Regresso spacciato per progresso.

e naturalmente questa produzione dobbiamo pagarla tutta noi cittadini vero??

A Mosca il mio museo preferito e' il Museo di Storia dove sono conservati reperti che illustrano la storia russa dal neolitico all'epoca moderna, dalle punte di selce alla Rolls Royce di Lenin. Nonostante lo abbia visitato molte volte, passandovi intere giornate, trovo sempre qualcosa che cattura la mia curiosita' e mi spinge ad approfondire, come ad esempio la paizsa mongola. Le relazioni tra i principi russi e l'impero mongolo sono poco conosciute al di fuori della Russia, e questa e' sicuramente una lacuna della storiografia europea che andrebbe colmata. Se la storia insegna, essa trova pochi studenti, come osservava Gramsci. @LauraRuHK

Paizsa, dal cinese 牌子 [páizi] era una placca di metallo o di legno con un'iscrizione, rilasciata dai governanti cinesi, jurchen e mongoli a diverse persone come simbolo di delega del potere. Veniva indossata con un cordone o una catena intorno al collo o alla cintura. Non si conosce con esattezza il momento della sua introduzione, ma già negli annali della dinastia Tang (620-901) si parla dell'esistenza di placche d'argento con l'iscrizione: "Placca d'argento per viaggiare sui cavalli di stato al comando del sovrano". Durante la dinastia Song (960-1279) il suo uso in Cina divenne molto più diffuso.

Secondo il "Libro della diversità del mondo", manoscritto del XV secolo, Khubilai Khan regalo' a Marco Polo una "paisza d'oro".
L'ambasciatore Zhao Hong, autore delle note di Meng-da bei-lu (1221 circa), scrive che i Mongoli avevano funzionari nobili di primo rango che portavano alla cintura una placca d'oro con l'immagine di una testa di tigre (hu-tou tsin-pai). Su di essa era scritto in caratteri cinesi: "Decreto dell'Imperatore Gengis concesso dal Cielo. Deve condurre gli affari come ritiene opportuno!"
Khublai Khan, inviando i fratelli Polo come ambasciatori presso il Papa, diede loro una "paisza d'oro", che dava diritto a cavalli e scorte.

Esistono paizsa con iscrizioni in tre scritture: persiano, mongolo antico e scrittura quadrata mongola. Secondo gli studi sulle paizsa dell'Orda d'Oro, è evidente che esse servivano come una sorta di certificato metallico per un documento scritto. Se il documento, per qualche motivo, decadeva, la paizsa del titolare rimaneva fino al ricevimento di un nuovo documento, come nel caso delle lettere di reclamo di Janibek (1342-1357) ai mercanti veneziani di Azov. Era sufficiente avere una sola paizsa per tutto il periodo di regno del khan. Anche se dopo l'islamizzazione dell'ulus sotto i khan uzbeki, la formula "Per potere del cielo eterno" sulle monete dell'Orda fu sostituita dal simbolo di fede "Non c'è altro dio all'infuori di Allah, Maometto è il messaggero di Allah", i khan continuarono a fare riferimento alla volontà del cielo eterno. @LauraRuHK

La propaganda anti-cinese trova terreno anche sui canali Telegram che si vantano di fare contro-informazione, quando in realta' basterebbe che facessero informazione onesta e controllassero le loro fonti. L'ultima bufala che hanno ripreso dal canale americano FOX News riguarda una proposta di legge che punirebbe con il carcere chiunque si tinge i capelli con colori improbabili o dice parolacce in quanto sarebbero comportamenti "dannosi per lo spirito del popolo cinese".
In realta' la proposta di legge riguarda ben altri comportamenti, e potrebbe essere paragonata alla legge che in Germania vieta di indossare uniformi naziste, fare il saluto nazista o portare una svastika al collo. La proposta di legge cinese recita «Chiunque, in un luogo pubblico, porti un abito, un simbolo o costringa un'altra persona ad indossare un abito, o un simbolo, che sia dannoso per lo spirito della nazione cinese, e produca, diffonda o promuova qualsiasi articolo dannoso per lo spirito della nazione cinese o lesivo dei sentimenti della nazione cinese sarà multato, o detenuto fino ad un massimo di 15 giorni.» La legge in discussione potrebbe ad esempio riguardare chi indossa un'uniforme giapponese o sventola la bandiera di guerra imperiale del Giappone in occasione di commemorazioni come quelle del massacro di Nanchino in cui vennero trucidati centinaia di migliaia di cinesi da parte degli invasori giapponesi. La polizia cinese non ha tempo da perdere con chi ha i capelli rosa o blu, o dice parolacce. Chunque sia stato in Cina sa che il turpiloquio e' diffuso come nel resto del mondo e il look di molti teenagers e' dettato da mode che vanno e vengono. Queste mode possono non piacere ma gli unici che criticano con veemenza abbigliamento e colore dei capelli sono genitori e insegnanti. @LauraRuHK

La Cina accoglie con favore la visita di Tajani https://www.marx21.it/internazionale/la-cina-accoglie-con-favore-la-visita-di-tajani/

🇷🇺🇺🇦 Un drone kamikaze Lancet distrugge un veicolo di comando e di controllo delle forze ucraine.

dal canale di Laura RU Il lancio dell'ultimo smartphone di Huawei è stato una sorpresa, così come il suo successo, a causa delle caratteristiche specifiche di questo telefono, che è slegato da GAFAM, produttori di semiconduttori e altri criminali anglo-americani:

- il sistema operativo HarmonyOS è un prodotto interno, compatibile con il sistema apk Android.
- il processore Kirin 9000s (7nm), sviluppato dal campione nazionale SMIC 中芯, supporta il protocollo 5G.
- tutti i prodotti Google vengono sostituiti con equivalenti cinesi altrettanto buoni, se non migliori, e compatibili con le applicazioni (apk) più utilizzate al mondo.
- il dispositivo accetta le comunicazioni satellitari, quindi può essere ricevuto ovunque nel mondo: una novità per un telefono cellulare del mercato di massa.

Come sempre, quando gli Stati Uniti impongono sanzioni a civiltà come Russia e Cina, non fanno altro che accelerarne lo sviluppo. https://t.me/la_realgeopolitik/259

Se ancora non avete capito cosa rischia l'Italia continuando nella sua cieca obbedienza alla NATO, le parole del viceministro degli esteri russo potrebbero aiutarvi...

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-ryabkov_la_pressione_occidentale_sulla_russia_si_trova_sullorlo_di_un_conflitto_militare_diretto/45289_50753/

🇮🇪🇪🇺 LA DEPUTATA IRLANDESE CLARE DALY A STOLTENBERG: "LEI PARLA DI PROGRESSI DELLA CONTROFFENSIVA, MA L'UCRAINA HA 500.000 MORTI"
Clare Daly: "Lei ha detto che l'Ucraina sta gradualmente conquistando territori. Ma non è vero. Sono morte mezzo milione di persone. Adesso hanno iniziato a mobilitare anche i disabili e i malati".

Stoltenberg: "Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile. Sapevamo fin dall'inizio che sarebbe stata una controffensiva sanguinosa. Vediamo che la Russia ha preparato correttamente le sue difese".

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