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Comunicazioni medicoscientifiche e culturali
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Questa è l’introduzione di Martina Pastorelli al suo “Docufilm” proiettato a Verona il 1 Aprile scorso.
Il pipistrello non ha alcuna colpa!

Il virus è stato trovato e isolato (alla faccia dei residui complottisti che dicono che non esiste) dall’ambiente del mercato di Wuhan ma NO dagli animali.

Già si sapeva ma stavolta lo dice anche Nature. Alla faccia dei nostri virologi da strapazzo accodati al danaroso mainstream filocinese e filoatlantico che sponsorizzava, senza alcuna prova, il passaggio di specie.

https://www.nature.com/articles/s41586-023-06043-2
"In questo giorno del Venerdì Santo non si celebra la Messa, ma una liturgia nella quale con la lettura della Passione secondo Giovanni e l’adorazione della Croce, si medita sul ‘modo’ che Dio ha scelto per salvare l’umanità mediante il Suo Figlio, il Verbo fatto carne, e offerto in sacrificio per noi."
https://www.sabinopaciolla.com/venerdi-santo-in-passione-domini/
Confronto tra bambini vaccinati e non vaccinati

Si torna a parlare di piani vaccinali intensivi, senza tener conto dei risultati dei precedenti (cosa che sarebbe persino prevista nella legge Lorenzin del 2017 e NON E’ STATA FATTA) né delle emergenti preoccupazioni dei ricercatori.

Vi sono vari lavori che dimostrano un aumento delle visite ambulatoriali per malattie e condizioni pediatriche comuni nei bambini associati a un programma sempre più affollato di vaccini pediatrici. Gli studi che hanno trovato associazioni tra vaccini e condizioni avverse (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33266457/) sono stati oggetto di ritiro da parte della rivista che li aveva pubblicati. Quello di ritirare pubblicazioni scomode è un “vizio” ricorrente nella editoria scientifica che riguarda i vaccini o le medicine non convenzionali (a me è capitato per un bellissimo lavoro su Arnica montana, che poi confermammo con una successiva pubblicazione).

La ritrattazione del lavoro citato sulle vaccinazioni pediatriche si è verificata dopo che è stato preso di mira da un lettore anonimo che si è lamentato di non credere ai risultati pubblicati. Un nuovo articolo conferma invece quanto riportava l’articolo ritirato: https://www.semanticscholar.org/paper/Revisiting-Excess-Diagnoses-of-Illnesses-and-in-to-Lyons-Weiler-BlaylockRussell/ea555580842661dac934776b4061f0ae41422270

Qui, gli autori rivedono i dati, confrontando il numero di visite ambulatoriali per i bambini vaccinati rispetto a quelli non vaccinati. Le stime dell'incidenza dell'assistenza sanitaria mostrano che le visite superiori ai normali controlli di routine aumentano a causa della vaccinazione da 2,56 a 4,98 visite aggiuntive in ambulatorio per problemi di salute correlati al vaccino per ogni unità di aumento della vaccinazione all'anno. Le maggiori differenze a sfavore dei vaccinati riguardavano le visite per “Febbre”, “Otite”, “Gastroenterite”, “Anemia”, “Eczema”, “Allergie”, “Disturbi respiratori”.

L'analisi di regressione lineare multivariata delle interazioni indica che la vaccinazione comporta un netto aumento delle visite ambulatoriali non di routine. Gli autori concludono che le critiche non supportate e false di un lettore al primo studio riflettono un pregiudizio pervasivo che porta alla rimozione sistematica di molti studi ben progettati che attribuiscono esiti avversi ai vaccini. Nascondere una ricerca così ben progettata e riportata fedelmente, per non parlare di ricerche peer-reviewed e pubblicate, apre la strada a programmi di marketing acquistati e pagati dai produttori di vaccini e dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

A prescindere da quest’ultima pubblicazione, la proposta di effettuare studi comparativi tra bambini vaccinati e non vaccinati con i prodotti imposti dalla Lorenzin, comprendente la loro qualità di vita e malattie ricorrenti, è stata fatta più volte alle autorità sanitarie ma finora in Italia non è stato fatto alcunché. Eppure è una di quelle cose che più interesserebbero ai bambini e ai genitori.
Quando la forza di dire “Dio” coincide col coraggio di dire “io”
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Forwarded from Dèmos
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☦️🇺🇦Una bambina sfida il regime di Kiev: "Difendo la fede nella mia chiesa!"

La piccola Dasha è la nuova eroina della Kyiv-Pechersk Lavra. Dasha, 11 anni, si è espressa coraggiosamente contro i persecutori religiosi a Kiev, non avendo paura di esprimere loro i suoi sentimenti in faccia.

Dasha ha gridato che voleva stare con Dio, che voleva essere nella Chiesa ortodossa ucraina. A quel punto i nazionalisti hanno chiesto chi avesse ordinato al bambino di dire tutto questo.

"Io solo. La mia anima sta urlando. Non ce la faccio più", ha urlato la bambina.

Cosí hanno iniziato a chiederle come si chiamava, quanti anni aveva, quante ore era stata alla Lavra.

"Difendo la fede nella mia chiesa! Resto in piedi finché basterá", la risposta di Dasha.

Per il nono giorno gli ortodossi hanno difeso il monastero dai nazionalisti.

Il vicario della Kyiv-Pechersk Lavra, il metropolita Pavle, è agli arresti domiciliari e sotto controllo del braccialetto elettronico

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Condivido un augurio pasquale che mi ha particolarmente toccato e confortato
Vaccini contro l’antibiotico-resistenza? O nuova propaganda vaccinista?

Si sa che l’uso eccessivo e irresponsabile degli antibiotici nell'assistenza sanitaria, in veterinaria e nell'industria alimentare ha generato un drammatico aumento della resistenza dei batteri agli antibiotici, non compensata dalla introduzione di nuovi. A fronte di questo reale problema, causato dalla stessa medicina moderna (ricordiamo la “Nemesi Medica” di Ivan Illich!), la nuova trovata sarebbe quella di basare la lotta alle malattie infettive non più sugli antibiotici ma sui vaccini.

Infatti, nel testo in via di approvazione del nuovo piano vaccinale 2023-25 si legge che i vaccini potrebbero contrastare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza in maniera diretta, prevenendo le infezioni batteriche (e si cita il caso dello pneumococco), ma anche indirettamente prevenendo le infezioni virali (come l’influenza) che hanno talvolta come complicanze le infezioni batteriche. Nel piano italiano si viene a sapere anche (pag. 14) che “gli Stati Uniti hanno nominato la ricerca per lo sviluppo di nuovi vaccini tra i principali obiettivi strategici contro l’antibiotico-resistenza e l'impatto della vaccinazione sulla resistenza antimicrobica è ora incluso anche nei criteri di valutazione della Global Alliance for Vaccines and Immunization (GAVI).”

A parte che i vaccini antinfluenzali sono di scarsa efficacia, a parte che i vaccini anti-batterici hanno effetti avversi maggiori degli antibiotici, a parte che la GAVI è un cartello multinazionale a fini di lucro, fondato dal noto ultramiliardario “filantropo”, il problema più grave è che questa ipotesi, che secondo i programmatori del Ministero (sempre quelli nonostante il nuovo Ministro) giustificherebbe l’intensificarsi delle campagne vaccinali, è di dubbia efficacia e potrebbe essere pericolosa.

Chi può assicurare che, come è già successo con gli antibiotici, non succeda lo stesso con i vaccini? Anzi, il pericolo della formazione di batteri resistenti ai vaccini potrebbe essere ancora maggiore, perché i vaccini sono distribuiti ad ampie fasce di popolazione, mentre gli antibiotici solo ai malati che ne hanno bisogno (ovviamente se prescritti correttamente).

Vi sono tanti indizi che questo sia un pericolo reale anche per i vaccini antipneumococcici, che sono stati prodotti con un sempre maggior numero di antigeni di diversi ceppi, per cercare di “coprire” il maggior numero di infezioni. Però i batteri continuano a mutare e crescono quelli resistenti al vaccino. Ad esempio si può vedere questo recente lavoro fatto in Giappone in cui hanno confrontato l’ecosistema microbico prima e dopo l’introduzione del vaccino anti-pneumococcico coniugato.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36986414/

I principali risultati indicano chiaramente l'aumento dei ceppi non coperti da vaccino di Streptococcus pneumoniae, in seguito all'introduzione del vaccino pneumococcico coniugato 13-valente (PCV13). Infatti la prevalenza di sierotipi non vaccinali è aumentata significativamente nei bambini dal 50,0% nel 2012-2013 al 74,1% nel 2016 (p ≤ 0,006) e negli adulti dal 15,8% nel 2012-2013 al 61,5% nel 2016 (p ≤ 0,026). Curiosamente, lo stesso lavoro ha notato molto minore resistenza ai farmaci, quindi con inversione di tendenza rispetto alle ipotesi iniziali.

Anche la comparsa di ceppi resistenti al vaccino della pertosse è stata segnalata da molti e citata in un lavoro mio e di Donzelli https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31111719/. Un problema è la crescita di infezioni da parapertosse, che potrebbe essere favorita dalla vaccinazione antipertosse, che in studi su animali interferisce con l’immunità naturale verso la parapertosse, meno sensibile al vaccino. Inoltre, gli antigeni del vaccino mutano a tassi più elevati rispetto ad altri geni codificanti proteine di superficie, fenomeno accentuato dall’uso dei vaccini acellulari.

L'idea semplicistica che i vaccini siano "efficaci e sicuri" e salvino l’umanità da tutte le malattie è ingiustificata. Le campagne vaccinali devono essere ben ponderate e non basate su teorie di comodo.
Ritardi nelle terapie. Errori od orrori?

Si sta discutendo (chissà fin quando…) della Commissione d’Inchiesta sulla gestione della pandemia COVID-19 in Italia. Uno dei punti-chiave riguarda l’indagine sui ritardi delle cure e accertare eventuali omissioni, errori, reati e rispettive responsabilità.

L'approccio italiano alla pandemia da parte delle istituzioni sanitarie pubbliche ha rivelato notevoli carenze ed errori, tra cui la decisione di affrontare la pandemia confidando quasi esclusivamente nei vaccini basati su tecnologie nuove e sperimentali, con informazioni insufficienti sulla durata della loro efficacia e sulla loro sicurezza a medio e lungo termine; l'emanazione di linee guida che dissuasero i medici dall'adozione di terapie domiciliari precoci guidate dalla scienza e dalla coscienza, utilizzando i farmaci ritenuti più appropriati per ciascun paziente; la decisione di raccomandare fortemente la “vigile attesa” e i soli farmaci sintomatici, in particolare il paracetamolo, arrivando a sanzionare i medici che non hanno rispettato le raccomandazioni ufficiali; il rifiuto di entrare in qualsiasi forma di dialogo con i medici che hanno prontamente curato a domicilio migliaia e migliaia di pazienti, riducendo enormemente il numero dei ricoveri.

Questa gestione inefficiente delle cure COVID-19 può essere vista come uno dei fattori per cui l'Italia è tra i Paesi con il maggior numero di ricoveri e decessi.

Pensando di fare cosa utile ho raccolto un po' di documentazione sul caso e resa disponibile nel mio canale Sfero: https://sfero.me/article/-ritardo-terapie-covid-19-errori
A parte la fissazione sul grafene, spesso Cesare Sacchetti ci azzecca
Forwarded from Cesare Sacchetti (Caesar Sacchetti)
Salamella assassina. Ecco come è ridotto lo stato profondo italiano. Ecco come sono ridotti i suoi organi di propaganda.
I NUMERI IMPIETOSI
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Forwarded from Umanità e Ragione
📊 PRIMO STUDIO COMPLETO ITALIANO SULL'ECCESSO DI MOTRALITA' REGISTRATO IN ITALIA E IN EUROPA NEL 2021-2022📊


Oggi su La Verità alcuni dettagli dello studio che Umanità e Ragione ha inviato alle Istituzioni e alla stampa, nazionale ed estera, sull'eccesso di mortalità registrato in Italia ed in Europa nel 2021-2022.
Grazie a: ing. Stefano Albertini, ing. Giovanni Di Palmo, dott. Valerio Gennaro, dott.ssa Rosalba Rombaldoni, dott.ssa Paola Panzera per il grande lavoro svolto, ai revisori per la disponibilità e l'interesse dimostrato, al nostro Presidente, avv. Olga Milanese, per la relazione esplicativa e il coordinamento operativo e divulgativo.

Presto i documenti originali disponibili su⬇️
www.umanitaeragione.eu
Una ipotesi da verificare

Qualora si confermasse l’ipotesi (più che plausibile) che l’eccesso di mortalità è causato dalle spike vaccinali (forse in concorso con quelle virali, si vedrà), significherebbe che feci bene a non farmi inoculare! Io che potevo permettermelo senza gravi conseguenze oltre a una assurda ridicola e inapplicabile multa.

Ma qualcuno risarcirà i morti?