Forwarded from GeopoliticalCenter
Il presidente turco Erdogan ha espresso parere favorevole alla eventuale domanda di adesione dell’Ucraina alla Nato.
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Forwarded from Donbass italia
Ultimi giorni per riuscire ad aiutare una scuola nel Donbass.
Un grande progetto organizzato dalla missione umanitaria "dal popolo italiano con amore", attiva da tempo direttamente sul territorio del Donbass.
Il progetto in collaborazione con l'amministrazione comunale della città di Lugansk,riguarda la ristrutturazione di una scuola attraverso la donazione di finestre.
Un aiuto concreto e diretto ai bambini del Donbass, che da 9 anni nascono, crescono e vivono in guerra. Se volete contribuire con una
DONAZIONE: https://www.paypal.me/daitaliaamore
( onde evitare blocchi non scrivete parole come "Russia" "Donbass" "Lugansk")
Vi ringraziamo per il sostegno.
Un grande progetto organizzato dalla missione umanitaria "dal popolo italiano con amore", attiva da tempo direttamente sul territorio del Donbass.
Il progetto in collaborazione con l'amministrazione comunale della città di Lugansk,riguarda la ristrutturazione di una scuola attraverso la donazione di finestre.
Un aiuto concreto e diretto ai bambini del Donbass, che da 9 anni nascono, crescono e vivono in guerra. Se volete contribuire con una
DONAZIONE: https://www.paypal.me/daitaliaamore
( onde evitare blocchi non scrivete parole come "Russia" "Donbass" "Lugansk")
Vi ringraziamo per il sostegno.
Forwarded from Un ponte tra Italia e Russia (Tatiana)
🎥Minacce contro negozio russo, ma vince la solidarietà
Ecco la mia intervista ad Alexander Jarashvili, titolare del negozio russo "Russki dom" di Trieste, che ha subito durante quest'anno diverse minacce da parte di alcuni cittadini ucraini per il nome della sua attività.
Uno dei primi in Italia, il negozio di Alexander è in realtà un esempio di dialogo e scambio interculturale: al suo interno troviamo prodotti russi, ucraini e georgiani, oltre che meravigliosi oggetti di artigianato.
"Vado avanti, non cambierò mai il nome del negozio. La solidarietà degli italiani è uno stimolo importantissimo", sottolinea Alexander Jarashvili.
COMMENTATE E CONDIVIDETE IL VIDEO!
Unisciti al canale: @Tatiana_Italia_Russia
https://youtube.com/watch?v=e2oYJOT0O_w&feature=share9
📱Pagina facebook del negozio (per fare ordini):
https://m.facebook.com/profile.php?id=100063512140883
Ecco la mia intervista ad Alexander Jarashvili, titolare del negozio russo "Russki dom" di Trieste, che ha subito durante quest'anno diverse minacce da parte di alcuni cittadini ucraini per il nome della sua attività.
Uno dei primi in Italia, il negozio di Alexander è in realtà un esempio di dialogo e scambio interculturale: al suo interno troviamo prodotti russi, ucraini e georgiani, oltre che meravigliosi oggetti di artigianato.
"Vado avanti, non cambierò mai il nome del negozio. La solidarietà degli italiani è uno stimolo importantissimo", sottolinea Alexander Jarashvili.
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Minacce contro negozio russo, ma vince la solidarietà
Minacce contro un negozio russo a Trieste, atti ostili che non hanno fermato il titolare, il quale continua per la propria strada.
Intervista a Alexander Jariashvili, titolare di "Russki Dom", uno dei primi negozi russi aperti in Italia ed uno dei più conosciuti…
Intervista a Alexander Jariashvili, titolare di "Russki Dom", uno dei primi negozi russi aperti in Italia ed uno dei più conosciuti…
Forwarded from Clara Statello - Canale Ufficiale
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Si tratta dei comandanti di Azov e della 36a Brigata Marina Denis Prokopenko, Svyatoslav Palamar, Serhiy Volynsky, Oleg Khomenko, Denis Shlega. Sono rientrati in Patria dopo l'incontro di Zelensky con Erdogan.
Due di loro sono rientrati in Ucraina assieme a Zelensky.
Erano stati consegnati alla Turchia in autunno, in uno scambio di prigionieri militari e civili, tra cui Viktor Medvedchuck.
In base agli accordi con Mosca mediati da Ankara sarebbero dovuti restare agli arresti domiciliari in Turchia sino alla fine della guerra. Così non è stato. Non c'è stato finora alcun commento di Mosca.
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Forwarded from Clara Statello - Canale Ufficiale
Il ritorno dei leader del terrorista "Azov" dalla Turchia all'Ucraina è una violazione dei termini degli accordi esistenti, le condizioni per il ritorno sono state violate sia dalla parte turca che da Kiev. Lo ha dichiarato Dmitry Peskov a RIA Novosti.
Secondo i termini degli accordi, i leader di "Azov" avrebbero dovuto rimanere in Turchia fino alla fine del conflitto.
La Russia non è stata informata del trasferimento dei leader del gruppo terroristico Azov dalla Turchia all'Ucraina.
Secondo il portavoce del Cremlino la decisione di estradare i leader del gruppo terroristico Azov a Kiev in violazione degli accordi esistenti è direttamente correlata ai fallimenti della controffensiva dell'Ucraina, che le truppe del regime di Kiev affrontano fallimenti ogni giorno.
Nel contesto dei preparativi per il vertice NATO, la Turchia è stata sottoposta a forti pressioni e Ankara, in quanto membro dell'alleanza, le mostra solidarietà, la Federazione Russa capisce tutto perfettamente.
Tuttavia, la violazione degli accordi non fa fare bella figura a nessuno, ha aggiunto l'addetto stampa del presidente russo.
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