo lasciano poi in Svezia per le successive tre stagioni.Il vero salto in Nordamerica avviene nel 2013, e per i successivi due anni alterna un buon impatto in AHL con i Rockford IceHogs (49 punti in 81 incontri) ad una presenza nei Chicago Blackhawks meno frequente e lontano dai tabellini (6 punti in 51 match). Al termine del suo accordo entry-level il contratto viene rinnovato nel settembre 2015, ma solamente nove giorni più tardi viene scambiato ai Carolina Hurricanes.A Raleigh trova maggiore continuità e dal 2016 al 2021 milita in NHL senza venir mai relegato nelle minors. La sua miglior stagione la vive nell’annata 2015/16, quando…
<b>A colloquio con l’iconico portiere finlandese Markus Ketterer: “Qui c’è un effetto domino”</b> Contenuto:Fine anni ’80, primi anni ’90: per i ragazzini ticinesi di quei tempi la NHL era un mondo lontanissimo. Internet non esisteva, in televisione non c’erano praticamente immagini disponibili. Il massimo della vita era acquistare TOP Hockey, mensile italiano di hockey che dedicava l’ultima pagina appunto alla NHL, oppure consultare i risultati al Teletext al mattino prima di andare a scuola.Di conseguenza quando si giocava a hockey in cortile o su qualche ghiaccio invernale domestico chi andava in porta non faceva l’Andy Moog o l’Ed Belfour di turno, ed essere uno dei nostri, stile un <a href="https://www.eliteprospects.com/player/40959/brian-daccord">Brian Daccord o un <a href="https://www.eliteprospects.com/player/273516/thierry-andrey">Thierry Andrey era troppo scontato e poco originale. Come ultima possibilità <em>sexy</em> rimaneva dunque solo quella di impersonare uno dei grandi portieri europei che si potevano ammirare ai Mondiali o alla Coppa Spengler.I nomi più in voga dell’epoca? I cechi <a href="https://www.eliteprospects.com/player/42491/petr-briza">Petr Briza e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/8665/dominik-hasek">Dominik Hasek, gli svedesi <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1884/peter-lindmark">Peter Lindmark e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1468/tommy-soderstrom">Tommy Söderström, il compianto sovietico <a href="https://www.eliteprospects.com/player/42232/yevgeni-belosheykin">Belosheikin (chissà perchè Netflix non ha ancora creato una serie sulla sua tragica e travagliata vita), i suoi connazionali <a href="https://www.eliteprospects.com/player/31354/mikhail-shtalenkov">Mikhail Shtalenkov e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/23541/arturs-irbe">Arturs Irbe oppure i finlandesi <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1667/sakari-lindfors">Sakari Lindfors, <a href="https://www.eliteprospects.com/player/19601/jukka-tammi">Jukka Tammi e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1675/markus-ketterer">Markus Ketterer.<a href="https://i0.wp.com/heshootshescoores.com/wp-content/uploads/2022/08/DHzY3qjUMAAiPgl.jpg">Media</a>TwitterProprio con quest’ultimo abbiamo avuto il piacere e l’onore di fare una chiacchierata. Il suo palmarès parla da solo: sei partecipazioni ai Mondiali (premiato come miglior portiere nel 1991 e inserito nell’All-Star Team nel 1992, quando la Finlandia ottenne la sua prima medaglia mondiale della storia!), una partecipazione alle Olimpiadi, 4 titoli finlandesi (3 con il TPS Turku, 1 con lo Jokerit Helsinki), un titolo svedese con il Färjestad, ed una medaglia d’oro ai Mondiali U20 nel 1987 (la prima per la Finlandia).Inoltre, a coronamento di una grande carriera, <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1675/markus-ketterer">Ketterer è stato eletto nella Hall of Fame dell’hockey finlandese. Insomma una vera icona, la persona adatta per parlare dei portieri finlandesi che hanno “invaso” il nostro campionato, anche perché il classe 1967 negli ultimi 10 anni ha allenato i portieri dello Jokerit Helsinki.Markus Ketterer, qual è il segreto dietro a questa lunga tradizione di grandi portieri finlandesi?
“Penso che l’ingrediente principale sia la formazione. Da noi esistono gli allenatori dei portieri già dall’inizio degli anni ’90, si è cominciato dunque prestissimo a coltivare in questo ambito. Tanti estremi difensori una volta terminata la carriera intraprendevano questa strada. Inoltre la Federazione ha sempre fornito grandi aiuti e sostegni, non solo ai massimi livelli, ma anche nei settori giovanili. Pur essendo una piccola nazione abbiamo sempre sfornato ottimi portieri, da ciò è nato una specie di effetto domino. Tanti bambini al fine di imitare i propri idoli decidono di andare in porta, e dunque il bacino di potenziali talenti aumenta”.Il finlandese viene spesso visto come una persona calma, cool, che non mostra emozioni… Forse questo aspetto del vostro carattere aiuta…
<b>A colloquio con l’iconico portiere finlandese Markus Ketterer: “Qui c’è un effetto domino”</b> Contenuto:Fine anni ’80, primi anni ’90: per i ragazzini ticinesi di quei tempi la NHL era un mondo lontanissimo. Internet non esisteva, in televisione non c’erano praticamente immagini disponibili. Il massimo della vita era acquistare TOP Hockey, mensile italiano di hockey che dedicava l’ultima pagina appunto alla NHL, oppure consultare i risultati al Teletext al mattino prima di andare a scuola.Di conseguenza quando si giocava a hockey in cortile o su qualche ghiaccio invernale domestico chi andava in porta non faceva l’Andy Moog o l’Ed Belfour di turno, ed essere uno dei nostri, stile un <a href="https://www.eliteprospects.com/player/40959/brian-daccord">Brian Daccord o un <a href="https://www.eliteprospects.com/player/273516/thierry-andrey">Thierry Andrey era troppo scontato e poco originale. Come ultima possibilità <em>sexy</em> rimaneva dunque solo quella di impersonare uno dei grandi portieri europei che si potevano ammirare ai Mondiali o alla Coppa Spengler.I nomi più in voga dell’epoca? I cechi <a href="https://www.eliteprospects.com/player/42491/petr-briza">Petr Briza e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/8665/dominik-hasek">Dominik Hasek, gli svedesi <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1884/peter-lindmark">Peter Lindmark e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1468/tommy-soderstrom">Tommy Söderström, il compianto sovietico <a href="https://www.eliteprospects.com/player/42232/yevgeni-belosheykin">Belosheikin (chissà perchè Netflix non ha ancora creato una serie sulla sua tragica e travagliata vita), i suoi connazionali <a href="https://www.eliteprospects.com/player/31354/mikhail-shtalenkov">Mikhail Shtalenkov e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/23541/arturs-irbe">Arturs Irbe oppure i finlandesi <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1667/sakari-lindfors">Sakari Lindfors, <a href="https://www.eliteprospects.com/player/19601/jukka-tammi">Jukka Tammi e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1675/markus-ketterer">Markus Ketterer.<a href="https://i0.wp.com/heshootshescoores.com/wp-content/uploads/2022/08/DHzY3qjUMAAiPgl.jpg">Media</a>TwitterProprio con quest’ultimo abbiamo avuto il piacere e l’onore di fare una chiacchierata. Il suo palmarès parla da solo: sei partecipazioni ai Mondiali (premiato come miglior portiere nel 1991 e inserito nell’All-Star Team nel 1992, quando la Finlandia ottenne la sua prima medaglia mondiale della storia!), una partecipazione alle Olimpiadi, 4 titoli finlandesi (3 con il TPS Turku, 1 con lo Jokerit Helsinki), un titolo svedese con il Färjestad, ed una medaglia d’oro ai Mondiali U20 nel 1987 (la prima per la Finlandia).Inoltre, a coronamento di una grande carriera, <a href="https://www.eliteprospects.com/player/1675/markus-ketterer">Ketterer è stato eletto nella Hall of Fame dell’hockey finlandese. Insomma una vera icona, la persona adatta per parlare dei portieri finlandesi che hanno “invaso” il nostro campionato, anche perché il classe 1967 negli ultimi 10 anni ha allenato i portieri dello Jokerit Helsinki.Markus Ketterer, qual è il segreto dietro a questa lunga tradizione di grandi portieri finlandesi?
“Penso che l’ingrediente principale sia la formazione. Da noi esistono gli allenatori dei portieri già dall’inizio degli anni ’90, si è cominciato dunque prestissimo a coltivare in questo ambito. Tanti estremi difensori una volta terminata la carriera intraprendevano questa strada. Inoltre la Federazione ha sempre fornito grandi aiuti e sostegni, non solo ai massimi livelli, ma anche nei settori giovanili. Pur essendo una piccola nazione abbiamo sempre sfornato ottimi portieri, da ciò è nato una specie di effetto domino. Tanti bambini al fine di imitare i propri idoli decidono di andare in porta, e dunque il bacino di potenziali talenti aumenta”.Il finlandese viene spesso visto come una persona calma, cool, che non mostra emozioni… Forse questo aspetto del vostro carattere aiuta…
<b>Riparte l’Ambrì di Cereda: “Al centro una solida struttura che farà bene a tutta la squadra”</b> Contenuto:<a href="https://i0.wp.com/live.staticflickr.com/65535/52271511401_480cebafee_h.jpg">MediaAMBRÌ – L’avvicinamento alla nuova stagione è entrato ufficialmente nel vivo, e per l’Ambrì Piotta questo significa iniziare una fase fondamentale della preparazione forte dell’energia dei tanti nuovi arrivi, tutti sul ghiaccio per l’allenamento di lunedì.Un occhio di riguardo lo hanno avuto gli stranieri, con <a href="https://www.eliteprospects.com/player/199564/michael-spacek">Spacek e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/157524/filip-chlapik">Chlapik già uniti nei vari esercizi della mattinata in un terzetto completato da Pestoni, mentre assieme a <a href="https://www.eliteprospects.com/player/20724/nick-shore">Shore si è visto sul ghiaccio anche <a href="https://www.eliteprospects.com/player/133420/dominic-zwerger">Zwerger, il cui status rimane incerto per i postumi della commozione cerebrale rimediata con l’Austria prima del Mondiale.<em>“In questo periodo dell’anno c’è sempre tanta voglia di scoprire e conoscere i nuovi giocatori, e capire i punti di forza e quelli deboli che abbiamo”</em>, ci ha spiegato coach Luca Cereda. <em>“Abbiamo cambiato tanto, e quando si creano nuove dinamiche ci sono nuove cose da scoprire e valorizzare. Da parte dello staff c’è inoltre il compito di far capire le nostre esigenze ed i valori del club, dunque ci aspetta un agosto intenso e con la voglia di farci trovare pronti tra un mese”.</em><a href="https://i0.wp.com/live.staticflickr.com/65535/52271532808_165796bb18_h.jpg">Media</a>Sul ghiaccio c’era anche Dominic Zwerger, come sta?
“Le sue condizioni sono le stesse di un mese fa. È veramente difficile dare dei tempi di recupero, viviamo alla giornata ed è difficile pianificare qualcosa con lui. È positivo che si stia allenando seguendo il suo programma di recupero, ma prendiamo giorno per giorno. Difficile dire quando potrà fare tutto, ma è importante abbia iniziato a pattinare e speriamo che stiamo andando nella giusta direzione. È difficile avere delle certezze”.Quest’anno potete svolgere tutta la preparazione nella vostra pista, una prima praticamente assoluta per l’Ambrì…
“È comodo poter essere nella propria pista, si ha tutto il materiale a disposizione. C’è però un lato negativo se si pensa che il campo d’allenamento dura sei settimane, e negli scorsi anni quando ci spostavamo da Biasca ad Ambrì il momento era percepito come l’inizio imminente del campionato. Cercheremo di creare una dinamica del genere partecipando al torneo di Bolzano, ma comunque avere una struttura come la nostra a disposizione è molto positivo. Abbiamo già potuto pattinare durante l’estate, e questo ci aiuta”.Vi hanno lasciato gli ultimi due capitani, Fora e Bianchi. Durante agosto ci sarà anche un occhio per vedere chi porterà questo tipo di leadership…
“Onestamente al ruolo di capitano non ci abbiamo ancora pensato, ma come negli scorsi anni osserveremo le dinamiche durante il mese di agosto, poi automaticamente qualcuno si ergerà a leader. Siamo con la mente aperta in questo senso, poi a ridosso del campionato prenderemo una decisione. Nelle prime amichevoli distribuiremo questo ruolo a turno. Solitamente si tratta di una scelta fatta a livello societario. La questione viene discussa tra staff sportivo e dirigenza, proponendo alcune possibilità e poi assieme viene determinato il capitano per la stagione”.<a href="https://i0.wp.com/live.staticflickr.com/65535/52271512181_e507d47bde_h.jpg">Media</a>Con l’ultimo arrivato Shore avete una solidità al centro che praticamente mai hai potuto avere da allenatore. Un cambiamento importante…
“Esatto. I centri ed i difensori sono gli elementi che ti danno solidità, ed infatti cercavamo un giocatore che potesse completare il nostro pacchetto. Sicuramente l’arrivo di Shore è molto importante, è bravo agli ingaggi ed in zona difensiva, e con un potenziale offensivo da scoprire. Questa solidità al centro è qualcosa…
<b>Riparte l’Ambrì di Cereda: “Al centro una solida struttura che farà bene a tutta la squadra”</b> Contenuto:<a href="https://i0.wp.com/live.staticflickr.com/65535/52271511401_480cebafee_h.jpg">MediaAMBRÌ – L’avvicinamento alla nuova stagione è entrato ufficialmente nel vivo, e per l’Ambrì Piotta questo significa iniziare una fase fondamentale della preparazione forte dell’energia dei tanti nuovi arrivi, tutti sul ghiaccio per l’allenamento di lunedì.Un occhio di riguardo lo hanno avuto gli stranieri, con <a href="https://www.eliteprospects.com/player/199564/michael-spacek">Spacek e <a href="https://www.eliteprospects.com/player/157524/filip-chlapik">Chlapik già uniti nei vari esercizi della mattinata in un terzetto completato da Pestoni, mentre assieme a <a href="https://www.eliteprospects.com/player/20724/nick-shore">Shore si è visto sul ghiaccio anche <a href="https://www.eliteprospects.com/player/133420/dominic-zwerger">Zwerger, il cui status rimane incerto per i postumi della commozione cerebrale rimediata con l’Austria prima del Mondiale.<em>“In questo periodo dell’anno c’è sempre tanta voglia di scoprire e conoscere i nuovi giocatori, e capire i punti di forza e quelli deboli che abbiamo”</em>, ci ha spiegato coach Luca Cereda. <em>“Abbiamo cambiato tanto, e quando si creano nuove dinamiche ci sono nuove cose da scoprire e valorizzare. Da parte dello staff c’è inoltre il compito di far capire le nostre esigenze ed i valori del club, dunque ci aspetta un agosto intenso e con la voglia di farci trovare pronti tra un mese”.</em><a href="https://i0.wp.com/live.staticflickr.com/65535/52271532808_165796bb18_h.jpg">Media</a>Sul ghiaccio c’era anche Dominic Zwerger, come sta?
“Le sue condizioni sono le stesse di un mese fa. È veramente difficile dare dei tempi di recupero, viviamo alla giornata ed è difficile pianificare qualcosa con lui. È positivo che si stia allenando seguendo il suo programma di recupero, ma prendiamo giorno per giorno. Difficile dire quando potrà fare tutto, ma è importante abbia iniziato a pattinare e speriamo che stiamo andando nella giusta direzione. È difficile avere delle certezze”.Quest’anno potete svolgere tutta la preparazione nella vostra pista, una prima praticamente assoluta per l’Ambrì…
“È comodo poter essere nella propria pista, si ha tutto il materiale a disposizione. C’è però un lato negativo se si pensa che il campo d’allenamento dura sei settimane, e negli scorsi anni quando ci spostavamo da Biasca ad Ambrì il momento era percepito come l’inizio imminente del campionato. Cercheremo di creare una dinamica del genere partecipando al torneo di Bolzano, ma comunque avere una struttura come la nostra a disposizione è molto positivo. Abbiamo già potuto pattinare durante l’estate, e questo ci aiuta”.Vi hanno lasciato gli ultimi due capitani, Fora e Bianchi. Durante agosto ci sarà anche un occhio per vedere chi porterà questo tipo di leadership…
“Onestamente al ruolo di capitano non ci abbiamo ancora pensato, ma come negli scorsi anni osserveremo le dinamiche durante il mese di agosto, poi automaticamente qualcuno si ergerà a leader. Siamo con la mente aperta in questo senso, poi a ridosso del campionato prenderemo una decisione. Nelle prime amichevoli distribuiremo questo ruolo a turno. Solitamente si tratta di una scelta fatta a livello societario. La questione viene discussa tra staff sportivo e dirigenza, proponendo alcune possibilità e poi assieme viene determinato il capitano per la stagione”.<a href="https://i0.wp.com/live.staticflickr.com/65535/52271512181_e507d47bde_h.jpg">Media</a>Con l’ultimo arrivato Shore avete una solidità al centro che praticamente mai hai potuto avere da allenatore. Un cambiamento importante…
“Esatto. I centri ed i difensori sono gli elementi che ti danno solidità, ed infatti cercavamo un giocatore che potesse completare il nostro pacchetto. Sicuramente l’arrivo di Shore è molto importante, è bravo agli ingaggi ed in zona difensiva, e con un potenziale offensivo da scoprire. Questa solidità al centro è qualcosa…
Il Rapperswil prolunga sino al 2024 il contratto dell’attaccante ceco Roman Cervenka Contenuto:
RAPPERSWIL – Il Rapperswil ha annunciato di aver prolungato per un’ulteriore stagione il contratto dell’attaccante ceco Roman Cervenka, recentemente premiato come MVP del passato campionato.
Il 36enne resterà dunque ai Lakers sino al termine della stagione 2023/24, dopo aver ottenuto nell’ultima annata un bottino di 64 punti (20 gol) in 52 partite. Cervenka aveva inoltre partecipato con la Cechia alle Olimpiadi (5 punti in 4 partite) e al Mondiale (17 punti in 10 incontri), vincendo a Tampere la medaglia di bronzo.
Sorgente: https://heshootshescoores.com/il-rapperswil-prolunga-sino-al-2024-il-contratto-dellattaccante-ceco-roman-cervenka/ Autore: Redazione Data: August 08, 2022 at 04:08PM HockeyFreaks Ticino. Un progetto di @ticinosthetics
Il Rapperswil prolunga sino al 2024 il contratto dell’attaccante ceco Roman Cervenka Contenuto:
RAPPERSWIL – Il Rapperswil ha annunciato di aver prolungato per un’ulteriore stagione il contratto dell’attaccante ceco Roman Cervenka, recentemente premiato come MVP del passato campionato.
Il 36enne resterà dunque ai Lakers sino al termine della stagione 2023/24, dopo aver ottenuto nell’ultima annata un bottino di 64 punti (20 gol) in 52 partite. Cervenka aveva inoltre partecipato con la Cechia alle Olimpiadi (5 punti in 4 partite) e al Mondiale (17 punti in 10 incontri), vincendo a Tampere la medaglia di bronzo.
Sorgente: https://heshootshescoores.com/il-rapperswil-prolunga-sino-al-2024-il-contratto-dellattaccante-ceco-roman-cervenka/ Autore: Redazione Data: August 08, 2022 at 04:08PM HockeyFreaks Ticino. Un progetto di @ticinosthetics
Krejci torna ufficialmente ai Boston Bruins, rinnovo di una stagione per Bergeron Contenuto:
Media
BOSTON – Pomeriggio importante per i Boston Bruins, che hanno annunciato la firma di due loro veterani che torneranno a posizionarsi al centro della formazione allenata da Jim Montgomery.
Il veterano Patrice Bergeron ha infatti messo la firma su un contratto valido per la prossima stagione, che prevede un salario base di 2.5 milioni ed altrettanti in bonus (che scatterà dopo dieci match disputati).
Al contempo i Bruins hanno ufficializzato il ritorno di David Krejci, che si è accordato per un anno ad un milione di dollari. Nella passata stagione aveva militato in Cechia con l’Olomouc, ottenendo 46 punti in 51 partite.
Sorgente: https://heshootshescoores.com/krejci-torna-ufficialmente-ai-boston-bruins-rinnovo-di-una-stagione-per-bergeron/ Autore: Redazione Data: August 08, 2022 at 05:40PM HockeyFreaks Ticino. Un progetto di @ticinosthetics
Krejci torna ufficialmente ai Boston Bruins, rinnovo di una stagione per Bergeron Contenuto:
Media
BOSTON – Pomeriggio importante per i Boston Bruins, che hanno annunciato la firma di due loro veterani che torneranno a posizionarsi al centro della formazione allenata da Jim Montgomery.
Il veterano Patrice Bergeron ha infatti messo la firma su un contratto valido per la prossima stagione, che prevede un salario base di 2.5 milioni ed altrettanti in bonus (che scatterà dopo dieci match disputati).
Al contempo i Bruins hanno ufficializzato il ritorno di David Krejci, che si è accordato per un anno ad un milione di dollari. Nella passata stagione aveva militato in Cechia con l’Olomouc, ottenendo 46 punti in 51 partite.
Sorgente: https://heshootshescoores.com/krejci-torna-ufficialmente-ai-boston-bruins-rinnovo-di-una-stagione-per-bergeron/ Autore: Redazione Data: August 08, 2022 at 05:40PM HockeyFreaks Ticino. Un progetto di @ticinosthetics