Studio del Buddismo
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Canale non ufficiale Di studio del buddismo di Nichiren Daishonin

Appunti di @AlanBimbati
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E' online il @BuddismoBot, il bot per accedere alle informazioni sul buddismo. Potete seguire gli aggiornamenti nel canale dedicato
IL KARMA.pdf
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Il #karma

Buddismo e Società n. 86 maggio giugno 2001 - a cura di Sabina Guzzanti

#Argomenti
Domenica faremo una videochiamata su Jitsi, una sorta di meeting non ufficiale del gruppo, una bella occasione per conoscerci meglio e creare valore all'interno del gruppo!

🗓 Domenica alle 21:00
🌐 meet.jit.si/nichirendaishonin

📲 Come collegarsi da telefono
💻 Come collegarsi da computer

#meeting

@AlanBimbati
Ora anche il canale delle citazioni è pubblico @CitazioniBuddiste
Nell’ottica di creare una società di valore e vista la situazione sanitaria legata alla pandemia del covid che rende impossibile gli incontri fisici, sono stati creati su Telegram dei gruppi che riflettono i pilastri del buddismo di Nichiren Daishonin, che in NESSUN MODO SOSTITUISCONO la pratica buddista, ma possono essere di supporto:

Fede: gruppo di citazioni e incoraggiamenti (@PantaReiGruppo)

Pratica: uno spazio per recitare insieme nel gruppo @Kaikan_virtuale. In questo modo è possibile imparare come si pratica o recitare con qualcuno anche a distanza.

Studio: @StudioDelBuddismo e il relativo gruppo per poter fare domande sul buddismo

I gruppi sono NON UFFICIALI e sono nati con il solo scopo di incoraggiarci a vicenda.
Ciao a tutti, visto il forte desiderio di vederci e scambiare due chiacchiere vi invito ad una videochiamata su Jitsi!

Quando? Domenica 7 alle 20:30
Dove? meet.jit.si/Zadangram

📲 Come collegarsi da telefono
💻 Come collegarsi da computer

@AlanBimbati

#meeting
16 MARZO, GIORNO DI KOSEN-RUFU

Il 16 Marzo è una data che riveste un importante significato per i membri della Soka Gakkai. Quel giorno nel 1958, si tenne una grande riunione con 6.000 giovani da tutto il Giappone. Fu l' ultimo incontro a cui partecipò il secondo presidente Toda, che morì il 2 Aprile successivo. Si trattò di una cerimonia in cui il maestro affidò il testimone di kosen-rufu ai giovani discepoli. L' anno successivo, primo anniversario di quella cerimonia, Daisaku Ikeda propose che ogni 16 Marzo fosse l' occasione di rinnovare la promessa di far avanzare Kosen-rufu.

Il 16 Marzo rappresenta il momento in cui i discepoli si alzano per rispondere al maestro assumendosi la responsabilità del movimento di Kosen-rufu.

Scrive il maestro Ikeda: ''Il 16 Marzo è il giorno in cui alzarsi con coraggio e avviarsi verso la vittoria assoluta nella lotta condivisa di maestro discepolo.

La cerimonia del 16 Marzo fu la parte conclusiva dell' allenamento che Toda ci diede personalmente. Dopo la cerimonia Toda mi fissò con uno sguardo intenso, gli occhi ardenti di luce sfavillante. Quindi mi disse: ''LOTTIAMO!''. Questo grido immortale del mio maestro è il battito stesso della mia vita. Per me ogni giorno è il 16 Marzo, il giorno in cui ricomincio a lottare per Kosen-rufu''.( cfr.NR 371, 4)

Fonte:"Nuovo Rinascimento", numero 668, pag.18/19
PROGRAMMA DI STUDIO PER LANNO 2021

Gennaio: Gosho di Capodanno (RSND, 1, 1008) (BS, 204)
Febbraio: Risposta a Nilama (RSND, 1, 412) (BS, 205)
Marzo: Lopera di Brahma e Shakra (RSND, 1, 708) (BS, 206)
Aprile: Lettera al prete laico Nakaoki (RSND, 1, 892) (BS, 207)
Maggio: Un padre abbraccia la fede (RSND, 1, 749) (BS, 208)
Giugno: Re Rinda (RSND, 1, 874) (BS, 209)
Luglio: i kalpa della diminuzione (RSND, 1, 993) (BS, 210)
Agosto: La Torre preziosa (RSND, 1, 264) (BS, 211)
Settembre: Una nave per attraversare il mare della sofferenza (RSND, 1, 29) (BS, 212)
Ottobre: L'offerta del riso (RSND, 1, 997) (BS, 213)
Novembre: generale Tigre di pietra (RSND, 1, 845) (BS, 214)
Dicembre: L'arco e la freccia (RSND, 1, 585) (BS, 215)
Ciao a tutti, visto il forte desiderio di vederci e scambiare due chiacchiere vi invito ad una videochiamata su Jitsi!

Quando? Mercoledì 21 aprile alle 21:00
Dove? meet.jit.si/Zadangram

Un abbraccio e... Arrivederci a mercoledì prossimo 🤗😍❤️
È la storia di un imperatore che, nell’amministrare gli affari del suo regno, si ritrova a porsi tre domande.

La prima è: qual è il momento migliore
per intraprendere qualcosa? Come faccio a sapere qual è il momento giusto per agire in modo da non avere rimpianti?

La seconda domanda è: quali sono le persone di cui ho più bisogno? A chi
dovrei prestare attenzione?

La terza domanda è: quali sono gli affari che più contano?

L’imperatore [...] emana un bando per tutto il regno annunciando che chi saprà rispondere alle tre domande riceverà una lauta ricompensa. Si presentano molte persone istruite, ciascuno con la propria risposta

[...]

L'imperatore riceve la risposta giusta da un eremita che vive tra la gente. Il saggio risponde che il momento più importante è quello presente, questo istante, che la persona più importante è quella che ci sta di fronte adesso e che la cosa
che più conta è fare del bene agli altri, preoccuparsi della loro felicità.
Questo momento, l’istante presente, è il più importante, non chissà quale momento futuro.
Oggi, questo giorno, è ciò che conta. Dobbiamo concentrare tutti noi stessi nel presente, perché la vittoria futura è contenuta in questo momento.
Allo stesso modo, non abbiamo bisogno di cercare persone speciali in qualche luogo lontano da qui. Ciò che rende importante una persona non è il potere, o la cultura, la fama o la ricchezza. Le persone più importanti sono coloro che appartengono al nostro ambiente più prossimo.
Sono queste le persone che dobbiamo valorizzare. I saggi sanno apprezzare quegli aspetti che rendono le persone intorno a loro individui unici e fanno in modo che riescano a tirare fuori il loro pieno potenziale. Questo è anche il modo per guadagnare la fiducia e il rispetto di tutti.

Buddismo e società 169, 35-36
La religione diventa squilibrata, insegnò Nichiren, quando enfatizza dogmaticamente uno dei seguenti aspetti:

1. La ricerca della salvezza soltanto attraverso il potere esterno di un essere assoluto.
2. La ricerca dell’illuminazione soltanto attraverso la percezione diretta della propria mente e l’attenzione esclusiva alla propria illuminazione individuale.
3. La ricerca di benefici terreni con mezzi occulti.
4. L’asservimento ai precetti e alle regole esterne.

Una dottrina perfettamente equilibrata non giunge a nessuno di questi estremi, ma insegna la fusione del potere interno con quello esterno come mezzo per trasformare sia la vita dell’individuo sia la realtà che lo circonda. Una religione pienamente sviluppata, così come la concepiva Nichiren, incorpora perfettamente in armonioso equilibrio gli elementi fondamentali della religione, senza preconcetti o distorsioni. Il significato attuale delle quattro massime, quindi, non è la mera confutazione delle scuole buddiste giapponesi, ma l’individuazione delle caratteristiche necessarie al pieno sviluppo del potere positivo della vita umana.

I misteri di nascita e morte
Forwarded from Soka Gakkai Italia
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Le quattro virtù

🔶 “Vero io” indica uno stato di libertà vasto come l’universo in cui possiamo godere del nostro vero
o grande io.
🔶 “Eternità” si riferisce al dinamismo della vita che si rinnova incessantemente, l’evoluzione creativa della vita che supera ogni stagnazione.
🔶 “Purezza” designa l’attività di purificare l’ottuso egoismo del nostro piccolo io attraverso
la potente forza vitale del grande io.
🔶 “Felicità” denota la gioia di vivere che pulsa di momento in momento in maniera dinamica; corrisponde
anche ad avere un temperamento maturo, in grado di donare gioia a tutti.

Buddismo e società 172, 30
La forza della diversità

17 Maggio 2023: Giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia

La nostra mission è lavorare su una dimensione egualitaria, poiché l’importante è essere tutti uguali nell’esprimere le nostre differenze, nel poterle rivendicare e vivere.

Fonte Il nuovo Rinascimento
Il ciliiego, il pesco e il susino selvativo

«I fiori del ciliegio, del pesco e del susino selvatico hanno ognuno le proprie qualità, e manifestano le tre proprietà della vita del Budda originale senza cambiare le loro caratteristiche» (Ongi kuden, Annotazioni sul Sutra degli Infiniti Significati, cfr. The Record of the Orally Transmitted Teachings, trad. di Burton Watson, ed. Soka Gakkai, p. 200).

C'era una volta un samurai timido. Timido e poco incline al comando. Non dotato insomma di tutte quelle caratteristiche di leader tipiche del leader: il carisma, il coraggio, la capacità di appassionare gli altri e prendere decisioni. A lui era stato affidato un compito di grande responsabilità e questo lo metteva in crisi, perché lui sentiva di non essere all'altezza. C'era da portare a termine una missione in un villaggio nemico. E lui aveva paura. E mentre gli altri erano tutti impegnati nella ricognizione, lui si vergognava un po' perché l'unica cosa che riusciva a fare era quella di guardare le vie di fuga. I sentieri per scappare. E li memorizzava nella testa. Perché avere paura fa agire così. Pensi a cose che, se hai coraggio, non ti vengono neppure in mente.

Poi, al dunque, l'azione nel villaggio non va come previsto: i guerrieri devono battere in ritirata e solo lui è in grado di condurli in salvo. Che gioia e che riconoscenza da parte di tutti. Sono salvi per merito suo. E sentono di dovergli un po' della loro vita, e allora sì che lo acclamano come capo (cfr. Il Nuovo Rinascimento, gennaio 1996, p. 22).


Non è tanto importante come sei ma che uso fai delle tue caratteristiche.
Nel Buddismo è così: conta il legame che stabilisci ogni volta con le cose, con i fatti, con le persone. Non c'è un meglio assoluto o un peggio assoluto, ma un meglio in relazione a.

Non eliminare ma trasformare attraverso la preghiera. Questa è la chiave: usare tutto di noi per creare valore.
E questa è soprattutto la strada della "trasformazione del karma in missione".
Sei azioni difficili e nove azioni facili:

🌟💜Le sei azioni difficili sono:
1️⃣ propagare ampiamente il Sutra del Loto;
2️⃣ copiarlo e farlo copiare a qualcun altro;
3️⃣ recitarlo anche solo per poco tempo;
4️⃣ esporlo anche a una sola persona;
5️⃣ ascoltarlo, accettarlo e porre domande sul suo significato;
6️⃣ mantenere la fede in esso.

🌼💛Le nove azioni facili sono imprese quali:
1️⃣ insegnare innumerevoli sutra che non siano il Sutra del Loto;
2️⃣ caricarsi erba secca sulle spalle e attraversare un grande incendio senza bruciarsi;
3️⃣ calciare un sistema maggiore di mondi in una di versa direzione dello spazio.

Buddisom e società numero 234
🙏 Il budda originale ci dice che la cosa migliore è sostenere i praticanti

Il passo del capitolo Il maestro della Legge citato dal Daishonin è abbastanza straordinario. Sostiene che i benefici ottenuti facendo offerte a coloro che abbracciano il Sutra del Loto – e specialmente a coloro che lo praticano nell’Ultimo giorno della Legge – sorpassano i benefici che si ottengono facendo offerte al Budda Shakyamuni, che aveva predicato quel sutra. Il Daishonin la definisce addirittura una «affermazione assurda» eppure – spiega – è proprio ciò che il sutra insegna, sono parole di Shakyamuni, il signore degli insegnamenti. In definitiva, dice a Tokimitsu, sta a lui scegliere se crederci o meno

Buddismo e società 234
🌴 I bodhisattva della Terra scelgono le proprie sfide e quindi il proprio karma volontariamente

Dal punto di vista della Persona, il capitolo Il maestro della Legge spiega che i bodhisattva che avevano ottenuto lo stesso stato vitale del Budda e fatto voto di guidare tutte le persone all’Illuminazione avrebbero propagato il Sutra del Loto nell’ultima epoca malvagia. Questi bodhisattva rinunciano volontariamente alla ricompensa karmica di rinascere in una pura terra e scelgono di nascere in questo travagliato mondo di saha per impegnarsi nella pratica del bodhisattva di alleviare la sofferenza degli altri. Questo è il principio di “assumere volontariamente il karma appropriato”

Buddismo e società 234
👤Un Budda è un essere come un altro, altrimenti non riuscirebbe a incoraggiare nessuno

Forse se nell’epoca malvagia dopo la morte di Shakyamuni apparisse un Budda splendente, dotato di attributi sovrumani, per condurre le persone all’Illuminazione, queste difficoltà non si verificherebbero. Ma in tal caso le persone lo considererebbero un essere sovrannaturale, completamente staccato dalla loro vita, dal quale aspettarsi passivamente di essere salvati; e di conseguenza non sarebbero in grado di risvegliare la propria dignità intrinseca, la propria natura di Budda.

Buddismo e società 234
Trasformare il veleno in medicina ("hendoku iyaku")

💊 Il concetto "cambiare il veleno in medicina" (giapponese hendoku iyaku) è riferito alla possibilità, dataci dalla pratica buddista, di trasformare situazioni negative, difficili e fonte di sofferenza in qualcosa di positivo.
Nel suo significato più fondamentale, "cambiare il veleno in medicina" si riferisce alla trasformazione degli impulsi illusori in Illuminazione.

🙏 Nichiren afferma che usando il potere della Legge mistica di
Nam-myoho-renge-kyo, ognuno può trasformare i tre sentieri di illusioni, karma e sofferenza nelle tre virtù del Budda: verità, saggezza, emancipazione [vedi WND, 2, 742] (si chiamano "sentieri" perché l'uno conduce all'altro in un circolo vizioso.)
In questo modo si percepisce la verità (anziché l'illusione), si compiono azioni sagge e ci possiamo liberare dalla sofferenza (emancipazione), percorrendo così un circolo "virtuoso". Si può intendere come la "cura" (ovvero la trasformazione) che libera dal "veleno" (la percezione illusoria della realtà e la sofferenza che ne consegue). Ogni situazione sfavorevole può essere trasformata in una sorgente di valore.

Natalia P.R. - NR n°390 - 1 febbraio 2008