O.d.E.G. Guerra NATO-RUSSIA
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Orizzonte degli Eventi Geopolitici. Notizie , articoli e analisi su eventi geopolitici, in questa drammatica fase il focus sarà sulla escalation Russo-ucraina #guerrarussooucraina #guerraucraina
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📄 UAV kamikaze della "linea" Shahed con un carico utile di 50 kg, velocità di volo fino a 160 km/h e valutazione a 5 stelle... ora in vendita al dettaglio su Alibaba.
📷 I cacciabombardieri Sukhoi Su-22 Fitter, in servizio con l'Aeronautica Militare polacca, hanno preso parte ad esercitazioni presso la loro base aerea permanente.

Velivoli di questo tipo esistono in due versioni: il monoposto da combattimento Su-22M4 e il biposto da addestramento al combattimento Su-22UM3K - sono schierati presso la 21^ base aerea tattica di Svidvin.
Nonostante la loro età, a detta dei suoi equipaggi, i Su-22 rappresentano un aereo incredibilmente robusto e infaticabile; ad oggi vengono utilizzati principalmente - ma non solo - per l'addestramento dei piloti e degli operatori radar o controllori di volo avanzati.

Il loro ritiro dall'Aeronautica Militare è previsto solo dopo il 2024, insieme all'inizio delle consegne dei caccia multiruolo F-35A Lightning II di 5^ generazione.
Forwarded from Marco Rizzo
Alla faccia di chi vi parla del patriarcato…
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
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Putin parla di Arakhamia: ha detto, racconta Putin, che erano pronti a firmare la pace, ma poi è arrivato il signor Johnson, e li ha convinti a non firmare. Bei cretini, eh? Tutto sarebbe già finito da un anno e mezzo.
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
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Blinken: se non verranno stanziati i 50 miliardi per l'Ucraina sarà un problema. Un problema per l'Ucraina ed anche per la nostra leadership mondiale. Del resto, quei soldi servono per produrre armi che sono fatte in America, da lavoratori americani.
ANGELO D'ORSI, LECTIO MAGISTRALIS

Doveva essere pace il post 1989, così ce lo avevano raccontato.
Lo studioso nippo - americano Francis Fukuyama aveva sentenziato che caduto il comunismo e venuto meno uno dei contendenti si sarebbe entrati nell'era della pace infinita. Niente di più sbagliato. Arrivava la guerra permanente, per dirla con un'espressione del compianto Giulietto Chiesa, e quindici anni dopo Fukuyama avrebbe ammesso di essersi sbagliato.

Caduto il comunismo storico, gli Usa crearono i loro nuovi nemici.
Lo Scontro di civiltà è inevitabile, scriveva Huntington, individuando l'altro nell'Islamismo, nell'Oriente, nel Sud del mondo.

Il progetto Usa del Nuovo Ordine Mondiale, con sé stessi a capo, definisce il carattere delle nuove guerre nelle quali gli attori non sono più solo gli Stati. Nemici sono "il terrorismo", i movimenti di resistenza etc.

ASOR ROSSA SCRISSE - E D'ORSI VA A MEMORIA - IL NUOVO ORDINE SARÀ TEMPESTOSO E TERRIBILE. CON UN UNICO POTERE NON AVREMO LA PACE. SCORRERANNO FIUMI DI SANGUE, NON SI AVRÀ PIETÀ PER NESSUNO.
LA GUERRA SARÀ ELEMENTO FONDANTE E CONTINUO PEESUPPOSTO DEL NUOVO ORDINE.


♦️Consiglio vivamente l'ascolto di tutto l'intervento dall'incontro organizzato da La Casa del Sole. Suggerisco di proporlo ai più giovani e consiglio anche la lettura del libro di d'Orsi 1989 - Di come la storia è cambiata, ma in peggio.


Roma, 2 Dicembre 2023
➡️ https://youtu.be/eXX1M3HSpvQ?si=8U8c8kfDHaI4IICx
Forwarded from Benedetta Piola Caselli (Benedetta Piola Caselli)
CHE SI DICE NEL MONDO?

Quanto vorrei essere in Yemen. Quanto vorrei! Per poter controllare con mano che cosa stia succedendo. Vedete, io penso ad un'escalation provocata ad arte, e non certo dagli Houti, con la scusa della difesa delle rotte commerciali, proprio per chiudere quelle vie e creare un danno economico a chi quella rotta la usa prevalentemente, e cioè la Cina, a cui le vie di terra sono già precluse ; (e pazienza se questo danneggia anche noi UE , ça va sans dire).
Forse dovrei fare un passo indietro.
Recentemente ho fatto un viaggio per, fra le altre cose, assecondare il mio passatempo di sentire che dice la gente del mondo (ogni tanto penso che dovrei fare una rubrica :
"Che si dice nel mondo?").
Capita che prima di partire, per caso, abbia scoperto che il cognato del mio portiere di lavoro faccia la sécurité sulle navi commerciali.
In un altro momento, questo non mi sarebbe interessato affatto; in QUESTO momento, ho pensato che chi fa quel mestiere potrebbe avere un punto di vista privilegiato.
Nel mio ultimo viaggio, che ha avuto una breve tappa sul Mar Rosso, ho avuto la chance di raccogliere qualche idea.
Forse vi sembreranno banali ; a me sono interessate.
Cosa raccontano le mogli di sti cristoni che - ho scoperto con sorpresa (credevo fossero tipo controllori) - sono soldati agguerritissimi?
Che la pirateria c'è sempre stata; che le dotazioni militari delle navi commerciali sono di tutto rispetto e ben in grado di fronteggiare minaccie anche importanti ; che le regole di ingaggio sono tali che, se ti si avvicina troppo un barchino sospetto , pigli, lo affondi e , per brutto che sembra, nessuno verrà mai a reclamare il pastore in ciabatte che ci stava sopra (salvo ai nostri marò).
Questi attacchi di pirateria ci sono sempre stati .
Ora sono di più?
Le mogli ghignavano.
Quanti sono i morti degli attacchi Houti? ZERO , facevano
con le dita.
Quante sono le navi commerciali sequestrate? ZERO , facevano sempre con le dita, anche perché non si saprebbe che farne.
Quanti sono i carichi sequestrati? Tre o quattro e di imbarcazioni piccole, perché non ci sono i mezzi logistici per smistarli all'interno del paese.
Ma ci sono le riprese dell'attacco con l'elicottero...Grandi risate.
E tutta questa storia degli attacchi alle navi dirette o in partenza per Israele?
Ma va!
È già difficile appurare quale bandiera batta veramente una nave , e di chi sia la proprietà; considerati i mezzi degli Houti, questi attacchi non possono essere che semicasuali, e comunque sono sporadici e rientrano nell'alea del traffico di zona.
Insomma, a sentire le mogli, gli Houti sarebbero delle zanzare che punzecchiano l'elefante, e si
fa molto rumore per nulla.

Ma in politica il rumore non lo si fa senza un progetto ; e non c'è dubbio che le rotte siano state cambiate.
Si : ma non certo per un pericolo che viene dai barchini.
Allora?
Il pericolo viene valutato dalle compagnie di assicurazione (e quindi poi di navigazione) su dati alterati da una percezione volutamente distorta ; è sulla base di quello che si accetta il costo supplementare (e i 14 giorni di viaggio in più per doppiare Buona Speranza); a questo si aggiunge e la paura di incidenti dovuti ai bombardamenti/ all'estensione del conflitto ad opera americana.
Così le mogli; e io non sarei stupita di un altro grande bluff, come all'inizio del conflitto in Ucraina , quando ci proiettavano i videogiochi facendoli passare per bombardamenti a tappeto.
Capite perché vorrei essere in Yemen?
Anzi, vorrei essere su una nave commerciale e vedere che succede.
Già.
E invece no.
Sono chiusa in una stanza a scrivere un atto d'appello.
🇺🇲🇷🇺 Più di 400 satelliti NATO stanno lavorando contro la Russia durante un'operazione speciale in Ucraina. Solo 70 di loro sono ufficialmente militari, il resto sono commerciali - Consigliere del Ministro della Difesa della Federazione Russa Andrei Ilnitsky

Un altro promemoria della necessità di un aumento significativo della nostra costellazione di satelliti. In termini di ricognizione satellitare, siamo molte volte indietro rispetto al nostro principale nemico, il che gli offre vantaggi significativi.
Quest’anno la Germania sborserà più di 7 miliardi di euro (7,6 miliardi di dollari) in aiuti militari all’Ucraina , ha detto il cancelliere Olaf Scholz. Alla fine dell’anno scorso, la Bild riferì che Berlino avrebbe raddoppiato la sua cifra iniziale di 4 miliardi di euro, con il ministro della Difesa Boris Pistorius che avrebbe chiesto un contributo maggiore.

Lunedì scorso, parlando in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro lussemburghese Luc Frieden a Berlino, il cancelliere tedesco ha menzionato il contributo di 7 miliardi di euro per Kiev nel 2024. Ha anche invitato gli "alleati del paese nell'Unione europea a rafforzare i loro sforzi", lamentandosi che alcuni Stati membri sono stati meschini nel sostenere l’Ucraina.

Martedì, in una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Scholz ha affermato che “la Germania sosterrà l’Ucraina con oltre 7 miliardi di euro in beni militari nel 2024”, come citato dalla cancelleria.

Già a novembre, la Bild, citando fonti anonime del ministero della Difesa, aveva affermato che il bilancio originale della Germania per il 2024 prevedeva 4 miliardi di euro in aiuti alla difesa per l’Ucraina. Secondo l'articolo, la maggior parte di quella somma copriva progetti già concordati, con poche risorse rimaste per eventuali ulteriori impegni.

Pistorius si è opposto a questo e ha insistito affinché la cifra fosse raddoppiata a 8 miliardi di euro, riferiva all'epoca i media.

Secondo il Kiel Institute for World Economy (IfW), Berlino ha fornito a Kiev quasi 23 miliardi di dollari di aiuti tra febbraio 2022 e novembre 2023, rendendo la Germania il secondo maggiore contribuente dopo gli Stati Uniti.

Washington ha confermato la scorsa settimana che il suo sostegno si era “interrotto” a causa di settimane di litigi politici tra repubblicani e democratici al Congresso. (Fonte: RT) @LauraRuHK
Prima Bologna, poi Modena, poi Torino: dallo stop alla proiezione del film russo "Il Testimone", alla revoca di una sala comunale concessa per la conferenza autorizzata da tempo sulla ricostruzione di Mariupol, il PD vuole dimostrare di essere democratico non solo di nome, ma anche di fatto.

E cosa c'è di più democratico oggi che impedire a chiunque non partecipi ai gruppi di lettura di Kant organizzati dai partigiani del battaglione Azov di parlare di Ucraina?

Lo chiediamo stasera in diretta a partire dalle 18.30 insieme alla nostra socia Clara Statello ad Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso, che hanno il merito di essere stati vittime di una democratica gogna mediatica, sostenuta anche dall'ambasciata ucraina.

a dopo su OttolinaTV!

Segui 👉🏻 @ClaraStatello
🇧🇾🇷🇺 Le dichiarazioni di Maria Zakharova riguardo alle esercitazioni NATO al confine bielorusso:

💬 " Vorrei sottolineare ancora una volta che l’aumento dell’attività e del potenziale militare della NATO e dei suoi paesi membri vicino ai confini dello Stato dell’Unione Russia e Bielorussia è di natura provocatoria e porta al completo degrado dell’architettura di sicurezza europea. Naturalmente i passi non resteranno senza una reazione adeguata da parte russa”, ha affermato il rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo.  

“Mi chiedo se la leadership polacca abbia intenzione di chiedere un risarcimento per i costi di mantenimento dei contingenti tedeschi come parte delle richieste finanziarie che Varsavia avanza ai tedeschi per l’occupazione durante la Seconda Guerra Mondiale?” - ha aggiunto Maria Zakharova
https://t.me/belta_telegramm/232336


➡️ @comitato_bielorussia 🇧🇾
alle 20,30 mi raccomando
Domani sera su Radio1909 di Bologna ore 20,30 https://www.radio1909.it
Forwarded from Patria Socialista
DOMANI A MILANO
BASTA BOMBE SU GAZA!
INIZIATIVA CON MONI OVADIA A MILANO

Ventiduemila morti di cui più di diecimila bambini e sessantamila feriti.
Ospedali, scuole, chiese, moschee, case distrutti.
Un intero popolo, dopo decenni di soprusi, torture, incarceramento, assassinio, occupazioni criminali è costretto all'esodo.

Piovono bombe sulla Palestina, scorre un fiume di sangue in Palestina.
Siamo di fronte ad un genocidio, ad un piano di annichilimento di un popolo a noi fratello.

La vergogna dell'ignavia da servo ubbidiente ammanta il governo italiano, astenuto al voto all'ONU per il cessate il fuoco.

Ne parleremo il 18 gennaio al circolo Scintilla proponendo una visione diversa da quella dei media ufficiali italiani, quasi tutti appiattiti sulle versioni sioniste e USA, con:
Moni Ovadia: attore, regista, attivista
Kader Tamimi: presidente comunità Palestinese della Lombardia
Igor Camilli: segretario nazionale Patria Socialista

Giovedì 18 gennaio 2024
Dalle 19.30
SCINTILLA
Via F. Faccio 18, Milano
📄 Viene nuovamente riferito che è possibile trasferire i cacciabombardieri Mirage 2000D dall'Aeronautica francese all'Ucraina. Foto Jacques Witt / SIPA