Paolo Sceusa - Marcia Libertà Pace Evoluzione
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Informazioni legali, controinformazione, pensiero e azione evolutiva
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È arrivata la bufera
che dall’Alpe e dalle Ardenne
butta giù tutte l’antenne
È arrivato il temporale
brutto scuro e pure ferox
rade al suolo gli autovelox
È arrivato l’hurràcano
che devasta e poi magari
spezza i radar militari
È arrivato il fortunale
della tele, son là fuori,
schianta giù i ripetitori
Viva viva la natura
Per chi non ne ha paura
🤓
https://youtu.be/yi-Xo2Lg0AU?si=7tOk18jbIhnOOzw8
Buonasera 💫
Il titolo dell’incontro a cui sono stato gentilmente invitato sembra sottintendere il solito luogo comune: “sarebbe la più bella del mondo, se solo fosse applicata…”
Ecco, io penso che invece sia proprio nata male perché piena di vizi d’origine, tutti colossali e tutti perfettamente applicati. Altroché: ce li hanno infilati apposta.
Lo ripeterò lì, spiegando il perché, per l’ennesima volta, come faccio da decenni, quando devo parlare della costituzione italiana.
Non la più bella del mondo: la più sopravvalutata.
💫
Forwarded from Margherita
ℹ️ link per informazioni da ✍️compilare per l'iscrizione: ⬇️
https://forms.gle/Gv2KcrdiQZmouz728
—————————————
Per ulteriori informazioni inviate un messaggio al
+39 3357183522 (Giuliana)
—————————————
🚙INDICAZIONI Maps Centro Pol. "La Roggia":
https://goo.gl/maps/kKEsu5MyRMqDKPvYA
Buongiorno 🌞
Prego tutti di non apparentarmi mai alle strutture degli organizzatori degli eventi, che approfitto per ringraziare cumulativamente per questo invito e per tutti gli altri sopra e sotto visionabili.
Continuo a riceverne e
intervengo volentieri, sempre senza compensi nè tornaconti di alcun genere, presso chiunque mi chiami e mi permetta di esprimere senza condizionamenti il mio libero pensiero.
Grazie
Forwarded from PBellavite
8 anni per peculato???

Finte vaccinazioni? Non conosco il caso ma leggendo mi hanno colpito tre cose: 1) il reato di peculato (cioè essersi appropriata delle fiale), visto che - se fosse provato - non le avrebbe vendute ma semplicemente gettate, 2) il fatto che nessuno l’ha accusata di aver causato problemi di salute agli eventuali finti vaccinati, il che la dice lunga sulla efficacia dell’inoculo, 3) la mostruosa esagerazione della pena di 8 anni e mezzo di prigione, comminata evidentemente con intento persecutorio.

https://amp.trevisotoday.it/cronaca/treviso-emanuela-petrillo-vaccini-processo-secondo-grado-7-luglio-2023.html
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Buongiorno 🌞
Non ho preso parte alla manifestazione di Trento in opposizione alla video ipervigilanza, lì particolarmente attiva, ma sono lieto della buona riuscita che la manifestazione ha avuto.
Quello del controllo capillare che azzera il diritto alla riservatezza (privacy) di tutti e di ciascuno è un tema cruciale, perché nessuno dei progetti di dominio globale sull’umanità e della sua stessa trasformazione mediante asservimento, può riuscire senza di esso.
Orbene, il mezzo più potente per realizzare tale controllo e il disegno snaturante a cui esso serve, non sono certo le telecamere fisse che incontriamo a ogni passo.
Il cappio più potente della nostra schiavitù ce lo portiamo in tasca.
Il cosiddetto smartphone è una vera e propria centrale individuale di ascolto, di ripresa, di raccolta e di trasmissione dati personali e riservati, a disposizione di chiunque voglia attivarla a nostro danno, sia in modo legale (su disposizione dell’autorità giudiziaria) che in modo illegale (servizi interni ed esteri, hacker privati criminali o semplicemente commerciali).
Oltre a ciò lo smartphone può prestarsi benissimo quale attivatore, da remoto, di nanobiotecnologie individualizzate.
Ci sono pochissime difese utili adottabili, fintanto che rimaniamo in prossimità fisica del nostro apparecchio.
Per ovvi motivi conosco nel dettaglio tutte le potenzialità di invasione della privacy del mezzo. Molte di esse sono al di là dell’immaginabile.
Combattere le smartcity senza occuparsi degli smartphone, rischia di diventare puro folklore.
L’attentato più devastante e riuscito alla libertà e alla riservatezza, si realizza prima a livello individuale (con lo smartphone che avete in tasca) e solo conseguentemente collettivo (tramite i comportamenti di massa che ci induce).
Pertanto, le contromisure non possono che essere in primo luogo individuali.
Insomma, anche su questo tema, il mantra “Uniamociii…! Unitevii…!” serve a nulla, se individualmente non sappiamo o non vogliamo far niente.
In tanti mi chiamano a parlare di costituzione… Una costituzione che non è più difendibile.
Ma ci sono anche altri temi… (vedi il post fissato in alto).
Abbracci 🤗
Paolo Sceusa - Marcia Libertà Pace Evoluzione pinned «Buongiorno 🌞 Avviso ai votanti “antisistema”. Ecco come andrà la faccenda dell’”unirsi tutti” e andare a votare: molti dei movimentini e dei partitini in campo cercheranno di unirsi per presentare una lista unica. Al momento di stilarla ciascuno di loro vorrà…»
- Maestà il popolo chiede grano…!
- Ah sì? Beh… che mangino pallottole…!

Si potrebbe parafrasare così la frase attribuita a Maria Antonietta sulla scarsità di pane in Francia alla vigilia della rivoluzione del 1789.
Eh sì, perché o si pensa a produrre grano o si pensa a produrre pallottole per la guerra.
È di queste ore la notizia che la polonia cesserà di inviare armi all’ucraina, in quanto deve tenersi quelle che produce per asserite necessità di provvedere alla propria autodifesa.
Autodifesa da chi? Dalla russia? Dall’ucraina o dall’europa?
E che c’entra il grano?
Il grano c’entra sempre, alla vigilia di ogni patatrac.
In questo caso tutto nasce dal vecchio, ma vigente, divieto europeo di acquistare grano dall’ucraina, per protezionismo in favore del grano dei paesi UE, di cui l’ucraina non fa parte.
Adesso però, per favorire l’ucraina, che ha bisogno di esportare il suo grano in europa, quest’ultima ha revocato il divieto ai paesi europei di acquistarlo. Solo che polonia, ungheria e slovacchia (paesi UE) non ne vogliono sapere e, per proteggere i loro agricoltori (sia dall’ucraina che dall’europa, a questo punto) hanno prorogato unilateralmente l’embargo contro il grano ucraino, nei loro territori nazionali.
Personalmente godo dell’impasse che contrappone il grano alle pallottole e l’europa ai suoi stessi stati, pur di continuare a sostenere la guerra al fianco del governo filonazista ucraino, contro un paese ex comunista.
Pop-corn! (… a proposito di grano…).
Proprio vero: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi… provate a fare i pop-corn senza coperchio… 😆🤗♥️
Manifestanti “spontanei” a Milano bloccano 4 incroci principali, chiedendo la città dei 30 km all’ora, per contrastare il rischio di morti investiti.
Senzo puzza di pesce. Di “sardine”, per la precisione.
Il pd ne sa niente, secondo voi?
I 30 all’ora serviranno solo a moltiplicare telecamere, autovelox, divieti di accesso e accessi a tempo.
Dei morti ai politici e ai loro partiti gliene frega una banana. A loro interessa il controllo capillare sui singoli, a scopo di selezione e dominio mediante repressione.
Come col greenpass, strumento di controllo individuale e di ricatto, con la scusa, anche lì, di difenderci dal rischio di morire.
Il copione è trito e ritrito.
E la gente ancora gli crede e vota…
L’attività intorno ai siti dedicati ai test nucleari di stati uniti, russia e cina, rilevata dai reciproci satelliti spia, si sta facendo sempre più frenetica. Segno dell’imminente ripresa dei test di nuove armi atomiche. Tutti e tre questi paesi ne avevano sottoscritto molti anni fa il blocco totale. Nelle premesse di tale accordo internazionale spiccavano gli intenti di evitare le ripercussioni ambientali su scala mondiale di tali test.
Nessuno dei tre paesi ha però ratificato tale convenzione.
Sapete perché oltre alla stipula sottoscritta da uno stato, serve poi anche la ratifica? Sostanzialmente perché le convenzioni le stipulano i governi, mentre poi sono le rispettive assemblee parlamentari che devono trasformarle in leggi valide al loro interno.
Siamo nelle mani di questi fabbricanti di morte planetaria.
E in tutto questo meccanismo, il singolo individuo dov’è? Come può incidere?
Ha solo questa alternativa: bruciare o brucare.
Bruciare è superare i meccanismi di raccolta del suo consenso attraverso la via pacifica dell’astensione, della controinformazione, della disobbedienza pacifica e pubblica.
L’orizzonte è il superamento della forma “stato”, perché non garantisce più alcuna sicurezza, nè per l’individuo, nè per la collettività.
Brucare, beh… è un grande… beeh… mbeeeeh… verso il macello.
Prima bricconbaldo… ora napo orso capo… é proprio vero… i migliori se ne vanno sempre giovanissimi…
Da verificare eh! Mi raccomando!
Il più Amato dagli italiani pare goda di un assegno (pensioni e vitalizi) di € 49.000 mensili.
Invece, napo orso capo gode(va) di una assegno mensile (vitalizio presidenziale+vitalizio da ex parlamentare eletto+paga da senatore a vita) di € 79.000.
Nonostante il costo stratosferico dei funerali di stato, per noi sarà comunque un bel risparmio (certo, sempre dopo che sarà transitata anche Donna Clio, la moglie, che continuerà a percepire l’assegno a titolo di reversibilità…)
Mi auguro che lo stato possa presto significare soltanto un participio passato.
Mi raccomando, votate compatti alle europee… mi raccomando…
Quindi? Avete verificato la notizia sopra postata, che io stesso ho ricevuto?
Seguendo la mia abituale scrupolosità io ci ho provato, attingendo ai siti ufficiali del quirinale e del senato…
Non ho trovato nulla…
Allora mi sono rimesso alla stampa, benché colma di disdoro, e ho trovato questo vecchio articolo, sul vostro amatissimo napo, dove, più che di soldi, si parla di faraonici privilegi, indegni di una repubblica.
Ma come lo hanno permesso, gli italiani? E soprattutto, come lo sopportano ancora?

Primo Di Nicola e Antonio Pitoni, il Fatto quotidiano, 13/01/2015
"Avrà di che consolarsi con il trattamento straordinario che lo aspetta: segreteria, guardarobiere, scorta. Con le dimissioni e l’uscita anticipata dal Quirinale, Giorgio Napolitano perderà la suprema carica, con un annuncio in arrivo probabilmente il 14 gennaio, ma non certo i servizi e i confort che hanno scandito la sua vita quirinalizia. Per lui, come da regolamenti in vigore, non si lesineranno mezzi e benefit, a cominciare dai telefoni satellitari, i collegamenti televisivi e telematici, lo staff nutritissimo e persino l’«addetto alla persona», sì, avete capito bene, proprio l’assistente-inserviente che alla corte inglese di Buckingam Palace più prosaicamente definirebbero “maggiordomo”. Insomma, un trattamento da vero monarca repubblicano al quale è riservato pure il diritto ad utilizzare un’auto con autista, privilegio che spetta anche alle vedove o ai primogeniti degli ex presidenti. Davvero niente male. E se ne era accorto lo stesso Napolitano che, nel 2007, tra le polemiche per le spese quirinalizie e le rivelazioni dei giornali sul trattamento degli ex annunciò tagli solenni. Ma, come 
Ilfattoquotidiano.it ha potuto verificare, quelle sforbiciate non sono mai arrivate e anche lui potrà dunque tranquillamente continuare a godere di sorprendenti agi e privilegi tra le compassate stanze di Palazzo Madama.

BENTORNATO, PRESIDENTE – Lasciato il Quirinale, Napolitano assumerà infatti le vesti di senatore a vita, carica che ha già ricoperto per pochi mesi dal 23 settembre 2005, quando fu nominato dal suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, fino alla sua elezione al Colle il 15 maggio 2006. Al Senato, dove insieme allo stesso Ciampi formerà la gloriosa coppia degli ex capi di Stato, Napolitano si sistemerà in una location diversa da quella che lo aveva ospitato per poco più di sette mesi prima di trasferirsi al Quirinale. Il suo vecchio ufficio, infatti, è stato nel frattempo assegnato ad un altro senatore a vita: quel Mario Monti da lui stesso nominato poco tempo prima di diventare presidente del Consiglio. Così, per Napolitano si sono dovuti tirare a lucido gli oltre cento metri quadrati degli uffici di Palazzo Giustiniani con vista su San Ivo a suo tempo occupati da un altro ex illustre inquilino del Colle, il defunto Oscar Luigi Scalfaro.

BENEFIT A VITA – Un “buen retiro” dorato che, allo stipendio dovuto ai comuni senatori eletti, circa 15mila euro mensili netti, tra indennità, rimborsi e ammennicoli vari, sommerà anche una lunga serie di benefit a carico del bilancio della presidenza della Repubblica. Documenti alla mano, si scopre infatti che in forza di un vecchio decreto del 1998 a ciascun presidente emerito spetta innanzitutto il diritto ad utilizzare un dipendente della carriera di concetto o esecutiva del segretariato generale del Quirinale con funzioni di segretario distaccato nel suo nuovo staff. Altri due dipendenti del Colle possono invece essere trasferiti presso la sua abitazione privata romana di via dei Serpenti, con mansioni l’uno di guardarobiere e l’altro di addetto alla persona.