Paolo Sceusa - Marcia Libertà Pace Evoluzione
20.8K subscribers
809 photos
327 videos
115 files
653 links
Informazioni legali, controinformazione, pensiero e azione evolutiva
Download Telegram
Buongiorno 🌞
Le ragioni di Paolo M.:
1) non mi rassegno alla merda che cresce in Italia;
2) per sopravvivere all'imminente futuro ho bisogno di poter contare su una rete di persone fisiche e non virtuali, e i tuoi progetti mirano a creare queste reti e modalità di sopravvivenza;
3) far parte di Astensione Costituente mi rende più forte ed è un tema per aprire relazioni di dialogo con chiunque su temi vitali;
4) il modello politico-comunicativo usato dal sistema e dall'antisistema (pochi leader/relatori, milioni di ascoltatori, finanziamenti più o meno occulti, manifestazioni di massa e poi... >>> VOTO o delega a pochi leader/relatori) non fa evolvere di un millimetro negli individui la fiducia nelle proprie capacità.
Il tuo modello organizzativo invece mette ognuno al centro di un mondo comune in cui raggiungere degli obiettivi insieme (è molto difficile, ma ci stiamo provando). Io penso che non parteciperò più a manifestazioni in cui si urlano slogan e si ascoltano esperti ripetere le stesse cose già sentite mille volte online (dopo 2 anni così - e quanti soldi sono stati spesi - cosa è rimasto nelle città?).
Un consiglio: so che non vuoi essere leader e ti conosco, ma qual
è l'immagine che dai in astensionecostituente.it?
Io inviterei a fare interviste e video anche ad altri membri dei Comitati (se sono in grado - io non lo sarei).
Insomma, ho la sensazione che venuto meno tu, crolli tutto e non è una bella sensazione...
Forwarded from DAVIDE TUTINO - Resistenza Radicale (Giulia A.)
CONVEGNO: LA NONVIOLENZA NELL'ERA DELL'EMERGENZA
🙏
Online l'intervento di Paolo Sceusa, al convegno del 23 ottobre "La nonviolenza nell'era dell'emergenza", con una bella panoramica del lavoro svolto negli ultimi mesi: “Il filo nonviolento che unisce marcia, arte, astensione costituente e autonomia energetica”.
Buona visione, e... CONDIVIDETE!
Aiutateci a diffondere analisi, idee, strategie di nonviolenza.
🙏
Il video sul sito del convegno:
https://convegnononviolenza.wordpress.com/2022/11/10/il-filo-nonviolento-che-unisce-marcia-arte-astensione-costituente-e-autonomia-energetica-di-paolo-sceusa/
🙏
Il video sul canale Youtube di Resistenza Radicale:
https://youtu.be/zziNtY7_VzM
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Buongiorno 🌞
Posto il vocale del mio amico avv. Alfredo Tocchi, costretto al vaccino per poter continuare a entrare in tribunale a lavorare.
Forza Alfredo, tu non molli mai.
Buongiorno 🌞
Le ragioni di Maurizio:
Per me astenersi dal voto ha sempre avuto la valenza di fare attività politica direttamente, organizzandomi al di fuori dei canali istituzionali in modo tale da poter cambiare quelle regole atte solo a favorire le speculazioni della parte più immorale dei componenti la nostra società.
Ho quindi aderito con decisione al progetto del prof. Sceusa perché lo ritengo innovativo visto che a differenza di tutte le altre manifestazioni del dissenso organizzato, si prorpone di stimolare le persone ad attivarsi direttamente, da soggetti e non più da oggetti.

Maurizio Gandini, Comitato Corvetto Milano.
Buonasera 🌝
Mi dice il mio amico avvocato Alfredo Tocchi che la sua intervista per un programma di una tv mainstream che doveva andare in onda stasera, non verrà trasmessa affatto. Troppo dura, anche con i tagli.

Orbene, ricordo che quando venne rai tre a intervistarmi durante la marcia, chiesi: “quanto tempo durerà la messa in onda di questa intervista?”
“Dai 2 ai 5 minuti”.
“Molto bene, sappiate che potete chiedermi qualunque cosa, ma che io vi darò una risposta lunga esattamente 2 minuti. Questo perché non accetto nessun taglio. Quando siete pronti dico al mio amico, qui, di riprendere tutto col telefonino. Appena vedrò che avrete tagliato anche solo mezza parola dal servizio che manderete in onda, vi pianterò una causa da mangiarvi la casa, l’auto, lo stipendio e la pensione. Avete capito? Cominciamo?”
“Ma la regia…”
“Niente da fare, il regista della mia intervista sono soltanto io”.
A quel punto rinunciarono a farmi l’intervista.
Il che prova che l’intento di queste merde non è fare informazione, ma manipolarla attraverso i tagli e il montaggio.
Buongiorno 🌞
Ecco un esempio di come un governo serio può tornare sui suoi passi, quando riconosce di aver sbagliato. Senza tante chiacchiere contraddittorie.

SLOVENIA . NOTIZIA FONDAMENTALE

Il governo prepara il rimborso delle multe COVID.

Il governo prepara le basi giuridiche per la restituzione delle multe comminate per violazione delle restrizioni durante l'epidemia di Covid 19. Verranno sospesi anche i procedimenti ancora in corso per la riscossione coattiva delle sanzioni
Delio Dessardo | 24. novembre 2022 - 19:38
Lubiana - Radio Capodistria
Come spiegato dalla Ministra della Giustizia, Dominika Švarc Pipan, il processo di restituzione delle multe e dei costi procedurali sarà condotto d'ufficio e i fondi saranno forniti dal bilancio dello Stato. In fase di preparazione una legge apposita che sarà pronta entro la fine di gennaio, forse anche prima, in modo da garantire le basi giuridiche per il rimborso delle multe, delle spese procedurali e di quelle per la riscossione coattiva in relazione alle procedure di infrazione avviate dal precedente governo durante l'epidemia, sulla base di motivi poi giudicati non legali o incostituzionali. Anche le procedure ancora in corso saranno sospese. Come detto il processo di restituzione delle multe e delle spese procedurali sarà condotto d'ufficio, cioè automaticamente, senza che i singoli soggetti coinvolti debbano provvedere da soli. L'obiettivo del governo è quello di rendere l'intero processo quanto più semplice e centralizzato in modo che le persone interessate ottengano automaticamente il calcolo contro il quale potranno eventualmente ricorrere. Sarà automatizzato anche il pagamento il che, ha spiegato ancora la ministra, sarà simile al calcolo e al rimborso degli anticipi dell'imposta sul reddito versati in eccesso. Attraverso le procedure di infrazione sono state comminate sanzioni per poco più di cinque milioni di euro; finora volontariamente sono stati pagati circa 1,7 milioni di euro; si stima che sarà più o meno questa la somma che andrà complessivamente restituita; circa il 30 percento di tutte le multe emesse, cui vanno aggiunti i costi delle procedure stesse. Il resto sono importi ancora in fase procedurale per le riscossioni coattive. Con l'applicazione dell'apposita legge in fase di preparazione, si avrà la base giuridica per sospendere anche tutte queste procedure.

Fonte
https://www.rtvslo.si/capodistria/radio-capodistria/notizie/slovenia/il-governo-prepara-il-rimborso-delle-multe/648616
Buongiorno 🌞
Che la violazione degli obblighi vaccinali sia arrivata a comportare il divieto di lavorare, è di una illegittimità costituzionale così monumentale da non meritare alcuna dotta riflessione esplicativa.
Nondimeno, dalla corte costituzionale mi aspetto nulla di buono.
Si tratta infatti di un organo il cui difetto di indipendenza è altrettanto colossale.
Cinque componenti sono nominati dal parlamento, cinque dal presidente della repubblica e cinque dalle supreme magistrature.
I primi due terzi sono dunque espressione diretta delle istituzioni controllate e quanto alle supreme magistrature, ho già spiegato più volte che ci si arriva solo se graditi al palazzo.
Quindi la totalità (non la maggioranza) della corte è espressione diretta o indiretta dei poteri sulla cui correttezza costituzionale essa dovrebbe vigilare.
In questa materia, poi, dove il parlamento, il presidente e le supreme magistrature si sono giocate il tutto e per tutto nello stringersi a sostegno dei continui interventi normativi dal governo, emanati sull’onda della pretesa emergenza pandemica, ebbene la corte non potrà certo deludere i suoi sponsor.
Troverà arzigogoli incomprensibili pur di filtrare i moscerini, trascurando di vedere i cammelli; pur di affermare che era ed è tutto perfettamente conforme a costituzione.
Certo, con una costituzione scritta così, piena zeppa di “se” e di “ma” messi lì apposta per derogare ai diritti umani fondamentali, che pur essa stessa proclama, non è mai troppo difficile difendere la deroga a scapito della regola.
La corte si è spesso dimostrata maestra in questo esercizio.
Tanto più laddove i suoi sponsor ne uscirebbero a pezzi, come in questo caso.
La decisione della corte, scontata e negativa, per chi non lo sapesse la conosceremo soltanto fra uno o due mesi, non certo domani.
Detto questo, penso che le veglie, le fiaccolate, la tempesta di email della vigilia (oggi) dell’udienza, vadano comunque fatte.
Serviranno tanto quanto ciascuna delle altre cose messe in campo negli ultimi due anni dal popolo senziente, e pertanto dissenziente: a far vedere che il dissenso esiste, che tante persone hanno capito tutto e che il totalitarismo non è affatto totale, benché largamente maggioritario.
Peraltro, è certo che nessuna forma di protesta sia in sè risolutiva.
Non esiste un’idea brillante e vincente. La bella pensata. La trovatona geniale che, da sola, ti possa cambiare la vita e possa ribaltare subito e per tutti la frittata, con un “oplà!”
A chi spera sempre di esser salvato da qualcun altro (ora, per esempio, dalla corte costituzionale), dico che è pronto a rifarsi pecora dietro a un nuovo pastore.
Agli altri ho proposto di marciare personalmente in difesa delle Libertà confiscate; di correre alle Arti, con gli artisti della Marcia delle Libertà; di mobilitarsi e di mobilitare gli astenuti e i votanti delusi, attivando e partecipando personalmente ai comitati per la nuova costituente.
Tutte queste cose le ho praticate di persona. Poi mi son fatto da parte e le ho affidate a ciascuno di voi. Individualmente.
Perché la chiave è agire di persona, come individuo capace di attivare altri, semplicemente col suo esempio.
Buona giornata ♥️
Purtroppo, ancora giovanissimo ci ha lasciati qui ed è partito per il suo viaggio eterno, Andrea Casaccio, grande chitarrista, cantante e autore. Aveva aderito e animato Artisti in Marcia.
Bon Voyage, Andrea ♥️
SCRITTI PANDEMCI

L’etica delle parole

Nel silenzio dei media nazionali, due parole sull’udienza tenutasi ieri alla Corte Costituzionale. Non ho mai avuto il minimo dubbio sulla sentenza, al punto che la sera del 29, alla veglia per la Costituzione, intervistato da Byoblu, ne ho anticipato il contenuto (come del resto aveva fatto il giorno precedente, dalle pagine de La Stampa, Donatella Stasio, responsabile della Comunicazioni della Corte Costituzionale fino a due mesi fa).
Ho ascoltato tutto il dibattimento. Ci sono stati momenti in cui mi sono messo a urlare – da solo, chiuso nel mio studio – per le affermazioni fatte dai Colleghi. Non voglio citarne i nomi, chi sono io per lodarli o attaccarli personalmente? Non sono altro che un avvocato di sessant’anni senza alcuna parte, senza alcun incarico che, come dissidente, confidava in una sconfitta dignitosa, al termine di uno scontro leale.
Invece, ho assistito a uno spettacolo rivoltante, al termine del quale sono uscito dal Gruppo 15 febbraio, ho insultato pesantemente qualche Collega e indirizzato una lettera al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo.
Ora, dopo una notte insonne, sono ancora più agitato. Mi aspettavo che la Consulta confermasse la legittimità degli obblighi vaccinali, ma non ero preparato ad assistere alla morte dell’avvocatura, al trapasso dell’etica delle parole e al trionfo della protervia e della mala fede.
Il mio Maestro, Professor Gerardo Broggini, mi ripeteva spesso pectus facit iuris consultum. Ascoltare da un’avvocata la frase: “voi siete i miei supereroi” rivolta alla Corte, vedere coi miei occhi l’avvocatura prostrata, prona rispetto alla Magistratura, mi ha ferito nel profondo. Rileggo Piero Calamandrei, le sue parole sull’avvocato sommo, che è quello che riesce a parlare ai Giudici nell’aula di giustizia con la stessa semplicità di chi parla per strada, o quelle sul cattivo avvocato, che si presenta davanti ai Giudici con l’atteggiamento del Professore che ne sa più di loro e rivedo i volti dei protagonisti dell’increscioso spettacolo di ieri.
Esiste un’etica delle parole, le parole hanno un significato. Cosa dire di un avvocato che affermi che il Consenso informato non ha la finalità di confermare il consenso al trattamento sanitario del firmatario? E di coloro che hanno negato in aula che nel nostro Paese ci sia stata una pandemia? E di quelli che hanno negato la gravità e la frequenza delle reazioni avverse? Di quelli che hanno dato sfoggio della loro cultura senza discutere il merito della causa, scambiano un’aula di giustizia per un’aula universitaria?
Ho orrore di tutto, non mi ero accorto di quanto il livello del rapporto tra noi avvocati e i Magistrati fosse scaduto. Certo, con le udienze telematiche mi era capitato persino che una Giudice mi spegnesse il microfono perché pretendevo di fare il mio lavoro e un’altra Giudice mi aveva di recente espulso dall’aula perché avevo avuto la temerarietà di affermare – dati della CDC e della UK Health Security Agency alla mano - che vaccinare un minore lo esponeva a rischi maggiori di quelli che avrebbe corso se avesse contratto il COVID 19. Ma pensavo, sbagliandomi, che alla Corte Costituzionale esistesse ancora quel minimo di rispetto reciproco (tra Giudici e avvocati, ma anche tra gli avvocati di una parte e quelli dell’altra) che esisteva quando ero giovane nelle aule di giustizia.
Invece no, il mondo di ieri è un mio dolce ricordo. Nel mondo di oggi si chiama vaccino ciò che vaccino non è, si chiama Consenso informato ciò che consenso non è in quanto il consenso volontario è incompatibile con un obbligo di legge, si usano i termini Big Pharma e scienza come sinonimi, si celebra Albert Bourla come un benefattore esattamente come Albert Sabin, si nega la Verità facendo finta che le reazioni averse non esistano. In una parola, si mistifica. Ma la società umana è basata sulla parola: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”. “Il limite del mio linguaggio è il limite del mio mondo”, ha scritto un saggio.
Oggi il linguaggio è asservito all’interesse di parte, la parola privata del proprio significato letterale. Perdendo l’etica del linguaggio, l’essere umano perde il contatto con la realtà. La realtà si frammenta, diviene rappresentazione soggettiva e personale, sempre più limitata e riduttiva a mano a mano che i giovani perdono la padronanza della lingua italiana. Gli emoticon sostituiscono la frase, si regredisce allo stadio dell’animale che ha un linguaggio limitato e non speculativo. Il pensiero astratto viene meno, si perdono i significati profondi. Non a caso la regressione prelude al metaverso, alla negazione della realtà fisica. Non a caso il filosofo svedese transumanista Nick Bostrom (Oxford University) sostiene che la realtà nella quale viviamo possa essere una simulazione creata da eventuali esseri intelligenti al di fuori di essa, negando la nostra stessa esistenza in vita (o l’esistenza della vita così come la intendiamo noi).
Tutto questo ho pensato, nella mia notte insonne e tormentata. Ieri sarebbe bastato dire semplicemente, come a un amico per strada: “C’è stata una pandemia, l’esecutivo ha cercato di arrestarla imponendo la vaccinazione di massa, confidando che la parola vaccinazione significasse “immunizzazione dal contagio”. Ci sono stati molti morti, uccisi dal virus, la “vaccinazione” non ha arrestato il contagio e del resto non era stata testata per quello scopo (parole della dirigente di Pfizer Janine Small). L’efficacia relativa della vaccinazione è limitata a venti settimane (tutti gli studi e i report periodici lo attestano) trascorse le quali anche i vaccinati contraggono la malattia in forma grave, a volte letale. Le reazioni avverse sono migliaia di volte più frequenti rispetto ai vaccini obbligatori ex L. Lorenzin (dati VAERS americani, quelli AIFA sono del tutto inattendibili – questo è stato detto). Vi è un conflitto tra interesse della collettività e diritto del singolo. Dalla vaccinazione di massa la collettività non ha guadagnato una protezione dal contagio, un arresto della diffusione della pandemia ma unicamente un alleggerimento temporaneo della pressione sulle terapie intensive. I singoli hanno subito reazioni avverse e discriminazioni mai patite prima, limitazioni al diritto al lavoro, allo studio, alla vita di relazione, alla libertà di movimento eccetera eccetera. La ratio degli obblighi vaccinali è indicata nei provvedimenti normativi. Per un giurista, le motivazioni addotte sono quelle espressamente indicate nel testo normativo. Esse sono: al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura e assistenza. Le questioni di fatto sono note: la tutela della salute pubblica (il contenimento della pandemia) non poteva essere raggiunta con l’inoculazione di un vaccino che non impediva di contagiarsi e contagiare. Parimenti, il mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza poteva essere raggiunto emanando protocolli terapeutici adeguati, non il famigerato “tachipirina e vigile attesa”.
Poi la Consulta avrebbe confermato la legittimità degli obblighi vaccinali, questo era ed è inevitabile, per mille motivi che ho già esposto per sommi capi (anche nella mia intervista a Byoblu).
La sera del 29, nel centro di Milano, mentre camminavo a testa bassa diretto a una veglia di preghiera per la Costituzione, qualcuno mi ha gridato: “Vecchio di merda”. E’ il mondo di oggi che giudica con severità quello di ieri. Parole come “dignità della persona”, come “sacralità della vita”, “trascendenza”, sono troppo pregne di significato per un ragazzino, meglio usare “merda”. Anzi, un emoticon a forma di merda. L’homo sapiens, almeno in Occidente, è giunto a uno stadio evolutivo in cui si percepisce come una bestia al vertice della catena alimentare, un distruttore della biodiversità, un parassita.
Non ci stupiamo se da questo disgusto nascerà il transumano, per i suoi sostenitori realizzazione del sogno di Friedrich Nietzsche, “l’Übermensch”, l’oltreuomo, il superuomo, per i suoi detrattori un simulacro dell’uomo. In tre parole, l’ideologia transumanista è l’esempio più recente della mostruosa volontà di potenza dell’essere umano, non a caso definito da Emil Cioran un eterno disadattato, un degenerato al vertice del mondo animale che tende in ogni modo a non identificarsi con la propria condizione, che è quella di “un devastatore che accumula misfatti su misfatti per la rabbia di vedere un insetto procurarsi agevolmente ciò che lui, con tanti sforzi, non riesce a ottenere.” Ma “L’impossibilità di astenersi, l’ossessione del fare denotano, a ogni livello, la presenza di un principio demoniaco” e tale principio demonico alberga nell’uomo, l’eterno insoddisfatto della creazione.
In fondo, la perdita dei nostri diritti umani e costituzionali non è che un inevitabile passaggio nel processo di rottamazione, di svilimento, di degradazione dell’homo sapiens.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia
Buongiorno Alf 🌞
Mi piace sempre quel che scrivi e come lo fai.
Mi piace anche per la condivisione che spesso provo verso i tuoi argomenti.
Sembri sempre tracciare asintoti ascendenti e invece alla fine si rivelano parabole. Non in senso evangelico, ma trigonometrico. Di quelle con la parte curva in alto.
Anche stavolta concludi traendo conclusioni esiziali, per tutta l’umanità.
Son d’accordo che essa sia probabilmente condannata per una buona parte dei suoi componenti.
Tuttavia tu, io e diversi altri vediamo.
Ma non possiamo limitarci a vedere. Anche il fare bulimico, di cui tu sembri parlare alla fine, è deleterio. Sono d’accordo.
Ma non lo è quello individuale, che contribuisce alla propria evoluzione quando rappresenta l’attuazione del proprio vedere, del proprio pensare, del proprio dire e del proprio scrivere.
Parlo del fare individuale, ostatentativo, disubbidiente, pacifico ed esemplificativo, se non esemplare. Capace di generare un volano virtuoso.
Senza questo fare, meglio non vedere, non pensare, non dire, non scrivere.
È il pensiero senza questo tipo di azione individuale ed esemplare ad apparirmi ferale.
La partita non è chiusa, Alf.
Il tuo amico Paolo
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. [24] Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! [25] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. [26] Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto! [27] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. [28] Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. [29] Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, [30] e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti; [31] e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. [32] Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
… e quindi occorre che l’obiettivo di cambiare, attraverso un percorso costituente, tutte le norme della costituzione che hanno dimostrato di non saperci difendere, prima fra tutte quella sulla nomina dei componenti della corte costituzionale, riprenda l’attenzione che merita.
Sempre che non vogliate insistere a proporre cause, per di più collettive 😄🙄
astensionecostituente.it