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Comunicazioni medicoscientifiche e culturali
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Vaccini contro l’antibiotico-resistenza? O nuova propaganda vaccinista?

Si sa che l’uso eccessivo e irresponsabile degli antibiotici nell'assistenza sanitaria, in veterinaria e nell'industria alimentare ha generato un drammatico aumento della resistenza dei batteri agli antibiotici, non compensata dalla introduzione di nuovi. A fronte di questo reale problema, causato dalla stessa medicina moderna (ricordiamo la “Nemesi Medica” di Ivan Illich!), la nuova trovata sarebbe quella di basare la lotta alle malattie infettive non più sugli antibiotici ma sui vaccini.

Infatti, nel testo in via di approvazione del nuovo piano vaccinale 2023-25 si legge che i vaccini potrebbero contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza in maniera diretta, prevenendo le infezioni batteriche (e si cita il caso dello pneumococco), ma anche indirettamente prevenendo le infezioni virali (come l’influenza) che hanno talvolta come complicanze le infezioni batteriche. Nel piano italiano si viene a sapere anche (pag. 14) che “gli Stati Uniti hanno nominato la ricerca per lo sviluppo di nuovi vaccini tra i principali obiettivi strategici contro l’antibiotico-resistenza e l'impatto della vaccinazione sulla resistenza antimicrobica è ora incluso anche nei criteri di valutazione della Global Alliance for Vaccines and Immunization (GAVI).”

A parte che i vaccini antinfluenzali sono di scarsa efficacia, a parte che i vaccini anti-batterici hanno effetti avversi maggiori degli antibiotici, a parte che la GAVI è un cartello multinazionale a fini di lucro, fondato dal noto ultramiliardario “filantropo”, il problema più grave è che questa ipotesi, che secondo i programmatori del Ministero (sempre quelli nonostante il nuovo Ministro) giustificherebbe l’intensificarsi delle campagne vaccinali, è di dubbia efficacia e potrebbe essere pericolosa.

Chi può assicurare che, come è già successo con gli antibiotici, non succeda lo stesso con i vaccini? Anzi, il pericolo della formazione di batteri resistenti ai vaccini potrebbe essere ancora maggiore, perché i vaccini sono distribuiti ad ampie fasce di popolazione, mentre gli antibiotici solo ai malati che ne hanno bisogno (ovviamente se prescritti correttamente).

Vi sono tanti indizi che questo sia un pericolo reale anche per i vaccini antipneumococcici, che sono stati prodotti con un sempre maggior numero di antigeni di diversi ceppi, per cercare di “coprire” il maggior numero di infezioni. Però i batteri continuano a mutare e crescono quelli resistenti al vaccino. Ad esempio si può vedere questo recente lavoro fatto in Giappone in cui hanno confrontato l’ecosistema microbico prima e dopo l’introduzione del vaccino anti-pneumococcico coniugato.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36986414/

I principali risultati indicano chiaramente l'aumento dei ceppi non coperti da vaccino di Streptococcus pneumoniae, in seguito all'introduzione del vaccino pneumococcico coniugato 13-valente (PCV13). Infatti la prevalenza di sierotipi non vaccinali è aumentata significativamente nei bambini dal 50,0% nel 2012-2013 al 74,1% nel 2016 (p ≤ 0,006) e negli adulti dal 15,8% nel 2012-2013 al 61,5% nel 2016 (p ≤ 0,026). Curiosamente, lo stesso lavoro ha notato molto minore resistenza ai farmaci, quindi con inversione di tendenza rispetto alle ipotesi iniziali.

Anche la comparsa di ceppi resistenti al vaccino della pertosse è stata segnalata da molti e citata in un lavoro mio e di Donzelli https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31111719/. Un problema è la crescita di infezioni da parapertosse, che potrebbe essere favorita dalla vaccinazione antipertosse, che in studi su animali interferisce con l’immunità naturale verso la parapertosse, meno sensibile al vaccino. Inoltre, gli antigeni del vaccino mutano a tassi più elevati rispetto ad altri geni codificanti proteine di superficie, fenomeno accentuato dall’uso dei vaccini acellulari.

L'idea semplicistica che i vaccini siano "efficaci e sicuri" e salvino l’umanità da tutte le malattie è ingiustificata. Le campagne vaccinali devono essere ben ponderate e non basate su teorie di comodo.
Ritardi nelle terapie. Errori od orrori?

Si sta discutendo (chissà fin quando…) della Commissione d’Inchiesta sulla gestione della pandemia COVID-19 in Italia. Uno dei punti-chiave riguarda l’indagine sui ritardi delle cure e accertare eventuali omissioni, errori, reati e rispettive responsabilità.

L'approccio italiano alla pandemia da parte delle istituzioni sanitarie pubbliche ha rivelato notevoli carenze ed errori, tra cui la decisione di affrontare la pandemia confidando quasi esclusivamente nei vaccini basati su tecnologie nuove e sperimentali, con informazioni insufficienti sulla durata della loro efficacia e sulla loro sicurezza a medio e lungo termine; l'emanazione di linee guida che dissuasero i medici dall'adozione di terapie domiciliari precoci guidate dalla scienza e dalla coscienza, utilizzando i farmaci ritenuti più appropriati per ciascun paziente; la decisione di raccomandare fortemente la “vigile attesa” e i soli farmaci sintomatici, in particolare il paracetamolo, arrivando a sanzionare i medici che non hanno rispettato le raccomandazioni ufficiali; il rifiuto di entrare in qualsiasi forma di dialogo con i medici che hanno prontamente curato a domicilio migliaia e migliaia di pazienti, riducendo enormemente il numero dei ricoveri.

Questa gestione inefficiente delle cure COVID-19 può essere vista come uno dei fattori per cui l'Italia è tra i Paesi con il maggior numero di ricoveri e decessi.

Pensando di fare cosa utile ho raccolto un po' di documentazione sul caso e resa disponibile nel mio canale Sfero: https://sfero.me/article/-ritardo-terapie-covid-19-errori
A parte la fissazione sul grafene, spesso Cesare Sacchetti ci azzecca
Forwarded from Cesare Sacchetti (Caesar Sacchetti)
Salamella assassina. Ecco come è ridotto lo stato profondo italiano. Ecco come sono ridotti i suoi organi di propaganda.
I NUMERI IMPIETOSI
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Forwarded from Umanità e Ragione
📊 PRIMO STUDIO COMPLETO ITALIANO SULL'ECCESSO DI MOTRALITA' REGISTRATO IN ITALIA E IN EUROPA NEL 2021-2022📊


Oggi su La Verità alcuni dettagli dello studio che Umanità e Ragione ha inviato alle Istituzioni e alla stampa, nazionale ed estera, sull'eccesso di mortalità registrato in Italia ed in Europa nel 2021-2022.
Grazie a: ing. Stefano Albertini, ing. Giovanni Di Palmo, dott. Valerio Gennaro, dott.ssa Rosalba Rombaldoni, dott.ssa Paola Panzera per il grande lavoro svolto, ai revisori per la disponibilità e l'interesse dimostrato, al nostro Presidente, avv. Olga Milanese, per la relazione esplicativa e il coordinamento operativo e divulgativo.

Presto i documenti originali disponibili su⬇️
www.umanitaeragione.eu
Una ipotesi da verificare

Qualora si confermasse l’ipotesi (più che plausibile) che l’eccesso di mortalità è causato dalle spike vaccinali (forse in concorso con quelle virali, si vedrà), significherebbe che feci bene a non farmi inoculare! Io che potevo permettermelo senza gravi conseguenze oltre a una assurda ridicola e inapplicabile multa.

Ma qualcuno risarcirà i morti?
Ciance

La virostar si spaccia ora da oncologo preannunciando vaccini contro il cancro.

Ve lo dico da vecchio patologo generale, che è sia virologo che oncologo (tant’è vero che ho scritto rassegne scientifiche sia sui virus sia sui tumori): a parte che tali intrugli NON SAREBBERO VACCINI MA IMMUNOTERAPIE GENICHE, ci sono molti motivi per non credergli.

I primi due sono questi: a) i vaccini contro gli antigeni tumorali sono in studio da decenni e il mRNA non garantisce alcuna novità sostanziale rispetto alle proteine (appunto come col covid), b) i tumori hanno MOLTE diverse mutazioni che rappresentano la sua capacità progressiva di sfuggire al sistema immunitario ed è illusorio che il trucchetto decantato da Bassetti funzioni.

Per non parlare degli effetti avversi, o persino del rischio di effetti paradossali, ovviamente.

Personalmente sono sempre stato favorevole alla ricerca, anche di frontiera, ma sono e sarò sempre contrario alle balle sparate per imbonire la gente che non è esperta della materia.
Il castello di carte

Resoconto di una scienziata “critica” in un congresso di medicina fatto per promuovere i “vaccini” e combattere la “disinformazione”.
Un po’ lungo ma simpatico e istruttivo di come va quel mondo.
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I disturbi dello spettro autistico, in aumento, hanno molte cause, spesso difficili da identificare, dipendenti dal sistema nervoso, immunitario e dall’intestino.
Una sentenza della Cassazione riconosce che può essere stato anche un vaccino, perché in quel caso era ben documentato il nesso temporale e la encefalopatia.

https://comedonchisciotte.org/autismo-indagare-i-veri-motivi-dellaumento-esponenziale/
Ancora NO alla Lorenzin!

Ho avuto occasione recentemente di riconsiderare il piano dei vaccini pediatrici e ho ritrovato una relazione che feci nel 2019 quando ancora si parlava di una riforma della legge 119/2017 “Lorenzin”.

Poi tutto quel lavoro si bloccò per motivi politici ancor prima della pandemia.

In questo documento si dimostra che l’obbligo vaccinale era INGIUSTIFICATO dal punto di vista epidemiologico ed evidenziai le deficienze della farmacoviglilanza.

Un argomento tecnico, ma credo abbastanza comprensibile anche ai genitori degli “utenti” (volontari o obbligati che siano).

https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/000/995/BELLAVITE_DA_PUBBL.pdf
“Vaccini” o pentole? 😜
Ma i peggiori sono i pennivendoli.
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Forwarded from Giubbe Rosse
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Vanni Frajese, intervistato da Radio Radio, risponde indirettamente al venditore di pentole sull'annuncio di Moderna.

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Un bel colpo di spugna e … via tutto!
Personalmente penso sia importante distinguere tra colpa e dolo. Per i primi le dimissioni o il licenziamento, per i secondi anche il carcere. Uno sconto a chi collabora con l’accertamento della verità. Non è per “vendetta”, è per giustizia verso le vittime e per evitare che si ripeta alla prossima occasione.
Forwarded from AsSIS ti ComunicaChe....
La CMSi ha inviato una mail a Governo, ministri, parlamentari e a più di 900 consiglieri regionali per proporre di avviare una discussione senza pregiudizi nel merito della recente bozza del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-25 che si appresta ad essere attuato. Dalla letteratura emergono criticità che necessitano di un aperto confronto https://www.assis.it/piano-nazionale-di-prevenzione-vaccinale-2023-25-lapprovazione-senza-pubblico-dibattito-e-una-forzatura-non-accettabile/ 🍎 Condividi e Seguici 🍎 https://t.me/joinchat/AAAAAFGcNl7C1t5qMsm3Kw