Il weekend di mobilitazione in Maurienne si prepara
Il luogo preciso non é ancora sicuro. Un percorso è stato depositato in prefettura da parte di 11 organizzazioni, la prefettura però non sembra molto d'accordo e minaccia di vietarla.
Vuole veramente gettare dell'olio sul fuoco impedendo agli oppositori di esprimersi?
Il dialogo é ancora in corso. Le organizzazioni stanno facendo di tutto per permettere alla manifestazione di aver luogo come previsto inizialmente a Bourget-Villarodin, paesi particolarmente impattati dall'invasione del tennel.
Qualsiasi sia la decisione, divieto di manifestare o no, la manifestazione ci sarà!
Chiediamo ancora un pò di pazienza per quanto riguarda il luogo del campeggio.
Potete già incominciare a preparare il picnic, l'acqua, gli occhiali da sole, berretto, pentole per fare rumore e delle buone scarpe da camminata.
Il luogo preciso non é ancora sicuro. Un percorso è stato depositato in prefettura da parte di 11 organizzazioni, la prefettura però non sembra molto d'accordo e minaccia di vietarla.
Vuole veramente gettare dell'olio sul fuoco impedendo agli oppositori di esprimersi?
Il dialogo é ancora in corso. Le organizzazioni stanno facendo di tutto per permettere alla manifestazione di aver luogo come previsto inizialmente a Bourget-Villarodin, paesi particolarmente impattati dall'invasione del tennel.
Qualsiasi sia la decisione, divieto di manifestare o no, la manifestazione ci sarà!
Chiediamo ancora un pò di pazienza per quanto riguarda il luogo del campeggio.
Potete già incominciare a preparare il picnic, l'acqua, gli occhiali da sole, berretto, pentole per fare rumore e delle buone scarpe da camminata.
La mobilisation internationale contre le Lyon-Turin aura bien lieu, malgré l'interdiction de la préfecture.
Malgré nos discussions avec la Préfecture et les modifications aportées à notre parcours selon leur demande, notre demande de manifestation portée par 11 organisations a été rejetée. Nous allons porter un recours en référé liberté contre cet arrêté préfectoral injuste et nous vous tiendront informé-es des suites.
La mobilisation aura néanmoins bien lieu, car nous attendons plusieurs milliers de personnes bien déterminées à participer à ce moment festif et joyeux contre un projet inutile et imposé qui assécherait la montagne et artifialiserait 1500ha de terres - alors qu'une ligne existe déjà et ne demande qu'à être utilisée !
Alors que les conséquences du ravage écologique deviennent manifestes et que l'injustice devient insupportable, cette interdiction de manifester s'inscrit dans la dérive répressive dans laquelle le gouvernement s'enfonce dangereusement. Il peine à cacher ses collusions avec les industries qui alimentent le désastre, qui s'accaparent les terres et l'eau, les polluent ou les détruisent pour des projets d'infrastructures inutiles comme le Lyon-Turin.
Dans la vallée, le récit visant à instiller la peur tourne à plein régime dans la presse locale, relayant la parole des autorités ou des lobbyistes. Pourtant, tous les habitant-es de Melle pourront témoigner que les 25-26 mars tout s'était bien déroulé sur leur commune ! La manifestation organisée par les pro Lyon-Turin aujourd'hui (et autorisée par la préfecture) a péniblement rassemblée 100 personnes. Et ce malgré l'abondante communication payée par le contribuable : même localement, le Lyon-Turin peine à convaincre.
Le Lyon-Turin doit être abandonné. Ce weekend, nous nous tiendrons aux côtés des habitant-es des vallées françaises et italiennes, des professionnels du fret et des paysan-nes.
Nous ne nous laisserons pas intimider par des ficelles déjà trop usées ! Nous vous encourageons à converger vers la Maurienne pour une mobilisation internationale qui s'annonce joyeuse et massivement suivie ✊ La localisation du camp sera donnée demain (encore un peu de patience) et une infoline sera mise en place.
En attendant, vous pouvez prendre votre picnic, de l'eau, des lunettes de soleil, une casquette, une casserole pour faire du bruit et des bonnes chaussures de marche 🏔
Malgré nos discussions avec la Préfecture et les modifications aportées à notre parcours selon leur demande, notre demande de manifestation portée par 11 organisations a été rejetée. Nous allons porter un recours en référé liberté contre cet arrêté préfectoral injuste et nous vous tiendront informé-es des suites.
La mobilisation aura néanmoins bien lieu, car nous attendons plusieurs milliers de personnes bien déterminées à participer à ce moment festif et joyeux contre un projet inutile et imposé qui assécherait la montagne et artifialiserait 1500ha de terres - alors qu'une ligne existe déjà et ne demande qu'à être utilisée !
Alors que les conséquences du ravage écologique deviennent manifestes et que l'injustice devient insupportable, cette interdiction de manifester s'inscrit dans la dérive répressive dans laquelle le gouvernement s'enfonce dangereusement. Il peine à cacher ses collusions avec les industries qui alimentent le désastre, qui s'accaparent les terres et l'eau, les polluent ou les détruisent pour des projets d'infrastructures inutiles comme le Lyon-Turin.
Dans la vallée, le récit visant à instiller la peur tourne à plein régime dans la presse locale, relayant la parole des autorités ou des lobbyistes. Pourtant, tous les habitant-es de Melle pourront témoigner que les 25-26 mars tout s'était bien déroulé sur leur commune ! La manifestation organisée par les pro Lyon-Turin aujourd'hui (et autorisée par la préfecture) a péniblement rassemblée 100 personnes. Et ce malgré l'abondante communication payée par le contribuable : même localement, le Lyon-Turin peine à convaincre.
Le Lyon-Turin doit être abandonné. Ce weekend, nous nous tiendrons aux côtés des habitant-es des vallées françaises et italiennes, des professionnels du fret et des paysan-nes.
Nous ne nous laisserons pas intimider par des ficelles déjà trop usées ! Nous vous encourageons à converger vers la Maurienne pour une mobilisation internationale qui s'annonce joyeuse et massivement suivie ✊ La localisation du camp sera donnée demain (encore un peu de patience) et une infoline sera mise en place.
En attendant, vous pouvez prendre votre picnic, de l'eau, des lunettes de soleil, une casquette, une casserole pour faire du bruit et des bonnes chaussures de marche 🏔
La mobilitazione internazionale contro il TAV Torino Lione si terrà, nonostante il divieto della prefettura.
Nonostante le trattative con la Prefettura e le modifiche apportate al nostro percorso in seguito alle sue richieste, la nostra richiesta di manifestare portata avanti da 11 organizzazioni è stata rigettata. Faremo ricorso contro questo decreto prefettorale ingiusto e vi terremo informatx a riguardo.
La mobilitazione avrà luogo in ogni caso perché ci attendiamo migliaia di persone pronte a raggiungerci per questo evento festivo contro un progetto inutile e imposto dall'alto che prosciugherebbe la montagna e renderebbe artificiali 1500 ettari di terra. Mentre una linea esiste già ed è li per essere utilizzata. Proprio ora che si manifestano le conseguenze dello scempio ecologico e che l'ingiustizia diventa insopportabile, questo divieto di manifestare si inserisce del crescente atteggiamento repressivo di questi governi. Difficilmente nasconde le collusioni con le industrie che alimentano il disastro che si accaparrano le terre e l'acqua, le inquinano e le devastano per dei progetti di infrastrutture inutili come il TAV.
Nella Valle la narrazione intimidatoria continua a prendere piede nella stampa locale dando voce alle autorità e alle lobby. Nonostante tuttx le abitanti di Melle possono testimoniare che il 25 26 marzo tutto era andato bene, la manifestazione organizzata dai pro TAV oggi e (autorizzata dalla prefettura) a stento ha riunito 100 persone. Nonostante la grande comunicazione finanziata con i soldi pubblici: anche localmente il TAV convince a fatica.
Il TAV deve essere abbandonato, questo weekend saremo vicini agli e alle abitanti delle valli francesi e italiane, dei lavoratori del traffico merci ferroviario e dei contadini.
Non ci lasceremo intimidire! Vi invitiamo a convergere in Maurienne per partecipare alla manifestazione internazionale che si annuncia gioiosa e partecipata ✊
🎯il luogo del campeggio sarà divulgato domani (ancora un po di pazienza) e una infoline sarà attiva da domani mattina per captare 🐸🐸🐸!
Nel frattempo potete preparare i vostri zaini, vi aspettiamo 🦝🦝🦝
Nonostante le trattative con la Prefettura e le modifiche apportate al nostro percorso in seguito alle sue richieste, la nostra richiesta di manifestare portata avanti da 11 organizzazioni è stata rigettata. Faremo ricorso contro questo decreto prefettorale ingiusto e vi terremo informatx a riguardo.
La mobilitazione avrà luogo in ogni caso perché ci attendiamo migliaia di persone pronte a raggiungerci per questo evento festivo contro un progetto inutile e imposto dall'alto che prosciugherebbe la montagna e renderebbe artificiali 1500 ettari di terra. Mentre una linea esiste già ed è li per essere utilizzata. Proprio ora che si manifestano le conseguenze dello scempio ecologico e che l'ingiustizia diventa insopportabile, questo divieto di manifestare si inserisce del crescente atteggiamento repressivo di questi governi. Difficilmente nasconde le collusioni con le industrie che alimentano il disastro che si accaparrano le terre e l'acqua, le inquinano e le devastano per dei progetti di infrastrutture inutili come il TAV.
Nella Valle la narrazione intimidatoria continua a prendere piede nella stampa locale dando voce alle autorità e alle lobby. Nonostante tuttx le abitanti di Melle possono testimoniare che il 25 26 marzo tutto era andato bene, la manifestazione organizzata dai pro TAV oggi e (autorizzata dalla prefettura) a stento ha riunito 100 persone. Nonostante la grande comunicazione finanziata con i soldi pubblici: anche localmente il TAV convince a fatica.
Il TAV deve essere abbandonato, questo weekend saremo vicini agli e alle abitanti delle valli francesi e italiane, dei lavoratori del traffico merci ferroviario e dei contadini.
Non ci lasceremo intimidire! Vi invitiamo a convergere in Maurienne per partecipare alla manifestazione internazionale che si annuncia gioiosa e partecipata ✊
🎯il luogo del campeggio sarà divulgato domani (ancora un po di pazienza) e una infoline sarà attiva da domani mattina per captare 🐸🐸🐸!
Nel frattempo potete preparare i vostri zaini, vi aspettiamo 🦝🦝🦝
La mobilisation internationale a bien lieu !
Le camp est ouvert, chemin des écrevisses à Lachapelle
45.408428, 6.283076
Rejoignez-nous pour le montage du camp.
Vous pouvez vous garer dans les villages avoisinants ou sur le côté de la route, tous et toutes du même bord en veillant à laisser les routes circulables. C'est important en termes de sécurité et pour les habitants du coin.
Pensez bien à prendre eau (le plus possible, en pack ou avec votre tonne à eau personnelle), picnic, chaussures de randonnée, tenues bleues, casseroles, argent liquide, et matériel de camping.
Vous pouvez rejoindre le canal télégramme suivant pour être tenue.s au courant des contrôles policiers.
https://t.me/infotraflic_1718Juin
La mobilitazione internazionale si farà!
Il campeggio é aperto: indirizzo Chemin des Écrevisses à Lachapelle 45.408428, 6.283076
Raggiungeteci per l'installazione del campeggio! Potete parcheggiare nei villaggi vicini o sul bordo della strada, tutti sullo stesso lato per lasciare libera la circolazione.
Portate acqua, cibo e materiale da campeggio!
Inseritevi nel canale Telegram per essere al corrente di tutti i controlli e della presenza della polizia:
https://t.me/infotraflic_1718Juin
Le camp est ouvert, chemin des écrevisses à Lachapelle
45.408428, 6.283076
Rejoignez-nous pour le montage du camp.
Vous pouvez vous garer dans les villages avoisinants ou sur le côté de la route, tous et toutes du même bord en veillant à laisser les routes circulables. C'est important en termes de sécurité et pour les habitants du coin.
Pensez bien à prendre eau (le plus possible, en pack ou avec votre tonne à eau personnelle), picnic, chaussures de randonnée, tenues bleues, casseroles, argent liquide, et matériel de camping.
Vous pouvez rejoindre le canal télégramme suivant pour être tenue.s au courant des contrôles policiers.
https://t.me/infotraflic_1718Juin
La mobilitazione internazionale si farà!
Il campeggio é aperto: indirizzo Chemin des Écrevisses à Lachapelle 45.408428, 6.283076
Raggiungeteci per l'installazione del campeggio! Potete parcheggiare nei villaggi vicini o sul bordo della strada, tutti sullo stesso lato per lasciare libera la circolazione.
Portate acqua, cibo e materiale da campeggio!
Inseritevi nel canale Telegram per essere al corrente di tutti i controlli e della presenza della polizia:
https://t.me/infotraflic_1718Juin
Telegram
👮♀️📣 Infotraflic 17/18 Juin Maurienne
Canal d'information pour se rendre à la mobilisation internationale et populaire des 17 et 18 Juin en Maurienne.
🔗 Lien de la carte mise à jour en continu : https://umap.openstreetmap.fr/fr/map/infotraflic-17-18-juin_929270#12/45
📞 Tel : 07 48 37 43 53
🔗 Lien de la carte mise à jour en continu : https://umap.openstreetmap.fr/fr/map/infotraflic-17-18-juin_929270#12/45
📞 Tel : 07 48 37 43 53
Le camp se monte au fil des arrivées sur place.
Petit rappel du programme de ce soir.
➡️17h30 - 19h : formation RFS (Riot Fight Sexism, dispositif contre les violences sexistes et sexuelles sur le camp). Rejoignable si vous souhaitez participer.
➡️19h - 20h : atelier groupe affinitaire
➡️20h- 20h40 : BRIEF aux PARTICIPANT.ES en français et en italien (présentation de la base arrière, repression, medic, juridique) et programme du lendemain 🚨
➡️20h45 - 21h45 : atelier groupe affinitaire
➡️21h : brief interne au groupe soin psy, rejoignable si vous avez envie de participer.
➡️Intervento (horaire en cours de définition) Collectif Ballast, "Une histoire choisie des LGV"
Et prenez votre anti-moustique 😁
Petit rappel du programme de ce soir.
➡️17h30 - 19h : formation RFS (Riot Fight Sexism, dispositif contre les violences sexistes et sexuelles sur le camp). Rejoignable si vous souhaitez participer.
➡️19h - 20h : atelier groupe affinitaire
➡️20h- 20h40 : BRIEF aux PARTICIPANT.ES en français et en italien (présentation de la base arrière, repression, medic, juridique) et programme du lendemain 🚨
➡️20h45 - 21h45 : atelier groupe affinitaire
➡️21h : brief interne au groupe soin psy, rejoignable si vous avez envie de participer.
➡️Intervento (horaire en cours de définition) Collectif Ballast, "Une histoire choisie des LGV"
Et prenez votre anti-moustique 😁
ℹ️ Emplacement du camping complémentaire affiché sur la carte de l'infoline à ce lien (en plus des contrôles d police), c'est le rectangle quand on zoome : https://umap.openstreetmap.fr/fr/map/carte-infotraflic-1718-juin-maurienne_929270#13/45.4102/6.3388
IIl tracciato del nuovo campo disponibile è consultabile sulla mappa dell'Infoline a questo link : https://umap.openstreetmap.fr/fr/map/carte-infotraflic-1718-juin-maurienne_929270#13/45.4102/6.3388
IIl tracciato del nuovo campo disponibile è consultabile sulla mappa dell'Infoline a questo link : https://umap.openstreetmap.fr/fr/map/carte-infotraflic-1718-juin-maurienne_929270#13/45.4102/6.3388
Appel à autogestion du camp et des parkings, urgent !
Merci à tous et toutes de :
- garer uniquement vos véhicules aux endroits indiqués (côté ok de la route + point GPS précèdent)
- mettre uniquement vos tentes aux endroits prévus (camping + points gps précédent )
- d'aider à tenir collectivement cette organisation en relayant ce message autour de vous rapidement.
Il y a eu des rétros cassés.
C'est important de laisser le passage sur la route et de ne pas aller sinstaller dans les près
Merci à tous et toutes de :
- garer uniquement vos véhicules aux endroits indiqués (côté ok de la route + point GPS précèdent)
- mettre uniquement vos tentes aux endroits prévus (camping + points gps précédent )
- d'aider à tenir collectivement cette organisation en relayant ce message autour de vous rapidement.
Il y a eu des rétros cassés.
C'est important de laisser le passage sur la route et de ne pas aller sinstaller dans les près
Rendez-vous pour les prises de paroles et briefs 11H au camp !
Prenez de l'eau et votre picnic
Prenez de l'eau et votre picnic
⛺️🎪Voici en images l'accès au nouvel espace de parking/camping, les flèches rouges indiquent l'accès en voiture, garez-vous prioritairement sur cet espace plutôt que dans les communes alentours 🚗
⛺️🎪 Ecco alcune immagini che mostrano l'accesso al nuovo parcheggio/campeggio. Le frecce rosse indicano l'accesso in auto, quindi privilegiate il parcheggio in quest'area piuttosto che nei comuni circostanti 🚗
⛺️🎪 Ecco alcune immagini che mostrano l'accesso al nuovo parcheggio/campeggio. Le frecce rosse indicano l'accesso in auto, quindi privilegiate il parcheggio in quest'area piuttosto che nei comuni circostanti 🚗
[ FR ] C’est évident que cette manifestation a un impact politique et médiatique énorme pour susciter un dispositif répressif d’une telle ampleur ! Au moins 50 camarades italien-nes de sont vus remettre des interdictions administratives de territoire en France 😡 malgré tous leurs efforts des milliers de personnes se sont rejointes pour dire NO TAV !
[ IT ] È evidente che questa data ha assunto grande importanza e risalto mediatico e politico per aver messo in atto un dispositivo del genere. Sul lato italiano, infatti i pullman rimangono bloccati e si prevedono 50 fogli di via per i notav, la maggior parte indicano il divieto per la giornata di oggi.
[ IT ] È evidente che questa data ha assunto grande importanza e risalto mediatico e politico per aver messo in atto un dispositivo del genere. Sul lato italiano, infatti i pullman rimangono bloccati e si prevedono 50 fogli di via per i notav, la maggior parte indicano il divieto per la giornata di oggi.
Vous avez perdu la TELT | Communiqué commun de la coordination des opposant-es au Lyon-Turin (version française)
Plus de 5000 personnes pour une mobilisation internationale contre le lyon Turin malgré les interdictions et violences policières.
Plus de 5000 personnes se sont rassemblées aujourd'hui pour manifester contre la ligne grande vitesse et les 260 km de tunnels du Lyon-Turin, malgré les interdictions injustifiées de la préfecture en amont, les contrôles de police et l'avalanche de répression contre nos camarades italien-nes à la frontière : les bus transportant 250 personnes venues du Val Susa ont été arrêtés avant le tunnel de Fréjus. De plus, 50 militant-es No Tav se sont vu-es remettre des refus d'entrée sur le territoire. En comparaison, les "pro Lyon-Turin" étaient seulement 150 à manifester leur soutien au projet cette semaine.
Le cortège intergénérationnel s'est élancé vers midi, guidé par un oiseau géant.
(1/2)
Plus de 5000 personnes pour une mobilisation internationale contre le lyon Turin malgré les interdictions et violences policières.
Plus de 5000 personnes se sont rassemblées aujourd'hui pour manifester contre la ligne grande vitesse et les 260 km de tunnels du Lyon-Turin, malgré les interdictions injustifiées de la préfecture en amont, les contrôles de police et l'avalanche de répression contre nos camarades italien-nes à la frontière : les bus transportant 250 personnes venues du Val Susa ont été arrêtés avant le tunnel de Fréjus. De plus, 50 militant-es No Tav se sont vu-es remettre des refus d'entrée sur le territoire. En comparaison, les "pro Lyon-Turin" étaient seulement 150 à manifester leur soutien au projet cette semaine.
Le cortège intergénérationnel s'est élancé vers midi, guidé par un oiseau géant.
(1/2)
Communiqué français (2/2)
Très rapidement, il a été bloqué au niveau d'un pont sur la rivière de l'Arc dans une zone sans interdiction, ne respectant donc pas les arrêtés déposés par la préfecture elle-même. Celle-ci a refusé toutes les propositions alternatives lors des multiples négociations, en amont et pendant la manifestation, ponctuant leur mépris du dialogue de tirs de lacrymo et de grenades désencerclantes. Environ 2000 gendarmes étaient mobilisé-es, et le bilan actuel fait état d'une cinquantaine de blessé-es graves, 6 hospitalisations dont 2 pronostics fonctionnels engagés.
Nous déplorons une fois de plus la réponse du gouvernement par la force à une journée de contestation joyeuse et déterminée, qui s'inscrit dans 30 ans de lutte contre un projet inutile et destructeur.
La volonté de la préfecture et du ministère de l'intérieur d'empêcher cette mobilisation, pourtant organisée de concert par de nombreuses organisations historiques, confirme l'impact politique et médiatique de cette journée. Une fois de plus, l'État se met au service d'une poignée de patrons et d'élu-es qui, face à la puissance populaire d'une contestation joyeuse et déterminée, n'ont plus que les armes et la peur pour mener à terme les saccages de TELT, promoteur lobbyiste du projet.
L'objectif de cette journée était de manifester notre opposition à la nouvelle ligne du Lyon Turin. Face à l'obstruction totale de la vallée par les forces de l'ordre, le cortège a redoublé de créativité : un STOP TELT monumental a été tracé par des centaines de manifestant.es sur la RD1006, et plusieurs personnes, dangereusement gazées par la gendarmerie, ont réussi à traverser la rivière pour bloquer momentanément l'autoroute dans une euphorie collective rafraîchissante - et réclamer ainsi la réhabilitation de la ligne de fret existante.
En parallèle, et après avoir été bloqué-es pendant 5h à la frontière, les manifestant-es italien-nes du mouvement No Tav ont improvisé une manifestation au chantier de San Didero (une plateforme logistique du chantier de la nouvelle ligne Lyon-Turin) en soutien à la mobilisation dans la vallée de la Maurienne. La police a réagi à coup de canons à eau (les asséchements de nappes liés au chantiers ne les concernent de toute évidence pas) et de gaz lacrymogènes.
Par-delà les frontières, la lutte contre TELT et son monde se réinvente face à la répression et s'amplifie chaque jour. Aujourd'hui, d'une vallée à l'autre, les habitant-es ont renforcé leurs liens de solidarité et leur détermination à défendre des montagnes vivante. Cet été, de nombreux rendez-vous sont donnés par le mouvement No Tav dans le Val Susa, notamment le festival Alta Felicita du 30 juillet au 2 août.
De la dissolution des Soulèvements de la terre, qui risque d'être prononcée en conseil des ministres ce mercredi, à la militarisation du Val Susa,L'État tente partout d'empêcher les soulèvements populaires. Mais en Italie comme en France, l'échec est inéluctable : on ne dissout pas ce qui repousse partout.
Fédération SUD Rail - CCLT - VAM - La confédération paysanne Savoie - EELV Savoie - Attac SAvoie - La France Insoumise - Greenpeace Chambéry - NO TAV - Les soulèvements de la Terre
Très rapidement, il a été bloqué au niveau d'un pont sur la rivière de l'Arc dans une zone sans interdiction, ne respectant donc pas les arrêtés déposés par la préfecture elle-même. Celle-ci a refusé toutes les propositions alternatives lors des multiples négociations, en amont et pendant la manifestation, ponctuant leur mépris du dialogue de tirs de lacrymo et de grenades désencerclantes. Environ 2000 gendarmes étaient mobilisé-es, et le bilan actuel fait état d'une cinquantaine de blessé-es graves, 6 hospitalisations dont 2 pronostics fonctionnels engagés.
Nous déplorons une fois de plus la réponse du gouvernement par la force à une journée de contestation joyeuse et déterminée, qui s'inscrit dans 30 ans de lutte contre un projet inutile et destructeur.
La volonté de la préfecture et du ministère de l'intérieur d'empêcher cette mobilisation, pourtant organisée de concert par de nombreuses organisations historiques, confirme l'impact politique et médiatique de cette journée. Une fois de plus, l'État se met au service d'une poignée de patrons et d'élu-es qui, face à la puissance populaire d'une contestation joyeuse et déterminée, n'ont plus que les armes et la peur pour mener à terme les saccages de TELT, promoteur lobbyiste du projet.
L'objectif de cette journée était de manifester notre opposition à la nouvelle ligne du Lyon Turin. Face à l'obstruction totale de la vallée par les forces de l'ordre, le cortège a redoublé de créativité : un STOP TELT monumental a été tracé par des centaines de manifestant.es sur la RD1006, et plusieurs personnes, dangereusement gazées par la gendarmerie, ont réussi à traverser la rivière pour bloquer momentanément l'autoroute dans une euphorie collective rafraîchissante - et réclamer ainsi la réhabilitation de la ligne de fret existante.
En parallèle, et après avoir été bloqué-es pendant 5h à la frontière, les manifestant-es italien-nes du mouvement No Tav ont improvisé une manifestation au chantier de San Didero (une plateforme logistique du chantier de la nouvelle ligne Lyon-Turin) en soutien à la mobilisation dans la vallée de la Maurienne. La police a réagi à coup de canons à eau (les asséchements de nappes liés au chantiers ne les concernent de toute évidence pas) et de gaz lacrymogènes.
Par-delà les frontières, la lutte contre TELT et son monde se réinvente face à la répression et s'amplifie chaque jour. Aujourd'hui, d'une vallée à l'autre, les habitant-es ont renforcé leurs liens de solidarité et leur détermination à défendre des montagnes vivante. Cet été, de nombreux rendez-vous sont donnés par le mouvement No Tav dans le Val Susa, notamment le festival Alta Felicita du 30 juillet au 2 août.
De la dissolution des Soulèvements de la terre, qui risque d'être prononcée en conseil des ministres ce mercredi, à la militarisation du Val Susa,L'État tente partout d'empêcher les soulèvements populaires. Mais en Italie comme en France, l'échec est inéluctable : on ne dissout pas ce qui repousse partout.
Fédération SUD Rail - CCLT - VAM - La confédération paysanne Savoie - EELV Savoie - Attac SAvoie - La France Insoumise - Greenpeace Chambéry - NO TAV - Les soulèvements de la Terre
Comunicato congiunto del coordinamento degli oppositori al TAV Lione-Torino: oltre 5.000 persone alla mobilitazione internazionale contro il TAV Torino-Lione nonostante i divieti e le violenze della polizia (1/2)
Oltre 5.000 persone si sono radunate oggi per manifestare contro l'alta velocità e i 260 km di tunnel Lione-Torino, nonostante i divieti ingiustificati della prefettura a monte, i controlli della polizia e la valanga di repressione che ha travolto i nostri compagni italiani alla frontiera: gli autobus che trasportavano 300 persone della Val Susa sono stati fermati ella al tunnel del Fréjus. Inoltre, a 50 No Tav è stato negato l'ingresso nel territorio francese. In confronto, i "pro Lione-Torino", che si sono rinuti in presidio giovedi, sono stati solo 150 a manifestare il loro sostegno al progetto.
Il corteo intergenerazionale è partito verso mezzogiorno, guidato da un'otarda gigante. In tempi brevissimi è stato bloccato all'altezza di un ponte sul fiume Arco in una zona senza divieti, non rispettando quindi le ordinanze depositate dalla stessa prefettura. La quale han rifiutato tutte le alternative proposte durante le molteplici trattative che si sono tenute prima e durante la manifestazione, sottolineando il suo disprezzo per il dialogo con gas lacrimogeni e granate. Sono stati mobilitati circa 2.000 gendarmi, e il bilancio attuale conta una cinquantina di feriti gravi, 6 ricoveri di cui 2 prognosi funzionale minacciata.
Denunciamo ancora una volta la folle risposta del governo a una gioiosa e determinata giornata di protesta, che si inserisce nei 30 anni di lotta contro un progetto costosto e distruttivo.
Oltre 5.000 persone si sono radunate oggi per manifestare contro l'alta velocità e i 260 km di tunnel Lione-Torino, nonostante i divieti ingiustificati della prefettura a monte, i controlli della polizia e la valanga di repressione che ha travolto i nostri compagni italiani alla frontiera: gli autobus che trasportavano 300 persone della Val Susa sono stati fermati ella al tunnel del Fréjus. Inoltre, a 50 No Tav è stato negato l'ingresso nel territorio francese. In confronto, i "pro Lione-Torino", che si sono rinuti in presidio giovedi, sono stati solo 150 a manifestare il loro sostegno al progetto.
Il corteo intergenerazionale è partito verso mezzogiorno, guidato da un'otarda gigante. In tempi brevissimi è stato bloccato all'altezza di un ponte sul fiume Arco in una zona senza divieti, non rispettando quindi le ordinanze depositate dalla stessa prefettura. La quale han rifiutato tutte le alternative proposte durante le molteplici trattative che si sono tenute prima e durante la manifestazione, sottolineando il suo disprezzo per il dialogo con gas lacrimogeni e granate. Sono stati mobilitati circa 2.000 gendarmi, e il bilancio attuale conta una cinquantina di feriti gravi, 6 ricoveri di cui 2 prognosi funzionale minacciata.
Denunciamo ancora una volta la folle risposta del governo a una gioiosa e determinata giornata di protesta, che si inserisce nei 30 anni di lotta contro un progetto costosto e distruttivo.
(2/2)
La volontà della Prefettura e del Ministero dell'Interno di impedire questa mobilitazione, organizzata all'unisono da molte organizzazioni, conferma l'impatto politico e mediatico di questa giornata. Ancora una volta lo Stato si é messo al servizio di un pugno di padroni e di eletti che, di fronte al potere popolare di una protesta gioiosa e determinata, non hanno altro che armi e paura per adempiere al saccheggio di TELT, promotore del progetto.
L'obiettivo di questa giornata era quello di esprimere la nostra contrarietà alla nuova linea del TAV Lione Torino. Di fronte alla totale ostruzione della valle da parte delle forze dell'ordine, il corteo ha raddoppiato la sua creatività: un monumentale STOP TELT è stato disegnato da centinaia di manifestanti sulla RD1006, e diverse persone, pericolosamente gasate dalla gendarmeria, sono riuscite ad attraversare il fiume per bloccare temporaneamente l'autostrada in una rinfrescante euforia collettiva - e quindi chiedere la riabilitazione della linea merci esistente.
Contemporaneamente, e dopo essere stati bloccati per 5 ore alla frontiera, i manifestanti italiani del movimento No Tav hanno improvvisato una manifestazione presso il cantiere di San Didero (piattaforma logistica per il cantiere della nuova linea del TAV Torino-Lione) per sostenere dall'altro lato la mobilitazione nella valle della Maurienne.
La polizia ha reagito con idranti (il prosciugamento delle falde acquifere legate ai cantieri ovviamente non li riguarda) e lacrimogeni.
Oltre i confini, la lotta contro TELT e il suo mondo si sta reinventando di fronte alla repressione e cresce ogni giorno. Oggi, da una valle all'altra, gli abitanti hanno rafforzato i loro legami di solidarietà e la loro determinazione per difendere insieme le montagne. Quest'estate sono tanti gli appuntamenti da segnare sul calendario dal movimento NoTav in Val Susa, in particolare la festa dell'Alta Felicita che si terrà dal 30 luglio al 2 agosto.
Dalla dissoluzione dei Soulevements de la terre, che sarà probabilmente pronunciata dal Consiglio dei Ministri questo mercoledì, alla militarizzazione della Val Susa, lo Stato cerca ovunque di impedire i moti popolari. Ma in Italia come in Francia il fallimento è inevitabile: non si dissolve ciò che ricresce ovunque.
Fédération SUD Rail - CCLT - VAM - La confédération paysanne Savoie - EELV Savoie - Attac SAvoie - La France Insoumise - Greenpeace Chambéry - NO TAV - Les soulèvements de la Terre
La volontà della Prefettura e del Ministero dell'Interno di impedire questa mobilitazione, organizzata all'unisono da molte organizzazioni, conferma l'impatto politico e mediatico di questa giornata. Ancora una volta lo Stato si é messo al servizio di un pugno di padroni e di eletti che, di fronte al potere popolare di una protesta gioiosa e determinata, non hanno altro che armi e paura per adempiere al saccheggio di TELT, promotore del progetto.
L'obiettivo di questa giornata era quello di esprimere la nostra contrarietà alla nuova linea del TAV Lione Torino. Di fronte alla totale ostruzione della valle da parte delle forze dell'ordine, il corteo ha raddoppiato la sua creatività: un monumentale STOP TELT è stato disegnato da centinaia di manifestanti sulla RD1006, e diverse persone, pericolosamente gasate dalla gendarmeria, sono riuscite ad attraversare il fiume per bloccare temporaneamente l'autostrada in una rinfrescante euforia collettiva - e quindi chiedere la riabilitazione della linea merci esistente.
Contemporaneamente, e dopo essere stati bloccati per 5 ore alla frontiera, i manifestanti italiani del movimento No Tav hanno improvvisato una manifestazione presso il cantiere di San Didero (piattaforma logistica per il cantiere della nuova linea del TAV Torino-Lione) per sostenere dall'altro lato la mobilitazione nella valle della Maurienne.
La polizia ha reagito con idranti (il prosciugamento delle falde acquifere legate ai cantieri ovviamente non li riguarda) e lacrimogeni.
Oltre i confini, la lotta contro TELT e il suo mondo si sta reinventando di fronte alla repressione e cresce ogni giorno. Oggi, da una valle all'altra, gli abitanti hanno rafforzato i loro legami di solidarietà e la loro determinazione per difendere insieme le montagne. Quest'estate sono tanti gli appuntamenti da segnare sul calendario dal movimento NoTav in Val Susa, in particolare la festa dell'Alta Felicita che si terrà dal 30 luglio al 2 agosto.
Dalla dissoluzione dei Soulevements de la terre, che sarà probabilmente pronunciata dal Consiglio dei Ministri questo mercoledì, alla militarizzazione della Val Susa, lo Stato cerca ovunque di impedire i moti popolari. Ma in Italia come in Francia il fallimento è inevitabile: non si dissolve ciò che ricresce ovunque.
Fédération SUD Rail - CCLT - VAM - La confédération paysanne Savoie - EELV Savoie - Attac SAvoie - La France Insoumise - Greenpeace Chambéry - NO TAV - Les soulèvements de la Terre