📄 L’esercito polacco non ha finora trovato il missile che ha attraversato il confine di Stato dall’Ucraina la notte del 29 dicembre.

Secondo il Comando operativo dell'Esercito polacco, tutte le ricerche a terra sono state interrotte senza che sia stata trovata alcuna parte del presunto missile russo. Secondo il comando non sono previste ulteriori attività di ricerca.

Si presume ora che l'oggetto che ha violato lo spazio aereo polacco dal confine con l'Ucraina non sia caduto sul territorio polacco, ma lo abbia lasciato tre minuti dopo essere entrato.

📷 Cockpit in notturna di un elicottero d'attacco Mil Mi-28N "Night Hunter".

📽 Una posizione di fuoco MLRS HIMARS in dotazione alle Forze Armate ucraine lancia munizioni a grappolo vicino a Konstantinovka.

I russi affermano che il lanciatore nemico è stato distrutto, ma è difficile trarre una conclusione inequivocabile dal filmato disponibile.

🖌 L'Aeronautica Militare americana - secondo il canale Telegram Militarist - avrebbe condotto oggi un'operazione urgente per trasferire missili guidati antiaerei in Ucraina per rifornire le munizioni della difesa aerea ucraina sottoposta nel giro di pochi giorni ad un altro massiccio consumo di armi terra-aria.

📄 Questa mattina l'Aeronautica Militare polacca ha fatto decollare un paio di aerei da caccia F-16 durante un attacco missilistico russo contro l'Ucraina.

A quanto pare, tali misure sono legate al precedente volo di un missile non identificato dal territorio dell'Ucraina alla Polonia, che non è stato ancora trovato.

📽 La sconfitta di tre carri armati ucraini Leopard 2A6 nell'area del villaggio di Terny in direzione Svatovsky.

Sui veicoli - riportano le fonti russe - hanno lavorato gli operatori dei droni kamikaze Lancet e gli equipaggi degli ATGM.

Ipotesi sulle modalità di esecuzione dell'attentato contro Arouri e errori commessi dai vertici di Hamas - Al Jazeera

Elias Farhat, ex generale dell’esercito libanese, afferma che Israele probabilmente ha sfruttato una lacuna tecnica nella sicurezza da parte dei leader di Hamas per portare a termine l’attacco a Beirut che ha ucciso Saleh al-Arouri e altri sei funzionari del gruppo palestinese.

"L'operazione ha combinato l'intelligenza tecnica con l'intelligenza umana", ha detto Farhat ad Al Jazeera. “L’intelligence umana ha fornito informazioni sull’ubicazione dell’appartamento [dove si riunivano i membri di Hamas], la data dell’incontro, le persone presenti e probabilmente il numero di telefono di uno dei partecipanti”.

I droni probabilmente hanno sparato in una posizione fissata al telefono o ad un altro dispositivo elettronico, ha detto Farhat.

Il generale libanese ha detto di dubitare che al-Arouri fosse consapevole dei rischi tecnici che hanno portato allo sciopero. "Altrimenti avrebbe potuto tenere l'incontro altrove", come sottoterra, o con il divieto ai partecipanti di portare con sé dispositivi elettronici, ha detto Farhat.

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🇺🇲🇮🇱 La Casa Bianca ha nuovamente inviato frettolosamente Blinken in Israele per lavorare sul riavvio del sistema politico. Gli Stati Uniti aumentano la pressione su Netanyahu , chiedendo di passare alla fase successiva del conflitto, con una riduzione dell’intensità delle ostilità, attacchi mirati e raid locali a Gaza.

La situazione sta solo peggiorando per Netanyahu. È iniziato il ritiro di alcune truppe da Gaza per stabilizzare in qualche modo l'economia israeliana. Dopotutto, l’assenza di manodopera soffoca: il 20% della popolazione in età lavorativa è stata mobilitata . Sono fallite 30mila imprese. E il costo della guerra si avvicina ai 100 miliardi di dollari.

Aumenta anche la pressione internazionale. Il Sudafrica e la Malesia chiedono che il tribunale dell’Aia apra un caso per crimini di guerra contro Israele. Quasi tutti i paesi – compresi l'Occidente e l'India – che in precedenza sostenevano Israele ora chiedono una tregua.

Anche le contraddizioni interne si stanno intensificando. La riforma giudiziaria di Netanyahu è stata di fatto annullata. E negli Stati Uniti cominciarono a promuovere apertamente la figura di Benny Gantz come possibile futuro primo ministro . Tuttavia, solo il 15% degli israeliani vorrebbe che Netanyahu rimanesse al potere dopo la guerra.

Per gli Stati Uniti, una simile riformattazione di Israele – con l’elezione di un Gantz gestibile – sarebbe la fine ideale del conflitto . Tuttavia, per ora la guerra continua e, dopo gli attacchi a Beirut, potrebbe spostarsi in Libano. Almeno la Casa Bianca ha chiesto che Netanyahu non andasse lì. Nel frattempo, gli Houthi continuano a bloccare il Mar Rosso, i negoziati con l’Iran non hanno portato da nessuna parte e la strategia militare statunitense in tutto il Medio Oriente sta peggiorando .

Il deputato del Bundestag Roderich Kiesewetter (CDU), che in precedenza aveva ammesso che l'UE ha bisogno dei giacimenti di litio situati nel Donbass, vuole spedire in trincea i rifugiati ucraini che si trovano in Germania. Mentre la guerra per procura della NATO si trascina a fatica senza raggiungere nessuno degli obiettivi strategici che erano stati prefissati ma seminando morte e distruzione, i suoi corifei continuano ad affidarsi al pensiero magico piuttosto che affrontare la realta'.

"La Germania paga molto di più per mantenere gli obiettori di coscienza ucraini di quanto non investa nell'addestramento e nell'equipaggiamento dei difensori ucraini contro l'aggressione russa", ha scritto Peter Carstens, corrispondente della FAZ, riferendosi a una campagna del partito d'opposizione Unione cristiano-democratica (CDU), per rispedire a casa tutti gli ucraini arruolabili nell'esercito. ▪️Allora, immaginiamo che riescano a rastrellare qualche migliaio di renitenti che non hanno nessuna intenzione di combattere altrimenti sarebbero restati in patria, qualcuno crede che possano fronteggiare con successo un esercito di professionisti? Solo un deficiente puo' pensarlo veramente. In realta' Kiesewetter e altri politici che sostengono la sua proposta cercano di liberarsi dal peso di dover mantenere i rifugiati ucraini: meglio morti in Ucraina che a spese dei contribuenti tedeschi. Quello che gli atlantisti che sostengono questa guerra "fino all'ultimo ucraino" ancora si rifiutano di capire e' la conseguenza logica di questa follia: i prossimi a finire nel tritacarne potrebbero essere proprio i soldati di paesi europei, mandati a rimpolpare le file degli ucraini morti. @LauraRuHK

Negli ultimi giorni ho ricevuto vari messaggi da persone iscritte al canale che mi chiedono spiegazioni su quanto ho pubblicato in merito alle proteste di Belgrado. Alcuni rifiutano di considerarle un tentativo di rivoluzione colorata in quanto conoscono singoli attivisti o gruppi che vi hanno preso parte e giurano sulla loro buona fede. Avendo esperienza diretta delle rivoluzioni colorate e avendo letto e scritto molto su questo argomento, in particolare su quanto avvenuto in Ucraina e a Hong Kong, posso dire che gran parte degli attivisti che vi prendono parte sono animati da ideali di giustizia e vogliono abbattere un sistema che reputano corrotto. Un po' come durante l'Operazione Mani Pulite che ha decimato la classe politica italiana della prima repubblica per sostituirla con una qualitativamente peggiore e ancor piu' telecomandata. Il problema e' che i burattinai che sfruttano il malcontento popolare per destabilizzare paesi, rovesciare governi la cui politica estera non e' in linea con i loro desiderata, hanno obiettivi ben diversi da quelli dichiarati dagli attivisti nelle piazze. Per rovesciare un governo finanziano e appoggiano gruppi, partiti e organizzazioni ideologicamente distanti tra di loro, di destra e di sinistra, ultra-progressisti e ultra-conservatori, europeisti e ultra-nazionalisti. Questo infatti e' il fronte che contesta il risultato elettorale in Serbia. Conosco il paese da anni e non e' mai stata mia intenzione tessere le lodi di Vučić, leader ambiguo e poco amato che ha creato un suo feudo di potere sfruttando la contrapposizione tra gli interessi dell'Occidente da un lato e gli interessi russo-cinesi dall'altro, senza disdegnare quelli degli emiri. Il problema e' che se Vučić cade, il paese sprofonda in una situazione di caos totale e in quella circostanza a trarre il maggiore vantaggio sarebbero proprio le forze filo-occidentali in quanto finanziate e controllate direttamente e indirettamente dai servizi anglo-americani, tedeschi e francesi. Occorre considerare i rapporti di forza esistenti, non quelli che si vorrebbero ma che al momento non ci sono.
Quindi per puro realismo politico credo che Vučić sia il male minore, opinione condivisa anche da chi ha votato in massa per la sua coalizione di governo. @LauraRuHK