Rossella Fidanza
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Non mi ricordo neppure più da quanti anni mi dedico alla libera informazione, ho ben presente però che non è mai il momento di smettere.
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Rossella Fidanza
È una democrazia. La migliore al mondo, dicono i media. Poi capita che ti arrestino per un tuo stato di WhatsApp o perché metti like ad alcuni post, e ti appioppano accuse di terrorismo per giustificare la detenzione. E chiaramente rilasciano ufficialmente…
Ripropongo un articolo del 2021. Lo spyware Pegasus: alzi la mano chi non ha mai avuto paura di avere qualcuno che potesse sbirciare tra le chat del suo telefono.

Uno spyware è un piccolo software che si autoinstalla negli apparecchi elettronici e che trasmette i vostri dati a chi ne ha accesso.

Dati bancari, password, oppure, nella migliore delle ipotesi, un resoconto di tutte le vostre attività online che possono essere catalogate per scopi commerciali. Tutto questo si può ottenere grazie ad uno spyware.

Creato dalla NSO Group, società tecnologica con sede a Tel Aviv che fornisce ai governi di tutto il mondo gli strumenti per prevenire e contrastare l’azione di terroristi e criminali, Pegasus è attualmente oggetto di grande discussione. Rileggerlo oggi fa riflettere. https://rossellafidanza.substack.com/p/pegasus-snowden-italia
NATO admits lack of production capacity to meet Ukraine's requests

ATO Deputy Secretary General Mircea Geoană made the comments during a working visit to the Romanian capital to take part in the Bucharest Forum on November 2.

🗣 "We do not yet have sufficient production capacity to help Ukraine in the volume and at the pace we are asked," Geoană stressed.

At the same time, the deputy secretary general assured that he does not feel any fatigue of the allies' efforts to support Kiev.

🗣 "Our leaders in the Euro-Atlantic world and our global partners continue to support Ukraine," Geoană said.

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E a proposito di propaganda, ogni tanto non dimentichiamo quella nostrana. La tassa sugli extraprofitti non ha dato profitti, gli accordi con la Tunisia sono falliti, la legge di bilancio va riscritta.
Quello che era stato presentato come un successo si è rilevato un fallimento.
Allora nuova propaganda su premierato, Albania…si governa giambrunamente.
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90, 180, 360 minuti di applausi. Questo è il punto.
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Gaza city before and after. 💔💔
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I miliziani di Hamas e l'esercito israeliano potrebbero essere perseguiti per i crimini commessi? Quali sono i crimini di guerra di cui sono accusati? I protocolli aggiuntivi alle convenzioni di Ginevra del 1977 hanno stabilito disposizioni specifiche per gli ospedali. L'art. 11: "Le unità e mezzi di trasporto sanitari saranno rispettati e protetti in ogni tempo, e non saranno oggetto di attacchi."
E comunque, volendo vedere, esisterebbero molte altre soluzioni, tipo questa... 🤭
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Consigli per la serata.. 🥂🍻🍷🥃 Dopo una settimana così, è necessario. Vi avviso, è molto probabile che domani mi prenda un giorno di riposo, buongiorno a parte, sono davvero molto stanca. Per intanto, buonanotte.
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La maggior parte degli esseri umani ha una capacità infinita di dare per scontate le cose.
(Aldous Huxley)
Buongiorno e buon sabato a tutti ❤️💔
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Ascoltate bene le parole di Giuditta Brattini sulla situazione a Gaza, sui famigerati tunnel di Hamas e sui numeri delle vittime e dei feriti, appena rientrata dalla striscia dove presta la sua opera da 20 anni, presente fin dal 7 ottobre sul posto. Dalla puntata di Radio Anch'io di ieri che potete ascoltare integralmente a questo link https://www.raiplaysound.it/audio/2023/11/RADIO-ANCHIO-1afbc3e4-396c-41a0-9059-49772fea089c.html
Forwarded from 🐾ZAMPETTI
Israele accusa i fotografi freelance di essere a conoscenza in anticipo dell'attacco del 7 ottobre

Giovedì il governo israeliano ha accusato i fotografi freelance di diverse importanti testate giornalistiche, tra cui il New York Times, di essere “complici” nell’uccisione e nel rapimento di soldati e civili israeliani da parte dei combattenti di Hamas, un’accusa che il Times ha vigorosamente negato riguardo al suo freelance. Il governo si è impadronito di un rapporto di un gruppo di controllo dei media filo-israeliano, Honest Reporting, che ha a lungo accusato il Times e altre testate giornalistiche di pregiudizi anti-israeliani nella loro copertura del conflitto di Israele con i palestinesi. "Questi giornalisti sono stati complici di crimini contro l'umanità", ha affermato in un comunicato laconico il dipartimento di diplomazia pubblica dell'ufficio del primo ministro. “Le loro azioni erano contrarie all’etica professionale”. Nel suo rapporto, il gruppo di controllo si è chiesto perché sei fotografi residenti a Gaza, che lavoravano tutti per l’Associated Press e la Reuters, abbiano documentato in anticipo l’incursione di Hamas in Israele il 7 ottobre. I giornalisti hanno fotografato un carro armato israeliano che era stato distrutto al confine della Striscia di Gaza, subito dopo che i militanti hanno sfondato una recinzione e sono entrati in territorio israeliano. Si dice che uno dei fotografi, Hassan Eslaiah, abbia scattato foto di una casa in fiamme nel Kibbutz Kfar Azza, bersaglio dell'attacco da parte dei militanti, mentre altri due hanno documentato i combattenti di Hamas mentre trasportavano a Gaza gli israeliani rapiti. Queste immagini strazianti sono state tutte pubblicate dall’AP, così come una foto Reuters di una folla che trasportava il corpo di un soldato israeliano. Anche se un quarto fotografo dell'AP nominato nel rapporto, Yousef Masoud, ha lavorato come freelance per il Times subito dopo l'inizio della guerra, non era incaricato per il giornale la mattina del 7 ottobre. Il Times ha respinto le accuse secondo cui sarebbe stato avvisato in anticipo degli attacchi o avrebbe accompagnato i terroristi di Hamas, definendo le affermazioni “false e oltraggiose”. Ha anche detto che non c'era “nessuna prova delle insinuazioni di Honest Reporting” riguardo al signor Masoud. “È sconsiderato fare queste accuse, mettendo a rischio i nostri giornalisti sul campo in Israele e a Gaza”, si legge nella dichiarazione. “Il Times ha ampiamente coperto gli attacchi del 7 ottobre e la guerra con equità, imparzialità e una costante comprensione delle complessità del conflitto”. Il Times ha affermato di aver esaminato il lavoro di Masoud per l'AP il 7 ottobre e di aver stabilito che "stava facendo quello che fanno sempre i fotoreporter durante i principali eventi di cronaca, documentando la tragedia mentre si svolgeva". Nella sua analisi del lavoro di Masoud, gli editori del Times hanno stabilito che la prima foto trasmessa all'AP - del carro armato israeliano distrutto - è stata scattata più di 90 minuti dopo l'inizio dell'attacco, secondo un editore, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere una questione interna. Il signor Masoud ha detto ai suoi redattori,, di essere stato svegliato nella sua casa a Khan Younis, nel sud di Gaza, dal suono di un razzo, poco dopo le 5:30 di sabato mattina. Che più tardi si è recato al confine, dove ha visto che la recinzione era stata sfondata e che un carro armato israeliano era stato distrutto. Ha detto che non si è fermato in Israele e non ha fotografato i rapiti o gli atti di brutalità dei combattenti di Hamas. L’indignazione nei confronti dei fotografi di Gaza è parte di una più ampia guerra dell’informazione che ha infuriato parallelamente alla guerra vera e propria. Affermazioni e controaccuse, spesso basate su immagini manipolate o disinformazione, compaiono quotidianamente sui siti di social media, con l’obiettivo di inclinare la narrativa pubblica in una direzione o nell’altra.

https://www.nytimes.com/2023/11/09/world/middleeast/israel-gaza-hamas-photographers.html
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Si, vabbè, un accidente.
Botta e risposta tra Macron e Netanyahu. Il primo, durante un'intervista rilasciata ieri alla BBC, ha cercato di mantenere una linea stretta tra la "chiara condanna" delle azioni "terroristiche" di Hamas e l'esortazione a Israele a fermare la campagna di bombardamenti a Gaza.
Macron ha insistito sul fatto che "non c'è nessuna ragione e nessuna legittimità" per i bombardamenti di Israele, che secondo i funzionari di Gaza hanno causato oltre 11.000 vittime, prima di aggiungere di non essere "un giudice" ma un partner e un amico di Israele.
"È importante per il medio-lungo periodo e per la sicurezza di Israele stesso, riconoscere che tutte le vite sono importanti", ha aggiunto. Non si è fatta attendere la risposta di Netanyahu, che ha chiesto la condanna di Hamas e l'assoluzione di Israele. "Mentre Israele fa di tutto per astenersi dal danneggiare i civili e li invita a lasciare le aree di combattimento, Hamas-ISIS fa di tutto per impedire loro di raggiungere aree sicure e li usa come scudi umani", ha dichiarato Netanyahu in una dichiarazione del suo ufficio, paragonando il gruppo terroristico che governa Gaza all'organizzazione jihadista dello Stato Islamico.
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#riepilogodelgiorno #primalinea

❗️🇷🇺🇺🇦🎞 La cronaca dell’operazione militare speciale: principali eventi dal 8 al 9 novembre 2023 da @rybar

Descrizione attività

Versioni RU, EN

➡️ @italiazforzaverita
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Trump: "imparano ad odiare gli ebrei fin dalle scuole primarie. Non c'è odio come l'odio palestinese verso Israele e probabilmente il contrario. Quindi a volte devi semplicemente lasciare che le cose si svolgano e vedere dove finisce. La parte triste è che non ci sarebbe mai stato un attacco contro Israele e non ci sarebbe mai stato un contrattacco contro Gaza... Quello che sta succedendo a Gaza è semplicemente incredibile. È orribile da entrambe le parti."
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Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen parla in una conferenza stampa sullo stato delle relazioni USA-Cina dopo l'incontro con il vice premier cinese He Lifeng.

"Il Vice Premier He ed io, ci siamo concentrati anche sulla necessità di un lavoro congiunto sulle sfide globali. Gli impatti fisici ed economici dei cambiamenti climatici stanno aumentando in tutto il mondo, incluso qui in California. Abbiamo discusso di aree specifiche in cui possiamo rafforzare la nostra cooperazione sulla finanza climatica oltre la nostra co-presidenza del gruppo di lavoro sulla finanza sostenibile del G20".
Maledetti.
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🎙Dal briefing della Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, 9 novembre 2023:

💬 Mi vedo costretta a tornare ancora una volta sulla questione del colloquio del Presidente del Consiglio italiano coi “pranker”. Sui media italiani, infatti, è stata lanciata una campagna anti-russa e circola un gran numero di fake.

Suscita grande sconcerto assistere ai tentativi dei principali media italiani e di una serie di zelantissimi rappresentanti dell’establishment politico italiano di sfruttare questa storia per lanciare accuse a Mosca. Ci imputano di aver “pianificato azioni” che sarebbero di tenore “anti-italiano”. Sono mostruose insensatezze.

Non è così. È falso. La Russia ufficiale non ha nulla a che fare con questo caso.

[…]

Mi appello alle ufficiali autorità italiane: prendetevela con voi stessi.

Ma c’è anche un altro aspetto in questa storia (la cui sostanza è stata nascosta dietro la forma: torniamoci). Infatti, quel che ha detto la Signora Meloni l'ha detto apertamente, poiché il fatto di glorificare i collaborazionisti nazisti, stando al suo punto di vista, è normale.

Ora, in veste ufficiale, voglio chiedere al Capo del governo italiano:

• Lei ritiene, spettabile Signora Meloni, che il regime di Kiev abbia il diritto di considerare eroi nazionali Bandera e Shukhevych

• Lei è certa che l'Europa e in particolare l'Italia debbano aiutare in tal senso il regime di Kiev

• Fino a che punto è disposta a spingersi oltre nella trasformazione degli scagnozzi nazisti in eroi

E, soprattutto:

• Quali collaborazionisti italiani è disposta a considerare eroi, visto che lo ritiene normale

Non è che, piuttosto, la leadership italiana dovrebbe chiedere scusa ai milioni di vittime del nazifascismo e analizzare il contenuto delle dichiarazioni badando alla sostanza e non alla forma?

🎥 https://youtu.be/egNg6ckF1-k
È giusto? E se succedesse a voi? Sulla base di quale diritto uno stato pretende di cacciare dalle proprie case centinaia di migliaia di persone? Se un mio vicino mi aggredisce, distruggo tutto il quartiere per punirlo? Vorrei tanto avere risposte sincere da coloro che sono oggi i negazionisti della nuova Nakba che sta succedendo davanti ai nostri occhi. Certo, i palestinesi possono scegliere: o andarsene o morire nella propria terra. Ma ci si ferma mai a pensare sulla base di che diritto viene imposta questa scelta?