Più di 4 missili, ne conto almeno 6

Portavoce dell'IDF:

Secondo la valutazione della situazione, l'IDF recluterà nei prossimi giorni circa due brigate di riserva per le missioni operative nella Striscia di Gaza.

Il loro reclutamento consentirà di continuare lo sforzo e la prontezza per difendere lo Stato di Israele e mantenere la sicurezza dei residenti.

🇷🇺🇺🇦❗️Un sesto gruppo di truppe chiamato “Nord” è apparso come parte delle forze armate russe, operando in direzione di Belgorod.

Più recentemente, le unità che operano in questa direzione sono state chiamate il gruppo di truppe che copre il confine di stato russo, che ora ha ricevuto il proprio nome.

Ora, a giudicare dai rapporti del Ministero della Difesa, l'area di responsabilità delle unità del nuovo gruppo di truppe non è solo la difesa della zona di confine della regione di Belgorod, ma la sconfitta attiva del fuoco del nemico nelle vicine zone Regioni di Kharkov e Sumy.

bombe a grappolo russe RBK-500 sulle posizioni ucraine, mi scuso per la musica che aggiungono sempre ai video...

CHIARO e LAMPANTE
🇨🇳🇮🇱🇮🇷 Israele ha violato il diritto internazionale attaccando il consolato iraniano. L'Iran ha reagito ed ha esercitato il suo diritto legale (c) di rappresentante della Cina presso le Nazioni Unite

🇺🇲🇮🇷🇮🇱 Almeno nove missili iraniani sono penetrati nelle difese aeree israeliane e hanno colpito due basi aeree nell'attacco, ha riferito ABC News, citando un anonimo funzionario americano.

Secondo questi dati, cinque missili hanno colpito la base aerea israeliana di Nevatim, danneggiando un aereo da trasporto C-130, la pista e le strutture di stoccaggio. Quattro missili hanno colpito una base aerea israeliana nel deserto del Negev. Ma dalle foto viste di recente, sulla base del deserto del Negev di impatti se ne vedono almeno 6

🇮🇱🇮🇷🇵🇸❗️Israele ha rinviato i piani per lanciare un'operazione a Rafah in Gaza , riferisce la CNN, citando fonti israeliane.

🇮🇱🇮🇷 The New York Times, citando un funzionario israeliano: Israele sta valutando le opzioni per rispondere all'Iran che vanno dalla diplomazia a un attacco imminente

🇮🇱🇮🇷 Il primo ministro israeliano Netanyahu ha incaricato l'esercito di proporre obiettivi in Iran, attacchi ai quali “manderebbero un segnale”, ma senza vittime.

Potrebbe trattarsi di una struttura a Teheran o di un attacco informatico, scrive il Washington Post.

Israele sta discutendo una risposta all’attacco iraniano che non farà arrabbiare gli alleati e non rovinerà l’opportunità di costruire un’alleanza contro Teheran, si legge nell’articolo.

E il canale israeliano 13 riferisce che l'aeronautica israeliana ha completato lo sviluppo dei suoi piani per colpire l'Iran.

Nel frattempo, la CNN riferisce che Israele ha rinviato le sue operazioni di terra nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, a causa dell'attacco iraniano.

Secondo il canale televisivo, l'aeronautica israeliana avrebbe pianificato di spargere volantini in alcune zone della città il 15 aprile. Rafah ospita più di un milione di palestinesi, la maggior parte dei quali rifugiati dal nord di Gaza.

🇮🇱🇮🇷 Capo di Stato Maggiore israeliano dalla base Nevatim: Il lancio di missili contro Israele avrà una risposta

🇬🇧🇷🇺🇺🇦Reuters ha ammesso che la Russia “è riuscita a riparare alcune raffinerie” dopo l'attacco dei droni ucraini. Cioè, questi attacchi, a parte le pubbliche relazioni, si sono rivelati uno spreco completo, perché i droni senza pilota non saranno sufficienti per sconfiggere tali obiettivi. Comunque mi risulta che praticamente, a parte i lievi danni arrecati, siano attive tutte.

I rapporti sulla cattura completa di Semenovka sono in anticipo sugli eventi. Il villaggio non è stato ancora completamente liberato; sono in corso lavori seri. Presto. Dopo Semyonovka cadrà anche Berdychi. Ma non c’è bisogno di affrettarsi: come disse una volta Prigogine: “Non appena lo prenderanno, ti informeranno”.

Secondo il generale israeliano Reem Aminoach l'utilizzo delle difese antiaeree per contrastare l'attacco iraniano avvenuto tra la notte di sabato e domenica scorsi sarebbe costato ai bilanci di Tel Aviv il corrispettivo di almeno un miliardo di dollari. L'attacco iraniano è evidentemente stato concepito - mettendone preventivamente al corrente Washington - per nuocere in minima parte: tuttavia, se l'operazione non fosse stata uno smacco per la dirigenza israeliana, quest'ultima non sentirebbe alcuna necessità di reagire alla rappresaglia di Teheran, diversamente da quanto sembra succedere. Nei fatti l'attacco iraniano ha confermato la totale dipendenza di Tel Aviv dagli Stati Uniti in ambito bellico oltre all'indisponibilità di Washington a sostenere l'attuale dirigenza israeliana in un eventuale scontro diretto con l'Iran. Quello che ne risulta, almeno per ora, è l'ulteriore isolamento di Benjamin Netanyahu, impantanato da sei mesi in una guerra di cui sempre meno israeliani sembrano disposti a voler dare conto.

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