PBellavite
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Comunicazioni medicoscientifiche e culturali
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Pinocchio

Non vedo mai la TV ma mi hanno segnalato alcune dichiarazioni di Bassetti nella trasmissione “Cinque minuti” del 26-9. Facevano pubblicità al libro del famosa virostar, dal titolo “Pinocchi in camice”. Bon per lui.

Ma mentre si parla di Pinocchi si dicono bugie. La prima che “senza i vaccini saremmo ancora dove eravamo nel 2020”, falso perché non sono stati i “vaccini” a sconfiggere il virus, anzi – in tandem col green pass - ne hanno favorito la diffusione, eppoi la malattia è curabile e i risultati sono uguali nei vax e no-vax.

La seconda balla, più pericolosa, è che oggi basti portare la mascherina per evitare i contagi, al punto che l’infettivologo è arrivato a sostenere che se uno ha i sintomi, può andare a lavorare lo stesso, purché porti la mascherina. Incredibile, assurdo, ovviamente lasciato dire senza contradditorio e senza trasmissioni riparatrici.

Quanto all’immancabile consiglio di vaccinare i “fragili”, comprendendo tra questi gli over 70, io che ne ho 71, faccio marameo cucù!
Durata della persistenza del vaccino mRNA SARS-CoV-2 e fattori associati al coinvolgimento cardiaco nei pazienti recentemente vaccinati

Il 27 settembre la rivista “npj Vaccines” (fascicolo 8, n 141, 2023) ha pubblicato un interessante studio sulla biodistribuzione dei cosiddetti “vaccini” anti-COVID-19.
https://www.nature.com/articles/s41541-023-00742-7

Gli autori hanno effettuato autopsie nei corpi di 20 persone vaccinate e 5 non vaccinate. Hanno trovato mRNA dei “vaccini” (sappiamo che è mRNA modificato con ingegneria genetica) nei linfonodi di 8 pazienti vaccinati su 20 e nessun mRNA nei non vaccinati (ovviamente). Tutti coloro in cui hanno trovato presenza di mRNA, erano morti entro 20 giorni dall’inoculo.

Inoltre, all’autopsia si è trovato mRNA del “vaccino” nel cuore di tre pazienti. Costoro avevano già alcuni segni di lesioni miocardiche (in via di riparazione) che sono state fatte risalire a prima della “vaccinazione” e quindi, secondo gli autori, essi sarebbero morti per “altre cause” e non per la vaccinazione. Quindi, anche questi autori commettono l'errore di non considerare la INTERAZIONE tra la suscettibilità individuale e il fattore “vaccinazione”, tra i motivi della morte nel periodo di pochi giorni seguenti all’inoculo. Tale clamoroso "errore" scientifico è stato da me segnalato molte volte e, per chi fosse interessato, è oggetto di uno specifico lavoro: https://f1000research.com/articles/9-170. In altre parole, è molto probabile che queste povere persone stessero guarendo da un piccolo infarto, passato inosservato, ma siano decedute perché lo stress infiammatorio causato dalla reazione al “vaccino” ha fatto da fattore patologico scatenante. La coincidenza temporale rafforza enormemente tale ipotesi, che gli autori nemmeno considerano. Conoscendo bene l’ambiente, immagino che, se avessero lontanamente sollevato tale dubbio, l’articolo non sarebbe mai stato accettato dalla rivista (del gruppo “Nature”).

Dal lavoro esce comunque una cosa importante anche sul piano pratico: nella discussione si legge testualmente (mia traduzione): “Tuttavia, dato che il vaccino a mRNA SARS-CoV-2 è stato rilevato nel muscolo cardiaco con lesione in via di guarigione e che gli effetti al momento non sono chiari, potrebbe essere prudente considerare di ritardare la vaccinazione basata su nanoparticelle lipidiche nei pazienti con recente infarto miocardico.” Almeno questa conclusione prudenziale dovrebbe indurre i cardiologi e le autorità sanitarie ad andarci piano con la teoria di vaccinare tutti e subito i cosiddetti “fragili”. Se sono fragili, sono “fragili” anche agli effetti di questi potenti intrugli biotecnologici, che ora sappiamo (contrariamente a quanto dichiarato dalle aziende al momento della registrazione) arrivano persino al cuore!
230926Comunicato 10 CMSi su Mio-pericarditi.pdf
1 MB
Comunicato n. 10 della Commissione Medico Scientifica Indipendente

SOMMARIO

1) EMA e Commissione Europea hanno dichiarato nella nuova versione dell’All. 1 alle decisioni di autorizzazione dei vaccini Pfizer e Moderna “aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite. Alcuni casi hanno richiesto terapia intensiva e si sono osservati casi fatali”.

2) Due importanti studi di sorveglianza attiva hanno mostrato un’incidenza di mio-pericarditi e miocarditi subcliniche rispettivamente del 2,33% in adolescenti (Tailandia), dopo la 2a dose del vaccino Pfizer; e 2,8% in sanitari adulti (Svizzera), dopo la 3a dose di Moderna.

3) La CMSi propone una verifica semplice, concreta, economica a Governo, Regioni e Autorità sanitarie, per escludere o confermare/quantificare questo possibile rischio.
Più dosi, più infezioni

Ditelo a Amadeus, Bassetti, Bergoglio, Burioni, Cartabia, Crisanti, Draghi, Fazio, Floris, Lorenzin, Merlino, Pregliasco, Schillaci, Sciarra, Speranza, Vespa, Zingaretti (elenco puramente indicativo, in ordine alfabetico).
PS quasi dimenticavo Mattarella, uno dei registi.
Oggi è festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

Auguri a tutti e tutte coloro che portano quei nomi.

Preghiamo l’aiuto divino nelle battaglie, piccole e grandi, e comunque… diamoci da fare!
Inganno deliberato

Queste affermazioni scritte in un poster propagandistico dalla SIP non hanno alcun fondamento.

Se faranno la Commissione d’Inchiesta, dovrà indagare anche su chi ha materialmente scritto e chi ha autorizzato la diffusione di questo tipo di pericolose menzogne, per indurre i genitori a far inoculare i bambini e gli adolescenti.

E valutare le conseguenze che possono aver avuto, soprattutto su alcuni giovani atleti.

https://www.aslal.it/allegati/01%20Poster_VaccinoCovid_WEB.jpg
Verona senza stella?

Non è Verona che “rinuncia al simbolo del Natale”, è l’amministrazione guidata da un ex calciatore, che fa parte del piano diabolico di great reset, approfittando delle divisioni abilmente fomentate nell’opposizione.

Speriamo che le numerose proteste facciano recedere dalla pessima decisione per la mia città.

La stella, se si vuole, si può facilmente riparare o sostituire con materiali più moderni.

https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/verona/cronaca/23_settembre_28/verona-rinuncia-al-simbolo-del-suo-natale-festa-senza-la-stella-nell-arena-e89d5995-cbd7-4cc6-a8d8-f5b506399xlk.shtml
Lepiota procera, in abbondanza!
Forwarded from MILANOpiazzaFONTANA
LA SOFFERENZA DI EMMA E LE IDEOLOGIE DISUMANE

“Guardando quel video, è ragionevole attendersi che l'uomo della strada e la casalinga di Voghera si emozionino, oppure no, ma non ci si aspetta che polemizzino con l'autore e l'azienda. E invece una parte rilevante delle nostre élite ha espresso giudizi molto negativi dato che non è più disposta ad ammettere nemmeno le cose più banali: e cioè che un figlio vorrebbe che i genitori fossero pronti ad amarsi per sempre.”

Articolo di Carlo Lottieri

https://www.brunoleoni.it/esselunga-pesca-emma-ideologia-elite

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Complessità pandemica

Sto leggendo un nuovo libro sulla "pandemia" COVID-19, scritto da docenti dell'Università di Bologna, consci che quanto stavano vivendo sul posto di lavoro fosse il riflesso di un processo più ampio che si stava realizzando a livello nazionale e sovranazionale.

Il libro rappresenta una critica multidisciplinare all'uso improprio che le forze di governo hanno fatto del loro potere, con il sostegno dei mezzi di informazione e a suon di censure di qualsiasi pensiero non allineato. Propaganda caratterizzata da un impiego scorretto di concetti quali pace, altruismo, legalità e scienza.

Questa esperienza può riscattare, in parte, il silenzio e l’asservimento del mondo universitario, dove invece la condivisione e la libertà di pensiero dovrebbero essere la norma.

L'auspicio è che il libro possa contribuire ad alimentare un movimento, per quanto minoritario, diffuso capillarmente nel tessuto sociale e destinato a crescere fecondo.

www.edizionilavela.it/prodotto/complessita-pandemica/
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Bestialità pandemica

Al netto dei gravi eventi avversi che hanno colpito alcuni, la cosiddetta vaccinazione è servita a poco o niente al singolo, ma assolutamente a nulla per proteggere la vita “altrui”. Anzi.

Mattarella chiederà mai scusa al popolo italiano?
O qualcuno, di qua o di là, lo costringerà a chiederla?
Quando anche i cardinali hanno “dubbi”…
Burke è uno dei cardinali che ha espresso precisi dubbi sul magistero di Bergoglio.

Si ricorda che il papa in una delle sue interviste non perse la ghiotta occasione della malattia del porporato per continuare la squallida propaganda vaccinale, in modo certo non confacente al suo ruolo di pastore spirituale.

E pensare che con un gruppo di medici cattolici lo avevamo già messo in guardia sui cosiddetti vaccini, di cui alcuni fatti con cellule di embrione umano, e comunque non funzionanti come “atto di amore”, anzi.

Grazie a Dio e alle cure, Burke guarì mentre Bergoglio resta nella storia come il primo papa vaccinofilo al punto da fare squallida ironia e arrivare a criticare come negazionista un cardinale gravemente malato.

Quando capirà di aver sbagliato con la sua ottusa e ripetuta propaganda di prodotti pericolosi e comunque inutili a fermare i contagi?
Intervista alla premio Nobel

Chi fosse interessato alla storia di Katalin Karikó potrebbe leggere questa intervista (del 2021) in cui ripercorre la sua vita di ricercatrice.

Ne esce un quadro abbastanza realistico della vita di una ricercatrice che è partita dalla “gavetta”, sostenuta solo dalla passione per la ricerca in medicina. La principale scoperta è stata la modifica del mRNA sintetico inserendo pseudouridina al posto di uridina, in modo da renderlo più stabile e meno infiammatorio.

La sua principale qualità, la testardaggine nel seguire le proprie passioni e intuizioni, è stata premiata dalla fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto.

Purtroppo dall’intervista, dal tono trionfale, non emerge il problema principale di tutta la ricerca dei cosiddetti vaccini anti-covid. Il vero problema non è quello descritto dalla Karikó (la stabilità del mRNA), bensì l’INFORMAZIONE che tale mRNA porta (la proteina Spike attiva) e la BIODISTRIBUZIONE delle nanoparticelle.

In altre parole, la scoperta della Karikó e del suo maestro Weissman sarebbe stata forse da Nobel se fosse servita (come era nelle intenzioni iniziali) per trovare una CURA per il cancro (non un vaccino, una cura!).

Applicata alla sequenza del virus, abilmente diffusa dai cinesi (suoi inventori) nei primi giorni di pandemia, con sperimentazioni affrettate e raffazzonate, senza considerare DOVE quei mRNA vanno a finire, ha prodotto un disastro che è coperto solo dal silenzio o dalle menzogne.

Certo di questo flop dei tanto attesi “vaccini” non ha colpa la Karikó, né ha colpa degli imbrogli fatti nella produzione di lotti difettosi per degradazione del mRNA o presenza di DNA plasmidico contaminante, ma sono responsabili soprattutto le autorità regolatorie che avrebbero dovuto vigilare meglio sui dossier di registrazione e soprattutto applicare una farmacovigilanza attiva, seria e sincera.

L’idea brillante di una brava scienziata non basta a giustificare una applicazione tecnologica che di fatto ha trasformato l’umanità in un laboratorio in forma di torre di Babele.



https://www.pnas.org/doi/full/10.1073/pnas.2119757118