O.d.E.G. Guerra NATO-RUSSIA

Cosa si sa dell'offensiva dell'AFU finora

Abbiamo deliberatamente preso una pausa nella nostra copertura degli eventi presso l'avamposto di Vremevsky e nell'area di Velyka Novoselka per seguire e valutare le azioni dell'AFU nell'offensiva e siamo giunti a diverse conclusioni.

Qual è la situazione sul terreno?
Dopo otto giorni di offensiva dell'AFU, è chiaro che l'esercito ucraino non ha mostrato alcuna tattica ingegnosa "sul campo". Un numero enorme di riserve è stato inviato in assalti frontali. A giudicare dalle informazioni raccolte sul campo, sia a Zaporozhye che nella zona di Velyka Novoselka, l'AFU ha perso la parte più attiva (e mobile) della sua avanguardia. Le cifre esatte non sono ancora state stabilite ma a giudicare dalla quantità di equipaggiamento distrutto, le truppe ucraine hanno perso circa 7-7,5 mila uomini tra uccisi e feriti durante gli otto giorni di assalti, in pratica due brigate rinforzate.
Le pesanti perdite, sia in termini di uomini che di equipaggiamento, hanno portato al fallimento del rapido sfondamento di 20-40 km inizialmente previsto. Dopo il primo fallimento, il comando dell'AFU ha modificato i suoi piani: uno dei compiti potrebbe essere espandere la testa di ponte a ovest e a est per fornire ulteriori riserve.

Se il piano è fallito, perché l'AFU ha preso nuove posizioni?
A Zaporozhye non si osserva un'avanzata significativa dell'AFU, i combattimenti, come originariamente previsto, sono vicini alla prima linea di difesa ed esclusivamente nella zona grigia. Gli attacchi frontali dell'AFU sono stati sospesi per trasferire unità a sud della sporgenza di Vremevsky. Il panico per lo spostamento dell'AFU nell'area di Neskuchnoe e Makarovka è incomprensibile. La tattica di difesa a scaglioni presupponeva originariamente che, se necessario, le Forze Armate russe potessero abbandonare le posizioni non necessarie e spostarsi in luoghi dove le difese sono compattate e preparate. Allo stesso tempo, le perdite di equipaggiamento e di uomini da parte dell'AFU stanno aumentando, tanto che per ogni 100 metri di movimento si perdono diversi carri armati e veicoli corazzati. Questo costringe le forze ucraine a inviare sempre più riserve in un corridoio largo solo 6 km, dove le unità sono chiaramente visibili e attaccabili dall'aria.
La situazione dei combattimenti nell'area meridionale di Donetsk è complicata anche dalle condizioni meteorologiche, che impediscono di utilizzare i droni. Gli insediamenti di Lubimovka, Novozlatopol, Volodino, Staromayorske, Rivne, Novodonetsk e Urozhaynoye sono alle spalle delle Forze Armate russe, così come Staromlynovka.

A cosa si sta arrivando?
Il compito più importante di ogni offensiva (e di quella ucraina in particolare) è sempre non solo l'occupazione del territorio ma anche l'ingresso sicuro delle riserve. Quanto maggiori sono le perdite del nemico sul campo di battaglia, tanto più forte è l'attacco informativo: i filmati dei carri armati Leopard 2 e dei BMP M2 Bradley sono ampiamente replicati come prova di avanzamento ma in realtà l'equipaggiamento straniero inviato all'offensiva nei primi giorni è perduto o disattivato al 60-70%. I principali veicoli dell'AFU sono attualmente gli Oshkosh M-ATV e gli M113 APC, la cui perdita non è così dolorosa dal punto di vista mediatico come la distruzione dei carri armati Leopard 2 o degli M2 Bradley BMP. Questi ultimi vengono utilizzati soprattutto al crepuscolo e di notte e nella maggior parte dei casi trasportano i feriti piuttosto che partecipare alle operazioni di combattimento, il che contrasta con il concetto di offensiva AFU.

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