Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
"Continueremo a sostenere l'Ucraina senza badare all'impatto che queste scelte possano avere nel breve periodo sul consenso verso la sottoscritta, il governo, o le forze di maggioranza". Ma infatti. Mica siamo in democrazia dove l'opinione della maggioranza conta qualcosa. Qui si ascolta solo la voce del padrone. @LauraRuHK
Forwarded from La Mia Russia
L'Arabia Saudita ha importato quasi 2,5 milioni di barili di gasolio dalla Russia all'inizio di marzo, un record degli ultimi sei anni , scrive Bloomberg.
La pratica di acquistare risorse energetiche dalla Russia esiste in Arabia Saudita da molto tempo, è giustificata dalla copertura della domanda interna. Tuttavia, in questo caso, il Regno sta espandendo le proprie forniture estere: come nota Bloomberg, i commercianti sauditi possono acquistare il diesel russo e rivenderlo a un prezzo più alto all'Europa, che ha imposto un embargo sulle forniture via mare di prodotti petroliferi russi. https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-03-17/top-oil-exporter-saudi-arabia-loads-up-on-russian-diesel?leadSource=uverify%20wall
La pratica di acquistare risorse energetiche dalla Russia esiste in Arabia Saudita da molto tempo, è giustificata dalla copertura della domanda interna. Tuttavia, in questo caso, il Regno sta espandendo le proprie forniture estere: come nota Bloomberg, i commercianti sauditi possono acquistare il diesel russo e rivenderlo a un prezzo più alto all'Europa, che ha imposto un embargo sulle forniture via mare di prodotti petroliferi russi. https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-03-17/top-oil-exporter-saudi-arabia-loads-up-on-russian-diesel?leadSource=uverify%20wall
Bloomberg.com
Top Oil Exporter Saudi Arabia Loads Up on Russian Diesel
Saudi Arabia is importing millions of barrels of diesel from Russia, despite having more than enough of its own.
Forwarded from La Mia Russia
La bandiera dell'Eritrea viene stirata prima dell'incontro del Ministro degli esteri eritreo con Lavrov oggi a Sochi.
Domani Lavrov incontrerà il ministro degli Esteri del Burundi.
https://t.me/zvezdanews/113077
Domani Lavrov incontrerà il ministro degli Esteri del Burundi.
https://t.me/zvezdanews/113077
Telegram
Zvezdanews
🇪🇷Флаг Эритреи тщательно выглаживают перед встречей главы МИД этой страны с Лавровым. Их переговоры пройдут сегодня в Сочи.
А завтра здесь же пройдет встреча глав МИД РФ и Бурунди.
⭐️ Подписаться на Zvezdanews | *️⃣ Предложить новость
А завтра здесь же пройдет встреча глав МИД РФ и Бурунди.
⭐️ Подписаться на Zvezdanews | *️⃣ Предложить новость
Forwarded from La Mia Russia
La Russia di fatto si è trovata in uno stato di aperto conflitto con gli Stati Uniti, ha detto il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov.
"Gli Stati Uniti sono in realtà parte del conflitto in Ucraina... e, naturalmente, non possiamo comportarci come prima."
https://t.me/rbc_news/70731
"Gli Stati Uniti sono in realtà parte del conflitto in Ucraina... e, naturalmente, non possiamo comportarci come prima."
https://t.me/rbc_news/70731
Telegram
РБК
Россия де-факто оказалась в состоянии открытого конфликта с США, заявил замглавы МИД Сергей Рябков.
«США фактически являются стороной конфликта на Украине… И, естественно, вести дела как прежде мы не можем. И вот это "прежде" относится ко всему до периода…
«США фактически являются стороной конфликта на Украине… И, естественно, вести дела как прежде мы не можем. И вот это "прежде" относится ко всему до периода…
Forwarded from La Mia Russia
L'editorialista di the Guardian Jonathan Steele ha affermato che la maggior parte dei paesi non condivide le opinioni dell'Occidente sulla crisi ucraina.
Secondo lui, 30 anni dopo il crollo dell'URSS, "ci sono segnali che si sta avvicinando la fine del mondo unipolare con il dominio americano".
Lo sfidante principale non è la Russia di Putin, ma una Cina sempre più sicura di sé.
Mentre l'Occidente inonda l'Ucraina di materiale militare, l'idea che stia semplicemente aiutando a difendere l'Ucraina sembra discutibile a molti stati asiatici, africani e latinoamericani che sospettano che l'obiettivo finale sia il cambio di regime al Cremlino. https://www.theguardian.com/commentisfree/2023/mar/20/iraq-ukraine-us-global-supremacy-washington-power-china-global-south
Secondo lui, 30 anni dopo il crollo dell'URSS, "ci sono segnali che si sta avvicinando la fine del mondo unipolare con il dominio americano".
Lo sfidante principale non è la Russia di Putin, ma una Cina sempre più sicura di sé.
Mentre l'Occidente inonda l'Ucraina di materiale militare, l'idea che stia semplicemente aiutando a difendere l'Ucraina sembra discutibile a molti stati asiatici, africani e latinoamericani che sospettano che l'obiettivo finale sia il cambio di regime al Cremlino. https://www.theguardian.com/commentisfree/2023/mar/20/iraq-ukraine-us-global-supremacy-washington-power-china-global-south
the Guardian
Compare Iraq with Ukraine. It’s clear the era of US global supremacy is over | Jonathan Steele
Washington’s power is suddenly threatened by a newly confident China and disquiet among leaders in the global south, says former Guardian chief foreign correspondent Jonathan Steele
Forwarded from La Mia Russia
I piloti del Su-27 che hanno abbattuto il drone MQ Reaper americano sono stati ufficialmente insigniti delle medaglie Stella d'oro e degli Ordini del coraggio dal ministro della Difesa Sergei Shoigu. Sono il maggiore Sergey Popov e il maggiore Vasily Vavilov. https://t.me/readovkanews/55280
Telegram
Readovka
Шойгу наградил летчиков, утопивших американский беспилотник в Черном море — герои рассказали подробности того дня
Страна, наконец, узнала имена героев, которые нейтрализовали и сбили в акватории Черного моря американский MQ-9 Reeper, выполнявшего разведку…
Страна, наконец, узнала имена героев, которые нейтрализовали и сбили в акватории Черного моря американский MQ-9 Reeper, выполнявшего разведку…
Forwarded from La Mia Russia
John Kirby: non si può ragionevolmente considerare la Cina imparziale, non hanno condannato questa invasione. Non hanno smesso di acquistare petrolio russo o altri prodotti energetici russi. Il presidente Xi ha ritenuto opportuno andare a Mosca. Non ha mai parlato con Zelensky, non è venuto in Ucraina! https://t.me/Kalyyugatoday/114613
Telegram
Кали югаToday
Джон Кирби: председатель Си плохо себя ведет:
“Он ни разу не разговаривал с Зеленским, он не приехал на Украину!”
“Он ни разу не разговаривал с Зеленским, он не приехал на Украину!”
Dissidi sulla Crimea
di Andrew Spannaus
In queste settimane si assiste ad un dibattito interno agli Stati Uniti in merito all’opportunità di sostenere un attacco ucraino con l’obiettivo di riprendere la Crimea. Mentre al livello istituzionale prevale ancora la cautela, tra i media e i commentatori si trovano voci che affermano che non c’è da preoccuparsi di una possibile reazione russa, in un evidente tentativo di incoraggiare la Casa Bianca a dare il disco verde, e anche a fornire le armi necessarie per compiere l’impresa.
Per ora infuria ancora la battaglia per Bakhmut, dove l’esercito ucraino continua a resistere pur avendo perso gradualmente posizioni. Anche qui ci sono differenze: Kiev teme che la perdita di Bakhmut possa aprire la porta ad un ulteriore avanzamento delle forze russe, ma i funzionari americani hanno espresso in più occasioni i loro dubbi su questa decisione, pensando che sarebbe più saggio risparmiare e concentrare le forze per la prossima fase della guerra, una nuova controffensiva a fine primavera, importante tra l’altro per dimostrare l'utilità di tutti gli aiuti dati all’Ucraina.
Le divergenze più importanti emergono quando si parla di dove dovrebbe puntare la controffensiva. È istruttivo guardare come alcuni organi di stampa americani trattano la questione. Per esempio, il sito The Daily Beast, che ha sempre una linea molto netta nei confronti della Russia, ha pubblicato recentemente un articolo che dà voce a Tamila Tashaeva, presentata come la funzionaria governativa a Kiev responsabile della Crimea. Tashaeva afferma che le preoccupazioni in merito ad una massiccia escalation russa in risposta ad un tentativo di riprendere la Crimea siano sempre meno, e che ora gli ucraini sono riusciti a spiegare agli americani che la penisola è cruciale per vincere contro Mosca e anche per minare la legittimità politica di Vladimir Putin all’interno della Russia stessa.
L’articolo sottolinea che pubblicamente l’amministrazione Biden ripete che la Crimea è territorio ucraino, e che occorre ripristinare i confini riconosciuti, ma ammette che dietro le quinte i funzionari di alto livello al Dipartimento di Stato e al Pentagono hanno ancora molti dubbi: “l’amministrazione Biden teme che riprendere la Crimea potrebbe essere una linea rossa nucleare per Putin”, secondo una fonte all’interno del governo.
La reticenza viene confermata dal generale Ben Hodges, ex comandante dell’esercito Usa in Europa: “L’amministrazione non si è ancora impegnata a dare il giusto significato alla Crimea. So per aver parlato con persone altolocate nel Dipartimento della Difesa e altrove… non lo capiscono”.
Tashaeva, però, insiste non solo che l’Ucraina può farcela se riceve le armi a lungo raggio, ma anche che occorre fare presto; altrimenti, a suo modo di vedere, la Russia arriverà ad attaccare i paesi Nato come quelli baltici, e a quel punto diventerà necessario per l’occidente mandare anche delle truppe.
Intanto la caduta di un drone americano sul Mar Nero la scorsa settimana indica l’aumento delle tensioni nella zona. Se gli Stati Uniti dovessero aiutare l’Ucraina ad attaccare la Crimea, una delle necessità operative sarebbe di fornire informazioni procurate grazie alla sorveglianza condotta dai propri droni. I russi hanno voluto far capire che non hanno alcuna intenzione di far avvicinare questi droni alla Crimea, intercettando il Reaper mentre si muoveva in modo “provocatorio” verso la Crimea e con il transponder spento, secondo l’ambasciatore russo negli Usa. I russi hanno infatti proclamato una zona di interdizione aerea temporanea che si estende nel Mar Nero, e hanno mostrato che sono pronti a difenderla.
di Andrew Spannaus
In queste settimane si assiste ad un dibattito interno agli Stati Uniti in merito all’opportunità di sostenere un attacco ucraino con l’obiettivo di riprendere la Crimea. Mentre al livello istituzionale prevale ancora la cautela, tra i media e i commentatori si trovano voci che affermano che non c’è da preoccuparsi di una possibile reazione russa, in un evidente tentativo di incoraggiare la Casa Bianca a dare il disco verde, e anche a fornire le armi necessarie per compiere l’impresa.
Per ora infuria ancora la battaglia per Bakhmut, dove l’esercito ucraino continua a resistere pur avendo perso gradualmente posizioni. Anche qui ci sono differenze: Kiev teme che la perdita di Bakhmut possa aprire la porta ad un ulteriore avanzamento delle forze russe, ma i funzionari americani hanno espresso in più occasioni i loro dubbi su questa decisione, pensando che sarebbe più saggio risparmiare e concentrare le forze per la prossima fase della guerra, una nuova controffensiva a fine primavera, importante tra l’altro per dimostrare l'utilità di tutti gli aiuti dati all’Ucraina.
Le divergenze più importanti emergono quando si parla di dove dovrebbe puntare la controffensiva. È istruttivo guardare come alcuni organi di stampa americani trattano la questione. Per esempio, il sito The Daily Beast, che ha sempre una linea molto netta nei confronti della Russia, ha pubblicato recentemente un articolo che dà voce a Tamila Tashaeva, presentata come la funzionaria governativa a Kiev responsabile della Crimea. Tashaeva afferma che le preoccupazioni in merito ad una massiccia escalation russa in risposta ad un tentativo di riprendere la Crimea siano sempre meno, e che ora gli ucraini sono riusciti a spiegare agli americani che la penisola è cruciale per vincere contro Mosca e anche per minare la legittimità politica di Vladimir Putin all’interno della Russia stessa.
L’articolo sottolinea che pubblicamente l’amministrazione Biden ripete che la Crimea è territorio ucraino, e che occorre ripristinare i confini riconosciuti, ma ammette che dietro le quinte i funzionari di alto livello al Dipartimento di Stato e al Pentagono hanno ancora molti dubbi: “l’amministrazione Biden teme che riprendere la Crimea potrebbe essere una linea rossa nucleare per Putin”, secondo una fonte all’interno del governo.
La reticenza viene confermata dal generale Ben Hodges, ex comandante dell’esercito Usa in Europa: “L’amministrazione non si è ancora impegnata a dare il giusto significato alla Crimea. So per aver parlato con persone altolocate nel Dipartimento della Difesa e altrove… non lo capiscono”.
Tashaeva, però, insiste non solo che l’Ucraina può farcela se riceve le armi a lungo raggio, ma anche che occorre fare presto; altrimenti, a suo modo di vedere, la Russia arriverà ad attaccare i paesi Nato come quelli baltici, e a quel punto diventerà necessario per l’occidente mandare anche delle truppe.
Intanto la caduta di un drone americano sul Mar Nero la scorsa settimana indica l’aumento delle tensioni nella zona. Se gli Stati Uniti dovessero aiutare l’Ucraina ad attaccare la Crimea, una delle necessità operative sarebbe di fornire informazioni procurate grazie alla sorveglianza condotta dai propri droni. I russi hanno voluto far capire che non hanno alcuna intenzione di far avvicinare questi droni alla Crimea, intercettando il Reaper mentre si muoveva in modo “provocatorio” verso la Crimea e con il transponder spento, secondo l’ambasciatore russo negli Usa. I russi hanno infatti proclamato una zona di interdizione aerea temporanea che si estende nel Mar Nero, e hanno mostrato che sono pronti a difenderla.
tra poco si riunisce il Poker d'assi in diretta alle 2200 non mancate
🇫🇷🇺🇦Da un mese e mezzo la Francia addestra i piloti ucraini sugli aerei Mirage 2000, - Le Figaro
▪️Un addestramento accelerato sui cacciabombardieri francesi è in corso presso le basi aeree di Mont-de-Marsan e Nancy. La decisione di addestrare i piloti è stata presa alla vigilia della visita di Zelensky a Parigi l'8 febbraio.
▪️Se verrà presa una decisione politica, la Francia potrebbe fornire alle Forze armate ucraine una dozzina di combattenti, scrive Le Figaro.
▪️Paris sta gradualmente eliminando il Mirage a favore di altri velivoli, in particolare il Rafale. Seguite i nostri canali https://t.me/OrdEvG. https://youtube.com/@StefanoOrsi
▪️Un addestramento accelerato sui cacciabombardieri francesi è in corso presso le basi aeree di Mont-de-Marsan e Nancy. La decisione di addestrare i piloti è stata presa alla vigilia della visita di Zelensky a Parigi l'8 febbraio.
▪️Se verrà presa una decisione politica, la Francia potrebbe fornire alle Forze armate ucraine una dozzina di combattenti, scrive Le Figaro.
▪️Paris sta gradualmente eliminando il Mirage a favore di altri velivoli, in particolare il Rafale. Seguite i nostri canali https://t.me/OrdEvG. https://youtube.com/@StefanoOrsi
Lo schifo infinito dell'uso dei nostri soldi.... 🇺🇲🇪🇺
Putin presumibilmente non ha intenzione di stabilire immediatamente la pace in Ucraina, quindi l'Occidente deve prepararsi per consegne a lungo termine di "armi letali". Secondo Stoltenberg, il presidente della Federazione Russa starebbe conducendo una "guerra di logoramento", e quindi il segretario generale insiste per aumentare la spesa per la difesa a non meno del 2% del PIL.
“Questa è una guerra di logoramento. Stiamo parlando di capacità industriale per rafforzare il nostro supporto [delle forniture]", ha affermato Stoltenberg.
Allo stesso tempo, la NATO e il FMI stanno attivamente versando denaro nella pianificata offensiva di primavera dell'Ucraina. Pertanto, il Fondo ha deciso di fornire all'Ucraina un prestito di 15,6 miliardi di dollari, che tuttavia non sarà mai rimborsato, e il volume dell'assistenza dei "partner" occidentali solo nell'ultimo mese è stato di 24,7 miliardi di dollar
Putin presumibilmente non ha intenzione di stabilire immediatamente la pace in Ucraina, quindi l'Occidente deve prepararsi per consegne a lungo termine di "armi letali". Secondo Stoltenberg, il presidente della Federazione Russa starebbe conducendo una "guerra di logoramento", e quindi il segretario generale insiste per aumentare la spesa per la difesa a non meno del 2% del PIL.
“Questa è una guerra di logoramento. Stiamo parlando di capacità industriale per rafforzare il nostro supporto [delle forniture]", ha affermato Stoltenberg.
Allo stesso tempo, la NATO e il FMI stanno attivamente versando denaro nella pianificata offensiva di primavera dell'Ucraina. Pertanto, il Fondo ha deciso di fornire all'Ucraina un prestito di 15,6 miliardi di dollari, che tuttavia non sarà mai rimborsato, e il volume dell'assistenza dei "partner" occidentali solo nell'ultimo mese è stato di 24,7 miliardi di dollar
Forwarded from La Mia Russia
Il governo sudafricano terrà consultazioni con Mosca sulla decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato di cattura per Putin. Pretoria è in difficoltà avendo ratificato il trattato e dovendo ospitare il vertice Brics di agosto
https://t.me/ru_global/23374
https://t.me/ru_global/23374
Telegram
Россия в глобальной политике
Правительство ЮАР проведет консультации с Москвой по поводу решения Международного уголовного суда о выдаче ордера на арест Владимира Путина.
Об этом заявила глава МИД ЮАР Наледи Пандор. Она отметила, что подобные консультации пройдут впервые.
В августе…
Об этом заявила глава МИД ЮАР Наледи Пандор. Она отметила, что подобные консультации пройдут впервые.
В августе…
Forwarded from La Mia Russia
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Esplosione a Melitopol, nella parte della regione di Zaporozhye controllata dalla Russia. Un agente di polizia ferito.
Forwarded from Lettera da Mosca
I CARRI DI MEDVEDEV - Dmitrij Medvedev, vice segretario del Consiglio di sicurezza russi: "Solo nel 2023 le nostre industrie produrranno 1.500 carri armati. Guardate quanti ne sta ottenendo l'Ucraina, anche secondo i calcoli più ottimistici".
Forwarded from Lettera da Mosca
IRAN - Le esportazioni di petrolio dell'Iran sono salite al massimo degli ultimi due anni, superando gli 1,3 milioni di barili al giorno. Lo ha dichiarato al Financial Times il ministro dell'Economia e delle Finanze iraniano Ehsan Khandouzi. Nei primi 11 mesi dell'anno (secondo il calendario iraniano l'anno inizia il 21 marzo), le esportazioni non petrolifere iraniane sono salite a 53 miliardi di dollari, il 12% dello stesso periodo dell'anno precedente.
Forwarded from Lettera da Mosca
Due soldati russi del contingente di pace dispiegato in Nagorno Karabakh sono stati feriti a Syunik dai colpi d'arma da fuoco delle truppe azerbaigiane.