NON E' UN VACCINO 🌺🌺🌺
Il farmaco Moderna, attualmente in sperimentazione contro il melanoma e somministrato tra gli altri anche a un paziente italiano, è una terapia genica. Ne parlammo mesi fa, per chiarire tra l'altro che fin lì i risultati non erano certo straordinari. L'interesse tuttavia è alto, in tutti i sensi, e comprensibilmente l'azienda insiste. Data la gravità di un tumore come il melanoma e la sua attuale scarsissima curabilità, non resta che sperare che giungano infine risultati migliori di quelli fin qui divulgati. E tuttavia va anche ricordato che esistono diverse possibilità che meriterebbero almeno altrettanta attenzione (ad esempio) ma che, nell'attuale sistema che regola lo sviluppo di nuovi medicinali, comprensibilmente non risultano particolarmente attraenti.
Il farmaco Moderna, attualmente in sperimentazione contro il melanoma e somministrato tra gli altri anche a un paziente italiano, è una terapia genica. Ne parlammo mesi fa, per chiarire tra l'altro che fin lì i risultati non erano certo straordinari. L'interesse tuttavia è alto, in tutti i sensi, e comprensibilmente l'azienda insiste. Data la gravità di un tumore come il melanoma e la sua attuale scarsissima curabilità, non resta che sperare che giungano infine risultati migliori di quelli fin qui divulgati. E tuttavia va anche ricordato che esistono diverse possibilità che meriterebbero almeno altrettanta attenzione (ad esempio) ma che, nell'attuale sistema che regola lo sviluppo di nuovi medicinali, comprensibilmente non risultano particolarmente attraenti.
quotidianosanità.it
Melanoma. Al Pascale somministrata a un medico la prima dose italiana del vaccino
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LE FALSE INFORMAZIONI 🌺🌺🌺
Promuovere il "toolkit" OMS contro le false informazioni portando ad esempio uno studio discutibile e fondato al meglio su illazioni. E la prossima volta che la pioggia vi parrà calda vi diranno che è il riscaldamento globale.
Promuovere il "toolkit" OMS contro le false informazioni portando ad esempio uno studio discutibile e fondato al meglio su illazioni. E la prossima volta che la pioggia vi parrà calda vi diranno che è il riscaldamento globale.
A VITA 🌺🌺🌺
Donna vaccinata per il covid fra il 2021 e il 2022 con tre dosi di vaccino, una Astrazeneca e due Pfizer. Cinque mesi dopo la seconda dose, diagnosticata “lesione compatibile con una evoluzione anatomo patologica di una pregressa miocardite a verosimile eziogenesi post vaccinale”. Ora la Commissione medica ospedaliera di Messina conclude per la “verosimile l’associazione causale fra la somministrazione di vaccino e l’infermità" ed esprime "parere favorevole alla concessione dei benefici” di legge per i danni irreversibili. Irreversibili.
Donna vaccinata per il covid fra il 2021 e il 2022 con tre dosi di vaccino, una Astrazeneca e due Pfizer. Cinque mesi dopo la seconda dose, diagnosticata “lesione compatibile con una evoluzione anatomo patologica di una pregressa miocardite a verosimile eziogenesi post vaccinale”. Ora la Commissione medica ospedaliera di Messina conclude per la “verosimile l’associazione causale fra la somministrazione di vaccino e l’infermità" ed esprime "parere favorevole alla concessione dei benefici” di legge per i danni irreversibili. Irreversibili.
Live Sicilia
"Malata per colpa del vaccino anti Covid": donna indennizzata a vita
La notizia su LiveSicilia.it
SIGUNA'S SUBSTACK 🌺🌺🌺
Parte IV - Il virus cerebrale letale è il risultato di un errore di laboratorio?
Inizialmente, pensavo che la mia discussione sullo studio sui virus cerebrali di Song et al. sarebbe consistita di tre parti “solo”. Tuttavia, ci sono diverse ambiguità nello studio. Gli autori descrivono una variante virale come patogena al 100% sui topi umanizzati, in netto contrasto con le scoperte di un altro gruppo di ricercatori che hanno stabilito che questo virus non è affatto dannoso. Sono emerse ulteriori preoccupazioni sollevando la questione delle loro potenziali conseguenze.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
Parte IV - Il virus cerebrale letale è il risultato di un errore di laboratorio?
Inizialmente, pensavo che la mia discussione sullo studio sui virus cerebrali di Song et al. sarebbe consistita di tre parti “solo”. Tuttavia, ci sono diverse ambiguità nello studio. Gli autori descrivono una variante virale come patogena al 100% sui topi umanizzati, in netto contrasto con le scoperte di un altro gruppo di ricercatori che hanno stabilito che questo virus non è affatto dannoso. Sono emerse ulteriori preoccupazioni sollevando la questione delle loro potenziali conseguenze.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
siguna-substack-com.translate.goog
Part IV - Is the "lethal brain virus" the result of a lab mistake?
Can the findings about the high mortality to a large part be explained by inconsistencies of the study?
SIGUNA'S SUBSTACK 🌺🌺🌺
Parte V - Avvicinarsi alla verità dietro gli esperimenti sul virus cerebrale
Nella parte 4 di questa serie sul virus cerebrale, ho evidenziato numerose incongruenze e lacune che avrebbero potuto influenzare il risultato studiato. Chiedersi se questi avrebbero potuto provocare incidenti di laboratorio ha suggerito la possibilità che i ricercatori potrebbero non aver riportato tutti i loro risultati, che potrebbero essersi verificate ulteriori mutazioni e che potrebbe esserci una denominazione errata intenzionale della variante virale chiave in questione. Tutto ciò è speculativo ma deriva razionalmente dalle numerose disparità riscontrate nello studio.
Anche se può effettivamente darsi che i ricercatori abbiano svolto ulteriori lavori di laboratorio che non sono stati esplicitamente specificati e che potrebbero aver portato a mutazioni non documentate, è ancora difficile credere che ciò sarebbe sufficiente a spiegare l’emergere di un virus killer da un virus documentato. progenitore innocuo.
Sembra che manchi qualcos'altro. Nella Parte 4 suggerisco un’altra opzione: le incoerenze e le lacune potrebbero aver contribuito al risultato dello studio, ma altri fattori che avrebbero potuto essere altrettanto importanti sono stati trascurati.
In questa parte mi concentrerò su un diverso tipo di contributori, non in termini di genetica o meccanismi biologici o evolutivi, ma di finanziamenti.
E in effetti, potrebbe spiegare molte cose che non avevo mai visto prima: la possibilità di un'esca importante e di un cambio.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
Parte V - Avvicinarsi alla verità dietro gli esperimenti sul virus cerebrale
Nella parte 4 di questa serie sul virus cerebrale, ho evidenziato numerose incongruenze e lacune che avrebbero potuto influenzare il risultato studiato. Chiedersi se questi avrebbero potuto provocare incidenti di laboratorio ha suggerito la possibilità che i ricercatori potrebbero non aver riportato tutti i loro risultati, che potrebbero essersi verificate ulteriori mutazioni e che potrebbe esserci una denominazione errata intenzionale della variante virale chiave in questione. Tutto ciò è speculativo ma deriva razionalmente dalle numerose disparità riscontrate nello studio.
Anche se può effettivamente darsi che i ricercatori abbiano svolto ulteriori lavori di laboratorio che non sono stati esplicitamente specificati e che potrebbero aver portato a mutazioni non documentate, è ancora difficile credere che ciò sarebbe sufficiente a spiegare l’emergere di un virus killer da un virus documentato. progenitore innocuo.
Sembra che manchi qualcos'altro. Nella Parte 4 suggerisco un’altra opzione: le incoerenze e le lacune potrebbero aver contribuito al risultato dello studio, ma altri fattori che avrebbero potuto essere altrettanto importanti sono stati trascurati.
In questa parte mi concentrerò su un diverso tipo di contributori, non in termini di genetica o meccanismi biologici o evolutivi, ma di finanziamenti.
E in effetti, potrebbe spiegare molte cose che non avevo mai visto prima: la possibilità di un'esca importante e di un cambio.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
siguna-substack-com.translate.goog
Part V - Getting closer to the truth behind the brain virus experiments
Are they the result of some bait and switch?
Forwarded from Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico.
Il massacro genocida dei bambini palestinesi a Gaza da parte di israele viene rappresentato in un grafico:
Il 50% dei morti a Gaza sono BAMBINI
Il 29% dei morti a Gaza sono donne
Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Europea stanno armando e sponsorizzando l’annientamento di un’intera generazione di palestinesi mentre vanno cianciando di “diritti umani” e "giornata della memoria"
IPOCRITI E SERVI!
Fonte: El País
https://rumble.com/v48hlx0-gaza-genocide-us-and-allies-completely-divorced-from-the-rest-of-the-world-.html
Il 50% dei morti a Gaza sono BAMBINI
Il 29% dei morti a Gaza sono donne
Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’Unione Europea stanno armando e sponsorizzando l’annientamento di un’intera generazione di palestinesi mentre vanno cianciando di “diritti umani” e "giornata della memoria"
IPOCRITI E SERVI!
Fonte: El País
https://rumble.com/v48hlx0-gaza-genocide-us-and-allies-completely-divorced-from-the-rest-of-the-world-.html
FINGIAMO STUPORE 🌺🌺🌺
"Tra il 2010 e il 2021 il rapporto tra il costo del personale e la spesa totale del Servizio sanitario nazionale è sceso dal 32% al 28%. E a fronte di un finanziamento totale cresciuto del 20%, la spesa per il personale delle regioni in 11 anni è cresciuta appena del 2,77%. I tetti sul personale sono in pratica fermi al 2004 come chiedeva la legge. Però nel 2021 si è speso il 66,22% in più rispetto al 2019 per medici gettonisti e cooperative. Un altro dato rivelerebbe l’intenzione delle regioni di disinvestire su camici ed infermieri: la spesa per la loro formazione continua nel 2021 è diminuita del 7,72% rispetto al 2019 e del 23,72% rispetto al 2010. A fronte dei tagli, aumentano però altre spese. Per consulenze, collaborazioni e lavoro interinale nel 2021 il SSN ha speso oltre 900 milioni di euro in più del 2019: la voce che raggruppa questi incarichi ha registrato un aumento del 79,28%. In questo capitolo di spesa, ... sono riportati cooperative e medici gettonisti, il cui costo è aumentato, nel triennio analizzato, di 173 milioni (+66,22%), passando da 261,5 milioni a 434,7 milioni di euro. Crescono tra il 2019 ed il 2021 anche la spesa per le assicurazioni (+13,08%) e per i sistemi informativi (+35,49%), per lo smaltimento dei rifiuti (+48,78%) e per i servizi di trasporto non sanitari (+25,59%)."
https://www.doctor33.it/articolo/59562/medici-gettonisti-la-spesa-e-in-crescita-ma-per-il-personale-ssn-si-spende-sempre-meno-le-cifre-a-confronto
"Tra il 2010 e il 2021 il rapporto tra il costo del personale e la spesa totale del Servizio sanitario nazionale è sceso dal 32% al 28%. E a fronte di un finanziamento totale cresciuto del 20%, la spesa per il personale delle regioni in 11 anni è cresciuta appena del 2,77%. I tetti sul personale sono in pratica fermi al 2004 come chiedeva la legge. Però nel 2021 si è speso il 66,22% in più rispetto al 2019 per medici gettonisti e cooperative. Un altro dato rivelerebbe l’intenzione delle regioni di disinvestire su camici ed infermieri: la spesa per la loro formazione continua nel 2021 è diminuita del 7,72% rispetto al 2019 e del 23,72% rispetto al 2010. A fronte dei tagli, aumentano però altre spese. Per consulenze, collaborazioni e lavoro interinale nel 2021 il SSN ha speso oltre 900 milioni di euro in più del 2019: la voce che raggruppa questi incarichi ha registrato un aumento del 79,28%. In questo capitolo di spesa, ... sono riportati cooperative e medici gettonisti, il cui costo è aumentato, nel triennio analizzato, di 173 milioni (+66,22%), passando da 261,5 milioni a 434,7 milioni di euro. Crescono tra il 2019 ed il 2021 anche la spesa per le assicurazioni (+13,08%) e per i sistemi informativi (+35,49%), per lo smaltimento dei rifiuti (+48,78%) e per i servizi di trasporto non sanitari (+25,59%)."
https://www.doctor33.it/articolo/59562/medici-gettonisti-la-spesa-e-in-crescita-ma-per-il-personale-ssn-si-spende-sempre-meno-le-cifre-a-confronto
Doctor33
Medici gettonisti, la spesa è in crescita ma per il personale Ssn si spende sempre meno. Le cifre a confronto
Il sindacato Cimo Fesmed ha analizzato i dati del Conto Economico 2021 pubblicati dal Ministero della Salute mettendo a confronto il costo del personale e la spesa totale del Ssn
ANNO BISESTO 🌺🌺🌺
Nonostante il quale varie notiziole raccolte qua e là da Alessandro Bagnato danno più di qualche motivo di ottimismo. Da leggere.
Nonostante il quale varie notiziole raccolte qua e là da Alessandro Bagnato danno più di qualche motivo di ottimismo. Da leggere.
Sfero
Ci sono anche le buone notizie · Sfero
Lo sappiamo, sono tempi cupi. Eppure le buone notizie non mancano ed è bene coglierle e rallegrarsene.Alcune sono state sufficientemente riportate, quantomeno sui canali di informazione libera, pertanto non mi ci soffermerò. Tra esse, prima di tutto quella…
Questo intenso documentario narra l'avvincente storia di uno studente di medicina italiano, primo e unico ad aver scelto di fare l'Erasmus a Gaza, e testimonia la realtà sociale della Striscia prima dell'ultima devastante campagna di bombardamenti di Israele, che dura ormai da 4 mesi. A Gaza non c'è quasi più nulla delle strutture sanitarie e urbane che vedremo nel film. Più di 26.000 le vittime di cui oltre 11.500 bambini. Manca tutto: cibo, acqua, energia, medicinali. Ospedali e sanitari vengono bombardati in sfregio al Diritto Internazionale, così come le strutture dell'ONU che danno riparo a migliaia di sfollati. Com'è possibile tutto ciò? Cosa possiamo fare? Dopo il film ne parliamo con diversi relatori che conoscono Gaza da vicino. Vi aspettiamo il 9 febbraio alle 20.30 al Cinema Italia, Via Varese 25/a Garbagnate Milanese. Prenotazioni: adesione+cineconfronto@proton.me Entrata libera
CITATION CARTELS 🌺🌺🌺
Per fare carriera nelle università e accedere ai finanziamenti per la ricerca, e in generale per acquisire autorevolezza, fama e riconoscimento nella "comunità scientifica", il criterio più comune è il numero di pubblicazioni e il numero di citazioni che le proprie pubblicazioni ricevono. Il primo criterio è ovviamente manipolabile grazie alle autorialità regalate: esiste un vero e proprio commercio di posizioni tra gli autori di studi, che va dal semplice scambio locale di favori tra colleghi fino alla vendita a caro prezzo di autorialità per manoscritti di cui è garantita la pubblicazione sulle più autorevoli riviste internazionali. La letteratura scientifica è ricca di resoconti in proposito. Il numero di citazioni è altrettanto manipolabile ma in maniera più sottile. C'è chi cita se stesso oltre ogni decenza, ma è facile coglierlo con le mani nel sacco grazie ai moderni software di analisi citazionale. Più difficile è identificare le cosiddette reti o cartelli citazionali, ovvero ricercatori che si accordano per citarsi tra di loro così da aumentare i loro parametri bibliometrici. Anche il sistema italiano funziona così: con valori variabili nelle diverse discipline, oggi per diventare professori universitari è necessario avere un certo numero di pubblicazioni in un determinato arco temporale ed è necessario altrettanto avere un certo numero di citazioni in un altro dato arco temporale. E non è una questione di pubblico vs privato. Ad esempio, nell'ambito del finanziamento alla ricerca, sia i fondi ministeriali che quelli da associazioni e fondazioni privati ormai sono tutti erogati con la precondizione che il ricercatore abbia determinati valori bibliometrici, per numero di pubblicazioni, numero di citazioni e spesso anche livello bibliometrico delle riviste dove pubblica. Questo è, piaccia o meno. A scanso di equivoci, il sottoscritto ha indicatori bibliometrici non solo commisurati al ruolo e alla disciplina, bensì che gli consentirebbero di essere commissario di concorso per il reclutamento di altri docenti, posizione per la quale i requisiti sono ulteriormente elevati. E per la quale non mi sono mai candidato né penso mai lo farò. Ma questa è un'altra storia.
https://www.science.org/content/article/citation-cartels-help-some-mathematicians-and-their-universities-climb-rankings
Per fare carriera nelle università e accedere ai finanziamenti per la ricerca, e in generale per acquisire autorevolezza, fama e riconoscimento nella "comunità scientifica", il criterio più comune è il numero di pubblicazioni e il numero di citazioni che le proprie pubblicazioni ricevono. Il primo criterio è ovviamente manipolabile grazie alle autorialità regalate: esiste un vero e proprio commercio di posizioni tra gli autori di studi, che va dal semplice scambio locale di favori tra colleghi fino alla vendita a caro prezzo di autorialità per manoscritti di cui è garantita la pubblicazione sulle più autorevoli riviste internazionali. La letteratura scientifica è ricca di resoconti in proposito. Il numero di citazioni è altrettanto manipolabile ma in maniera più sottile. C'è chi cita se stesso oltre ogni decenza, ma è facile coglierlo con le mani nel sacco grazie ai moderni software di analisi citazionale. Più difficile è identificare le cosiddette reti o cartelli citazionali, ovvero ricercatori che si accordano per citarsi tra di loro così da aumentare i loro parametri bibliometrici. Anche il sistema italiano funziona così: con valori variabili nelle diverse discipline, oggi per diventare professori universitari è necessario avere un certo numero di pubblicazioni in un determinato arco temporale ed è necessario altrettanto avere un certo numero di citazioni in un altro dato arco temporale. E non è una questione di pubblico vs privato. Ad esempio, nell'ambito del finanziamento alla ricerca, sia i fondi ministeriali che quelli da associazioni e fondazioni privati ormai sono tutti erogati con la precondizione che il ricercatore abbia determinati valori bibliometrici, per numero di pubblicazioni, numero di citazioni e spesso anche livello bibliometrico delle riviste dove pubblica. Questo è, piaccia o meno. A scanso di equivoci, il sottoscritto ha indicatori bibliometrici non solo commisurati al ruolo e alla disciplina, bensì che gli consentirebbero di essere commissario di concorso per il reclutamento di altri docenti, posizione per la quale i requisiti sono ulteriormente elevati. E per la quale non mi sono mai candidato né penso mai lo farò. Ma questa è un'altra storia.
https://www.science.org/content/article/citation-cartels-help-some-mathematicians-and-their-universities-climb-rankings
Science
Citation cartels help some mathematicians—and their universities—climb the rankings
Widespread citation manipulation has led entire field of math to be excluded from influential list of top researchers
SIGUNA'S SUBSTACK 🌺🌺🌺
Parte VI: il preprint aggiornato sugli esperimenti sul “virus cerebrale” è profondamente preoccupante
La versione 2 dello studio preprint di Song et al., pubblicato il 21 gennaio 2024, ha contribuito a chiarire alcune cose, confermando quanto avevo suggerito prima, ma introducendo alcuni argomenti e conclusioni davvero preoccupanti che non sembrano giustificati. In ogni caso, questa ricerca, o la conoscenza acquisita da attori specifici, non nega il suo potenziale come arma biologica, sia nascosta, palese o falsa.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
Parte VI: il preprint aggiornato sugli esperimenti sul “virus cerebrale” è profondamente preoccupante
La versione 2 dello studio preprint di Song et al., pubblicato il 21 gennaio 2024, ha contribuito a chiarire alcune cose, confermando quanto avevo suggerito prima, ma introducendo alcuni argomenti e conclusioni davvero preoccupanti che non sembrano giustificati. In ogni caso, questa ricerca, o la conoscenza acquisita da attori specifici, non nega il suo potenziale come arma biologica, sia nascosta, palese o falsa.
(testo integrale in traduzione automatica in lingua italiana)
siguna-substack-com.translate.goog
Part VI: The Updated Preprint on the “Brain Virus” Experiments is Deeply Concerning
Plus: Bait and Switch Number 2
GLI ASINTOMATICI 🌺🌺🌺
"Politiche Ue: 10 anni dopo l’epidemia di xylella si scopre che l’abbattimento degli ulivi “asintomatici” non era necessario. Abbiamo però perso 21 milioni di ulivi, il 50% della produzione pugliese e il 30% di quella italiana e la Spagna è diventata leader del mercato."
(Maddalena Loy)
"Politiche Ue: 10 anni dopo l’epidemia di xylella si scopre che l’abbattimento degli ulivi “asintomatici” non era necessario. Abbiamo però perso 21 milioni di ulivi, il 50% della produzione pugliese e il 30% di quella italiana e la Spagna è diventata leader del mercato."
(Maddalena Loy)
Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇸 GAZA - LA DISTRUZIONE VISTA DA THE GUARDIAN
Bisogna riconoscere che The Guardian ha fatto un lavoro maestoso creando una mappa interattiva di tutte le aree distrutte a Gaza dai bombardamenti israeliani. Le aree colpite (quadratini in rosso) sono spesso corredate da foto, video e informazioni aggiuntive su quando e come sono avvenuti i bombardamenti. Dal punto di vista analitico, giornalistico e mediatico è un'indagine di altissimo livello e i complimenti sono d'obbligo, anche se si tratta di una testata che non gode delle nostre simpatie.
Impossibile riprodurre qui la grafica. Vi invitiamo pertanto ad aprire la pagina e provare da soli.
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Bisogna riconoscere che The Guardian ha fatto un lavoro maestoso creando una mappa interattiva di tutte le aree distrutte a Gaza dai bombardamenti israeliani. Le aree colpite (quadratini in rosso) sono spesso corredate da foto, video e informazioni aggiuntive su quando e come sono avvenuti i bombardamenti. Dal punto di vista analitico, giornalistico e mediatico è un'indagine di altissimo livello e i complimenti sono d'obbligo, anche se si tratta di una testata che non gode delle nostre simpatie.
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the Guardian
How war destroyed Gaza’s neighbourhoods – visual investigation
Satellite imagery and open-source evidence lay bare the destruction to civilian infrastructure by Israel in its war on Hamas
Forwarded from Giubbe Rosse
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇪🇺🚜🌾👩🌾🧑🌾 (PROTESTARE SERVE, NDR)
LA COMMISSIONE PROPONE DI CONSENTIRE AGLI AGRICOLTORI DELL'UE DI DEROGARE PER UN ANNO A DETERMINATE NORME AGRICOLE
Oggi la Commissione europea propone di consentire agli agricoltori dell'UE di avvalersi di deroghe per l'anno 2024 alle norme di politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. (Fonte: Commissione)
La sospensione non è la soluzione, ma è un importante inizio.
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LA COMMISSIONE PROPONE DI CONSENTIRE AGLI AGRICOLTORI DELL'UE DI DEROGARE PER UN ANNO A DETERMINATE NORME AGRICOLE
Oggi la Commissione europea propone di consentire agli agricoltori dell'UE di avvalersi di deroghe per l'anno 2024 alle norme di politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. (Fonte: Commissione)
La sospensione non è la soluzione, ma è un importante inizio.
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European Commission Representation in Cyprus
Commission proposes to allow EU farmers to derogate for one year from certain agricultural rules
Today, the European Commission proposes to allow EU farmers to avail of derogations for the year 2024 from Common Agricultural Policy rules obliging them to keep certain areas non-productive.
NOGRAZIE 🌺🌺🌺
Gentile Signora, Egregio Signore
Ecco la nuova Lettera Informativa.
La riceve perché questo Suo indirizzo risulta tra quelli che hanno chiesto di averla.
Potrà vederla anche sul sito nograzie.eu e sulla pagina FaceBook https://www.facebook.com/NoGraziePagoIo-180764791950999/
Può scaricare la Lettera da Dropbox da questo indirizzo.
Su Dropbox il pulsante "Download" è in alto a destra:
Per la ricchezza di notizie che si susseguono e per non appesantirla, cerchiamo di spedire una nuova Lettera a distanza di poche settimane.
Per ricevere direttamente il file .pdf intero, invece del sommario, o per comunicazioni tecniche, o per cancellarsi dalla nostra lista può scrivere a lettera@nograzie.eu.
Cordiali saluti.
Daniele Agostini
Gentile Signora, Egregio Signore
Ecco la nuova Lettera Informativa.
La riceve perché questo Suo indirizzo risulta tra quelli che hanno chiesto di averla.
Potrà vederla anche sul sito nograzie.eu e sulla pagina FaceBook https://www.facebook.com/NoGraziePagoIo-180764791950999/
Può scaricare la Lettera da Dropbox da questo indirizzo.
Su Dropbox il pulsante "Download" è in alto a destra:
Per la ricchezza di notizie che si susseguono e per non appesantirla, cerchiamo di spedire una nuova Lettera a distanza di poche settimane.
Per ricevere direttamente il file .pdf intero, invece del sommario, o per comunicazioni tecniche, o per cancellarsi dalla nostra lista può scrivere a lettera@nograzie.eu.
Cordiali saluti.
Daniele Agostini
ALZHEIMER IATROGENO 🌺🌺🌺
Studio elegante e rigoroso che identifica casi di malattia di Alzheimer verosimilmente conseguenti all'uso di ormone della crescita da cadavere, contaminato con beta-amiloide patogena che porta all'aggregazione prionica con formazione di placche paologiche. Non si tratta di una novità assoluta, ma qui vengono descritti per la prima volta casi viventi. Gli autori si affrettano a rassicurare che non esiste evidenza che la malattia di Alzheimer possa essere contagiosa nella vita quotidiana, tuttavia invitano a considerare ad esempio procedure più accurate di sterilizzazione e igiene dello strumentario chirurgico. Nel frattempo, è dalla fine delgi anni '80 che l'ormone della crescita non è più ricavato da cadaveri bensì prodotto in colture batteriche mediante tecniche di DNA ricombinante, e dunque oggi questo medicinale non dovrebbe in alcun modo rappresentare un rischio.
Studio elegante e rigoroso che identifica casi di malattia di Alzheimer verosimilmente conseguenti all'uso di ormone della crescita da cadavere, contaminato con beta-amiloide patogena che porta all'aggregazione prionica con formazione di placche paologiche. Non si tratta di una novità assoluta, ma qui vengono descritti per la prima volta casi viventi. Gli autori si affrettano a rassicurare che non esiste evidenza che la malattia di Alzheimer possa essere contagiosa nella vita quotidiana, tuttavia invitano a considerare ad esempio procedure più accurate di sterilizzazione e igiene dello strumentario chirurgico. Nel frattempo, è dalla fine delgi anni '80 che l'ormone della crescita non è più ricavato da cadaveri bensì prodotto in colture batteriche mediante tecniche di DNA ricombinante, e dunque oggi questo medicinale non dovrebbe in alcun modo rappresentare un rischio.
Nature
Iatrogenic Alzheimer’s disease in recipients of cadaveric pituitary-derived growth hormone
Nature Medicine - A small number of patients who received growth hormone preparations contaminated with seeds of the amyloid-beta protein developed Alzheimer’s disease many years after...
DER ZAUBERBERG 🌺🌺🌺
Un editoriale sulla prestigiosa rivista Nature Reviews Immunology fa il punto sull'inefficacia della vaccinazione antitubercolare nella prevenzione del covid. Ben 12 trial controllati, su operatori sanitari ad alto rischio, persone anziane, diabetiche, fragili e con comorbidità, durati da tre a dodici mesi e che hanno esaminato il covid, le ospedalizzazioni da covid, le assenze dal lavoro causa covid, le infezioni respiratorie da qualsiasi causa e via dicendo. Alcuni di questi studi hanno dato risultato favorevoli, alcuni altri contrari. E nel complesso oggi si può concludere che questa vaccinazione non funziona per il covid. Al contrario dei vaccini covid, autorizzati dopo un singolo trial della durata di meno di due mesi su soli soggetti sani dalla popolazione generale. Nel frattempo, la FDA continua a specificare che almeno due trial ben fatti sono indispensabili per autorizzare un medicinale, per esser certi che i risultati del primo studio non siano stati casuali. Così va il mondo.
Un editoriale sulla prestigiosa rivista Nature Reviews Immunology fa il punto sull'inefficacia della vaccinazione antitubercolare nella prevenzione del covid. Ben 12 trial controllati, su operatori sanitari ad alto rischio, persone anziane, diabetiche, fragili e con comorbidità, durati da tre a dodici mesi e che hanno esaminato il covid, le ospedalizzazioni da covid, le assenze dal lavoro causa covid, le infezioni respiratorie da qualsiasi causa e via dicendo. Alcuni di questi studi hanno dato risultato favorevoli, alcuni altri contrari. E nel complesso oggi si può concludere che questa vaccinazione non funziona per il covid. Al contrario dei vaccini covid, autorizzati dopo un singolo trial della durata di meno di due mesi su soli soggetti sani dalla popolazione generale. Nel frattempo, la FDA continua a specificare che almeno due trial ben fatti sono indispensabili per autorizzare un medicinale, per esser certi che i risultati del primo studio non siano stati casuali. Così va il mondo.
PRIMI INTER PARES 🌺🌺🌺
"Ricordiamo le parole di Ferruccio Resta [presidente della conferenza dei rettori delle università italiane nel 2023]: “Caro Presidente Draghi, l’università ha bisogno di lei. Per questo vogliamo farle avere un rinnovato messaggio di stima e allo stesso tempo una richiesta di aiuto”. Nonostante l’accorato appello, Draghi si è dimesso. Però, l’aiuto (per i rettori) è arrivato."
(della questione noi già ce ne occupammo alquanto in dettaglio lo scorso anno)
"Ricordiamo le parole di Ferruccio Resta [presidente della conferenza dei rettori delle università italiane nel 2023]: “Caro Presidente Draghi, l’università ha bisogno di lei. Per questo vogliamo farle avere un rinnovato messaggio di stima e allo stesso tempo una richiesta di aiuto”. Nonostante l’accorato appello, Draghi si è dimesso. Però, l’aiuto (per i rettori) è arrivato."
(della questione noi già ce ne occupammo alquanto in dettaglio lo scorso anno)
ROARS
La "mano ferma" di Draghi invocata dalla CRUI: aumenti ai rettori anche del 400%
Vi ricordate la lettera a sostegno di Draghi (18.7.2023) del presidente CRUI in cui Ferruccio Resta chiedeva “una mano ferma alla guida di un’Italia stanca delle logiche di partito”? Andreottaniamente, qualcuno potrebbe notare che, un mese più tardi, il DPCM…
Forwarded from Giubbe Rosse
🔴 UCRAINA: STRATEGIA USA E PROBLEMI RUSSI
Appare sempre più evidente che la strategia USA, riguardo al conflitto ucraino, data l’evidenza dei limiti delle forze armate di Kiev (e di quelli strutturali della NATO), si sta orientando verso il prolungamento indiretto della guerra. Accantonati i sogni di controffensiva, il Pentagono detta una linea strategica basata su un doppio binario: da un lato, passaggio alla difensiva, nonostante la carenza di uomini, di munizioni, e di mezzi, cercando di costringere la Russia ad un maggior dispendio di uomini e mezzi; dall’altro, aumentare le forniture di armi a lungo raggio (e l’assistenza per usarle: personale ed intelligence), per spingere Mosca ad ampliare i suoi obiettivi territoriali, allontanando la minaccia dai propri confini. L’obiettivo è cercare di tenere in piedi il conflitto almeno per gran parte del 2024. Se alle presidenziali dovesse vincere Biden (o un altro dem), la strategia verrà eventualmente riesaminata; se dovesse vincere Trump, la guerra andrà comunque a conclusione.
In entrambe i casi, l’onere di sostenere economicamente Kiev viene passato ai sudditi europei. I quali, al tempo stesso, vengono mobilitati affinché si preparino ad assumere il ruolo sinora affidato agli ucraini, ovvero fornire le forze per la prossima proxy war americana contro la Russia.
Di questa strategia, è soprattutto la seconda parte a complicare le cose per Mosca. Al di là dei quotidiani bombardamenti su Donetsk, che potranno essere in buona parte risolti con la caduta di Avdeevka, le nuove dotazioni occidentali a lungo raggio (MLRS, UAV e missili) concentrano infatti la propria azione su obiettivi in territorio russo (nella regione di Belgorod, ma non solo) ed in particolare sulla Crimea. Quest’ultima, per l’importanza fondamentale che ricopre riguardo al controllo del mar Nero, sta particolarmente a cuore alla NATO, e soprattutto ai britannici.
La questione fondamentale è che, ovviamente, non è possibile erigere una difesa impenetrabile, soprattutto su un territorio vasto come quello russo, e quindi Mosca deve stabilire qual è la soglia tollerabile di perdite - non solo militarmente, ma anche politicamente, sia per quanto riguarda il fronte interno, sia per la sua immagine internazionale.
È una situazione simile, per certi versi, a quella tra USA ed Iran in Medio Oriente. Le due forze si scontrano per interposta persona, nessuna delle due vuole arrivare allo scontro diretto, ma - per una serie di ragioni - gli Stati Uniti sono in qualche modo costretti a spingersi sempre un po’ più in la, e questo ovviamente rende sempre più precario l’equilibrio.
Per quanto riguarda il conflitto ucraino, è evidente che il punto è il supporto fornito dagli aerei spia della NATO, soprattutto sulla Crimea, senza i quali le forze ucraine resterebbero con armi spuntate. D’altra parte, è evidente che l’abbattimento di uno di questi aerei avrebbe un altissimo margine di rischio, potendo portare allo scontro diretto. Tendenzialmente (e non tanto per timore, quanto realmente per senso di responsabilità), Mosca - esattamente come Teheran - vuole evitarlo. Del resto, per entrambe la strategia di lungo periodo è quella di logorare l’avversario, aspettando che cada in ginocchio.
Il punto, quindi, è l’interrogativo: sino a quando sarà possibile evitare la deflagrazione? La differenza fondamentale, rispetto agli anni della guerra fredda, è che non c’è più un equilibrio del terrore basato sulla deterrenza nucleare. L’espansione aggressiva della NATO, infatti, non solo ha portato la minaccia sempre più vicina ai confini russi, ma l’ha anche posta ad un livello accettabile, quello della guerra convenzionale. E tutto questo viene percepito da Mosca come una minaccia esistenziale. Mentre quindi Washington brandeggia la spada, un po’ arrugginita ed un po’ smozzicata, nell’intento di riaffermare il suo ruolo egemone, i russi capiscono che se lasciano fare quella spada gliela affonderanno nel petto. Decidere quando è come incrociare le spade è la questione decisiva.
Appare sempre più evidente che la strategia USA, riguardo al conflitto ucraino, data l’evidenza dei limiti delle forze armate di Kiev (e di quelli strutturali della NATO), si sta orientando verso il prolungamento indiretto della guerra. Accantonati i sogni di controffensiva, il Pentagono detta una linea strategica basata su un doppio binario: da un lato, passaggio alla difensiva, nonostante la carenza di uomini, di munizioni, e di mezzi, cercando di costringere la Russia ad un maggior dispendio di uomini e mezzi; dall’altro, aumentare le forniture di armi a lungo raggio (e l’assistenza per usarle: personale ed intelligence), per spingere Mosca ad ampliare i suoi obiettivi territoriali, allontanando la minaccia dai propri confini. L’obiettivo è cercare di tenere in piedi il conflitto almeno per gran parte del 2024. Se alle presidenziali dovesse vincere Biden (o un altro dem), la strategia verrà eventualmente riesaminata; se dovesse vincere Trump, la guerra andrà comunque a conclusione.
In entrambe i casi, l’onere di sostenere economicamente Kiev viene passato ai sudditi europei. I quali, al tempo stesso, vengono mobilitati affinché si preparino ad assumere il ruolo sinora affidato agli ucraini, ovvero fornire le forze per la prossima proxy war americana contro la Russia.
Di questa strategia, è soprattutto la seconda parte a complicare le cose per Mosca. Al di là dei quotidiani bombardamenti su Donetsk, che potranno essere in buona parte risolti con la caduta di Avdeevka, le nuove dotazioni occidentali a lungo raggio (MLRS, UAV e missili) concentrano infatti la propria azione su obiettivi in territorio russo (nella regione di Belgorod, ma non solo) ed in particolare sulla Crimea. Quest’ultima, per l’importanza fondamentale che ricopre riguardo al controllo del mar Nero, sta particolarmente a cuore alla NATO, e soprattutto ai britannici.
La questione fondamentale è che, ovviamente, non è possibile erigere una difesa impenetrabile, soprattutto su un territorio vasto come quello russo, e quindi Mosca deve stabilire qual è la soglia tollerabile di perdite - non solo militarmente, ma anche politicamente, sia per quanto riguarda il fronte interno, sia per la sua immagine internazionale.
È una situazione simile, per certi versi, a quella tra USA ed Iran in Medio Oriente. Le due forze si scontrano per interposta persona, nessuna delle due vuole arrivare allo scontro diretto, ma - per una serie di ragioni - gli Stati Uniti sono in qualche modo costretti a spingersi sempre un po’ più in la, e questo ovviamente rende sempre più precario l’equilibrio.
Per quanto riguarda il conflitto ucraino, è evidente che il punto è il supporto fornito dagli aerei spia della NATO, soprattutto sulla Crimea, senza i quali le forze ucraine resterebbero con armi spuntate. D’altra parte, è evidente che l’abbattimento di uno di questi aerei avrebbe un altissimo margine di rischio, potendo portare allo scontro diretto. Tendenzialmente (e non tanto per timore, quanto realmente per senso di responsabilità), Mosca - esattamente come Teheran - vuole evitarlo. Del resto, per entrambe la strategia di lungo periodo è quella di logorare l’avversario, aspettando che cada in ginocchio.
Il punto, quindi, è l’interrogativo: sino a quando sarà possibile evitare la deflagrazione? La differenza fondamentale, rispetto agli anni della guerra fredda, è che non c’è più un equilibrio del terrore basato sulla deterrenza nucleare. L’espansione aggressiva della NATO, infatti, non solo ha portato la minaccia sempre più vicina ai confini russi, ma l’ha anche posta ad un livello accettabile, quello della guerra convenzionale. E tutto questo viene percepito da Mosca come una minaccia esistenziale. Mentre quindi Washington brandeggia la spada, un po’ arrugginita ed un po’ smozzicata, nell’intento di riaffermare il suo ruolo egemone, i russi capiscono che se lasciano fare quella spada gliela affonderanno nel petto. Decidere quando è come incrociare le spade è la questione decisiva.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🇪🇺 OLTRE 800 FUNZIONARI USA E EU FIRMANO LETTERA DI PROTESTA CONTRO LA POLITICA OCCIDENTALE NEI CONFRONTI DI ISRAELE
Più di 800 funzionari degli Stati Uniti e dell'Europa hanno firmato una critica feroce della politica occidentale nei confronti di Israele e Gaza, accusando i loro governi di possibile complicità in crimini di guerra.
La dichiarazione, che non elenca i suoi firmatari, afferma che è stata "coordinata" da funzionari delle istituzioni dell'Unione europea, dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti, e approvata da funzionari pubblici in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
“Le attuali politiche dei nostri governi indeboliscono la loro posizione morale e minano la loro capacità di difendere la libertà, la giustizia e i diritti umani a livello globale”, si legge nella lettera, di cui il New York Times ha ricevuto una copia ieri. Si aggiunge che “esiste il rischio plausibile che le politiche dei nostri governi stiano contribuendo a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, a crimini di guerra e persino alla pulizia etnica o al genocidio".
Fonte: The New York Times
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Più di 800 funzionari degli Stati Uniti e dell'Europa hanno firmato una critica feroce della politica occidentale nei confronti di Israele e Gaza, accusando i loro governi di possibile complicità in crimini di guerra.
La dichiarazione, che non elenca i suoi firmatari, afferma che è stata "coordinata" da funzionari delle istituzioni dell'Unione europea, dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti, e approvata da funzionari pubblici in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
“Le attuali politiche dei nostri governi indeboliscono la loro posizione morale e minano la loro capacità di difendere la libertà, la giustizia e i diritti umani a livello globale”, si legge nella lettera, di cui il New York Times ha ricevuto una copia ieri. Si aggiunge che “esiste il rischio plausibile che le politiche dei nostri governi stiano contribuendo a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, a crimini di guerra e persino alla pulizia etnica o al genocidio".
Fonte: The New York Times
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NY Times
Over 800 Officials in U.S. and Europe Sign Letter Protesting Israel Policies
The document was signed by government employees in 12 nations and E.U. institutions. Signers say their leaders’ policies could be contributing to war crimes in Gaza.