PBellavite
31.4K subscribers
2.97K photos
499 videos
187 files
2.89K links
Comunicazioni medicoscientifiche e culturali
Download Telegram
Questi sono fatti
Nel mio piccolo avevo allertato AIFA e poi anche la popolazione che questi prodotti biogenetici causavano molti effetti avversi gravi e di nuovo tipo. AIFA non rispose e l'Università prese provvedimenti contro di me. Accadeva esattamente due anni fa.
4000 su 100.000 vuol dire in Italia 576.000 reazioni avverse gravi ad oggi. Molte di queste hanno interessato persone costrette all'inoculo per poter lavorare o viaggiare ma che non ne avevano alcun bisogno, né serviva a "proteggere gli altri", anzi. E si sapeva.
Disinformazione. La Russia è forte o debole a seconda del tornaconto.
di Alessandro Orsini.

Oggi vorrei svelare una nuova tecnica con cui i media dominanti manipolano l’opinione pubblica per creare consensi intorno alle politiche di guerra in Ucraina di Ursula von der Leyen. Chiamo questa tecnica “manipolazione mediante confusione”. In sintesi, i media dominanti, Corriere della Sera in testa, ripetono ossessivamente che la Russia è talmente forte che dobbiamo armarci fino ai denti per impedirle di invadere tutta l’Europa. Nello stesso tempo, dicono che è talmente debole da non riuscire a conquistare Bakhmut e che basterebbero poche armi per chiudere la partita. La prima narrazione è utilizzata quando bisogna creare consensi intorno all’espansione della Nato ai confini russi (Russia forte). La seconda è utilizzata quando bisogna creare consensi intorno all’invio di armi a Zelensky (Russia debole). La narrazione varia in base agli obiettivi perseguiti, in un dato momento della guerra, dal blocco occidentale. Ricorrendo alla ragione critica, la manipolazione diventa trasparente. Ecco la mia contro-argomentazione ottenuta invertendo i nessi logici. Se la Russia è debolissima, non c’è bisogno di includere Finlandia e Svezia nella Nato per contenerla e nemmeno di prendere i soldi dal Pnrr per creare munizioni. Se, invece, è fortissima, allora l’Ucraina non può sconfiggerla e dobbiamo aprirci alla diplomazia.

Queste narrazioni contrastanti vengono affinate per confondere la mente dell’uomo comune. Operazione non difficile giacché la sociologia fenomenologica dimostra che la mente dell’uomo comune è fatta di rappresentazioni contraddittorie. L’uomo comune, abituato alla confusione di concetti e spiegazioni, non sente il bisogno istintivo di sbrogliare la matassa proposta dai media dominanti che subisce acriticamente. Il semplice – “In Italia ci sono i putiniani” di Fiorenza Sarzanini ribadito la settimana scorsa alla Luiss – vince sul complesso. Il problema dell’uomo comune è agire pragmaticamente e non riflettere criticamente. L’uomo comune è talmente assorbito dalla vita pratica che non si rende conto dell’attività cognitiva in cui è impegnato di continuo. Vive di tipizzazioni, che gli derivano, in minima parte, dalle esperienze dirette e, in massima parte, dalla socializzazione. Quasi tutto quel che sa gli è stato trasmesso o riferito da altri. La sua mente è dominata da una folla di idee di senso comune utilizzate per classificare il mondo a fini pratici. Tutto viene incasellato in schemi precostituiti. La realtà empirica è un caos indefinito che egli deve ordinare con le tipologie. Classificare è semplificare. Dire che il problema della guerra sono i putiniani è semplificare, oltre che mistificare. Che cosa abbiamo imparato in questi mesi? L’evidenza empirica suggerisce che il sistema dell’informazione sulla politica internazionale in Italia è corrotto in misura quasi completa. Questo è un fatto gravissimo giacché, in una società libera, il settore dell’informazione più importante è quello relativo alla politica internazionale che, in ultima istanza, è questione di vita o di morte. Dalla politica internazionale e, più in particolare, dalla sicurezza internazionale dipendono le nostre vite. I cittadini, non essendo informati correttamente su ciò che accade in Ucraina o sulle cause della guerra, non possono richiedere i giusti correttivi alla classe governante. Il mio libro, Ucraina. Critica della politica internazionale (Paper First), concepisce la cultura come un mezzo al servizio dei più deboli. La cultura, intesa in questo senso, è necessariamente critica. Ecco perché abbiamo bisogno più che mai della critica della politica internazionale.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Avviso di seminario
Sabato pomeriggio parlerò a Lonigo (VI) nell'ambito di una serie di incontri di attualità politica organizzati dall'Osservatorio Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa su "Il potere terapeutico e la narrazione totalitaria della pandemia COVID"
Per chi non lo sapesse, il Cardinale Van Thuan (1928-2002), quando era arcivescovo coadiutore di Saigon fu arrestato e trascorse 13 anni in prigione, di cui nove in isolamento, dedicandosi alla scrittura e alla testimonianza della speranza cristiana anche in quella situazione, convertendo persino alcuni carcerieri. Venne liberato il 21 novembre 1988. Nel 1998 papa Giovanni Paolo II lo nominò presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Troppo buoni, ci voleva qualche parolina in più su quel personaggio e il suo famoso ospite “virologo”
👇👇👇
Forwarded from Weltanschauung Italia
"Che tempo che fa" di Fazio è stata per 20 anni una delle più ostinate e patetiche casse di risonanze del sistema, famosa per attestarsi acriticamente a difesa delle scelte del governo sempre e comunque, un autentico organo di propaganda senza alcuna pretesa di verità. Il fondo fu toccato nel periodo psicopandemico con la promozioni di Burioni a guru virale e portavoce ufficiale della scienzah. Ma Fazio non va scordato neppure per i San Remo che condusse, tra i più ideologicizzati della storia del festival.
Il conduttore lascia infine la RAI per andare a servire, strapagato, un prodotto di quella finanzia transnazionale la cui causa ha tanto bene sostenuto negli anni, portando con sé il suo barattolo di acrimonia e luoghi comuni tascabile, la Litizzetto. Egli va ricordato come una delle pagine più emblematiche del servizio televisivo pubblico: un organo non di intrattenimento ma di indottrinamento, di creazione del consenso e tacitazione del dissenso.

WI
Niente grafene nel sangue dei vaccinati

Modestamente, io l’avevo detto subito che le “prove” erano semplicemente incredibili. Falsa pista.

I cosiddetti vaccini anticovid fanno male - e ad alcuni sfortunati molto male - non per il presunto grafene (che oltretutto è biocompatibile) ma per altri motivi che ho illustrato in molte pubblicazioni scientifiche e su questo canale.

Complimenti a chi lo ha spiegato così chiaramente. E a chi ha ammesso di essersi sbagliata.

https://mariannamaior.com/ossido-di-grafene-e-vaccini-la-verita/
Da Comitato Ascoltami un bel pensiero che condivido
⬇️⬇️⬇️
Forwarded from Comitato Ascoltami
Piccolo esempio di informazione asservita

Il quotidiano veronese lecca il sindaco che fa il duro con chi molesta l’autovelox. Intanto chi molesta le donne la fa franca.
Negazionista chi???
Non si capisce come questo signor Cartabellotta abbia ancora il coraggio di scrivere simili stupidaggini. Piogge alluvioni glaciazioni e cambiamenti climatici ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Il difficile è prevederli e sarebbe possibile prevenirne un po’ le conseguenze se si investissero maggiori risorse nell’ambiente e meno nelle armi.
Questo genio incompreso di Cartabellotta ci fa sapere che hanno riciclato per l'ennesima volta il termine "negazionista", il quale veniva appioppato (a mia memoria, eh, ma chi vuole integrare può farlo) in ordine:

1. Ai sostenitori della causa palestinese (per squalificare qualsiasi critica all'ideologia criminale sionista)

2. A chi non si è fatto prendere per il naso sull'inganno pandemico

3. A chi, da anni pure, dice che la manutenzione del territorio latita, da nord a sud e da est a ovest del paese.

Eppure mi stupisco perché non riesco a spiegarmi come mai questa gente abbia ancora il coraggio di parlare, quando dovrebbe aver paura della folla inferocita... Ah, forse perché non c'è la folla inferocita, ma un popolo ormai annichilito e sottomesso.
Folla inferocita?

Ricevo e condivido volentieri

“Buongiorno Professore.
Per fortuna non c'è nessuna folla inferocita. Sarebbe davvero un inutile spargimento di sangue e uno spreco di energie. Rimossi quelli di adesso, altri simili sarebbero messi a sostituirli.
Esiste invece una rete sempre più numerosa e ampia che impara a frequentarsi, collaborare, scambiare e sostenersi.
Creiamo in pace una comunità parallela alternativa.
A loro, dedichiamo le giuste, argomentate critiche.
Facciamo la giusta, argomentata informazione.
E per il resto del tempo, concentriamoci sul nuovo, dimenticandoceli.
Non meritano davvero più di scomporci per loro.
La saluto con stima e riconoscenza.”
Della serie “quello che Bruno Vespa non vi dirà”
Io concordo con Giorgio Bianchi, che se ne intende!
Hanno iniettato decine di milioni di dosi sperimentalmente.

L’”ESITO” sperimentale di cui parla il generale Figliuolo ANCORA NON SI SAPEVA!
E la “comunità scientifica” di cui parla il generale NON ERA alcuna comunità scientifica (termine con cui gli ignoranti e/o in malafede designano un’entità INESISTENTE) ma solo FDA e EMA, agenzie regolatorie nelle mani delle case farmaceutiche e dei politici.
E hanno avuto il coraggio di renderlo obbligatorio.
⬇️⬇️⬇️