O.d.E.G. Guerra NATO-RUSSIA
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Orizzonte degli Eventi Geopolitici. Notizie , articoli e analisi su eventi geopolitici, in questa drammatica fase il focus sarà sulla escalation Russo-ucraina #guerrarussooucraina #guerraucraina
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📽 In questo video la modalità di tracciamento automatico dell'elicottero d'attacco Mil Mi-28NM; condizioni meteo a parte l'elicottero sembra poter mirare a oltre 30 km di distanza dal bersaglio.
📄 I missili da crociera degli aerei russi Kh-101 sono diversi da quelli utilizzati dalle forze aerospaziali nel 2022.
Ora hanno un sistema di guerra elettronica, protezione attiva ed emettitore di “trappole di calore”.

Lo ha affermato ieri il rappresentante ufficiale della Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina.
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📽 Un drone kamikaze Lancet della 238^ Brigata di artiglieria russa colpisce un obice mimetizzato D-30 ucraino da 122 mm.
📷 📽 La testata penetrante di un missile Storms Shadow (SCALP-EG) abbattuto da qualche parte in Crimea e successivamente fatta esplodere dai genieri russi.

Come si può chiaramente vedere, le testate penetranti dei missili sono sempre significativamente più piccole del diametro del loro corpo e non si trovano nella testa del missile bensì nel centro del loro corpo.
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📽 La rete "anti-drone" ha bloccato le granate sganciate da un drone quadricottero ucraino su un carro armato russo.
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📽 Un drone kamikaze Lancet sul lanciatore del sistema di difesa aerea (SAM) Buk-M1 dell'Esercito ucraino, che ha cercato di lasciare la sua posizione di tiro, ma è stato inseguito dal drone.

Il colpo è avvenuto sulla parte più importante e costosa del lanciatore: il radar. A giudicare dal tempo, il filmato sembra essere decisamente d'archivio.
📷 I sistemi anti-drone sono stati avvistati per la prima volta sui veicoli da combattimento della fanteria americana M2A2 Bradley in servizio con l'Esercito ucraino.
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Operazioni di spegnimento al terminal petrolifero di Ust Luga, regione di Leningrado, colpito la notte scorsa da un drone ucraino.
📷 Il sistema di avvistamento laser-televisivo Kaira-23 (Izdeliye 16S1) del cacciabombardiere MiG-27K.

È chiaramente visibile il cappuccio protettivo di colore rosso che copre il ricevitore 9P/01, che riceveva la radiazione riflessa dal bersaglio dal generatore ottico quantico 27F1-01 in modalità di misurazione della distanza. La lente a specchio del ricevitore stesso era posizionata su un giunto cardanico, che garantiva il movimento sincronizzato della lente con le rotazioni dei canali TV e laser della stazione di illuminazione del bersaglio 11S1. Questa stazione era situata in basso e aveva un angolo di deflessione verticale da 0 a -160°, notevolmente più ampio di quello del ricevitore 9P/01 (da 0 a -40°). Per questo motivo, la misurazione della distanza poteva essere effettuata solo quando il bersaglio si trovava di fronte all'aereo; tuttavia, per calcolare i dati di puntamento sul computer digitale di bordo era sufficiente una misurazione breve.

Il canale laser forniva la misurazione della distanza e l'illuminazione del bersaglio a distanze fino a 10 km. In modalità di ricerca della distanza, l'errore di misurazione a una distanza di 8 km era di 7 metri.
di Alessandro Valentini Il gioco delle parti.

Iran e Pakistan fanno esercitazioni militari comuni e si definiscono popoli fraterni ma si scambiano missili che colpiscono terroristi annidati lungo i confini tra i due paesi. Questo scambio a suon di missili non ha ucciso neppure un iraniano o un pakistano ma solo terroristi. La crisi diplomatica tra i due paesi con il rientro in patria degli ambasciatori è durata non più di due giorni. Da ieri i rapporti sono tornati fraterni e di reciproca comprensione nella lotta al terrorismo. A me pare, con buona pace dell'Occidente e degli Usa, che "l'incidente" sia stato un po' il gioco delle parti con un paese, il Pakistan, in una situazione di guerra civile strisciante e per ora a bassa intensità, con la sua élite politica e militare profondamente divisa tra chi vorrebbe posizionare il paese sull'Occidente e chi guarda a rafforzare ulteriormente le relazioni con la Cina ma anche con l'Iran entrato ufficialmente con l'anno nuovo nei Brics. Un gioco delle parti dunque che lascia la partita politica pakistana aperta ad entrambe le due soluzioni. I servizi occidentali e con molta probabilità anche quello pakistano non hanno più quei margini di manovra, utilizzando i gruppi terroristici, per destabilizzare l'intera regione. Non hanno più l'Afghanistan come retroterra strategico. Il governo talebano di Kabul guarda con sempre più interesse a stabilire relazioni politiche e commerciali con Cina, Russia e Iran, nel quadro di un processo di integrazione asiatico. Il potere politico e militare in Pakistan è profondamente diviso e non in grado oggi di svolgere un ruolo da protagonista principale nella regione, nonostante sia una potenza nucleare. Infine, l'Iran conferma di essere la vera potenza emergente nella regione, una potenza politica, economica e militare, e tra non molto anche nucleare. Fa paura a Israele e agli Usa da qui il disperato tentativo di tentare di destabilizzare la repubblica islamica prima che diventi appunto una potenza nucleare e annulli la supremazia di Israele in tutto il Medio Oriente. Allora, come sempre i servizi occidentali, la Cia, utilizzano i gruppi terroristici per colpire chi conduce coerentemente e con determinazione la lotta antimperialista. Ma questa volta il pachiderma partorisce un topolino in quanto sempre più ridotti sono i margini per coinvolgere paesi come il Pakistan in una guerra contro l'Iran. Quello che sarebbe dovuto essere l'apertura di un nuovo fronte con gli attentati terroristici all'Iran e la conseguente sua reazione e poi la dovuta risposta del Pakistan si è trasformato in un buffo gioco politico e diplomatico delle parti con gli Usa sempre più in difficoltà. Tutto ciò ci racconta l'intera vicenda Iran vs Pakistan, se non vi saranno nei prossimi giorni - ma ne dubito - fatti nuovi rilevanti.
Appuntamento imperdibile
Martedì a Genova
Forwarded from GeopoliticalCenter
Ron Desantis appoggia Donald Trump e sospende la campagna elettorale