O.d.E.G. Guerra NATO-RUSSIA
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Orizzonte degli Eventi Geopolitici. Notizie , articoli e analisi su eventi geopolitici, in questa drammatica fase il focus sarà sulla escalation Russo-ucraina #guerrarussooucraina #guerraucraina
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NADEZHDA SABLINA, giornalista comunista bielorussa, sulla resistenza palestinese e la sinistra imperialista:
PARTE I°

💬 "La resistenza del popolo palestinese ha mostrato agli altri popoli del mondo che le forze dipendenti dall'auto-organizzazione popolare possono combattere le forze militari più potenti se si uniscono contro l'imperialismo. Questo è anche ciò che ci hanno mostrato la Siria, il Donbass, l’Iran e i popoli dell’Afghanistan. Il sostegno dell’Iran o di qualunque altro Paese è arrivato dopo la decisione di resistere. Coloro che resistono potrebbero perdere contro l’imperialismo. Ma solo chi resiste può vincere.

♦️Tra la sinistra è ormai diffusa l'idea che Israele diventerà ancora più brutale a seguito dell'operazione di ieri. Il popolo palestinese dovrà affrontare una brutalità ancora maggiore a causa delle azioni della resistenza. Ora Israele sta per cancellare Gaza dalla faccia della terra. Ci sono diversi motivi per cui le persone pensano in questo modo.

➡️ comitato_bielorussia 🇧🇾
2/2 NADEZHDA SABLINA, giornalista comunista bielorussa, sulla resistenza palestinese e la sinistra imperialista:
PARTE 1 👇🏻
https://t.me/comitato_bielorussia/3259


PARTE 2°
💬 "Questa idea è il risultato dell’egemonia dell’ideologia dell’imperialismo. L’ideologia dell’imperialismo ordina alla gente: “Non potete combattere la mia superiorità militare, voi coltelli, le armi leggere non sono nulla contro la mia organizzazione di difesa. Le mie forze di polizia "Iron Domes" sono invincibili."

Questa idea errata è il risultato della sottomissione agli ordini ideologici dell’imperialismo. Il popolo palestinese ha disobbedito, ha rifiutato questi ordini e ha combattuto contro il sionismo e i suoi padroni . Ma alcuni esponenti della sinistra, degenerati dall’imperialismo, non sono stati in grado di sostenere la resistenza. Hanno visto in azione solo pochi incidenti isolati e non sono riusciti a vedere la vittoria del popolo palestinese ."

➡️ @comitato_bielorussia 🇧🇾
Forwarded from Donbass italia
Lettera aperta di Faina Savenkova a Giorgia Meloni

Nella rubrica settimanale di Faina Savenkova all'interno di Donbass Italia, la giovane scrittrice di Lugansk analizza le notizie della settimana in Italia viste dal Donbass.
Infine Faina si rivolge al presidente del consiglio Giorgia Meloni con due semplici domande.
Ovviamente come nel caso del sindaco Sala anche il primo ministro italiano non avrà il coraggio di rispondere.
https://dzen.ru/video/watch/651fa5911c8171320fdad8f3

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Palestina, la resistenza di un popolo dimenticato
di
Davide Rossi

A breve su SINISTRA.CH

Gli accordi di Oslo del 1993 avrebbero dovuto far nascere una nazione che non è mai nata. Di più, vi sono a Gaza due milioni di donne e uomini trattati come bestie, chiusi in 350 chilometri quadrati, privati di cibo, medicinali, acqua, elettricità. Un normale frigorifero non è immaginabile in quella porzione di Mediterraneo visitata nel 1959 da Ernesto Che Guevara, di cui oggi a Cuba ricorre il 56° della scomparsa, ricordata il 9 ottobre nel resto del mondo. La rivista “Internazionale” in uno degli ultimi numeri ha documentato come sia ordinaria quotidianità vedere un colono israeliano uccidere un palestinese, un altro palestinese rispondere tirando una pietra e lesercito intervenire per arrestare chi ha tirato il sasso, lasciando libero lassassino.
Ai palestinesi, dimenticati dentro le gabbie e i recinti dei muri, edificati per farne un popolo privo di patria e di passaporto, in questi anni di frenetiche trattative per costruire un Medioriente di pace, poco è rimasto anche della solidarietà delle nazioni musulmane, solo Siria e Iran, due nazioni messe allindice dallOccidente, hanno continuato a porre il problema della situazione palestinese, ovviamente inascoltate, solo gli sciiti libanesi di Hezbollah hanno manifestato a più riprese la solidarietà con il popolo palestinese, senza dubbi e senza esitazioni.
Le petromonarchie, al pari della Giordania e di molte altre nazioni della Lega Araba, hanno preferito seguire Washington tra affari e dimenticanze, relegando la solidarietà con la Palestina a qualche frase retorica in conclusione di discorsi noiosi e ammuffiti, privi di reale concretezza.
Alle donne e agli uomini di un popolo dimenticato è rimasto il silenzio del dolore, insieme al silenzio della loro resistenza, fatta, dopo lultima sollevazione, lultima Intifada di otto anni fa, di pianto e di disperazione, rinnovati ogni giorno, davanti allennesima casa abbattuta, allennesimo ulivo secolare sradicato, allennesimo ragazzo ucciso, nel generale oblio delle ragioni di un popolo, quello palestinese, da parte del resto dellumanità.
Israele, la Lega Araba, le petromonarchie, Washington e Bruxelles impediscono da quasi venti anni, era il 2006, elezioni parlamentari e presidenziali per il popolo palestinese. In Occidente la retorica democratica è sempre viva e vivace, ma che in Palestina, con la pesante complicità israeliana, ci sia una generazione di ventenni a cui non è mai stata data in mano una scheda non è risultato di interesse per la comunità internazionale.
Immaginare che insieme al silenzio i cuori dei palestinesi si fossero rassegnanti alla violenza e alla sottomissione è stato, come i fatti di queste ore stanno dimostrando, ingenuo e totalmente errato.
Da mesi le voci più avvedute e preoccupate avevano segnalato che dimenticare la Palestina, le sue donne e i suoi uomini, inseguendo le diatribe tra giustizia e governo israeliano, quasi che queste potessero essere il solo tema dinteresse proveniente da Gerusalemme, voleva dire chiudere gli occhi sulla violenza perpetrata contro i palestinesi e la necessità, nonostante tutto, se non di una soluzione, almeno di qualche progresso in una situazione da troppo tempo incancrenitasi.
Oggi la stampa occidentale titola in un solo coro e a nove colonne: Attacco a Israele, Forza Israele, Fermiamo le bestie di Hamas e tanti altri titoli anche peggiori, facendo come sempre confusione tra ebraismo e sionismo, perché la lingua, la cultura e la religione ebraica sono patrimonio dellumanità, lo stato israeliano orientato da anni a un feroce e spietato sionismo è tutta unaltra realtà.
Tra laltro nessuno evidenzia la sproporzione tra un popolo quello palestinese - che abbatte muri con camionette e badili e attacca con parapendii e pietre e dallaltra parte lesercito israeliano tra i meglio equipaggiati con le armi più moderne, nonché tra i meglio addestrati del mondo.
Sangue e morte portano sempre dolore e meglio sarebbe che non ci fossero, tuttavia solo degli sprovveduti avrebbero potuto immaginare che i palestinesi non rispondessero militarmente alla violenza della condizione a cui sono costretti, non avendo altro strumento e altra voce per poterlo fare.
I prossimi giorni ci diranno quanto potrà durare questo conflitto, capace di inserirsi in una più vasta insofferenza globale per limperialismo, lunipolarismo, il neocolonialismo.
Mentre su Gaza una gragnuola di bombe israeliane, nella solita sproporzione aggressiva, uccide e distrugge, distrugge e uccide, a Tel Aviv il primo ministro Netanyahu e il suo governo, composto da ministri che usano normalmente la scimitarra per girare lo zucchero nel caffè e invocano a tutte le ore del giorno e della notte, con poco rispetto pure per lo shabbat ebraico, la guerra contro tutto il resto del Medioriente, devono decidere se incamminarsi verso un dialogo interno e internazionale, che al momento appare del tutto difficile se non impossibile, oppure trascinare gli attuali eventi fino a che si riducano alla solita ordinaria violenza contro i palestinesi, tollerata disgraziatamente dallOccidente, o infine avviarsi verso lo scenario più pericoloso di un conflitto, invocato da molti ministri di quel governo, apertamente dichiarato e praticato contro il Libano, la Siria e lIran, uno scontro dagli esiti e dalle proporzioni al momento incerte e inimmaginabili, ma sicuramente di portata devastante.
È auspicio che Russia, Cina e le altre nazioni orientate alledificazione di un mondo multipolare e di pace provino a intervenire diplomaticamente, una mediazione difficile, anche in ragione delle risoluzioni delle Nazioni Unite dimenticate, ignorate e inapplicate da tre quarti di secolo, ma forse la sola mediazione con qualche speranza di successo, visto anche il nuovo posizionamento internazionale dei sauditi. Tuttavia, se a Washington qualcuno ha deciso di fare del Medioriente un altro degli scenari della sempre più vasta e dirompente guerra mondiale, nessuna mediazione e nessuna proposta di soluzione pacifica potrà avere successo.
Mercoledì alle ore 20.00 torna Fronte dei Popoli in diretta su Radio1909. Ospite della puntata sarà l'esperto di tattica militare Stefano Orsi con cui parleremo di tutti i principali conflitti in corso nel mondo, dalla #palestina🇵🇸 al #donbas🇷🇺🇺🇦 Come sempre potrete seguirci in diretta audio sul sito www.radio1909.it e in diretta video sui canali twitch e youtube della radio. Tutti i nostri podcast sono disponibili su Spotify.
‼️🇷🇺🇺🇦 LE TRUPPE RUSSE HANNO SFONDATO NEI PRESSI DI AVDIIVKA. L'OFFENSIVA È IN CORSO
https://twitter.com/rybar_force/status/1711680050787926073

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Forwarded from L'AntiDiplomatico
❗️❗️❗️Israele ha avvertito l'Egitto che prenderà di mira i veicoli umanitari se entreranno a Gaza

@lantidiplomatico
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Forwarded from L'AntiDiplomatico
HARVARD - GLI STUDENTI PUBBLICANO UN DOCUMENTO CHE DENUNCIA L'APARTHEID DI ISRAELE

L'ex rettore e segretario al Tesoro Larry Summers insorge contro l'attuale leadership: "Sono disgustato"
Forwarded from Saker Italia
‼️🇷🇺L'esercito russo ha lanciato l'offensiva vicino a Kupyansk e Liman, sui fronti di Zaporozhye e di Donetsk meridionale
▪️Le truppe russe stanno conducendo una serie di operazioni offensive, respingendo e distruggendo il nemico in 4 settori del fronte.
▪️Le truppe del DM occidentale hanno lanciato l'offensiva in direzione di Kupyansk, catturando una serie di posizioni delle forze armate ucraine al confine della regione di Kharkov e della LPR nell'area di Liman Pervy e Sinkovka .
▪️In direzione di Liman, i gruppo "O“ con le forze della neonata 25a Armata stanno attaccando nella zona di Makeevka (LPR), avanzando lungo i fianchi e catturando diverse roccaforti delle Forze Armate ucraine.
▪️Sul fronte di Zaporozhye, reggimenti aviotrasportati attaccano vicino a Verbovoy , respingendo il nemico per più di 2 km, catturando una serie di punti forti, distruggendo e catturando diverse unità delle forze armate ucraine e costringendo i sopravvissuti alla fuga. E le forze della 42a divisione del distretto militare meridionale hanno attaccato il nemico a Novoprokopovka .
▪️In direzione sud di Donetsk, all'incrocio tra la DPR e la regione di Zaporozhye, i combattenti del distretto militare meridionale e del distretto militare orientale hanno messo fuori combattimento il nemico da una dozzina di roccaforti vicino a Priyutnoye, liberando le cinture forestali e allontanando le forze armate ucraine da la zona popolata.

( RVvoenkor)

#ReportSMO
Forwarded from Lettera da Mosca
L’oligarca ucraino Rinat Akhmetov ha presentato il Lancet Catcher, una cupola con telaio in acciaio che dovrebbe proteggere i mezzi corazzati ucraini dai droni kamikaze russi. Il Catcher viene prodotto da Metinvest, società di Akhmetov, e 30 unità sono già state trasferite al fronte.
Forwarded from Lettera da Mosca
Il Belgio ha deciso di trasferire i suoi F-16 all’Ucraina ma solo nel 2025. Lo ha annunciato il ministro della Difesa belga Ludivine Dedonder alla radio Bel RTL. Quanti aerei verranno consegnati in Ucraina non è stato specificato. Il trasferimento avverrà quando il Belgio avrà ricevuto i nuovi F-35.
li prendono per i fondelli...