Forwarded from Marco Rizzo
A chi ci guarda con fiducia: “È stato un mese indimenticabile assieme a tutti Voi. Una campagna che ci ha portato a fare 87 iniziative, comizi e incontri. La nostra idea è giusta, l’unica in grado di risollevare l’Italia. Democrazia Sovrana Popolare arriverà, sta arrivando.”
Forwarded from Marco Rizzo
A differenza di Francia e Germania, dove la crescita del numero dei votanti ha pesantemente sconfitto i partiti dei guerrafondai Macron e Scholz, nel nostro Paese è ancora avanzata l’astensione che ha superato il 50%. Chiaramente adesso non succederà nulla, non ci saranno referendum per uscire dalla UE e quant’altro. Ma fino a quando il sistema riuscirà a far pensare alla gente che il “non voto” può far cambiare le cose è impossibile batterlo. Democrazia Sovrana Popolare oscurata ed osteggiata, nell’unica circoscrizione in cui è stata fatta gareggiare, ha comunque superato Libertà e Alternativa Popolare di Bandecchi, confermandosi il decimo partito italiano. Siamo in campo, abbiamo fatto conoscere il nostro progetto in tutta Italia ed ora siamo pronti ad organizzarci in maniera più strutturata in ogni territorio.
Forwarded from Andrea Zhok
Tra le varie analisi sbilenche del voto europeo c'è n'è una, diffusissima, che lega il (relativo) progresso dei partiti di destra o nazionalisti nel panorama politico all'atmosfera bellicista, secondo la logica che associa la destra alla temperie guerrafondaia.
Si tratta di un'analisi che oltre ad esprimere una preoccupante cecità alla realtà, risulta particolarmente dannosa. Essa infatti fornisce l'ennesimo alibi ai molti benpensanti, che continuano a leggere la politica con categorie binarie di cent'anni fa (sinistra - destra, progresso - reazione, pacifismo - bellicismo, ecc.).
Ora, se c'è una cosa chiara è che le forze politiche che più hanno alimentato il bellicismo nel panorama europeo sono state forze di centro (i "moderati per la nuclearizzazione", tipo la Von der Leyen) e forze sedicenti progressiste, di sinistra o centro sinistra (dall'SPD di Scholz, a Renaissance di Macron, ai Verdi della Annalena Baerbock.)
Le forze di destra premiate dalle elezioni sono quasi tutte (l'unica significativa eccezione è la nostra Meloni) contrarie alla guerra, contrarie a spedire armi all'Ucraina, contrarie alle sanzioni alla Russia (non per russofilia, ma perché consapevoli che danneggiano più noi che la Russia).
Anche dove la destra al governo non viene premiata, come in Ungheria, essa è sfidata su questioni di corruzione interna, non sulla linea politica. Accade così che in Ungheria i due primi partiti siano Fidesz con il 46% seguito da Tisza, guidato da un fuoriuscito da Fidesz con il 31%, con un'agenda di politica estera indistinguibile da quella di Orban.
La minaccia della guerra e il contenimento dell'autolesionismo economico dell'Europa sono i punti su cui la destra ha vinto, dove ha vinto.
Che su questi temi la sinistra non riesca a battere un colpo da tempo è un dato su cui meditare.
Negli eredi storici dei partiti socialisti e popolari - oltre che nei Verdi - oggi prevale un atlantismo ottuso, una visione manichea e fortemente ideologizzata della storia e della politica, prevale soprattutto una visione del mondo sconcertantemente astratta, che ha perso ogni contatto con il senso comune prima ancora che con i beni comuni. E' quell'astrattezza europea che mette a posto le sedie del Titanic (con eroiche battaglie su diritti LGBTQ, auto elettriche e certificazioni termiche) mentre ci prepara alla guerra col sorriso sulle labbra (la CO2 fa malissimo, ma quanto alle radiazioni ionizzanti e all'uranio impoverito, ecchessarà mai).
Le forze di destra che escono vincitrici, come l'AfD o, con agenda molto più annacquata, il Rassemblement National della Le Pen, non rappresentano però delle risposte realistiche al disorientamento corrente dell'elettorato.
Sono qualcosa di più di un mero voto di protesta, ma qualcosa di meno di un voto per un'alternativa.
Nonostante qualche segno interessante, come il buon successo del Bündnis Sahra Wagenknecht in Germania, di un'alternativa programmaticamente solida non si vede ancora traccia.
Si tratta di un'analisi che oltre ad esprimere una preoccupante cecità alla realtà, risulta particolarmente dannosa. Essa infatti fornisce l'ennesimo alibi ai molti benpensanti, che continuano a leggere la politica con categorie binarie di cent'anni fa (sinistra - destra, progresso - reazione, pacifismo - bellicismo, ecc.).
Ora, se c'è una cosa chiara è che le forze politiche che più hanno alimentato il bellicismo nel panorama europeo sono state forze di centro (i "moderati per la nuclearizzazione", tipo la Von der Leyen) e forze sedicenti progressiste, di sinistra o centro sinistra (dall'SPD di Scholz, a Renaissance di Macron, ai Verdi della Annalena Baerbock.)
Le forze di destra premiate dalle elezioni sono quasi tutte (l'unica significativa eccezione è la nostra Meloni) contrarie alla guerra, contrarie a spedire armi all'Ucraina, contrarie alle sanzioni alla Russia (non per russofilia, ma perché consapevoli che danneggiano più noi che la Russia).
Anche dove la destra al governo non viene premiata, come in Ungheria, essa è sfidata su questioni di corruzione interna, non sulla linea politica. Accade così che in Ungheria i due primi partiti siano Fidesz con il 46% seguito da Tisza, guidato da un fuoriuscito da Fidesz con il 31%, con un'agenda di politica estera indistinguibile da quella di Orban.
La minaccia della guerra e il contenimento dell'autolesionismo economico dell'Europa sono i punti su cui la destra ha vinto, dove ha vinto.
Che su questi temi la sinistra non riesca a battere un colpo da tempo è un dato su cui meditare.
Negli eredi storici dei partiti socialisti e popolari - oltre che nei Verdi - oggi prevale un atlantismo ottuso, una visione manichea e fortemente ideologizzata della storia e della politica, prevale soprattutto una visione del mondo sconcertantemente astratta, che ha perso ogni contatto con il senso comune prima ancora che con i beni comuni. E' quell'astrattezza europea che mette a posto le sedie del Titanic (con eroiche battaglie su diritti LGBTQ, auto elettriche e certificazioni termiche) mentre ci prepara alla guerra col sorriso sulle labbra (la CO2 fa malissimo, ma quanto alle radiazioni ionizzanti e all'uranio impoverito, ecchessarà mai).
Le forze di destra che escono vincitrici, come l'AfD o, con agenda molto più annacquata, il Rassemblement National della Le Pen, non rappresentano però delle risposte realistiche al disorientamento corrente dell'elettorato.
Sono qualcosa di più di un mero voto di protesta, ma qualcosa di meno di un voto per un'alternativa.
Nonostante qualche segno interessante, come il buon successo del Bündnis Sahra Wagenknecht in Germania, di un'alternativa programmaticamente solida non si vede ancora traccia.
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
La sconfitta del cannone semovente tedesco Pzh-2000 da parte del drone kamikaze "Lancet" nelle vicinanze di Pitomnik, nella regione di Kharkov.
Vale la pena ricordare che i panzerhowitzer tedeschi sono uno dei pezzi di artiglieria più a lungo raggio ed efficaci, che le forze armate ucraine proteggono diligentemente, ma non questa volta.
Vale la pena ricordare che i panzerhowitzer tedeschi sono uno dei pezzi di artiglieria più a lungo raggio ed efficaci, che le forze armate ucraine proteggono diligentemente, ma non questa volta.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Arrivo della fregata “Admiral Gorshkov” del Progetto 22350 della Flotta del Nord della Marina russa nel porto dell'Avana, Cuba.
❗️Il Ministero della Difesa russo annuncia la presa totale sotto controllo del villaggio di Staromayorskoye , che si trova sulla cengia Vremevskij.
Il villaggio è stato conquistato dalle forze armate ucraine nel giugno dello scorso anno durante un'offensiva su questa sezione del fronte.
Il villaggio è stato conquistato dalle forze armate ucraine nel giugno dello scorso anno durante un'offensiva su questa sezione del fronte.
Gli Ucraini ne hanno parlato tanto, alla fine i Russi lo hanno fatto... Bandiera russa su una delle case a Ryzhevka, nella regione di Sumy.
Nel frattempo, fonti ucraine affermano che non c'era nessuno nel villaggio stesso, e poiché il giorno dopo non ci sono notizie di ulteriori azioni delle forze armate russe, possiamo tranquillamente presumere una ricognizione in forza dalla prima linea.
Nel frattempo, fonti ucraine affermano che non c'era nessuno nel villaggio stesso, e poiché il giorno dopo non ci sono notizie di ulteriori azioni delle forze armate russe, possiamo tranquillamente presumere una ricognizione in forza dalla prima linea.
Forwarded from Massimiliano Ay
Le proiezioni dei risultati per le elezioni europee in Germania sono molto interessanti. Escludendo i democristiani della CDU, che restano stabili, perdono infatti tutti gli altri partiti del sistema liberal-atlantista, compresi i pessimi socialdemocratici della SPD e la LINKE ormai diventata radical-chic. Chi cresce? Ovviamente solo chi pone la pregiudiziale "No UE - No NATO": a sinistra BSW, l’Alleanza guidata dalla compagna Sahra Wagenknecht, e a destra i nazionalisti di AFD. Ottima notizia il tracollo dei Verdi americanizzati e guerrafondai.
Forwarded from OttolinaTV
Sanità, si allarga il business in mano ai privati. Mediobanca: “Affari per 70 miliardi, destinati a salire causa attese eccessive nel pubblico”
Primi nella lista Papiniano – holding del gruppo San Donato e del San Raffaele – con 1,7 miliardi di ricavi 2022, l’Humanitas (1,1 miliardi), Gvm – gruppo Villa Maria (840 milioni), il Policlinico Gemelli (799 milioni) e Kos (683 milioni) del gruppo Cir di Carlo De Benedetti. I tempi di attesa, che insieme alle difficoltà economiche hanno spinto 4,5 milioni di italiani a rinunciare a curarsi nel 2023, spingono infatti chi è in grado di sostenere i costi della sanità privata, i sottoscrittori di assicurazioni private e i beneficiari di welfare aziendali a indirizzarsi al di fuori del Servizio sanitario nazionale.
FONTE: Il Fatto Quotidiano
🔴 Segui OttolinaTV
Sito Web|Facebook |Gruppo Facebook |Instagram| YouTube| Youtube ENG| TikTok| Twitch| Spotify| X (Twitter)|Threads
Primi nella lista Papiniano – holding del gruppo San Donato e del San Raffaele – con 1,7 miliardi di ricavi 2022, l’Humanitas (1,1 miliardi), Gvm – gruppo Villa Maria (840 milioni), il Policlinico Gemelli (799 milioni) e Kos (683 milioni) del gruppo Cir di Carlo De Benedetti. I tempi di attesa, che insieme alle difficoltà economiche hanno spinto 4,5 milioni di italiani a rinunciare a curarsi nel 2023, spingono infatti chi è in grado di sostenere i costi della sanità privata, i sottoscrittori di assicurazioni private e i beneficiari di welfare aziendali a indirizzarsi al di fuori del Servizio sanitario nazionale.
FONTE: Il Fatto Quotidiano
🔴 Segui OttolinaTV
Sito Web|Facebook |Gruppo Facebook |Instagram| YouTube| Youtube ENG| TikTok| Twitch| Spotify| X (Twitter)|Threads
Il Fatto Quotidiano
Sanità, si allarga il business in mano ai privati. Mediobanca: “Affari per 70 miliardi, destinati a salire causa attese eccessive…
Mentre il governo si vende un decreto per accorciare le liste d’attesa della sanità pubblica privo delle risorse per raggiungere l’obiettivo, Mediobanca ricorda che il giro d’affari dei privati nel settore della salute è già vicino ai 70 miliardi, il 40%…
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Impressionanti immagini aeree del quartiere Kanal di Chasiv Yar, settore nel quale sono in corso violentissimi scontri e nel quale le forze ucraine ammettono qualche progresso russo.
https://t.me/colonel_cassad/123864
https://t.me/colonel_cassad/123864
Il Venezuela dichiara il desiderio di unirsi ai BRICS, che stanno facendo grandi sforzi per costruire un nuovo ordine mondiale , ha detto il capo del Ministero degli Esteri in un incontro con Lavrov.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
⚡️ È iniziata la seconda fase dell'esercitazione tra Russia e Bielorussia sull'uso di armi nucleari non strategiche , riferisce il Ministero della Difesa russo.
⚡️ Un cacciabombardiere Su-34 delle Forze aerospaziali russe si è schiantato sulle montagne dell'Ossezia del Nord, l'equipaggio è rimasto ucciso , riferisce il Ministero della Difesa russo.
Un intero plotone di Uhilyant è fuggito dall'Ucraina all'Ungheria a bordo di un GAZ-66 con targa militare
La polizia ungherese ha arrestato 32 ucraini fuggiti dalla mobilitazione. Hanno sfondato le fortificazioni delle loro guardie di frontiera nel GAZ-66 "Shishige".
Le guardie di frontiera ucraine hanno notato la sera vicino al confine un GAZ-66 con targa militare. Mentre controllavano a chi appartenesse l'auto, questa era già partita per l'Ungheria.
Si è scoperto che l'auto viaggiava con targhe false. Gli Uhilant sono stati ritrovati nel villaggio ungherese di Barabash e non verranno estradati.
Questa è la più massiccia fuga dalla mobilitazione in Ucraina.
La polizia ungherese ha arrestato 32 ucraini fuggiti dalla mobilitazione. Hanno sfondato le fortificazioni delle loro guardie di frontiera nel GAZ-66 "Shishige".
Le guardie di frontiera ucraine hanno notato la sera vicino al confine un GAZ-66 con targa militare. Mentre controllavano a chi appartenesse l'auto, questa era già partita per l'Ungheria.
Si è scoperto che l'auto viaggiava con targhe false. Gli Uhilant sono stati ritrovati nel villaggio ungherese di Barabash e non verranno estradati.
Questa è la più massiccia fuga dalla mobilitazione in Ucraina.