Marco Rizzo
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Elezioni Europee. La “democrazia” in questo Paese è una farsa:
•la legge elettorale è stata cambiata due mesi prima delle elezioni, contro ogni normativa della UE, che fa rispettare le leggi solo quando conviene alla grande finanza e ai guerrafondai.
•Liste autorizzate da partiti europei come quella di Bandecchi, con “bollino” del Viminale, vengono accettate in una circoscrizione e respinte in altre.
•Liste con esoneri internazionali a dir poco farlocchi, vengono accettate in una circoscrizione e respinte in altre.
•Candidati come Vannacci (che piaccia o meno) vengono respinti in una circoscrizione e accettati in altre.
•Democrazia Sovrana Popolare raccoglie 60.000 firme, supera la soglia in due circoscrizioni, e rischia di perderle entrambe.
Prima o poi bisognerà ribaltare questo sistema.
PS. Quel ‘campione’ di Santoro, in odio a DSP, ha raccontato di aver fatto il pieno di firme in tutte le circoscrizioni, e si è rifiutato di convergere con noi nel chiedere la riduzione a un quarto delle firme, così come avvenne in analoghe condizioni alle elezioni politiche del 2018. E adesso viene fuori che lo hanno fottuto escludendolo già dalle circoscrizioni Nord-Ovest e Isole. “Ben gli sta”, a meno che avesse previsto lui stesso di vanificare il voto pacifista, nostro e loro, allora dovrebbe andare a sostituire Stoltenberg, come nuovo segretario della NATO...
Domani, sabato 4 maggio, parteciperò a Cesena al dibattito alle 17.30 alla Biblioteca Malatestiana.
Elezioni europee. Alla fine, al netto dei ricorsi di cui attendiamo ancora l’esito, Democrazia Sovrana Popolare sarà presente per ora almeno nella circoscrizione Centro Italia (Lazio Toscana Umbria Marche), nonostante il nostro popolo militante sia riuscito a raccogliere ben 60.000 firme di sottoscrizione alla lista, per cui non smetteremo mai di ringraziarli.
Non stiamo qui a recriminare sui soprusi politici e mediatici subiti, per non parlare delle ingerenze europee e straniere su questa vicenda elettorale, sappiamo solo che la campagna di raccolta firme ha fatto conoscere il nostro progetto politico e lo ha reso più forte. Il nostro impegno per la Pace e contro la guerra.
Democrazia Sovrana Popolare userà questa campagna elettorale per far crescere la consapevolezza del popolo sulla propria forza e sovranità. Saremo dentro e fuori le istituzioni, con il nostro sguardo rivolto solo all’interesse di chi vive del proprio lavoro, classi lavoratrici, ceto medio, piccola e media impresa, per ridare all’Italia e alle nuove generazioni giustizia, dignità e speranza.
Marco Rizzo e Francesco Toscano.
Superga 4 maggio 1949.
Oggi il gioco del calcio è cambiato. Affari, stipendi milionari, grandi pubblicità.
Noi saremo antichi, ma pensiamo ancora a quel ‘cuore granata’ che batteva nei campioni della squadra immortale. Dopo 75 anni Forza Vecchio Cuore Granata. (Marco ‘il biondo’ Curva Maratona 1975-76)
Un eccezionale regalo di Alfio Krancic per la campagna elettorale di Democrazia Sovrana Popolare.
Il salario minimo farebbe perdere potere contrattuale e soldi ai sindacati in molti settori produttivi. Dicono sì alla formazione che andrebbe bene per i giovani, ma non per i 55enni perché è solo fonte di guadagno per loro. I sindacati concertativi servono ai sindacalisti e non ai lavoratori.
Questo è successo nell’America di Biden, ma, salvo poche eccezioni, il silenzio del mainstream nostrano è assordante.
La strage infinita. Altri 5 operai morti. Responsabili i governi (destra, sinistra, 5stelle), i sindacati concertativi, le imprese e i subappalti. Serve un altro sistema.
Non basta dire no alla guerra, se i NO non sono accompagnati da un'analisi complessiva e da una proposta politica, finiscono per spegnersi in una sterile protesta che rafforza lo status quo.
Mercoledì 8 maggio a Roma parteciperemo alla discussione di un Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli.
Sala stampa estera palazzo
Grazioli, ROMA Mercoledi 8 Maggio ore 10,30
Richiesta prenotazione.
Gualtieri sei un campione. Di sporcizia, della Capitale di cui sei sindaco.Oggi pomeriggio 7 maggio ore 18.15 Roma Centro Via Ulpiano, angolo Suprema Corte di Cassazione. Vergognati. Marco Rizzo.
Il nostro progetto a ROVERETO.
Purtroppo dobbiamo dare la notizia che il Tar Lazio (unico competente a decidere) ha rigettato il nostro ricorso contro il provvedimento che ci aveva escluso dalla circoscrizione Sud, dove avevamo raccolto oltre 18.000 firme (ben oltre il minimo richiesto), ma non avevamo raggiunto l’iniquo e sproporzionato margine di 1.500 firme in Molise, regione molto piccola dal punto di vista del numero degli abitanti. La legge elettorale, infatti, prevede che regioni con pochissimi abitanti raccolgano lo stesso numero minimo di firme di regioni 100 volte più popolate. In Molise, DSP ha raccolto più di 900 sottoscrizioni a fronte delle 1500 esosamente richieste da una legge sproporzionata, incostituzionale, irrispettosa dei principi di uguaglianza e di proporzionalità. Abbiamo fatto presente prima alla Corte di Cassazione e poi ai giudici del Tar Lazio l’assoluta incostituzionalità di una simile legge elettorale. Ma si sa, lo stato di diritto esiste solo per i forti potenti che si assoggettano alle politiche internazionali dell’Unione Europea e della Nato. Una forza politica nuova come la nostra, sana, che vuole un’Italia libera, indipendente, deve ingoiare bocconi amari pur di difendere la sua crescita e la dedizione al proprio popolo. Noi continueremo a farlo nella battaglia che vogliamo fare dal punto di vista non solo elettorale nel Centro Italia. Puntiamo ad un successo strabiliante proprio in questa unica circoscrizione in cui ci è consentito, dopo aver raccolto oltre 60.000 firme in tutta Italia, di essere presenti. Confidiamo nella vostra volontà di battervi assieme a noi e vi assicuriamo che la nostra c’è tutta e che siamo pronti per questa battaglia per la vera democrazia. Anzi, per una Democrazia Sovrana Popolare.
Sappiamo che lo stato di diritto non esiste, esistono solo i rapporti di forza tra le classi ed i paesi dominanti, ma proprio per questo vogliamo ribaltare questo tavolo.
Dateci fiducia.
Marco Rizzo e Francesco Toscano.
Domenica mattina 12 Maggio sarò a Rovereto e alla sera ad Ostia (Rm) senza elicottero e senza autista. Guido io. Il vostro Rizzo ha ancora le “balle”… alla faccia del politicamente corretto.
Il 9 Maggio segna lo spartiacque tra la guerra e la pace. Quel giorno nel 1945 si fermò tutto il mondo. Oggi, forti del monito di lotta alla guerra, impegniamoci a far rispettare l’art.11 della nostra Costituzione.
Volete sapere la differenza tra noi, di Democrazia Sovrana Popolare, e Santoro? No, non mi sto riferendo solo alla totale violazione della par-condicio, (Santoro è andato in tv in questo mese più di Marco Rizzo in tutta la vita), sto parlando dei ricorsi nei tribunali. Noi li abbiamo persi, pur avendo tutte le ragioni, lui, uomo del sistema, uomo del “dissenso controllato” li ha vinti. Non fatevi ingannare. Avanti, anche a mani nude! Ci vediamo nel Centro Italia dove faremo il pieno di voti.
Milo Marsili candidato a sindaco di Rovereto (TN) per Democrazia Sovrana Popolare
IL “DISSENSO CONTROLLATO”.
Santoro, dopo le mille apparizioni televisive nel mainstream, ottiene anche il beneplacito dai giudici nei ricorsi sulle firme. Cosa che non accade certo per Democrazia Sovrana Popolare , che sarà presente comunque nella circoscrizione centro (Marche, Umbria, Toscana e Lazio). Invece di votare l’uomo che disse No al referendum ripudia la guerra è meglio scrivere DSP sulla scheda e fare un grande tam tam per il voto a Rizzo e Toscano in quelle regioni.
Vicenza. 95ª adunata. Viva gli Alpini!
Corpo militare di Pace, che deve servire a difendere il nostro Paese.
Non certo ad andare in giro per il mondo a fare guerre al soldo della Nato.
(Marco Rizzo, quarto battaglione trasmissioni alpine Gardena, Bolzano. 12º 1978).
Sono quasi il nulla gli 8 milioni di €, per avere un aumento di soli 7 euro medi a poliziotto. Si tratta di piatto di pasta al mese. Servito in mensa, non al ristorante. E questo sarebbe il governo dalla parte delle forze dell’ordine? Con noi cambierebbe tutto.