Marco Cosentino
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L'uomo perfetto è senza io
L'uomo ispirato è senza opera
L’uomo santo non lascia nome
(Chuang-tzu, IV secolo a.c.)
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CITATION CARTELS 🌺🌺🌺
Per fare carriera nelle università e accedere ai finanziamenti per la ricerca, e in generale per acquisire autorevolezza, fama e riconoscimento nella "comunità scientifica", il criterio più comune è il numero di pubblicazioni e il numero di citazioni che le proprie pubblicazioni ricevono. Il primo criterio è ovviamente manipolabile grazie alle autorialità regalate: esiste un vero e proprio commercio di posizioni tra gli autori di studi, che va dal semplice scambio locale di favori tra colleghi fino alla vendita a caro prezzo di autorialità per manoscritti di cui è garantita la pubblicazione sulle più autorevoli riviste internazionali. La letteratura scientifica è ricca di resoconti in proposito. Il numero di citazioni è altrettanto manipolabile ma in maniera più sottile. C'è chi cita se stesso oltre ogni decenza, ma è facile coglierlo con le mani nel sacco grazie ai moderni software di analisi citazionale. Più difficile è identificare le cosiddette reti o cartelli citazionali, ovvero ricercatori che si accordano per citarsi tra di loro così da aumentare i loro parametri bibliometrici. Anche il sistema italiano funziona così: con valori variabili nelle diverse discipline, oggi per diventare professori universitari è necessario avere un certo numero di pubblicazioni in un determinato arco temporale ed è necessario altrettanto avere un certo numero di citazioni in un altro dato arco temporale. E non è una questione di pubblico vs privato. Ad esempio, nell'ambito del finanziamento alla ricerca, sia i fondi ministeriali che quelli da associazioni e fondazioni privati ormai sono tutti erogati con la precondizione che il ricercatore abbia determinati valori bibliometrici, per numero di pubblicazioni, numero di citazioni e spesso anche livello bibliometrico delle riviste dove pubblica. Questo è, piaccia o meno. A scanso di equivoci, il sottoscritto ha indicatori bibliometrici non solo commisurati al ruolo e alla disciplina, bensì che gli consentirebbero di essere commissario di concorso per il reclutamento di altri docenti, posizione per la quale i requisiti sono ulteriormente elevati. E per la quale non mi sono mai candidato né penso mai lo farò. Ma questa è un'altra storia.

https://www.science.org/content/article/citation-cartels-help-some-mathematicians-and-their-universities-climb-rankings
SIGUNA'S SUBSTACK 🌺🌺🌺
Parte VI: il preprint aggiornato sugli esperimenti sul “virus cerebrale” è profondamente preoccupante
La versione 2 dello studio preprint di Song et al., pubblicato il 21 gennaio 2024, ha contribuito a chiarire alcune cose, confermando quanto avevo suggerito prima, ma introducendo alcuni argomenti e conclusioni davvero preoccupanti che non sembrano giustificati. In ogni caso, questa ricerca, o la conoscenza acquisita da attori specifici, non nega il suo potenziale come arma biologica, sia nascosta, palese o falsa.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
GLI ASINTOMATICI 🌺🌺🌺
"Politiche Ue: 10 anni dopo l’epidemia di xylella si scopre che l’abbattimento degli ulivi “asintomatici” non era necessario. Abbiamo però perso 21 milioni di ulivi, il 50% della produzione pugliese e il 30% di quella italiana e la Spagna è diventata leader del mercato."
(Maddalena Loy)
Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇸 GAZA - LA DISTRUZIONE VISTA DA THE GUARDIAN
Bisogna riconoscere che The Guardian ha fatto un lavoro maestoso creando una mappa interattiva di tutte le aree distrutte a Gaza dai bombardamenti israeliani. Le aree colpite (quadratini in rosso) sono spesso corredate da foto, video e informazioni aggiuntive su quando e come sono avvenuti i bombardamenti. Dal punto di vista analitico, giornalistico e mediatico è un'indagine di altissimo livello e i complimenti sono d'obbligo, anche se si tratta di una testata che non gode delle nostre simpatie.
Impossibile riprodurre qui la grafica. Vi invitiamo pertanto ad aprire la pagina e provare da soli.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇪🇺🚜🌾👩‍🌾🧑‍🌾 (PROTESTARE SERVE, NDR)
LA COMMISSIONE PROPONE DI CONSENTIRE AGLI AGRICOLTORI DELL'UE DI DEROGARE PER UN ANNO A DETERMINATE NORME AGRICOLE

Oggi la Commissione europea propone di consentire agli agricoltori dell'UE di avvalersi di deroghe per l'anno 2024 alle norme di politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. (Fonte: Commissione)

La sospensione non è la soluzione, ma è un importante inizio.

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NOGRAZIE 🌺🌺🌺
Gentile Signora, Egregio Signore
Ecco la nuova Lettera Informativa.
La riceve perché questo Suo indirizzo risulta tra quelli che hanno chiesto di averla.
Potrà vederla anche sul sito nograzie.eu e sulla pagina FaceBook https://www.facebook.com/NoGraziePagoIo-180764791950999/

Può scaricare la Lettera da Dropbox da questo indirizzo.

Su Dropbox il pulsante "Download" è in alto a destra:

Per la ricchezza di notizie che si susseguono e per non appesantirla, cerchiamo di spedire una nuova Lettera a distanza di poche settimane.
Per ricevere direttamente il file .pdf intero, invece del sommario, o per comunicazioni tecniche, o per cancellarsi dalla nostra lista può scrivere a lettera@nograzie.eu.

Cordiali saluti.
Daniele Agostini
ALZHEIMER IATROGENO 🌺🌺🌺
Studio elegante e rigoroso che identifica casi di malattia di Alzheimer verosimilmente conseguenti all'uso di ormone della crescita da cadavere, contaminato con beta-amiloide patogena che porta all'aggregazione prionica con formazione di placche paologiche. Non si tratta di una novità assoluta, ma qui vengono descritti per la prima volta casi viventi. Gli autori si affrettano a rassicurare che non esiste evidenza che la malattia di Alzheimer possa essere contagiosa nella vita quotidiana, tuttavia invitano a considerare ad esempio procedure più accurate di sterilizzazione e igiene dello strumentario chirurgico. Nel frattempo, è dalla fine delgi anni '80 che l'ormone della crescita non è più ricavato da cadaveri bensì prodotto in colture batteriche mediante tecniche di DNA ricombinante, e dunque oggi questo medicinale non dovrebbe in alcun modo rappresentare un rischio.
DER ZAUBERBERG 🌺🌺🌺
Un editoriale sulla prestigiosa rivista Nature Reviews Immunology fa il punto sull'inefficacia della vaccinazione antitubercolare nella prevenzione del covid. Ben 12 trial controllati, su operatori sanitari ad alto rischio, persone anziane, diabetiche, fragili e con comorbidità, durati da tre a dodici mesi e che hanno esaminato il covid, le ospedalizzazioni da covid, le assenze dal lavoro causa covid, le infezioni respiratorie da qualsiasi causa e via dicendo. Alcuni di questi studi hanno dato risultato favorevoli, alcuni altri contrari. E nel complesso oggi si può concludere che questa vaccinazione non funziona per il covid. Al contrario dei vaccini covid, autorizzati dopo un singolo trial della durata di meno di due mesi su soli soggetti sani dalla popolazione generale. Nel frattempo, la FDA continua a specificare che almeno due trial ben fatti sono indispensabili per autorizzare un medicinale, per esser certi che i risultati del primo studio non siano stati casuali. Così va il mondo.
Forwarded from Giubbe Rosse
🔴 UCRAINA: STRATEGIA USA E PROBLEMI RUSSI
Appare sempre più evidente che la strategia USA, riguardo al conflitto ucraino, data l’evidenza dei limiti delle forze armate di Kiev (e di quelli strutturali della NATO), si sta orientando verso il prolungamento indiretto della guerra. Accantonati i sogni di controffensiva, il Pentagono detta una linea strategica basata su un doppio binario: da un lato, passaggio alla difensiva, nonostante la carenza di uomini, di munizioni, e di mezzi, cercando di costringere la Russia ad un maggior dispendio di uomini e mezzi; dall’altro, aumentare le forniture di armi a lungo raggio (e l’assistenza per usarle: personale ed intelligence), per spingere Mosca ad ampliare i suoi obiettivi territoriali, allontanando la minaccia dai propri confini. L’obiettivo è cercare di tenere in piedi il conflitto almeno per gran parte del 2024. Se alle presidenziali dovesse vincere Biden (o un altro dem), la strategia verrà eventualmente riesaminata; se dovesse vincere Trump, la guerra andrà comunque a conclusione.

In entrambe i casi, l’onere di sostenere economicamente Kiev viene passato ai sudditi europei. I quali, al tempo stesso, vengono mobilitati affinché si preparino ad assumere il ruolo sinora affidato agli ucraini, ovvero fornire le forze per la prossima proxy war americana contro la Russia.
Di questa strategia, è soprattutto la seconda parte a complicare le cose per Mosca. Al di là dei quotidiani bombardamenti su Donetsk, che potranno essere in buona parte risolti con la caduta di Avdeevka, le nuove dotazioni occidentali a lungo raggio (MLRS, UAV e missili) concentrano infatti la propria azione su obiettivi in territorio russo (nella regione di Belgorod, ma non solo) ed in particolare sulla Crimea. Quest’ultima, per l’importanza fondamentale che ricopre riguardo al controllo del mar Nero, sta particolarmente a cuore alla NATO, e soprattutto ai britannici.
La questione fondamentale è che, ovviamente, non è possibile erigere una difesa impenetrabile, soprattutto su un territorio vasto come quello russo, e quindi Mosca deve stabilire qual è la soglia tollerabile di perdite - non solo militarmente, ma anche politicamente, sia per quanto riguarda il fronte interno, sia per la sua immagine internazionale.

È una situazione simile, per certi versi, a quella tra USA ed Iran in Medio Oriente. Le due forze si scontrano per interposta persona, nessuna delle due vuole arrivare allo scontro diretto, ma - per una serie di ragioni - gli Stati Uniti sono in qualche modo costretti a spingersi sempre un po’ più in la, e questo ovviamente rende sempre più precario l’equilibrio.
Per quanto riguarda il conflitto ucraino, è evidente che il punto è il supporto fornito dagli aerei spia della NATO, soprattutto sulla Crimea, senza i quali le forze ucraine resterebbero con armi spuntate. D’altra parte, è evidente che l’abbattimento di uno di questi aerei avrebbe un altissimo margine di rischio, potendo portare allo scontro diretto. Tendenzialmente (e non tanto per timore, quanto realmente per senso di responsabilità), Mosca - esattamente come Teheran - vuole evitarlo. Del resto, per entrambe la strategia di lungo periodo è quella di logorare l’avversario, aspettando che cada in ginocchio.

Il punto, quindi, è l’interrogativo: sino a quando sarà possibile evitare la deflagrazione? La differenza fondamentale, rispetto agli anni della guerra fredda, è che non c’è più un equilibrio del terrore basato sulla deterrenza nucleare. L’espansione aggressiva della NATO, infatti, non solo ha portato la minaccia sempre più vicina ai confini russi, ma l’ha anche posta ad un livello accettabile, quello della guerra convenzionale. E tutto questo viene percepito da Mosca come una minaccia esistenziale. Mentre quindi Washington brandeggia la spada, un po’ arrugginita ed un po’ smozzicata, nell’intento di riaffermare il suo ruolo egemone, i russi capiscono che se lasciano fare quella spada gliela affonderanno nel petto. Decidere quando è come incrociare le spade è la questione decisiva.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🇪🇺 OLTRE 800 FUNZIONARI USA E EU FIRMANO LETTERA DI PROTESTA CONTRO LA POLITICA OCCIDENTALE NEI CONFRONTI DI ISRAELE
Più di 800 funzionari degli Stati Uniti e dell'Europa hanno firmato una critica feroce della politica occidentale nei confronti di Israele e Gaza, accusando i loro governi di possibile complicità in crimini di guerra.
La dichiarazione, che non elenca i suoi firmatari, afferma che è stata "coordinata" da funzionari delle istituzioni dell'Unione europea, dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti, e approvata da funzionari pubblici in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
“Le attuali politiche dei nostri governi indeboliscono la loro posizione morale e minano la loro capacità di difendere la libertà, la giustizia e i diritti umani a livello globale”, si legge nella lettera, di cui il New York Times ha ricevuto una copia ieri. Si aggiunge che “esiste il rischio plausibile che le politiche dei nostri governi stiano contribuendo a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, a crimini di guerra e persino alla pulizia etnica o al genocidio".

Fonte: The New York Times

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IL NOME DELLA COSA 🌺🌺🌺
Rimbalza qua e là la proposta lanciata sulla prestigiosa rivista Nature di riclassificare i tumori, non più secondo il tessuto di origine bensì secondo il profilo molecolare. I nuovi farmaci antitumorali, specie i biologici e le terapie geniche, infatti, hanno efficacia limitata e si cerca di identificare i biomarcatori che possano predire la risposta nella singola persona. Dietro alla proposta, in altri termini, c'è l'esigenza di spianare la strada a terapie con efficacia limitata in termini assoluti ma che potrebbero aiutare sottogruppi di soggetti con specifiche caratteristiche, in minima parte già identificate e in massima parte teoricamente plausibili. Una vicenda intressante per vari aspetti, tra l'altro perché appare precisamente speculare a quella dei vaccini covid a RNA, i quali - chiaramente differenti dai vaccini convenzionali - sono stati trattati come questi ultimi in fase di sviluppo, sperimentazione e autorizzazione, con il risultato di spianare loro la strada verso un mercato globale multimiliardario, travisando molteplici aspetti della loro sicurezza, ancor oggi negati per mancanza di dati. Al contrario, per questi prodotti sarebbe stato indispensabile adottare regole di valutazione che fossero in grado di accertarne la sicurezza, oltre che l'efficacia. Nulla di straordinario: sarebbe bastato applicare criteri e procedure in uso da sempre per i medicinali convenzionali come l'aspirina e infiniti altri. E forse oggi non dovremmo avere a che fare con prodotti malriusciti, approssimativi e rischiosi. Cosa hanno in comune le due vicende, la riclassificazione dei tumori e la mancata riclassificazione dei vaccini a RNA? Semplice: l'interesse economico e commerciale. In entrambi i casi si spiana la strada a prodotti che altrimenti faticherebbero ad affermarsi. In che cosa differiscono? Nel fatto che gli antitumorali in linea di principio salvano la vita a soggetti condannati, i quali indubbiamente sono spesso disponibili ad accettare un livello anche significativo di rischio. I vaccini al contrario vengono proposti e in questo caso anche aggressivamente imposti a persone sane che nutrirebbero il legittimo desiderio di restarlo, sane. E qui casca l'asino.
LA VITA E' BELLA 🌺🌺🌺
Studio in preprint firmato tra l'altro da ricercatori NIH in collaborazione con colleghi di agenzie private di ricerca, condotto su archivi amministrativi di dati sanitari di organizzazioni statunitensi di cura, alla ricerca di segnali di sicurezza da parte dei vaccini covid bivalenti Pfizer e Moderna. I due segnali identificati sono: anafilassi con entrambi i vaccini tra i 18 e i 64 anni e miocarditi con Pfizer tra i 18 e i 35 anni. Lo studio ha i soliti limiti: solo una ventina di possibili reazioni avverse considerate plausibili vengono considerate, e solo entro il solito plausibile intervallo temporale, che va da un giorno per l'anafilassi a 7-21 giorni per la miocardite fin0o a 42 giorni per alcune altre manifestazioni. Mai di più. La frequenza deve poi superare una certa soglia di base, nell'idea che un certo numero di casi di malattia nella popolazione generale si manifestino spontaneamente senza causa apparente. Ultima cosa: i due segnali sono apparsi in un solo archivio sui tre diversi utilizzati, a dire quanto questi archivi son0o efficaci e affidabili. Ma ovviamente oggi non abbiamo nulla di meglio, visto che le migliori evidenze potrebbero provenire da studi clinici controllati che però sono stati stoppati dopo due mesi, al netto del discutibile rigore con cui erano stati condotti, oppure nemmeno svolti, come nel caso dei bivalenti che sono stati autorizzati con la semplice misurazione dei livelli anticorpali. Bella, la vita, se sei un vaccino covid a RNA!
V_V 🌺🌺🌺
Una revisione della letteratura accurata e ben costruita che argomenta come la proteina Spike e precisamente la sua subunità S1 possa essere tra le principali cause delle sindromi post-covid così come dei danni post-vaccini covid. Gli autori si concentrano sul fenomeno delle autofagia e sulle sostanze farmacologiche e le procedura quali diverse forme di digiuno per trattare i diversi quadri clinici. Molta teoria e poca pratica, purtroppo, poiché il tema - di per sé poco lucrativo - non atira certo l'attenzione delle industrie ma nemmeno invoglia i governi ad avviare programmi di finanziamento alla ricerca scientifica. Chissà poi perché. E comunque, sempre lì stiamo a dirci quel che ci dicevamo fin dall'inizio di questa vicenda: aver scelto la peggio proteina virale per costruire dei vaccini che la contengono o peggio la fanno produrre in forma attiva è stato un azzardo sconsiderato. Chi se ne è reso conto oggi non può che insistere a negare, perché se dovesse ammettere le responsabilità sarebbero incalcolabili.
Questo intenso documentario narra l'avvincente storia di uno studente di medicina italiano, primo e unico ad aver scelto di fare l'Erasmus a Gaza, e testimonia la realtà sociale della Striscia prima dell'ultima devastante campagna di bombardamenti di Israele, che dura ormai da 4 mesi. A Gaza non c'è quasi più nulla delle strutture sanitarie e urbane che vedremo nel film. Più di 26.000 le vittime di cui oltre 11.500 bambini. Manca tutto: cibo, acqua, energia, medicinali. Ospedali e sanitari vengono bombardati in sfregio al Diritto Internazionale, così come le strutture dell'ONU che danno riparo a migliaia di sfollati. Com'è possibile tutto ciò? Cosa possiamo fare? Dopo il film ne parliamo con diversi relatori che conoscono Gaza da vicino. Vi aspettiamo il 9 febbraio alle 20.30 al Cinema Italia, Via Varese 25/a Garbagnate Milanese. Prenotazioni: adesione+cineconfronto@proton.me
SIGUNA'S SUBSTACK 🌺🌺🌺
Il prossimo colpo di stato? Sugli avvertimenti dell’FBI di un attacco informatico del PCC che potrebbe distruggere le infrastrutture critiche americane e sulla previsione del WEF di una pandemia informatica
“Preparazione alla pandemia” pre-Covid e “preparazione alla pandemia informatica” dal punto di vista logico e di sicurezza informatica
Questo post è stato motivato dal recente avvertimento del direttore dell’FBI sugli imminenti attacchi informatici sostenuti dal PCC contro cittadini e comunità americane. Gli hacker si stanno preparando a “devastare” i sistemi infrastrutturali critici.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
SICURI ED EFFICACI 🌺🌺🌺
La prestigiosa rivista JAMA Pediatrics riporta uno studio che esamina lo sviluppo neurocomportamentale di neonati da donne vaccinate o non vaccinate per il covid in gravidanza. Qualcuno ricorderà che il mese scorso demmo conto di uno studio nel roditore che riportava molteplici alterazioni neurochimiche e neurocomportamentali nella prole di ratte vaccinate in gravidanza, in particolare tra i maschi. Ora, lo studio JAMA in donne in gravidanza non trova invece alcun segnale d'allarme, né a 12 né a 18 mesi di età dei neonati. A parte alcuni fatti, tra i quali: (i) lo strumento utilizzato è un questionario autosomministrato, il che vuol dire cheni dati li fornisce la madre o comunque chi si prende cura del bambino, che ovviamente non è in cieco né rispetto alla vaccinazione né rispetto all'obiettivo dello studio; (ii) lo strumento d'indagine ha un PPV (valore predittivo positivo) dichiarato del 54%, il che significa che a fronte di un risultato positivo la possibilità che ci sia davvero un problema è del 54%, e un NPV (valore predittivo negativo) del 78%, ovvero a fronte di un risultato negativo resta un margine di errore del 22%; (iii) lo studio arruola inizialmente quasi ottomila donne, che tuttavia si riducono a poco meno di 2500 e danno alla luce nel complesso 2261 neonati valutabili a 12 mesi, mentre non è chiaro che fine abbiano fatti gli altri, se vi siano stati aborti o parti gemellari ecc.; leggendo in dettaglio i risultati, i rischio aumenta nei maschi rispetto alle femmine e nei prematuri (tabella 2), aumento nei maschi confermato a 12 mesi anche in tabella 3. E comunque secondo uno studio italiano lo strumento utilizzato inizia a diagnosticare con attendibilità l'autismo dai 48 mesi in poi, mentre in precedenza la sua efficienza è scarsa. Per parafrasare insomma i nostri giocatori della nazionale di calcio dopo la vittoria agli europei, "ne dovete ancora fare, di studi!".
ALLTRIALS 🌺🌺🌺

Caro amico,

La nostra campagna AllTrials ha portato a grandi progressi nella registrazione e nella rendicontazione degli studi clinici in tutto il mondo negli ultimi dieci anni. Ma non pensiamo che qualcosa di meno del 100% sia abbastanza buono.

Oggi abbiamo pubblicato un rapporto in collaborazione con TranspariMED, Cochrane Denmark, Cochrane Norvegia, Cochrane Sweden, Dam Foundation e Melanomföreningen, sugli studi clinici condotti nei paesi nordici. Una nuova analisi mostra che i risultati di almeno 475 studi medici che hanno coinvolto 83.903 pazienti non sono mai stati resi pubblici.

Questa soppressione della ricerca medica tradisce i partecipanti e i pazienti alla sperimentazione: spreca fondi e strutture preziose e distorce la linea di base rispetto alla quale possono essere valutati i nuovi farmaci.

Oltre uno su cinque di tutti gli studi clinici condotti dalle università di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia tra il 2016 e il 2019 – molti finanziati con denaro pubblico – non sono stati resi pubblici. Il nostro rapporto evidenzia una mancanza di controllo istituzionale da parte di università e ospedali, che non riescono a monitorare se i loro ricercatori rendono pubblici i risultati degli studi medici.

Vogliamo tenerti aggiornato sui nostri progressi nel riportare tutti gli studi clinici a livello globale, comprese le opportunità per te di contribuire a promuovere il cambiamento. In futuro, lo faremo tramite le newsletter di Sense about Science, ma puoi impostare le tue preferenze di posta se desideri ricevere notizie solo su campagne specifiche, come AllTrials. Grazie per il vostro sostegno nel cambiare il panorama delle prove.

Auguri,

Helen

Helen Wilson
Responsabile delle politiche e delle campagne
TRASPARENZA E RENDICONTAZIONE 🌺🌺🌺
Negli studi clinici sperimentali, la partecipazione delle persone rappresenta un aspetto eticamente molto critico. Negli studi su persone sane, ad esempio per studiare la farmacocinetica di un nuovo principio attivo, i volontari non vanno pagati e tuttavia possono ricevere rimborsi e indennizzi per il tempo messo a disposizione dello studio. Negli studi su pazienti, non si prevede mai alcun compenso, anche per non condizionare la volontà dell'individuo di partecipare o meno. Tuttavia si costituisce in tal modo un "debito" da parte dello sperimentatore e del promotore della sperimentazione verso la collettività in senso lato, alla quale costoro sono vincolati a restituire puntualmente i risultati del loro studio così da ripagare (o almeno cercare di farlo) per la disponibilità ricevuta da parte di chi si è prestato a fare da cavia. Purtroppo questo non accade con regolarità. Tanti sono i motivi che portano a non pubblicizzare o meglio ancora a pubblicare in rivista i risultati di uno studio clinico. I più comuni sono dei risultati diversi da quelli attesi, situazione nella quale la pubblicazione sarebbe invece ancor più necessaria, dato che si documenterebbe l'inefficacia o il rischio del prodotto. Oppure per evitare la concorrenza a livello industriale mantenendo segreti i risultati fin qui raggiunti, Oppure, per mera pigrizia. L'iniziativa AllTrials da molti anni si batte per la registrazione e la rendicontazione e in generale per la trasparenza negli studi clinici, perseguendo un obiettivo di enorme importanza e interesse per la salute pubblica e per la collettività.