PBellavite
31.4K subscribers
3.44K photos
595 videos
212 files
3.29K links
Comunicazioni medicoscientifiche e culturali
Download Telegram
Della serie: “sante parole”!
Forwarded from Rossella Fidanza (Rossella Fidanza)
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Lavrov spiega in 6 minuti quello che sarà il nuovo mondo multipolare secondo la visione russa. Non sembra così tragico, no? Purtroppo, ad oggi, noi nostro malgrado siamo dalla parte sbagliata.
Forwarded from Leonardo Guerra (Leonardo G)
Vi racconto il mio tumore (e perché so che è stato il vaccino Covid)


Max Del Papa su Il Giornale d’Italia

Io so benissimo che da tre mesi a questa parte parlo principalmente di me, e me ne scuso. Il fatto è che mi sta capitando qualcosa che fatalmente, e disgraziatamente, finisce col rispecchiare la condizione di molti, ben oltre il sottoscritto: mi sono ammalato in modo serio, di un linfoma, dopo avere patito due anni di disturbi, di problemi sempre più pesanti, insorti immediatamente dopo la somministrazione vaccinale (più richiamo) e da allora mai più risolti. Non gli davo peso, pensavo fossero acciacchi legati all’età, allo stile di vita e invece il mio organismo si divorava dall’interno. Il mio linfoma ha un nome lungo, complicato, che scordo volentieri, è di tipo “indolente”, cioè cova, cova e lavora in silenzio, penetra nel midollo osseo e scava i suoi tunnel devastanti finché non è molto tardi, o troppo tardi. A me è capitato di scoprirlo una notte a seguito di una caduta stranissima dalla moto, che era ferma, si è inclinata, mi ha catapultato lontano, su un terreno fatto di sassi, di pezzi di mattoni, spalla disintegrata, cuffia dell’omero distrutta, clavicola a pezzi: per il dolore sono subito svenuto (e dopo 3 mesi dall’operazione ancora sono lungi dall’avere conquistato una funzionalità accettabile, malgrado ormai 12 settimane di fisioterapia e 4 di idroterapia in vasca). Al pronto soccorso mi hanno fatto alcune analisi per escludere emorragie interne, e una ecografia ha svelato una proliferazione di linfonodi sospetta: hanno subito capito cosa significava, grossomodo, poi per esclusione sono arrivati al linfoma. Un linfoma, mi è stato spiegato 3 biopsie e una quantità di esami dopo, che, in una situazione di azzeramento immunitario, cioè di difese immunitarie prossime allo zero, per reazione origina anticorpi, che, però, sono malati. E quindi avvelenano. Il mio sangue è malato. Ovviamente nessuno mi ha confermato che questo capolavoro era opera della doppia dose Pfizer, però neanche si sono sentiti di escludermelo apertamente: divagavano, si arrampicavano sugli specchi, la mettevano sul fatalismo, una dottoressa giovane mi ha sfidato: allora perché a te sì e a me no? Ma io ero troppo prostrato, allora, per maltrattarla.
Però altri medici viceversa mi avevano parlato chiaro, prima e anche dopo la scoperta del mio tumore al sangue. Mi hanno spiegato che il pericolo stava nella proteina Spike, che, contrariamente a quanto sostenuto dai virologi mascalzoni, non restava ferma, inchiodata al virus, per demolirlo, ma si metteva a passeggiare allegramente per l’organismo lasciando tracce micidiali, scatenando una quantità di danni al suo passaggio: in due parole, questa Spike, dove trovava una condizione organica di debolezza, o di malattia latente, o in fase iniziale, si accaniva: così si spiegano le recidive, i tumori fulminanti, i linfomi e mielomi, eccetera. E questi medici, che non erano pochi, mi sembravano molto più precisi e convincenti dei “negazionisti” delle reazioni avverse (perché qui se ci sono dei megazionisti non sono i cosiddetti novax, ma chi nega l’evidenza di centinaia di migliaia di defunti e di milioni di ammalati, di lesionati, di invalidi su base globale).
Ora, avendo io raccontato questa storia più o meno in questi termini, sono stato accusato di “spalare fango sui vaccini”, di essere un miserabile, e di meritare quello che avevo (anche da parte dei novax veri, ho ricevuto lo stesso augurio, perché le tribù di talebani e di carogne sono equamente distribuite e questo ha nuociuto non poco alla causa di chi contestava i vaccini in modo equilibrato, in punta di scienza). Mi sfidavano: dimostra che è stato il vaccino. Puoi dimostrarlo? No, non potevo, per la semplice ragione che quella era la prova del diavolo: una dimostrazione oltre ogni ragionevole dubbio è impossibile, ma la scienza non procede così e un linfoma post vaccinale non è un colpo di pistola...

[...]

https://www.maurizioblondet.it/vi-racconto-il-mio-tumore-e-perche-so-che-e-stato-il-vaccino-covid/
Nebbia in val Padana
Non so se merita pubblicità

Mi ero esentato dal commentare l’ultima uscita del famoso infettivologo per non amplificarla, ma rilancio l’articolo della Bussola perché è una replica utile.

A parte che il “campione” di pazienti citato da Bassetti non ha alcun valore statistico (è sbagliato fare inferenze da una piccola esperienza personale) è ovvio che se gran parte della gente non si fa il richiamo (probabilmente perché ha perso la fede nel “salvatore”), coloro che finiscono in ospedale (probabilmente perché curati tardi e male) sono in gran parte senza richiamo.

Quel foglietto mostrato da Bassetti non è affatto una prova che convenga andare a farsi il richiamo!

Le “prove rigorose” sono chieste in farmacologia quando fa comodo per contrastare le medicine complementari (ad esempio AIFA le pretendeva per le vitamine e la quercetina) ma la tachipirina e i vaccini godono di trattamento di favore.
Forwarded from Weltanschauung Italia
Ciao, Dasha.
Oggi sarebbe stato il tuo trentunesimo compleanno.
Una bella tappa, eh? Gli anni, si sa, passano per tutti, la differenza la facciamo noi dandogli significato, vivendoli appieno, giorno dopo giorno. Tu, di questo, ne sei stata una maestra fin da piccola. Ricordo ancora quando una delle prima volte in cui ci siamo sentiti, mi hai raccontato come da bambina ti piacesse pensare alle cose del Cielo, quasi giocando con le idee, da brava "figlia" alla lontana di Platone, proprio come tuo padre e tua madre. Che dire...con le idee, da filosofa, ci hai saputo giocare. Mi tornano in mente alcune delle chiacchierate fatte ragionando sui massimi sistemi della politica, sulle forme ormai obsolete che ancora ammorbano i nostri Paesi e che difficilmente si riescono a superare, sulla necessità di rieducare al coraggio di essere felici, sul senso profondo del sacrificio a cui siamo chiamati per trasmutare questo mondo. Ci penso e ci ripenso, spesso...
Chissà cosa ti avrei scritto oggi per farti gli auguri. Forse una poesia italiana, o una francese, ti piaceva Prevèrt, molto romantico e non troppo melanconico. Per i tuoi 29 mi ero limitato a scriverti in russo, con uno sforzo enorme, qualche riga, e tu avevi risposto ridendo perché avevo lasciato un verbo all'infinito senza coniugarlo. Per i 30, che non hai potuto festeggiare qui, ho pianto.
Oggi, amica mia, sorrido.
Sorrido pensando al coraggio che hai infuso in tanti cuori, spronandoli al risveglio; sorrido pensando a quanti si sono accorti che nel mondo c'è "altro"; sorrido, ancora, pensando a quanto sorridi tu, vedendo tutto questo. E accanto al sorriso mi concedo una lacrima, quella di un amico che ti ha sentito fino a poche ore prima del tuo assassinio e che oggi sente la tua mancanza, fosse anche solo per dirti di persona "addio".

Ti abbraccio, Dasha.
с днем рождения!

Con affetto,
Lorenzo

(Lorenzo Pacini)
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Storia della pandemia: tutto finito?

No. Personalmente posso anche perdonare (perché non mi è troppo difficile: gli insulti dei miserabili non mi toccano e quando mi hanno cacciato dall’università mi hanno fatto poco danno, si sono auto-degradati), ma LA GIUSTIZIA DEVE FARE IL SUO CORSO. Come a Norimberga, perché non si ripeta più. Checché ne dicano la Ronzulli, o Mattarella.
Cura COVID-19

Sono passati due anni dalla nostra pubblicazione sulla cura domiciliare della COVID-19 con Indometacina, omeprazolo, aspirinetta, esperidina, quercetina e vitamina C.

Se iniziata entro tre giorni, sono guariti tutti senza ospedalizzazioni.

https://sfero.me/article/studio-importanza-terapia-precoce-covid-19

Ma incredibilmente AIFA e Ministero sono ancora fissi su paracetamolo e FANS come sintomatici. “Concedono” costosi antivirali e monoclonali di dubbia efficacia a pochi casi selezionati.
Peggio ancora, rimane la “vigile attesa”, ribattezzata “monitoraggio”.

Noi inviammo i nostri lavori ad AIFA e chiedemmo di confrontare il nostro protocollo con altri. Inutilmente.
Se fossi Schillaci starei attento anch’io
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Della serie “noi non ci stiamo”

Frammento di discorso di Francesca Menin (“Verona per la libertà”) 8 gennaio 2022
L’amico don Aldo Castanetto mi manda questa preziosa introduzione musicale al mistero del Natale (133 M)

https://drive.google.com/file/d/1qcEnh5TrpmUfOn9FvbVkLAiwKwatohmz/view?usp=sharing
Europa
L’Europa è un continente esteso dall’Atlantico ai monti Urali.
Sono nato quando l’Europa era divisa a metà da una “cortina di ferro”. Le forze erano sovietiche da una parte e angloamericane dall’altra, con minaccia nucleare.
Dall’Italia abbiamo sostenuto gli sforzi di libertà della parte orientale, soprattutto Polonia, Russia, Cecoslovacchia, Yugoslavia.
Alla caduta del muro di Berlino e con la dissoluzione dell’Unione Sovietica abbiamo esultato sperando che l’intera Europa tornasse ad essere continente pacifico e laborioso.
Ciò non si è realizzato e ora ci troviamo con una guerra in Ucraina.
E un drammatico calo demografico, perdita delle radici culturali, religiose, etniche.
Chiunque abbia memoria storica e onestà intellettuale sa che la riunificazione europea è stata sabotata dagli USA seminando basi militari e missili e interferendo con la politica di molte nazioni, sfruttando la potenza economica e militare.
Divide et impera.
L’unità europea ha senso solo se comprende anche la Russia.
Saluti dalla Lessinia (VR)