Forwarded from Sara Reginella - Canale ufficiale
Questa cosa del t-alert è simpatica.
Quando stavo a Donetsk, tutte le sere ricevevo un messaggio di allerta dal governo ucraino, che mi invitava in lingua inglese a mettermi immediatamente al riparo, perché erano previsti bombardamenti. Il messaggio arrivava quando era buio, dopo un'intera giornata in cui erano già state bombardate a cazzo le aree civili del centro e della periferia cittadina. All"epoca, oltre ai colpi di artiglieria, c'erano i cosiddetti "petali" per strada, mine antiuomo recapitateci coi razzi, piovendo dal cielo.
Di fatto, ogni sera leggevo l'allerta, mi mettevo il pigiama e m'infilavo sotto le lenzuola tra botti e spari dei cui effetti leggevo nei bollettini su telegram, la mattina seguente. Il mio albergo l'avevano accoppato, qualche giorno prima.
Ho personalmente testato l'inutilità di questo messaggio allertante.
Ma sicuramente in Italia sarà diverso, ad esempio sarà utile al governo per dire che quando moriremo nella terza guerra mondiale, sarà solo responsabilità nostra, perché non ci siamo messi al riparo, nonostante ci avessero avvertito col t-alert. Esattamente come accaduto alle vittime del terremoto de L'Aquila: colpa loro se sono morte, perché non sono uscite di casa, dopo due scosse molto forti.
Detto questo, presto avremo l'ennesima emergenza, magari anche reale, ma sempre strumentale a limitare/eliminare gli ultimi diritti rimasti.
Fate pure attenzione al t-alert, però non abbiate paura di morire, per questo sistema siete già morti. Ma può salvarci l'unione, può salvarci la resistenza.
@sarareginella
Quando stavo a Donetsk, tutte le sere ricevevo un messaggio di allerta dal governo ucraino, che mi invitava in lingua inglese a mettermi immediatamente al riparo, perché erano previsti bombardamenti. Il messaggio arrivava quando era buio, dopo un'intera giornata in cui erano già state bombardate a cazzo le aree civili del centro e della periferia cittadina. All"epoca, oltre ai colpi di artiglieria, c'erano i cosiddetti "petali" per strada, mine antiuomo recapitateci coi razzi, piovendo dal cielo.
Di fatto, ogni sera leggevo l'allerta, mi mettevo il pigiama e m'infilavo sotto le lenzuola tra botti e spari dei cui effetti leggevo nei bollettini su telegram, la mattina seguente. Il mio albergo l'avevano accoppato, qualche giorno prima.
Ho personalmente testato l'inutilità di questo messaggio allertante.
Ma sicuramente in Italia sarà diverso, ad esempio sarà utile al governo per dire che quando moriremo nella terza guerra mondiale, sarà solo responsabilità nostra, perché non ci siamo messi al riparo, nonostante ci avessero avvertito col t-alert. Esattamente come accaduto alle vittime del terremoto de L'Aquila: colpa loro se sono morte, perché non sono uscite di casa, dopo due scosse molto forti.
Detto questo, presto avremo l'ennesima emergenza, magari anche reale, ma sempre strumentale a limitare/eliminare gli ultimi diritti rimasti.
Fate pure attenzione al t-alert, però non abbiate paura di morire, per questo sistema siete già morti. Ma può salvarci l'unione, può salvarci la resistenza.
@sarareginella
Forwarded from Comitato Ucraina Antifascista Bologna
Viva il nazi (se è ucraino)
di Marco Travaglio
da il fatto quotidiano 26 settembre 2023
Non ha commesso errori né gaffe il presidente della Camera canadese Anthony Rota, quando venerdì ha chiesto la standing ovation per “l’eroe ucraino e canadese della Seconda guerra mondiale che combatté per l’indipendenza dell’ucraina contro i russi” Yaroslav Hunka, 98 anni, che sedeva sugli spalti per applaudire Zelensky. Né lui, né i deputati che si sono alzati ad applaudirlo, né Zelensky che non ha detto una parola. Nessuno poteva sapere che Hunka“prestò servizio nella 14ª divisione Waffen Grenadier delle SS naziste i cui crimini contro l’umanità durante l’olocausto sono ben documentati” (come han reso noto gli Amici del Centro Wiesenthal). Ma chiunque avesse letto un Bignami della Seconda guerra mondiale sa che chi combatteva in Ucraina contro i russi stava con i nazisti. Lo sanno gli ucraini, che venerano come eroe nazionale il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate. E lo sanno i canadesi, che dichiararono guerra alla Germania 26 mesi prima degli Usa e combatterono i nazisti al fianco dell’urss (che ci rimise circa 27 milioni di morti).
Quello che è accaduto al Parlamento di Ottawa durante la visita di Zelensky è l’ultima tappa dello strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino iniziato il 24 febbraio ’22 con l’invasione russa. Fino ad allora media e politici occidentali, Onu, Osce e Amnesty denunciavano i partiti neonazisti in Ucraina e i crimini delle loro milizie in Donbass. Poi è scattata la sordina e infine la beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le rune stilizzate e le svastiche tatuate. Un pietoso velo sul paradosso di un presidente ebreo che loda le milizie neonazi e arringa il Parlamento greco in tandem con un figuro dell’azov, fra le proteste di governo e opposizione. L’ha notato, rara avis, il Pulitzer Glenn Greenwald: “È incredibile che la stampa occidentale, dopo un decennio passato a chiamare gli Azov fanatici neonazisti, ora ne parli con ammirazione e dica che il loro nazismo è propaganda russa”. A furia di lasciar correre per carità di patria (ucraina), un anno fa l’ambasciatore di Kiev a Berlino celebrò come “combattente per la libertà” Bandera, criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei. E il 4 novembre l’onu approvò l’annuale risoluzione russa per la “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che alimentano razzismo e xenofobia”. Ma con soli 106 Sì (contro i 121 dell’anno precedente), incluso quello di Israele. Contrari, come sempre, Usa e Ucraina; e, per la prima volta, tutti i Paesi Nato e alleati, esclusa la Turchia e inclusa l’italia. Gli antinazisti, com’è noto, sono dei fottuti putiniani.
di Marco Travaglio
da il fatto quotidiano 26 settembre 2023
Non ha commesso errori né gaffe il presidente della Camera canadese Anthony Rota, quando venerdì ha chiesto la standing ovation per “l’eroe ucraino e canadese della Seconda guerra mondiale che combatté per l’indipendenza dell’ucraina contro i russi” Yaroslav Hunka, 98 anni, che sedeva sugli spalti per applaudire Zelensky. Né lui, né i deputati che si sono alzati ad applaudirlo, né Zelensky che non ha detto una parola. Nessuno poteva sapere che Hunka“prestò servizio nella 14ª divisione Waffen Grenadier delle SS naziste i cui crimini contro l’umanità durante l’olocausto sono ben documentati” (come han reso noto gli Amici del Centro Wiesenthal). Ma chiunque avesse letto un Bignami della Seconda guerra mondiale sa che chi combatteva in Ucraina contro i russi stava con i nazisti. Lo sanno gli ucraini, che venerano come eroe nazionale il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate. E lo sanno i canadesi, che dichiararono guerra alla Germania 26 mesi prima degli Usa e combatterono i nazisti al fianco dell’urss (che ci rimise circa 27 milioni di morti).
Quello che è accaduto al Parlamento di Ottawa durante la visita di Zelensky è l’ultima tappa dello strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino iniziato il 24 febbraio ’22 con l’invasione russa. Fino ad allora media e politici occidentali, Onu, Osce e Amnesty denunciavano i partiti neonazisti in Ucraina e i crimini delle loro milizie in Donbass. Poi è scattata la sordina e infine la beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le rune stilizzate e le svastiche tatuate. Un pietoso velo sul paradosso di un presidente ebreo che loda le milizie neonazi e arringa il Parlamento greco in tandem con un figuro dell’azov, fra le proteste di governo e opposizione. L’ha notato, rara avis, il Pulitzer Glenn Greenwald: “È incredibile che la stampa occidentale, dopo un decennio passato a chiamare gli Azov fanatici neonazisti, ora ne parli con ammirazione e dica che il loro nazismo è propaganda russa”. A furia di lasciar correre per carità di patria (ucraina), un anno fa l’ambasciatore di Kiev a Berlino celebrò come “combattente per la libertà” Bandera, criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei. E il 4 novembre l’onu approvò l’annuale risoluzione russa per la “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che alimentano razzismo e xenofobia”. Ma con soli 106 Sì (contro i 121 dell’anno precedente), incluso quello di Israele. Contrari, come sempre, Usa e Ucraina; e, per la prima volta, tutti i Paesi Nato e alleati, esclusa la Turchia e inclusa l’italia. Gli antinazisti, com’è noto, sono dei fottuti putiniani.
Dal compagno Alessandro Valentini: Precisazione
Se è vero come è vero che vi è un nesso imprescindibile tra le scelte di politica interna e la collocazione internazionale di un paese o di un partito allora sostenere come dicono tanti che è stato l'erede di Giorgio Amendola è una grande stro**sta. Amendola non ha avuto eredi nel PCI. Molte delle posizioni di Napolitano non erano dissimili da Berlinguer a iniziare dall'euro comunismo, dalla Nato come ombrello protettivo, dalla posizione sull'intervento sovietico in Afghanistan e dalla terza via. Vi erano differenze tra i due? Certamente! Per esempio come interpretare il compromesso storico, il rapporto con i socialisti di Craxi e la politica dell'austerità. Ma queste differenze non erano solo tra Berlinguer e Napolitano ma anche con Ingrao e Amendola che nell'ultima fase del PCI fu l'unico vero internazionalista insieme a Cossutta che tra l'altro non era amendoliano. Tutto ciò senza togliere nulla alla intuizione di Berlinguer di un nuovo ordine mondiale, questione oggi all'ordine del giorno.
La corrente dei miglioristi nasce dopo la morte di Amendola il quale non ha fatto mai "cricca" con nessuno a differenza di altri dirigenti. Si può essere o non essere d'accordo con il suo pensiero ma non si può assolutamente sostenere che abbia lasciato delfini.
Molti scrivono, pure a "sinistra" della storia del PCI senza conoscerla, né la hanno mai studiata né vissuta, ma parlano solo per sentito dire.Poi quello che penso di Giorgio Napolitano credo che si sappia, non ho bisogno di dilungarmi. Chiedo però rispetto per la storia del PCI e di tutto, ma tutto il suo gruppo dirigente. Una storia che non può ridursi a formulette anche di cattivo gusto.
Se è vero come è vero che vi è un nesso imprescindibile tra le scelte di politica interna e la collocazione internazionale di un paese o di un partito allora sostenere come dicono tanti che è stato l'erede di Giorgio Amendola è una grande stro**sta. Amendola non ha avuto eredi nel PCI. Molte delle posizioni di Napolitano non erano dissimili da Berlinguer a iniziare dall'euro comunismo, dalla Nato come ombrello protettivo, dalla posizione sull'intervento sovietico in Afghanistan e dalla terza via. Vi erano differenze tra i due? Certamente! Per esempio come interpretare il compromesso storico, il rapporto con i socialisti di Craxi e la politica dell'austerità. Ma queste differenze non erano solo tra Berlinguer e Napolitano ma anche con Ingrao e Amendola che nell'ultima fase del PCI fu l'unico vero internazionalista insieme a Cossutta che tra l'altro non era amendoliano. Tutto ciò senza togliere nulla alla intuizione di Berlinguer di un nuovo ordine mondiale, questione oggi all'ordine del giorno.
La corrente dei miglioristi nasce dopo la morte di Amendola il quale non ha fatto mai "cricca" con nessuno a differenza di altri dirigenti. Si può essere o non essere d'accordo con il suo pensiero ma non si può assolutamente sostenere che abbia lasciato delfini.
Molti scrivono, pure a "sinistra" della storia del PCI senza conoscerla, né la hanno mai studiata né vissuta, ma parlano solo per sentito dire.Poi quello che penso di Giorgio Napolitano credo che si sappia, non ho bisogno di dilungarmi. Chiedo però rispetto per la storia del PCI e di tutto, ma tutto il suo gruppo dirigente. Una storia che non può ridursi a formulette anche di cattivo gusto.
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Janne Kuusela, direttore generale per la politica di difesa del Ministero della Difesa finlandese, ha dichiarato: "Entrare nella NATO è costoso, e sostenere l'Ucraina lo è ancora di più, e non se ne vede la fine". https://t.me/new_militarycolumnist/118026
Telegram
Военный обозреватель
Генеральный директор по оборонной политике Минобороны Финляндии Янне Куусела:
"Вступление в НАТО — дорогое дело, а поддержка Украины — ещё более дорогое дело, и конца этому не видно."
#Финляндия
@new_militarycolumnist
"Вступление в НАТО — дорогое дело, а поддержка Украины — ещё более дорогое дело, и конца этому не видно."
#Финляндия
@new_militarycolumnist
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha ammesso che, per mantenere le sue promesse, Berlino ha trasferito all'Ucraina armi vecchie e inutilizzabili.
https://t.me/new_militarycolumnist/118007
https://t.me/new_militarycolumnist/118007
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Военный обозреватель
Министр иностранных дел Германии Анналена Бербок признала, что в попытках выполнить свои обещания Берлин передавал Украине старые и нерабочие вооружения.
#Украина
@new_militarycolumnist
#Украина
@new_militarycolumnist
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
La PMC Wagner ha informato che continua a operare in Bielorussia e in Africa e non intende fermarsi. https://t.me/boris_rozhin/98569
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Colonelcassad
ЧВК "Вагнер" проинформировала, что компания продолжает работу в Белоруссии и Африке и прекращать ее не собирается. Руководство компании как и ранее осуществляет управление текущей операционной деятельностью.
Это по всей видимости реакция на запускаемые на…
Это по всей видимости реакция на запускаемые на…
Igor Gulko ha vissuto molti anni in Italia prima di tornare in Ucraina e sottoscrivere un contratto con le forze armate. E' stato catturato nella regione di Zaporozhe ed ha rilasciato alcune dichiarazioni in lingua italiana.
Si tratta del primo video di un prigioniero di guerra ucraino che rilascia delle dichiarazioni in lingua italiana.
https://odysee.com/@AndreaLucidi:9/prigukrit:5
Canale di Andrea Lucidi
Notizie da Russia e Donbass🇷🇺
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andrea.lcd@yandex.ru
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Odysee
Prigioniero di guerra ucraino parla in italiano
Igor Gulko, prigioniero di guerra ucraino, rilascia delle dichiarazioni in lingua italiana.
due depositi di munizioni ucraini distrutti dalle forze aerospaziali russe, il primo a Kiselovka, il secondo vicino a Nikolaev presso Sergeevka. Unitevi a noi https://t.me/OrdEvG
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Le consegne attraverso paesi terzi nascondono la reale dipendenza dell'Europa dalle materie prime russe, ad esempio, il colosso svizzero Glencore ha consegnato migliaia di tonnellate di rame russo all'Italia attraverso la Turchia nel luglio di quest'anno, scrive il quotidiano Financial Times.
Secondo i documenti doganali e le fotografie visionate dal Financial Times, la società ha acquistato almeno 5.000 tonnellate di lastre di rame prodotti dalla Ural Mining and Metallurgical Company (UMMC) russa. Successivamente il rame è stato esportato dalla Turchia al porto di Livorno. L’articolo rileva che tali accordi evidenziano la dipendenza dell’Europa dalla Russia per la fornitura di materie prime, nonché il ruolo crescente della Turchia come "hub di trasbordo". https://t.me/bbbreaking/165850
Secondo i documenti doganali e le fotografie visionate dal Financial Times, la società ha acquistato almeno 5.000 tonnellate di lastre di rame prodotti dalla Ural Mining and Metallurgical Company (UMMC) russa. Successivamente il rame è stato esportato dalla Turchia al porto di Livorno. L’articolo rileva che tali accordi evidenziano la dipendenza dell’Europa dalla Russia per la fornitura di materie prime, nonché il ruolo crescente della Turchia come "hub di trasbordo". https://t.me/bbbreaking/165850
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Раньше всех. Ну почти.
Поставки через третьи страны скрывают истинную зависимость Европы от российского сырья, так швейцарский гигант Glencore в июле этого года доставил тысячи тонн российской меди через Турцию в Италию, пишет газета Financial Times.
Издание пишет, что, согласно…
Издание пишет, что, согласно…
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Secondo i media turchi, l’Azerbaijan chiede all’Armenia un risarcimento di 100 miliardi di dollari per il periodo di “occupazione” del Nagorno-Karabakh. Se questa richiesta non verrà soddisfatta, allora verrà richiesto il “Corridoio Zangezur”.
https://t.me/sisumasis/67822
https://t.me/sisumasis/67822
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SisMasis〽️
⚡️⚡️🇹🇷🇦🇲🇦🇿Как сообщают турецкие СМИ, Азербайджан требует 100 млрд долларов компенсации от Армении за период «оккупации» Нагорного Карабаха. Если якобы это требование не будет удовлетворено, то будет потребован «Зангезурский коридор».
🚩ПОДПИШИСЬ 👉 t.me/sisumasis
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Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Per la prima volta dall'inizio del conflitto ucraino, il Marocco importa grano dalla Russia
Per la prima volta dall’inizio del 2022, arriveranno in Marocco due carichi di grano russo, da 30mila tonnellate ciascuno.
Il Regno del Marocco, che soffre di una carenza di produzione locale, non importa grano dalla Russia dall’inizio del conflitto in Ucraina a causa della disconnessione delle banche russe dal sistema finanziario globale SWIFT. Ora questo ostacolo è stato aggirato ricorrendo all'aiuto delle banche intermediarie.
https://t.me/arabicafrica/11265
Per la prima volta dall’inizio del 2022, arriveranno in Marocco due carichi di grano russo, da 30mila tonnellate ciascuno.
Il Regno del Marocco, che soffre di una carenza di produzione locale, non importa grano dalla Russia dall’inizio del conflitto in Ucraina a causa della disconnessione delle banche russe dal sistema finanziario globale SWIFT. Ora questo ostacolo è stato aggirato ricorrendo all'aiuto delle banche intermediarie.
https://t.me/arabicafrica/11265
Telegram
Арабская Африка
🇷🇺🇲🇦🌾 Впервые с начала украинского конфликта Марокко импортирует пшеницу из РФ
По словам национальных трейдеров, на днях, впервые с начала 2022 года, в Марокко прибудет две партии российской пшеницы по 30 тыс. тонн зерна каждая.
Королевство Марокко, страдающее…
По словам национальных трейдеров, на днях, впервые с начала 2022 года, в Марокко прибудет две партии российской пшеницы по 30 тыс. тонн зерна каждая.
Королевство Марокко, страдающее…
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Il presidente della Camera dei Comuni canadese si dimette a causa dello scandalo scoppiato per l'invito all'ex soldato delle SS della divisione Galizia. https://t.me/bbbreaking/165895
Telegram
Раньше всех. Ну почти.
Спикер палаты общин Канады подал в отставку из-за скандала с чествованием эсэсовца
Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Gli americani coinvolti nell'attentato al Nord Stream non hanno lasciato tracce, nessuna informazione significativa è stata inserita nei computer, afferma nel suo nuovo articolo il giornalista americano Seymour Hersh.
I rapporti sull'operazione venivano inviati solo al capo della CIA, che manteneva i contatti con i pianificatori dell'attentato terroristico e con Biden. I documenti cartacei sono stati distrutti dopo l'esplosione dei gasdotti.Secondo Hersh, l'attentato al Nord Stream non era legato all'Ucraina , l'obiettivo degli Stati Uniti era ridurre l'influenza della Russia sulla Germania. https://t.me/rian_ru/216509 https://t.me/rian_ru/216512
I rapporti sull'operazione venivano inviati solo al capo della CIA, che manteneva i contatti con i pianificatori dell'attentato terroristico e con Biden. I documenti cartacei sono stati distrutti dopo l'esplosione dei gasdotti.Secondo Hersh, l'attentato al Nord Stream non era legato all'Ucraina , l'obiettivo degli Stati Uniti era ridurre l'influenza della Russia sulla Germania. https://t.me/rian_ru/216509 https://t.me/rian_ru/216512
Telegram
РИА Новости
Причастные к подрыву "Северных потоков" американцы не оставили следов, никакая значимая информация не вносилась на компьютер, заявил американский журналист Сеймур Херш в своей новой статье.
Отчеты об операции посылались только главе ЦРУ, он поддерживал связь…
Отчеты об операции посылались только главе ЦРУ, он поддерживал связь…
Altri segnali incoraggianti dalla Polonia.... LA POLONIA POTREBBE CHIEDERE
L'ESTRADIZIONE DEL VETERANO NAZISTA UCRAINO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE HUNKA DAL CANADA
"Un ministro del governo polacco ha lanciato un'offerta per l'estradizione di Jaroslav Hunka, il 98enne ucraino-canadese che ha combattuto nella divisione ss galizia durante la Seconda Guerra Mondiale e che la scorsa settimana ha ricevuto una standing ovation nel parlamento canadese.
"Alla luce degli scandalosi eventi verificatisi nel parlamento canadese, che hanno visto onorare, alla presenza del Presidente Zelenskj, un membro della criminale formazione nazista, ho preso provvedimenti per la possibile estradizione di quest'uomo in Polonia", ha annunciato il ministro dell'Istruzione Przemjsław Czarnek."
https://notesfrompoland.com/2023/09/26/poland-may-seek-extradition-of-ukrainian-nazi-ww2-veteran-hunka-from-canada/
@ComitatoDonbass
L'ESTRADIZIONE DEL VETERANO NAZISTA UCRAINO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE HUNKA DAL CANADA
"Un ministro del governo polacco ha lanciato un'offerta per l'estradizione di Jaroslav Hunka, il 98enne ucraino-canadese che ha combattuto nella divisione ss galizia durante la Seconda Guerra Mondiale e che la scorsa settimana ha ricevuto una standing ovation nel parlamento canadese.
"Alla luce degli scandalosi eventi verificatisi nel parlamento canadese, che hanno visto onorare, alla presenza del Presidente Zelenskj, un membro della criminale formazione nazista, ho preso provvedimenti per la possibile estradizione di quest'uomo in Polonia", ha annunciato il ministro dell'Istruzione Przemjsław Czarnek."
https://notesfrompoland.com/2023/09/26/poland-may-seek-extradition-of-ukrainian-nazi-ww2-veteran-hunka-from-canada/
@ComitatoDonbass
Notes From Poland
Poland may seek extradition of Ukrainian Nazi WW2 veteran Hunka from Canada
Yaroslav Hunka was hailed as a "war hero" last week in Canada's parliament, where he received a standing ovation.