5G CRIMINALI RESPONSABILITÀ GOVERNATIVE
Il Governo Meloni favorisce l’inquinamento elettromagnetico nonostante le evidenze scientifiche.
Per l’ennesima volta, con la scusa del risparmio energetico e di un miglioramento delle telecomunicazioni, si impone un ulteriore incremento dei campi magnetici artificiali e l’uso di frequenze potenzialmente a rischio, almeno per parte della popolazione.
Nonostante le evidenze scientifiche sulla necessità di abbassare il più possibile l’esposizione ai campi elettromagnetici, riducendo in particolare i campi pulsati (cioè la rapida oscillazione dei campi elettromagnetici in cui si è esposti nel corso del tempo, particolarmente interferenti con il vivente), il Parlamento Italiano ha espresso parere favorevole sull’innalzamento dei limiti per le emissioni elettromagnetiche provenienti dalle antenne mobili da 6 V/m a 15 V/m.
E’ quindi, entrato in vigore il 29 aprile quanto previsto dalla legge 214/2023 andando incontro alla presunta esigenza richiesta negli anni dagli operatori di telecomunicazioni di alzare i limiti, in Italia fra i più stringenti a livello mondiale, per poter consentire di sviluppare più facilmente la rete mobile 5G.
https://www.europeanconsumers.it/2024/05/07/il-governo-meloni-favorisce-linquinamento-elettromagnetico-nonostante-le-evidenze-scientifiche/
https://t.me/NOZTLITALIA
Il Governo Meloni favorisce l’inquinamento elettromagnetico nonostante le evidenze scientifiche.
Per l’ennesima volta, con la scusa del risparmio energetico e di un miglioramento delle telecomunicazioni, si impone un ulteriore incremento dei campi magnetici artificiali e l’uso di frequenze potenzialmente a rischio, almeno per parte della popolazione.
Nonostante le evidenze scientifiche sulla necessità di abbassare il più possibile l’esposizione ai campi elettromagnetici, riducendo in particolare i campi pulsati (cioè la rapida oscillazione dei campi elettromagnetici in cui si è esposti nel corso del tempo, particolarmente interferenti con il vivente), il Parlamento Italiano ha espresso parere favorevole sull’innalzamento dei limiti per le emissioni elettromagnetiche provenienti dalle antenne mobili da 6 V/m a 15 V/m.
E’ quindi, entrato in vigore il 29 aprile quanto previsto dalla legge 214/2023 andando incontro alla presunta esigenza richiesta negli anni dagli operatori di telecomunicazioni di alzare i limiti, in Italia fra i più stringenti a livello mondiale, per poter consentire di sviluppare più facilmente la rete mobile 5G.
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IL COBALTO PER LE BATTERIE 🪫
Molte delle batterie impiegate nelle auto elettriche sono composte da cobalto.
Il 60% delle riserve mondiali di cobalto si trova in Congo.
“Viste dall’alto sono un termitaio brulicante” spiega il giornalista. Come raccontano anche queste immagini:
“Ci si cala in tunnel bui nelle viscere della terra, a 50 metri di profondità.
Si estrae con pala e piccone. Uomini, donne e bambini.
Senza tutele e diritti”.
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Molte delle batterie impiegate nelle auto elettriche sono composte da cobalto.
Il 60% delle riserve mondiali di cobalto si trova in Congo.
“Viste dall’alto sono un termitaio brulicante” spiega il giornalista. Come raccontano anche queste immagini:
“Ci si cala in tunnel bui nelle viscere della terra, a 50 metri di profondità.
Si estrae con pala e piccone. Uomini, donne e bambini.
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MILANO C40 CITIES
Milano Futura Ora, varato il piano per problemi di sicurezza stradale e qualità dell’aria
"Milano Futura Ora" è il titolo del nuovo piano di gestione dello spazio pubblico e della mobilità così “Città futura ora' svela le sue carte:
il piano per permeare il progetto C40 cities non solo nella riqualificazione Loreto ma in tutta la città:
“Milano Futura Ora” è il titolo del nuovo piano di gestione dello spazio pubblico e della mobilità, presentato questa mattina a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala.
Il sindaco ha collaborato con il consigliere Marco Mazzei, coordinatore della Task Force per la Sicurezza stradale e la Mobilità attiva, la cardiologa Laura Adelaide Dalla Vecchia, presidente di S.I.C.O.A. (Società Italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata), e Caterina Sarfatti, direttrice per l’Inclusione e la Leadership Globale di C40 Cities.
https://www.mitomorrow.it/cambiamilano/milano-futura-ora-il-piano/
Milano Futura Ora, varato il piano per problemi di sicurezza stradale e qualità dell’aria
"Milano Futura Ora" è il titolo del nuovo piano di gestione dello spazio pubblico e della mobilità così “Città futura ora' svela le sue carte:
il piano per permeare il progetto C40 cities non solo nella riqualificazione Loreto ma in tutta la città:
“Milano Futura Ora” è il titolo del nuovo piano di gestione dello spazio pubblico e della mobilità, presentato questa mattina a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala.
Il sindaco ha collaborato con il consigliere Marco Mazzei, coordinatore della Task Force per la Sicurezza stradale e la Mobilità attiva, la cardiologa Laura Adelaide Dalla Vecchia, presidente di S.I.C.O.A. (Società Italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata), e Caterina Sarfatti, direttrice per l’Inclusione e la Leadership Globale di C40 Cities.
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Mi-Tomorrow
Milano Futura Ora, varato il piano per problemi di sicurezza stradale e qualità dell'aria
"Milano Futura Ora" è il titolo del nuovo piano di gestione dello spazio pubblico e della mobilità, presentato questa mattina a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala. Il sindaco ha collaborato con il consigliere Marco Mazzei, coordinatore della Task Force…
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La Verita 09 Maggio 2024.pdf
33.5 MB
LEGGERE CON MODERAZIONE, PUÒ CAUSARE GRAVI DANNI AL SISTEMA NERVOSO CENTRALE 🤣
Da un po' di tempo abbiamo notato un certo allineamento ad una narrativa allarmistica del quotidiano "LaVerità ".
Vi invitiamo, pertanto ad avere sempre uno spirito critico nella lettura delle testate giornalistiche compresa LaVerita’ che continuiamo tuttavia a proporvi.
Grazie
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Da un po' di tempo abbiamo notato un certo allineamento ad una narrativa allarmistica del quotidiano "LaVerità ".
Vi invitiamo, pertanto ad avere sempre uno spirito critico nella lettura delle testate giornalistiche compresa LaVerita’ che continuiamo tuttavia a proporvi.
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Forwarded from NO ZTL NO CITTÀ 15 MINUTI ® (Ilham M)
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C’ERA UNA VOLTA IN ITALIA
Carissime/i
Sabato p.v. 11 Maggio a Roma al Teatro Flavio c’è la proiezione del il documentario "C'era una volta in Italia" che racconta le tragiche conseguenze di un Piano di rientro che ha messo ko gli ospedali nel sud Italia.
Alla fine della proiezione ci sarà un dibattito con i Dott.Mariano Amici e Domenico Mastrangelo e il prof.Ivan Cavicchi.
Concluderà l’evento il portavoce del movimento Siamo Emiliano Gioia.
Per chi fosse interessato a partecipare contattate la sig.ra Laura Campagnola 331/4836003 oppure Mauro tramite contatto Telegram @oruam59.
Ingresso libero con contributo consapevole.
Carissime/i
Sabato p.v. 11 Maggio a Roma al Teatro Flavio c’è la proiezione del il documentario "C'era una volta in Italia" che racconta le tragiche conseguenze di un Piano di rientro che ha messo ko gli ospedali nel sud Italia.
Alla fine della proiezione ci sarà un dibattito con i Dott.Mariano Amici e Domenico Mastrangelo e il prof.Ivan Cavicchi.
Concluderà l’evento il portavoce del movimento Siamo Emiliano Gioia.
Per chi fosse interessato a partecipare contattate la sig.ra Laura Campagnola 331/4836003 oppure Mauro tramite contatto Telegram @oruam59.
Ingresso libero con contributo consapevole.
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L’ESPERIMENTO DI CHURCH…
"È un topolino minuscolo, impaurito e molto affamato quello che vive in una piccola gabbia nel laboratorio per esperimenti del dottor Russel Church, ricercatore della Brown University.
La piccola cavia, X, ha veramente bisogno di mangiare, è da parecchio tempo che digiuna.
Lui lo sa come procurarsi il cibo, lo sa che basta premere una leva per far scendere l’agognato premio che servirebbe a riempirgli la pancia.
In fondo è stato concepito e addestrato per questo.
È molto intelligente, come tutti quelli della sua specie, e ci ha messo poco a capire il meccanismo della gratificazione: l’unico modo per ottenere da mangiare è tirare la stramaledetta leva. Eppure non lo fa, da diversi giorni non mette niente in bocca.
Il congegno non è cambiato ma lui quella leva non la vuole proprio tirare.
Il fatto è che, in una gabbia adiacente alla sua, hanno piazzato uno come lui, Y, un topolino piccolo e spaventato, le cui zampette esili poggiano su una griglia elettrizzata.
Ed ogni volta che X tira la leva una violenta scossa elettrica attraversa il reticolato posto ai piedi del suo vicino di cella e lo fa ballare sui carboni ardenti.
X ci ha messo poco a fare la connessione, a dedurre che la leva per lui è salvezza mentre per Y è morte.
E ha deciso di non tirarla più, che è meglio crepare di fame piuttosto che vedere e sentire il suo compagno di prigionia contorcersi dal dolore, piuttosto che è essere l’esecutore materiale di quella sofferenza.
E tutto ciò nonostante X, non abbia mai visto prima quell’altro topolino, non ne conosca l’odore, non gli sia familiare alla vista. Entrambi sono nati in cattività, destinati ad essere cavie; non immaginano la vita della colonia, forse non hanno mai nemmeno socializzato con un loro simile, sicuramente non sono mai stati liberi ne lo saranno mai.
Eppure X ha dentro una forza che gli dice di non premere quella leva, di non infliggere quel dolore, costi quel che costi, perché è sbagliato, perché è immorale, perché prova empatia per quell’essere come lui, e diverso da lui, che combatte e soffre per vivere.
X non lo sa, ma lui non è che l’ultimo di una serie di cavie, tutte sottoposte allo stesso crudele esperimento, che si sono rifiutate di tirare quella leva, in nome della propria natura, del proprio istinto, della propria volontà di esercitare quella libertà che non hanno mai avuto."
"È un topolino minuscolo, impaurito e molto affamato quello che vive in una piccola gabbia nel laboratorio per esperimenti del dottor Russel Church, ricercatore della Brown University.
La piccola cavia, X, ha veramente bisogno di mangiare, è da parecchio tempo che digiuna.
Lui lo sa come procurarsi il cibo, lo sa che basta premere una leva per far scendere l’agognato premio che servirebbe a riempirgli la pancia.
In fondo è stato concepito e addestrato per questo.
È molto intelligente, come tutti quelli della sua specie, e ci ha messo poco a capire il meccanismo della gratificazione: l’unico modo per ottenere da mangiare è tirare la stramaledetta leva. Eppure non lo fa, da diversi giorni non mette niente in bocca.
Il congegno non è cambiato ma lui quella leva non la vuole proprio tirare.
Il fatto è che, in una gabbia adiacente alla sua, hanno piazzato uno come lui, Y, un topolino piccolo e spaventato, le cui zampette esili poggiano su una griglia elettrizzata.
Ed ogni volta che X tira la leva una violenta scossa elettrica attraversa il reticolato posto ai piedi del suo vicino di cella e lo fa ballare sui carboni ardenti.
X ci ha messo poco a fare la connessione, a dedurre che la leva per lui è salvezza mentre per Y è morte.
E ha deciso di non tirarla più, che è meglio crepare di fame piuttosto che vedere e sentire il suo compagno di prigionia contorcersi dal dolore, piuttosto che è essere l’esecutore materiale di quella sofferenza.
E tutto ciò nonostante X, non abbia mai visto prima quell’altro topolino, non ne conosca l’odore, non gli sia familiare alla vista. Entrambi sono nati in cattività, destinati ad essere cavie; non immaginano la vita della colonia, forse non hanno mai nemmeno socializzato con un loro simile, sicuramente non sono mai stati liberi ne lo saranno mai.
Eppure X ha dentro una forza che gli dice di non premere quella leva, di non infliggere quel dolore, costi quel che costi, perché è sbagliato, perché è immorale, perché prova empatia per quell’essere come lui, e diverso da lui, che combatte e soffre per vivere.
X non lo sa, ma lui non è che l’ultimo di una serie di cavie, tutte sottoposte allo stesso crudele esperimento, che si sono rifiutate di tirare quella leva, in nome della propria natura, del proprio istinto, della propria volontà di esercitare quella libertà che non hanno mai avuto."
👆🏻 i topi forse sono più umani di molti esseri umani, i quali avrebbero schiacciato la leva di buon grado pur di salvarsi, purtroppo anche a scapito del loro prossimo 🥶🥲
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LA TECNO GABBIA ROMA
Roma ha inaugurato la prima piazza con copertura totale wi-fi per il piano 5G dell’intera capitale.
Con potenza molto alta e una delle qualità altissime di interconnessione e densità di tempi di latenza, tutte caratteristiche tecniche che,
significano che è molto
potente.
Saranno 100 piazze, dal centro alla periferia, e 83 stazioni della metropolitana, che con oltre 1000 hotspot, che saranno coperte dal nuovo wi fi pubblico accessibile a tutti,
e in più per il 5G ci saranno 2000 small cell (che in italiano significa micro antenne 🤬!) che consentiranno la copertura di tutta la città e delle linee della metropolitana, anche con il 5G che è ancora più potente del wi-fi.
Ci si collegherà con accesso davvero
semplicissimo cliccando su;
Roma Capitale wi-fi, insomma un progetto davvero avanzato che secondo la Giunta Capitolina lancia Roma nel futuro facendola diventare una città ancora più digitale sicura e sostenibile, all’avanguardia tra le
maggiori capitali europee e mondiali.
Dopo piazza il Campidoglio sarà la volta della Stazione Tiburtina.
n.b. Tecnologia assolutamente non sicura, anzi vi è ampia documentazione che dimostra danni alla flora e alla fauna, con rischi altissimi per la salute umana.
Implementazione 5G che ricordiamo per l’ennesima esser necessaria solo alla realizzazione della tecno gabbia digitale per il controllo sociale.
ROMA SMART CITY 🏙️
La più estesa metropoli europea, sarà di fatto la più grande sperimentazione di massa sul bombardamento elettromagnetico della storia umana.
I nefasti esiti ancora una volta ricadranno sulla popolazione non tutelata ne garantita.
https://t.me/NOZTLITALIA
Roma ha inaugurato la prima piazza con copertura totale wi-fi per il piano 5G dell’intera capitale.
Con potenza molto alta e una delle qualità altissime di interconnessione e densità di tempi di latenza, tutte caratteristiche tecniche che,
significano che è molto
potente.
Saranno 100 piazze, dal centro alla periferia, e 83 stazioni della metropolitana, che con oltre 1000 hotspot, che saranno coperte dal nuovo wi fi pubblico accessibile a tutti,
e in più per il 5G ci saranno 2000 small cell (che in italiano significa micro antenne 🤬!) che consentiranno la copertura di tutta la città e delle linee della metropolitana, anche con il 5G che è ancora più potente del wi-fi.
Ci si collegherà con accesso davvero
semplicissimo cliccando su;
Roma Capitale wi-fi, insomma un progetto davvero avanzato che secondo la Giunta Capitolina lancia Roma nel futuro facendola diventare una città ancora più digitale sicura e sostenibile, all’avanguardia tra le
maggiori capitali europee e mondiali.
Dopo piazza il Campidoglio sarà la volta della Stazione Tiburtina.
n.b. Tecnologia assolutamente non sicura, anzi vi è ampia documentazione che dimostra danni alla flora e alla fauna, con rischi altissimi per la salute umana.
Implementazione 5G che ricordiamo per l’ennesima esser necessaria solo alla realizzazione della tecno gabbia digitale per il controllo sociale.
ROMA SMART CITY 🏙️
La più estesa metropoli europea, sarà di fatto la più grande sperimentazione di massa sul bombardamento elettromagnetico della storia umana.
I nefasti esiti ancora una volta ricadranno sulla popolazione non tutelata ne garantita.
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FACE BOARDING ANCHE A CATANIA
Non solo a Linate. Anche all’aeroporto di Catania è operativo il Face Boarding, l’innovativo sistema di riconoscimento facciale di SAC Spa per superare velocemente i controlli di sicurezza e le procedure al gate d’imbarco, senza dover esibire i documenti o la carta d’imbarco.
Il servizio Face Boarding è garantito ai passeggeri di ITA Airways in partenza da Catania e diretti a Milano Linate.
Per usufruire del servizio, i passeggeri devono recarsi presso i chioschi Face Boarding (di fronte al banco SkyPriority a Catania) per effettuare la prima registrazione: scansionaew il documento (passaporto o carta d’identità elettronica), la carta d’imbarco e poi il volto.
https://travelnostop.com/sicilia/aeroporti/allaeroporto-di-catania-imbaco-senza-documenti-per-chi-vola-a-linate_599839
Non solo a Linate. Anche all’aeroporto di Catania è operativo il Face Boarding, l’innovativo sistema di riconoscimento facciale di SAC Spa per superare velocemente i controlli di sicurezza e le procedure al gate d’imbarco, senza dover esibire i documenti o la carta d’imbarco.
Il servizio Face Boarding è garantito ai passeggeri di ITA Airways in partenza da Catania e diretti a Milano Linate.
Per usufruire del servizio, i passeggeri devono recarsi presso i chioschi Face Boarding (di fronte al banco SkyPriority a Catania) per effettuare la prima registrazione: scansionaew il documento (passaporto o carta d’identità elettronica), la carta d’imbarco e poi il volto.
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ROMA RICONOSCIMENTO FACCIALE
IL GARANTE INDAGA - COME TRENTO
Riconoscimento facciale a Roma, il Garante apre un’istruttoria.
Inviata una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni metro.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana.
Secondo alcune notizie stampa, in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all'interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”.
L’amministrazione ha 15 giorni per rispondere alla richiesta di informazioni del Garante privacy, fornendo, tra l’altro, una descrizione tecnica delle funzionalità di riconoscimento facciale, la finalità e la base giuridica di tale trattamento di dati biometrici e una copia della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati.
https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10012392
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IL GARANTE INDAGA - COME TRENTO
Riconoscimento facciale a Roma, il Garante apre un’istruttoria.
Inviata una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni metro.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana.
Secondo alcune notizie stampa, in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all'interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”.
L’amministrazione ha 15 giorni per rispondere alla richiesta di informazioni del Garante privacy, fornendo, tra l’altro, una descrizione tecnica delle funzionalità di riconoscimento facciale, la finalità e la base giuridica di tale trattamento di dati biometrici e una copia della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati.
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GPDP
Riconoscimento facciale a Roma, il Garante apre un’istruttoria. Inviata una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto…
Riconoscimento facciale a Roma, il Garante apre un’istruttoria Inviata una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni metro