Marco Cosentino
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L'uomo perfetto è senza io
L'uomo ispirato è senza opera
L’uomo santo non lascia nome
(Chuang-tzu, IV secolo a.c.)
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LEGALIZZATO DALLO STATO 🌺🌺🌺
Il Corriere della Sera, edizione di Bari, dà conto dell'iniziativa del rettore della locale università che intende alzarsi l'indennità a 200.000 euro all'anno (oltre al non indifferente stipendio da professore ordinario). Iniziativa scandalosa eppure lecita, grazie al DPCM che nel 2022 Draghi ritenne di promulgare e di cui parlammo poco più di due settimane fa. In un paese in crisi e in un sistema universitario da decenni definanziato, pare come minimo sbarcare da un'astronave marziana qualsiasi soggetto che si voglia trincerare dietro un DPCM difficilmente interpretabile come qualcosa di diverso da una manovra di fidelizzazione dei vertici delle pubbliche amministrazioni dopo l'esperienza pandemica. Ed è almeno altrettanto scandaloso che i mezzi di informazione diano conto, e soltanto nelle pagine interne, delle sole università e non ad esempio di quel che accade nelle amministrazioni locali, e senza minimamente contestualizzare i fatti, come se semplicemente si trattasse di "colpi di testa" di professori universitari improvvisamente destabilizzatisi. E comunque stiamo sempre alla nota massima del pesce, e poco conta che il tutto sia stato legalizzato dallo stato, come disse quel tale...
CORTOCIRCUITO 🌺🌺🌺
Quindi, per combattere l'esitazione vaccinale si esortano i medici a "fornire informazioni accurate in un linguaggio semplice", implicando in tal modo che altrimenti la gente non capisce. Salvo poco dopo dirsi che chi nutre i dubbi maggiori si colloca di regola "nelle aree a reddito medio-alto tra i genitori con almeno una laurea".
NARRAZIONE VACCINALE 🌺🌺🌺
Non smette di sorprendere e sconcertare che "i vaccini" sia una sorta di categoria dello spirito da trattare collettivamente e in maniera acriticamente indifferenziata, un po' come "gli angeli" e "i demoni". Nessuno si sognerebbe di considerare allo stesso modo "i medicinali", sostenendone aprioristicamente proprietà curative comuni e collettive e generalizzando sulla necessità di usarli sempre e comunque. Ogni prodotto ha specifiche caratteristiche, che sono alla base dei suoi effetti dai quali deriva il profilo di efficacia e di sicurezza. Addirittura, principi attivi della medesima categoria e che condividono lo stesso meccanismo d'azione hanno effetti indesiderati differenti e peculiari che ne condizionano indicazioni e controindicazioni. Insistere con formule preconfezionate e ripetute allo sfinimento, pensando che l'approccio si debba esaurire con un'efficace metodologia comunicativa e combattendo la "disinformazione" (ovvero le letture dei dati che non aderiscono aprioristicamente alla propria) non avrà altro risultato che quello di estremizzare e radicalizzare il conflitto fino a renderlo insanabile. Intaccando peraltro pericolosamente la fiducia nel sistema e nelle sue istituzioni, che dovrebbero invece essere orientate al migliore interesse dei cittadini. E apparire tali dandone constantemente pubblica garanzia.
OPINIONI SCIENTIFICHE 🌺🌺🌺

Alcuni sostengono che la scienza non lasci spazio alle opinioni, e che contino solamente i dati oggettivi e verificabili. Può essere. Tocca allora dare ragione a chi dall'altro lato sostiene che la medicina non è intrinsecamente "scienza" dal momento che richiede di prendere decisioni sulla base di dati spesso incompleti o talora proprio mancanti. Prendiamo il caso dell'impiego di farmaci in gravidanza: una vecchia ma sempre valida categorizzazione della FDA prevede cinque diverse categorie.

A. Studi adeguati e ben controllati condotti su donne in gravidanza non hanno mostrato un aumento del rischio di anomalie fetali.

B. Gli studi sugli animali non hanno rivelato prove di danni al feto; tuttavia, non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza. O
Gli studi sugli animali hanno mostrato un effetto avverso, ma studi adeguati e ben controllati condotti su donne in gravidanza non sono riusciti a dimostrare un rischio per il feto.

C. Gli studi sugli animali hanno mostrato un effetto avverso e non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza. O
Non sono stati condotti studi sugli animali e non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza.

D. Studi adeguatamente controllati o osservazionali condotti su donne in gravidanza hanno dimostrato un rischio per il feto. Tuttavia, i benefici della terapia possono superare il potenziale rischio.

X. Studi, adeguatamente controllati o osservazionali, su animali o donne in gravidanza hanno dimostrato prove positive di anomalie fetali. L'uso del prodotto è controindicato nelle donne che sono o potrebbero iniziare una gravidanza.

Ora, come si possono collocare i vaccini covid in questa prospettiva? Gli studi su animali hanno mostrato anomalie di sviluppo del feto addirittura nei test condotti dal produttore, e poco conta che gli enti regolatori abbiano liquidato il 9% di malformazioni vs il 4% nei controlli come una percentuale ancora entro i limiti di variabilitò del modello sperimentale. E poi ci sono studi come quello che commentavamo qualche giorno fa i quali mostrano nei roditori effetti nocivi sullo sviluppo neuronale della prole con alterazioni neurocomportamentali conseguenti.

D'altra parte, ci pare si possa anche sostenere che non esistono a oggi "non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza". Uno studio del genere era stato commissionato da FDA a Pfizer ma non è mai stato concluso. Ne dava mesi fa conto sul suo blog la giornalista investigativa Maryanne Demasi.

Si finisce quindi in categoria C ("Gli studi sugli animali hanno mostrato un effetto avverso e non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza"). E questo è un fatto. Da qui al formulare raccomandazioni per l'uso dei vaccini in gravidanza si finisce in un attimo nell'abito delle opinioni, legate a come si ritiene di interpretare l'evidenza disponibile e peraltro anche quella mancante. Quel che ci pare certo è l'impossibilità di raccomadare indiscriminatamente a chiunque il prodotto in gravidanza definendolo aprioristicamente sicuro.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 PUGLIA. TERRENI DA ESPROPRIARE PER FARE SPAZIO A IMPIANTI EOLICI: LA PEC CHE FA 'GELARE' CENTINAIA DI AGRICOLTORI
Terreni da espropriare per fare spazio ad un impianto di produzione elettrica da fonte rinnovabile. E’ la situazione nella quale si trovano numerosissimi proprietari di terreni nell’agro di Cerignola, dove dovrebbe sorgere l’impianto eolico, autorizzato dalla Regione Puglia, della potenza di 79,8 MWe, e che interesserà le località Incorvera, Tre Titoli, Ciminarella e Cafora, tutte nell’agro ofantino.
Nel corso delle ultime settimane, infatti, sono state recapitate centinaia di missive ai proprietari dei terreni interessati, con le quali una società milanese comunicava il rilascio in proprio favore di Autorizzazione Unica nr. 117 del 24.05.2023 da parte della Regione Puglia per la realizzazione di un impianto eolico, nonché la dichiarazione di pubblica utilità, l’indifferibilità ed urgenza delle opere. Nelle missive veniva preannunciata, inoltre, l’attivazione del procedimento espropriativo.
Gran parte dei proprietari, allarmati dall’imposizione del vincolo, fino a poche settimane fa ad essi sconosciuto, si sono rivolti all’avv. Marco Trivisonne (esperto in materia di espropri e di contrattualistica per lo sfruttamento dell’energia fonti alternative rinnovabili nel Sud Italia) per tutelare i propri diritti ed interessi. Il legale, con una nota pec odierna, ha invitato, per conto dei propri assistiti, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed il dirigente del Dipartimento Sviluppo Economico Sez. Transizione Energetica, Sez. Energia e Fonti Alternative Rinnovabili, a rivedere il processo di adozione dell’Autorizzazione Unica che è tale da incidere negativamente sui destinatari.
In particolare, si è contestato “il rilascio dell’Autorizzazione Unica di cui innanzi, comunicata tardivamente ai destinatari, a distanza di circa 6 mesi dalla pubblicazione, impedendone la possibilità di poter avanzare osservazioni avverso il progetto che appare evidentemente lesivo degli interessi privati e delle attività economiche esercitate sui terreni”, si legge nella comunicazione.
Inoltre, si è contestata “la pubblica utilità dell’impianto, posto che la procedura di esproprio attivata è a beneficio di un’impresa privata, ed è tale da costringere i propri assistiti a subire l’apposizione di un vincolo - non voluto e non concordato - tale da comportare l’inevitabile deprezzamento dei terreni, nonché evidenti danni economici, ivi compresi i danni alle colture ed alle attività economiche esercitate”.
Pertanto, avendo contestato la progettualità e la modalità di redazione del progetto e delle opere connesse alla realizzazione dell’impianto, tali da non tenere conto dell’effettiva modalità di coltivazione e destinazione dei fondi rustici, l’avv. Trivisonne ha richiesto al presidente della Regione Puglia ed al dirigente dell’Ufficio di ritornare sui propri passi e revocare l’adozione della contestata autorizzazione, auspicando in una benevola definizione della controversia e nell’ascolto delle istanze provenienti dai proprietari dei terreni. (Fonte: Foggia Today)

Ma quando è che ci arrabbieremo per davvero? Noi non ne possiamo più di leggere certe notizie.

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LE DIFFERENZE CHE UNISCONO 🌺🌺🌺
Questo governo si appresta a varare una legge che consentirà alle regioni con i bilanci in attivo di trattenere una parte ancor più consistente dell'extra-gettito fiscale per finanziare le proprie prestazioni sanitarie. Dato che l'extra è tutto al nord e il deficit tutto al sud, è facile prevedere che il provvedimento frantumerà ulteriormente il già frammentato sistema sanitario, regionalizzato dalla malaugurata riforma costituzionale di un governo di sinistra e ora definitivamente tumulato da un governo di destra, a sottolineare se mai ce ne fosse bisogno come la classe politica nazionale sia omogenea e - come ha detto qualcuno - si differenzi al massimo per la frequentazione dei gay pride e poco altro. In questo comunicato i cinque stelle strepitano in maniera sacrosanta, e tuttavia gli si potrebbe facilmente ribattere che per un certo periodo hanno letteralmente avuto in mano il paese e ne avrebbero potuto fare quel che volevano. E se siamo dove siamo, e proprio perché è questo che hanno voluto. Nel frattempo, le regioni ovviamente plaudono alla prospettiva, sia quelle in ativo che quelle in passivo: la sanità è in assoluto la maggior voce di bilancio di qualsiasi regione, al punto che l'assessore alla sanità è una sorta di secondo presidente (o forse anche primo). Chiaro che nessuna voglia mollare l'osso della gestione di fondi enormi che consentono a loro volta di gestire reti complesse di consenso. E così, come diceva quello, indietro non si torna. Purtroppo.
NORDIKA 🌺🌺🌺
I sindacati degli infermieri lamentano che le condizioni di lavoro siano incomparabilmente migliori in Norvegia e Finlandia. Basta in realtà fare un giro in Canton Ticino, dove tantissimi nostri laureati cercano e trovano stipendi molto più elevati dei nostri e condizioni di lavoro decisamente preferibili. Tornano in mente vecchie pubblicità che magnificavano le primavere scandinave. In realtà quel che servirebbe è una volontà politica di incidere sull'organizzazione del sistema, tornando ad aumentare risorse e organici.
SIGUNA 🌺🌺🌺
Siguna Muller è autrice del miglior volume scientifico oggi disponibile in tema di vaccini covid (https://link.springer.com/book/10.1007/978-3-031-18903-6). Ricercatrice poliedrica e multidisciplinare, i suoi contributi sono sempre brillanti e di grande lungimiranza. Ora che ha aperto un blog personale su Substack, aspettiamoci contenuti di straordinario interesse.
Forwarded from Giubbe Rosse
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OTTO MILIONI DI BAIONETTE 🌺🌺🌺
E un milione e quattrocentomila vite salvate dai vaccini in Europa, secondo il più recente studio WHO in questi giorni rimbalzato un po' ovunque. Ora, lo studio è relativamente semplice: i ricercatori hanno preso le statistiche nazionali dei vaccinati e dei decessi covid e hanno quindi applicato una proporzione utilizzando stime di efficacia vaccinale ricavate dagli studi presenti in letteratura. In altri termini, hanno deciso l'efficacia vaccinale a priori e la hanno applicata al mondo reale. Un'efficacia peraltro alquanto alta dato che la hanno stimata contro i decessi covid sempre almeno al 70-80% se non oltre. Ovvio che poi i vaccini salvano vite. E tuttavia andrebbe detto che a oggi non esistono studi controllati che abbiano misurato l'efficacia vaccinale primariamente sui decessi covid. Gli unici dati si ricavano dagli studi autorizzativi nei quali i decessi in vaccinati e non vaccinati erano all'incirca uguali (Moderna) o superiori nei vaccinati (Pfizer). Si sarebbero potuti fare altri studi? A fine 2020 si disse che era impossibile, dal momento che a fronte di "un morbo letale e incurabile" e di vaccini "sicuri ed efficaci", questi ultimi non potevano essere negati a nessuno. E dunque si interruppero anche gli unici studi in corso. Ma c'erano tantissime persone che hanno rifiutato i vaccini o che volentieri non si sarebbero vaccinate se non fossero state costrette. Ovvia la possibilità di condurre studi controllati e dunque massimamente credibili e a minimo rischio esser distorti anche inconsapevolmente e che avrebbero fornito risposte solide, sia sul fronte dell'efficacia che della sicurezza. Ma le scelte sono state altre. Infine, il comunicato sul sito WHO è a dir poco trionfalistico, al punto da intitolare una sezione "the power of vaccines", ma forse per un'organizzazione come l'OMS un atteggiamento un minimo più obiettivo e scientifico sarebbe raccomandabile. E tra le curiosità scientifiche che andrebbero soddisfatte, ad esempio l'opportunità di co0ndurre studi del genere utilizzando non la mortalità covid bensì la mortalità totale in ragione dello stato vaccinale, tenendo presente quel controverso eccesso di mortalità che fastidiosamente si ostina a persistere dal 2021 in poi, con quella testardaggine del sughero, che comunque sia continua a ritornare a galla. Chiaro che poi la priorità di certi non può che essere la disinformazione...
E' STATA UNA SVISTA 🌺🌺🌺
Abbi un occhio di riguardo, ecc. ecc. In questo articolo pubblicato su Frontiers in Bioengineering and Biotechnology lo scorso anno, Siguna Muller esamina il caso della sequenza della proteina Spike di SARS-CoV-2 corrispondente al 100% con una sequenza brevettata anni prima da Moderna nell'ambito di un programma di ricerca sul cancro, e formula la plausibile ipotesi che la patogenicità di SARS-CoV-2 possa essere stata originata dall'accidentale integrazione in un coronavirus della predetta sequenza inavvertitamente rilasciata nell'ambiente, ad esempio come rifiuto o comunque accidentalmente. La lettura non è semplice e richiede conoscenze avanzate di biologia molecolare. L'articolo va comunque salvato e conservato sia in quanto contiene numerosi riferimenti a evidenze e testimonianze di vario genere, anche da fonti istituzionali ufficiali, che depongono a favore di un'origine comunque artificiale di SARS-CoV-2, sia in quanto l'autrice rischia concretamente di aver formulato un'ipotesi alquanto corretta. E il tema dello smaltimento dei vaccini a RNA e in generali a base di acidi nucleici è un corollario cruciale di questo filone di ricerca.
NOT A SERIOUS PAPER 🌺🌺🌺
Sul suo blog Norman Fenton commenta lo studio pubblicato da The Lancet sui 7.000 ricoveri covid che la campagna vaccinale inglese avrebbe potuto risparmiare se avesse raggiunto una maggiore copertura vaccinale. Così scrive Fenton:

Se ci fosse un gruppo di informatori all’interno di un’organizzazione finanziata dal governo che volesse dire sottilmente al mondo che non esiste più alcuna prova credibile a sostegno della narrativa “sicura ed efficace” sui vaccini covid, allora quello che potrebbero fare è quanto segue:

Utilizzare il loro accesso privilegiato a dati sanitari estesi per dimostrare che tutti i precedenti dati sulla vaccinazione ONS rilasciati pubblicamente erano sbagliati.

Elaborare uno studio ovviamente imperfetto che confonda i genuinamente non vaccinati con tutti coloro che sono vaccinati ma non “completamente aggiornati e potenziati” in una categoria chiamata “sottovaccinati” per confrontare in modo ridicolo i loro risultati con i “vaccinati”.

Scrivere le conclusioni in modo tale che i principali media possano erroneamente affermare che i vaccinati hanno meno probabilità di essere ricoverati in ospedale o di morire di covid.

Screditare i risultati chiarendo che tutti gli autori fanno parte di un’organizzazione finanziata dal governo con un interesse acquisito nei vaccini.

Screditare ulteriormente i risultati affermando (nella dichiarazione “Condivisione dei dati” del documento) che “I dati utilizzati in questo studio sono altamente sensibili e non sono disponibili pubblicamente”.

Sottoporre l’articolo alla rivista medica di più alto profilo che abbia una storia nota di pubblicazione di ricerche fasulle che promuovono i benefici dei vaccini.

Naturalmente, è anche possibile che un gruppo che fa parte di un’organizzazione finanziata dal governo e che vuole ancora disperatamente convincere il mondo che i vaccini sono davvero sicuri ed efficaci possa fare altrettanto (perché queste persone non sono troppo intelligenti ma sono molto altamente incentivato).

Ebbene, qualunque sia il motivo (buono o cattivo), questo è esattamente ciò che hanno fatto gli autori dell'articolo appena pubblicato su The Lancet.


E conclude che lo studio non è serio e non avrebbe meritato la pubblicazione.

Stamattina dicevamo del preprint OMS sul milione e quattro di morti in meno in Europa grazie ai vaccini, che - come lo studio di The Lancet - sta venendo citato ovunque sui maggiori mezzi di informazione a sostegno dell'idea che le campagne vaccinali siano state fondamentali per salvare il mondo dalla pandemia.

E insomma, alla fine davvero non si può non concordare sulla necessità di una lotta decisa ed efficace alla disinformazione, anche se rimane qualche dubbio sul fatto che chi la sta invocando a gran voce dai più alti scranni europei intenda la questione così come la intendiamo noi...
ERRORI DI COMUNICAZIONE 🌺🌺🌺
Continuo a trovare sconcertante come il problema della gestione di una campagna vaccinale più o meno pandemica sia ovunque e da chiunque in apparenza sempre e sistematicamente ridotto a questioni di comunicazione. Qui la prestigiosa Johns Hopkins, qui le nostre istituzioni, qui l'OMS, e la lista degli esempi potrebbero lungamente proseguire. Sfugge insomma per quale motivo la comunicazione non possa prevedere semplicemente i dati di fatto, e non invece strategie da fare invidia ai più scafati influencer, manco si trattasse di pandori.
BEATI COLORO CHE CREDONO 🌺🌺🌺
Complesso studio di un gruppo di ricercatori sparsi tra la Florida, New York e Stanford, i cui risultati suggeriscono che verificare in rete le informazioni fuorvianti finisca paradossalmente per rafforzarne la credibilità. In pratica, da un lato coloro che cercano in rete sarebbero quelli cui con più probabilità i motori di ricerca suggeriscono fonti inaffidabili, e dall'altro pare che cercare in rete non serva a consolidare la fiducia nelle fonti mainstream. In sintesi, come diceva quel tale: "fidati!"
PRECOG 🌺🌺🌺
Leggo che è stato licenziato il testo definitivo del nuovo piano pandemico, nel quale "i vaccini" vengono definiti la misura più efficace. A priori. Senza alcuna idea di quale possa essere e che caratteristiche possa avere la prossima pandemia. Un po' come la malattia X dell'OMS, che ci sia ognun lo dice e quale sia nessun lo sa. Allora, o sono tutti scesi dal ramo da una mezz'ora al massimo oppure qualcosa non quadra. Perché se qualcosa dobbiamo imparare dagli anni recenti, è che idee sul prossimo virus possono venire solo da chi, disponendo di informazioni privilegiate sulle ricerche in corso nei biolaboratori intorno al mondo, sa con ragionevole certezza quali siano i più concreti rischi di fuga più o meno accidentale di microrganismi eventualmente per buona pesa manipolati così da aumentarne la virulenza, tipo quello descritto nel preprint di cui davamo conto pochi giorni fa. E riguardo ai vaccini, se da un lato l'efficacia di quelli appena sperimentati è ben lontano dall'essere definita, e la loro sicurezza rimane argomento a dir poco controverso, rimane incomprensibile come chi redige certi documenti possa sostenere che al prossimo giro non solo dei vaccini si troveranno ma saranno pure adeguati. E qui torniamo a "i vaccini" come categoria dello spirito. A meno che anche sotto questo aspetto le informazioni privilegiate di cui dicevamo non includano pure, accanto all'ipotesi del virus che già alligna in qualche provetta, l'ipotesi del vaccino corrispondente magari allestito in mezza giornata contando sugli RNA, la cui conoscenza sommaria e parziale consente ai loro stessi inventori di trascurare miriadi di questioni legate al loro impiego clinico, non si sa se per troppa ignoranza o troppa consapevolezza. E insomma, la mia generazione è cresciuta abituata troppo bene, quando ai tempi della guerra fredda temevamo al massimo la guerra nucleare globale illusi dalla certezza che in realtà un esito del genere non lo voleva nessuno, dal momento che "we share the same biology" e "the Russians love their children too". Oggi tocca invece preoccuparsi dei nostri governanti manco fossero dei nonni con l'Alzheimer che in ogni momento potrebbero lasciare aperti i rubinetti dell'acqua o peggio del gas.
NELLA VECCHIA PANDEMIA 🌺🌺🌺
(ia ia oh)
Nel post di oggi, Jessica Rose riflette sulla definizione di pandemia e conclude che esiste in effetti una lista di "pandemie" intese etimologicamente come cose che hanno afflitto tutti, che non dovrebbero mai più essere permesse, e precisamente:
1. Blocchi
2. Mascherine nelle persone che non necessitano tassativamente di DPI
3. Quarantena dei sani
4. Obbligatorio QUALSIASI COSA
5. Piattaforme mRNA-LNP modificate
6. Guadagno di funzione patogena e/o sviluppo
7. Globalizzazione dell’assistenza sanitaria o dell’economia
Il post vale la pena (nel link è in traduzione automatica in lingua italiana) anche per il link a un ulteriore post che torna sul tema dell'origine artificiale di SARS-CoV-2.
E COMUNQUE 🌺🌺🌺
Aspettarsi che medici e infermieri risolvano i mali della sanità è un po' come credere che scegliendo solo frutta e verdura a chilometri zero si cancellino i danni della globalizzazione.
PANOPTICON 🌺🌺🌺
Il BMJ ospita una approfondita riflessione sulle conseguenze della nuova normativa inglese che - peraltro in stretta analogia con quella europea e in linea con la deriva globale verso il controllo ossessivo - è intesa a monitorare strettamente le app di comunicazione come Whatsapp e Signal. Il timore, scrive il giornalista, è che in tal modo siano a rischio i dati sensibili dei pazienti di cui i medici discutono e che condividono. Sfugge forse all'autore che il tema vero è proprio il trasferimento di tutti i dati, non solo sanitari, prima di tutto ai governi e quindi a soggetti sovranazionali pubblici e privati. E a poco servono le garanzie di riservatezza e anonimizzazione: quando un dato esce da un dominio ristretto o peggio esce dalla giurisdizione nazionale, nessuno è più in grado di garantire nulla. L'articolo peraltro ha il merito di formulare alcuni esempi rispetto al danno concreto che il monitoraggio governativo potrebbe determinare per i pazienti e eventualmente anche per i medici, ma ovviamente il problema è molto più esteso e globale.