PBellavite
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Comunicazioni medicoscientifiche e culturali
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☝️ chiunque conosce un minimo di vaccinologia capisce che si tratta di un’incredibile serie di false promesse dette da un vero e proprio ciarlatano che può permettersi di dirle perché paga e c’è qualche cretino che ancora gli crede.
L’unica idea che avrebbe senso (ma non è certo sua, è vecchia di 10 anni, da gran ciarlatano la spaccia come sua) è quella dei cerotti al posto delle iniezioni.
Una buona idea che non è stata realizzata perché non conviene allo Stato né agli industriali del vaccino suoi compari di merende.
The Lancet corrotto da WEF

Una delle principali riviste mediche, The Lancet, pubblicò un articolo in difesa dell’origine zoonotica del virus SARS-CoV-2 (cioè per confutare l’uscita dal laboratorio cinese).

Tra gli autori, oltre ad esserci Peter Daszak che è uno degli “inventori” del virus, vi sono molti associati al circolo del WEF.

I criminali che si accalcano a Davos occupano l’editoria medica (non è l’unico caso) e si sostengono e proteggono tra loro.

https://rwmalonemd.substack.com/p/disease-x-and-the-corrupt-lancet?utm_source=post-email-title&publication_id=583200&post_id=140769749&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=ww9yv&utm_medium=email
Si era già capito
Io c’ero, assieme a molti altri (in presenza o collegati), per Carità, Verità e Giustizia.
Più Scienza, meno Big Pharma, più Società, meno Stato.
Per queste PERSONE e per queste RAGIONI, la gente come noi non molla mai.

https://t.me/noalvaccino/49662
Un’altra imboscata del Lancet

The Lancet si dimostra ancora una volta un giornalaccio fazioso e corrotto.

Lo si sapeva già nel 2005, quando imbrogliarono sui dati degli studi omeopatici.

Stavolta, per difendere l’indifendibile, pubblica un articolo farlocco sui presunti pericoli di essere poco vaccinati.

Qui dei veri esperti confutano punto per punto quell’articolo e spiegano come gli autori del Lancet hanno manipolato i dati.

Ad esempio gli autori del Lancet confondono i non esperti che credono chi ha fatto un basso numero di dosi sia considerabile come i veri non vaccinati. Oppure dicono che loro hanno avuto i dati ma non possono mostrarli perché sono sensibili. Per non parlare del silenzio sui danni dei prodotti biogenetici. Pagliacci.

https://wherearethenumbers.substack.com/p/lancet-paper-on-dangers-of-undervaccination?utm_source=post-email-title&publication_id=1229032&post_id=140746708&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=ww9yv&utm_medium=email
Il “vaccino” anti-covid NON diminuisce affatto la mortalità per tutte le cause, come aveva erroneamente detto un lavoro fatto a Pescara.

Pubblicato in forma definitiva e con un commento lusinghiero il lavoro di Berrino e collaboratori tra cui il sottoscritto.

Se diminuisce un po’ la mortalità (non le infezioni) da covid ma non la mortalità da tutte le cause, vuol dire che aumenta un po’ la mortalità da cause non-covid.

Comunque dire che i “vaccini” “salvano vite” è una grande fandonia.

Non molliamo.

https://epiprev.it/interventi/covid-19-vaccination-and-all-cause-and-non-covid-19-mortality-a-revaluation-of-a-study-carried-out-in-an-italian-province
Traduciamo (sulla scorta di quanto GIÀ AVVENUTO negli ultimi quindici anni):
Studi sull’eventuale morbo X potrebbero facilitare la produzione del microbo in modo da preparare azioni flessibili e trasversali per inoculare i vaccini già preparati in anticipo alla popolazione, istupidita dalla propaganda e pena l’esclusione dei diritti sociali, appellandosi al trattato pandemico pre-accettato dai governi collusi con i produttori del morbo riuniti a Davos con la benedizione del Vaticano.
Sono tutti della stessa pasta. Falliti ma pericolosi.

Draghi nel 2020, ancor prima di governare, a Rimini applaudito dai giovani mascherinati in attesa del vaccino Salvatore, parlava del nuovo ordine mondiale.
Ora Gutierres a Davos ripete gli stessi sproloqui. Falliti loro e fallito il “nuovo ordine”.
Fallito Draghi, fallito Gutierres (incapace di fermare una delle mille guerre), fallito il Salvatore. Ma purtroppo sono ancora pericolosi, aggrappati al loro misero potere e alla logica dei profitti.
Verità, Libertà, Salute e Pace si giocano su tutti i fronti e il Nemico è sempre quello. Certo non la Russia, checché vogliano farci credere.
La mostrificazione (termine orrendo e anch'esso mostruoso, ma rende l'idea) della Russia e di tutto ciò che è russo da parte nostra non ha nulla a che vedere con la Russia in sé e ancor meno col sostegno all'Ucraina, ma risponde a logiche completamente interne - interne alla NATO, o all'Occidente, o al "giardino" di Borrell, chiamatelo come volete, e segnatamente alla sua organizzazione militare ed economica. Non diciamo, mi pare, nulla di nuovo e che non abbiamo già ripetuto varie volte. All'inizio si è trattato di una colossale occasione per svuotare i magazzini della roba vecchia che stava lì ad arrugginire dai tempi della guerra fredda, la cui presenza impediva nuove commesse e nuovi investimenti ("mamma, possiamo comprare dei cannoni?" "Ce li abbiamo a casa i cannoni") e costava parecchio, in termini di manutenzione e spazio di stoccaggio. Mandandoli in Ucraina ci si guadagnava qualcosa, si faceva bella figura, e si costringevano i governi nazionali e l'Unione Europea (in questa circostanza del tutto coincidente alla NATO, e soprattutto completamente subordinata) a tirare fuori soldi per comprare armi nuove o meno vecchie, nella solita partita di giro nella quale guadagnano tutti, produttori, fornitori, intermediari e utilizzatori finali. Anche qui, nulla di nuovo: alla fine non c'è troppa differenza tra il mercato delle auto usate e dei semoventi usati, e la guerra in Ucraina per i nostri eserciti è stata un po' come l'Euro 4 e l'Euro 5 per il parco macchine europeo.
Ultimamente, però, qualcosa è cambiato. Due cose, sostanzialmente. La prima, il conflitto in Ucraina ci ha fatto capire bruscamente che il tipo di eserciti che stavamo costruendo, ossia piccoli, ipertecnologici e iperspecializzati, ma con pochi uomini e pochi mezzi, non funziona quando non hai a che fare con beduini, pastorelli e valligiani. La seconda, ancora più terribile: il nostro sistema industriale, che sognavamo onnipotente e in grado di sfornare qualsiasi cosa desiderassimo in tempi brevissimi e in quantità stratosferiche, non è più in grado di produrre quello che ci serve per un conflitto convenzionale del tipo che stiamo vedendo in Ucraina o a Gaza. Non abbiamo munizioni ed equipaggiamento sufficiente, e soprattutto non abbiamo più i mezzi per procuracelo. Ah, ce n'è una terza: buona parte del mondo si è stufata di noi, e non si sta facendo più problemi a farcelo notare. Quello che serve, dunque, è ripensare interamente il nostro sistema produttivo, ovvero la nostra società. Pace o condizionatori, aveva detto quel signore: ma lo aveva detto troppo presto, e la gente lo ha preso in giro. Non c'era stato il tempo di preparare l'opinione pubblica alla necessità di tagliare non i condizionatori, ma l'istruzione, la sanità, la spesa pubblica in generale, e convertirla in spese militari per provare a mantenere la nostra supremazia globale. E questo spiega il perché del discorso che negli ultimi mesi si è fatto sempre più tambureggiante, secondo il quale dopo l'Ucraina (che, faccio notare, abbiamo già tranquillamente dato per persa) sarà la volta del Baltico, della Polonia, e poi chissà di che altro, e quindi è necessario difendersi, e per difendersi produrre, e per produrre trovare i soldi, togliendoli a qualcos'altro (quest'ultimo dettaglio non viene comunicato, ma è abbastanza ovvio). Abbiamo letto prima accenni e poi appelli, ma finora affidati a giornalisti collusi col sistema di prebende liberal-atlantiste, che potevamo leggere o meno, seguire o meno, approvare o meno, e a qualche politico di seconda fascia o di paesi piccini che non vedono l'ora di sacrificare il continente sperando di vincere la guerra che i loro nonni, per fortuna, hanno perso. Finché ieri, finalmente, non ci ha pensato l'ammiraglio Bauer, comandante del NATO Military Committee, composto dai Capi di Stato Maggiore di tutti i Paesi NATO, a mettere in chiaro le cose (trovate tutto qui: https://www.telegraph.co.uk/world-news/2024/01/18/nato-warns-of-war-with-russia-putin-next-20-years-ukraine/).
Non molliamo
Forwarded from ALI - Avvocati Liberi
Chi vuole archiviare Verità e Giustizia?

Venerdì 12.01.2024 davanti ai palazzo della Procura di Roma si è svolta la manifestazione pubblica nella quale le vittime del vaccino covid19 hanno chiesto al Tribunale di Ministri di proseguire le indagini in relazione al fascicolo aperto contro Speranza Roberto e Magrini Nicola per i reati di cui agli art. 443, 445, 374-bis, 479 e 575 codice penale e che vede due Avvocati Liberi (Pres. Di Lorenzo e Cons. Veneziano) nella posizione di difensori di fiducia delle persone offese (Comitato Ascoltami, Ass.ne OSA Italia, Sind. Finanzieri Democratici, Sind. Osa, sen. B. L. Granato).

Molte Procure italiane siano state mobilitate per indagare sulla truffa dei pandori della Ferra__. Noi chiediamo invece che un Tribunale, il Tribunale dei Ministri, assuma una posizione giuridica logica, chiara e circostanziata e che al fine, inevitabilmente, eserciti l’azione penale nel rispetto dell’intelligenza dei cittadini.

Si ringrazia la redazione di Fuori dal coro per aver dato alla notizia lo spazio che merita.

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Qui è spiegato abbastanza bene il pericolo derivante dalla contaminazione dei “vaccini” con DNA. Veramente clamoroso e intollerabile è il fatto - passato sotto silenzio da Speranza e Magrini - che i “vaccini” siano stati approvati dopo studi compiuti con un materiale più puro di quello poi usato per inoculare miliardi di esseri umani.

https://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2023/11/09/media/miliardi-di-copie-di-dna-residuo-in-una-singola-dose-di-vaccino-covid-19
Gates in Quirinale. Due tra le personalità più pericolose, anche perché passano per filantropi. Italia destati!