O.d.E.G. Guerra NATO-RUSSIA
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Orizzonte degli Eventi Geopolitici. Notizie , articoli e analisi su eventi geopolitici, in questa drammatica fase il focus sarà sulla escalation Russo-ucraina #guerrarussooucraina #guerraucraina
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇷🇺🤝🏻🇺🇦🐺🏴‍☠️La Russia si è fidata troppe volte della parola data dai lupi e dai banditi in Ucraina. E, purtroppo, la sua diplomazia d'altri tempi non ha ancora imparato la lezione.

Il 21 febbraio 2014 Mosca ha sponsorizzato l'accordo fra l'allora presidente filorusso ucraino Viktor Yanukovich (che ancora controllava saldamente l'esercito, i servizi e le forze di polizia) e i rappresentanti dei gruppi ultranazionalisti "per mettere fine alle violenze". Erano previste elezioni anticipate, un governo di unità nazionale e una riforma della Costituzione. Ma, 2 giorni dopo, Yanukovich è stato costretto a fuggire, decretando così il successo del golpe banderista di EuroMaidan e l'inizio della guerra civile nelle aree russofone.

Poi tutti gli anni preziosi persi con gli accordi di Minsk I e Il, che avrebbero dovuto mirare a congelare il conflitto a Donetsk e Lugansk e conferire autonomia - nell'ambito dello stato ucraino - a quelle due regioni, e il "Quartetto Normandia".

Sappiamo come sono andate a finire le cose.

Petro Poroshenko ha più volte dichiarato che, per il regime ucraino, gli accordi di Minsk "sono stati un successo, in quanto hanno mantenuto i russi oltre i confini dell'Ucraina e concesso del tempo al paese per ripristinare l’economia e creare delle potenti forze armate".

Anche Angela Merkel ha detto che gli accordi di Minsk non erano un tentativo di stabilire la pace, ma puntavano "a dare tempo all'Ucraina per rafforzare il suo esercito".

Quindi, gli accordi di Istanbul della primavera del 2022 di cui ha parlato ieri Putin: la Russia ha ritirato le sue truppe da Kiev, Sumy e Chernihiv, in cambio della promessa di Zelensky di mantenere la neutralità del paese.

Pure in questo caso l'esito è noto. Le truppe russe che hanno lasciato Kiev sono state colpite alle spalle. C'è stato il false flag di Bucha e il primo grande pogrom di massa dei "collaborazionisti filorussi" nei villaggi abbandonati dall'esercito di Mosca.

Infine, altri accordi sempre mediati dalla Turchia, stavolta per permettere all'Ucraina di commerciare grano e cereali utilizzando i porti sul Mar Nero. Accordi siglati e rinnovati dalla Russia, senza ottenere nulla in cambio (nemmeno la possibilità di sbloccare le vendite di ammoniaca). E dopo il danno la beffa: i "corridoi del grano" sono stati sfruttati dagli ucraini per attaccare le navi russe e, inoltre, è ormai certo che i paesi occidentali hanno utilizzato perfino i mercantili per far giungere armi e mercenari al regime di Kiev.

Una diplomazia vecchio stampo, quella russa. Che si fida della parola data dal nemico. Funzionari d'altri tempi i suoi rappresentanti degli Esteri. Cresciuti negli anni 70 e 80, ai tempi della guerra fredda, delle sfere d'influenza e dei canali di dialogo che esistevano, anche nei momenti più cruenti, tra Usa e Urss. Funzionari bravissimi nella costruzione di rapporti geopolitici multipolari con paesi amici, non allineati e sovrani. Ma pesci fuor d'acqua quando devono relazionarsi con gli scagnozzi della Nato di oggi, quando pensano di poter ancora contare sulle firme e le rassicurazioni di lupi e banditi come Poroshenko e Zelensky e di chi li manovra.
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🇹🇩💥🇫🇷 esercito ciadiano arresta soldati francesi che operano senza autorizzazione al confine con il Sudan. Credo siano immagini storiche...non credo sia mai successo prima.
Forwarded from L'AntiDiplomatico
❗️Telegraph: la vittoria della Russia sull'Ucraina minaccia l'esistenza della NATO

L'editorialista Richard Kemp ha scritto in un articolo del quotidiano britannico Telegraph che la vittoria di Mosca nel conflitto con l'Ucraina, sostenuta dai Paesi occidentali, minaccia l'esistenza dell'Alleanza Nord Atlantica.

Come si legge nell'articolo, le probabilità di successo nel conflitto non sono a favore di Kiev perché la parte russa ha una serie di vantaggi, tra cui il numero di personale militare, oltre a carri armati, artiglieria e potenza aerea.

Secondo l'editorialista, "una vittoria ucraina è tutt'altro che garantita" e una vittoria russa solleva interrogativi sull'esistenza della NATO.

"I leader occidentali devono porsi la domanda a Vilnius: se l'Ucraina, con la potenza dell'Alleanza Nord Atlantica alle spalle, non è in grado di resistere alla Russia, allora qual è lo scopo della NATO?"

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Forwarded from L'AntiDiplomatico
❗️ Le relazioni sino-americane sono al loro punto più basso, il che è contrario agli interessi di entrambi i paesi e non soddisfa le aspirazioni della comunità mondiale.

Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang

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Il conflitto dopo due settimane di offensiva ucraina

A14 giorni dal suo inizio, l'offensiva ucraina langue.
Ancoranon è stata raggiunta la prima vera linea di difesa russa, e le
forze ucraine si muovono ancora nel terreno che i russi hannoindividuato come difesa loro mobile e non strutturata.
In questo stanno dimostrandosi molto attivi.
Cisi attendeva, negli ambienti NATO, forse una certa arrendevolezza
dalle prime linee russe, visto quanto accaduto presso Karkov, mentreassistiamo all'opposto, stanno opponendo una iniziativa che coglie disorpresa i comandi della NATO e causa inevitabili e pesanti vittimealle forze russe.
Sono proseguite numerose le perdite di materiali e mezzi da parte di Kiev.
Grandelavoro per l'aviazione russa che si muove di fatto indisturbata sui
fronti, stanno svolgendo decine di missioni al giorno e senza alcunaperdita di mezzi.
Al contrario i danni inflitti agli ucraini sono significativi.
Standoai recenti rapporti del ministero della Difesa Russo, gli ultimi
assalti ucraini sarebbero stati compiuti principalmente da unità difanti coperti da cortina fumogena.
Velika Novosolka
Sulfronte di Velika per esempio, il conteggio di villaggi finora presi
dagli ucraini è fermo a 5 come la settimana scorsa, non sonoriusciti finora a scendere sotto Makarovka.
Le truppe ucraine più avanzate si sono anche arrese a quelle russe chenon hanno mollato la presa sul territorio.
Aggiustamenti
del fronte sono segnalati dal lato russo ma vanno ancora confermati.
Nellamappa la situazione di questa settimana.
Fronte di Orykov
Lapiù potente offensiva è in corso sul fronte sinistro delle difese
russe.
PressoKamianske, dove alcuni villaggi, parliamo di circa 20 case ciascuno,
sono oggetto di contesa.
Dopoalcuni giorni sembra che gli ucraini siano riusciti ad impossessarsi
di Lobkovo, mentre si combatte ancora per Pyathikatky e l'attaccoucraino invece è stato fermamente respinto presso Zherebyanky.
Nomi
mai sentiti prima d'ora, il tutto si svolge in un fronte profondo dalchilometro ai due chilometri e mezzo, non di più.
A sud di Orykov, in direzione di Rabotino, vi è un altro fronteattivo, dove una colonna corazzata ucraina ha tentato di incunearsi
nelle maglie delle formazioni russe che hanno reagito con fuoco diartiglieria, aviazione e droni suicidi che hanno colpito molto mezzi.
Al momento lo scontro è ancora in corso, iniziato nelle prime oredella giornata ancora non si è concluso.
Il bilancio di queste settimane iniziali
L'offensivaucraina è in pieno svolgimento, il numero delle brigate impegnate in prima linea da parte ucraina è inequivocabile, l'elevato numero dicaccia perduti nei primi giorni, e che oggi sono di fatto spariti,
forse terminati, ci dice chiaramente che lo sforzo bellico sia inpieno svolgimento.
Chiaramente specifico che il potenziale ucraino sia superiore a quello finoraimpiegato, ma l'aumento costante di unità e mezzi punta al massimo
sforzo che dovrebbe arrivare alla fine della settimana o dellaprossima.
Finora, a fronte delle pesanti perdite subite, i risultati raggiunti sonoprossimi allo zero e non compensano nemmeno in prospettiva le perdite che gli ucraini hanno pagato in termini di mezzi e soldati lasciatisul campo di battaglia.
Forwarded from Lettera da Mosca
Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo: "Se vedremo gli F-16 sorvolare l'Ucraina e minacciare la Russia , la risposta sarà tecnico-militare"..
Forwarded from Saker Italia
50 anni fa, il 18 giugno 1973, Leonid Brezhnev si recò in visita ufficiale negli Stati Uniti.
I negoziati tra URSS e USA portarono alla firma dell'Accordo sulla prevenzione della guerra nucleare. Il suo primo articolo stabiliva che le parti avrebbero agito in modo da evitare scontri militari.

La firma dell'accordo divenne un evento emblematico nel breve periodo di distensione nelle relazioni sovietico-americane. Il Presidente Nixon parlò molto del desiderio di pace dell'America. Anche se, ovviamente, non fu la pacificazione, che non ha mai contraddistinto gli americani, ma ben altri fattori a farli venire al tavolo dei negoziati. Un fattore chiave è stata la sconfitta militare in Vietnam.

L'"impero della menzogna" capisce solo la forza. Solo un "nuovo Vietnam" può fargli passare la sbornia, scoraggiarlo nel ficcare il naso negli affari altrui e nel desiderio di trasformare il pianeta in una riserva indiana. Almeno per un po'. E allora il mondo intero tirerà un sospiro di sollievo.

- Serghey Aksenov
Forwarded from Saker Italia
- di Malek Dudakov

Il segretario di Stato Blinken, dopo un lungo dramma, è comunque arrivato a Pechino.
A febbraio gli è stato impedito di arrivare a causa di uno scandalo sui palloni cinesi che raggiungevano gli Stati Uniti. All'ultimo momento, la visita in corso è stata quasi vanificata a causa di una fuga di informazioni sulla comparsa di una base cinese a Cuba. Pechino ha chiarito che sono stati gli americani a chiedere questa visita. Sebbene nessuno si aspetti grandi scoperte, Blinken è noto per le sue opinioni da falco sulla Cina.
Ma il team di Biden spera di tenere un vertice bilaterale con Xi Jinping in autunno, cercando di dimostrare che non sono ancora pronti per una rottura completa con la Cina. Elon Musk ha recentemente visitato il Celeste Impero, parlando con l'agenda di pace, poi il direttore della CIA William Burns e, infine, Bill Gates. E a breve è attesa anche la visita del capo del Tesoro Janet Yellen.
Tutti vanno a inchinarsi alla Cina per un motivo. Gli Stati Uniti continuano ad essere fortemente dipendenti dal loro mercato. La Casa Bianca spera di organizzare una sorta di illusoria "distensione" nei rapporti con la Cina, sullo sfondo di come il Pentagono sta costruendo nuove basi intorno alla Cina e pompando armi a Taiwan. E Washington ammette che la finestra di opportunità per i negoziati con la Cina si sta rapidamente chiudendo .
La stagione elettorale ci sarà presto in America e i repubblicani stanno già accusando Biden di tradire gli interessi degli Stati Uniti per aver comunicato con la Cina. Ci sono anche le elezioni a Taiwan, dove si deciderà il destino dell'isola. Inoltre, il Pentagono teme che il 2024 possa finire con sconvolgimenti politici negli Stati Uniti: la Cina ne potrebbe approfittare per risolvere la questione con Taiwan. Quindi le visite in corso potrebbero essere le ultime prima dell'inizio di un periodo molto turbolento, durante il quale non si può escludere un grave conflitto nel Mar Cinese Meridionale.
Forwarded from Saker Italia
- di Elena Panina

The Defense Post: nuovo grande gioco ambientato nell'Indo-Pacifico

Questo il termine - New Great Game - usato nell'edizione di Washington descrive la firma di un patto di sicurezza tra Stati Uniti e Papua Nuova Guinea. Questa è un'indicazione diretta del confronto tra l'America e il blocco RF-RPC che sta raggiungendo un nuovo livello.

In base all'accordo, il Pentagono ha "accesso senza ostacoli" e la possibilità di schierare truppe e navi in sei porti e aeroporti chiave in questo stato oceano, tra cui la base navale di Lombrum sull'isola di Manus e strutture nella capitale Port Moresby.

▪️ Ovviamente, stiamo parlando di una risposta simmetrica all'attività oceanica di Pechino.
E The Defence Post ne scrive direttamente: "Le aziende cinesi hanno acquistato miniere e porti nel Pacifico e l'anno scorso hanno firmato un patto di sicurezza segreto con le vicine Isole Salomone che potrebbe consentire alla Cina di stazionare truppe nel Paese".

La
pubblicazione delinea anche i timori degli Stati Uniti: "Il punto d'appoggio militare della Cina nel Pacifico meridionale aiuterà ad aggirare le installazioni statunitensi a Guam e complicherà la difesa di Taiwan in caso di invasione cinese".

▪️
Tuttavia, l'edizione di Washington tace deliberatamente sul fatto che sia l'adozione della strategia Indo-Pacifico degli Stati Uniti nel 2018, la creazione di AUKUS nel 2021 e il tentativo di bloccare la Cina utilizzando la "Strategia della catena di isole", inventata nel 1951, stanno costringendo Pechino ad adottare misure di ritorsione per proteggere i propri interessi nazionali.

E aggiunge il The Defense Post: il vecchio Grande Gioco (Anglosassoni contro Russia) non è ancora finito. E il punteggio sarà a nostro favore.
Forwarded from Saker Italia
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🇷🇺⚔️🇺🇦 Lotta per Pyatikhatki

Il nemico viene respinto da Pyatikhatki, l'AFU guida la fanteria senza badare alle perdite nel distretto di Vasilievsky, linea difensiva Pyatikhatki-Zherebyanka.
Le nostre truppe stanno lasciano che il nemico si avvicini e poi lo impegnano con l'artiglieria, l'aviazione e i Solntsepek.
Secondo le ultime notizie, le unità dell'AFU che a un certo punto sono riuscite a prendere piede nel villaggio di Pyatikhatki sono già state respinte dalle unità della 58esima Armata.

(RVvoenkor)
Forwarded from Saker Italia
🇷🇺🇮🇷 Russia: la piena adesione dell'Iran alla SCO sarà annunciata il 4 luglio

Il rappresentante speciale del Presidente russo per l'Organizzazione della Cooperazione di Shanghai ha dichiarato che l'ammissione dell'Iran come membro a pieno titolo sarà una delle decisioni chiave della riunione dei capi di Stato dell'organizzazione, che si terrà in videoconferenza il 4 luglio.

(Iranist diffuso da Yuri Podoliak)
Forwarded from La Mia Russia
Torniamo, comunque, al pezzo di John Florio sull'ultimo numero di Limes. Spetta a B. Johnson il compito di convincere Kiev a respingere le proposte russe promettendo un salto qualitativo nel sostegno militare occidentale. È una ricostruzione plausibile. Spetterà agli storici confermare o smentire.
Forwarded from La Mia Russia
La banca centrale dell'UE ha messo in guardia Bruxelles dal tentare di esigere denaro da coloro che detengono beni russi congelati, riporta il Financial Times. Se i beni vengono "privatizzati", ciò minerà la credibilità dell'euro come valuta mondiale e danneggerà la stabilità finanziaria.
Alla Commissione europea è stato detto che i piani per reindirizzare i pagamenti sulle obbligazioni appartenenti alla Banca centrale russa per finanziare l'Ucraina manderebbero un cattivo segnale ai mercati mondiali. https://t.me/rasstrelny/17500