Hanno discriminato, isolato e sbeffeggiato sanitari o gente comune che ha rifiutato i ricatti di Stato quando la regola di Stato imponeva assurdi divieti e obblighi, e adesso che quella regola cade non resta loro che continuare ad odiare.

Il motivo? Presto detto.
A loro non importa nulla della scientificità dietro le scelte di governo, infatti non si oppongono al reintegro perché i medici sospesi costituiscono un pericolo per l'incolumità dei pazienti o perché negano studi supportati da evidenze scientifiche. Essi criticano il reintegro sulla base del desiderio di far perdurare l'aspetto punitivo e censorio. Sono terrorizzati all'idea che i sanitari sospesi prendano ad avere voce in capitolo e chiariscano, definitivamente, che gli a-scientifici e subordinati ad un dogma fideistico siano stati proprio loro.
Non vogliono sentire e sapere che lo Stato non è il loro protettore benché li mantenga (generalmente sono stipendiati pubblici) e che le loro scelte siano state insensate, pericolose e servili.