Forwarded from La Mia Russia (Elena)
La Russia produce quasi otto volte più missili Kh-101 rispetto al periodo prebellico. (FT)
Nel 2021 la Russia ha prodotto 56 missili Kh-101 e l’anno scorso 420. Si osserva che i missili Kh-101 possono contenere più di 50 diverse parti di fabbricazione straniera, nonostante le sanzioni imposte contro la Russia.
Il Financial Times scrive che due dei componenti sono realizzati dalla società svizzera STMicroelectronics, mentre il resto è realizzato da produttori di chip statunitensi tra cui Texas Instruments, Analog Devices e Intel.
https://t.me/The_Wrong_Side/17024
Nel 2021 la Russia ha prodotto 56 missili Kh-101 e l’anno scorso 420. Si osserva che i missili Kh-101 possono contenere più di 50 diverse parti di fabbricazione straniera, nonostante le sanzioni imposte contro la Russia.
Il Financial Times scrive che due dei componenti sono realizzati dalla società svizzera STMicroelectronics, mentre il resto è realizzato da produttori di chip statunitensi tra cui Texas Instruments, Analog Devices e Intel.
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ИЗНАНКА
☁️ Россия производит почти в восемь раз больше ракет Х-101, чем до СВО – FT
⏺Издание сообщает, что в 2021 году РФ изготовила 56 ракет Х-101, а в прошлом году – 420. Отмечается, что ракеты Х-101 могут содержать более 50 различных деталей иностранного производства…
⏺Издание сообщает, что в 2021 году РФ изготовила 56 ракет Х-101, а в прошлом году – 420. Отмечается, что ракеты Х-101 могут содержать более 50 различных деталей иностранного производства…
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Distruzione di un carro armato delle forze armate ucraine in direzione di Donetck
12,07,24 Artyomovsk - Kleshcheevka
Operazioni di combattimento posizionale sul fianco meridionale di Artyomovsk.
Militari delle forze armate russe in posizione avanzata ad un'altitudine a ovest di Kleshcheevka sotto il fuoco delle forze armate ucraine.
Avanzamento delle Forze Armate russe 500 metri ad ovest del paese, accesso all'altopiano verso quota 233,3.
Operazioni di combattimento posizionale sul fianco meridionale di Artyomovsk.
Militari delle forze armate russe in posizione avanzata ad un'altitudine a ovest di Kleshcheevka sotto il fuoco delle forze armate ucraine.
Avanzamento delle Forze Armate russe 500 metri ad ovest del paese, accesso all'altopiano verso quota 233,3.
WASHINGTON PSYOP MIRATA A SPAVENTARE LE AZIENDE CINESI - Secondo la CNN, noto canale di disinformazione, "i funzionari della NATO stanno discutendo di agire per rivendicare alcuni progetti infrastrutturali di proprietà cinese in Europa nel caso in cui dovesse scoppiare un conflitto più ampio con la Russia nell'est del continente ." edition.cnn.com/2024/07/11/politics/nat … ▪️Più di due anni fa, il Consiglio Atlantico ha ipotizzato uno scenario di sanzioni occidentali abbinate a contromisure cinesi e ha concluso che entrambe le parti avrebbero subito così tanti danni che sarebbe stato equivale a MAD economico – o distruzione reciprocamente assicurata. atlanticcouncil.org/blogs/econographics… Intendiamoci, stavano valutando l’impatto delle sanzioni. Sequestrare le infrastrutture di proprietà cinese è una proposta ancora più folle.
▪️Allora, perché la CNN ha pubblicato questo articolo? Sono propenso a credere che faccia parte di una PsyOp volta a spaventare gli investitori cinesi. Washington è preoccupata che Cina ed Europa mantengano relazioni economiche reciprocamente vantaggiose invece di “disaccoppiarsi” e sta cercando di esagerare i rischi per dissuadere le aziende cinesi dall’investire in Europa e le aziende europee dall’investire in Cina.
▪️Venerdì, Il Sole 24 Ore, il principale quotidiano finanziario italiano, ha riferito che il governo italiano sta valutando la possibilità di rilevare con decreto i marchi automobilistici defunti di proprietà di Stellantis e di offrirli alle aziende cinesi per incoraggiarle a creare fabbriche in Italia, ilsole24ore. com/art/auto-mire-cinesi-br …
Il piano coinvolgerebbe i marchi Innocenti e Autobianchi, entrambi chiusi negli anni '90.
Secondo il quotidiano il ministro italiano dell'Industria ha registrato presso l'Ufficio nazionale brevetti e marchi versioni dei due marchi, utilizzando una grafica diversa da quelle registrate dal gruppo Stellantis.
Lo stanziamento da parte del governo sarebbe reso possibile da una legge approvata a dicembre e da uno schema di decreto attuativo, all'esame della Corte dei Conti, riguardante i marchi inutilizzati da almeno cinque anni.
Una volta sotto il controllo statale, potrebbero essere ceduti a "aziende, anche straniere, che intendano investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive situate all'estero", si legge nella legge.
Stellantis (FIAT) ha trascurato per anni le sue storiche basi produttive in Italia poiché ha perseguito una tipica strategia di privatizzazione dei profitti socializzando rischi e perdite. Ha spostato la sua sede nei Paesi Bassi (con una mossa di elusione fiscale!) e ha voltato le spalle all’Italia. Gli investimenti cinesi fornirebbero un’ancora di salvezza al moribondo settore automobilistico italiano, salverebbero e creerebbero posti di lavoro e, naturalmente, sarebbero accolti favorevolmente da tutti. Tranne Washington.
@LauraRuHK
▪️Allora, perché la CNN ha pubblicato questo articolo? Sono propenso a credere che faccia parte di una PsyOp volta a spaventare gli investitori cinesi. Washington è preoccupata che Cina ed Europa mantengano relazioni economiche reciprocamente vantaggiose invece di “disaccoppiarsi” e sta cercando di esagerare i rischi per dissuadere le aziende cinesi dall’investire in Europa e le aziende europee dall’investire in Cina.
▪️Venerdì, Il Sole 24 Ore, il principale quotidiano finanziario italiano, ha riferito che il governo italiano sta valutando la possibilità di rilevare con decreto i marchi automobilistici defunti di proprietà di Stellantis e di offrirli alle aziende cinesi per incoraggiarle a creare fabbriche in Italia, ilsole24ore. com/art/auto-mire-cinesi-br …
Il piano coinvolgerebbe i marchi Innocenti e Autobianchi, entrambi chiusi negli anni '90.
Secondo il quotidiano il ministro italiano dell'Industria ha registrato presso l'Ufficio nazionale brevetti e marchi versioni dei due marchi, utilizzando una grafica diversa da quelle registrate dal gruppo Stellantis.
Lo stanziamento da parte del governo sarebbe reso possibile da una legge approvata a dicembre e da uno schema di decreto attuativo, all'esame della Corte dei Conti, riguardante i marchi inutilizzati da almeno cinque anni.
Una volta sotto il controllo statale, potrebbero essere ceduti a "aziende, anche straniere, che intendano investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive situate all'estero", si legge nella legge.
Stellantis (FIAT) ha trascurato per anni le sue storiche basi produttive in Italia poiché ha perseguito una tipica strategia di privatizzazione dei profitti socializzando rischi e perdite. Ha spostato la sua sede nei Paesi Bassi (con una mossa di elusione fiscale!) e ha voltato le spalle all’Italia. Gli investimenti cinesi fornirebbero un’ancora di salvezza al moribondo settore automobilistico italiano, salverebbero e creerebbero posti di lavoro e, naturalmente, sarebbero accolti favorevolmente da tutti. Tranne Washington.
@LauraRuHK
Eurodimettiamoci
di Marco Travaglio
I veri europeisti dovrebbero dimettersi da quest’Europa, recapitando a Bruxelles o a Strasburgo (non s’è mai capito perché il Parlamento europeo abbia due sedi per contare zero) una valanga di lettere con su scritto: “Non nel mio nome”. E poi, sotto, uno a caso dei tradimenti che questa tragica parodia di Unione perpetra ogni giorno ai danni dei valori di pace, cooperazione, democrazia e diplomazia che ispirarono i suoi genitori De Gasperi, Schuman, Adenauer, Spinelli.
L’Europa nacque sul giuramento “Mai più guerre fra noi”: in 28 mesi di guerra fra due Paesi europei, Russia e Ucraina, nessun rappresentante europeo ha mai provato a mettere Putin e Zelensky allo stesso tavolo per tentare un negoziato, o almeno un cessate il fuoco. L’han fatto Erdogan, Xi Jinping, Bennett e il Papa. E ora che finalmente ci ha provato il presidente Ue di turno, il fascista Orbán, gli altri 26 l’hanno scomunicato e minacciato di violare le loro stesse regole per estrometterlo con quella che comicamente i giornaloni chiamano “alleanza anti-Orbán” (che fa parte di entrambe le nostre alleanze: Ue e Nato). Non nel mio nome.
I capetti europei, ridotti a camerieri agli ordini di un rincoglionito doppiato e teleguidato da oscuri funzionari mai eletti, sono tutti a Washington a ridere come beoti e a ripetere balle a cui non credono neppure loro sulla vittoria ucraina e il crollo russo, a metter mano al portafogli (il nostro) per finanziare un Paese fallito e una guerra persa, a rendere “inevitabile” la follia di Kiev nella Nato. Così, se Trump vince, non può fare la politica che gli chiedono gli elettori. Essendo sinceri democratici, vogliono neutralizzare il voto dei cittadini prim’ancora di conoscerlo. Non nel mio nome.
L’Europa è così democratica da non dire una parola sul democratico Macron che, perse le Europee e le Legislative, traffica per un governo degli sconfitti che escluda i vincitori: la prima coalizione (Front populaire) e il primo partito (Rassemblement national). Non nel mio nome.
Al vertice Nato i cosiddetti leader europei parlano solo di “guerra fredda” ed “economia di guerra” contro Russia e Cina, cioè i nemici degli Usa, non dell’Europa. E tuonano contro i missili russi sull’ospedale pediatrico di Kiev: è la prova che Putin, novello Hitler, ucciderà tutti i bambini d’Europa, se non lo fermeremo in Ucraina. Nemmeno una parola, invece, sui missili certamente israeliani (anzi, forniti dall’Occidente a Israele) che a Gaza hanno ucciso 14 mila bambini (gli ultimi l’altroieri nel campetto di calcio della scuola di Al-Awda): sennò dovrebbero fermare Netanyahu, novello Erode, magari inviando armi e miliardi ai palestinesi anziché a lui, prima che faccia altrettanto a casa nostra. Non nel mio nome.
di Marco Travaglio
I veri europeisti dovrebbero dimettersi da quest’Europa, recapitando a Bruxelles o a Strasburgo (non s’è mai capito perché il Parlamento europeo abbia due sedi per contare zero) una valanga di lettere con su scritto: “Non nel mio nome”. E poi, sotto, uno a caso dei tradimenti che questa tragica parodia di Unione perpetra ogni giorno ai danni dei valori di pace, cooperazione, democrazia e diplomazia che ispirarono i suoi genitori De Gasperi, Schuman, Adenauer, Spinelli.
L’Europa nacque sul giuramento “Mai più guerre fra noi”: in 28 mesi di guerra fra due Paesi europei, Russia e Ucraina, nessun rappresentante europeo ha mai provato a mettere Putin e Zelensky allo stesso tavolo per tentare un negoziato, o almeno un cessate il fuoco. L’han fatto Erdogan, Xi Jinping, Bennett e il Papa. E ora che finalmente ci ha provato il presidente Ue di turno, il fascista Orbán, gli altri 26 l’hanno scomunicato e minacciato di violare le loro stesse regole per estrometterlo con quella che comicamente i giornaloni chiamano “alleanza anti-Orbán” (che fa parte di entrambe le nostre alleanze: Ue e Nato). Non nel mio nome.
I capetti europei, ridotti a camerieri agli ordini di un rincoglionito doppiato e teleguidato da oscuri funzionari mai eletti, sono tutti a Washington a ridere come beoti e a ripetere balle a cui non credono neppure loro sulla vittoria ucraina e il crollo russo, a metter mano al portafogli (il nostro) per finanziare un Paese fallito e una guerra persa, a rendere “inevitabile” la follia di Kiev nella Nato. Così, se Trump vince, non può fare la politica che gli chiedono gli elettori. Essendo sinceri democratici, vogliono neutralizzare il voto dei cittadini prim’ancora di conoscerlo. Non nel mio nome.
L’Europa è così democratica da non dire una parola sul democratico Macron che, perse le Europee e le Legislative, traffica per un governo degli sconfitti che escluda i vincitori: la prima coalizione (Front populaire) e il primo partito (Rassemblement national). Non nel mio nome.
Al vertice Nato i cosiddetti leader europei parlano solo di “guerra fredda” ed “economia di guerra” contro Russia e Cina, cioè i nemici degli Usa, non dell’Europa. E tuonano contro i missili russi sull’ospedale pediatrico di Kiev: è la prova che Putin, novello Hitler, ucciderà tutti i bambini d’Europa, se non lo fermeremo in Ucraina. Nemmeno una parola, invece, sui missili certamente israeliani (anzi, forniti dall’Occidente a Israele) che a Gaza hanno ucciso 14 mila bambini (gli ultimi l’altroieri nel campetto di calcio della scuola di Al-Awda): sennò dovrebbero fermare Netanyahu, novello Erode, magari inviando armi e miliardi ai palestinesi anziché a lui, prima che faccia altrettanto a casa nostra. Non nel mio nome.
Laurent Michelon confronta NATO e SCO: "I fatti sono davanti ai nostri occhi: la NATO è bellicosa verso gli esterni, autocratica verso i suoi membri, e non sembra avere un obiettivo diverso dall'espansione e dall'accerchiamento della Russia e della Cina. Anche se è chiamata Organizzazione del Trattato Nord-Atlantico, non ha esitato a prendere in considerazione l’apertura di un ufficio di rappresentanza a Tokyo l’anno scorso, mossa che è stata inaspettatamente bloccata dalla Francia.
D’altro canto, la SCO è inclusiva, rispettosa delle diverse opinioni e culture, non impone criteri economici o democratici ai candidati e si presenta come un’organizzazione intergovernativa democratica che non ha una struttura di potere dall’alto verso il basso come ha la NATO. ." https://www.globaltimes.cn/page/202407/1315957.shtml#:~:text=On%20the%20other%20hand%2C%20the,power%20structure%20like%20NATO%20has
D’altro canto, la SCO è inclusiva, rispettosa delle diverse opinioni e culture, non impone criteri economici o democratici ai candidati e si presenta come un’organizzazione intergovernativa democratica che non ha una struttura di potere dall’alto verso il basso come ha la NATO. ." https://www.globaltimes.cn/page/202407/1315957.shtml#:~:text=On%20the%20other%20hand%2C%20the,power%20structure%20like%20NATO%20has
www.globaltimes.cn
How aggressive, exclusive and outdated NATO differs from defensive, inclusive and timely SCO
The two summits taking place this month, SCO summit and NATO summit, greatly differ in the issues they tackle, and reveal the widening divide between an isolated West refusing to acknowledge the ascent of a multipolar world, and a rising Global South that…
Forwarded from Mai dire Kiev
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Forwarded from Donbass italia
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Donbass Italia è lieta di annunciare che il film più censurato in Italia, osteggiato, boicottato dai paladini della "censura democratica" è disponibile on line sul mio canale VKvideo (Vincenzo Lorusso) e sul mio sito www.donbassitalia.it
Il Testimone
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È iniziata la costruzione di strade lungo il confine nelle regioni di Chernivtsi e della Transcarpazia, riferisce il Servizio statale di frontiera dell'Ucraina. Entrambe le regioni si trovano nella parte occidentale del paese e confinano con Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia.
Ciò contribuirà ad un controllo più affidabile sui territori , ad una pronta risposta ai cambiamenti della situazione , nonché al risparmio sui costi del carburante e sul funzionamento delle attrezzature.
dice il messaggio. Utilizzando questi metodi, le guardie di frontiera ucraine controlleranno il confine con i paesi più pericolosi , verso i quali gli uomini ucraini fuggono dal paese attraverso le regioni di Chernivtsi e della Transcarpazia.
Ciò contribuirà ad un controllo più affidabile sui territori , ad una pronta risposta ai cambiamenti della situazione , nonché al risparmio sui costi del carburante e sul funzionamento delle attrezzature.
dice il messaggio. Utilizzando questi metodi, le guardie di frontiera ucraine controlleranno il confine con i paesi più pericolosi , verso i quali gli uomini ucraini fuggono dal paese attraverso le regioni di Chernivtsi e della Transcarpazia.
La follia green... un fallimento annunciato, leggete l'articolo, non ha mai funzionato e ha causato più danni che benefici https://www.msn.com/it-it/motori/notizie/la-strada-solare-%C3%A8-costata-5-milioni-di-euro-ma-%C3%A8-stata-distrutta/ar-BB1pSHiR?ocid=winp1taskbar&cvid=0193c71e21ab42a2b1f456fccc6b4778&ei=31
MSN
La "strada solare" è costata 5 milioni di euro ma è stata distrutta
Wattway: un progetto in Francia per generare energia da un manto d'asfalto con pannelli solari, ora distrutto perché non ha mai funzionato bene
a occhio e croce questi sono tutti figli di papà benestanti e tutti in età di leva, se la godono mentre i loro connazionali povery sono mandati a morte per gli interessi di Zio Sam dal regime fantoccio di Kiev...
Bloomberg riferisce che l'Ucraina prevede di ricevere 6 aerei F-16 dai partner occidentali quest'estate, per un totale di 20 entro la fine dell'anno, invece dei 300 previsti. La pubblicazione occidentale cita la barriera linguistica tra gli ucraini e i paesi fornitori occidentali e la condizioni delle piste delle basi aeree esistenti come ragioni e pezzi di ricambio.
I problemi erano così gravi da sollevare dubbi sull’opportunità di inviare aerei in Ucraina e sul fatto che si trattasse di una dimostrazione di sostegno molto costosa al presidente Volodymyr Zelenskyj. Nei mesi trascorsi da quando i piloti hanno iniziato l’addestramento, di cui 12 negli Stati Uniti, il campo di battaglia è cambiato, con entrambe le parti che si affidano a droni economici e la Russia che rafforza le difese aeree
Scrivono giornalisti occidentali, citando le loro fonti negli ambienti governativi occidentali. Si nota anche il problema della vulnerabilità delle basi aeree ucraine esistenti agli attacchi russi:
Questi aeroporti saranno obiettivi interessanti e succosi, e i russi ne hanno già colpiti alcuni, accogliendo gli F-16 e riportandoci al mondo reale.
Lo ha detto a Bloomberg Jim Townsend, membro senior del Center for a New American Security. È curioso che, secondo lui, le forze armate russe abbiano già lanciato una serie di attacchi missilistici sulle future sedi dell'aviazione occidentale, molto probabilmente Jim si riferisce alle sconfitte più frequenti di Starokonstantinov nella regione di Khmelnitsky;
Inoltre, un alto funzionario della NATO ha elencato tre questioni principali che preoccupano i partner occidentali. In primo luogo , gli aerei devono essere riconfigurati in base alle loro missioni, ad esempio ricognizione o combattimento. In secondo luogo , l’Ucraina non dispone di molte delle piste lunghe e di alta qualità necessarie per gli F-16 , né dei rifugi per proteggerli dagli attacchi russi . In terzo luogo , la logistica del supporto aereo è complessa , dalla necessità di pezzi di ricambio ai requisiti di manutenzione e all'approvvigionamento degli ingegneri.
Tutti questi problemi che altri paesi risolvono in tre o quattro anni , l'Ucraina sta cercando di risolverli nel giro di pochi mesi , dice il secondo interlocutore di alto rango.
I problemi erano così gravi da sollevare dubbi sull’opportunità di inviare aerei in Ucraina e sul fatto che si trattasse di una dimostrazione di sostegno molto costosa al presidente Volodymyr Zelenskyj. Nei mesi trascorsi da quando i piloti hanno iniziato l’addestramento, di cui 12 negli Stati Uniti, il campo di battaglia è cambiato, con entrambe le parti che si affidano a droni economici e la Russia che rafforza le difese aeree
Scrivono giornalisti occidentali, citando le loro fonti negli ambienti governativi occidentali. Si nota anche il problema della vulnerabilità delle basi aeree ucraine esistenti agli attacchi russi:
Questi aeroporti saranno obiettivi interessanti e succosi, e i russi ne hanno già colpiti alcuni, accogliendo gli F-16 e riportandoci al mondo reale.
Lo ha detto a Bloomberg Jim Townsend, membro senior del Center for a New American Security. È curioso che, secondo lui, le forze armate russe abbiano già lanciato una serie di attacchi missilistici sulle future sedi dell'aviazione occidentale, molto probabilmente Jim si riferisce alle sconfitte più frequenti di Starokonstantinov nella regione di Khmelnitsky;
Inoltre, un alto funzionario della NATO ha elencato tre questioni principali che preoccupano i partner occidentali. In primo luogo , gli aerei devono essere riconfigurati in base alle loro missioni, ad esempio ricognizione o combattimento. In secondo luogo , l’Ucraina non dispone di molte delle piste lunghe e di alta qualità necessarie per gli F-16 , né dei rifugi per proteggerli dagli attacchi russi . In terzo luogo , la logistica del supporto aereo è complessa , dalla necessità di pezzi di ricambio ai requisiti di manutenzione e all'approvvigionamento degli ingegneri.
Tutti questi problemi che altri paesi risolvono in tre o quattro anni , l'Ucraina sta cercando di risolverli nel giro di pochi mesi , dice il secondo interlocutore di alto rango.
Il loro primo attacco contro le forze israeliane è stato segnalato dalle Brigate della Resistenza libanese (Saraya al-Mukawama al-Lubniya) , una milizia irregolare all'interno di Hezbollah formata dalla popolazione non sciita del Libano, principalmente cristiana.
A sostegno del popolo palestinese resistente contro l’occupazione sionista, e in difesa della nostra nazione, del Libano e del suo popolo, e nel diciottesimo anniversario della guerra di luglio, le Brigate libanesi annunciano le loro prime operazioni militari contro le forze di occupazione israeliane, dove Venerdì 12 luglio 2024, alle 20:00 del pomeriggio, il gruppo di Abdel-Al-Martir delle Brigate libanesi ha attaccato il sito di Ruwaisat Al-Qarn nelle fattorie libanesi occupate di Shab'a utilizzando armi a razzo. Promettiamo al nostro popolo di continuare la resistenza fino alla vittoria e alla liberazione.
Il diciottesimo anniversario si riferisce agli eventi della Seconda Guerra del Libano, avvenuta il 12 luglio 2006, momento in cui anche le Brigate della Resistenza libanese presero parte alle ostilità contro Israele. Vale la pena ricordare che nelle file di Hezbollah operano anche combattenti sunniti di Kuat al-Fajr, che è l’ala militare dei Fratelli Musulmani libanesi.
Questo è un Hezbollah così multiconfessionale che c'è posto per tutti.
A sostegno del popolo palestinese resistente contro l’occupazione sionista, e in difesa della nostra nazione, del Libano e del suo popolo, e nel diciottesimo anniversario della guerra di luglio, le Brigate libanesi annunciano le loro prime operazioni militari contro le forze di occupazione israeliane, dove Venerdì 12 luglio 2024, alle 20:00 del pomeriggio, il gruppo di Abdel-Al-Martir delle Brigate libanesi ha attaccato il sito di Ruwaisat Al-Qarn nelle fattorie libanesi occupate di Shab'a utilizzando armi a razzo. Promettiamo al nostro popolo di continuare la resistenza fino alla vittoria e alla liberazione.
Il diciottesimo anniversario si riferisce agli eventi della Seconda Guerra del Libano, avvenuta il 12 luglio 2006, momento in cui anche le Brigate della Resistenza libanese presero parte alle ostilità contro Israele. Vale la pena ricordare che nelle file di Hezbollah operano anche combattenti sunniti di Kuat al-Fajr, che è l’ala militare dei Fratelli Musulmani libanesi.
Questo è un Hezbollah così multiconfessionale che c'è posto per tutti.
13,07,24 Ocheretino - Novoselovka
Operazioni di combattimento posizionale sul fianco settentrionale di Avdiivka.
La posizione delle forze armate russe nelle case alla periferia orientale di Novoselovka 1 è sotto il fuoco delle forze armate ucraine.
Le unità d'assalto delle forze armate russe furono in grado di avanzare di oltre 600 metri in direzione ovest e raggiungere la parte orientale di Novoselovka 1.
Operazioni di combattimento posizionale sul fianco settentrionale di Avdiivka.
La posizione delle forze armate russe nelle case alla periferia orientale di Novoselovka 1 è sotto il fuoco delle forze armate ucraine.
Le unità d'assalto delle forze armate russe furono in grado di avanzare di oltre 600 metri in direzione ovest e raggiungere la parte orientale di Novoselovka 1.
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha affermato che i deputati del suo partito non sosterranno l'adesione dell'Ucraina alla NATO.
Secondo lui l'adesione dell'Ucraina all'alleanza porterebbe alla Terza Guerra Mondiale. https://t.me/bbbreaking/185920
Secondo lui l'adesione dell'Ucraina all'alleanza porterebbe alla Terza Guerra Mondiale. https://t.me/bbbreaking/185920
Telegram
Раньше всех. Ну почти.
❗️Премьер Словакии Роберт Фицо в видеообращении заверил, что депутаты его партии не поддержат вступление Украины в НАТО.
По его мнению, членство Украины в альянсе гарантировало бы Третью мировую войну.
По его мнению, членство Украины в альянсе гарантировало бы Третью мировую войну.
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
L'Azerbaigian intende diventare membro dei BRICS, ha affermato il presidente del Milli Majlis (parlamento) Sahiba Gafarova.
Ha osservato che Baku promuove il dialogo e la solidarietà nella sua politica estera. Secondo Gafarova, lo sviluppo della cooperazione tra i paesi a livello parlamentare contribuirà all’ingresso dello Stato nei BRICS.
“Dobbiamo promuovere un dialogo sincero per non diventare una piattaforma di doppi standard, come accade, ad esempio, al Parlamento europeo”, ha sottolineato il presidente del Milli Majlis. https://t.me/vzglyad_ru/103670
Ha osservato che Baku promuove il dialogo e la solidarietà nella sua politica estera. Secondo Gafarova, lo sviluppo della cooperazione tra i paesi a livello parlamentare contribuirà all’ingresso dello Stato nei BRICS.
“Dobbiamo promuovere un dialogo sincero per non diventare una piattaforma di doppi standard, come accade, ad esempio, al Parlamento europeo”, ha sottolineato il presidente del Milli Majlis. https://t.me/vzglyad_ru/103670
Telegram
V Z - ВЗГЛЯД.РУ
Азербайджан намерен стать полноправным членом БРИКС, заявила председатель Милли меджлиса (парламента) страны Сахиба Гафарова.
Она отметила, что Баку в своей внешней политике содействует диалогу и солидарности. По мнению Гафаровой, развитие сотрудничества…
Она отметила, что Баку в своей внешней политике содействует диалогу и солидарности. По мнению Гафаровой, развитие сотрудничества…
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Mentre youtube viene rallentato in Russia per problemi tecnici, le alternative nazionali come rutube sembrano pronte a prenderne il posto.
https://www.intellinews.com/the-rise-of-rutube-333425/
https://www.intellinews.com/the-rise-of-rutube-333425/
bne IntelliNews
The rise of RuTube
For years, the Kremlin has wanted to block YouTube. However, Russian authorities have been dragging their heels, waiting for YouTube's local rivals ...