Rossella Fidanza
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Non mi ricordo neppure più da quanti anni mi dedico alla libera informazione, ho ben presente però che non è mai il momento di smettere.
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Rossella Fidanza
E Macron zitto 😡
Sempre dalla zona di Place de l'Opera
Rossella Fidanza
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Arrivano rinforzi in prossimità dell'Eliseo
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Sarà una notte molto lunga
Qualche media ne parla...
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...
La violenza della polizia sta mettendo i giornalisti a favore dei manifestanti
Buonanotte a tutti, ricordo che dalle 23 alle 8 i commenti soni sospesi. Grazie 🙏😴
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Ed è venerdì... Buongiorno... Ammetto che su Trudeau ho riso più del dovuto 😅☕️
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24 anni fa il 24 Marzo, alle 19:45 inizia operazione NATO "Nobile Incudine" contro la Federazione Iugoslava. Per 78 giorni la NATO ha bombardato, prima obiettivi militari e poi anche obiettivi civili. Durante questa campagna, come la definirono nel centro NATO, furono uccisi 2500 persone, più di 6000 feriti, centinaia mila di profughi albanesi e provocarono danni di più di 100 miliardi di dollari. Fu la prima volta che un intervento militare non aveva alle spalle una risoluzione dell'ONU. La NATO ha utilizzato bombe a grappolo, armi vietatissime contro civili, bombe a uranio impoverito, ha bombardato televisione, treni, profughi in fuga, anche l'ambasciata Cinese a Belgrado. Certe stragi venivano definite come obiettivi legittimi e l'altre come danni collaterali.
Rossella Fidanza
24 anni fa il 24 Marzo, alle 19:45 inizia operazione NATO "Nobile Incudine" contro la Federazione Iugoslava. Per 78 giorni la NATO ha bombardato, prima obiettivi militari e poi anche obiettivi civili. Durante questa campagna, come la definirono nel centro…
Fermare la dura repressione serba nei confronti della popolazione albanese del Kosovo, la motivazione ufficiale della discussa decisione. Mettere con le spalle al muro il regime dispotico ed isolazionista della Serbia di Milosevic, l’obiettivo politico più vasto, con qualche interesse di singoli Stati europei attorno.
Eppure Milosevic era stato sino a pochi anni prima, 1995, nell’occasione della pace di Dayton che mise fine al macello Bosnia, un protagonista molto considerato della scena internazionale.
Quattro anni dopo, nel pieno della crisi Kosovo, “President Milosevic” diventa il cattivo assoluto contro cui scatenare l’esercito più potente mai esistito al mondo.

I bombardamenti della Nato sulla Jugoslavia iniziano alle 20 di mercoledì 24 marzo 1999.
A New York, su richiesta di Mosca, si riunisce il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite che pur ribadendo di essere l’unico organismo internazionale legittimato a decidere eventuali azioni di forza a favore della pace, non avalla e non condanna l’intervento Nato.
Il giorno successivo la Jugoslavia rompe le relazioni diplomatiche con Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Francia.
Il 27 marzo inizia l’esodo di kosovari in Albania e Macedonia.
Da allora, ognuna delle 78 giornate di bombardamenti viene indicata dal comando Nato di Bruxelles come una escalation rispetto al giorno precedente. LO SCHIERAMENTO NATO
Usa: 200 aerei (12 cacciabombardieri invisibili F-117 ad Aviano, 6 B-52 in Gran Bretagna, cacciabombardieri F-16, A-10, caccia F-15 e 13 Prowler EA-6B ad Aviano, Sigonella, Cervia, Amendola e Brindisi). A questi si aggiungono i 75 aerei della portaerei Enterprise, che imbarca caccia F-14B e cacciabombardieri FA-18, oltre ai Prowler, agli aerei radar E-2C e i numerosi missili da crociera di sei navi da guerra Usa, già in zona.
Francia: 40 aerei di stanza in Italia a Istrana (caccia Jaguar e cacciabombardieri Mirage 2000C e 2000D) e 35 aerei a bordo della portaerei Foch (caccia Crusader e cacciabombardieri Super Enterdard).
Gran Bretagna: 8 aerei Harrier Gr-7 e un aereo da trasporto a Gioia del Colle, oltre a un sottomarino lanciamissili.
Germania: 14 Tornado ADV e IDS a Piacenza.
Olanda: 16 F-16 e 2 Kdc-10 da trasporto a Villafranca.
Belgio: 10 F-16.
Norvegia: 8 F-16.
Canada: 6 cacciabombardieri CF-18.
Turchia: 4 F-16 a Ghedi.
Spagna: 4 F-18 e un aereo da trasporto ad Aviano.
Danimarca: 4 F-16.
Portogallo: 3 F-16 ad Aviano.Italia: Tornado IDS e ADV, cacciabombardieri AMX, caccia F104S e Boeing 707/T.
LA FEDERAZIONE JUGOSLAVA
Forze armate: 115 mila militari tra esercito, marina e aviazione, mille mezzi corazzati, 60 mila poliziotti paramilitari e 150 mila riservisti.
Aerei da guerra: 210 tra caccia e bombardieri, tra Mig-29 Fulcrum, Mig-21, Orao J-22 e Super Galeb G-4, entrambi di produzione nazionale. Gli aerei da trasporto sono una cinquantina, gli elicotteri 130, tra cui 65 Gazelle Sa-342 francesi, che possono usare missili anticarro.
Difesa antiaerea: missili strategici terra-aria Sa-2,3 e Sa-6 che possono colpire a grandi altezze e sono stati già usati in Bosnia, i cingolati e su ruote Sa-9 e Sa-13 e i lanciamissili a spalla Sa-16 e Sa-18, molto efficaci a bassa quota.
Mezzi corazzati: circa un migliaio, tra cui i carri armati M-84, i T-55 e i trasporti truppe corazzati M-80. Le truppe dispongono anche di numerosi Praga, autocarri corazzati armati con dei cannoni da 30mm antiaerei.
LE FORZE KOSOVARE UCK
Poco più di un anno prima l’Esercito di liberazione disponeva di un gruppo di un centinaio di combattenti. Dopo i combattimenti nella Drenica di febbraio dell’anno precedente, l’Uck è diventata una organizzazione clandestina con una solida struttura militare. Il piccolo esercito potrebbe contare dai 15 ai 30 mila uomini, dotati di armi leggere ma anche di qualche pezzo di artiglieria e di lanciarazzi.
Rossella Fidanza
Fermare la dura repressione serba nei confronti della popolazione albanese del Kosovo, la motivazione ufficiale della discussa decisione. Mettere con le spalle al muro il regime dispotico ed isolazionista della Serbia di Milosevic, l’obiettivo politico più…
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Joe Biden: "sono stato io a suggerire di bombardare Belgrado, sono stato io a suggerire di inviare piloti americani e far saltare in aria tutti i ponti sul Danubio" Nessuno più di lui avrebbe potuto sostenere il conflitto in Ucraina, questa è la verità. Sarà un pupazzo, ma è comunque un pupazzo che ha queste idee.
Rossella Fidanza
Joe Biden: "sono stato io a suggerire di bombardare Belgrado, sono stato io a suggerire di inviare piloti americani e far saltare in aria tutti i ponti sul Danubio" Nessuno più di lui avrebbe potuto sostenere il conflitto in Ucraina, questa è la verità. Sarà…
ALLA FINE DEGLI ANNI '90, Joe Biden continuò a promuovere una più ampia guerra degli Stati Uniti nell'ex Jugoslavia. A suo avviso, gli Stati Uniti, le Nazioni Unite e l'Europa erano rimasti a guardare e avevano permesso che in Bosnia si consumasse un genocidio. Era determinato a convincere la Casa Bianca e la NATO ad agire in modo aggressivo per affrontare quella che riteneva fosse la prossima campagna di pulizia etnica di Slobodan Milošević. Per tutto il 1998-1999, Biden ha condotto una tenace campagna per convincere l'amministrazione Clinton e i suoi colleghi del Senato a bombardare preventivamente la Serbia, sostenendo che era necessario prevenire le uccisioni e le operazioni di sfollamento contro la popolazione di etnia albanese del Kosovo. Biden ha detto che "l'obiettivo sarà quello di degradare la capacità militare di [Milošević] in modo così significativo che non sarà in grado di imporre la sua volontà sul Kosovo, come sta facendo ora".

La posizione di Belgrado è stata quella di essere impegnata nella lotta contro i ribelli terroristi, conosciuti come l'Esercito di Liberazione del Kosovo (UCK), e che le accuse erano propagandistiche e un tentativo di minare la sovranità del Paese. Quando i governi occidentali iniziarono ad accusare pubblicamente Milošević di pulizia etnica, Belgrado trovò nella Russia e nella Cina potenti alleati per evitare una guerra autorizzata dalle Nazioni Unite. Il Kosovo, all'epoca, era una provincia della Serbia e molte nazioni consideravano la situazione una questione interna ed erano riluttanti a intervenire militarmente. Il Segretario generale dell'ONU Kofi Annan era turbato da quella che riteneva una campagna pluriennale di repressione da parte del governo di Milošević contro gli albanesi del Kosovo, ma aveva avvertito che un'azione unilaterale da parte degli Stati Uniti e della NATO avrebbe costituito una violazione della Carta delle Nazioni Unite. Biden ha sempre denunciato l'ONU e si è detto irriso all'idea che gli Stati Uniti avessero bisogno della sua approvazione per agire.

A quel tempo, all'interno dell'alleanza NATO c'era un ampio consenso sul fatto che le Nazioni Unite avessero fallito in modo letale in Bosnia e fossero responsabili, in particolare, del massacro di Srebrenica. Sebbene Biden abbia regolarmente denunciato Milošević per aver preparato una guerra genocida in Kosovo, ha chiarito ancora una volta che questa non era la sua unica motivazione per richiedere un'azione militare. "Mettiamo in chiaro una cosa, mi sembra all'inizio. Non si è parlato dell'interesse degli Stati Uniti. Si parla di interessi umanitari, ma la questione supera di gran lunga l'interesse umanitario", ha dichiarato Biden nell'ottobre 1998. "Se fossi presidente, lo bombarderei, e lo dico sinceramente, e farei venire gli alleati della NATO".

Nel marzo 1999, la campagna di Biden per la guerra assunse un'aria di imminenza. "Penso che bombarderemo molto presto", ha dichiarato il 19 marzo. "Dobbiamo procedere con una campagna di bombardamenti". I legislatori statunitensi erano nettamente divisi sulla guerra, con molti repubblicani e una manciata di democratici contrari. Biden ha esortato Clinton a vendere la guerra al pubblico e a ottenere il sostegno del Congresso. Ma Biden, che si è vantato con orgoglio dei suoi precedenti sulla legge sui poteri di guerra, ha preso una posizione diversa su una guerra da lui voluta: "Probabilmente, dal punto di vista costituzionale, [Clinton] non ne ha bisogno", ha detto Biden alla vigilia degli attacchi aerei. "Ma io penso che sia costituzionalmente saggio e che sia politicamente necessario". Ha espresso la decisione di entrare in guerra in termini grandiosi. "In gioco c'è tutta la nostra politica in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale per promuovere la stabilità e la democrazia", ha detto Biden. "La credibilità della NATO è a rischio. Abbiamo avvertito più volte Milošević di fermare la sua aggressione fascista".
Rossella Fidanza
Joe Biden: "sono stato io a suggerire di bombardare Belgrado, sono stato io a suggerire di inviare piloti americani e far saltare in aria tutti i ponti sul Danubio" Nessuno più di lui avrebbe potuto sostenere il conflitto in Ucraina, questa è la verità. Sarà…
Biden, che si è orgogliosamente vantato dei suoi precedenti sulla legge sui poteri di guerra, ha preso una posizione diversa su una guerra che voleva.
Durante il dibattito al Senato sull'autorizzazione alla guerra, a Biden è stato chiesto perché si fosse opposto alla Guerra del Golfo del 1991, perché era stata fatta senza un'adeguata autorizzazione del Congresso, mentre stava minimizzando le preoccupazioni relative al desiderio di Clinton di entrare in guerra per il Kosovo. "C'è una grande differenza", ha risposto Biden. "La differenza è che si trova al centro dell'Europa, numero uno. Secondo, se l'Europa si destabilizza, siamo profondamente coinvolti in questioni che vanno ben oltre l'attuale situazione". Ha poi affermato di aver sbagliato a non sostenere la guerra in Iraq del 1991. "È emerso che aveva senso muoversi nel Golfo", ha detto Biden, "e io sostengo che ha senso agire ora nei Balcani". https://theintercept.com/empire-politician/biden-nato-bombing-serbia-montenegro/
Rossella Fidanza
Biden, che si è orgogliosamente vantato dei suoi precedenti sulla legge sui poteri di guerra, ha preso una posizione diversa su una guerra che voleva. Durante il dibattito al Senato sull'autorizzazione alla guerra, a Biden è stato chiesto perché si fosse opposto…
E' un articolo del 2019, ma spiega perfettamente il dispiego delle forze militari, Italia compresa. In Italia, già trampolino di lancio per le operazioni sulla Bosnia-Erzegovina, erano già iniziati da tempo i trasferimento di velivoli e uomini. Aviano e Gioia del Colle furono le principali basi aeree in grado di accogliere la maggior parte dei caccia dell’Alleanza Atlantica, ma anche altre basi aeree italiane furono impiegate dalla NATO. Ad Aviano erano basati 78-100 F-16C (31st FW) e CJ (23rd FS) Fighting Falcon, 40-65 F-15E Strike Eagle, 21 EA-6B Prowler e 12 F-117 Night Hawk (8th FW) degli Stati Uniti, 3 F-16A Fightning Falcon portoghesi, 12 CF-188 Hornet canadesi, che hanno lanciato il 10% delle bombe della campagna aerea, e un KC-130H Hercules e 6-12 EF-18 Hornet spagnoli i primi a colpire Belgrado nella prima notte di bombardamento. A Gioia del Colle erano presenti i Tornado ADV italiani, circa 40 A-10 Warthog americani (81st FS e 74th FS), 12 Harrier GR Mk.7 inglesi (1st Sqn e 4th Sqn) e una piccola presenza di Jaguar inglesi.

Ad Amendola furono basati F-16A olandesi e belgi insieme agli F-104 ASA-M italiani. A Grazzanise 6 F-16A danesi e 6 F-16A norvegesi, mentre a Istrana furono concentrati i caccia francesi con 6 Jaguar A, 18 Mirage 2000 e 4 Mirage F-1CT/CR supportati dai rifornitori C-135FR e dagli Awacs E-3F. A Ghedi invece si rischierarono 11 F-16 turchi, a Piacenza oltre ai Tornado italiani anche 14 Tornado ECR (Jabog 32) e da ricognizione (AKG 51) tedeschi che per la prima volta partecipavano ad un conflitto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. A Cervia furono rischierati 24-32 F-15C americani.

A Sigonella invece confluirono molti supporti quali i pattugliatori marittimi Atlantic italiani, P-3 Orion olandesi e americani, i rifornitori KC-135 americani e i ricognitori U-2 (9th RW). Questo fu il dispositivo maggiore a disposizione della NATO che però fece affidamento anche sui Tornado della RAF basati in Germania sulla base aerea di Bruggen, di 8-20 bombardieri strategici americani B-52H (2nd BW) e 5-10 B-1B (28th BW) basati sulla RAF Fairford in Inghilterra e dei bombardieri statunitensi B-2A che partirono direttamente dalle loro basi negli USA con missioni della durata di 31 ore di volo. I B-52H sganciarono sugli obiettivi serbi il 40% del carico bellico della prima settimana di campagna aerea. A supporto delle missioni di ricognizione da Istres fu messo a disposizione un Mirage IVP che si lavorò in sinergia con gli U-2 e con un velivolo Canberra PR9 (39th Sqn) inglese.

Nel Mare Adriatico erano presenti anche 4 portaerei: la CVN-71 USS Roosevelt americana, la Foch francese, l’italiana Garibaldi e l’inglese Invincible con i rispettivi reparti aerei imbarcati con 28 F-14 Tomcat (VF-41 e VF-14), 24 F-18 Hornet (VFA-15 e VFA-87), 8 S-3B Viking, 4 EA-6B Prowler 22 Super Etendard, 4 AV-8B Harrier II+, 7 Sea Harrier FR2. In Mare Adriatico arrivarono anche due portaelicotteri americane, prima la LHA-4 Nassau e poi a sostituzione della prima la LHD-3 Kearsage con a bordo 8 AV-8B Harrier. A due mesi dall’inizio del conflitto gli Stati Uniti schierarono anche gli F-18D del Corpo dei Marines in Ungheria presso l’aeroporto militare di Taszan.

Questo dispositivo da combattimento fu supportato da diversi rifornitori americani quali 80 KC-135 e 10 KC-10, olandesi con 2 KDC-10, francesi con 3 C-135FR, italiani con 2 B-707T/T, 3 L-1011 Tristar più 3 VC-10 inglesi e un Hercules spagnolo; da svariati velivoli da guerra elettronica EC-130H Compass Call, ES-3A Viking, EP-3A Aries (da Souda Bay), RC-135 Rivet Joint, RC-12K americani e un C-160G Gabriel francese; da velivoli per il controllo radar E-3A/D AEW Mk.1/F Awacs (USA, UK, Francia), 5 E-2C Hawkeye. Per i trasporti furono impiegati i C-130H Hercules di diverse nazionalità, i G-222 italiani, i C-160 Transall francesi e tedeschi, un C.212 Aviocar spagnolo e i C-5 Galaxy, i C-141 Starlifter e i C-17 Globemaster III statunitensi. (1/2)
Rossella Fidanza
Biden, che si è orgogliosamente vantato dei suoi precedenti sulla legge sui poteri di guerra, ha preso una posizione diversa su una guerra che voleva. Durante il dibattito al Senato sull'autorizzazione alla guerra, a Biden è stato chiesto perché si fosse opposto…
Infine a questo schieramento vanno aggiunti svariati assetti elicotteristici di varie nazionalità per supporto terrestre e missioni di Combat Search and Rescue.

In particolare L’Aeronautica Militare Italiana ha operato con 24-34 Tornado ADV (8-12), IDS (10) e ECR (6-12), 12 F-104 ASA-M, 12 AMX, 2 B-707T/T che hanno effettuato 1.440 uscite e 6.555 ore di volo, mentre la Marina Militare Italiana ha operato con 4 AV-8B Harrier II+. Nel 1999 si era parlato di una o più missioni di combattimento tra MiG-29 ed F-104 e/o Tornado ADV, ma ciò non è mai stato confermato ufficialmente.

Durante la prima notte, gli Stati Uniti e la NATO effettuarono 400 missioni, tra cui 120 missioni di attacco contro 40 obiettivi. Il secondo giorno di operazioni, gli F-15 dell’US Air Force abbatterono due MiG-29 serbi, mentre un altro F-15C fece un’altra vittima tra i Mig-29 serbi il giorno successivo. I velivoli americani e della NATO affrontarono difese aeree significativamente più efficaci di quelle che avevano incontrato in Iraq, con i piloti inizialmente istruiti a rimanere sopra i 15.000 piedi per ridurre al minimo i rischi.

La campagna aerea portò i velivoli alleati a colpire obiettivi di elevato valore bellico quali aeroporti militari, centri di comando e controllo, radar e siti della difesa aerea e caserme in Serbia nella prima fase, concentramenti di mezzi corazzati e truppe, depositi di armi e carburanti in Kosovo al di sotto del 44 ° parallelo nella seconda fare e obiettivi di valore economico e sociale quali ponti, fabbriche, acquedotti, ferrovie, edifici politici, televisioni e ripetitori radio e tv di Belgrado a nord del 44 ° parallelo nella terza fase. (2/2) https://www.aviation-report.com/24-marzo-1999-venti-anni-fa-iniziava-operazione-allied-force-contro-la-serbia/